DIREZIONE GENERALE SERVIZIO ATTIVITA SPERIMENTALI E MALATTIE RARE

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1 DIREZIONE GENERALE SERVIZIO ATTIVITA SPERIMENTALI E MALATTIE RARE Servizio Comunicazione viale Duca degli Abruzzi, Brescia Tel. 030/ Fax 030/ servizio.comunicazione@aslbrescia.it COMUNICATO STAMPA L ASL di Brescia, per tutelare la salute dell uomo, ha il compito di garantire la salvaguardia del patrimonio zootecnico attraverso la prevenzione, il controllo e l eradicazione delle malattie degli animali. Tramite il Dipartimento di Prevenzione Veterinario, l ASL attua i piani annuali di sorveglianza e profilassi delle malattie che colpiscono animali d allevamento. I programmi hanno lo scopo di eliminare progressivamente le malattie animali presenti in alcuni territori anche con caratteristiche endemiche, per poter acquisire lo status di indennità, aziendale o territoriale, dalla patologia. A tal fine vengono svolte diverse attività, come l esecuzione di esami diagnostici, individuazione ed eliminazione degli animali infetti e/o sieropositivi, operazioni di pulizia e disinfezione degli allevamenti, concessione di indennizzi agli allevatori e, ove disponibile, la vaccinazione protettiva. La situazione sanitaria del patrimonio zootecnico, in forza dei piani di eradicazione e di sorveglianza messi in atto da anni, può essere considerata sotto controllo. Nel 2012 Brescia conferma la qualifica comunitaria di provincia ufficialmente indenne da tubercolosi, brucellosi, leucosi bovina; brucellosi, degli ovini e caprini. Inoltre non è stato registrato alcun caso di positività per le patologie blue tongue dei bovini e degli ovi caprini, malattia vescicolare e peste nei suini. Anche nel 2013 prosegue l attività di sorveglianza e di conferma dell indennità da queste patologie, come stabilito nel Piano Integrato Aziendale triennale della Prevenzione Veterinaria adottato con decreto del Direttore Generale n. 61 del 30/01/2013. Patrimonio zootecnico a livello provinciale SUINI: capi complessivi; allevamenti presenti: BOVINI: capi da riproduzione ; aziende sotto controllo: (si registra una progressiva diminuzione rispetto agli anni precedenti: nel 2011 erano 2887); capi da produzione carne (vitelloni a carne rossa e vitelli a carne bianca): ; allevamenti presenti: Diminuiscono rispetto al 2012 i bovini a carne rossa e incrementano i vitelli a carne bianca.

2 OVI-CAPRINI: capi complessivi; si registra un aumento delle aziende nel 2012, da a API: alveari censiti; 943 apicoltori. Attività dell ASL di Brescia nel 2012 SUINI Malattia di Aujeszky La malattia di Aujeszky è una patologia neurologica, che provoca sporadicamente la morte dell animale; non è una zoonosi, cioè non è trasmissibile all uomo. L ASL ha effettuato in tutti gli allevamenti intensivi (oltre 600) sopralluoghi formali per la verifica del piano vaccinale eseguendo, se del caso, anche controlli sierologici. Nel corso dell anno sono stati controllati inoltre 241 allevamenti da riproduzione e oltre 90 allevamenti da ingrasso, con 865 ispezioni complessive e oltre capi controllati. Le aziende suinicole che hanno richiesto ed ottenuto la qualifica di allevamento indenne dalla malattia sono in totale 50. Malattia Vescicolare La vescicolare è una malattia aftosa che provoca solo in alcuni casi più gravi la morte dell animale; non è una zoonosi. Nell ambito dell attività di sorveglianza effettuata nel 2012 sono stati controllati 350 allevamenti da riproduzione, ciclo aperto, ciclo chiuso e ingrasso per un totale di capi esaminati con n. 770 ispezioni da parte dei veterinari ASL. Il monitoraggio conferma la favorevole situazione epidemiologica e quindi continua a rimanere uno strumento indispensabile a garanzia del riconoscimento di indennità della Provincia di Brescia nei confronti della malattia: tale riconoscimento è un requisito fondamentale per la commercializzazione di suini e dei loro prodotti sia in ambito comunitario, che verso i Paesi terzi. La Biosicurezza negli allevamenti suini In seguito all emergenza della malattia vescicolare verificatasi nel sono state disposte misure per migliorare la biosicurezza degli allevamenti della Regione Lombardia, individuando una serie di requisiti strutturali e gestionali obbligatori per gli allevamenti. E stato quindi predisposto nel 2008 uno specifico piano di controllo che continua a tutt oggi. Durante il 2012 l attività di controllo ha interessato 605 aziende suinicole a carattere intensivo. Peste Suina Classica La peste suina è una grave malattia; non è una zoonosi. Durante l applicazione dei piani di sorveglianza della malattia vescicolare e della malattia di Aujeszky le aziende suinicole vengono testate anche peste suina classica. I controlli effettuati nell ambito del piano di sorveglianza confermano l indennità della Provincia e rappresentano uno strumento indispensabile per la garanzia sanitaria nei confronti di una malattia la cui insorgenza rappresenterebbe un danno rilevante per l intera filiera suinicola

3 Tubercolosi bovina BOVINI La tubercolosi bovina è una malattia che può essere potenzialmente trasmessa all uomo. Sorveglianza in allevamento Durante il 2012 l ASL ha controllato, ameno una volta per bonifica o compravendita, 1241 allevamenti per un totale di capi sottoposti al test per la tubercolosi. Sorveglianza al macello L attività di sorveglianza condotta presso gli stabilimenti di macellazione non ha generato segnalazioni per lesioni anatomo-patologiche riferibili a tubercolosi bovina all esame ispettivo post-mortem. Brucellosi La brucellosi è una malattia infettiva e trasmissibile all uomo. L attività di controllo dell infezione brucellare bovina, affiancata dal piano straordinario regionale che prevede campioni semestrali del latte nelle aziende da riproduzione latte, ha riconfermato negli anni i buoni risultati raggiunti ottenendo la qualifica di regione ufficialmente indenne da Brucellosi Bovina. Durante l anno 2012 sono stati controllati ameno una volta per bonifica o compravendita allevamenti per un totale di capi controllati. In una situazione favorevole, consolidata da anni di assenza di focolai importanti, si evidenziano casi di positività aspecifica che richiedono accurati approfondimenti per garantire il mantenimento dell indennità. Leucosi La leucosi è una forma tumorale non trasmissibile all uomo. L attività di risanamento nell anno 2012 è sovrapponibile a quello della brucellosi e i controlli effettuati nell ambito del piano di sorveglianza confermano l indennità della provincia. Blue Tongue La Blue Tongue (lingua blu) è una malattia sub-tropicale virale; non è una zoonosi. Nel 2012 sul territorio dell ASL di Brescia, nell ambito del sistema di monitoraggio, sono state controllate 62 aziende per un totale di campioni esaminati effettuati su animali sentinella. I controlli nelle aziende bovine non hanno evidenziato alcuna sieroconversione, ossia manifestazione della malattia. Il monitoraggio nei confronti della Blue Tongue è il frutto di una politica nazionale che ha perseguito l obbiettivo di preservare il proprio patrimonio zootecnico da questa infezione, il cui controllo risulta particolarmente complesso in virtù della presenza di vettori e della numerosità di sierotipi in causa. La presenza di un sistema di monitoraggio sierologico e entomologico (la cattura e il controllo degli insetti) capace di individuare precocemente la circolazione virale, ha permesso alla Provincia di Brescia e alla Regione Lombardia di essere

4 un territorio libero da Blue Tongue; tale situazione consente di non subire restrizioni sulla movimentazione dei capi bovini. BSE L encefalopatia spongiforme bovina è una malattia neurologica, conosciuta comunemente come morbo della mucca pazza. Al 31/12/2012 sono stati sottoposti a controllo complessivamente bovini cui si aggiungono 470 capi sottoposti a macellazione d urgenza e i capi morti in stalla a cui successivamente sono stati prelievi. Nel corso dell attività di sorveglianza non è stata riscontrata alcuna positività alla malattia. OVICAPRINI Brucellosi Durante l anno 2012 sono stati controllati 416 allevamenti per un totale di capi sottoposti a prelievo di sangue. Nessuna positività è stata riscontrata. TSE (Scrapie) La TSE è una forma infettiva che colpisce il sistema nervoso centrale dell animale; non è trasmissibile all uomo. Sulla base della normativa comunitaria nel 2012 i capi controllati provenienti da allevamenti dell ASL di Brescia sono stati 490 di cui regolarmente macellati: 153 caprini e 85 ovini; morti in stalla: 153 caprini e 99 ovini. A fine ottobre 2012 una pecora morta in stalla e sottoposta a controllo è risultata positiva per Scrapie classica (positività confermata dal Centro di Referenza nazionale di Torino) e pertanto sono stati adottati i provvedimenti di polizia veterinaria previsti, compresa la genotipizzazione di 695 animali adulti presenti, ossia la mappatura genetica degli animali resistenti alla malattia. Ulteriori provvedimenti e controlli sono stati disposti per la gestione del focolaio. Nel 2013 l ASL sottoporrà a test tutti i maschi di età >6 mesi destinati alla riproduzione in tutti gli allevamenti ovini con più di 100 capi presenti, possibilmente in concomitanza con i controlli effettuati per la bonifica sanitaria. Agalassia contagiosa La agalassia è una malattia infettiva non trasmissibile all uomo. Negli anni 2009 e 2010, in provincia di Brescia sono stati identificati allevamenti infetti da questa patologia in cui l origine dell infezione è stata ricondotta alla pratica dell alpeggio. Alla luce di questa situazione la Regione Lombardia ha emesso il decreto regionale n /2009 Agalassia contagiosa degli ovi-caprini: gestione dei focolai, monitoraggio degli allevamenti caprini da latte per istituire un piano di monitoraggio e disciplinare la gestione dei focolai, l alpeggio, la profilassi immunizzante e le procedure che, nel rispetto della attuale normativa, permettano un efficace gestione dei focolai.

5 Nel 2012 sono stati controllati 25 allevamenti; 8 allevamenti con 1768 capi sono stati vaccinati per l alpeggio; nessun ulteriore focolaio è stato individuato. Influenza aviaria AVICOLI L influenza aviaria è una infezione virale che può interessare gli uccelli selvatici e domestici come polli e tacchini, causandone la morte. Può interessare anche altri animali, quali maiali, cavalli, delfini, balene, e l uomo. Nel corso del 2012 è proseguita l attività di monitoraggio sierologico e/o virologico e ai fini dello spostamento degli animali. L'attività complessiva di controllo ha coinvolto 242 allevamenti con ispezioni e campioni. Inoltre, sono stati controllati al macello 53 allevamenti di polli da carne per un totale di prelievi. A fine agosto è pervenuta segnalazione di un sospetto per influenza aviaria e come da protocollo operativo si sono effettuati i controlli ufficiali che hanno confermato il sospetto in 2 allevamenti contigui di tacchini a metà ciclo produttivo. Dopo conferma del centro di referenza di un virus a bassa patogenicità (H5N2) si è provveduto ad estinguere i focolai con l'abbattimento e distruzione dei capi presenti. Sono inoltre scattati i provvedimenti sanitari conseguenti, tra cui la verifica straordinaria delle misure di biosicurezza, il monitoraggio su tutti gli allevamenti intensivi e di svezzamento, il controllo sierologico e virologico prima dell'invio al macello. Tale attività ha permesso di limitare la diffusione del virus e di poter revocare i provvedimenti restrittivi. Sulla base dell esperienza maturata in occasione delle grandi epidemie influenzali che hanno colpito gli allevamenti nel decennio scorso l ASL mantiene un monitoraggio sui virus influenzali: tale attività consente di rilevare precocemente la circolazione virale e quindi di mettere in atto da subito le misure necessarie a bloccare la possibilità di diffusione. Piani di controllo di Salmonella I piani di controllo nei confronti delle salmonelle rientrano in una strategia comunitaria di lotta alle zoonosi (Direttiva 2003/99/CE e Regolamento 2160/2003/CE e smi). La loro attuazione prevede, in coerenza coi principi contenuti nei recenti Regolamenti comunitari sulla sicurezza alimentare, anche un ruolo attivo da parte degli operatori del settore, e risulta inoltre strategica al fine di ridurre il rischio di tossinfezioni legate al consumo di carni avicole e uova. Salmonella galline ovaiole nell anno 2012 sono stati controllati 61 allevamenti: 14 gruppi sono risultati positivi Salmonella nei riproduttori nel 2012 sono stati sottoposti a controllo 20 allevamenti e 4 incubatoi. Un solo gruppo è risultato positivo per salmonella

6 Salmonella nei polli da carne nell anno 2012 sono stati controllati 20 allevamenti e 5 gruppi sono risultati positivi salmonella. Salmonella nei tacchini da carne nel 2012 sono stati controllati 11 allevamenti; 6 gruppi sono risultati positivi per salmonella. MONITORAGGIO DEL PATRIMIONIO APISTICO Nel corso degli ultimi anni si sono manifestati rilevanti problemi di sopravvivenza delle famiglie di api in molte zone del mondo. Per quanto riguarda la Regione Lombardia, dal confronto tra i dati ricavati dalle comunicazioni del possesso di apiari ed alveari presentate annualmente dagli apicoltori si è evidenziata una costante diminuzione di apiari. Le possibili cause di questa diminuzione del patrimonio apistico sono numerose e per questo è stato attivato un piano di monitoraggio per verificare lo stato sanitario e per individuare le possibili cause di morie e spopolamenti. Il monitoraggio avviato nel 2009 con decreto della Direzione Generale Sanità n del 28/04/2009 della Regione Lombardia, è proseguito anche nel 2011 e 2012; nella ASL di Brescia sono stati coinvolti 5 apiari dislocati 1 in montagna, 1 in collina e 3 in pianura per avere un quadro rappresentativo del territorio. Non si sono registrati casi di importanti morie di famiglie di api; pertanto la situazione risulta stabilizzata. RABBIA In considerazione della situazione epidemiologica nei confronti della rabbia in alcuni territori del Nord Est e del rischio di diffusione di questa malattia a carattere zoonosico nei territori limitrofi, in particolare della Regione Lombardia, è stato emesso un piano di sorveglianza straordinario della rabbia (decreto del ). Tale piano prevede l obbligo di consegnare alla competente sezione dell Istituto Zooprofilattico le carcasse di mammiferi carnivori selvatici rinvenuti morti o di volpi abbattute per motivi di caccia. L attività effettuata nel 2012 ha interessato 238 conferimenti (in maggioranza volpi). Nessuno dei capi è risultato positivo e questo consente di confermare che la rabbia non è presente sul territorio. MONITORAGGIO FAUNA SELVATICA Il controllo della fauna selvatica negli ultimi anni ha assunto un valore strategico al fine di valutare l'importanza nell'ambito della sanità animale, sicurezza alimentare e sanità pubblica. Vista l'importanza del settore suinicolo nell'asl di Brescia si è attuato il monitoraggio sierologico e batteriologico dei cinghiali cacciati quale specie serbatoio delle principali patologie del suino allevato. Sono stati effettuati il controllo sierologico (Peste suina classica - Malattia di Aujeszky) e batteriologico (Salmonella) sui campioni conferiti durante la stagione venatoria, 2012/2013 presso l'istituto Zooprofilattico per il controllo della Trichina,

7 un infestazione trasmissibile all uomo, su 857 capi cacciati; gli esti sono stati tutti negativi. Tutti gli altri controlli sierologici/batteriologici effettuati sono stati complessivamente 687, con esito negativo per la peste suina. Il raggiungimento degli obiettivi dell ASL di Brescia è stato possibile grazie alla collaborazione e alla condivisione delle azioni con gli operatori del settore, a cui sono stati forniti anche aggiornamenti e indicazioni utili al rispetto delle disposizioni vigenti. L informazione costante agli operatori assume una valenza rilevante anche perchè i requisiti sanitari sono indispensabili per la commercializzazione degli animali e dei prodotti di origine animale. Brescia, 18/04/2013 Ufficio Stampa ASL Brescia

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