Relatore nella camera di consiglio del giorno 24 settembre 2015 la dott.ssa Diana

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1 N /2015 REG.PROV.COLL. N /2014 REG.RIC. REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania (Sezione Settima) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 6637 del 2014, proposto da: -OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avv. Enzo Napolano, con domicilio eletto presso il medesimo in Napoli, Riviera di Chiaia n. 276; contro Ministero della Difesa, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso per legge dall'avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli, domiciliata in Napoli, via Diaz, 11; per l'ottemperanza al giudicato formatosi sulla sentenza n. 1417/2014 del del TAR Campania Napoli sez VII non impugnata; Visti il ricorso e i relativi allegati; Visto l'atto di costituzione in giudizio di Ministero della Difesa; Viste le memorie difensive; Visto l 'art. 114 cod. proc. amm.; Visti tutti gli atti della causa; Relatore nella camera di consiglio del giorno 24 settembre 2015 la dott.ssa Diana

2 Caminiti e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale; Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue. FATTO e DIRITTO 1.A seguito di ricorso proposto da -OMISSIS-, questa Sezione ha adottato la sentenza n del , con la quale il Ministero della Difesa è stato condannato al risarcimento del danno alla integrità psico-fìsica del ricorrente, prodotto in dipendenza del sinistro occorsogli durante l'espletamento dell'attività di servizio in data quale VFP1, che gli comportava la patologia della totale- OMISSIS-all'età di 20 anni e per la quale a seguito di verificazione veniva accertata una invalidità permanente pari all'80-85% nonché una invalidità temporanea assoluta pari a 442 giorni. 2.Ai fini della liquidazione e determinazione della somma dovuta a titolo di risarcimento, la Sezione ha ritenuto di doversi rimettere alle decisioni delle parti, ai sensi dell'art. 34 comma 4 cpa, stabilendo che il Ministero (debitore) avrebbe dovuto proporre a favore del -OMISSIS- (creditore) il pagamento di una somma, a titolo di ristoro, sulla base dei criteri fissati nella medesima sentenza. 3. Al riguardo si precisava che gli accertamenti svolti dal nominato verificatore hanno portato ad evidenziare che effettivamente vi è stata una compromissione dell integrità psico-fisica di -OMISSIS- in dipendenza dalla sequenza causale innescata dall indicato incidente; compromissione risarcibile a titolo di danno biologico e stimata nella misura del 88/90%, comprensiva del danno esistenziale: tali conclusioni, non oggetto di contestazioni ad opera di alcuna delle parti in causa, possono quindi, a giudizio del Collegio, costituire idonea base per stabilire il quantum risarcitorio spettante al ricorrente. Quanto appunto alla concreta determinazione del risarcimento, il Tribunale atteso che con riferimento alla voce personalizzazione dell importo del risarcimento residua un ambito di valutazione, riferito al danno esistenziale apprezzato complessivamente dal verificatore nell ambito del danno biologico - di per sé isolatamente considerato, comportante un invalidità dell 80-85%- ritiene di rimettere il punto alle decisioni delle parti ai sensi dell'art. 34 comma 4 cpa (cfr Consiglio di Stato 12/07/2011, n secondo cui Ai fini della quantificazione del danno, il Collegio ritiene di fare applicazione della previsione di cui al comma 4 dell'art. 34, c.p.a., secondo cui in caso di condanna pecuniaria, il giudice può, in mancanza di opposizione delle parti, stabilire i criteri in base ai quali il debitore deve proporre a favore del creditore il pagamento di

3 una somma entro un congruo termine ), precisando, tuttavia, in questa sede i criteri che dovranno guidare l Amministrazione nella formulazione dell offerta al danneggiato, atteso che le attuali tabelle in uso presso il Tribunale di Milano fanno riferimento alla liquidazione del danno non patrimoniale, ai fini della menzionata personalizzazione del danno, indicando la percentuale massima di aumento del quantum risarcibile a tale titolo, rispetto a quanto liquidato a titolo di danno biologico isolatamente considerato e non, come avvenuto ad opera del verificatore, con un aumento del punteggio riferito alla stima del danno biologico. Ciò comunque sempre avendo riguardo al rilievo che, anche secondo la più recente giurisprudenza (Casss. Sez. 3, Sentenza n del 23/09/2013) Il carattere unitario della liquidazione del danno non patrimoniale ex art cod. civ. preclude la possibilità di un separato ed autonomo risarcimento di specifiche fattispecie di sofferenza patite dalla persona (danno alla vita di relazione, danno estetico, danno esistenziale, ecc.), che costituirebbero vere e proprie duplicazioni risarcitorie, fermo restando, però, l'obbligo del giudice di tenere conto di tutte le peculiari modalità di atteggiarsi del danno non patrimoniale nel singolo caso, tramite l'incremento della somma dovuta a titolo risarcitorio in sede di personalizzazione della liquidazione. Innanzitutto, va detto che, quale base dell'accordo, non solo dovrà essere valutata la percentuale di compromissione dell integrità psico-fisica accertata (nella misura del 80-85%, essendo la percentuale dell 88-90% dal verificatore, come sopra precisato, riferita anche alla liquidazione del danno esistenziale, da liquidarsi per contro tramite la personalizzazione riferita all aumento percentuale indicato nelle tabelle del Tribunale milanese nella misura massima) dal consulente, ma che per la concreta determinazione del quantum risarcitorio dovranno essere utilizzate, le tabelle all uopo predisposte dal Tribunale di Milano, ai fini della liquidazione di tale danno e della liquidazione del danno non patrimoniale, con un opportuno e motivato aumento personalizzato nell ambito della misura massima sempre prevista dalle citate tabelle, dovendo il danno non patrimoniale, allegato dal ricorrente sub specie di danno esistenziale, da valere quale misura di personalizzazione del danno biologico, nell ipotesi di specie da ritenersi provato per presunzioni ex art c.c., avuto riguardo alla gravità della lesione subita, quale accertata dal verificatore, e alla giovanissima età del ricorrente all epoca del sinistro. Del pari l Amministrazione dovrà procedere alla liquidazione e personalizzazione del danno da inabilità temporanea assoluta, accertato dal verificatore nella misura di 442 giorni, corrispondenti ai giorni dei ricoveri ospedalieri, nell ambito della forbice del pari prevista al riguardo nelle tabelle del Tribunale di Milano.

4 Nella liquidazione complessiva peraltro dovrà tenersi presente che il debito in questione è di valore, per cui la sua liquidazione deve consentire la rimessa in pristino del patrimonio del danneggiato all attualità (così Cass. Civ. n 29191/2008; Cass. Civ. n del ; Cass. Civ. n 748 del ). Su tale base l Amministrazione dovrà quindi valutare, ed effettuare, sempre ai sensi del comma 4 dell art. 34 CPA, una proposta di risarcimento al -OMISSIS-, nel termine di gg. 90 dalla comunicazione in via amministrativa o dalla notifica della presente sentenza. 4. Il ricorrente, premettendo di avere notificato tale sentenza al Ministero resistente in data 31/03/2014 e che il Ministero non l aveva impugnata, né aveva proposto alcuna somma quale base dell accordo ex art. 34 comma 4 c.p.a., secondo i criteri indicati in sentenza, ha adito questo Tribunale, con il rito dell ottemperanza affinché il Ministero della Difesa fosse condannato ai sensi del medesimo art. 34 comma 4 c.p.a. 5. La Sezione, all esito dell udienza camerale del 26 marzo 2015 ha adottato ordinanza istruttoria con la quale ha così disposto Rilevato che parte ricorrente ha proposto ricorso per ottemperanza alla sentenza di questa Sezione n.1417/2014 del , recante la condanna al risarcimento del danno ex art. 34 comma 4 c.p.a., per non avere la resistente Amministrazione avanzato alcuna proposta risarcitoria, senza peraltro allegare la documentazione inerente il ricorso di merito iscritto al numero di ruolo R.G. n. 1970/2010, ad eccezione della sentenza da ottemperare; Rilevato che la predetta documentazione si rileva essenziale ai fini della liquidazione del danno biologico in relazione in particolare a quegli elementi non evincibili dalla sentenza, quale l età del ricorrente all epoca del sinistro, nonché ai fini della valutazione degli elementi indicati nella relazione del verificatore per la stima del danno biologico, utili anche ai fini della personalizzazione del danno medesimo, secondo quanto indicato nella sentenza n.1417/2014; Ritenuta pertanto la necessità di acquisire il fascicolo iscritto al numero di ruolo R.G. 1970/2010; Ritenuto di dovere rinviare la causa all udienza camerale del 24/09/2015; Riserva sul resto, 6. In data 9 luglio 2015 parte ricorrente ha adempiuto all ordinanza istruttoria ed in data 21 luglio 2015 si è costituito il Ministero resistente con memoria di mero stile.

5 7. Preliminarmente va rilevato che parte ricorrente ha ritualmente richiesto la concreta liquidazione della somma dovuta a titolo risarcitorio da parte del Ministero della Difesa nonché la conseguente condanna, secondo i criteri dettati, ex art. 34 comma 4 c.p.a., con la sentenza n.1417/2014 del , non avendo il medesimo Ministero offerto alcuna somma, secondo quanto dedotto da parte ricorrente e non contestato dal Ministero della Difesa, cui peraltro incombeva la relativa prova, secondo i principi generali in materia di adempimento delle obbligazioni (cfr per tutte Cass. S.U. sentenza n /2001). Ed invero secondo quanto disposto dal medesimo art, 34 comma 4 c.p.a seconda parte Se le parti non giungono ad un accordo, ovvero non adempiono agli obblighi derivanti dall accordo concluso, con il ricorso previsto dal Titolo I del Libro IV, possono essere chiesti la determinazione della somma dovuta ovvero l adempimento degli obblighi ineseguiti. 8. Ai fini della concreta determinazione dell obbligazione risarcitoria, va precisato, seguendo l insegnamento della Suprema Corte al riguardo che in caso di lesioni gravissime con perdita della salute e con perdita totale della capacità lavorativa sia generica che specifica, il danno biologico deve essere necessariamente personalizzato calcolando anche la componente della capacità lavorativa e del danno psichico sicché, ai valori tabellari della stima statica della gravità del danno, devono aggiungersi in aumento le altre componenti, secondo un prudente apprezzamento che tenga conto del tempo della liquidazione e dell'eventuale probabile aggravamento verificatosi successivamente, ove documentato e scientificamente provato (Cass. civ. Sez. 3, Sentenza n del 12/12/2008). 9. Ciò posto, avendo riguardo alla documentazione in atti, il quantum risarcitorio del danno biologico deve stabilirsi avendo riguardo al quantum risarcitorio fissato dalle tabelle del Tribunale di Milano anno 2014 in riferimento alla percentuale di danno biologico determinata nella misura dell 82% da ritenersi congrua (data dalla media dei valori accertati dal verificatore) riferito all età del ricorrente all epoca del sinistro (anni 20) in euro Detto importo va peraltro aumentato, ai fini della personalizzazione del danno medesimo, avuto riguardo alla giovanissima età del ricorrente all epoca del sinistro (14/10/2005), alle gravi conseguenze esistenziali da ritenersi connesse ai postumi residuati dall infortunio di cui è causa paraplegia - ed a quelli futuri - avendo il CTU ritenuto probabile che nel prossimo futuro si renderanno necessari ulteriori ricoveri per il trattamento di complicanze direttamente correlate al deficit neurologico realizzatosi a

6 seguito di tale trauma, nella misura del 20% ( per un ulteriore importo dei euro ,80), per un totale di euro ,80 (un milionecinquantacinque/80) Il danno da inabilità assoluta, stimato dal consulente in 442 giorni, determinato nella forbice da 96 a 145 euro pro die con le tabelle del Tribunale di Milano, va invece fissato, avendo riguardo all importo medio di 120 euro pro die, da ritenersi congruo, in complessivi euro ,00 (cinquantatremilaquaranta/00). 10. Il Ministero va pertanto condannato alla corresponsione in favore del ricorrente della somma complessiva di euro ,80 (un milionecentoottomilaottocentoventi/80). 11. Detta somma, in quanto determinata in base alle tabelle del Tribunale di Milano anno 2014, deve intendersi già rivalutata all attualità, avuto riguardo alla data delle decisione della sentenza della cui ottemperanza si verte in questa sede, mentre sulla medesima andranno poi calcolati gli interessi, secondo quanto di seguito precisato Ed invero l obbligazione a carattere risarcitorio, come noto, è obbligazione di valore e pertanto in relazione alla stessa si applicano sia la rivalutazione che gli interessi La rivalutazione ha infatti la funzione di reintegrare il danneggiato nella stessa situazione patrimoniale nella quale si sarebbe trovato se il danno non si fosse verificato, adeguando l importo della in valori monetari correnti alla data in cui è compiuta la liquidazione giudiziale Sulla somma così determinata andranno peraltro calcolati gli interessi, che hanno la funzione di coprire il ritardo (cd interessi "compensativi") al tasso d interesse legale, secondo i criteri al riguardo dettati da Sent. Cass., ss.uu., n. 1712/1995 secondo cui "gli interessi, determinati nel loro ammontare dal giudice, vanno calcolati dalla data del fatto non sulla somma complessiva rivalutata alla data della liquidazione, bensì sulla somma originaria rivalutata anno dopo anno, cioè con riferimento ai singoli momenti con riguardo ai quali la predetta somma si incrementa nominalmente in base agli indici di rivalutazione monetaria" La somma liquidata, già rivalutata all attualità, ai fini del calcolo degli interessi andrà pertanto devalutata all epoca del sinistro (14/10/2005) e via via rivalutata di anno in anno (cfr al riguardo anche Consiglio di Stato sez. VI, 21/05/2014, n. 2612, secondo cui Secondo i principi che presiedono al regime degli accessori che maturano sui crediti di valore, questi ultimi devono essere maggiorati di rivalutazione monetaria ed interessi

7 compensativi, per il cui calcolo trova applicazione il principio secondo cui tali interessi, dovuti dalle singole date di maturazione del credito, non possono essere calcolati sulla somma liquidata per il capitale, definitivamente rivalutata alla data della liquidazione, ma vanno calcolati di tempo in tempo, con riferimento ai singoli momenti (da stabilirsi in concreto, ad esempio, su base semestrale), con riguardo ai quali la somma equivalente al valore del bene si incrementa nominalmente in base ai prescelti indici di rivalutazione monetaria o in base ad un indice medio fino al momento della liquidazione ). 12. Le spese di lite seguono la soccombenza e si liquidano come da dispositivo. P.Q.M. Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania (Sezione Settima), definitivamente pronunciando sul ricorso in epigrafe proposto, lo accoglie nei sensi di cui in motivazione e per l effetto condanna il Ministero della Difesa a corrispondere al ricorrente, la somma di euro ,80 (un milionecentoottomilaottocentoventi/80), già rivalutata all attualità, oltre agli interessi legali da calcolarsi come indicato in parte motiva. Condanna il Ministero della Difesa alla corresponsione, nei confronti di parte ricorrente, delle spese di lite, liquidate in complessivi euro 1.500,00 (millecinquecento/00), oltre oneri accessori, come per legge. Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa. Così deciso in Napoli nella camera di consiglio del giorno 24 settembre 2015 con l'intervento dei magistrati: Alessandro Pagano, Presidente Diana Caminiti, Primo Referendario, Estensore Luca De Gennaro, Primo Referendario DEPOSITATA IN SEGRETERIA Il 09/11/2015