PCL Barcode Flash 3.0. Manuale dell utente

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1 PCL Barcode Flash 3.0 Manuale dell utente

2 La presente revisione 3.0 del manuale (3/2008) si basa sulla versione 3.00 di PCL Barcode Flash. La versione software è pubblicata come Application Version nella pagina di stato di PCL Barcode Flash. Copyright KYOCERA Mita Europe B.V. Tutti i diritti riservati. Senza il consenso scritto di KYOCERA Mita Europe B.V. non è possibile riprodurre in alcun modo né trasmettere parti del presente manuale, né per via elettronica né meccanica, incluso fotocopie, fotografie e archiviazione. Decliniamo qualsiasi responsabilità nei confronti dei nostri clienti o di terzi relativamente a rivendicazioni di responsabilità, perdite o danni causati o supposti essere stati causati direttamente o indirettamente dalle apparecchiature da noi vendute o fornite, compresi, a mero titolo esemplificativo, interruzioni del servizio, perdite di affari o mancato profitto nonché danni consequenziali derivanti dall impiego di apparecchiature o software. Kyocera è un marchio di Kyocera Corporation. Mita è un marchio registrato di Kyocera Mita Corporation. PCL Barcode Flash è un marchio registrato di KYOCERA Mita Europe B.V. QR Code è un marchio registrato di Denso Corporation Maxicode è un marchio registrato. PDF417 è un marchio registrato. Microsoft e Windows sono marchi registrati di Microsoft Corporation. Tutti gli altri nomi di prodotti qui menzionati sono marchi e/o marchi registrati dei rispettivi proprietari. 2

3 Manuale dell utente PCL Barcode Flash Leggere il presente Manuale prima di installare e utilizzare il software. Conservare il Manuale nelle vicinanze della stampante. 3

4 Indice 1 Introduzione Informazioni sul presente manuale Indicazioni per l utilizzo del presente manuale Scopo applicativo Entità della fornitura Informazioni su PCL Barcode Flash Panoramica Terminologia Le caratteristiche principali di PCL Barcode Flash Codici a barre supportati codici lineari (codici unidimensionali) Codici a matrice (codici bidimensionali) Periferiche supportate Emulazioni e limitazioni supportate Compatibilità con codici a barre Installazione e messa in esercizio Installazione hardware Attivazione e disattivazione del software (Tipo A) Pagina di stato e stampa di prova (Tipo A e Tipo B) La partizione Startup (Tipo A) Programmazione Elementi generali Comando con PCL Caratteri di fine Fine della modalità Barcode Regole per i dati utili Zone di inattività Posizionamento del cursore Ulteriori parametri e opzioni Caratteri di sostituzione per Escape Codici a barre e codici a matrici con parametri differenti Datamatrix QR Code MaxiCode PDF Australia 4-State Barcodes Messaggi di errore Esempi e raccomandazioni d uso Codici a barre supportati UPC-A Integrazione UPC-A + 2 cifre UPC-E Integrazione UPC-E +2 cifre EAN/JAN Integrazione EAN/JAN cifre Integrazione EAN/JAN-8 +5 cifre EAN/JAN Integrazione EAN/JAN cifre Integrazione EAN/JAN cifre Interleaved 2 di Interleaved 2 di 5 con cifra di controllo Industrial 2 di 5 (25) Industrial 2 di 5 (25) con cifra di controllo

5 Matrice 2 di Matrice 2 di 5 con cifra di controllo Codice 39 (3 di 9) senza spaziatura Codice 39 (3 di 9) con spaziatura Codice 39 + Mod47 con cifra di controllo senza spaziatura Codice 39 + Mod47 con cifra di controllo e spaziatura Codice 39 Extended Codice 39 Extended + Mod47 cifra di controllo Code Codice 93 Extended Codice 128 con commutazione automatica Codice 128 Subset A Codice 128 Subset B Codice 128 Subset C UCC EAN Codabar Codabar + Mod16 cifra di controllo MSI Plessey MSI Plessey + Mod10 cifra di controllo MSI Plessey + Mod10 + Mod10 cifra di controllo MSI Plessey + Mod11 + Mod10 cifra di controllo ZIP + 4 Postnet ZIP + 4 Postnet ZIP + 4 Postnet Datamatrix QR code Estensione dei font La funzione dei font può essere testata come illustrato di seguito Selezione dei Font mediante i comandi PRESCRIBE Selezione dei Font mediante i comandi PCL Appendice Riferimenti bibliografici

6 1 Introduzione 1.1 Informazioni sul presente manuale Il presente manuale fornisce informazioni sulla procedura di installazione e sull utilizzo del software PCL Barcode Flash per stampanti e periferiche multifunzione Kyocera Mita. Le istruzioni per l installazione e la configurazione delle periferiche sono riportate nei rispettivi manuali di installazione e dell utente. In tali manuali si trovano anche ulteriori informazioni sulla programmazione in PRESCRIBE e PCL che non sono oggetto del presente manuale. In caso di domande e problemi relativi a PCL Barcode Flash che non è possibile risolvere con il presente manuale, rivolgersi al proprio partner commerciale specializzato, al Call Center locale di Kyocera Mita o alla filiale Kyocera Mita più vicina. 6

7 1.2 Indicazioni per l utilizzo del presente manuale Questo manuale contiene informazioni sull applicazione di PCL Barcode Flash, in particolare sull installazione e la programmazione. Di seguito, per brevità, si parlerà anche della Soluzione Barcode. Per chiarezza, le prestazioni e le istruzioni di programmazione descritte sono corredate da esempi e dove necessario da campioni di codici a barre stampati. Il manuale non pretende di introdurre nel mondo dei codici a barre o della programmazione in PRESCRIBE o PCL. I seguenti capitoli contengono informazioni specifiche necessarie per l utilizzo di PCL Barcode Flash. I capitoli sulla programmazione presuppongono conoscenze di base di PCL o PRESCRIBE nonché conoscenze dei codici a barre e/o dei codici a matrice da utilizzare. Informazioni sulla programmazione in PRESCRIBE e PCL sono riportate nell appendice e nei manuali supplementari di Kyocera Mita forniti in dotazione (come file PDF su CD). Per semplicità, nel testo l espressione codici a barre viene spesso utilizzata come concetto generale per codici a barre lineari e codici a matrice onde evitare frasi prolisse. Inoltre, se nel manuale si parla di una stampante, si intende al contempo anche una periferica multifunzione (periferica KM) in quanto anche in questo caso, ai fini della Soluzione Barcode, è importante solo la parte stampante. Un elenco preciso delle periferiche supportate si trova nel capitolo PERIFERICHE SUPPORTATE. In questo manuale sono utilizzati diversi tipi di caratteri per, di volta in volta, rimandare a informazioni uguali o simili. L uso dei caratteri è uniforme nell intero manuale: Grassetto - In grassetto sono illustrati gli input effettuati direttamente sul pannello di comando della stampante. Corsivo - In corsivo sono riportati programmi o applicazioni. MAIUSCOLETTO - Il maiuscoletto si usa per rimandare a capitoli nel manuale; ad es. Ulteriori dettagli si trovano nel capitolo INDICAZIONI PER L'UTILIZZO DEL PRESENTE MANUALE. Font Courier Il font Courier è utilizzato per rimandare a elementi di programmazione. Questi possono essere, tra l altro, sequenze di PRESCRIBE o comandi sulla scheda CF. All interno del manuale, l indice segnala indicazioni che forniscono informazioni supplementari e che di regola sono di carattere generale. Il simbolo Attenzione è utilizzato per indicare possibili fonti di errore durante l utilizzo o pericoli. 7

8 1.3 Scopo applicativo PCL Barcode Flash aggiunge alle periferiche FS e KM di Kyocera Mita ulteriori codici a barre lineari e codici a matrice nonché la possibilità di richiamarli non solo con il comando BARC di PRESCRIBE, ma anche con sequenze PCL. Inoltre, vengono aggiunti diversi font residenti e/o leggibili a macchina. Poiché le sequenze di selezione PCL sono conformi ai formati normalmente disponibili, generalmente è possibile integrare senza problemi le periferiche dotate della soluzione Barcode Flash negli ambienti esistenti (ad es. SAP), senza che sia necessario modificare il software di comando. 1.4 Entità della fornitura Dopo aver rimosso il sovraimballaggio, accertarsi che siano presenti le seguenti parti: - un CD con i file del manuale (formato PDF) ed esempi di stampa - una scheda Compact-Flash (preprogrammata con il software PCL Barcode Flash) Nota Compilare la scheda di registrazione e inviarla a Kyocera Mita. In tal modo ci sarà possibile fornire informazioni aggiornate sulle novità e gli ampliamenti. Compilare una scheda di registrazione per ciascun pacchetto software acquistato oppure inviare tutte le schede in un unica busta. 8

9 1.5 Informazioni su PCL Barcode Flash Panoramica PCL Barcode Flash sfrutta una particolarità dei dispositivi FS e KM di Kyocera Mita: tramite un interfaccia specifica, l 'Application Programming Interface' (API), è possibile utilizzare anche per fini di programmazione l unità centrale normalmente utilizzata per l elaborazione dei job di stampa composta da processore Power PC, scheda principale e memoria. Oltre a task semplici, quali il filtraggio e la variazione del flusso di dati in arrivo, sono possibili anche soluzioni complesse, in questo caso la produzione di codici a barre completi. Il programma API si trova sulla scheda Compact-Flash e viene caricato in memoria e attivato automaticamente dopo l accensione della stampante. In pratica, oltre alla Soluzione Barcode, si conservano tutte le normali funzioni della periferica che, ad esempio, può essere successivamente impiegata come normale stampante di workgroup. Utilizzando il comando BARC, è inoltre possibile richiamare i codici a barre già disponibili di serie nelle periferiche Kyocera Mita. Inoltre, è possibile scegliere comandi PCL normalmente disponibili in commercio con cui integrare facilmente le periferiche nei sistemi esistenti. In tal modo è possibile evitare costosi interventi nell applicazione di comando (ad es. un software di gestione delle merci). PCL Barcode Flash amplia i codici a barre di serie con una serie di ulteriori codici lineari e codici a matrice nonché con tipi di caratteri leggibili a macchina e possibilità di formattazione in modo da coprire ampiamente tutte le normali applicazioni oggi disponibili. A scelta, è possibile effettuare le selezioni in PRESCRIBE o PCL, con la massima flessibilità del programmatore. Il comando BARC di PRESCRIBE è stato ampliato per, ad es., poter indirizzare nel modo usuale Datamatrix, QR Code e Australia Post 4- State. Le sequenze di PCL per indirizzare i codici a barre sono tratte dal comando dei font e sono descritte nei dettagli nel capitolo "PROGRAMMAZIONE". Le sequenze di PRESCRIBE per codici a barre già disponibili di serie sono descritte dettagliatamente nel secondo manuale di programmazione di PRESCRIBE (vedere Appendice) Terminologia Nel presente manuale, per semplificare, si parla generalmente di codici a barre. Nel linguaggio specialistico, si parla di codici lineari, codici stacked (accatastati) e codici a matrice che si differenziano per la cosiddetta simbologia (= struttura grafica). I codici lineari sono i codici a barre classici composti da linee parallele in cui le informazioni sono disposte in un unica direzione. Per questo motivo, spesso si parla anche di codici unidimensionali ( 1D ). Questi codici sono facilmente e rapidamente leggibili e, pertanto, sono i più diffusi al mondo. 9

10 I codici stacked e i codici a matrice appartengono al gruppo dei codici bidimensionali ( 2D ) in cui le informazioni non sono disposte solo in orizzontale ma anche in verticale. Essenzialmente, i codici stacked sono composti da massimo 90 codici lineari piatti accatastati l uno sull altro in modo da ottenere una densità di dati notevolmente superiore senza ingrandire a dismisura il codice. Generalmente si raggiungono densità dei dati quindici volte superiori a quelle dei codici lineari semplici. Anche i codici a matrice presentano il vantaggio di un elevata densità e, in parte, di un elevata sicurezza dei dati. Tuttavia, essi utilizzano una simbologia del tutto indipendente composta da elementi quadrati, segmenti circolari, strisce, esagoni di diverse misure o loro combinazioni. La storia dello sviluppo e della struttura di questi codici è influenzata da esigenze diverse, quali elevata densità dei dati, rapida leggibilità, elevata sicurezza dei dati o set di caratteri codificabile quanto più ampio possibile. Le ottimizzazioni per un determinato scopo hanno portato allo sviluppo delle rispettive simbologie. La tecnica di lettura per i codici 2D è notevolmente più dispendiosa e richiede lettori speciali la cui struttura corrisponde in parte a quella di una videocamera. A seguito delle densità di informazioni e immunità dalle interferenze elevate, i codici a matrice si stanno affermando sempre più nell industria e nel commercio grazie alle loro caratteristiche e vantaggi. 10

11 1.6 Le caratteristiche principali di PCL Barcode Flash semplicità di installazione e gestione compatibilità con le normali sequenze di selezione numero elevato di codici 1D e 2D supportati, tra l altro QR-Code e Datamatrix compatibilità con tutti i modelli riportati nell elenco delle periferiche supportate; non sono necessarie versioni in funzione del modello supporto dei comandi PRESCRIBE e PCL nessuna influenza rilevante sulla velocità della periferica versione demo disponibile a tempo illimitato che consente di testare prima dell acquisto la compatibilità con le soluzioni (di stampa) esistenti 11

12 1.7 Codici a barre supportati 1.8 codici lineari (codici unidimensionali) Interleaved 2/5 con carattere di controllo Interleaved 2/5 senza carattere di controllo Industrial 2/5 con carattere di controllo Industrial 2/5 senza carattere di controllo Matrix 2/5 con carattere di controllo Matrix 2/5 senza carattere di controllo Code 93 Code 93 extended Code 128 autoswitch Code 128 Subset A Code 128 Subset B Code 128 Subset C Code 39 (3 of 9) Code 39 con carattere di controllo Mod47 Code 39 extended Code 39 extended con carattere di controllo Mod47 Codabar senza carattere di controllo Codabar con carattere di controllo EAN 128 EANJAN 8 EANJAN 8 + integrazione a +2 caratteri EANJAN 8 + integrazione a 5 caratteri EANJAN 13 EANJAN 13 + integrazione a +2 caratteri EANJAN 13 + integrazione a 5 caratteri UCC 128 UPC A UPC A + integrazione a 2 caratteri UPC E UPC E + integrazione a 2 caratteri MSI Plessey MSI Plessey + carattere di controllo Mod10 MSI Plessey + Mod10 + carattere di controllo Mod10 MSI Plessey + Mod11 + carattere di controllo Mod10 ZIP+4 Postnet 5 ZIP+4 Postnet 9 ZIP+4 Postnet 11 Australia 4-State 37-CUST Australia 4-State 52-FF-MET Australia 4-State 67-FF-MET Australia 4-State FCC-45 REPLY Singapore Post 4-State USPS Intelligent Mail Barcode Codici a matrice (codici bidimensionali) 12

13 Datamatrix QR Code Maxicode PDF Periferiche supportate PCL Barcode Flash supporta stampanti e dispositivi multifunzione Kyocera Mita. Al momento della stampa (versione 3.00) sono supportate le seguenti periferiche: FS-1010 FS-1050 FS-1020D FS-1030D FS-1100 FS-1300 FS-1800 FS FS-1900 FS-1920 FS-2000D FS-3800 FS-3820N FS-3830N FS-3900DN FS-4000DN FS-6020 FS-6950DN FS-9100 FS-9120DN FS-9130DN FS-9500DN FS-9520DN FS-9530DN FS-C5015N FS-C5016N FS-C5025N FS-C5030N FS-8000C FS-C8008N FS-C8026 FS-C8100 KM-1510 KM-1530 KM-1650 KM-1810 KM-2030 KM-2050 KM-2530 KM-2550 KM-2560 KM-3035 KM-3050 KM-3060 KM-3530 KM-4030 KM-4035 KM-4050 KM-4530 KM-5035 KM-5530 KM-5050 KM-6030 KM-6330 KM-7530 KM-8030 KM-C2520 KM-C3225 KM-C3232 KM-C2525E KM-C3232E KM-C4035E KM-C2630 KM-C830 KM-C850D Nota Le periferiche multifunzione della serie KM devono essere dotate di un opzione di stampa (printer board). Nota PCL Barcode Flash presuppone uno slot libero per la scheda CF nella stampante o nella periferica multifunzione. In caso contrario, su richiesta (soluzione speciale a pagamento), è eventualmente possibile realizzare una soluzione su un modulo EPROM inserita in uno slot all interno del dispositivo. Contemporaneamente si impedisce anche l accesso non autorizzato alla scheda CF. 13

14 Nota Affinché PCL Barcode Flash possa funzionare senza complicazioni, la periferica utilizzata deve ottemperare ai seguenti requisiti minimi: firmware da aprile 2001 memoria di lavoro consigliata min. 16 MB. Una memoria di lavoro minore può determinare errori. 14

15 1.10 Emulazioni e limitazioni supportate Nello sviluppo del software PCL Barcode Flash si è cercato di non modificare notevolmente la normale funzionalità delle periferiche su cui esso è caricato. Nella maggior parte dei casi è possibile continuare a utilizzare senza variazioni la stampante corrispondente o la periferica multifunzione, ovviamente con uno spettro di prestazioni ampliato grazie alla Soluzione Barcode. Nei seguenti casi può essere necessario adeguare la Soluzione Barcode o le impostazioni/l ambiente della stampante: - PCL Barcode Flash supporta solo i linguaggi di comando stampante PCL e PRESCRIBE. Nell ambito di altre emulazioni impostate sulla stampante (ad es. KPDL, Line Printer, etc.) non è possibile comandare i codici a barre. - Per motivi tecnici non è possibile utilizzare contemporaneamente più programmi API tra cui anche la Soluzione Barcode. Le soluzioni realizzate dai partner di sviluppo di Kyocera Mita, ad es. per il filtraggio o la codifica dei dati, non possono operare in contemporanea con PCL Barcode Flash. - Dalle macro di PRESCRIBE non è possibile selezionare i codici a barre in quanto non è possibile trasferire nella macro parametri dall 'esterno'. - È possibile continuare a utilizzare e comandare come al solito i moduli e le macro basati su PCL e PRESCRIBE già presenti su una scheda CF. Questi dati devono essere copiati nella partizione Startup sulla scheda CF di PCL Barcode Flash, onde consentirne il caricamento automatico in memoria dopo l accensione della stampante Compatibilità con codici a barre PCL Barcode Flash è stato concepito per avere la corrispondenza massima con le selezioni di codici a barre normalmente disponibili nell industria. Poiché non è disponibile una normalizzazione fissa ISO o DIN, prima di utilizzare il software, è necessario verificare se, negli ambienti di sistema disponibili, il codice a barre desiderato viene prodotto con flussi di dati eventualmente già prestabiliti. Per fini di controllo, è disponibile una versione demo valida a tempo indeterminato con cui è possibile verificare il funzionamento prima di acquistare PCL Barcode Flash. 15

16 2 Installazione e messa in esercizio 2.1 Installazione hardware Il software viene fornito su una scheda Compact Flash ( scheda CF ). Per poter essere utilizzata, la scheda deve trovarsi costantemente nella stampante. Per l installazione basta infilare la scheda nello slot disponibile nella stampante. Per motivi tecnici, a partire dalla versione 3.00 la soluzione Barcode Flash è disponibile come Tipo A e Tipo B. Le seguenti stampanti richiedono il Tipo B: KM-3050, KM-4050, KM-5050, KM-3040, KM-3060 Tutte le altre stampanti supportate in precedenza richiedono il Tipo A. Le eventuali differenze tra l'installazione del Tipo A e del Tipo B sono descritte di seguito. Assicurarsi che l'installazione appropriata sia disponibile sulla CF-CARD. Per stabilirlo è possibile utilizzare la directory e riprogrammare la scheda, se necessario. A tale scopo, copiare il file giusto sulla stampante. Attenersi alle istruzioni fornite per l'esecuzione di questa operazione all'inizio del file di aggiornamento. Nota Rispettare assolutamente le istruzioni generali sulla gestione delle schede CF contenute nel manuale della stampante. Il manuale descrive anche dove, nella rispettiva periferica, si trova lo slot per la CF. I dati e i programmi per le stampanti Kyocera Mita devono essere sempre contenuti nelle schede Compact Flash in un determinato formato. Nel caso della Soluzione Barcode, si tratta delle cosiddette partizioni in cui, oltre al software, si trovano anche font supplementari nonché macro per la pagina di stato e richiami di funzioni per l utente. Dopo aver inserito la scheda CF sono disponibili le seguenti partizioni: Tipo A: Barcode Status Barcode Init Barcode Remove KM BC BSTP STP1 STP2 KM_Logo Linedraw Code39_4 Code39_8 EAN_10mil EAN_13mil 16

17 LetterGothic_10 LetterGothic_12 LetterGothic_17 USPS_ZIP OCR_A OCR_B OCR_B scal Startup ocr_a_9_land ocr_a_10_land ocr_a_9_port ocr_a_10_port ocr_b_12_ext_la ocr_b_12_land ocr_b_12_ext_po ocr_b_12_port Tipo B: /PRE/kmbc /PRE/kmbc inf /PRE/autostart /PRE/bstp /PRE/stp1 /PRE/stp2 /PRE/stp3 /PRE/KM_Logo.ttf /PRE/code39_8 /PRE/ean10mil /PRE/ean13mil /PRE/linedraw /PRE/ocra /PRE/ocrb731 /PRE/ocrb732 /PRE/ocrb733 /PRE/ocrb734 /PRE/ocrb735 /PRE/ocrb736 /PRE/ocrb737 /PRE/ocrb738 /PRE/code39_4 /PRE/OCR-B_scal /PRE/uspszip /PRE/ocrb /PRE/ltgot10a /PRE/ltgot12a /PRE/ltgot17a Se necessario, è possibile copiare sulla scheda ulteriori partizioni per macro e font senza pregiudicare la funzionalità di PCL Barcode Flash. 17

18 È possibile ottenere una panoramica sulle partizioni stampando un elenco delle partizioni tramite il pannello di comando della stampante. Esempio di elenco di partizioni del Tipo A: Device Information contiene indicazioni sulla grandezza fisica della scheda CF e sullo spazio di memoria utilizzato. Partition Information elenca i dati di stampa, i dati delle macro e dei font presenti sulla scheda oltre a PCL Barcode Flash. I dati sono di natura tecnica e i rispettivi valori possono variare secondo la versione del software. 18

19 2.2 Attivazione e disattivazione del software (Tipo A) Prima di utilizzare anche nella propria stampante il software presente sulla scheda CF è necessario attivare la periferica. Vi sono due possibilità: richiamare la partizione Barcode Init tramite il pannello di comando della stampante inviare la sequenza PRESCRIBE!R! FRPO I0, KM BC ; EXIT; alla stampante. In tal modo si attiva il caricamento automatico del software sulla scheda CF e, dopo l accensione della periferica, la Soluzione Barcode è immediatamente disponibile. Nota Per poter utilizzare il software, è necessario impostare la propria stampante almeno su 600 dpi. È possibile configurare la stampante tramite il pannello di comando oppure la sequenza PRESCRIBE!R! FRPO N8,1; EXIT;. A seconda dell applicazione, talvolta può essere opportuno (ad es. per scopi di test) disattivare temporaneamente il software. Vi sono due possibilità: estrarre la scheda CF dalla periferica oppure disattivare la scheda CF richiamando la partizione Barcode Remove Al successivo avvio della stampante, il software non sarà più disponibile. 19

20 2.3 Pagina di stato e stampa di prova (Tipo A e Tipo B) La pagina di stato contiene informazioni su font, software e configurazione. Per il Tipo A: Dopo aver installato il software, è possibile stampare la pagina di stato della scheda CF richiamando la partizione Barcode Status. Per il Tipo A e il TipoB: È possibile stampare la pagina di stato anche tramite la sequenza PRESCRIBE!R! CALL BSTP;EXIT;. Nota Nel caso di problemi ed errori, consigliamo di stampare sempre una pagina di stato. In tal modo è possibile verificare facilmente se sono stati caricati il software e tutti i font necessari. Quando ci si rivolge all Assistenza, è bene disporre sempre di una pagina di stato aggiornata. Normalmente, la pagina di stato consente di assistere con maggiore facilità l utente nella risoluzione del problema. La pagina di stato è suddivisa nei tre settori Font Information, Internal Barcode Information e Application Information: in Font Information è disponibile una panoramica sul gruppo di codici a barre e tipi di caratteri che è possibile richiamare e utilizzare mediante semplici numeri di font. Alcune applicazioni meno recenti disponibili sul mercato inviano le selezioni in questa forma. Se a destra dell elenco non sono visibili esempi di stampa, significa che la stampante non è impostata su 600 dpi. Per un funzionamento ineccepibile, è necessario definire questa risoluzione standard sul pannello di comando della periferica. In Internal Barcode Information si rimanda ai codici installati nella stampante che, unitamente a PCL Barcode Flash, costituiscono la Soluzione Barcode globale. Le informazioni tecniche su PCL Barcode Flash sono riportate nella sezione Application Information: Per le richieste di assistenza, sono importanti soprattutto i dati sulla versione del software (Application Version), sulla versione dell API della stampante (versione API) e il numero di serie della periferica (Printer Serial Number). I codici di configurazione sono destinati a usi interni. In Additional Barcodes sono riportati i gruppi di codici a barre aggiunti alla stampante tramite la Soluzione Barcode. Generalmente, a ciascuna simbologia appartengono più varianti, ad esempio con somme di controllo, che vengono enumerate come codice individuale. 20

21 Esempio di pagina di stato del Tipo A: 2.4 La partizione Startup (Tipo A) Come descritto nel capitolo INSTALLAZIONE HARDWARE, sulla scheda CF si trova una partizione 'Startup'. Tutti i dati su tale partizione vengono caricati automaticamente all avvio della stampante e sono disponibili immediatamente. Pertanto, è necessario copiare in questa partizione tutti gli altri dati da rendere disponibili agli utenti. Generalmente si tratta di font, macro o dati di stampa. 21

22 3 Programmazione 3.1 Elementi generali Le stampanti e le periferiche multifunzione Kyocera Mita in sé, già rendono disponibili una serie di codici a barre lineari che possono essere comandati esclusivamente tramite il linguaggio Kyocera PRESCRIBE. Il software PCL Barcode Flash amplia il numero dei codici a barre supportati aggiungendo nuovi e importanti tipi che si sono affermati nell industria, nel commercio e nel sistema postale. Inoltre, caratteristica importante, è possibile comandare tutti i codici a barre esistenti e nuovi anche tramite i comandi standard di PCL, ampliando così notevolmente il campo di applicazione di stampanti appositamente attrezzate. Il capitolo seguente descrive nei dettagli il comando tramite i comandi PCL e fornisce alcuni esempi di applicazione e stampa. Il comando tramite i comandi PRESCRIBE è già descritto dettagliatamente nel manuale Kyocera Mita, nella versione in lingua inglese "PRESCRIBE IIE PROGRAMMING MANUAL" (CHAPTER 4: BARCODES). Si trova in formato PDF sul CD fornito in dotazione. Pertanto, nel presente manuale sono trattate solo le particolarità della programmazione PRESCRIBE nei casi in cui siano aggiunti nuovi codici a barre. Il CD contiene anche una descrizione del comando del codice PDF417. Nel caso della versione di PCL Barcode Flash su cui si fonda il presente manuale, il comando di PDF417 è possibile solo attraverso il comando XBAR di PRESCRIBE. 3.2 Comando con PCL PCL Barcode Flash utilizza sequenze di selezione caratteri PCL per il comando di codici a barre. Le seguenti istruzioni presuppongono conoscenze di base della programmazione PCL. Nel caso non si conosca a fondo l argomento, consigliamo di leggere i manuali indicati nel capitolo precedente, in cui, oltre alla programmazione PRESCRIBE, viene ampiamente trattata anche la programmazione in PCL. In particolare, sono importanti due sequenze, la prima per il comando di font: <Esc>(s#T e la seconda per avviare la modalità Trasparente: <Esc>&p#X. Quando indicheremo <Ecs> intenderemo il carattere ASCII 27 (decimale) o 1B (Hex). I parametri numerici saranno introdotti da "#" Normalmente la sequenza <Esc>(s#T cambia il font. Ciò significa che il testo successivo alla sequenza viene stampato nel font il cui numero è indicato nella sequenza. Ogni font disponibile nella stampante ha un numero da indicare nel parametro T. Il font prescelto resta attivo finché la stampante riceve una nuova sequenza <Esc>(s#T con un diverso numero che modifica il font attivo. Vengono comandati in questo modo anche i codici a barre e i codici a matrice in PCL Barcode Flash e, proprio come accade per i font, a ciascun codice a barre e codice a matrice è assegnato un numero. Questi numeri derivano da un gruppo di numeri riservato, non contenente numeri di font, da a I numeri di font 22

23 equivalenti dei singoli codici a barre supportati si desumono dall elenco riportato in questo capitolo. Se si desidera utilizzare uno dei codici a barre o dei codici a matrice resi disponibili tramite PCL Barcode Flash, cambiare il "font" con la sequenza <Esc>(s#T, in modo che la stampante interpreti i dati che seguono la sequenza come informazioni sui codici a barre e non più come testo. Nel caso di questi cosiddetti dati utili, non deve necessariamente trattarsi di testo in chiaro, a seconda del codice a barre, infatti, è anche possibile inviare dati binari. Un codice a barre resta attivo, al pari di un font, finché la stampante riceve un altra sequenza <Esc>(s#T. Allo scopo, leggere il capitolo seguente. Nota Nel caso si desideri utilizzare font propri (in PCL o PRESCRIBE), non utilizzare numeri di font compresi tra e 24900, poiché tali numeri sono riservati ai codici a barre in PCL, non appena PCL Barcode Flash è attivo. Altrimenti, possono verificarsi anomalie nel funzionamento della stampante Caratteri di fine I dati utili devono terminare con un carattere di fine. Nel caso dei codici a barre numerici, il carattere di fine può essere: <CR> (ASCII 13), <LF> (ASCII 10), <FF> (ASCII 12), <Esc> (ASCII 27), <Spazio> (ASCII 32) Nel caso dei codici a barre alfanumerici, il carattere di fine può essere: <CR> (ASCII 13),< LF> (ASCII 10), <FF> (ASCII 12), <Esc> (ASCII 27) Come codice a barre numerico si applica un codice a barre che, di norma, consente solo caratteri numerici. Non è consentito che i codici a barre che ammettono anche caratteri alfanumerici terminino con lo spazio (ASCII 32), neanche nel caso in cui i dati utili contengano solo caratteri numerici. In linea di principio, i codici a barre che consentono lo spazio nei dati utili sono considerati alfanumerici. Nota Il carattere di fine viene interpretato. In altre parole: se si utilizza <FF> come carattere di fine, questo non viene interpretato solo come carattere di fine, ma anche come impaginazione. Se, ad es., si utilizza il carattere di fine <Esc>, questo non viene interpretato unicamente come carattere di fine, ma anche come inizio di una sequenza Escape. Il carattere di fine comunica a PCL Barcode Flash che i dati utili raccolti dalla sequenza <Esc>(s#T devono essere stampati come un simbolo di codice a barre. Esempio: <Esc>(s24670T12345<CR> 23

24 In quest esempio il numero indica il codice 39. Il carattere di fine utilizzato è <CR> (ASCII 13). Questa sequenza stampa la stringa come simbolo del codice Fine della modalità Barcode Per terminare (disattivare) la modalità Barcode e ripristinare quindi la possibilità di stampare testo, è necessario cambiare il font. Inviare alla stampante una sequenza <Esc>(s#T con il numero del font che la stampante deve utilizzare per l ulteriore testo. Alcuni codici a barre consentono tutti i 256 caratteri del codice ASCII e quindi anche i caratteri che, come descritto in precedenza, fungono da caratteri di fine. Pertanto, i caratteri corrispondenti non possono essere utilizzati come caratteri di fine in quanto possono comparire nei dati utili. Per tal motivo, oltre alla procedura con caratteri di fine sopra descritta, è disponibile una seconda possibilità per definire i dati utili, la modalità Trasparente. Se si desidera realizzare un codice a barre e utilizzare i caratteri di fine come dati utili, aggiungere alla sequenza di richiamo del codice a barre una seconda sequenza Escape che comunichi il numero di caratteri da assegnare al simbolo del codice a barre. Esempio: <Esc>(s24820T12345<Esc>&p5X12345 Quest esempio stampa i caratteri utili come codice Datamatrix e, tramite <Esc>&p5X indica che i primi cinque caratteri successivi alla sequenza devono appartenere al codice stesso. Invece di 12345, sarebbe stato possibile utilizzare caratteri diversi compresi nel set di caratteri ASCII completo Regole per i dati utili Per ogni singolo codice a barre, devono essere rispettati degli standard quando si inviano i dati utili. Tra queste vi sono i caratteri consentiti come dati utili. Alcuni codici a barre richiedono anche un determinato numero minimo o massimo di caratteri oppure, ad es., un numero pari o dispari di caratteri. Se PCL Barcode Flash riscontra dati utili errati, al posto del simbolo del codice a barre viene stampato un messaggio di errore Zone di inattività Tutti i codici a barre richiedono una determinata zona di inattività prima e dopo la zona stampata, bidimensionale anche sopra e sotto, che deve essere considerata ai fini della programmazione mediante un posizionamento accurato. La zona di inattività 24

25 è un campo bianco, non stampato di cui il lettore necessita per riconoscere con sicurezza il codice a barre. Generalmente sono necessari almeno 2,5 mm di zona di inattività e almeno 6,5 mm nel caso di applicazioni con distanze di lettura largamente variabili o maggiori. Una regola empirica prevede che la zona di inattività sia all incirca volte maggiore della larghezza della linea più stretta di un codice a barre. Per motivi di sicurezza, per quanto possibile, è consigliabile optare per una zona di inattività di ampie dimensioni Posizionamento del cursore In base alle regole di PCL, i caratteri di un font vengono stampati dalla posizione del cursore in basso a sinistra. Questa regola è applicata anche ai simboli dei codici a barre. Stampando un codice a barre, il cursore si sposta nell angolo in basso a destra del simbolo del codice a barre. Nel manuale di PCL, osservare anche le istruzioni per il posizionamento del cursore. Nota Nella maggior parte dei casi, è consigliabile effettuare un posizionamento assoluto dopo un simbolo di codice a barre prodotto in PCL Ulteriori parametri e opzioni Nota La seguente descrizione di parametri e opzioni si applica a codici a barre unidimensionali. Per alcun codici a barre, soprattutto bidimensionali, si applicano le regole diverse o supplementari descritte nel capitolo "CODICI A BARRE E CODICI A MATRICE CON PARAMETRI DIFFERENTI". Questi codici a barre sono Datamatrix, QR Code e Australia 4 State. Come descritto nel capitolo precedente, si utilizza la sequenza <Esc>(s#T. Tuttavia, questa è solo la forma di base semplificata, è, infatti, possibile intervenire sulla stampa del codice a barre indicando ulteriori parametri. Essi sono riportati singolarmente di seguito. Tutti questi parametri sono facoltativi, ovvero è possibile ometterli quando l applicazione, ad es., non necessita di testo in chiaro oppure quando la larghezza e la lunghezza standard soddisfano i requisiti dell applicazione. 25

26 Esempio: <Esc>(s1p301h20v4b4s24670T invece di solo <Esc>(s24670T Parametro v Altezza del codice a barre in punti (1/72 di pollice) Sono consentiti valori da 0,2 a 999. Parametro b Larghezza dei tratti I valori sono separati da virgole. Nel caso di un codice a barre con barre di due larghezze diverse, ad es. codice 39, indicare due valori, ad es. <Esc>(s6,12b...; nel caso di un codice con barre di 4 larghezze diverse, ad es. codice 128, indicare quattro valori, ad es. <Esc>(s6,12,18,24b... Sono consentiti valori da 2. I valori massimi sono: 100 per la barra più stretta, 200 per la seconda barra più stretta, 300 per la seconda barra più larga, 400 per la più larga. Parametro s Larghezza degli spazi I valori sono separati da virgole. Nel caso di un codice a barre con spazi di due larghezze diverse, ad es. codice 39, indicare due valori, ad es. <Esc>(s6,12s...; nel caso di un codice con spazi di 4 larghezze diverse, ad es. codice 128, indicare quattro valori, ad es. <Esc>(s6,12,18,24s... Sono consentiti valori da 2. I valori massimi sono: 100 per lo spazio più stretto, 200 per il secondo spazio più stretto, 300 per il secondo spazio più largo, 400 per lo spazio più largo. 26

27 Parametro p: Posizionamento di testo in chiaro 0 = Utilizzare il valore standard, allo scopo vedere i valori standard indicati per i singoli codici 1 = Assenza di testo in chiaro Esempio: <1p> 2 = Unito in basso Esempio: <2p> 3 = Unito per metà in basso Esempio: <3p> 4 = Sotto il codice a barre Esempio: <4p> 5 = Sopra il codice a barre Esempio: <5p> 27

28 Parametro h: Font del testo in chiaro Se si utilizza il parametro h, questo richiede sempre, come si evince dall esempio precedente, un numero a tre cifre. Prima cifra: Stile carattere 1 = normale 2 = corsivo 3 = grassetto 4 = grassetto corsivo Seconda cifra: altezza carattere 0 = Selezione automatica 1 = Altezza precedentemente selezionata per il font prescelto Terza cifra: Font 0 = Courier 1 = Letter Gothic 2 = Univers 3 = Univers Condensed 4 = CG Times 5 = OCR B Esempio per <204h>: 2 = corsivo, 0 = altezza carattere automatica, 4 = CG Times 28

29 Parametro T Numero del codice a barre Il numero del codice a barre desiderato viene rilevato dalla tabella seguente. UPC A UPC A + integrazione di 2 caratteri UPC E UPC E + integrazione di 2 caratteri EAN/JAN EAN/JAN 8 + integrazione di +2 caratteri EAN/JAN 8 + integrazione di 5 caratteri EAN/JAN EAN/JAN 13 + integrazione di +2 caratteri EAN/JAN 13 + integrazione di 5 caratteri Interleaved 2/ Interleaved 2/5 con carattere di controllo Industrial 2/5 (25) Industrial 2/5 (25) con carattere di controllo Matrix 2/ Matrix 2/5 con carattere di controllo Code 39 (3/9) senza spazio Code 39 + Mod47 con carattere di controllo senza spazio Code 39 (3/9) con spazio Code 39 + Mod47 con carattere di controllo con spazio Code 39 Extended Code 39 Extended + carattere di controllo Mod Code Code 93 Extended Code 128 autoswitch Code 128 Subset A Code 128 Subset B Code 128 Subset C UCC EAN Codabar Codabar + carattere di controllo Mod MSI Plessey MSI Plessey + carattere di controllo Mod MSI Plessey + Mod10 + carattere di controllo Mod MSI Plessey + Mod11 + carattere di controllo Mod ZIP + 4 Postnet ZIP + 4 Postnet ZIP + 4 Postnet Australia 4-State 37-CUST Australia 4-State 52-FF-MET Australia 4-State 67-FF-MET Australia 4-State FCC-45 REPLY Singapore Post 4-State USPS Intelligent Mail Barcode Datamatrix QR Code Maxicode PDF

30 Nota Se nel parametro T viene indicato erroneamente un numero non riportato nella tabella precedente, la stampante considera la sequenza completa come richiamo di font e non di codice a barre e attiva, eventualmente, tipi di caratteri indesiderati con cui, invece di emettere il codice a barre, tenta di stampare i dati utili. Attenzione Se uno dei parametri viene indicato con valori non validi, ovvero con valori diversi da quelli compresi nei predetti intervalli di validità, invece del simbolo del codice a barre, PCL Barcode Flash stampa un messaggio di errore. Lo stesso avviene quando i dati utili desiderati non devono essere riprodotti mediante il tipo di codice a barre prescelto Caratteri di sostituzione per Escape Ci sono applicazioni, soprattutto in ambito Mainframe, da cui non è consentito emettere caratteri in ASCII 32 (= 20hex), oppure ciò è possibile solo con difficoltà. In tali casi è possibile sostituire il carattere <Esc> (carattere ASCII 27) con un altro carattere a piacere. Tramite la sequenza PRESCRIBE!R!VBST;F;EXIT; è possibile attivare in PCL Barcode Flash una modalità che utilizza il carattere ~ (ASCII 126) quale carattere sostitutivo di <Esc>.Utilizzando tale modalità si potrà usare "~" invece di <Esc> per le sequenze Escape, e PCL Barcode Flash interpreterà anche "~" come <Esc>. Comunque l'utilizzo di <Esc> continuerà ad essere possibile. L'invio di <Esc> e "~" produrrà gli stessi risultati. Tuttavia, con l ausilio della seguente sequenza di Escape, è possibile scambiare il carattere di sostituzione ~ anche con un altro carattere: <Esc>**36J oppure <Esc>**$J ovvero ~**36J oppure ~**$J Questa sequenza determina, ad es., l utilizzo del carattere $ (ASCII 36) invece di ~ quale carattere di sostituzione di Escape. 30

31 Quali caratteri di sostituzione di Escape sono inoltre consentiti: " (ASCII 34) \ (ASCII 92) # (ASCII 35) { (ASCII 123) $ (ASCII 36) (ASCII 124) / (ASCII 47) } (ASCII 125)? (ASCII 63) ~ (ASCII 126) Se necessario, è possibile disattivare la modalità del carattere di sostituzione di Escape tramite la sequenza PRESCRIBE!R!VBST;E;EXIT; oppure tramite la sequenza Escape <Esc>**27J ovvero ~**27J Se si desidera utilizzare una o più delle sequenze indicate nel presente capitolo, è possibile inviarle alla stampante dall elaboratore oppure preferibilmente nella maggior parte dei casi immagazzinarli sulla scheda Compact Flash nella partizione "Startup". Allo scopo, vedere il capitolo su questa partizione e il capitolo "CONFIGURAZIONE" del presente manuale. 3.3 Codici a barre e codici a matrici con parametri differenti Datamatrix Il codice Datamatrix ha una struttura rettangolare o quadrata composta da singoli elementi quadrati (nero/bianco). Sono caratteristiche le linee di demarcazione che percorrono due lati attigui e che, alternativamente, sui lati opposti sono composte da elementi neri e bianchi. Il codice Datamatrix può essere utilizzato in molte grandezze, in funzione della quantità di dati da codificare, della sicurezza dei dati desiderata e della superficie disponibile sul documento. Come per gran parte degli altri codici a matrice, è addirittura possibile leggere un simbolo Datamatrix danneggiato entro un certo grado o illeggibile senza perdere i dati. Ciò è possibile mediante una distribuzione codificata e ridondante dei dati sull intera superficie del simbolo. 31

32 Esempio di simbolo Datamatrix quadrato: È possibile scegliere 24 simboli Datamatrix quadrati e 6 rettangolari. Nel caso di PCL Barcode Flash, i simboli da 1 a 30 sono numerati. Allo scopo, vedere la tabella seguente. È possibile scegliere il simbolo da utilizzare o affidarsi al software per utilizzare il simbolo più piccolo possibile. Se, ad es., si desidera un simbolo quadrato qualsiasi, indicare da 1 a 24. Se, invece, si desidera un simbolo rettangolare qualsiasi, indicare da 25 a 30. Operare la scelta in modo che il simbolo sia sufficientemente grande per contenere i dati. Se si sceglie un simbolo troppo piccolo, invece di un simbolo, PCL Barcode Flash stampa un messaggio di errore. Se non si opera alcuna scelta, il software seleziona automaticamente il simbolo più piccolo possibile atto a contenere i dati utili. Automaticamente viene sempre selezionato un simbolo quadrato. Se si desidera un simbolo rettangolare, è necessario operare una scelta. È anche possibile selezionare un numero minimo o un intervallo tra 30 numeri di simboli, ad es. da 10 a 14. In tal caso non si utilizzeranno simboli minori del n. 10, neanche nel caso in cui sarebbe stato possibile contenere i dati utili in un simbolo minore, né maggiori del n. 14. Se, in quest esempio, non è possibile contenere i dati utili nel simbolo n. 14, invece di un simbolo, PCL Barcode Flash stampa un messaggio di errore. Una tale scelta è, ad es., opportuna nei casi in cui la grandezza dei dati da codificare è variabile mentre nella stampa, ad es. per motivi ottici o tecnici, si desidera sempre la stessa dimensione del simbolo. È possibile indicare anche la grandezza dei moduli, dei singoli quadrati, di cui si compone il simbolo. In PCL la grandezza del modulo deve essere indicata in dots. In PRESCRIBE, invece, viene utilizzata l unità indicata con il comando UNIT, anche se in tal caso, per motivi di precisione, UNIT D è vivamente consigliato. L indicazione in UNIT non si riferisce all intero simbolo, bensì a ogni singolo modulo. La grandezza minima di un modulo è di 1 dot, quella massima è di 1000 dots con 600 dpi. I migliori risultati di lettura si ottengono generalmente con grandezze del simbolo da 8 a 15 dots con 600 dpi. Ai fini della scelta, si devono considerare, ad es. la qualità e il colore della carta, la distanza di lettura, la tecnica di scansione e le condizioni della luce. Ai fini della programmazione, si deve considerare anche la zona di inattività necessaria. Per zona di inattività si intende la piccola zona bianca che deve restare libera sopra, sotto, a destra e a sinistra del simbolo. In questo caso, la norma prevede la grandezza di un modulo, nella pratica, tuttavia, si consiglia una zona di inattività maggiore. Nota Nel linguaggio specialistico dei codici a barre, per modulo si intende il più 32

33 piccolo elemento quadrato in un simbolo. Per simbolo si intende l insieme dei moduli, generalmente di forma quadrata o rettangolare. PCL Barcode Flash supporta Datamatrix solo dopo la procedura ECC200 largamente diffusa. Extended Channel Interpretation e Structured Append Modus non sono supportati. Sono disponibili i seguenti 30 simboli Datamatrix: Simboli quadrati N. simbolo Righe Colonne Capacità di dati Num. Alfanum. Binario Simboli rettangolari N. simbolo Righe Colonne Capacità di dati Num. Alfanum. Binario

34 Esempio di simbolo Datamatrix rettangolare (n. simbolo 29) È possibile richiamare i codici Datamatrix sia con comandi PRESCRIBE che con comandi PCL. Sintassi in PCL Il parametro T deve essere sempre indicato. È possibile indicare ulteriori tre parametri facoltativi. L ordine in cui vengono indicati i parametri nella sequenza Escape è a piacere. Se, nel caso di un parametro, PCL Barcode Flash riscontra valori non ammessi, ossia valori non compresi nell intervallo indicato di seguito, invece del simbolo Datamatrix viene stampato un messaggio di errore. Parametro T: Identificativo per Datamatrix Parametro h: Numero simbolo Valori consentiti: da 1 a 30. In tal caso è possibile selezionare un determinato numero simbolo o, separato da virgole, un intervallo di numeri simboli. Se non viene indicato alcun valore, PCL Barcode Flash seleziona il simbolo più piccolo atto a contenere i dati. Esempi: 8h: non vengono utilizzati simboli diversi dal n. 8. Se non è possibile contenere i dati, invece del simbolo viene stampato un messaggio di errore. 5,10h: il software sceglie il simbolo più piccolo atto a contenere i dati non utilizzando, tuttavia, simboli minori del n. 5 né maggiori del n. 10. Se non è possibile contenere i dati nel simbolo n. 10, invece del simbolo viene stampato un messaggio di errore. 1,15h: il software sceglie il simbolo più piccolo atto a contenere i dati, non utilizzando, tuttavia simboli maggiori del n. 15. Se non è possibile contenere i dati nel simbolo n. 15, invece del simbolo viene stampato un messaggio di errore. 34

35 25,30h: il software sceglie il simbolo rettangolare più piccolo atto a contenere i dati. Se non è possibile contenere i dati nel simbolo rettangolare più grande (= n. 30), invece del simbolo viene stampato un messaggio di errore. 10,30h: il software sceglie il simbolo rettangolare più piccolo atto a contenere i dati. Se non è possibile contenere i dati nel simbolo rettangolare maggiore (n. 30), il software ripiega su un simbolo quadrato (come si rileva dalla tabella precedente, ci sono più simboli quadrati di più grandi dimensioni che simboli rettangolari). Solo quando non è possibile contenere i dati nel simbolo quadrato più grande (n. 24), invece del simbolo viene stampato un messaggio di errore. Parametro b: grandezza di un modulo in dots, riferito a 600 dpi Valori consentiti: ; si noti che con la maggior parte dei lettori non è possibile riconoscere grandezze inferiori a 6 e che, nel caso di moduli molto grandi, potrebbe non essere possibile stampare l intero simbolo nella pagina. Se non viene indicato alcun valore, viene sempre utilizzato il valore 10. Parametro v: inversione 1 = Il simbolo viene stampato non invertito 2 = Il simbolo viene stampato invertito Se il parametro V non viene indicato, viene sempre utilizzato il valore 1, ovvero non viene effettuata l inversione. Esempi: <Esc>(s10h1v12b24820TDati <Esc>(s20b12,15h1v24820TDati Selezione senza ulteriori parametri, dati utili, ' ': <Esc>(s24820T <CR> 35

36 Sintassi in PRESCRIBE Se non si conosce a fondo la programmazione in PRESCRIBE, consigliamo di leggere il manuale " PRESCRIBE IIE PROGRAMMING MANUAL". Viene utilizzato il comando BARC. La sintassi per il comando BARC descritta nel manuale PRESCRIBE si applica per i codici a barre unidimensionali supportati. Come si vedrà in seguito, la sintassi per i codici bidimensionali è alquanto diversa da quella per i codici unidimensionali. Esistono i seguenti parametri che, tranne il parametro Tipo Barcode, sono tutti facoltativi. Se vengono indicati, è necessario separarli con virgole. Tipo Barcode, numero identificativo per Datamatrix 100 Grandezza modulo L unità della grandezza del modulo viene precedentemente indicata con il comando UNIT. Consigliamo di utilizzare i dots (punti) => UNIT D;. Numero simbolo più basso Valori da 1 a 30. Per il significato di questo parametro, confrontare quanto riportato per il parametro h nel capitolo Sintassi in PCL. Numero simbolo più alto Valori da 1 a 30. Per il significato di questo parametro, confrontare quanto riportato per il parametro h nel capitolo Sintassi in PCL. Tipo di codifica Indicare sempre 0. Tasso di correzione degli errori Indicare sempre 0. Quantità dei dati utili in byte I dati utili possono essere trasferiti in tre modi diversi. È necessario indicare la quantità dei dati utili solo se questi vengono trasferiti nel primo modo indicato di seguito: 1. Aggiungendoli dopo il punto e virgola che conclude il comando BARC; in tal caso è necessario indicare il numero dei byte. 2. Tra virgolette. 36

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