- chrptt90@gmail.com - lau.titi19@gmail.com - laurencetiboni@libero.it
|
|
- Erico Novelli
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 - chrptt90@gmail.com - lau.titi19@gmail.com - laurencetiboni@libero.it materia: MARKETING PROGREDITO docente : G. Ferrero a.a. 2013/14 Urbino, 6 Marzo 2014
2 MAPPA MENTALE CONSUMI FINO ALLA PRE-CRISI (FINO AL 2009) [RAPPORTO CONFCOMMERCIO] la crisi: evoluzione dei consumi - rapporto COOP rapporto ISTAT 2014 notizie dell ultima ora - rapporto EURISPES - articolo Repubblica reazione IMPRESE e CONSUMATORI a. marketing nella crisi b. il WEB: opportunità di soluzione? c. come cambia il RETAIL (extended shop) INTERROGATIVI e RIFLESSIONI 2
3 CONSUMI FINO ALLA PRE-CRISI - FINO AL LE FASI EVOLUTIVE DEI CONSUMI [Fonte: Rapporto CONFCOMMERCIO Roma, 20 marzo 2010 I consumi in Italia: dalla congiuntura alle tendenze di lungo termine] 3
4 LE FASI EVOLUTIVE DEI CONSUMI [rapporto ConfCommercio] 2 FASI 1 FASE - dal boom economico fino alle fine degli anni 90 fase caratterizzata dall aumento dei consumi di vestiario e calzature in termini assoluti e in quota a prezzi costanti - FINO AL 1990 SI ACQUISTAVANO MOLTI CAPI CLASSICI DI ELEVATO IMPORTO UNITARIO - la disponibilità di risorse permetteva l acquisizione diffusa di elettrodomestici ed elettronica di consumo 4
5 LE FASI EVOLUTIVE DEI CONSUMI [rapporto ConfCommercio] Segue fase 1 - dal boom economico fino alle fine degli anni 90 TUTTO QUESTO EBBE UN INTERRUZIONE INTORNO agli ANNI 90 CAUSA LA CONTRAZIONE DI REDDITO DISPONIBILE CONSEGUENZE Le quote di spesa smettono di crescere L abbigliamento perde quota Le mode si mescolano 5
6 LE FASI EVOLUTIVE DEI CONSUMI [rapporto ConfCommercio] 2 FASE - individuata negli anni che vanno dal 90 al 2000 fase caratterizzata dall entrata in campo di nuove aree di spesa, come le telecomunicazioni e l informatica di massa AUMENTA 1- la quota di spesa reale per servizi di comunicazioni, hardware e PC CONSEGUENZE NEGATIVE DI QUESTO AUMENTO crisi dell area relativa all istruzione, libri e giornali (es.: e-books, e-readers) 2- la quota di spesa reale per i servizi riguardanti la 6 sanità
7 LE FASI EVOLUTIVE DEI CONSUMI [rapporto ConfCommercio] TAB. 2 - SPESA DELLE FAMIGLIE: DINAMICHE DI LUNGO TERMINE composizione % al netto dei fitti imputati su valori concatenati (spesa reale) 7
8 LE FASI EVOLUTIVE DEI CONSUMI [rapporto ConfCommercio] CONSUMI IN ITALIA: DALLA CONGIUNTURA ALLE TENDENZE DI LUNGO TERMINE DUE SONO LE ONDATE RECESSIVE CHE ANNO COLPITO IL NOSTRO SISTEMA -7,2% di PIL nel ,7% di PIL nel potere d acquisto delle famiglie caduto sotto i livelli del 1990 IL REDDITO REALE PRO-CAPITE DEGLI ITALIANI POTREBBE TORNARE SUI LIVELLI PRE- CRISI SOLO NEL 2023 PREVISIONI 8
9 LE FASI EVOLUTIVE DEI CONSUMI [rapporto ConfCommercio] COME le FAMIGLIE ITALIANE CERCAVANO di AFFRONTARE la CRISI? RIDUCENDO LE PROPRIE SPESE RICORRENDO A FORME DI FINANZIAMENTO UN TEMPO RISERVATE AGLI ACQUISTI IMPORTANTI (AUTOMOBILI, ELETTRODOMESTICI) E OGGI UTILIZZATE PER SOSTENERE IL PROPRIO TENORE DI VITA PER FAR QUADRARE IL PROPRIO BILANCIO FAMILIARE nel 2009 c è stato un calo delle quantità di beni e servizi consumati dalle famiglie dell 1.8% 9
10 LE FASI EVOLUTIVE DEI CONSUMI [rapporto ConfCommercio] COME le FAMIGLIE ITALIANE CERCAVANO di AFFRONTARE la CRISI? alcuni DATI INTERESSANTI AREA COMUNICAZIONI IN CALO dal 10% nel 2007 al -4,7 nel
11 LE FASI EVOLUTIVE DEI CONSUMI [rapporto ConfCommercio] COME le FAMIGLIE ITALIANE CERCAVANO di AFFRONTARE la CRISI? AREA ABITAZIONE E SANITA IN CRESCITA RIDUZIONE DEL NUMERO DEI COMPONENTI FAMIGLIARI INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE 11
12 LE FASI EVOLUTIVE DEI CONSUMI [rapporto ConfCommercio] AREA ALIMENTARE in CALO SPESA PRESSO BAR - RISTORANTI - ALBERGHI RIDUZIONE DEL CONTRIBUTO APPORTATO DAI TURISTI STRANIERI ALLA DOMANDA spesa per l alimentazione domestica la riduzione è stata in parte determinata dalla tendenza delle famiglie italiane a limitare gli sprechi 12
13 LE FASI EVOLUTIVE DEI CONSUMI [rapporto ConfCommercio] TAB. 1 - LA SPESA DELLE FAMIGLIE AI TEMPI DELLA CRISI valori concatenati, riferimento anno 2000; var. % sull'anno precedente 13
14 LE FASI EVOLUTIVE DEI CONSUMI [rapporto ConfCommercio] QUAL È il FATTORE PRINCIPALE di LIMITAZIONE delle SCELTE di SPESA dei CITTADINI ITALIANI? CONTINUA CRESCITA DELLE COSIDDETTE SPESE OBBLIGATE affitti effettivi manutenzione dell abitazione acqua e smaltimento dei rifiuti energia elettrica gas e combustibili per la casa sanità SPESE DI ESERCIZIO MEZZI DI TRASPORTO PROTEZIONE SOCIALE ASSICURAZIONI OBBLIGATORIE SERVIZI FINANZIARI 14
15 LE FASI EVOLUTIVE DEI CONSUMI [rapporto ConfCommercio] un DATO PREOCCUPANTE le statistiche riguardanti gli ultimi anni confermano un ulteriore ampliamento dell area destinata all acquisto di beni CAUSA e servizi obbligati consumi obbligati destinati ad un mercato scarsamente concorrenziale quindi automaticamente vengono presentati al potenziale cliente con un prezzo più alto rispetto a quello che avrebbero dovuto avere in un ambiente di mercato concorrente se consideriamo l inclusione degli affitti imputati sia nel totale spesa sia nei consumi obbligati bisogna concludere che il tutto causerebbe l aumento della proporzione di spese non libere nel già vincolato bilancio dei cittadini 15
16 LE FASI EVOLUTIVE DEI CONSUMI [rapporto ConfCommercio] UN DATO PREOCCUPANTE TAB. 3 - SPESA DELLE FAMIGLIE: I CONSUMI OBBLIGATI composizione % a prezzi correnti 16
17 MAPPA MENTALE CONSUMI FINO ALLA PRE-CRISI (FINO AL 2009): [RAPPORTO CONFCOMMERCIO] LA CRISI: EVOLUZIONE DEI CONSUMI - RAPPORTO COOP RAPPORTO ISTAT rapporto EURISPES - articolo Repubblica reazione IMPRESE e CONSUMATORI: a. marketing nella crisi b. il WEB: opportunità di soluzione? c. come cambia il RETAIL (extended shop) INTERROGATIVI e RIFLESSIONI 17
18 LA CRISI: EVOLUZIONE DEI CONSUMI RAPPORTO COOP 2013: CONSUMI e DISTRIBUZIONE assetti, dinamiche, previsioni [Fonte: 18
19 RAPPORTO COOP 2013: consumi e distribuzione CRISI OGGI + disoccupazione + pressione fiscale + inflazione + difficoltà di accesso al credito + caduta PIL 19
20 segue Crisi Oggi RAPPORTO COOP 2013: consumi e distribuzione RICADUTE SU FASCE DEBOLI POPOLAZIONE (GIOVANI, MEZZOGIORNO) RIDUZIONE 10% REDDITI FAMIGLIE ITALIANE CONSEGUENZE? TAGLIO DEGLI SPRECHI RINUNCIA AL SUPERFLUO 20
21 segue Crisi Oggi RAPPORTO COOP 2013: consumi e distribuzione SPESA MONETARIA: TOTALE MILIARDI DI EURO / 61 MILIONI INDIVIDUI = EURO PER CIASCUN ITALIANO settori trattati dal rapporto Coop immobiliare -12 % arredamento e grandi elettrodomestici - 18% vs motorizzazione delle città: - 10 % vendite auto - 10 % carburante vacanze 10% vs 2012 tempo libero abbigliamento e calzature 5% 21
22 RAPPORTO COOP 2013: consumi e distribuzione SETTORE ALIMENTARE: CENTRO EVOLUZIONE DEI CONSUMI spesa media pro-capite per acquisto di generi alimentari carrello medio = 15 prodotti circa / max 20 euro per prodotto cambiamento abitudini e modalità di fruizione 22
23 RAPPORTO COOP 2013: consumi e distribuzione segue SETTORE Alimentare: centro evoluzione dei consumi COME CAMBIANO LE ABITUDINI DEGLI ITALIANI IN TAVOLA carni rosse => + carni bianche rinuncia ai prodotti non funzionali all apporto nutrizionale (bevande alcolici fuori pasto) prodotti deperibili (frutta e verdura) 23
24 RAPPORTO COOP 2013: consumi e distribuzione segue SETTORE Alimentare: centro evoluzione dei consumi 24
25 RAPPORTO COOP 2013: consumi e distribuzione NUOVE MODALITA di FRUIZIONE all acquisto alimentare in media acquisto dei generi alimentari da consumare a casa vs per servizi di ristorazione fuori casa nomadismo commerciale e caccia alle promozioni calo fedeltà alla marca e spostamento verso i prodotti a marchio dei consumatori 25
26 RAPPORTO COOP 2013: consumi e distribuzione segue NUOVE MODALITA di FRUIZIONE all acquisto alimentare canali di vendita più utilizzati per l acquisto 26
27 RAPPORTO COOP 2013: consumi e distribuzione segue NUOVE MODALITA di FRUIZIONE all acquisto alimentare COME CAMBIA LA GDO IN TEMPI DI CRISI 40 % dell area di vendita ha subito radicali cambiamenti (cambio nome, proprietà e network di appartenenza) nel 2012 hanno chiuso i battenti oltre 400 punti vendita 27
28 RAPPORTO COOP 2013: consumi e distribuzione segue NUOVE MODALITA di FRUIZIONE all acquisto alimentare COME CAMBIA LA GDO IN TEMPI CHI RESISTE DI CRISI + PUNTI VENDITA DESPECIALIZZATI ( + 81 % VS 2007) + DISCOUNT (+ 50 %) + RIVENDITE FARMACI + SUPERSTORE (2.500 MQ E 4.500MQ AREA DI VENDITA) CHI SCENDE PICCOLI SUPERMERCATI E PICCOLE BOTTEGHE SPECIALIZZATE IPERMERCATI + SUPERSTORE (2.500 MQ E 4.500MQ AREA DI VENDITA) (- 11 %) 28
29 RAPPORTO COOP 2013: consumi e distribuzione segue NUOVE MODALITA di FRUIZIONE all acquisto alimentare COME CAMBIA LA GDO IN TEMPI DI CRISI GDO IN NETTO PEGGIORAMENTO SOPRATTUTTO RISPETTO ALLA MEDIA EUROPEA PAESI PEGGIORI - SPAGNA - ITALIA PAESI CHE HANNO RESISTITO - FRANCIA - INGHILTERRA - GERMANIA 29
30 RAPPORTO COOP 2013: consumi e distribuzione NUOVE TENDENZE: NEOLOGISMI DELLA SPESA HOBBY FARMING (2,4% DEGLI ITALIANI - 1,2 MILIONI DI HOBBY FARMING) FARMER MARKET (15 MILIONI DI ITALIANI) 30
31 MAPPA MENTALE CONSUMI FINO ALLA PRE-CRISI (FINO AL 2009): [RAPPORTO CONFCOMMERCIO] LA CRISI: EVOLUZIONE DEI CONSUMI - RAPPORTO COOP RAPPORTO ISTAT rapporto EURISPES - articolo Repubblica reazione IMPRESE e CONSUMATORI: a. marketing nella crisi b. il WEB: opportunità di soluzione? c. come cambia il RETAIL (extended shop) INTERROGATIVI e RIFLESSIONI 31
32 RAPPORTO ISTAT 2014 ULTIMI DATI - Marzo 2014 Fonte rtificato_al_3_ / DATI MACRO PIL SOTTO IL LIVELLO DEL CALO DELL'1,9% CONTRO IL -1,7% STIMATO DAL 2012 RIBASSO DEL 2,4% GOVERNO DEFICIT AL 3% COME NEL 2012 (BENE PER LA COMMISSIONE EUROPEA) DEBITO 2013 => 132,6% (RECORD NEGATIVO) 2012 => 127% 32
33 RAPPORTO ISTAT 2014 ULTIMI DATI MARZO 2014 Fonte ficato_al_3_ / lato della domanda 2013 si registra: - CADUTA IN VOLUME DEI CONSUMI FINALI NAZIONALI DEL 2,2% - CADUTA DEGLI INVESTIMENTI FISSI LORDI DEL 4,7% - AUMENTO DELLE ESPORTAZIONI DI BENI E SERVIZI DELLO 0,1% 33
34 RAPPORTO ISTAT 2014 ULTIMI DATI MARZO 2014 Fonte ficato_al_3_ / segue lato della domanda 2013 si registra: DIMINUZIONE DELLA SPESA PER CONSUMI DELLE FAMIGLIE DEL 2,6% (DOPO IL CROLLO DEL 4% NEL 2012) => spesa per gli alimentari è caduta del 3,1% consumi per alimentari + bevande non alcoliche 3,6 miliardi rispetto al 2012 [il livello più basso da sempre] 34
35 RAPPORTO ISTAT 2014 ULTIMI DATI MARZO 2014 Fonte ficato_al_3_ / segue lato della domanda 2013 si registra: => spesa per la sanità scesa del 5,7% => ABBIGLIAMENTO DEL 5,2% => IMPORTAZIONI SONO DIMINUITE DEL 2,8%. 35
36 RAPPORTO ISTAT 2014 ULTIMI DATI MARZO 2014 Fonte ficato_al_3_ / segue lato della OFFERTA 2013 si registra: calo in volume in tutti i principali comparti => ad eccezione dell'agricoltura - silvicoltura - pesca (+0,3%). => diminuzione del 3,2% nell'industria in senso stretto => del 5,9% nelle costruzioni => dello 0,9% nei servizi 36
37 RAPPORTO ISTAT 2014 ULTIMI DATI MARZO 2014 Fonte ficato_al_3_ / lato dei REDDITI 2013 si registra: REDDITI DA LAVORO DIPENDENTE + RETRIBUZIONI LORDE DIMINUITI DELLO 0,5% 37
38 RAPPORTO ISTAT 2014 ULTIMI DATI MARZO 2014 Fonte ficato_al_3_ / segue lato dei REDDITI 2013 si registra: retribuzioni lorde pro capite hanno registrato un incremento: => 2,6% nel settore agricolo => 2,0% nell industria in senso stretto => 1,8% nelle costruzioni => 0,9% nei servizi nel totale dell economia l aumento è stato dell 1,4% 38
39 RAPPORTO ISTAT 2014 ULTIMI DATI MARZO 2014 Fonte ficato_al_3_ / lato del FISCO 2013 si registra: la pressione fiscale complessiva (ammontare delle imposte dirette - indirette - in conto capitale - contributi sociali in rapporto al Pil) è risultata pari al 43,8% in diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto al
40 RAPPORTO ISTAT 2014 ULTIMI DATI MARZO 2014 Fonte ficato_al_3_ / lato del PA 2013 si registra: DIMINUZIONE DELLE ENTRATE E DELLE USCITE ENTRATE TOTALI = AL 48,2% DEL PIL DIMINUITE DELLO 0,3% (+2,5% NEL 2012) 40
41 RAPPORTO ISTAT 2014 ULTIMI DATI MARZO 2014 Fonte lato del PA 2013 si registra: ficato_al_3_ / ENTRATE CORRENTI => scendono dello 0,7% (attestandosi al 47,6% del Pil) imposte indirette calano del 3,6% causa del calo del gettito Imu, Iva e accise imposte dirette salgono dello 0,6% essenzialmente per effetto dell'aumento dell'ires e dell'imposta sostitutiva su ritenute, interessi e altri redditi da capitale 41
42 RAPPORTO ISTAT 2014 ULTIMI DATI MARZO 2014 Fonte ficato_al_3_ / lato del PA 2013 si registra: USCITE totali => pari al 51,2% del Pil sono invece diminuite dello 0,2% rispetto al Si sottolinea in particolare la dinamica dei redditi da lavoro dipendente: sono diminuiti dello 0,7% (-1,9% nel 2012), "quale effetto di una riduzione delle unità di lavoro e del permanere del blocco dei rinnovi contrattuali 42
43 MAPPA MENTALE CONSUMI FINO ALLA PRE-CRISI (FINO AL 2009): [RAPPORTO CONFCOMMERCIO] LA CRISI: EVOLUZIONE DEI CONSUMI - RAPPORTO COOP RAPPORTO ISTAT rapporto EURISPES - articolo Repubblica reazione IMPRESE e CONSUMATORI: a. marketing nella crisi b. il WEB: opportunità di soluzione? c. come cambia il RETAIL (extended shop) INTERROGATIVI e RIFLESSIONI 43
44 REAZIONE IMPRESE E CONSUMATORI A. MARKETING nella CRISI [Fonte: 44
45 A. MARKETING nella CRISI ALCUNI DATI DI SINTESI più poveri di 5 anni fa reddito disponibile che una famiglia può spendere in un anno ridotto, in media di ridotto i propri consumi mensili di
46 A. MARKETING nella CRISI IL MARKETING IN QUESTO SCENARIO spesso la prima cosa che si fa quando mancano i soldi non è ottimizzare ma tagliare i costi del marketing 1- ANALISI DEL CLIENTE: COSA VUOLE? 2- AGGIUSTARE IL PREZZO AL RIBASSO 3- INVESTIRE NEL MARKETING, SOPRATTUTTO NEL PERIODO DI CRISI 4- RIORGANIZZARE IL PORTAFOGLIO PRODOTTI 5- l'ottimismo è il profumo della vita 46
47 IN QUESTO SCENARIO LE FASI O ASPETTI DA TENER PRESENTE POSSO ESSERE: A. MARKETING nella CRISI A) CONCENTRARSI SUI CLIENTI AD ALTO POTENZIALE B) VERIFICARE LA FIDUCIA DEI CLIENTI NEL MARCHIO C) CONTENERE I COSTI, SEMPRE D) ESSERE FLESSIBILI E SCALABILI E) MARKETING, MARKETING E SEMPRE MARKETING 47
48 MAPPA MENTALE CONSUMI FINO ALLA PRE-CRISI (FINO AL 2009): [RAPPORTO CONFCOMMERCIO] LA CRISI: EVOLUZIONE DEI CONSUMI - RAPPORTO COOP RAPPORTO ISTAT rapporto EURISPES - articolo Repubblica reazione IMPRESE e CONSUMATORI: a. marketing nella crisi b. il WEB: opportunità di soluzione? c. come cambia il RETAIL (extended shop) INTERROGATIVI e RIFLESSIONI 48
49 B. IL WEB: OPPORTUNITA di SOLUZIONE? 49
50 B. IL WEB: OPPORTUNITA di SOLUZIONE? L'UNICO ELEMENTO DI DINAMISMO E-COMMERCE CRESCE DEL 20% 50
51 B. IL WEB: OPPORTUNITA di SOLUZIONE? DI 34 MILIONI GLI ITALIANI CHE NAVIGANO IN RETE MA SOLO 6 MILIONI ACQUISTERANNO usano il web per ricercare informazioni su prodotti e servizi (il cosiddetto info-commerce ) 51
52 B. IL WEB: OPPORTUNITA di SOLUZIONE? la variabile prezzo diventa sempre più rilevante in fase di crisi ma da sola non basta il web shopper è attratto anche da altre variabili quali sicurezza, comodità, assortimento, profondità di gamma, disponibilità, risparmi in termini di tempo, customer care, consegna etc 52
53 B. IL WEB: OPPORTUNITA di SOLUZIONE? FATTORI di SUCCESSO e CRITICITà dal PUNTO di VISTA del CLIENTE FATTORI DI SUCCESSO ACQUISTARE IN OGNI MOMENTO (24H, 7 GIORNI SU 7) SCEGLIERE ED ACQUISTARE SENZA USCIRE DI CASA RISPARMIO DI TEMPO (NON SI DEVE FARE LA STRADA PER RECARSI AL PUNTO VENDITA NE PERDERE TEMPO IN CODA ALLE CASSE) ENORME SCELTA ALL'INTERNO DI CATALOGHI PRODOTTI VASTISSIMI E RICCHI DI PRODOTTI INTROVABILI O DI NICCHIA risparmio economico (prezzi più bassi e azzeramento dei costi legati agli spostamenti cioè carburante, parcheggi, pedaggi, ecc.) 53
54 B. IL WEB: OPPORTUNITA di SOLUZIONE? FATTORI di SUcCESSO e CRITICITà dal PUNTO di VISTA del CLIENTE fattori di criticità NON SI HA UN CONTATTO DIRETTO COL VENDITORE NON SI HA UN CONTATTO FISICO COL BENE CHE SI ACQUISTA spesso si paga prima di avere il bene tra le mani (è determinante avere fiducia nei confronti di chi vende) 54
55 B. IL WEB: OPPORTUNITA di SOLUZIONE? FATTORI di SUcCESSO e CRITICITà dal PUNTO di VISTA del VENDITORE FATTORI DI SUCCESSO MINORI COSTI RISPETTO AD UNO STORE MAGGIORE EFFICIENZA RISPETTO AD UNO STORE TRADIZIONALE possibilità di vendere mediante dropshipping raccolta dei dati e informazioni sui propri clienti centrali nell attività di marketing possibilità di internazionalizzare il proprio mercato 55
56 B. IL WEB: OPPORTUNITA di SOLUZIONE? FATTORI di SUcCESSO e CRITICITà dal PUNTO di VISTA del VENDITORE fattori di criticità NON TUTTI I CLIENTI SONO DISPOSTI A CONCLUDERE TRANSAZIONI ON-LINE PER PAURA DI CADERE VITTIMA DI TRUFFE GESTIONE DI UN RAPPORTO REGOLATO DALLE NORME SUI CONTRATTI A DISTANZA (OFFRONO MAGGIORI TUTELE AGLI ACQUIRENTI) GESTIONE DELLE SPEDIZIONI E DEI RESI CHE NECESSITANO DI UN EFFICIENTE SISTEMA DI LOGISTICA la piattaforma di e-commerce necessita assistenza di esperti per guidare il venditore nell'utilizzo delle funzionalità dello store e nella predisposizione delle giuste strategie di marketing on-line 56
57 B. IL WEB: OPPORTUNITA di SOLUZIONE? PUÒ UN SITO DI E-COMMERCE ESSERE LA SOLUZIONE ALLA CRISI? avere un negozio online non è sufficiente MA bisogna considerare i seguenti aspetti - MUST - ASPETTO GRAFICO DEL SITO E-COMMERCE DEVE TENERE CONTO DEL PUBBLICO DI RIFERIMENTO OCCORRE UN PIANO DI WEB MARKETING PER PORTARE TRAFFICO AL SITO OCCORRE UNA STRATEGIA DI SOCIAL MEDIA MARKETING TRAFFICO PCC (PAY PER CLICK) UN MUST HAVE 57
58 B. IL WEB: OPPORTUNITA di SOLUZIONE? SVILUPPO DEL MOBILE COMMERCE IL NUMERO DI ACCESSI AD INTERNET DA DISPOSITIVI MOBILI SUPERERANNO QUELLO VIA PC 58
59 MAPPA MENTALE CONSUMI FINO ALLA PRE-CRISI (FINO AL 2009): [RAPPORTO CONFCOMMERCIO] LA CRISI: EVOLUZIONE DEI CONSUMI - RAPPORTO COOP RAPPORTO ISTAT rapporto EURISPES - articolo Repubblica reazione IMPRESE e CONSUMATORI: a. marketing nella crisi b. il WEB: opportunità di soluzione? c. come cambia il RETAIL (extended shop) INTERROGATIVI e RIFLESSIONI 59
60 C. COME CAMBIA IL RETAIL: EXTENDED SHOP CONTRIBUTO di Laura Zanotti (30/04/2012) [Fonte: 60
61 C. COME CAMBIA IL RETAIL: EXTENDED SHOP APRIRE UN NEGOZIO 6 MODELLI ALTERNATIVI A QUELLO TRADIZIONALE 1- TEMPORARY STORE nati in Inghilterra oggi sono un fenomeno diffuso anche in Italia. Il concetto è semplice: negozio pensato come un attività in cui i prodotti cambiano, a rotazione, completamente 61
62 C. COME CAMBIA IL RETAIL: EXTENDED SHOP segue 6 modelli alternativi a quello tradizionale 2- SHOP IN SHOP invece di aprire un negozio partendo da zero, si fa un accordo e si apre un corner all interno di un punto vendita già avviato 3- Pop-up Store come idea è una variante del temporary store, ma la formula pop up rinuncia ai muri: una tenda, una casetta pre-fabbicata, un camper o una roulotte camuffati, una struttura gonfiabile 62
63 C. COME CAMBIA IL RETAIL: EXTENDED SHOP segue 6 modelli alternativi a quello tradizionale 4- SELF SHOP distributori automatici sono un ipotesi interessante per iniziare un business. non vendono più solo caffè, bevande varie e qualche merendina. si trovano tra i negozi tradizionali come micro-luoghi di servizio che permettono di acquistare il latte fresco, uno spazzolino da denti,, qualche gadget da regalare per un invito dell ultima ora 63
64 C. COME CAMBIA IL RETAIL: EXTENDED SHOP segue 6 modelli alternativi a quello tradizionale 4- SHOPPING WINDOWS IMMAGINATE DI POTER PROPORRE I VOSTRI PRODOTTI ATTRAVERSO UNA VETRINA VIRTUALE, PROGETTATA COME UN GIGANTESCO POSTER. DECIDETE UNA SELEZIONE DEI VOSTRI PRODOTTI E ACCANTO AD OGNUNO CI METTETE UN QR CODE CHE RIMANDA AL VOSTRO SITO DI E-COMMERCE IN CUI SPIEGATE TUTTI I DETTAGLI DEL CASO 64
65 C. COME CAMBIA IL RETAIL: EXTENDED SHOP segue 6 modelli alternativi a quello tradizionale 6- INVISIBLE STORE nuovi punti vendita della distribuzione che esistono, ma solo nell etere. Appaiono tecnologicamente sul vostro telefonino, mentre passate in certi punti caldi 65
66 MAPPA MENTALE CONSUMI FINO ALLA PRE-CRISI (FINO AL 2009): [RAPPORTO CONFCOMMERCIO] LA CRISI: EVOLUZIONE DEI CONSUMI - RAPPORTO COOP RAPPORTO ISTAT rapporto EURISPES - articolo Repubblica reazione IMPRESE e CONSUMATORI: a. marketing nella crisi b. il WEB: opportunità di soluzione? c. come cambia il RETAIL (extended shop) INTERROGATIVI e RIFLESSIONI 66
67 INTERROGATIVI e RIFLESSIONI 1- Riflessioni MACRO il PIL o gli elementi che compongono il PIL può ancora essere considerato l unico indice che misura la ricchezza di un paese? sono le crisi l unico campanello d allarme che stimola la riflessione sul modello occidentale di sviluppo? il progresso è rilevato solo sull aumento dei consumi oppure possono essere considerati altri elementi? è arrivato il momento di mettere in discussione il modello occidentale di sviluppo basato sul consumismo? 67
68 INTERROGATIVI e RIFLESSIONI 2- Riflessioni SPECIFICHE come il marketing può contribuire a far tornare il reddito totale pro capite degli italiani ai livelli pre-crisi? in che modo la funzione marketing influisce sulle spese delle famiglie italiane? il marketing svolge solo un ruolo funzionale o di filosofia a sostegno dell impresa oppure ha un compito più valoriale nelle relazioni in una società? 68
69 INTERROGATIVI e RIFLESSIONI 3- Riflessioni TECNICHE internet e il web è la panacea di tutti i problemi? quale sarà la fine dei negozi? quale sarà la nuova forma di e-commerce secondo voi? credete che fare pubblicità sui social network sia il mezzo più efficace? finiremo per comprare solo su internet? 69
LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI
Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE
DettagliLa notizia presentata come sintesi dello studio è stata che gli italiani risparmiano di
1 di 5 11/09/2011 14:52 LA RICCHEZZA DELLE FAMIGLIE ITALIANE A cura di Roberto Praderi. Come nelle elaborazioni precedenti ci siamo basati su documenti ufficiali, in questa facciamo riferimento allo 2
DettagliROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio
ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più
DettagliLA SPESA DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE
DIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI LA SPESA DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE PER INVESTIMENTI FISSI: CONFRONTO EUROPEO ESTRATTO DALL OSSERVATORIO CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI GIUGNO
DettagliLA QUESTIONE INFRASTRUTTURALE E L ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA
Direzione Affari Economici e Centro Studi LA QUESTIONE INFRASTRUTTURALE E L ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA Il ritardo infrastrutturale italiano è il frutto di scelte di politica economica che da anni continuano
DettagliStime sul costo e sugli effetti distributivi di programmi di contrasto alla povertà. Massimo Baldini (CAPP) Daniele Pacifico (CAPP e MLPS)
Stime sul costo e sugli effetti distributivi di programmi di contrasto alla povertà Massimo Baldini (CAPP) Daniele Pacifico (CAPP e MLPS) Il modello di riferimento Per le simulazioni è stato impiegato
DettagliDOMANDA E DISTRIBUZIONE CENNI GENERALI 2010-2011
DOMANDA E DISTRIBUZIONE CENNI GENERALI 2010-2011 Osservatorio Commercio N IT 231513 I consumi alimentari e non alimentari In un contesto di perdurante perdita di potere d acquisto, si registra una contrazione
DettagliTavola 12.1 Indici dei prezzi al consumo per l intera collettività nazionale (NIC) per capitoli di spesa dal 2001 al 2005 (base 1998 = 100)
capitolo 12 prezzi Tavola 12.1 Indici dei prezzi al consumo per l intera collettività nazionale (NIC) per capitoli di spesa dal 2001 al 2005 (base 1998 = 100) Capitoli Numeri indici Varizioni medie annue
DettagliCon la crisi la povertà assoluta è raddoppiata
Con la crisi la povertà assoluta è raddoppiata Antonio Misiani In cinque anni la crisi economica ha causato la più forte contrazione dal dopoguerra del PIL (-6,9 per cento tra il 2007 e il 2012) e dei
DettagliSempre meno auto private
Sempre meno auto private La struttura del vede ancora un rilevante calo del segmento dei privati: le immatricolazioni in maggio sono scese del 10,7% a 81.121 unità, con una quota che perde altri due punti
DettagliOCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977
24 aprile 2013 OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977 L Istat ha ricostruito le serie storiche trimestrali e di media annua dal 1977 ad oggi, dei principali aggregati del mercato del lavoro,
DettagliE ELLE - INDICATORI STATISTICI DELL'ECONOMIA e DEL LAVORO COMMERCIO E SERVIZI
Sono 37.086 le imprese della provincia di Modena che svolgono un attività nel settore terziario, che si occupano quindi di commercio o di servizi rivolti alle imprese e alle famiglie; tale numero è in
DettagliDocumento di economia e finanza 2015. Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali
Documento di economia e finanza 2015 Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Giorgio Alleva Commissioni riunite V Commissione
DettagliCOMUNICATO STAMPA. 1 Nel 2009 si era registrato un forte calo dei contribuenti che dichiaravano un reddito da lavoro dipendente (-273 mila).
COMUNICATO STAMPA Il Dipartimento delle Finanze pubblica le statistiche sulle dichiarazioni delle persone fisiche (IRPEF) relative all'anno d'imposta 2010, a sei mesi dal termine di presentazione (settembre
DettagliRisparmi e debiti delle famiglie italiane: la forbice
MERCATO IMMOBILIARE: CRISI FINANZIARIA? L indebitamento delle famiglie italiane Giorgio Gobbi Servizio Studi di Struttura Economica e Finanziaria della Banca d Italia 1 Risparmi e debiti delle famiglie
DettagliOsservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche
Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale
DettagliN.9. EDI.CO.LA.NEWS Edilizia e Costruzioni nel Lazio. Dati&Mercato
EDI.CO.LA.NEWS Dati&Mercato N.9 EDILIZIA RESIDENZIALE: IL RINNOVO SI FERMA E PROSEGUE IL CALO DELLE NUOVE COSTRUZIONI Il valore di un mercato è determinato dalla consistenza degli investimenti che vi affluiscono.
DettagliCOMUNICATO STAMPA. La seconda distorsione era relativa alle c.d. imprese familiari.
COMUNICATO STAMPA Il Dipartimento delle Finanze pubblica le statistiche sulle dichiarazioni delle persone fisiche (IRPEF) relative all'anno d'imposta 2009, a soli cinque mesi dal termine di presentazione
DettagliL innovazione tecnologica del Negozio del Futuro e il nuovo cliente. Paolo Virciglio
L innovazione tecnologica del Negozio del Futuro e il nuovo cliente Paolo Virciglio Non penso mai al futuro, arriva così presto. Albert Einstein Studia il passato se vuoi prevedere il futuro. Confucio
DettagliPresentazione del Rapporto L economia del Molise Pietro de Matteis
Presentazione del Rapporto L economia del Molise Pietro de Matteis Filiale di Campobasso, Banca d Italia Campobasso, 18 giugno 2015 L economia italiana La prolungata flessione del PIL si è attenuata Andamento
DettagliAnnuario Istat-Ice 2008
Le informazioni statistiche sul Commercio estero e sulle Attività Internazionali delle imprese Luigi Biggeri 1 Struttura della presentazione 1. L Annuario e lo sviluppo delle informazioni statistiche sul
DettagliStock del credito al consumo sui consumi delle famiglie
CREDITO AL CONSUMO: GLI EFFETTI DELLA CRISI Da uno studio della Banca d Italia 1, che valuta gli effetti della crisi sul mercato del credito al consumo in Italia, emerge una situazione attuale diversa
DettagliIl mercato del Credito al Consumo tra sviluppo e maturità. Prof. Umberto Filotto
Il mercato del Credito al Consumo tra sviluppo e maturità Prof. Umberto Filotto Segretario Generale Assofin Università di Roma Tor Vergata Consumer Credit 2006 Roma, 16 marzo IL MERCATO: l Europa e l Italia
DettagliLa diffusione della crisi e il credit crunch in Italia. Francesco Daveri
La diffusione della crisi e il credit crunch in Italia Francesco Daveri 1 Le componenti del Pil nel 2008-09 (primo tempo della crisi).. (1) G ha svolto funzione anticiclica; (2) C diminuiti meno del Pil;
DettagliMerchant Banking NSW. 26 Giugno 2014. Strettamente riservato e confidenziale
Merchant Banking NSW Strettamente riservato e confidenziale 26 Giugno 2014 Tab 1 - Il mercato del capitale di rischio Elevata liquidità disponibile a livello globale e continua ricerca di alternative investment
DettagliLO STRESS FINANZIARIO PER LE AZIENDE DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI
LO STRESS FINANZIARIO PER LE AZIENDE DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI LUNEDÌ 2 LUGLIO 2012 ORE 11.00 CENTRO CONSERVAZIONE E RESTAURO LA VENARIA REALE VIA XX SETTEMBRE 18 VENARIA REALE (TO) CONTESTO ECONOMICO
DettagliTab. 1 La spesa finale per lo sport in Italia nel 2001 (valori in euro)
Il quadro macroeconomico Il fatturato del sistema sportivo italiano può essere valutato nel 2001 in circa 31,6 miliardi di euro. Tale cifra rappresenta la somma di quanto è speso dalle famiglie italiane,
DettagliAgenzia ICE - ufficio di Stoccolma. Svezia. Il mercato dei prodotti biologici
Agenzia ICE - ufficio di Stoccolma Svezia Il mercato dei prodotti biologici agosto 2013 INDICE 1. ASPETTI NORMATIVI SULLE IMPORTAZIONI DI PRODOTTI AGRO- ALIMENTARI (SINTESI)...2 2. IL SISTEMA DISTRIBUTIVO
DettagliIl nuovo mercato online per i prodotti biologici italiani. Direttamente dal produttore al consumatore
Il nuovo mercato online per i prodotti biologici italiani Direttamente dal produttore al consumatore Perchè il Biologico il 20% degli italiani sceglie alimenti bio Canali di vendita: Un giro d affari al
DettagliBarometro Cashless: le Spese degli Italiani con Carta di Credito. Agosto 2014
Barometro Cashless: le Spese degli Italiani con Carta di Credito Agosto 2014 1 8888888 88 Il Barometro Cashless di Agosto 5,0 +0,2 4,5 4,0 3,5 +4,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 1,1 1,3 0,5 0,0 AM Ago 14/AM Ago
DettagliLe carte (revolving) e i consumatori
Le carte (revolving) e i consumatori Prof. Umberto Filotto Segretario Generale Assofin Roma, 28 novembre 2008 Trend carte revolving verso credito al consumo dati di flusso - Fonte: Assofin Nel contesto
DettagliBORTOLUSSI: DETASSARE LE TREDICESIME AI CASSAINTEGRATI
BORTOLUSSI: DETASSARE LE TREDICESIME AI CASSAINTEGRATI Il costo per le casse pubbliche non dovrebbe superare i 150 milioni di euro. Secondo un sondaggio della CGIA, negli ultimi 10 anni la quota di spesa
DettagliPREZZI AL CONSUMO. Gennaio 2012. Dati provvisori. 3 febbraio 2012
3 febbraio 2012 Gennaio 2012 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori Nel mese di gennaio, secondo le stime preliminari, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), comprensivo dei
DettagliLezione 18 1. Introduzione
Lezione 18 1 Introduzione In questa lezione vediamo come si misura il PIL, l indicatore principale del livello di attività economica. La definizione ed i metodi di misura servono a comprendere a quali
DettagliUniversità di Bologna Rimini Campus Branch. Osservatorio Congressuale della Provincia di Rimini
Università di Bologna Rimini Campus Branch Osservatorio Congressuale della Provincia di Rimini Il sistema congressuale riminese nel 2011 Ricerca promossa e finanziata da: 1. L attività congressuale nell
DettagliLa misurazione e la previsione della domanda
La misurazione e la previsione della domanda Le domande fondamentali Quali sono i principi che sottendono alla misurazione e alla previsione della domanda? Come si può stimare la domanda attuale? Come
DettagliWelfare, integrazioni e necessità private e possibili soluzioni come le polizze LTC
Welfare, integrazioni e necessità private e possibili soluzioni come le polizze LTC La recente pubblicazione del rapporto Censis/Unipol Welfare, Italia 214 propone alcuni spunti e temi di riflessione su
DettagliMutui inaccessibili, tassazione alle stelle, mercato dell affitto proibitivo, boom di sfratti e nessun piano di edilizia sociale.
SCHEDA STAMPA DATI Mutui inaccessibili, tassazione alle stelle, mercato dell affitto proibitivo, boom di sfratti e nessun piano di edilizia sociale. È STATO MESSO A DURA PROVA IL BENE PIÙ AMATO DAGLI ITALIANI
DettagliLe pillole di. TURISMO Come la crisi ha cambiato le vacanze degli italiani. (maggio 2014) Ufficio studi. Notizie, commenti, istruzioni ed altro
Le pillole di Notizie, commenti, istruzioni ed altro TURISMO Come la crisi ha cambiato le vacanze degli italiani (maggio 2014) Ufficio studi a cura di : Luciano Sbraga Giulia R. Erba PREMESSA La rilevazione
DettagliCapitolo 4. Elasticità. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S. Bernanke. Copyright 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl
Capitolo 4 Elasticità In questa lezione introdurremo il concetto di elasticità: un indicatore dell entità con cui domanda e offerta reagiscono a variazioni di prezzo, reddito ed altri elementi. Nella lezione
DettagliInvestimenti fissi lordi per branca proprietaria, stock di capitale e ammortamenti Anni 1970-2009
1 luglio 2010 Investimenti fissi lordi per branca proprietaria, stock di capitale e ammortamenti Anni 1970- L Istat rende disponibili le serie storiche degli investimenti per branca proprietaria per gli
DettagliIl disagio economico delle famiglie
delle famiglie Cristina Freguja Dirigente Servizio Condizioni economiche delle famiglie Cagliari, 17 settembre 2010 Gli indicatori di deprivazione materiale L indagine reddito e condizioni di vita EU-SILC
DettagliProspettive del settore farmaceutico: riflessi economici ed occupazionali
Prospettive del settore farmaceutico: riflessi economici ed occupazionali Massimo Scaccabarozzi, Presidente Farmindustria 52 Simposio AFI -1 giugno 2012 La farmaceutica è la prima industria hi-tech per
DettagliRiportare in Italia il controllo del trasporto internazionale delle merci: un opportunità per la crescita
Riportare in Italia il controllo del trasporto internazionale delle merci: un opportunità per la crescita Riccardo Fuochi Presidente Propeller Port Club di Milano Il Propeller Port Club di Milano 100 soci
DettagliCostruzioni: mercato interno sempre più debole. Niente ripresa nel 2014
Costruzioni: mercato interno sempre più debole. Niente ripresa nel 2014 Roma 28 novembre 2013 - Nel 2012 il volume economico generato dal sistema italiano delle costruzioni, compresi i servizi, è stato
DettagliLA CONTABILITÀ NAZIONALE
1 LA CONTABILITÀ NAZIONALE CRISI E ANDAMENTO DEL PIL 2 3 4 CONTABILITA NAZIONALE Il calcolo del PIL PIL come valore dei beni e servizi finali PIL come somma dei valori aggiunti PIL come reddito prodotto
DettagliPROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE
PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE NOTA A CURA DELLA DIVISIONE SALUTE, ORGANIZZAZIONE PER LA COOPERAZIONE E LO SVILUPPO ECONOMICO (OCSE), A SEGUITO DI RICHIESTA
DettagliLa congiuntura. italiana. Confronto delle previsioni
La congiuntura italiana N. 3 FEBBRAIO 2014 Il Pil torna positivo nel quarto trimestre ma il dato è sotto le attese. La crescita si prospetta debole, penalizzata della mancanza di credito e per ora sostenuta
DettagliCERMES 2014. CERMES Centro di Ricerche su Marketing e Servizi. La spending review dei consumatori italiani
2014 La spending review dei consumatori italiani 1 1 STRUTTURA CAMPIONE (1) Le slide successive presentano i risultati di una ricerca Cermes sulla fiducia dei consumatori e sull andamento dei prezzi ;
DettagliLa Stampa in Italia (2010 2012)
(2010 2012) Roma 5 giugno 2013 La crisi dell editoria quotidiana e periodica: la negativa congiuntura economica, l evoluzione tecnologica e i fattori di criticità strutturali L editoria quotidiana e periodica
DettagliMa l incidenza delle componenti fiscali al 60% limita fortemente i benefici
DIREZIONE COMUNICAZIONE E IMMAGINE UFFICIO STAMPA 59/16 Roma, 26.4.2016 Ma l incidenza delle componenti fiscali al 60% limita fortemente i benefici INDICE COSTO ENERGIA CONFCOMMERCIO: PER IMPRESE TERZIARIO
DettagliCapitolo 26. Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S.
Capitolo 26 Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale In questa lezione Banca centrale Europea (BCE) e tassi di interesse: M D e sue determinanti; M S ed equilibrio del mercato monetario;
DettagliICET 4. Indice Costo Energia Terziario. Energia elettrica. a cura di Confcommercio-Imprese per l Italia in collaborazione con REF Ricerche
Ambiente e Utilities ICET 4 Indice Costo Energia Terziario a cura di Confcommercio-Imprese per l Italia in collaborazione con REF Ricerche aprile 2016, numero 4 Sintesi Energia Elettrica Prevista una riduzione
DettagliLe assicurazioni vita e danni
Le assicurazioni vita e danni Presentazione del Rapporto annuale L ASSICURAZIONE ITALIANA 2013-2014 Roberto Manzato Direttore Centrale Vita, Danni e Servizi Le assicurazioni vita Capacità di risparmio
Dettaglistudieremo quali sono gli indicatori più importanti per determinare lo stato di salute di un economia
La Produzione Aggregata: metodi di misurazione del livello di attività e della congiuntura In questa lezione: studieremo quali sono gli indicatori più importanti per determinare lo stato di salute di un
DettagliMedia Monthly Report Settembre 2009
Media Monthly Report Settembre 2009 Media Monthly Report Settembre 2009 The Nielsen Company, Media Indicatori macroeconomici Andamento dei consumi Investimenti pubblicitari Audience tv e Internet News
DettagliSUGLI IMMOBILI PESA UN CARICO FISCALE DI OLTRE 52 MILIARDI DI EURO. RISPETTO AL 2013, QUEST ANNO PAGHEREMO 2,6 MILIARDI IN PIU
SUGLI IMMOBILI PESA UN CARICO FISCALE DI OLTRE 52 MILIARDI DI EURO. RISPETTO AL 2013, QUEST ANNO PAGHEREMO 2,6 MILIARDI IN PIU La Tasi ci costerà almeno 4 miliardi ===========================================
DettagliRILEVAZIONE SALDI INVERNALI 2014. Risultati di sintesi
RILEVAZIONE SALDI INVERNALI 2014 Risultati di sintesi 2 Rilevazione Saldi invernali 2014 - I risultati Panel e note metodologiche Altri beni persona 9% Altre merceologie 6% Calzature 14% Abbigliamento
DettagliUNA NUOVA STAGIONE DI CRESCITA. Presentazione Piano Strategico "Poste 2020"
UNA NUOVA STAGIONE DI CRESCITA Presentazione Piano Strategico "Poste 2020" Roma, 16 dicembre 2014 Il piano 2015-2019 Una nuova fase di sviluppo per il Gruppo in un nuovo contesto di mercato e tecnologico
DettagliIl mercato tedesco del vino
Agenzia per la promozione all estero e l internazionalizzazione delle imprese italiane Ufficio di Berlino Nota Settoriale Il mercato tedesco del vino Berlino, marzo 2013 2 INDICE 1. Importanza del mercato
Dettagli8. Dati finanziari e bancari
8. Dati finanziari e bancari Roma rappresenta dopo Milano il principale Centro finanziario del Paese con 46 Istituti creditizi, 1.988 sportelli bancari, 91 miliardi di euro depositati in banca (pari al
DettagliLa consapevolezza di. 30giorni LA PREVIDENZA. questo difficile momento economico rende auspicabile una programmazione
LA PREVIDENZA CAPITALIZZAZIONE DEI MONTANTI CONTRIBUTIVI Con la modulare capitale e rendimento sono garantiti Con la pensione modulare è garantita la restituzione del capitale, maggiorato di rendimento.
DettagliModulo 1. Introduzione alla Contabilità Nazionale
Modulo 1 Introduzione alla Contabilità Nazionale 2 Esercizio 1. Si consideri un sistema economico che produce solo pane. Esso è costituito da tre imprese: una agricola, una di trasformazione (un mulino)
DettagliIl Gruppo Unieco sta realizzando, in prossimità dell uscita di Fidenza-Salsomaggiore Terme sull Autostrada A1, il Fidenza Shopping Park.
Note Informative 1 - Premessa La città di Fidenza rappresenta una delle più vivaci realtà artistico-culturali, turistiche e produttive a cavallo della via Emilia fra le città di Parma e Piacenza. Città
DettagliI redditi 2012 dichiarati dalle cittadine e dai cittadini di Bologna. Alcune disuguaglianze fra generazioni, generi, nazionalità e territori
I redditi 2012 dichiarati dalle cittadine e dai cittadini di Bologna Alcune disuguaglianze fra generazioni, generi, nazionalità e territori 18 settembre 2014 A Bologna nel 2012 quasi 296.000 contribuenti
DettagliTurinIN mercoledì 18 aprile 2012 www.marcocavicchioli.it info@marcocavicchioli.it
TurinIN mercoledì 18 aprile 2012 www.marcocavicchioli.it info@marcocavicchioli.it Perché questa serata? Paolo Mottinovia LinkedIN: Il tema è stimolante e va assolutamente sviluppato sotto diversi punti
DettagliTUTTO QUELLO CHE AVRESTE VOLUTO SAPERE SUL CUNEO FISCALE E NESSUNO VI HA MAI SPIEGATO
760 TUTTO QUELLO CHE AVRESTE VOLUTO SAPERE SUL CUNEO FISCALE E NESSUNO VI HA MAI SPIEGATO 10 Settembre 2014 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Forza Italia - Il Popolo della Libertà
DettagliOsservatorio SosTariffe.it ADSL CONSUMER
1 Osservatorio SosTariffe.it ADSL CONSUMER ADSL E TELEFONIA DOMESTICA: LE MIGLIORI SOLUZIONI PER CONNETTERSI E TELEFONARE DA CASA INDICE p. 1 1. Introduzione p.2 2. I profili di consumo: l utilizzo di
DettagliC E N S I S OUTLOOK ITALIA. Clima di fiducia e aspettative delle famiglie italiane nel 2 semestre 2013
C E N S I S OUTLOOK ITALIA Clima di fiducia e aspettative delle famiglie italiane nel 2 semestre 2013 Roma, 16 ottobre 2013 - Sono sempre più numerose le famiglie che non riescono a far fronte alle spese
DettagliLa creazione di nuove imprese in Italia: l andamento degli investimenti minimi e dei costi di gestione nel quinquennio 2002-2007
La creazione di nuove imprese in Italia: l andamento degli investimenti minimi e dei costi di gestione nel quinquennio 2002-2007 di Massimo D Angelillo Genesis Premessa Il quinquennio 2002-2007 è stato,
DettagliIl settore Automotive include le aree della Produzione, della Componentistica e della Distribuzione.
Appunti: 2 Il settore Automotive include le aree della Produzione, della Componentistica e della Distribuzione. L area della Distribuzione e Riparazione che ci riguarda direttamente occupa oltre 254.000
DettagliUD 6.2. Misurare il costo della vita
UD 6.2. Misurare il costo della vita Inquadramento generale Tutti sappiamo, dalla nostra esperienza quotidiana, che il livello generale dei prezzi tende ad aumentare nel tempo. Dato che il PIL è misurato
DettagliL Italia. in Russia. I numeri della presenza italiana in Russia. Esportazioni (2008): 10,5 miliardi (3% del totale export Italia)
L Italia in Russia I numeri della presenza italiana in Russia Esportazioni (2008): 10, miliardi (3% del totale export Italia) La Russia è il 7 paese cliente dell Italia (dopo Germania, Francia, Spagna,
DettagliINDAGINE CONFCOMMERCIO-FORMAT SUL NEGOZIO NELL ERA DI INTERNET
INDAGINE CONFCOMMERCIO-FORMAT SUL NEGOZIO NELL ERA DI INTERNET Per circa il 70% dei consumatori e degli imprenditori i negozi tradizionali tra dieci anni avranno ancora un ruolo importante, ma solo se
DettagliINDAGINE CONFCOMMERCIO-FORMAT: CON LA CRISI SI ACQUISTANO PIÙ PRODOTTI E SERVIZI ILLEGALI
DIREZIONE COMUNICAZIONE E IMMAGINE UFFICIO STAMPA 221/13 Roma, 4.11.2013 Nonostante la consapevolezza dei pericoli per la salute e la sicurezza, gli acquisti illegali rischiano di diventare normalità.
DettagliRisparmio, investimenti e sistema finanziario
Risparmio, investimenti e sistema finanziario Una relazione fondamentale per la crescita economica è quella tra risparmio e investimenti. In un economia di mercato occorre individuare meccanismi capaci
DettagliSCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE
SCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE SINTESI PER LA STAMPA 14 settembre 2007 Si tratta di un rapporto riservato. Nessuna parte di esso può essere riprodotta, memorizzata in un
DettagliIn genere si ritiene che lo spreco di energia si manifesti solo nell uso dei carburanti, dei combustibili e dell energia elettrica.
1 2 3 L energia incide sul costo di tutti i beni ed i servizi che utilizziamo ma, in questo caso, prendiamo come riferimento il costo che una famiglia di Aprilia con consumo medio sostiene ogni anno per
DettagliE UNA RIPRESA NEL 2015 ANCHE IN ITALIA SI SLOW INTERROMPE LA CADUTA DEL PIL
E UNA RIPRESA SLOW NEL 2015 ANCHE IN ITALIA SI INTERROMPE LA CADUTA DEL PIL. GRAZIE ALLA DISCESA DEL PETROLIO, ALLA BCE E AI PRIMI INTERVENTI DEL GOVERNO UNA FINESTRA DI BUONE OPPORTUNITÀ QE IL DINAMISMO
DettagliIL RAPPORTO ISTAT 2014. UN ITALIA ALLO STREMO
869 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com IL RAPPORTO ISTAT 2014. UN ITALIA ALLO STREMO 29 maggio 2014 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE SUMMARY 2 Lo scorso 28 maggio l Istat ha rilasciato
DettagliFamiglia, reddito familiare, risparmio
Famiglia, reddito familiare, risparmio Luigi Campiglio Università Cattolica del S. Cuore Catania 14 dicembre 2012 Il reddito disponibile e il risparmio delle famiglie è diminuito nel corso degli ultimi
DettagliLe evidenze dell analisi del patrimonio informativo di EURISC Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF
Barometro CRIF della domanda di credito da parte delle famiglie: a ottobre ancora vivace la domanda di mutui (+42,5%) e prestiti finalizzati (+17,8%). In controtendenza, si consolida la flessione dei prestiti
DettagliINTERNAZIONALIZZAZIONE: Opportunità di crescita per le PMI
INTERNAZIONALIZZAZIONE: Opportunità di crescita per le PMI Mercoledì 18 marzo 2015, ore 17.00 Camera di Commercio, Sala Arancio, Via Tonale 28/30 - Lecco Materiale a cura di: Direzione Studi e Ricerche,
Dettagli1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese
Nel corso degli ultimi anni diversi studiosi e responsabili di importanti istituzioni hanno sostenuto che le cooperative hanno reagito alla crisi in corso meglio delle altre forme di impresa. La maggior
Dettagliecommerce Un nuovo modello di business per un mercato che cambia
Torino, 25 novembre 2011 ecommerce Un nuovo modello di business per un mercato che cambia Dr. Alessandro Aldrovandi Private & Consulting S.p.A. Definizione Per commercio elettronico (ecommerce)) si intende
DettagliReport trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza
l andamento dell economia reale e della finanza PL e Credito Bancario Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre 2014 SE Consulting ha avviato un analisi che mette a disposizione delle
DettagliNascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare. Prof. Carlo Borzaga
Nascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare Prof. Carlo Borzaga Sommario! alcune definizioni! perché servono politiche di welfare! i principali ambiti di intervento e i modelli di welfare!
DettagliINDAGINE CONFCOMMERCIO-FORMAT SUL NEGOZIO NELL ERA DI INTERNET
INDAGINE CONFCOMMERCIO-FORMAT SUL NEGOZIO NELL ERA DI INTERNET Il futuro del commercio al dettaglio Un ampia maggioranza di consumatori (76%) e di imprenditori (66%) ritiene che i negozi tradizionali tra
DettagliLezione 9 Macroeconomia: Le
Corso di Economia Politica prof. S. Papa Lezione 9 Macroeconomia: Le regolarità empiriche Facoltà di Economia Università di Roma La Sapienza Alcune domande Da che dipende la disoccupazione? Da che dipende
DettagliMisurare il costo della vita
Misurare il costo della vita Testo di studio raccomandato: Mankiw, Principi di Economia, 3 ed., 2004, Zanichelli Capitolo 24 Come misurare il costo della vita L inflazione misura l aumento percentuale
DettagliCOME E CAMBIATA LA SPESA DELLE FAMIGLIE
GLI EFFETTI DELLA CRISI: EROSIONE DEL CETO MEDIO E CRESCITA DELLA POVERTA COLLOCAZIONE SOCIALE DELLE FAMIGLIE IN BASE AL REDDITO, AI COMPORTAMENTI DI CONSUMO E AGLI STILI DI VITA COME E CAMBIATA LA SPESA
DettagliSCHEDA DATI STATISTICO-ECONOMICI NOVEMBRE 2013. La crisi economica colpisce soprattutto i lavoratori.
SCHEDA DATI STATISTICO-ECONOMICI NOVEMBRE 2013 1 La crisi economica colpisce soprattutto i lavoratori. A luglio 2013 gli occupati sono il 55,9% ossia 22 milioni 509 mila, mentre i disoccupati sono 3 milioni
DettagliL investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno
L investimento immobiliare delle Casse e degli di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno Pubblicato su Il Settimanale di Quotidiano Immobiliare del 27/04/2013 n. 19 Introduzione Dopo
DettagliIndice dei prezzi al consumo in Italia e in Toscana a marzo 2016. I confronti su scala nazionale.
Statistiche flash Settore Sistema Informativo di supporto alle decisioni. Ufficio Regionale di Statistica 14 Aprile 2016 Indice dei prezzi al consumo in Italia e in Toscana a marzo 2016. I confronti su
DettagliIL CAPITALE. 1) Domanda di capitale 2) Offerta di capitale
IL CAPITALE 1) Domanda di capitale 2) Offerta di capitale CAPITALE FINANZIARIO E CAPITALE REALE Col termine capitale i si può riferire a due concetti differenti Il capitale finanziario è costituito dalla
DettagliVALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1
VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi
DettagliAndamento vendite per l inizio della scuola CONGIUNTURA FLASH
Andamento vendite per l inizio della scuola CNGIUNTURA FLASH Panel e note metodologiche abbigliamento e calzature 55% cartolibreria/gioca ttoli/informatica/li bri 45% Gli intervistati sono per il 95% titolari
DettagliIndicatori economico statistici per il direct marketing.
Indicatori economico statistici per il direct marketing. Il più popolare è la redemption : RED = n risposte/n contatti X100 Il CPO, Costo per Ordine, è dato dall investimento promozionale/n risposte. Si
DettagliLe risorse pubbliche e il modello per tornare a crescere
Il bilancio delle risorse in Piemonte: recuperare il federalismo fiscale per tornare a crescere Non consiste tanto la prudenza della economia nel sapersi guardare dalle spese, perché sono molte volte necessarie,
DettagliBolletta 2.0 Guida alla lettura delle voci di spesa per i clienti serviti in regime di tutela
Guida alla lettura delle voci di spesa per i clienti serviti in regime di tutela Voce di spesa Descrizione del prezzo Componenti incluse Spesa per la materia gas naturale Spesa per il trasporto e la gestione
Dettagli