Documento della Segreteria Nazionale FLAEI CISL redatto con la collaborazione dell Ing Giuseppe Lo Verso

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1 Gli effetti della liberalizzazione del mercato elettrico in Italia Documento della Segreteria Nazionale FLAEI CISL redatto con la collaborazione dell Ing Giuseppe Lo Verso Sommario Si vuole dimostrare come le novità legislative introdotte in Italia, a seguito della direttiva europea 96/92/CE, non accompagnate da scelte adeguaste di politica energetica, non hanno determinato una riduzione del prezzo dell energia elettrica per i consumatori finali e un miglioramento della qualità e della fruibilità del servizio e delle condizioni di sicurezza degli approvvigionamenti energetici. Inoltre, si vuole evidenziare che una liberalizzazione non controllata del Mercato dell Energia, come dimostra il gravissimo black out del 28 Settembre 2003, può pregiudicare la sicurezza del sistema elettrico nazionale e che l avvento della Borsa Elettrica in Italia ha determinato una consistente volatilità del prezzo dell energia elettrica nel mercato libero: non contribuendo al rilancio dell economia italiana ed al superamento della crisi produttiva. ************** Summary The economic and social development of a country is strictly related to its capacity to fulfil the increasing demand of energy arising from both the industrial and the civil sector in an economic and continual way. The power supply continuity depends essentially by the perfect operation of the power station, of the power transmission network and of the despatching system of the energy. The continuity of the power supply in Italy, until the events of Summer 2003, has been always considered as a certainty. Therefore the recent black-out of energy (September 2003) has pointed out the weakness of the electric power system of our country. The cost of electricity represents, for the Italian industrial firms, one of the most crucial elements in the economic competition with the other industrial countries. The aim of this paper it s to demonstrate how the recent changes introduced in Italy by the 96/92/CE directive, without any brave choice of a new energy policy, will not lead to the expected reduction of the price of electricity. Besides, it is worth pointing out that an uncontrolled liberalization of the market requires the greatest attention to guarantee the security of the national electric power system and, at the same time, to produce the advantages of the free market in favour of private customers and industrial firms. To this purpose, it is important to point out the risks, that may be associated with the recent introduction of the electric pool in Italy, as this might cause a substantial variability of the price of electricity in the free market without bringing any advantage to the final customers. ************** 1

2 IL QUADRO NORMATIVO DELLA LIBERALIZZAZIONE DEL MERCATO DELL ENERGIA IN ITALIA Decreto Legge 79/99 (Decreto Bersani) Il primo atto governativo che ha determinato la nascita del mercato libero dell energia in Italia è stato il D.L. 79/99 che, nel recepire la Direttiva 92 del 19/12/96, ha liberalizzato le attività di produzione, importazione, esportazione, acquisto e vendita di energia elettrica. Il D.L. 79/99: ha introdotto il regime di Libero Mercato per le attività di Produzione, Importazione, Esportazione, Acquisto e Vendita dell Energia Elettrica; ha introdotto il regime di Monopolio per la gestione delle attività di Trasmissione e Dispacciamento tramite la Concessione al GRTN; ha introdotto il regime di Concessione Territoriale per le attività di Distribuzione; ha determinato la costituzione, da parte del GRTN, di una società per azioni: L Acquirente unico (AU) con il compito di garantire ai clienti vincolati la disponibilità di energia elettrica ad un prezzo standard unico nazionale attraverso la stipula di contratti bilaterali con i produttori o attraverso l acquisto alla borsa dell energia; ha determinato la costituzione, da parte del GRTN, di una società per azioni: Il Gestore del mercato (GME) cui spetta l organizzazione del mercato dell energia elettrica - basato sul sistema dei contratti bilaterali e su di una borsa dell energia elettrica secondo criteri di neutralità, trasparenza, obiettività e di concorrenza tra produttori; ha fissato un limite alla quota di energia prodotta o importata in Italia da una singola azienda (il 50% della totale energia); ha determinato la nascita dei Clienti Idonei, ovvero di quei Clienti che, per effetto del decreto, hanno la possibilità di stipulare contratti di fornitura con qualsiasi produttore, distributore o grossista sia in Italia che all estero; Il Decreto Della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Decreto D Alema) del 29 luglio1999 Con questo Decreto, al fine di limitare il ruolo dominante dell ENEL sul fronte dell offerta, sono state costituite tre società di generazione (Elettrogen, Interpower, Eurogen), scorporando parte degli asset di produzione dell ENEL, per una successiva vendita. Elettrogen è stata acquistata da Endesa, divenendo successivamente Endesa Italia; Interpower è stata acquistata da Electrabel e Acea, divenendo Tirreno Power; Eurogen è stata acquistata da Edison unitamente ad altri Azionisti, divenendo successivamente Edipower. Legge di riordino del settore energetico 23 agosto 2004 n 239 Facendo seguito agli orientamenti propositivi espressi nel documento conclusivo dell Indagine conoscitiva sull Energia, promossa dalla X Commissione Attività produttive della Camera, nel 2004 il Parlamento Italiano, ha varato una Legge (239/04), con la quale si intendeva perseguire un complessivo riordino ed una riforma nel settore dell energia. In sintesi la Legge 239/04 prevedeva i seguenti punti: 1. completa liberalizzazione del mercato dell energia elettrica e del gas; 2. incremento dell efficienza del mercato dell energia; 3. definizione delle competenze dello Stato e delle Regioni in materia di energia. Con riferimento al punto 1, la Legge prevedeva che a partire dal 1 luglio 2004 è Cliente Idoneo, ogni Cliente finale non domestico; a decorrere dal 1 luglio 2007 è cli ente idoneo, ogni cliente finale. Con riferimento al punto 2, la Legge prevedeva una serie di norme per favorire la diversificazione delle fonti energetiche, anche a tutela della sicurezza e dell ambiente. In particolare: viene promosso l utilizzo del carbone pulito nelle centrali di produzione con il conseguente abbattimento dei costi di produzione di energia elettrica; viene incrementata la quota di energia elettrica che deve essere prodotta da fonti rinnovabili; vengono intrapresi interventi a favore dell uso razionale dell energia. 2

3 Con riferimento al punto 3, la Legge definiva le competenze dello Stato e delle Regioni in materia di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica. In particolare, è compito dello Stato definire dei principi generali, a cui le Regioni devono attenersi, per il rilascio delle autorizzazioni alla costruzione ed all esercizio di nuovi impianti di produzione di energia elettrica. Tuttavia, per esaltare l efficacia di questa Legge e per potere usufruire degli effetti benefici della Borsa dell energia è necessario porre fine al continuo contenzioso tra Enti Locali e Governo centrale che rallenta la realizzazione di nuove Centrali e nuovi elettrodotti. Spesso, per disinformazione, queste opere vengono demonizzate, generando una serie di paure nell opinione pubblica, che non hanno alcun fondamento scientifico. Si tollera tranquillamente l inquinamento urbano vero dramma per le nostre città - in quanto nessuno vuole rinunziare all uso dell automobile privata ma non si ammette la realizzazione di una nuova centrale elettrica, che è controllatissima dal punto di vista delle emissioni ed è fondamentale per il benessere di milioni di cittadini e per lo sviluppo industriale di un intera Regione. Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 12 maggio 2004 sulla riunificazione proprietà-gestione della Rete Elettrica Con questo Decreto viene riunificata la proprietà della Rete Elettrica Nazionale con le competenze sulla sua gestione, dando luogo alla costituzione di una nuova società composta dalla ex Terna dell ENEL e dal ramo d azienda del Gestore Nazionale della rete, relativo al dispacciamento. La nuova società, la cui nascita formale è prevista nel mese di novembre 2006, sarà indipendente dall ENEL che, come altri operatori del Settore, potrà detenere al massimo il 5% del pacchetto azionario. In concreto la Rete di trasmissione sarà gestita in modo indipendente da qualsiasi operatore ma, al contempo, sarà privatizzata pur garantendo un nucleo azionario di controllo pubblico. LA BORSA ELETTRICA IN ITALIA : La creazione della Borsa Elettrica in Italia è stata un processo piuttosto travagliato. Ipotizzata già nel 1998, doveva muovere i primi passi nel gennaio del La particolare situazione del mercato dell energia in Italia ha giustamente fatto posticipare, di anno in anno, la data delle prime contrattazioni. Soltanto nel dicembre del 2003, un decreto del Ministro delle Attività Produttive, Antonio Marzano ha stabilito che dall 8 gennaio 2004 sarebbe iniziata la fase sperimentale delle contrattazioni e dal 1 Aprile la fase operativa per i Produttori; soltanto dal 1 gennaio 2005 tutti i Clienti liberi sono autorizzati ad acquistare energia elettrica in borsa. La creazione di un Mercato dell Energia Elettrica corrisponde a due esigenze ben precise: promuovere la competizione nelle attività della produzione e della vendita all ingrosso dell energia; favorire la massima trasparenza ed efficienza nella gestione delle attività del dispacciamento. Con la Borsa Elettrica si è inteso agevolare i contratti tra le controparti; si è voluto migliorare il processo di formazione dei prezzi; si tende a diminuire l asimmetria tra acquirenti finali e produttori; si vuole ottenere una migliore trasparenza delle regole negoziali; si vuole stabilizzare il mercato dell energia elettrica incentivando la costruzione di nuove centrali e di nuove linee. Ciò dovrebbe portare ad un sistema più sicuro e ad una diminuzione dei costi per il consumatore finale, ma l esperienza finora maturata dà motivo di credere che ciò non avverrà. 3

4 Fig. 1 Zone geografiche con vincoli di trasmissione Il Mercato Elettrico, secondo gli indirizzi stabiliti dal MAP e dall AEEG e confermati nel regolamento del Mercato Elettrico, si compone del: Il Mercato dell Energia Elettrica, che comprende il mercato del giorno prima ed il mercato di aggiustamento che è progettato e gestito dal GME. o Il Mercato del giorno prima dell Energia (MGP) è un Mercato per lo scambio di energia all ingrosso tra operatori, nel quale si definiscono non solo i prezzi e le quantità scambiate, ma anche i programmi di immissione e prelievo per il giorno dopo. I partecipanti ai mercati del giorno prima formulano offerte di vendita (costituite da una quantità di energia e da un prezzo minimo cui sono disposti a vendere), ed offerte di acquisto (costituite da una quantità e da un prezzo massimo cui sono disposti a comprare). Il meccanismo di formazione del prezzo è il prezzo marginale di equilibrio (system marginal price). Il prezzo dell energia è pari al prezzo dell energia del punto di intersezione tra la curva dell offerta di vendita e la curva della domanda. Però, occorre rispettare dei vincoli. Qualora il transito di energia sulle linee del GRTN è superiore al limite ammissibile, il mercato viene suddiviso in più zone (Fig. 1). In questo caso, il prezzo dell energia non è unico nazionale ma è diverso per ciascuna zona nella quale il mercato viene suddiviso. Ai Produttori viene riconosciuto il prezzo marginale di equilibrio nella zona di rete in cui è localizzata l unità di produzione. I Clienti finali, indipendentemente dalla zona dove sono localizzati, pagano un prezzo medio nazionale determinato come media dei prezzi zonali, ponderata sulla base dei consumi. o Il Mercato di Aggiustamento (MA) è il mercato per lo scambio di energia elettrica all ingrosso tra operatori, nel quale si determinano prezzi e quantità scambiate e nel quale si modificano i programmi di immissione e prelievo per il giorno dopo, come determinati in esito al MGP. Il Mercato del Servizio di Dispacciamento (MSD) ha per oggetto l approvvigionamento delle risorse, da parte del GRTN, per il servizio di dispacciamento, ovvero il servizio atto a garantire il mantenimento dell equilibrio tra le immissioni ed i prelievi di energia elettrica. Questo mercato comprende il mercato del servizio di bilanciamento, il mercato della riserva ed il mercato della risoluzione delle congestioni, che gestisce le congestioni derivanti dai vincoli di rete tra le zone geografiche definite dal GRTN, facendo riferimento alle capacità di transito residue disponibili. Sul MSD vengono selezionate offerte di acquisto e vendita relative ai periodi rilevanti del giorno di calendario, successivo a quello in cui termina la seduta. L unico acquirente delle offerte presentate dagli operatori, in questo Mercato, è il GRTN. 4

5 Il Mercato dell Energia non è un pool obbligatorio. E stata scelta una struttura ibrida nella quale gli operatori possono scegliere di acquistare e vendere energia elettrica tramite la borsa dell energia oppure effettuando contratti fisici bilaterali. La scelta della struttura ibrida è stata presa per calmierare le eventuali oscillazioni del prezzo dell energia. Infatti, i mercati finanziari delle commodities sono strutturalmente afflitti da un elevata volatilità dei prezzi. Il grado di volatilità delle commodities energetiche raggiunge punte del 38% (Goldman Sachs). I principali fattori che determinano tale volatilità sono: la non immagazzinabilità dell energia elettrica; la correlazione del prezzo a quello degli idrocarburi fossili, a sua volta estremamente volatile. In Italia il problema è particolarmente sentito a causa della quasi totale dipendenza energetica dagli idrocarburi - olio combustibile e gas naturale (fig. 2) che sono i combustibili più costosi e più difficili da approvvigionare ed a causa dell assenza di energia elettrica nazionale prodotta mediante centrali nucleari. Produzione Termoelettrica Italiana (anno 2002) Gas naturale 43% 6% 16% 33% Prodotti petroliferi Combustibili solidi (carbone,lignite) Altri combustibili Fig. 2 Produzione Termoelettrica Italiana per combustibile primario Appare chiaro che, affinché la Borsa Elettrica possa conseguire gli scopi per cui è stata creata, occorrerebbe che i Produttori italiani disponessero di grandi quantità di energia elettrica nazionale a costi contenuti. IL COSTO DELL ENERGIA ELETTRICA NEL NUOVO MERCATO DELL ENERGIA La disponibilità di energia elettrica a costi contenuti costituisce, per le imprese italiane, uno degli elementi più critici nella competitività con gli altri Paesi industrializzati. Purtroppo è da rilevare che il prezzo dell energia elettrica in Italia, per i consumatori finali, è tra i più elevati d Europa (il 30% superiore alla media europea). Questo fenomeno è dovuto principalmente a due fattori: l elevato costo del combustibile primario utilizzato nelle centrali termoelettriche italiane che producono oltre il 70% dell energia elettrica consumata in Italia (Fig. 3); l elevata tassazione della bolletta energetica dovuta, che è gravata da numerose componenti addizionali tese a coprire i cosiddetti oneri generali di sistema. 5

6 Consumi Energia Elettrica in Italia (anno 2002) 2% 13% 15% Idroelettrici Termoelettrici Geotermoelettrici,Eolici e Fotovoltaici Import 70% Fig. 3 Consumi di Energia Elettrica in Italia per fonte di approvvigionamento (dati GRTN) L aumento del costo dei combustibili derivati dal petrolio e la mancanza di un alternativa ha determinato, in Italia, una pericolosa dipendenza da Paesi terzi, sia per l acquisto dei combustibili primari, sia per l importazione di energia elettrica. Le stesse imprese italiane che acquistano energia nel mercato libero, per ottenere un risparmio dei costi dell energia, acquistano energia dall estero in banda (in maniera continuativa nelle 24 ore) saturando, in tutte le ore della giornata, la capacità di trasporto degli elettrodotti di confine (6.300 MW). La conseguenza di ciò è che una improvvisa mancanza dell energia di importazione (per cause tecniche o economiche) può mettere in crisi, sia nelle ore di basso carico che nelle ore di punta, il sistema elettrico nazionale (black out del 28 settembre 2003). Strutturalmente, il prezzo dell energia elettrica per i Clienti finali ha le seguenti componenti di costo: costi di generazione costi di trasmissione e dispacciamento costi di distribuzione costi di misura costi di commercializzazione oneri generali di sistema. Tra gli oneri generali di sistema vi sono anche alcune voci nate per coprire i gravi errori di politica energetica, commessi negli ultimi vent anni che pesano, in maniera consistente, sulla bolletta di tutti gli Italiani. Tra queste evidenziamo: gli oneri di dismissione delle centrali nucleari (15 miliardi di euro in 20 anni); i costi del programma CIP - 6, derivanti dall attuazione del provvedimento del Cip n 6/92, che asseg na speciali contributi alle produzioni di energia elettrica da fonti rinnovabili o assimilate, non producendo nessun vantaggio ecologico all ambiente, ma parecchi vantaggi economici ad alcuni grandi gruppi industriali che hanno fatto dell energia prodotta, da fonti assimilate, una fonte di business a spese di tutti i Clienti finali (30 miliardi di euro in 15 anni). I Clienti vincolati pagano l energia elettrica secondo le tariffe definite dall AEEG, ovvero secondo l opzione tariffaria predisposta dal distributore locale ed approvata dall AEEG. I Clienti liberi pagano il servizio di trasporto, bilanciamento e scambio, secondo le tariffe definite dall AEEG, mentre contrattano liberamente la componente di prezzo legata alla generazione dell energia con il produttore o con il grossista. La completa funzionalità della Borsa Elettrica, a partire dal 1 gennaio 2005, contribuirà a creare nu ovi equilibri di mercato. I Clienti idonei possono scegliere se acquistare energia elettrica in borsa, se effettuare dei contratti bilaterali o se rimanere nel mercato vincolato acquistando energia, secondo le tariffe fissate dall AEEG, dai Distributori che a loro volta acquisteranno dall Acquirente Unico (Fig. 4). 6

7 Fig. 4 - Assetto organizzativo del Mercato Elettrico in Italia Nella Borsa Elettrica, il prezzo dell energia elettrica è fissato per ogni ora. I partecipanti ai mercati del giorno prima formulano offerte di vendita (costituite da una quantità di energia e da un prezzo minimo cui sono disposti a vendere), ed offerte di acquisto (costituite da una quantità e da un prezzo massimo cui sono disposti a comprare). Il prezzo dell energia elettrica è pari al prezzo dell energia del punto di intersezione tra la curva Determinazione quantità e prezzi 300 Curva di domanda Curva di offerta 250 Euro/MWh Prezzo di equilibrio Quantità di equilibrio MWh Fig.5 Determinazione del prezzo marginale di equilibrio nella Borsa Elettrica dell offerta di vendita e la curva della domanda (Fig. 5). Se l offerta tra produzione e importazione è tale da pareggiare appena la domanda, il prezzo nelle ore di punta lo faranno le centrali più onerose. Pertanto, l attuale situazione energetica italiana (poche centrali ed elevati costi di produzione) fa presagire un aumento, anziché una diminuzione dei prezzi dell energia elettrica all ingrosso, fissati alla borsa dell energia. L ACQUIRENTE UNICO NEL MERCATO DELL ENERGIA L Acquirente Unico, secondo quanto previsto dal DL 79/99, ha il compito di garantire al mercato dei clienti vincolati la disponibilità di capacità produttiva e la fornitura di energia elettrica, in condizioni di continuità, sicurezza ed efficienza del servizio, nonché a parità di trattamento tariffario. 7

8 L'Acquirente Unico deve salvaguardare la sicurezza e l'economicità degli approvvigionamenti per i clienti vincolati e garantire la diversificazione delle fonti energetiche. Sulla base di direttive dell'autorità per l'energia elettrica e il gas, stipula contratti di vendita con i distributori elettrici, a condizioni non discriminatorie, anche al fine di consentire l'applicazione della tariffa unica ai clienti vincolati, nel contempo assicurando l'equilibrio del proprio bilancio. E una figura necessaria per tutelare i piccoli consumatori che, per necessità o per scelta, non possono o non vogliono acquistare energia nel libero mercato. L Acquirente Unico svolgerà in Italia un ruolo analogo a quello svolto negli USA dallo Standard Offer Service Provider, che ha il compito di garantire disponibilità di Energia Elettrica ad un prezzo standard unico nazionale. L Acquirente unico si approvvigiona direttamente o indirettamente di energia elettrica: dalla Borsa Elettrica; attraverso contratti di importazione di energia elettrica dedicati; per il tramite di contratti bilaterali con i produttori (attraverso la contrattualizzazione di unità di produzione elettrica in seguito a gare per una quantità di energia inferiore ad un quarto della domanda totale annua del mercato vincolato). Determina il fabbisogno complessivo di energia elettrica del mercato vincolato, sulla base del bilancio dell energia effettuato da ogni impresa distributrice che opera sul territorio nazionale. L Acquirente unico, oltre alla sua funzione primaria di garantire i Clienti del mercato vincolato (famiglie e piccole imprese), movimentando grandi partite di energia, stimola la concorrenza nella generazione consentendo, anche ai piccoli consumatori, di beneficiare degli effetti della concorrenza. ANDAMENTO DEI PREZZI SULLA BORSA ELETTRICA 2004 (DATI GME) Dall analisi dei dati che emergono, la borsa elettrica in Italia non è riuscita a calmierare il costo dell energia all ingrosso ( fig. 6). In alcuni mesi dell anno, sono stati raggiunti dei picchi (fig. 7) che evidenziano le lacune del sistema elettrico italiano, dove si rivela una netta predominanza degli impianti mid-merit (prevalentemente impianti termoelettrici convenzionali a olio combustibile e gas naturale) che presentano i costi di produzione più elevati. Inoltre, la borsa elettrica ha evidenziato la disuniformità tra le diverse Zone geografiche che determina prezzi differenti. Nel mercato Nord è presente un certo pluralismo di offerta. I mercati Macrosicilia (Sicilia e Calabria) e Sardegna costituiscono mercati distinti in cui due operatori dominanti hanno coperto una percentuale non inferiore al 90% dell offerta totale accettata nel MGP. Fig. 6 Andamento dei prezzi all ingrosso alla borsa dell energia 8

9 Fig. 7 Andamento dei prezzi di borsa verso tariffa SINTESI DELLE PRINCIPALI SITUAZIONI NOTEVOLI DEL SISTEMA ELETTRICO ITALIANO Investimenti Generazione: la situazione - quasi esclusivamente concentrati su impianti a gas CCGT - scarso implemento di fonti a basso costo (carbone) - nessuna pianificazione rispetto alla collocazione territoriale della nuova potenza gli effetti - mix di fonti energetiche squilibrato sul gas - abbattimento del costo di generazione insufficiente a recuperare il gap rispetto alla media europea - scarso equilibrio tra aree territoriali in merito alla concentrazione di potenza - marginalizzazione di numerosi impianti a olio combustibile che, nel breve periodo (2 anni) saranno condannati alla chiusura con pesanti effetti sull occupazione (centrali termoelettriche di Piombino, Porto Tolle, Rossano Calabro, Montalto di Castro, Porto Empedocle, Augusta, Porto Scuso, Livorno, Leri Cavour, Bari) Rete di Trasporto la situazione - potenziamenti marginali - sistemi di telecontrollo solo automatizzati gli effetti - permangono limiti e i vincoli di rete che determinano congestioni tra le aree di mercato interno e differenti prezzi di borsa - allungati i tempi di ripristino della rete in caso di guasto grave Distribuzione la situazione - investimenti drasticamente ridotti rispetto al decennio precedente - limitati ai sistemi automatici di richiusura in anello e all installazione di contatori elettronici gli effetti - progressivo invecchiamento delle reti attuali per lo scarso tasso di sostituzione delle linee - scadimento della qualità del servizio in particolar modo nelle aree extraurbane Prezzi all utenza Incremento, per categoria di utenza, dal1% al 3% rispetto al 1999, calcolato a moneta costante Solo le grandi utenze industriali che hanno avuto assegnate bande di energia dall estero hanno avuto una considerevole diminuzione del costo nel mercato libero dell energia (fino al 15 %) Processi di Unbundling Realizzati in Enel e nelle Aziende Municipalizzate, anche attraverso societarizzazioni. Tutte le altre società sono di generazione con scarsa integrazione con la vendita diretta Occupazione Ridotta del 50% con gravi conseguenze nell indotto 9

10 Condizioni di Lavoro Qualità del Servizio Incremento vertiginoso dei ritmi di lavoro: straordinari non pagati, destrutturazione organizzativa, flessibilizzazione delle mansioni non negoziata, peggioramento del clima sui posti di lavoro, aumento del contenzioso individuale e collettivo, peggioramento dello standard di sicurezza, peggioramento della qualità dell ambiente di lavoro - migliorata solo per alcune aree urbane del Nord - peggiorata considerevolmente nelle aree extraurbane e al Sud - abbandonato il presidio del territorio - scadimento della qualità degli interventi per effetto di terziarizzazioni verso imprese scarsamente qualificate Manutenzione Impianti - abbattimento degli interventi di manutenzione preventiva - drastica riduzione delle attività di sorveglianza sulle linee - abbattimento delle scorte di ricambi per contenere le immobilizzazioni di capitali a fini fiscali e per ridurre gli investimenti di magazzino. CONCLUSIONI In Italia, il recepimento della direttiva 96/92/CE non ha avuto i risultati sperati. Ad oggi, non sono stati minimamente raggiunti gli obiettivi che la direttiva si era posta: - diminuire il costo dell energia - migliorare la qualità generale del servizio - diversificare le fonti energetiche Purtroppo, la politica energetica italiana basata, quasi esclusivamente, sul petrolio e sul gas e un elevata tassazione della bolletta energetica, costringe i consumatori italiani a pagare le tariffe più care d Europa. Per conseguire una riduzione dei costi dell energia, e nello stesso tempo, salvaguardare la sicurezza del sistema elettrico nazionale, pur nella consapevolezza della necessità di costruire nuove linee di interconnessione con gli altri stati europei, non ci si può affidare, come è stato fino ad oggi, alle importazioni dall estero, occorre realizzare nuove Centrali e rendere più efficienti le Centrali esistenti, utilizzando combustibili a basso costo, riducendo il gap tra il costo dell energia prodotta in Italia e quella prodotta all estero. Per garantire la continuità del servizio elettrico è necessario che vi sia un adeguata Riserva Operativa di produzione nazionale per porre fine alla situazione di continuo rischio black out a cui è sottoposto il sistema elettrico nazionale. Purtroppo, oggi l Italia deve fare i conti con una situazione di grave debolezza strutturale dell intero sistema energetico, dovuta al totale fallimento della politica energetica italiana che è stata profondamente condizionata, negli ultimi venti anni, da una falsa e ipocrita ideologia pseudo-ambientalista. L ipocrisia sta nel fatto che mentre, da una parte si è bloccato con un assurdo referendum lo sviluppo dell energia nucleare in Italia, dall altra si è continuato ad importare, in modo crescente, energia di origine nucleare dai paesi confinanti (Francia, Svizzera, Slovenia). Inoltre, per quanto riguarda gli impianti tradizionali, si è lasciata agli Enti Locali la possibilità di veto per la realizzazione di nuovi elettrodotti e di nuove più efficienti centrali elettriche. Occorre invertire questa tendenza. E assolutamente necessario riequilibrare il mix di combustibili che alimentano le Centrali incentivando la realizzazione di nuovi impianti che utilizzino combustibili a basso costo, quale il carbone. Il carbone non deve suscitare ingiustificati timori di inquinamento. Oggi esistono le tecnologie (desolforatori, depolverizzatori, tecniche di sequestrazione dell anidride carbonica) per rendere il carbone una fonte energetica assolutamente pulita ed a bassissimo impatto ambientale. Senza la realizzazione di questi coraggiosi interventi di politica energetica e senza un forte impulso alla produzione di Energia Nazionale, rischieremmo di diventare terreno di conquista di Aziende Elettriche Europee che, sfruttando facili alleanze con operatori nazionali, si avviano a conquistare importanti fette di mercato in Italia. Si correrebbe il rischio di transitare da un monopolio nazionale ad un monopolio a livello Europeo. 10

11 Tutti ci auguriamo che ciò non avvenga, perché non porterebbe alcun beneficio alle imprese ed a tutti i consumatori finali di energia elettrica in Italia. Riferimenti Bibliografici GRTN Rapporto sulle attività del GRTN Maggio 2003 GME Il Mercato Elettrico del GME Febbraio 2004 GME Testo Integrato della Disciplina del Mercato Elettrico - Dicembre 2003 CAMERA DEI DEPUTATI Indagine Conoscitiva sulla Situazione e sulle Prospettive del Settore dell Energia Aprile

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