COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell Umanità SETTORE OPERE PUBBLICHE E MOBILITA SERVIZIO BENI MONUMENTALI PALAZZO MUNICIPALE

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1 COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell Umanità SETTORE OPERE PUBBLICHE E MOBILITA SERVIZIO BENI MONUMENTALI PALAZZO MUNICIPALE RESTAURO DEL COLONNATO DELL ALA OVEST RELAZIONE TECNICA Ferrara Progetto: Arch. Natascia Frasson

2 Su sollecitazione della Fondazione Geometri di Ferrara, che ha proposto di attivare l iniziativa denominata Adotta una Colonna, l Amministazione Comunale ha favorevolmente deciso di aderirvi e di farsi parte attiva nel predisporre il progetto di restauro in atti che prevede il restauro e pulizia degli 8 archi in cotto e delle n 9 colonne dell Ala Ovest di Piazza Municipale e altresì dei due portali prospicienti la via Garibaldi. Gli archi sono in cotto lavorato con cornici, lesene e torciglioni mentre le colonne sono di marmo; essi sono in buono stato di conservazione dal punto di vista strutturale, ma presentano notevoli depositi di polvere ed incrostazioni, degrado di tipo ambientale, nonché alcune vecchie stuccature mal realizzate con materiali incongrui. Di seguito si descrivono le lavorazioni ipotizzate sugli elementi in cotto ed in marmo: - A) pulizia e restauro delle nove colonne marmoree: 1- Rimozione preliminare a secco con pennelli morbidi e con acqua dei depositi superficiali quali polvere, guano, etc. 2- Rimozione di strati di sporco aderenti alla superficie con impacchi a base di polpa di cellulosa e soluzione leggermente basica di Sali di ammonio Si doseranno in proporzioni mirate Bicarbonato d'ammonio, Benzalconio Cloruro, EDTA e Trietanolammina diluite in acqua demineralizzata; 3- Successivo lavaggio con acqua a bassa pressione e eventuale idrosabbiatura o micro sabbiatura puntuale sulle croste nere più resistenti; 4- Applicazione di biocida; 5- Rimozione di vecchie stuccature incongrue; 6- Rimozione di elementi metallici quali perni, chiodi, etc. che risultino causa di degrado; 7- Trattamento per l arresto dell ossidazione degli elementi metallici da non rimuovere se presenti; 8- Riadesione di eventuali frammenti con resina epossidica; 9- Stuccatura con malte a base di calce e polvere di marmo nella giusta tonalità cromatica; 10- Ricucitura di frammenti pericolanti o smossi mediante inserimento di perni filettati in acciaio inox o fibra di carbonio ed iniezioni di resina epossidica; 11- Ricostruzione di parti cadute o danneggiate con apposita malta; 12- Realizzazione di stampi per riprodurre eventuali decorazioni plastiche mancanti; 13- Raccordo cromatico delle stuccature con l esistente; 14- Trattamento finale consolidante e protettivo con idoneo prodotto con funzione di antigraffito. La fase conclusiva dell'intervento prevede la stesura a spruzzo di consolidante (Silicato d'etile) e idrorepellente tipo Idrosil Plus.

3 -B) pulizia e restauro degli archi in cotto del loggiato: 1- Rimozione preliminare a secco con pennelli morbidi e con acqua dei depositi superficiali quali polvere, guano, etc. 2- Rimozione di strati di sporco aderenti alla superficie con spray d acqua e/o acqua nebulizzata per tempi brevi e controllati, al fine di evitare l eccessiva imbibizione del materiale; con leggere microsabbiatura con ossido di alluminio o similare; o con metodi chimici o impacchi con argille assorbenti, in cicli successivi per verificare la completa desalinizzazione; tra una fase e la seguente la superficie dovrà risultare completamente asciutta; 3- Consolidamento del cotto con applicazione di soluzioni a base di silicati di etile, alchilalcossi-silani, miscele di silicati di etile e alchil-alcossi-silani; 4- Rimozione di vecchie stuccature incongrue; 5- Riadesione di eventuali frammenti con resina epossidica; 6- Stuccatura con malte a base di calce e polvere di cotto nella giusta tonalità cromatica; 7- Ricucitura di frammenti pericolanti o smossi mediante inserimento di perni filettati in acciaio inox o fibra di carbonio ed iniezioni di resina epossidica; 8- Applicazione di pellicola protettiva idrorepellente a base di: a) silossani o polisilossani con elevata penetrazione e spiccata capacità idrofobia, viscosità a 20 C compresa tra 25 e 30 cps, riduzione permanentemente del vapore in misura < 5% rispetto a DIN 52615, riduzione assorbimento H20 > 75% secondo ASTM C 672, riduzione assorbimento ione Cl > 70%; oppure b) resine epossidiche utilizzabili come collanti dovranno essere di tipo bicomponenti, emulsionabili in acqua, ed avere le seguenti caratteristiche tecniche: rapporto di catalisi componente A/componente B 100/100, viscosità a 20 C 4-6 poise, tempo di primo indurimento a 20 C h, tempo di completo indurimento a 20 C 7-10 gg, resistenza a flesso trazione Mpa, ritiro 3,5%, adesione al cls 3,5N/mmq. C) Pulizia e restauro dei due portali prospicienti Via Garibaldi: Le strutture che sorreggono l'arco sono composte da una mezza colonna, due piloni e un architrave modanato, tutto in marmo. Il tipo d'intervento di restauro è il medesimo già proposto per le colonne. L'arco e gli oblò laterali sono intonacati, quindi verranno puliti a secco con pennelli e spazzole di saggina. Saranno ricostruite la parti mancanti e stuccate le fessurazioni con calce idraulica e sabbia fine. A termine dell'intervento si colorerà la superficie con una sagramatura colorata a base acquosa addittivata con terre naturali e calce.

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