Studio su Infortuni e Malattie professionali nelle Aziende Ospedaliere e ULSS della Regione Veneto (Anni )

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1 Studio su Infortuni e Malattie professionali nelle Aziende Ospedaliere e ULSS della Regione Veneto (Anni ) Scuola grande di San Marco - Dal 1819 sede dell ospedale Civile di Venezia

2 Studio su Infortuni e Malattie professionali nelle Aziende Ospedaliere e ULSS della Regione Veneto (Anni ) Febbraio 2008

3 Piano regionale di prevenzione e promozione della sicurezza e della salute negli ambienti di lavoro Centro di appartenenza: COREO Direttore del Centro: dr. Franco Sarto - Spisal AULSS 16 Linea: Infortuni sul lavoro Referente di Linea e Coordinatore del gruppo di lavoro: dr. Roberto Agnesi - Spisal AULSS 13 Il documento è stato realizzato a cura di: dr. Franco Sarto Direttore COREO dr. Roberto Agnesi Incaricato della Linea Infortuni sul Lavoro del COREO dr.ssa Antiniska Maroso Consulente statistico del COREO dr.ssa Michela Veronese Consulente statistico del COREO

4 PRESENTAZIONE Le Aziende ULSS esercitano, tramite gli SPISAL dei Dipartimenti di Prevenzione, le attività di vigilanza, assistenza, formazione ed informazione in tutti i luoghi di lavoro, comprese le ULSS stesse. E quindi utile, oltre che doveroso, farsi i conti in casa per conoscere lo stato della sicurezza dei dipendenti della sanità pubblica attraverso lo studio del fenomeno infortunistico in una finestra temporale (dal 2000 al 2006) sufficientemente ampia. Si presenta con particolare piacere questo recente studio del COREO sugli infortuni e malattie professionali dei dipendenti del Servizio Sanitario Regionale, ricavati dall Archivio INAIL attraverso i nuovi flussi INAIL/ISPESL/Regioni. Esso è indirizzato ai datori di lavoro, a tutta la dirigenza, ai Servizi di Prevenzione e Protezione, ai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, alle Organizzazioni Sindacali e a tutti i protagonisti dei processi di prevenzione. In particolare i Servizi di Prevenzione e Protezione potranno confrontare questi dati con gli infortuni raccolti con il sistema locale (sicuramente più dettagliato rispetto a quello dell INAIL). I dati qui esposti non presentano caratteristiche allarmanti ma sono pur sempre un problema di salute che va migliorato, infatti infortuni denunciati all anno rappresentano un elemento di criticità da affrontare con programmi e processi di miglioramento continuo che in parte sono già in atto. Sicuramente nei prossimi anni lo sforzo di tutti gli operatori porterà ad una consistente riduzione del fenomeno. Assessore alle Politiche Sanitarie On. Dott.ssa Francesca Martini

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6 SOMMARIO Introduzione pag. 7 Le Aziende pag. 8 Gli infortuni pag Indice di Incidenza pag Infortuni per sesso ed età pag. 21 Modalità di accadimento degli infortuni pag Forma e agente pag Variabili ESAW pag. 26 Conseguenze degli infortuni pag. 30 Malattie professionali - Malattie denunciate pag Malattie riconosciute pag. 41 Conclusioni pag. 47 Metodi e definizioni pag Definizioni Aziende pag Definizioni Infortuni pag Definizioni Malattie professionali pag. 55 5

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8 INTRODUZIONE Questo lavoro nasce a seguito di un corso di formazione per Responsabili dei Servizi di Prevenzione e Protezione delle ULSS e delle Aziende Ospedaliere, in cui si è fornito ai partecipanti anche qualche dato statistico sugli infortuni del personale sanitario. Ci è parso interessante anche per i Servizi di Prevenzione delle stesse ULSS venire a conoscenza di ciò che succede, oltre che nel proprio luogo di lavoro, anche nell intero comparto regionale. Si è perciò approfondito ulteriormente l argomento, esaminando il trend temporale degli infortuni, le dinamiche di accadimento più frequenti e gli esiti i termini di salute; inoltre si è fatta una breve analisi anche delle malattie professionali. La fonte dei dati usati in questo elaborato sono gli archivi degli infortuni trasmessi dall INAIL alla regione Veneto attraverso i Flussi informativi del 2006 e del 2007 (in corso di diffusione presso le ULSS); come ormai è noto, gli archivi INAIL richiedono un certo tempo di maturazione, perciò i dati riferiti al 2006 sono da considerare ancora provvisori. Data la genesi e gli obiettivi di questo lavoro, non sono stati analizzati gli eventi di un generico comparto Sanità, ma invece quelli riferiti precisamente alle ULSS e alle due Aziende Ospedaliere del Veneto, individuate tramite la Ragione Sociale nell archivio aziende. L obiettivo è quindi focalizzato esclusivamente sulle strutture sanitarie regionali pubbliche, lasciando fuori per esempio tutte le cliniche private o convenzionate. Una delle scelte fondamentali del COREO è quella della trasparenza e chiarezza metodologica nella trasmissione ed elaborazione dei dati statistici, tuttavia poiché le note metodologiche appesantiscono la lettura, specie di chi non è esperto, si è ritenuto opportuno presentare prima i risultati più importanti senza eccessive spiegazioni di metodo, e riportare per i più curiosi nella sezione Materiali e metodi, alla fine della pubblicazione, tutte le definizioni e le spiegazioni dettagliate sul procedimento usato per selezionare i casi analizzati. Buona lettura! 7

9 LE AZIENDE Attraverso la Ragione Sociale sono state individuate nell archivio delle Posizioni Assicurative Territoriali (PAT) dell INAIL quelle corrispondenti alle strutture sanitarie pubbliche: Aziende Ospedaliere e Aziende ULSS. Il numero di posizioni assicurative, circa 200 per anno, è superiore al numero delle Aziende in quanto coesistono frequentemente più posizioni nella stessa Azienda; nella maggior parte dei casi esistono posizioni separate per impiegati, personale sanitario e altri addetti a sevizi vari (v. tabella 1). Circa il 27% delle PAT è riferito ad attività impiegatizie, il 22% a servizi vari (attività accessorie come pulizie, lavanderia, medicina veterinaria, ecc.), il 17% al personale sanitario, mentre la categoria più numerosa è quella delle polizze speciali, che include gli addetti agli apparecchi a raggi X e alle sostanze radioattive (34% delle PAT). Il numero di addetti fornito dall INAIL si aggira mediamente sui l anno e, nonostante non comprenda gli addetti delle polizze speciali, sovrastima del 22% il numero reale di addetti, cioè quello dichiarato dal Ministero della Salute 1 che è invece di addetti in media (v. figura 1). Il motivo è che il dato trasmesso dall INAIL non si riferisce a teste vere ma è stimato su base salariale e risente sia di eventuali straordinari pagati che di differenze fra la retribuzione media di tutto personale retribuito e la retribuzione media di chi si infortuna (vedi sezione Metodi e Definizioni). In questa elaborazione perciò, a differenza di tutte le precedenti del COREO, anziché usare per gli addetti i dati trasmessi dall INAIL saranno adoperati quelli del Ministero della Salute. In figura 2 è rappresentata graficamente la composizione degli addetti reali per tipo di attività: le professioni sanitarie (medici e infermieri) occupano il 69% degli addetti, seguite dai tecnici con il 20% e dagli amministrativi (11%). In figura 3 invece si può osservare la distribuzione degli addetti per struttura sanitaria (dati ministeriali, anno 2004). 1 Personale delle ASL e degli Istituti di cura pubblici, anni , Ministero della Salute, Direzione Generale del Sistema Informativo, Ufficio di Direzione Statistica 8

10 Tabella 1: Numero di posizioni assicurative territoriali (PAT) considerate nello studio ANNO ATTIVITÀ TOTALE Impiegati Polizze speciali Sanitari Servizi vari TOTALE Figura 1: Addetti per anno, confronto tra stime INAIL e dati del Ministero della Salute INAIL MIN.SAL. Figura 2: Distribuzione degli addetti delle Aziende sanitarie per tipo di attività (anni ); fonte: Ministero della Salute tecnico 20% amministrativi 11% professionale 0% sanitario 69% 9

11 Figura 3: Addetti per Azienda sanitaria, anno Fonte: Ministero della Salute AO PADOVA AO VERONA ULSS 01 ULSS 02 ULSS 03 ULSS 04 ULSS 05 ULSS 06 ULSS 07 ULSS 08 ULSS 09 ULSS 10 ULSS 12 ULSS 13 ULSS 14 ULSS 15 ULSS 16 ULSS 17 ULSS 18 ULSS 19 ULSS 20 ULSS 21 ULSS 22 10

12 GLI INFORTUNI Negli anni sono stati denunciati all INAIL infortuni occorsi ai dipendenti delle Aziende sanitarie pubbliche, mediamente oltre l anno. Si osserva in tabella 2 e figura 4 che negli anni dal 2000 al 2002 le denunce sono aumentate dell 11%; nel 2003 si è verificato un calo notevole e insolito, poi recuperato l anno successivo ma non completamente; dal 2004 al 2006 si nota una positiva diminuzione di 7%, anche se rispetto al 2000 la differenza è solo di 2,3%. Si ricorda che gli infortuni denunciati sono costituiti da tutte le denunce pervenute all INAIL, le quali vengono sottoposte a un iter amministrativo e sanitario per la loro definizione (per ulteriori dettagli vedere la sezione Metodi e Definizioni). La definizione dei casi è importante perché discrimina tra gli eventi che corrispondono agli infortuni sul lavoro secondo la definizione del DPR 1124/ : casi di infortunio avvenuti per causa violenta in occasione di lavoro, da cui sia derivata la morte o una inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale, ovvero un inabilità temporanea assoluta che comporti l astensione dal lavoro per più di tre giorni, dagli eventi che non corrispondono a questa definizione e quindi per l INAIL non sono infortuni sul lavoro. Gli eventi che non vengono riconosciuti come infortuni sono un insieme eterogeneo difficilmente analizzabile, perché le cause del mancato riconoscimento possono essere le più varie, e inoltre si tratta di casi per cui la denuncia non è obbligatoria, quindi non è dato di sapere in che misura siano rappresentativi del fenomeno. Per questi motivi l attenzione statistica si concentra sugli infortuni RICONOSCIUTI, cioè quelli che corrispondo alla definizione di legge. Così facendo però vengono esclusi dalle analisi anche gli eventi che causano meno di quattro giorni completi di astensione dal lavoro (franchigie), tra cui per esempio tutti i casi di puntura da ago senza conseguenze, che quindi non si troveranno tra le analisi. Le definizioni assegnate ai casi denunciati sono visibili nella tabella 2. Sono presenti dei casi non ancora definiti negli anni più recenti ma in proporzione molto esigua (2005: 0,5%; 2006: 1%), perciò consideriamo come completi anche gli anni 2005 e DPR 1124 del 30/06/1965: Testo unico delle disposizioni per l assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali 11

13 Tabella 2: Infortuni avvenuti in Veneto nelle Aziende sanitarie pubbliche dal 2000 al 2006 e denunciati all INAIL, per tipo di definizione ANNO EVENTO Tipo Definizione TOTALE Aperto Negativo Franchigia Mortale Permanente Temporaneo Regolare Senza Indennizzo TOTALE Figura 4: Infortuni denunciati, riconosciuti e riconosciuti esclusi itinere dal 2000 al Denunciati Riconosciuti Ricon. ESCLUSI in itinere I casi non riconosciuti, cioè i negativi e le franchigie, sono il 20% dei casi. Le franchigie sono una quota bassa (5%) rispetto al complesso degli infortuni denunciati in Veneto in tutti i comparti (22%). Tra le franchigie come già detto sono comprese le punture d ago, che evidentemente sono denunciate solo in minima parte, dato che la denuncia all INAIL, da parte del datore di lavoro, non è obbligatoria. Invece la compilazione del certificato medico d infortunio è obbligatoria per qualsiasi sanitario che presti le prime cure. Inoltre la percentuale di franchigie per Azienda sanitaria è decisamente variabile, passando da 1,2% dell ULSS 8 al 22% dell ULSS 18 (v. tabella 3) e questo dimostra che c è una perdita di questa tipologia di infortuni dovuta a procedure non corrette da parte dei sanitari che prestano cure o medicazioni. 12

14 I casi riconosciuti, che sono quelli definiti Temporanei, Permanenti, Mortali o Regolari senza indennizzo, sono circa l 80% degli eventi denunciati, una quota decisamente alta rispetto al totale degli infortuni del Veneto, in cui la percentuale dei riconosciuti non supera il 65%. Essi sono composti da temporanei nel 94% dei casi; gli eventi mortali (0,08%) e permanenti (3%) sono in proporzione meno frequenti rispetto al totale Veneto. Le Aziende sanitarie che denunciano più infortuni sono le Aziende ospedaliere di Padova e Verona, seguite dalle ULSS 12 e 9, mentre quelle che denunciano meno sono le ULSS 19 e 2 (v. tabella 3). Il numero di infortuni è legato al numero di dipendenti dell Azienda, quindi si rimanda al paragrafo sugli indici di incidenza per una valutazione della frequenza di infortuni rapportata al numero di addetti. Tabella 3: Infortuni avvenuti in Veneto nelle Aziende sanitarie pubbliche dal 2000 al 2006 e denunciati all INAIL, per Azienda sanitaria e tipo di definizione TIPO DEFINIZIONE AZIENDA SANITARIA Aperto Negativo Franchigia Mortale Permanente Temporaneo Regolare Senza Indenn. TOTALE AO Padova AO Verona ULSS ULSS ULSS ULSS ULSS ULSS ULSS ULSS ULSS ULSS ULSS ULSS ULSS ULSS ULSS ULSS ULSS ULSS ULSS ULSS ULSS TOTALE

15 Nella tabella 4 è sintetizzato l andamento nel tempo degli infortuni denunciati e riconosciuti, proiettato graficamente nella figura 4 esaminata in precedenza. Sostanzialmente lo stesso andamento già descritto per i denunciati si osserva anche negli infortuni riconosciuti. Tabella 4: Infortuni avvenuti in Veneto nelle Aziende sanitarie pubbliche dal 2000 al 2006 ANNO EVENTO INFORTUNI TOTALE Denunciati di cui in Itinere Definiti al 30/04/ Riconosciuti Riconosciuti ESCLUSI in itinere Circa il 22% degli infortuni denunciati è un infortunio in itinere, cioè avvenuto sul percorso tra casa e lavoro (da non confondere con infortunio stradale, che è un incidente stradale in orario di lavoro, e quindi risulta a tutti gli effetti un infortunio sul lavoro). Gli infortuni in itinere crescono notevolmente nel 2001: questo non è un aumento reale ma è verosimilmente un effetto dei cambiamenti nella normativa, che ha reso più facile il riconoscimento di questa tipologia di infortuni. Negli anni successivi si mantengono sostanzialmente costanti, eccetto nel 2003, in cui c è un calo coerente con quello osservato nei denunciati. Gli infortuni in itinere non dipendono da fattori di rischio propri dell ambiente di lavoro, pertanto non sono ritenuti di interesse ai fini di questo elaborato e verranno esclusi dalle prossime elaborazioni: l insieme di eventi analizzato più in profondità sarà perciò quello riportato nell ultima riga di tabella 4, cioè gli infortuni riconosciuti, esclusi quelli in itinere. Escludendo gli infortuni in itinere non si nota più l aumento di inizio periodo e si osserva invece una diminuzione nel 2006, rispetto al 2000, di -18%. Negli altri comparti la percentuale di infortuni in itinere sui denunciati è circa l 11%, la metà rispetto a quanto si trova nelle Aziende sanitarie. Rapportando gli infortuni in itinere con gli addetti però l indice di frequenza che se ne ricava è molto simile: 7,8 per tutti i comparti e 6,8 per le Aziende sanitarie. La differenza quindi non è dovuta a una maggiore probabilità per i sanitari di avere un incidente in itinere, ma invece al minore rischio di subire un infortunio sul lavoro. 14

16 Riassumendo, gli infortuni riconosciuti dall INAIL, escludendo gli infortuni in itinere, avvenuti negli anni sono stati 8.961, mediamente all anno. Tra di essi ci sono stati 4 infortuni mortali (3 causati da perdita di controllo di un automezzo e 1 con causa sconosciuta) e 191 con postumi permanenti di grado indennizzabile. La maggior parte degli infortuni (89%) colpisce le PAT di tipo sanitario (tabella 5), mentre riguardano gli impiegati nell 8% dei casi e i Servizi vari nel 3%. Agli addetti assicurati con polizze speciali sono occorsi solo 3 infortuni. La figura 5 mostra l andamento negli anni degli infortuni distinti per tipo di attività (gli infortuni dei Servizi vari e delle PAT speciali essendo pochi sono stati uniti a quelli dei sanitari): gli impiegati oscillano intorno ai 100 casi annui con un picco nel 2004, i sanitari seguono il trend generale già descritto. Tabella 5: Infortuni riconosciuti esclusi in itinere per attività della PAT e anno evento ANNO EVENTO ATTIVITÀ TOTALE Impiegati Polizze speciali Sanitari Servizi vari TOTALE Figura 5: Infortuni riconosciuti esclusi in itinere per attività della PAT e anno. Nella categoria Sanitari sono compresi anche Servizi vari e PAT Speciali Impiegati Sanitari Totale 15

17 INDICE DI INCIDENZA Per valutare il rischio di infortunio al netto della dimensione dell Azienda calcoliamo l indice di incidenza con la formula (n infortuni x 1000)/(n addetti). Nel calcolo useremo gli infortuni riconosciuti di fonte INAIL, esclusi quelli in itinere, e gli addetti di fonte ministeriale. Gli infortuni dei sanitari, dei Servizi vari e delle PAT speciali saranno accorpati insieme e così gli addetti sanitari e tecnici, perché l INAIL assicura con la stessa tariffa medici, infermieri e tecnici dei laboratori di analisi: in questo modo si garantisce maggiore omogeneità tra numeratore e denominatore. L indice di incidenza complessivo si è ridotto di quasi 4 punti, passando da 25,5 nel 2000 a 21,6 nel 2005: ciò significa che nel corso 2005 si sono verificati poco meno di 22 infortuni ogni 1000 occupati delle Aziende Sanitarie del Veneto (figura 7). La diminuzione nel corso degli anni esaminati non è stata sempre costante: nel 2003 l indice ha raggiunto un minimo inferiore al 20, ma l anno successivo l incidenza è tornata in linea con gli anni antecedenti al Il calo osservato nel numero assoluto di infortuni nell anno 2003 influenza infatti anche l indice di incidenza, dato che non è imputabile a diminuzioni nel numero di addetti. L incidenza dei sanitari e tecnici è costantemente maggiore di circa un punto; quella degli impiegati invece è minore ma più variabile: si segnala un picco nel 2004, subito recuperato l anno successivo, in cui l incidenza di infortuni di questa categoria si attesta su 14 infortuni per 1000 addetti. Confrontiamo l incidenza di infortuni delle Aziende Sanitarie con i dati degli altri comparti del Veneto (tabella 6 e figura 7): l incidenza delle Aziende sanitarie è maggiore solo rispetto al comparto dei Servizi e simile a quella dei comparti Commercio, Industria Elettrica e Industria Tessile. In figura 7 vengono rappresentati e confrontati graficamente gli indici di incidenza delle Aziende sanitarie, del totale dei comparti del Veneto e dei Servizi: quest ultimo comparto è quello a incidenza più bassa, ma è anche quello che negli anni considerati ha diminuito di meno il suo indicatore (-1,25); l indice di incidenza del Veneto, complessivo di tutti i comparti, è invece diminuito costantemente, riducendosi di 11 punti, da 39,7 del 2000 a 28,8% del Le Aziende sanitarie presentano perciò un indice d incidenza inferiore a quello complessivo veneto, però nel corso del tempo è diminuito molto meno, anche se di più rispetto al comparto dei Servizi. Gli infortuni riconosciuti per Azienda sanitaria e il rispettivo indice di incidenza sono riportati in figura 8 e tabella 7. Vengono considerati per il calcolo dell indice di ogni 16

18 singola Azienda, gli infortuni riconosciuti occorsi ai dipendenti di quella Azienda, esclusi quelli in itinere, e avvenuti in Veneto. Nel 2% dei casi l ULSS dove è avvenuto l infortunio è diversa da quella di appartenenza del lavoratore, ma questi eventi vengono comunque ricondotti all Azienda da cui dipende l addetto. L incidenza di infortuni per Azienda è variabile da un minimo di 12 dell ULSS 08 a un massimo di 32,6 dell ULSS 14. Al di sopra della media regionale si collocano l Azienda Ospedaliera di Verona e le Aziende ULSS 14, 1, 18, 22, 12, 13, 16. Sempre nella tabella 7, sono riportati gli andamenti dei numeri assoluti degli infortuni riconosciuti per Azienda nel periodo considerato. Notiamo una tendenza alla stazionarietà o alla riduzione nella maggioranza delle Aziende, con una particolare riduzione, superiore al 50%, nell Azienda Ospedaliera di Padova; molto importante anche la riduzione delle ULSS 14, 12, 3 e 19, intorno al 40%. Un incremento notevole degli infortuni invece si verifica nell ULSS 17, che raddoppia i suoi infortuni, e nell ULSS 2, che ha un incremento del 75%. 28,0 Figura 6: Indice di Incidenza (infortuni/addetti) x 1000, per tipo di attività e anno. Infortuni riconosciuti esclusi in itinere 26,0 24,0 22,0 20,0 18,0 16,0 14,0 12,0 10, Impiegati Sanitari e tecnici TOTALE 17

19 Tabella 6: Indice di incidenza (infortuni x 1000/addetti) per comparto, Veneto, anni COMPARTO ANNO EVENTO Aziende sanitarie 25,55 23,56 23,88 19,64 22,36 21,60 22,73 Agrindustria 88,73 81,79 83,29 76,51 78,87 74,14 79,95 Estrazioni minerali 83,99 78,59 72,12 68,70 51,23 71,51 70,97 Industria Alimentare 49,46 46,51 45,27 44,26 37,75 35,99 43,20 Industria Tessile 24,72 23,26 20,43 18,43 17,80 15,23 20,23 Industria Conciaria 51,08 44,28 44,09 41,17 39,38 37,57 43,05 Industria Legno 71,82 66,80 60,63 58,92 54,95 51,24 60,68 Industria Carta 47,90 46,24 41,71 39,74 35,47 34,77 40,95 Industria Chimica e Petrolio 53,70 53,06 51,09 46,47 43,56 39,02 47,91 Industria Gomma 70,83 65,06 65,00 61,03 67,36 54,96 63,96 Ind. Trasf. Non metalliferi 84,22 84,00 72,47 70,06 67,34 61,37 73,36 Industria Metalli 105,26 106,97 115,64 91,41 87,65 84,24 99,07 Metalmeccanica 70,41 64,56 61,19 57,51 55,39 51,76 60,14 Industria Elettrica 32,72 27,94 24,01 22,53 17,04 16,29 22,90 Altre industrie 52,73 48,99 46,87 40,81 38,20 35,09 43,93 Elettricità Gas Acqua 48,14 41,88 31,14 26,83 34,90 35,34 35,67 Costruzioni 70,70 65,62 62,48 60,78 55,31 49,96 60,29 Commercio 26,82 26,37 22,40 21,17 20,98 18,52 22,66 Trasporti 53,79 47,13 48,61 45,69 44,75 39,84 46,41 Servizi 15,61 15,33 14,98 14,45 14,73 14,36 14,88 Sconosciuto 350,43 813,11 63,63 56,45 49,44 43,72 84,54 TOTALE VENETO 39,73 36,77 34,30 32,18 31,02 28,85 33,69 18

20 Figura 7: Confronto tra gli Indici di Incidenza (infortuni/addetti) x 1000 delle Aziende sanitarie, del comparto Servizi e del totale dei comparti del Veneto. 45,0 40,0 35,0 30,0 25,0 20,0 15,0 10, Aziende Sanitarie Servizi Tutti i comparti Figura 8: Indice di Incidenza 2004 per Aziende sanitaria. Infortuni riconosciuti esclusi in itinere x 1000 addetti 35,0 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 AO Padova AO Verona ULSS 01 ULSS 02 ULSS 03 ULSS 04 ULSS 05 ULSS 06 ULSS 07 ULSS 08 ULSS 09 ULSS 10 ULSS 12 ULSS 13 ULSS 14 ULSS 15 ULSS 16 ULSS 17 ULSS 18 ULSS 19 ULSS 20 ULSS 21 ULSS 22 TOTALE 19

21 Tabella 7: Infortuni riconosciuti esclusi in itinere per Aziende sanitaria e anno evento, e indice di Incidenza 2004 (infortuni x 1000/addetti) AZIENDA SANITARIA ANNO EVENTO TOTALE Indice Incidenza (2004) AO Padova ,86 AO Verona ,59 ULSS ,11 ULSS ,32 ULSS ,49 ULSS ,32 ULSS ,95 ULSS ,62 ULSS ,21 ULSS ,07 ULSS ,02 ULSS ,14 ULSS ,81 ULSS ,37 ULSS ,61 ULSS ,76 ULSS ,24 ULSS ,07 ULSS ,19 ULSS ,15 ULSS ,32 ULSS ,48 ULSS ,90 TOTALE ,02 20

22 INFORTUNI PER SESSO ED ETÀ Una delle peculiarità del settore della sanità è che si registrano più infortuni di femmine che di maschi, mentre in tutti gli altri settori lavorativi gli uomini predominano nettamente sulle donne. Questo ovviamente si spiega con la massiccia presenza di personale femminile in questo comparto. Nelle Aziende sanitarie pubbliche qui esaminate gli infortuni occorsi a donne sono il 62% (tabella 8); il loro trend è in leggera diminuzione (-8% nel 2006 rispetto al 2000), meno marcata rispetto a quella dei colleghi maschi (-25%; v. figura 9). Tuttavia osservando l andamento degli occupati per sesso 1 si giustificano in parte queste tendenze, dato che gli occupati maschi sono anch essi diminuiti nel frattempo di 9%, mentre le occupate femmine sono aumentate del 7%; inoltre le femmine sono il 65% degli occupati in sanità pubblica (figura 9). Alla luce di questo dato la conclusione è che le femmine siano una popolazione esposta a un rischio minore: infatti la loro incidenza di infortuni media sul periodo è di 21, mentre quella dei colleghi maschi è di 24,3. Le attività impiegatizie e sanitarie vedono infortunati maschi e femmine in uguale proporzione, nei servizi vari invece i maschi prevalgono (56%), probabilmente perché tra queste ci sono mansioni più tecniche o più pesanti (tabella 8). Figura 9: Infortuni per anno evento e sesso (anni ) e addetti dichiarati dal Ministero della Salute per anno e sesso (anni ) Infortuni Addetti Inf. M Inf. F Add. F Add. M 1 Personale delle ASL e degli Istituti di cura pubblici, anni , Ministero della Salute, Direzione Generale del Sistema Informativo, Ufficio di Direzione Statistica 21

23 Tabella 8: Infortuni per sesso e attività della PAT, anni SESSO Impiegati Polizze Speciali ATTIVITÀ DELLA PAT Sanitari Servizi vari TOTALE % Femmine ,7% Maschi ,3% TOTALE ,0% Interessante l analisi degli infortuni per classe di età (figura 10): nella finestra temporale esaminata gli infortuni occorsi ai lavoratori più giovani sono diminuiti di 76%, mentre quelli ai lavoratori di anni sono aumentati del 56%. Intermedie tra le due le classi di età 30-40, ridotta di -27% e la classe 41-50, diminuita di 5%, ma sostanzialmente stazionaria. Purtroppo non si dispone di dati sull occupazione per età, però si ritiene che queste tendenze siano dovute all invecchiamento della popolazione lavorativa e alle scarse assunzioni di nuovo personale. 600 Figura 10: Infortuni per anno evento e classe di età >65 Informazioni importanti provengono dall analisi congiunta di sesso ed età: come si vede nella piramide di figura 11, la distribuzione per età e sesso è significativamente diversa. Le femmine registrano il maggior numero di infortuni in età giovani: tra 18 e 22

24 29 anni si verifica l 11% degli infortuni delle femmine contro il 5% dei maschi, la classe più frequente è quella da 30 a 40 anni e l età in cui si infortunano con maggior frequenza è 42 anni. I maschi invece si infortunano maggiormente in età avanzate: la classe più frequente è la classe 41-50, l età a maggior frequenza è 52 anni e nella classe da 51 a 60 anni si verifica il 27% degli infortuni maschili, contro il 15% di quelli femminili. Non disponendo del dato sugli occupati per età non possiamo attribuire con certezza questa differenza alla diversa distribuzione dei lavoratori nei due sessi, tuttavia è un ipotesi molto probabile che innanzitutto le donne siano una popolazione lavorativa più giovane, essendosi affacciate più tardi sul mondo del lavoro; inoltre è anche plausibile che ai colleghi maschi tocchino i lavori più pesanti e che questo faccia la differenza in operatori non più giovanissimi. Figura 11: Infortuni per sesso e classe di età (anni ) eta maschi femmine 23

25 MODALITÀ DI ACCADIMENTO DEGLI INFORTUNI Negli archivi INAIL le informazioni sulla dinamica dell infortunio sono registrate in due modi: o con la coppia di variabili Forma Agente, o con 8 variabili della classificazione internazionale ESAW (Tipo di Luogo, Tipo di Lavoro, Attività Fisica, Agente dell Attività, Deviazione, Agente della Deviazione, Contatto, Agente del Contatto; vedi sezione Metodi e Definizioni). Anche in questa elaborazione vengono trattati solo gli infortuni riconosciuti dall INAIL, escludendo quelli in itinere. La coppia Forma Agente era in uso fino al 2001, poi è stata gradualmente smessa per usare l altra metodica di classificazione. Quindi fino al 2001 è presente in tutti i casi ma dal 2002 una quota rilevante di infortuni, dal 18% al 46%, manca completamente dell informazione. Viceversa, l ESAW inizia a essere soddisfacente dal 2003 e ancora più dal 2004: in tabella 9 si può vedere la percentuale di eventi privi dell informazione su Deviazione e Contatto, le più informative riguardo alla dinamica dell incidente. Tabella 9: Infortuni mancanti dell informazione sulla coppia Forma-Agente e sulla coppia Deviazione- Contatto per anno di evento e relativa percentuale sul totale degli infortuni per anno ANNO EVENTO TOTALE Forma - Agente Mancante % 0,1% 2,9% 46,5% 18,6% 23,8% 33,9% 38,4% 23,2% Deviazione - Contatto mancante % 100,0% 75,8% 46,5% 13,4% 2,1% 1,5% 2,0% 36,4% In questo elaborato si è scelto pertanto di analizzare brevemente, sull intero periodo, la coppia Forma-Agente, perché in modo molto sintetico descrive le principali modalità di accadimento degli infortuni; segue una analisi più dettagliata con le variabili ESAW, ma usando solo gli infortuni avvenuti dal 2003 in poi. 24

26 FORMA E AGENTE L agente di gran lunga più frequente è l ambiente di lavoro, presente nel 42% degli infortuni in cui l agente è noto (figura 12). Soprattutto superfici e pavimenti sono coinvolti in cadute in piano, che è la modalità in assoluto più comune, ma non mancano gli urti con arredi e le cadute o inciampi sulle scale (tabella 10). Il secondo agente più frequente sono le persone (19%), che sono causa di infortunio nell atto di sollevarle o spostarle o per aggressione al lavoratore. Seguono i mezzi di trasporto (12%) e gli incidenti con essi, soprattutto alla guida. Attrezzature, materiali, macchine e impianti causano il rimanente 27% degli infortuni (v. figura 12). Come è ragionevole aspettarsi, gli impiegati subiscono prevalentemente cadute in piano (21%) e infortuni connessi all ambiente di lavoro (urti contro arredi e superfici: 10%, inciampi e scivolamenti: 8%, cadute sulle scale: 4%), oltre che incidenti alla guida durante l orario di lavoro (10%); i sanitari oltre alle cadute in piano (14%) hanno molti infortuni sollevando le persone (10%) e i servizi vari una percentuale rilevante di infortuni da maneggiamento di utensili e attrezzi (9%). Il 4% degli infortuni dei sanitari inoltre è un aggressione da persona, sommando i casi colpito da persona, morso da persona, afferrato da persona risultano 239 infortuni in 7 anni. Figura 12: Percentuale di infortuni per agente materiale, avvenuti negli anni Percentuale calcolata escludendo i casi con agente sconosciuto 0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% Ambiente lavoro Persone Mezzi trasporto Attrezzature Materiali Parti di macchine Recipienti Macchine Impianti 25

27 Tabella 10: Principali coppie forma e agente; infortuni riconosciuti, esclusi in itinere, avvenuti negli anni Percentuale sul totale degli infortuni, compresi i casi in cui l informazione è mancante FORMA - AGENTE MATERIALE % Caduto in piano su- Superfici lavoro e transito 822 9,2% Sollevando spostando- Persone 514 7,3% Incidente alla guida di-mezzi trasporto terrestre non su rotaie 301 3,4% Ha messo un piede in fallo- Superfici lavoro e transito 246 2,7% Colpito da- Persone 214 2,4% Ha urtato contro- Arredi e impianti fissi 172 1,9% Ha urtato contro- Superfici lavoro e transito 161 1,8% Caduto in piano su- Scale e passerelle 157 1,8% Ha messo un piede in fallo- Scale e passerelle 120 1,3% Investito da- Mezzi trasporto terrestre non su rotaie 118 1,3% Si e' colpito con- Superfici lavoro e transito 113 1,3% Sollevando spostando 112 1,2% Ha messo un piede in fallo 107 1,2% Caduto dall'alto- Scale e passerelle 98 1,1% Colpito da- Attrezzi 89 1,0% Sconosciuta ,8% Totale ,8% VARIABILI ESAW Le variabili ESAW vengono compilate con completezza soddisfacente a partire dal 2003 (v. tabella 9), perciò nelle analisi di questo paragrafo l attenzione sarà ristretta ai casi avvenuti negli anni Per la comprensione della dinamica dell infortunio le variabili più informative sono: - Attività fisica: descrive l azione che l infortunato stavo compiendo al momento dell infortunio; a essa si accompagna un Agente materiale, cioè un oggetto o altra cosa coinvolta nell azione; - Deviazione: corrisponde all evento imprevisto che ha determinato o favorito il verificarsi dell infortunio, anch essa collegata al suo Agente materiale; - Contatto: il modo in cui si è determinata la lesione, connesso all Agente materiale che ha causato la lesione. Per quanto riguarda l attività fisica e il suo agente, le principali coppie e la relativa frequenza sono riportate nella tabella 11. In generale, la più frequente attività (29%) 26

28 che gli infortunati stavano svolgendo è l atto di camminare, correre, salire, scendere, in particolare sul pavimento (8%) e sulle scale (7%); il 14% sta alzando o sollevando qualcosa, particolarmente le persone (8%). La terza attività più frequente è la conduzione di mezzi di trasporto (7%), soprattutto di autovetture (5%). Tabella 11: Principali coppie attività fisica e suo agente; infortuni riconosciuti, esclusi in itinere, avvenuti negli anni Percentuale sul totale degli infortuni, compresi i casi in cui l informazione è mancante ATTIVITÀ FISICA AGENTE DELL ATTIVITÀ % Trasporto verticale, sollevare, alzare, portare in basso un oggetto-esseri umani 390 8,0% Camminare, correre, salire, scendere, ecc.-pavimento 373 7,7% Camminare, correre, salire, scendere, ecc.-scale a gradini, scalinate 353 7,3% Condurre un mezzo di trasporto o un attrezzatura di movimentazione mobile e motorizzato/a-autovetture 254 5,2% Camminare, correre, salire, scendere, ecc.-nessun agente materiale 244 5,0% Camminare, correre, salire, scendere, ecc.-superfici in generale 69 1,4% Alla guida, a bordo di un mezzo di trasporto/attrezzatura di movimentazione non precisato-autovetture Trasporto verticale, sollevare, alzare, portare in basso un oggetto-organismi viventi e esseri umani - non precisati 67 1,4% 62 1,3% Presenza non precisato-nessun agente materiale 58 1,2% Trasporto verticale, sollevare, alzare, portare in basso un oggetto-carichi - movimentati a mano 58 1,2% Lavorare con utensili a mano manuali-coltelli, coltellacci, cutter 49 1,0% Trasporto a mano di carichi (portare)-esseri umani 48 1,0% Nessuna informazione-nessuna informazione 273 5,6% TOTALE ,4% Le deviazioni più frequenti sono riconducibili a movimenti scoordinati o errati, infatti la prima deviazione è lo scivolamento o inciampamento con conseguente caduta in piano (19%); la seconda deviazione più frequente è l azione di sollevare o portare qualcosa (13%), specialmente le persone, come già sottolineato più volte; in terza posizione si trovano i movimenti scoordinati (12%) e al quarto posto la perdita di controllo di un mezzo di trasporto (10%). Queste quattro cause da sole spiegano oltre la metà dei casi. Nella tabella 12 si trovano le coppie deviazione e suo agente più frequenti. 27

29 Tabella 12: Principali coppie deviazione e suo agente; infortuni riconosciuti, esclusi in itinere, avvenuti negli anni Percentuale sul totale degli infortuni, compresi i casi in cui l informazione è mancante DEVIAZIONE AGENTE DELLA DEVIAZIONE % Sollevando, portando o alzandosi-esseri umani 386 8,0% Perdita di controllo totale o parziale di mezzo di trasporto/di attrezzatura di movimentazione (motorizzato o no)-autovetture Scivolamento o inciampamento con caduta di persona allo stesso livello- Pavimento Scivolamento o inciampamento con caduta di persona allo stesso livello- Nessun agente materiale 308 6,3% 216 4,5% 169 3,5% Movimenti scoordinati, gesti intempestivi, inopportuni-nessun agente materiale 165 3,4% Scivolamento o inciampamento con caduta di persona allo stesso livello- Scale a gradini, scalinate Violenza, aggressione, minaccia - proveniente da persone esterne all impresa verso le vittime nel quadro della loro funzione-esseri umani Passo falso, torsione di gamba o caviglia, scivolamento senza caduta-nessun agente materiale 128 2,6% 126 2,6% 83 1,7% Caduta di persona dall alto-scale a gradini, scalinate 64 1,3% Sollevando, portando o alzandosi-organismi viventi e esseri umani - non precisati Passo falso, torsione di gamba o caviglia, scivolamento senza caduta- Pavimento Scivolamento o inciampamento con caduta di persona allo stesso livello- Terreni sdrucciolevoli in seguito a pioggia, neve, ghiaccio Perdita di controllo totale o parziale di una macchina, di un mezzo di trasporto/attrezzatura di movimentazione, di un utensile a mano o oggetto, di un animale non precisato-autovetture 64 1,3% 61 1,3% 61 1,3% 57 1,2% Sollevando, portando o alzandosi-carichi - movimentati a mano 54 1,1% Movimenti scoordinati, gesti intempestivi, inopportuni-esseri umani 53 1,1% Scivolamento o inciampamento con caduta di persona allo stesso livello- Superfici in generale 52 1,1% Nessuna informazione-nessuna informazione 261 5,4% TOTALE ,6% La variabile contatto descrive come si è provocata la lesione: in quasi un quarto dei casi si verifica uno sforzo fisico a carico del sistema muscolo scheletrico, nel 18% una caduta; nel 10% un contatto con un generico materiale duro. Per maggiori dettagli vedere tabella

30 Tabella 13: Principali contatti degli infortuni riconosciuti, esclusi in itinere, avvenuti negli anni Percentuale sul totale degli infortuni, compresi i casi in cui l informazione è mancante CONTATTO % Sforzo fisico a carico del sistema muscolo-scheletrico ,6% Movimento verticale, schiacciamento su/contro (risultato di caduta) ,4% Contatto con agente materiale duro o abrasivo ,1% Movimento orizzontale, schiacciamento su/contro 343 7,1% Collisione con un oggetto in movimento, ivi inclusi i veicoli collisione con una persona (la vittima è in movimento) 269 5,5% Contatto con agente materiale tagliente (coltello/lama) 233 4,8% Urto da parte di oggetto in rotazione, movimento, spostamento, ivi inclusi i veicoli 159 3,3% Urto da parte di oggetto in caduta 146 3,0% Colpo, calcio, testata, strangolamento 131 2,7% Incastramento, schiacciamento fra 97 2,0% Incastramento, schiacciamento sotto 74 1,5% Contatto con agente materiale tagliente, appuntito, duro, abrasivo non precisato 51 1,1% Urto da parte di oggetto in movimento, collisione con non precisato 48 1,0% Incastramento, schiacciamento in 47 1,0% Nessuna informazione 265 5,5% TOTALE ,5% Negli impiegati, come si è già visto con forma e agente, sono caratteristiche le cadute in piano (20%) o sulle scale (3%) e gli scivolamenti senza caduta (5%), seguono gli incidenti con mezzi di trasporto dovuti alla perdita di controllo dello stesso (14%). Nei sanitari sono caratteristici le lesioni da sforzi fisici per sollevamento di persone (10%) o carichi di vario genere (1%) e gli infortuni per movimenti scoordinati (9%); sono caratteristiche di questo settore anche le aggressioni (3%). Infine nei servizi vari sono tipici i casi di perdita di controllo dell utensile, particolarmente coltelli, coltellacci, cutter (7%), la causa più frequente di infortunio tuttavia, come negli altri settori, sono le cadute in piano (13%) e rilevante è anche la perdita di controllo del mezzo di trasporto (4%). 29

31 CONSEGUENZE DEGLI INFORTUNI Le conseguenze in termini di salute dei lavoratori sono definite da: la lesione subita, identificata con le variabili Natura e Sede della lesione; il numero di giornate perse; la percentuale di eventuali postumi permanenti. Le principali lesioni sono: lussazioni o distorsioni (40%), contusioni (28%), ferite (11%), fratture (11%); complessivamente questi quattro tipi di lesione comprendono il 90% degli infortuni. Per le parti del corpo coinvolte nello specifico v. tabella 14, in cui si osserva che la più frequente lesione sono le lussazioni della colonna vertebrale, seguite dalle lussazioni/distorsioni della caviglia/piede e dalle ferite alla mano. Queste tre modalità raggruppano il 30% di tutti i casi. Le lesioni alla colonna vertebrale si possono suddividere in due grandi categorie, diverse per causa della lesione: il primo gruppo comprende le lussazioni, distorsioni e le lesioni da sforzo (1483 eventi) sono causate per il 60% dei casi dal sollevamento e spostamento delle persone, e per un ulteriore 28% da incidenti stradali in orario di lavoro. Il secondo gruppo comprende invece le contusioni e le fratture alla colonna vertebrale (292 eventi), che sono causate invece nel 58% dei casi da cadute e scivolamenti (% calcolate sui casi con forma nota). Nel complesso tuttavia la sede più colpita non è la colonna vertebrale, che è lesionata nel 19% dei casi, ma la mano e le dita (20%); seguono caviglia e piede (19%), poi cingolo pelvico e gamba (13%) e braccio, avambraccio (10%). La seconda lesione più frequente sono le lussazioni/distorsioni della caviglia/piede: queste sono causate prevalentemente come si poteva immaginare da cadute in piano e piedi in fallo (70%); altre frequenti lesioni alla caviglia e al piede sono le contusioni e le fratture, dovute più frequentemente a urti e colpi (49% per contusioni, 41% per fratture). Le cause degli infortuni alla mano sono invece svariate e si ritrovano le modalità tipiche di questo tipo di infortuni: urti, schiacciamenti, colpi. Le lesioni si distribuiscono allo stesso modo nelle varie categorie di attività; l unica differenza rilevante è la ferita alla mano che nei servizi vari costituisce il 18% delle lesioni, nei sanitari l 8% e negli impiegati il 3%. 30

32 Tabella 14: Infortuni per natura della lesione e principali sedi della lesione corrispondenti, anni NATURA LESIONE GRUPPI SEDE LESIONE Lussazione, distorsione 3630 Contusione 2479 Ferita 1030 Frattura % parziale Colonna vertebrale ,2% Caviglia, piede, alluce, altre dita ,2% Cingolo pelvico, coscia, ginocchio, gamba ,1% Braccio, gomito, avambraccio, polso 330 9,1% Cingolo toracico 273 7,5% Mano, dita della mano 260 7,2% Collo 145 4,0% Cingolo pelvico, coscia, ginocchio, gamba ,4% Mano, dita della mano ,6% Caviglia, piede, alluce, altre dita ,5% Braccio, gomito, avambraccio, polso ,9% Colonna vertebrale 229 9,2% Cranio 176 7,1% Cingolo toracico 165 6,7% Parete toracica 132 5,3% Mano, dita della mano ,4% Faccia 77 7,5% Cranio 77 7,5% Braccio, gomito, avambraccio, polso 66 6,4% Caviglia, piede, alluce, altre dita ,6% Mano, dita della mano ,2% Braccio, gomito, avambraccio, polso ,0% Lesioni da sforzo 409 Colonna vertebrale ,3% Lesioni da altri agenti 220 Lesioni da infezioni parassiti 100 Mano, dita della mano 61 27,7% Braccio, gomito, avambraccio, polso 48 21,8% Occhio orecchio 47 21,4% Mano, dita della mano 38 38,0% Organi interni 25 25,0% Occhio orecchio 11 11,0% Braccio, gomito, avambraccio, polso 10 10,0% Sconosciuta ,0% Corpi estranei 34 Occhio orecchio 22 64,7% Perdita anatomica 6 Mano, dita della mano 5 83,3% Caviglia, piede, alluce, altre dita 1 16,7% Totale complessivo 8961 Totale ,3% 31

33 Tra i due sessi non si notano differenze eclatanti, nelle femmine si verificano in proporzione maggiore rispetto ai maschi lussazioni (42% femmine contro 38% maschi) e contusioni (30% F contro 24% M), viceversa nei maschi a confronto con le femmine sono più frequenti le ferite (15% M contro 9% F). Quasi la metà degli infortuni ha una prognosi che va da 8 a 30 giorni, il 28% termina entro la prima settimana, mentre il 15% supera i 40 giorni (tabella 15). Questa distribuzione è concorde con quella generale di tutti gli infortuni del Veneto. Si ricorda che avendo selezionato solo gli infortuni riconosciuti dall INAIL, sono automaticamente escluse le franchigie, cioè gli infortuni con prognosi fino a 3 giorni. Tra gli infortuni sopra i 30 giorni, i mezzi di trasporto sono una causa particolarmente frequente: il 14% degli infortuni da 30 a 40 giorni e il 15% degli infortuni sopra 40 giorni sono causati da mezzi di trasporto, mentre per durate inferiori a 30 gironi questa percentuale è di circa l 8%. Inoltre il 18% degli infortuni sopra 40 giorni è causato da mezzi di sollevamento, stoccaggio, smistamento. Negli impiegati e nei servizi vari la quota di infortuni fino a 7 giorni è più bassa che nei sanitari, mentre gli infortuni sopra 40 giorni sono particolarmente frequenti negli impiegati e poco frequenti nei servizi vari. Nel complesso il 9% degli infortuni lascia dei postumi permanenti al soggetto infortunato (tabella 16); questa percentuale è più elevata nella categoria degli impiegati (15%). Il 25% degli infortuni con postumi è causato da cadute in piano. Nel totale di tutti i comparti in Veneto, gli infortuni con postumi sono leggermente superiori (11%) rispetto al personale delle ASL. Sono considerati Gravi gli infortuni mortali, o con postumi permanenti o con oltre 40 giorni di prognosi. Il 17% degli infortuni qui esaminati rientra nella categoria dei gravi, in linea con il valore regionale per tutti i comparti (18%). 32

34 Tabella 15: Infortuni per classe di giornate perse e attività della PAT e relative percentuali, anni CLASSI GIORNATE Impiegati % Impiegati Sanitari ATTIVITÀ % Sanitari Servizi vari % Servizi vari TOTALE % Totale da 01 a ,5% ,9% 62 21,9% ,3% da 08 a ,2% ,6% 98 34,6% ,2% da 31 a ,6% 432 5,4% 14 4,9% 492 5,5% Più di ,1% ,3% 27 9,5% ,6% Sconosciuto 18 2,6% 214 2,7% 82 29,0% 316 3,5% TOTALE ,0% ,0% ,0% ,0% Tabella 16: Infortuni per presenza di postumi permanenti e attività della PAT e percentuale di infortuni con postumi, anni ATTIVITÀ POSTUMI Impiegati Sanitari Servizi vari TOTALE Nessuno Postumi > TOTALE % con postumi > 0 14,8% 8,8% 8,5% 9,2% 33

35 MALATTIE PROFESSIONALI MALATTIE DENUNCIATE Mediamente dalle Aziende sanitarie pubbliche considerate in questo testo vengono denunciate 70 malattie professionali ogni anno, ma in figura 13 si osserva che l andamento non è lineare: c è un picco nel 2004 e una continua discesa negli anni più recenti. Come gli infortuni, anche le malattie professionali devono seguire un iter amministrativo e sanitario per il loro riconoscimento dall INAIL; nello specifico delle tecnopatie, questo iter è decisamente più lungo che non per gli infortuni. Come si vede infatti in tabella 21, l anno 2000 non è ancora completamente definito, manca ancora infatti circa il 7% delle denunce, e per l anno 2006 queste percentuale è di oltre il 30%. Inoltre la quota di malattie professionali riconosciute dall INAIL è pari a circa il 50% delle denunciate, mentre sappiamo che negli infortuni la percentuale di riconosciuti è intorno all 80% (v. tabella 2). Per questi motivi nello studio del fenomeno delle malattie da lavoro si analizzano anche le malattie denunciate. Il 94% delle malattie denunciate riguarda personale sanitario (v. tabella 17). In figura 14 sono riportate le incidenze delle malattie professionali per 1000 addetti; disponendo dell informazione degli addetti per ULSS soltanto per l anno 2004 e dato che questo è un anno anomalo, l indice è stato calcolato con la media annuale delle malattie denunciate nel periodo considerato, divisa per il numero di addetti del Il risultato è il seguente: mediamente vengono denunciate ogni anno 1,2 malattie per 1000 addetti, ma come si vede anche in tabella 18, la frequenza di malattie denunciate è molto variabile da un Azienda all altra, sia come incidenza (da 0,16 dell ULSS 13 a 3,16 dell ULSS 7) che come numero assoluto. per esempio l ULSS 12 denuncia in 7 anni solo 5 malattie, mentre l ULSS 7 negli stessi anni ne denuncia 45. Questo dato suggerisce che a monte vi siano modi di operare molto diversi. In ogni caso la massima incidenza annuale, registrata nell AULSS 7, è di 3 malattie per 1000 addetti. Si ritiene comunemente che l incidenza delle malattie professionali sulla popolazione lavorativa in generale sia molto sottostimata con i dati ufficiali trasmessi dall INAIL; 34

36 negli anni mediamente in Veneto, sul complesso di tutti i comparti, sono state denunciate 1,4 tecnopatie ogni 1000 addetti 3. Quasi i tre quarti delle malattie professionali denunciate dal 2000 al 2006 rientrano nella categoria delle malattie non tabellate, cioè sono patologie non comprese nelle tabelle previste dal DPR 336/1994, tipo le malattie muscolo-scheletriche (v. tabella 19). Dopo queste, le patologie più frequenti (15%) sono le malattie cutanee causate da: resine, oligomeri, elastomeri, gomma arabica, caprolattame, in cui rientrano le dermatiti da guanti in lattice; queste sono decisamente più frequenti nelle femmine rispetto ai maschi (17% F contro 8% M). Patologie peculiari di questi ultimi sono invece le malattie causate da radiazioni ionizzanti (7 casi: 4% M contro 1 caso: 0,3% F) e le ipoacusie (4 casi: 2,4% M contro 0 casi F). Nella tabella 20 invece è riportato il dettaglio per patologia delle malattie denunciate da ogni singola Azienda sanitaria. Si sottolinea l alta concentrazione di malattie cutanee nell Azienda Ospedaliera di Padova: ben il 30% delle malattie cutanee da resine, oligomeri, elastomeri, gomma arabica, caprolattame e il 38% delle malattie cutanee da antibiotici, disinfettanti e sulfamidici è denunciato da questa Azienda. 100 Figura 13: Malattie professionali denunciate, definite e riconosciute per anno di manifestazione della malattia Denunciate Definite Riconosciute 3 : dato tratto dall Atlante della struttura produttiva e delle malattie professionali nel Veneto, COREO,

37 Tabella 17: Malattie professionali denunciate negli anni per attività della PAT e anno di manifestazione della malattia ANNO MANIFESTAZIONE ATTIVITÀ TOTALE % Impiegati ,7% Polizze speciali ,6% Sanitari ,6% Servizi vari ,1% TOTALE ,0% Figura 14: Malattie professionali denunciate per 1000 addetti, per Azienda sanitaria. Malattie denunciate all INAIL in media per anno negli anni rapportate agli addetti di fonte ministeriale del ,50 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 0,00 AO Padova AO Verona ULSS 01 ULSS 02 ULSS 03 ULSS 04 ULSS 05 ULSS 06 ULSS 07 ULSS 08 ULSS 09 ULSS 10 ULSS 12 ULSS 13 ULSS 14 ULSS 15 ULSS 16 ULSS 17 ULSS 18 ULSS 19 ULSS 20 ULSS 21 ULSS 22 TOTALE 36

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