EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA MONDIALE GLOBAL EDUCATION
|
|
- Agnello Di Gregorio
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1
2
3 EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA MONDIALE GLOBAL EDUCATION
4 COME NASCE L EAS 1/2 Il concetto di sviluppo - illuminismo ed idea di progresso, processo naturale di evoluzione secondo tappe prestabilite verso un fine migliore. mutamento ritenuto positivo che ha un traguardo annunciato ed inesorabile». Si rifà a teorie dualistiche, diffusionistiche ed endogenistiche Sviluppo inteso come sviluppo economico. Crescita = sviluppo. Modernizzazione = occidentalizzazione. RELAZIONI INTERNAZIONALI ORIENTATE DA PATERNALISMO ed INTERESSE STRATEGICO. AIUTO DEL RICCO VERSO IL POVERO EAS: DIVERSE INIIZIATIVE DI INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE, MODELLO DELLA TESTIMONIANZA DEL MISSIONARIO
5 COME NASCE L EAS 2/2 ANNI 70 Verso concezione di sviluppo multidimensionale ANNI 80 Verso concetto di interdipendenza. Il rapporto Nord-Sud fattore di necessità e di vantaggi per entrambi ANNI 90 spettacolarizzazione degli aiuti umanitari o di emergenza, per dare maggiore visibilità e risorse EAS: informazione e sensibilizzazione su interdipendenza tra le regione del mondo. Azioni sporadiche di ONG che non lavorano assieme in modo integrato. Scarso nullo riconoscimento governativo Si afferma il binomio EaS come l insieme di vari percorsi educativi: pace, diritti umani, interculturalità, diversità, ambiente, mondialità... EAS: l immagine negativa presso opinione pubblica sui paesi del Sud innesca processo di critica dell EAS
6 DEAR DEVELOPMENT EDUCATION AND AWARENESS RAISING L Educazione allo sviluppo contribuisce all eradicazione della povertà e alla promozione dello sviluppo sostenibile attraverso approcci educativi ed azioni di sensibilizzazione basate su valori dei diritti umani, responsabilità sociale, uguaglianza di genere ed un senso di comune appartenenza ad un unico modo; sulla comprensione delle disparità delle condizioni di vita e sugli sforzi di superare tali disparità; sulla partecipazione ad azioni democratiche che influenzino situazioni sociali, economiche, politiche e ambientali che hanno effetto sulla povertà e sullo sviluppo sostenibile
7
8 ESS-SI NEI 4 PAESI PARTNER DEL PROGETTO F R A N C I A Sia a livello di educazione nazionale francese che a livello associativo EDD e ESI compiono viaggi separati Riconoscimento di entrambe nell educ. formale Storia lunga alle spalle, lento cammino verso l integrazione dei due «saperi» P O L O N I A Da paese recipient a paese donatore in poco tempo GE entra a far parte del lessico del mondo dell educazione in tempi recenti GE frutto assorbita lentamente dall alto attraverso processi MSH S P A G N A ES e EA viaggiano paralleli DE storia lunga alle spalle ed esistono strategie DE a livello nazionale che però faticano ad affermarsi a livello di comunità autonome
9 L ESS-SI IN ITALIA - Riconoscimento legislativo dell EAS con la legge 49/87 - Difficile convergenza tra ESS e EAS. Due «comunità» di ricerca separate: da un lato Ministero Ambiente, Assessorati Regionali per l ambiente organizzati in un sistema nazionale di educazione ambientale; dall altra ONG e associazioni che hanno definito in maniera autonoma ambiti e competenze. - Scarso interesse da parte di MIUR e MAE a definire un protocollo di accordo comune. - Passaggio da educazione allo sviluppo passaggio ad Educazione alla Cittadinanza Mondiale attraverso un processo dal basso di consultazione partito dalle ONG finalizzato alla definizione di una carta nazionale (2009)
10 L EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA MONDIALE Rende protagoniste le persone del loro processo di crescita e consapevolezza Permette di comprendere e vedere le connessioni che esistono tra i grandi problemi che la comunità internazionale deve affrontare per un futuro umano e ecosostenibile Mette in contatto i territori e le persone del mondo per un apprendimento reciproco e per instaurare relazioni di cooperazione e scambio interculturale Rende capaci di agire come cittadini, a livello individuale e collettivo per innescare cambiamenti promuove l integrazione dei saperi e delle metodologie, per costruire nuove conoscenze intende influenzare le politiche economiche, sociali ed ambientali nazionali e internazionali, affinché siano basate sul rispetto dei diritti umani e quindi più giuste e ecosostenibili
11
12 EDUCAZIONI A..Ai diritti umani.all ambiente all intercultura alla pace alla legalità Queste educazioni hanno tutte caratteristiche in comune. Sono: Saperi mobili, questioni vive (dibattito aperto nei saperi di riferimento, dibattito mediatico e sociale) Contesto di incertezza scientifica Forte dimensione politica (messa in coerenza di saperi socioscientifici particolari in una rappresentazione globale)
13 GE E EDUCAZIONE AI VALORI?
14 GE E EDUCAZIONE AI VALORI? La DE ha fallito, è necessario un novo approccio: fare leva sui valori, insistendo sulla promozione di valori legati alla sfera della Self trascendence People who have stronger self-transcendant values tend to engage in more pro-social behaviours, and sustain that engagement over time. Questo approccio basato sull educazione ai valori non tiene conto dell impatto di educazioni ai valori di segno opposto (sistema culturale che esalta individualismo, il successo economico come riferimento per il valore degli individui e delle loro storie) Tenendo presente alcune lezioni fondamentali (DE ha fallito laddove ha preso scorciatoie basate sul clicktivismo, sulla donazione) e quindi necessità di passare da giustizia al posto di carità responsabilità al posto di partnership per l aiuto. La DE non può essere superficiale e deve puntare ad un cambiamento radicale.
15 QUALE CAMBIAMENTO AUSPICHIAMO? Stephen Sterling distingue tra diversi ordini di cambiamento: di primo ordine, ovvero un apprendimento che ha luogo all interno di limiti accettati e dei paradigmi esistenti, cui si adatta e di cui lascia invariati e indiscussi i valori fondamentali di secondo ordine, che implica un pensiero critico e riflessivo, l imparare ad imparare ; di terzo ordine, ovvero un apprendimento creativo e trasformativo, consapevole delle visioni del mondo e dei modi di agire alternativi. PER RAGGIUNGERE QUESTO TIPO DI CAMBIAMENTO, LA GE DEVE ESSERE EDUCAZIONE ALLA SCELTA CRITICA E CONSAPEVOLE!!!!
16 Andreotti and Souza 2008 GLOBAL EDUCATION: SCELTE EDUCATIVE UNA SOLA RISPOSTA LE POSSIBILITA DIPENDONO DAL CONTESTO EDUCAZIONE 1 Pensa come me e fai ciò che faccio A B EDUCAZIONE 2 Pensa con la tua testa e scegli responsabilmente ciò che devi fare C D
17 ALCUNI ESEMPI Insegno ai miei studenti che le persone nei paesi poveri mancano di tecnologie, educazione e salute. Voglio essere sicura che i miei studenti capiscano che abbiamo l obbligo morale di aiutarli provvedendo assistenza attraverso carità e trasferimento di competenze Insegno ai miei studenti il pensiero critico, a separare i fatti dalle opinioni e a ricercare informazioni imparziali ed oggettive per costruire i propri argomenti. Io credo che il pensiero razionale e scientifico sia l unico modo per costruire una società giusta e felice.
18 ALCUNI ESEMPI Insegno agli studenti che il libro di storia è sempre raccontato dal punto di vista di chi vince e la prospettiva degli oppressi è raramente raccontata. Quindi insegno agli studenti la prospettiva degli oppressi. Voglio che loro combattano per la giustizia sociale Insegno ai miei studenti che ci sono sempre differenti prospettive su un argomento e che qualunque scelta facciano, questa avrà effetto su altre persone. Il mio lavoro è aiutarli in queste scelte e creare spazi affinchè possano sviluppare le capacità per affrontare questa complessità e fare scelte consapevoli
19 IL PROCESSO DI CUI FACCIAMO PARTE, QUESTO STESSO SEMINARIO, SONO CONTRIBUTI ALL APPROCCIO SAPERE COME VERBO IN QUESTO PROCESSO OGNI TASSELLO DI CONOSCENZA E LO SCAMBIO DIALOGICO TRA LE PARTI CONTRIBUISCONO A COSTRUIRE DAL BASSO IL QUADRO TEORICO CUI LA GE FA RIFERIMENTO
20 LA SOLIDARIETA PER (VIDEO DA LONDOO TILOO)
21 LA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE NON E.. La solidarietà deve essere distinta dall altruismo e dalla carità. L altruismo è la disposizione, propensione disinteressata a consacrarsi ed amare gli altri; la carità ha a che fare con un atto di bontà, di generosità verso gli altri. In questi due termini non c è alcun riferimento alla nozione di reciprocità o di cooperazione in cui ciascuno lavora nell interesse generale
22 LA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E.. La SOLIDARIETA è un principio che descrive sentimento di reciprocità, di interdipendenza derivante dal sentire una comune appartenenza ad uno stesso destino. La SOLIDARIETA esiste a diverse scale: siamo solidali con la nostra famiglia, con la nostra città ma anche con altri paesi e in maniera più generale con l insieme degli esseri viventi senza distinzione alcuna: a scala planetaria La SOLIDARIETA è condividere, conoscersi, accettarsi e rispettarsi ma soprattutto condividere delle idee dei progetti e scambiare in reciprocità. La solidarietà internazionale si applica a chi è al di là delle nostre frontiere. E condivisione tra popolazioni, tra società diverse.
23 CONCLUDENDO. SI è anche il collante che lega tra loro i partner coinvolti in questo progetto europeo. La creazione di questo sistema di GE - lo sforzo transculturale che è indispensabile per raggiungere questo obiettivo - è sostenuta dalla volontà dei soggetti coinvolti di trovare vie comuni seguendo il principio che siamo solidali in quanto condividiamo uno stesso destino. Il concetto di reciprocità sotteso a questa modalità di SI prevede una relazione tra una pluralità di soggetti e non geometrie asimmetriche
24 GRAZIE Chi cerca di agire e fare qualcosa per gli altri o per il mondo senza approfondire la propria comprensione di se, la propria libertà, integrità e capacità di amare non avrà nulla da dare agli altri. Comunicheremmo loro nient altro che il contagio delle nostre ossessioni, della nostra aggressività, delle nostre ambizioni e delusioni sui mezzi e sui fini. Thomas Merton (scrittore e religioso Statunitense)
LABORATORI DI INTERCULTURA
UNIONE EUROPEA Fondo europeo per l integrazione di cittadini di paesi terzi LABORATORI DI INTERCULTURA Progetto In Media Res 13 marzo 2014 1. Immigrazione: alcuni dati di contesto IMMIGRAZIONE FENOMENO
DettagliBando per il finanziamento di progetti pilota in aree rurali riguardanti l Educazione allo Sviluppo.
Bando per il finanziamento di progetti pilota in aree rurali riguardanti l Educazione allo Sviluppo. Preambolo Nell'ambito del progetto finanziato dalla Commissione Europea - DG DevCo intitolato "Rural
DettagliCONOSCENZA DELLA NUOVA REALTA
FIGLI DI IMMIGRATI - Conoscenza ed azione per l integrazione TANTI VOLTI DI UNA NUOVA REALTA CONOSCENZA DELLA NUOVA REALTA UNO SGUARDO ALLE PRESENZE (DATI) 1^ ANALISI : le fasce d età più giovani: materna
DettagliLA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE MERCOLEDI 16 MARZO 2016
LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE MERCOLEDI 16 MARZO 2016 1) IL MODELLO «AGATONE» DIDATTICA NEI LICEI Socrate, vieni a sederti qui vicino a me, perché io possa, toccandoti,
DettagliA SCUOLA DI VOLONTARIATO
A SCUOLA DI VOLONTARIATO SI IMPARA A Ad incontrarsi e a rigenerarsi reciprocamente A stabilire nuove relazioni A creare nuovi legami di solidarietà A pensare e ad agire in termini di gratuità A scoprire
DettagliLa Cittadinanza europea e i gemellaggi di Città
La Cittadinanza europea e i gemellaggi di Città Bruxelles, 28 novembre 2012 Emilio Verrengia Segretario Generale Aggiunto A.I.C.C.R.E. Vice Presidente del Congresso dei Poteri locali e regionali del Consiglio
DettagliLe scelte didattiche. Educazioni,
Educazioni, discipline di studio, competenze Le scelte didattiche. Educazioni, Imparare ad apprendere e apprendere a vivere Rovato,, 20 novembre 2008 Quarto incontro Luisa Bartoli e Carlo Baroncelli Primi
DettagliGIUNTA PROVINCIALE DI BIELLA Seduta del 30/12/2005
GIUNTA PROVINCIALE DI BIELLA Seduta del 30/12/2005 ATTO n. 492 OGGETTO: Presa d atto del programma di iniziative culturali e di sensibilizzazione dell Assessorato alla Pace e Cooperazione previste per
DettagliObiettivo strategico 5. Enrica Del Bianco Croce Rossa Italiana Referente regionale ESMST
Obiettivo strategico 5 Enrica Del Bianco Croce Rossa Italiana Referente regionale ESMST Obiettivi strategici 2020 Croce Rossa Italiana Obiettivo strategico 5 Promuoviamo attivamente lo sviluppo dei giovani
DettagliVolontario e Volontariato
Volontario e Volontariato L oscurità non puoi spegnerla, ma puoi accendere la luce. Antico detto Volontario e Volontariato Osservando il volontariato non solo alla ricerca di ciò che esso fa (lo scopo),
DettagliCI SONO STORIE DIFFICILI DA RACCONTARE Conferenza europea di presentazione dei risultati e delle prospettive del progetto
CI SONO STORIE DIFFICILI DA RACCONTARE Conferenza europea di presentazione dei risultati e delle prospettive del progetto 29 GENNAIO 2013 CIRCOLO DELLA STAMPA Corso Venezia, 48 MILANO STOPVIEW UN PERCORSO
DettagliLa rete Le Risorse Umane L originale collaborazione nel progetto triennale La formazione dei manager sanitari presso l Uganda Martyrs University per migliorare la gestione dei servizi sanitari in Uganda
DettagliXVII XIX. Il diritto internazionale dello sviluppo: genesi, evoluzione e prospettive
Indice Acronimi Prefazione alla terza edizione Prefazione alla seconda edizione Prefazione alla prima edizione XI XVII XIX XXI Capitolo I Il diritto internazionale dello sviluppo: genesi, evoluzione e
DettagliLinee per una educazione all amore ed alla sessualità in età L/C. Bologna 26 gennaio 2014 M.Ornella Fulvio
Linee per una educazione all amore ed alla sessualità in età L/C Bologna 26 gennaio 2014 M.Ornella Fulvio Questo tempo Rischio o scivolamento - superficialità - paura - caduta della memoria - stanchezza
DettagliSCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA Tirocinio indiretto TERZA ANNUALITA
SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA Tirocinio indiretto TERZA ANNUALITA INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL INFANZIA E DEL PRIMO CICLO (art.1 c.4 DPR 89 20.03.2009) E meglio una testa
DettagliM i n i s t e r o d e l l I s t r u z i o n e, d e l l U n i v e r s i t à e d e l l a R i c e r c a
M i n i s t e r o d e l l I s t r u z i o n e, d e l l U n i v e r s i t à e d e l l a R i c e r c a Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione
DettagliCAMBIARE I COMPORTAMENTI LA SFIDA DELLE COMPETENZE Presa in carico della Educazione alla Cittadinanza Globale ECG INNOVAZIONE CVM - G.
CAMBIARE I COMPORTAMENTI LA SFIDA DELLE COMPETENZE Presa in carico della Educazione alla Cittadinanza Globale ECG INNOVAZIONE CVM - G. CIPOLLARI MAPPA DEL MONDO DI IERI E DI OGGI CITTADINANZA MULTIPLA
DettagliFondazione Lavoroperlapersona
Fondazione Lavoroperlapersona Fondazione Lavoroperlapersona Siamo una Fondazione di Partecipazione senza scopo di lucro nata nel 2011, con sede a Roma e a Offida, un piccolo borgo nelle Marche. Il senso
DettagliL intervento si articola in tre parti:
La funzione pedagogica del territorio nelle pratiche di solidarietà internazionale L intervento si articola in tre parti: - Il contributo della geografia per la cooperazione allo sviluppo - L analisi geografica
DettagliSport Senza Frontiere Italia Movimento per lo sport etico e solidale
Presentation title Sport Senza Frontiere Italia Movimento per lo sport etico e solidale "Sport has the power to change the world. It has the power to unite in a way that little else does. It speaks to
DettagliIstituto Sacro Cuore Casalnuovo di Napoli
Istituto Sacro Cuore Casalnuovo di Napoli 1 Sommario PREMESSA... 3 FINALITÀ... 3 DESTINATARI... 3 NUCLEI TEMATICI E OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO... 4 LA COSTITUZIONE: I PRINCIPI FONDAMENTALI E LO SCENARIO
DettagliGIOVENTU IN AZIONE. Programma comunitario per l educazione non formale e la mobilità giovanile internazionale
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Direzione Generale Unione Europea, Direzione Generale Istruzione e Cultura GIOVENTU IN AZIONE Programma
DettagliFINALITA Formarsi atteggiamenti e comportamenti permanenti di non violenza e di rispetto delle diversità. Approfondire le relazioni di gruppo.
PREMESSA Il presente percorso nasce e si sviluppa in base all'esigenza di educare gli alunni al rispetto della persona umana ed al senso di responsabilità. La scuola, infatti, come sede formativa istituzionale
DettagliEDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE
EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE QUANTE EDUCAZIONI NELLA SCUOLA ITALIANA? Alla legalità Alle pari opportunità Alla differenza di genere Alla pace Alla salute (droghe, fumo ) Alla mondialità Alla cooperazione
DettagliGLI ORGANISMI INTERNAZIONALI E IL CONCETTO DI SALUTE
GLI ORGANISMI INTERNAZIONALI E IL CONCETTO DI SALUTE Il concetto di salute OMS 1946: "la salute non è semplicemente l'assenza di malattia, ma uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale 5
DettagliLa Carta della Terra per una progettazione educativa sostenibile
La Carta della Terra per una progettazione educativa sostenibile Incontri con le Commissioni POF della Rete La Terra nel cuore Carlo Baroncelli,, Luisa Bartoli Rovato,, 17 febbraio 2011 1. Questioni emerse
DettagliProtocollo d intesa. Tra
Protocollo d intesa Tra IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA (di seguito denominato MIUR) E IL VOLONTARIATO INTERNAZIONALE PER LO SVILUPPO (di seguito denominata VIS) VISTA la
DettagliDocumentazione SGQ SIRQ Moduli didattica rev. 0 del 10/09/2014 I.C. TORTONA B
Scuole in rete per la Qualità MO 344/DID ISTITUTO COMPRENSIVO TORTONA B Viale Kennedy, 14 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131863159 Fax 0131866284 E-mail alic83500d@istruzione.it E-mail certificata alic83500d@pec.istruzione.it
DettagliI PRODOTTI SOLIDALI PEACE STEPS Pelletteria dal laboratorio di Hebron
I PRODOTTI SOLIDALI PEACE STEPS Pelletteria dal laboratorio di Hebron Namastè e Vento di Terra hanno dato vita a questa collaborazione per promuovere i prodotti artigianali della Palestina nel circuito
DettagliLe economie esterne marshalliane
Le economie esterne marshalliane Marshall (1842-1924): fenomeni complessi economie esterne di localizzazione (o locali) distinzione fondamentale economie interne economie esterne nuova unità di analisi:
DettagliCarta di Ottawa per la promozione della salute
Carta di Ottawa per la promozione della salute 1 Conferenza Internazionale sulla Promozione della Salute del 1986 per stimolare l azione l a favore della Salute per Tutti per l anno l 2000 e oltre Promozione
DettagliGLI INTERLOCUTORI DELLA SCUOLA PARITARIA: famiglie, comunità, terzo settore, aziende. Prof. Dario Nicoli Università Cattolica del Sacro Cuore
GLI INTERLOCUTORI DELLA SCUOLA PARITARIA: famiglie, comunità, terzo settore, aziende Prof. Dario Nicoli Università Cattolica del Sacro Cuore Scuola, comunità di comunità La scuola è comunità di comunità:
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. MIUR Ministero dell Istruzione Università e Ricerca. AVIS Associazione Volontari Italiani del Sangue
PROTOCOLLO D INTESA MIUR Ministero dell Istruzione Università e Ricerca AVIS Associazione Volontari Italiani del Sangue VISTA la Legge quadro sul Volontariato 11 agosto 1991, n.266 ed in particolare l
DettagliPedagogia interculturale. Famiglia Scuola Professioni, media e società
Pedagogia interculturale Famiglia Scuola Professioni, media e società Forme familiari matrimoni misti (97-100) Traiettorie di vita familiare & nuove famiglie (Zanatta, 1997) Complessità della morfogenesi
DettagliNASCITA DEI CENTRI ANTIVIOLENZA IN ITALIA. Movimento femminista anni Centro contro la violenza di Modena
NASCITA DEI CENTRI ANTIVIOLENZA IN ITALIA Movimento femminista anni 70 Gruppi femminili di riflessione politica Primi Centri contro la violenza alle donne,, fine anni 80 1991 Centro contro la violenza
DettagliOBIETTIVI MINIMI DI DIRITTO ED ECONOMIA IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE E ABILITA CLASSE QUINTA
OBIETTIVI MINIMI DI DIRITTO ED ECONOMIA IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE E ABILITA CLASSE QUINTA LO STATO E LA SUA EVOLUZIONE STORICA I caratteri delle monarchie assolute in Europa. L assolutismo illuminato.
DettagliLo scenario europeo secondo l indagine IEA-ICCS 2016 e lo spazio nell ordinamento italiano
Bruno Losito, Università Roma Tre Lo scenario europeo secondo l indagine IEA-ICCS 2016 e lo spazio nell ordinamento italiano Un idea di scuola per una società in trasformazione. Il contributo di Cittadinanza
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA TRA. Ministero dell Istruzione, dell Universita e della Ricerca (di seguito denominato MIUR)
PROTOCOLLO D'INTESA TRA Ministero dell Istruzione, dell Universita e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) E Federazione Nazionale Stampa Italiana (di seguito denominato Federazione) Scuola e informazione:
Dettagli(Avvisi) PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI COMMISSIONE. INVITO A PRESENTARE PROPOSTE EAC/01/10 Programma «Gioventù in azione» (2009/C 315/03)
23.12.2009 Gazzetta ufficiale dell Unione europea C 315/3 V (Avvisi) PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI COMMISSIONE INVITO A PRESENTARE PROPOSTE EAC/01/10 Programma «Gioventù in azione» 2007-2013 (2009/C 315/03)
DettagliEducare alla cittadinanza mondiale
Educare alla cittadinanza mondiale Documento di riferimento della Piattaforma Educazione alla Cittadinanza Mondiale Premessa Educazione allo Sviluppo (EAS) è un binomio affermatosi negli anni 80 in Italia
DettagliOBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DELLA CLASSE QUINTA:
LICEO DELLE SCIENZE UMANE A.S. 2016/2017 Programmazione Scienze Umane Classe V MATERIA: Scienze Umane CLASSE: 5 A PREMESSA: Durante il percorso liceale lo studente impara a orientarsi con i linguaggi propri
DettagliI. Studi sociologici dell integrazione europea. Terza giornata 1 Aprile 2015, ore
I. Studi sociologici dell integrazione europea Terza giornata 1 Aprile 2015, ore 10.00 18.00 PARADIGMI DELL INTEGRAZIONE EUROPEA I. DALLA REALTÀ ALL UTOPIA. PENSARE L EUROPA INSIEME AL COSMOPOLITISMO II.
DettagliMilano, 18 novembre 2009
Milano, 18 novembre 2009 Una soluzione partecipata per gli obiettivi del 20-20-20 e della Direttiva europea Clima-Energia. Nuove opportunità di coesione sociale e di sviluppo della sussidiarietà a cura
DettagliCarlo Favaretti Direttore generale Azienda Ospedaliero-Universitaria S. Maria della Misericordia Udine CONOSCENZA E TECNOLOGIA
Carlo Favaretti Direttore generale Azienda Ospedaliero-Universitaria S. Maria della Misericordia Udine CONOSCENZA E TECNOLOGIA 1 Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Magistrale Statale A. Cairoli Liceo Linguistico Liceo delle Scienze Umane
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Magistrale Statale A. Cairoli Liceo Linguistico Liceo delle Scienze Umane Liceo Economico Sociale - Liceo Musicale C.so Mazzini, 7-27100
DettagliSOCIETA EDUCAZIONE FORMAZIONE. A cura di Tortorici Dorotea
SOCIETA EDUCAZIONE A cura di Tortorici Dorotea FORMAZIONE Che vi sia un rapporto diretto tra società ed educazione è fatto incontrovertibile e riconosciuto. Declinare i termini di tale rapporto, i livelli
DettagliI. Studi sociologici dell integrazione europea. Terza giornata 1 Aprile 2015, ore
I. Studi sociologici dell integrazione europea Terza giornata 1 Aprile 2015, ore 10.00 18.00 PARADIGMI DELL INTEGRAZIONE EUROPEA (2) Dal paradigma funzionalista ai paradigmi cosmopolita riflessivo e liberista
DettagliSiamo un organizzazione impegnata a proteggere la vita di bambini in difficoltà e trasformare il disagio in una nuova opportunità
Siamo un organizzazione impegnata a proteggere la vita di bambini in difficoltà e trasformare il disagio in una nuova opportunità Focalizziamo i nostri interventi e le attività in ambito sociale a favore
DettagliNOTIZIE DAL MOSSOTTI: fatti e parole a cura delle studentesse e degli studenti
NOTIZIE DAL MOSSOTTI: fatti e parole a cura delle studentesse e degli studenti articolo n. 27/2016 Cittadini a scuola e nel mondo. Percorsi interdisciplinari alla scoperta del vivere con gli altri. Evento
DettagliCREARE SVILUPPO RISPETTANDO I DIRITTI: IL RUOLO DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE NON GOVERNATIVA
CREARE SVILUPPO RISPETTANDO I DIRITTI: IL RUOLO DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE NON GOVERNATIVA Ada Civitani Presidente CoLomba Cooperazione Lombardia Milano, 18 Novembre 2016 CoLomba Cooperazione Lombardia
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra. Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Direzione Generale. AVIS Regionale Toscana
PROTOCOLLO D INTESA tra Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Direzione Generale e AVIS Regionale Toscana VISTO il D.L. del 16 aprile 1994, n.297 e successive modificazioni ed integrazioni, contenente
DettagliPROGETTI SCUOLA LA GABBIANELLA. Percorso formativo di Educazione alla Mondialità e alla Solidarietà Essere Cittadini del mondo
PROGETTI SCUOLA LA GABBIANELLA Percorso formativo di Educazione alla Mondialità e alla Solidarietà Essere Cittadini del mondo Anno scolastico 2004-05 Obiettivi generali a breve e a lungo termine - attuare
DettagliUna risposta etica alla crisi socio-ambientale. Dott.ssa Carlotta Venturi
Una risposta etica alla crisi socio-ambientale Questione economica 2009 L Aquila - terremoto - 16,000 2010 Haiti - terremoto - 64,700 Questione tecnologica 2011 Tokio - terremoto, tsunami e incidente nucleare
Dettagli1. Termini di riferimento per la presentazione di proposte progettuali nell Ambito tematico: Promozione della cittadinanza globale e diritti umani
ALLEGATO B Regione Toscana Direzione generale della Presidenza - Settore Attività Internazionali D.C.R. n. 26 del 04/04/2012 Piano Integrato delle attività internazionali PROGETTI DI INTERESSE REGIONALE
DettagliL innovazione tecnologica dal fordismo al post-fordismo
L innovazione tecnologica dal fordismo al post-fordismo Obiettivi della lezione Definizione di tecnologia Il rapporto fra scienza e tecnologia nel paradigma della produzione di massa La crisi del fordismo
Dettagli95
94 95 96 97 98 SEZIONE A CURA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO L Istituto è costituito da due indirizzi: il Tecnico per Geometri ed il Liceo Artistico. Pur avendo connotazioni fortemente differenziate, i due indirizzi
DettagliL approccio allo sviluppo umano e la titolo
L approccio allo sviluppo umano e la titolo sua applicazione nelle politiche di sviluppo locale sottotitolo Un approccio multidimensionale al servizio della persona INTRODUZIONE ALLA TEORIA (1) L approccio
DettagliCIVIC.A.S. Facoltà di Sociologia. Contesti Internazionali in evoluzione e Cooperazione Allo Sviluppo. Trento, 9 maggio - 6 giugno 2012
Seminario da 1 CFU terza edizione Trento, 9 maggio - 6 giugno 2012 CIVIC.A.S. Contesti Internazionali in evoluzione e Cooperazione Allo Sviluppo Facoltà di Sociologia Centro per la Formazione alla Solidarietà
Dettagli2015 ANNO EUROPEO PER LO SVILUPPO un opportunità da perseguire
2015 ANNO EUROPEO PER LO SVILUPPO un opportunità da perseguire 13 Aprile 2015 Regione Molise Relatore: Dr.ssa Maria Grazia Rando Funzionario MAECI DGCS referente per il coordinamento della Cooperazione
DettagliIstituto Comprensivo San Vito Viale Trento e Trieste, San Vito Romano Roma tel. 06/ Fax 06/ rmic8an002-distretto Scolastico
Istituto Comprensivo San Vito Viale Trento e Trieste, 30-00030 San Vito Romano Roma tel. 06/9571058 Fax 06/95479212 rmic8an002-distretto Scolastico XXXVI Mail : rmic8an002@istruzione.it web: www.scuolesanvitoromano.it
DettagliGli obiettivi del millennio per lo sviluppo, risultati e prospettive
Gli obiettivi del millennio per lo sviluppo, risultati e prospettive Andrea Stocchiero Indice Breve inquadramento storico Dichiarazione Millennio e Obiettivi I risultati, aspetti positivi e negativi Andare
Dettagli5. Ceri opera una distinzione particolare tra caratteristiche naturali e caratteristiche: a. personali; b. sociali; c. comunitarie.
Besozzi: Società, Cultura, Educazione Capitolo 5.Disuguaglianze e differenze nei processi educativi. Capitolo 7. La trasmissione della cultura: la scuola e gli insegnanti. 1. La questione delle disuguaglianze
DettagliManifesto di Padova sulla Tutela della Salute Globale. afferma i seguenti principi:
Manifesto di Padova sulla Tutela della Salute Globale La FNOMCeO nel considerare la tutela della salute nella sua dimensione globale quale riconoscimento di un fondamentale diritto umano e quale fattore
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI LANGHIRANO POF 2014-2015 ALLEGATO N. 2 PROGETTI
ISTITUTO COMPRENSIVO DI LANGHIRANO POF 2014-2015 ALLEGATO N. 2 PROGETTI SCUOLE DELL INFANZIA: RODARI, TORRECHIARA, PILASTRO I PROGETTI DELLE SCUOLE DELL INFANZIA ATTRAVERSANO, TRASVERSALMENTE, TUTTI I
DettagliLA COLLABORAZIONE CHE
ASL MANTOVA LA COLLABORAZIONE CHE PROMUOVE SALUTE Metodi di lavoro di rete negli interventi di promozione di stili di vita sani e ambienti favorevoli alla salute Ennio Ripamonti Ottobre-Dicembre 2011 Perché
DettagliPROCESSI ANIMATIVI Giancarlo Gola
CdL Scienze dell Educazione DIDATTICA GENERALE E METODOLOGIA DEL GIOCO E DELL ANIMAZIONE PROCESSI ANIMATIVI Quando si parla di animazione si pensi ai giochi, con cui vivacizzare animare appunto un momento
DettagliLaboratorio area antropologica
Laboratorio area antropologica IDENTITÀ AUTONOMIA COMPETENZE CITTADINANZA In primo luogo, la scuola stessa deve essere una vita di comunità in tutto quello che implica questo concetto: le percezioni e
DettagliDi cosa parliamo quando parliamo di politica di cooperazione allo sviluppo (CSV)?
Di cosa parliamo quando parliamo di politica di cooperazione allo sviluppo (CSV)? Come collochiamo la Politica di CSV dell UE nell ambito dell ordinamento giuridico UE e in particolare nel sistema delle
DettagliSeminario Le competenze per insegnare
Seminario Le competenze per insegnare Principi etici e competenze per la professione docente nell ottica della valutazione periodica del personale 12 novembre 2009 Patrizia Appari La società è cambiata:
DettagliSCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO : CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Fonti di legittimazione: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 - Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO : CITTADINANZA E COSTITUZIONE
DettagliPercorso Equipe Caritas diocesana
Presentazione Percorso Equipe Caritas diocesana 2007/2008 a cura di Giuseppe Dardes Obiettivo della presentazione Come Cosa Faremo insieme qualche attività per comprendere come funzionano le tappe Avere
DettagliProblemi e sfide. La povertà
Problemi e sfide La povertà LO SVILUPPO UMANO NORD OVEST ATLANTICO EST Molto alto Alto Medio Basso Dati non disponibili INDIANO SUD La ricchezza nel mondo non è distribuita in modo omogeneo. La povertà
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DON BOSCO SANTA MARIA DI LICODIA. Anno Scolastico 2009/2010
ISTITUTO PER LA RICERCA E LA SPERIMENTAZIONE METODOLOGICA IN EDUCAZIONE E FORMAZIONE ISTITUTO COMPRENSIVO DON BOSCO SANTA MARIA DI LICODIA Corso di aggiornamento Anno Scolastico 2009/2010 1 LA DIDATTICA
DettagliEducazione alla Cittadinanza Globale
Seminario per Enti Locali Ancona, 23-24 marzo 2017 Educazione alla Cittadinanza Globale Sfide e opportunità per le Autorità Locali PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO CFSI TCIC Centro per la Formazione alla Solidarietà
DettagliLinee Guida Educazione ambientale per lo sviluppo sostenibile Parte II Percorsi didattici PARTE II PERCORSI DIDATTICI
PARTE II PERCORSI DIDATTICI PERCORSI DIDATTICI I percorsi didattici: contenuti approcci e metodologia Le schede di percorsi didattici, di seguito proposte, sono state inserite nelle linee guida, per fornire
DettagliSIVtro 20 anni di esperienze
SIVtro 20 anni di esperienze Cannizzo Chiara Communication e project officer SIVtro VSF Italia ONLUS Contesto 845 milioni di persone soffrono di malnutrizione nel mondo 600 milioni di persone muoiono di
DettagliLa didattica che privilegiamo è, in definitiva, quella che non fa testimoni ma protagonisti i bambini. (Loris Malaguzzi 1980)
Qui ci sono bambini e adulti che cercano il piacere di giocare, lavorare, parlare, pensare, inventare insieme. Impegnati ad imparare come l essere e i rapporti delle cose e degli uomini possano essere
DettagliReLab - URW3 RESILIENZA SOCIALE E PROCESSI DI RIGENERAZIONE
ReLab - URW3 RESILIENZA SOCIALE E PROCESSI DI RIGENERAZIONE LE SFIDE DELLA CITTÀ INTERCULTURALE La teoria della resilienza per il governo dei cambiamenti Katia Fabbricatti REsilienceLAB Milano 05/06/2014
DettagliIstruzione e formazione per la cittadinanza attiva, contro le disuguaglianze SEMINARIO DEL GRUPPO DI LAVORO DEI DOCENTI DI SCIENZE UMANE
Istruzione e formazione per la cittadinanza attiva, contro le disuguaglianze SEMINARIO DEL GRUPPO DI LAVORO DEI DOCENTI DI SCIENZE UMANE ROMA 16-17 Marzo Trattazione di temi - problemi disciplinari nella
Dettagli20 E-VENTI PER EUROPA 2020
R 20 E-VENTI PER EUROPA 2020 DIGITAL AGENDA LA GUIDA WIKI http://www.wikicde.it/mediawiki mediawiki/index.php/pagina_principale LA GUIDA Cosa è uno strumento di informazione sull UE e sulle possibilità
DettagliEDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA ECONOMICA
EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA ECONOMICA A LEZIONE DI RISPARMIO: ECONOMICO, AMBIENTALE, ENERGETICO E ALIMENTARE. Il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca si pone l obiettivo di potenziare
DettagliQuasi quattro su dieci intervistati in Italia dichiarano di aver sentito parlare degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (39%).
Metodologia: interviste personali ITALIA Novembre - Dicembre 2016 ANALISI SINTETICA DEL PAESE Tra novembre e dicembre 2016, i cittadini europei sono stati intervistati circa i loro atteggiamenti nei confronti
DettagliGli esperti Ismu. Mariagrazia Santagati. Progetto Interculture - Fondazione Cariplo
Gli esperti Ismu Mariagrazia Santagati Progetto Interculture - Fondazione Cariplo Ruolo e funzioni - Garanti del contenuto che qualifica il Progetto Interculture - sulla base dell assunzione e della condivisione
DettagliSistema dei saperi di una società che si sviluppa e si trasforma
Modelli e sistemi di formazione: evoluzione storica, teoria della formazione planetaria e reti di apprendimento locali Dimensione storica: tutte le società si reggono sulla dinamica di quattro variabili
DettagliCapitolo 15. La pubblicità e le pubbliche relazioni. Capitolo 15 - slide 1
Capitolo 15 La pubblicità e le pubbliche relazioni Capitolo 15 - slide 1 La pubblicità e le pubbliche relazioni Obiettivi di apprendimento Il ruolo della pubblicità nel mix promozionale Le principali decisioni
DettagliCon la circolare del Ministero Pubblica Istruzione, 302 del 1993, il concetto di educazione alla legalità entra nel sistema normativo italiano.
Con la circolare del Ministero Pubblica Istruzione, 302 del 1993, il concetto di educazione alla legalità entra nel sistema normativo italiano. «Educare alla legalità significa elaborare e diffondere un'autentica
DettagliTrapianti e donazioni degli organi: aspetti scientifici, etici e legislativi. Storie di vita Sovigliana-Vinci 30 settembre 2016
Trapianti e donazioni degli organi: aspetti scientifici, etici e legislativi. Storie di vita Sovigliana-Vinci 30 settembre 2016 Codice deontologico infermiere Articolo 40 2009 L'infermiere favorisce l
Dettagli"diventare cittadini "
MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA Istituto Comprensivo E. Mattei Civitella Roveto (AQ) UDA verticale "diventare cittadini " Anno scolastico 2015/2016 PREMESSA Con il termine Cittadinanza
DettagliCos è la didattica per competenze
Cos è la didattica per competenze V I D EOLEZIONE N. 1 I N T R ODUZIONE A L L A F O R M A Z I O N E E VA LU TA Z I ONE D E L L E C O M P E T E N Z E N E L P R I M O C I C LO D I S T R U Z I ONE G I A N
DettagliCittà del Vaticano, 20 giugno ********* Udienza privata con il Santo Padre Francesco
Città del Vaticano, 20 giugno 2015 ********* Udienza privata con il Santo Padre Francesco ********* Saluto di Antonio D Amato Presidente Federazione Nazionale Cavalieri del Lavoro ********* 1 Padre Santo,
DettagliPolitiche giovanili e Piani Locali Giovani
Politiche giovanili e Piani Locali Giovani FORMAZIONE AI COORDINATORI DEI SUB PIANI LOCALI GIOVANI DELLA PROVINCIA DI TORINO MAGGIO 2010 Paolo Paroni Sussidio n. 2 Le nuove politiche per la gioventù La
DettagliNUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010
NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010 Il contesto di riferimento Nel 2008 l AUSL di Aosta ha avviato un progetto di benchmarking della formazione
DettagliAnalisi della qualità dell inclusione. Questionari docenti scuola dell infanzia
Analisi della qualità dell inclusione Questionari docenti scuola dell infanzia Anno scolastico 2013-2014 Questionari compilati Villanova Monteleone 5 docenti 1 SI NO 4 Olmedo 12 docenti 0 SI NO 12 Villanova
DettagliPiergiorgio Reggio Università Cattolica, Milano Metodi, Milano
Imparare dalle reti e dalle comunità di pratica professionale nelle organizzazioni Cremona, 27 Novembre 2009 Piergiorgio Reggio Università Cattolica, Milano Metodi, Milano 1 La prospettiva Dimensione sociale
DettagliAffettività e Sessualità Sessualità, affettività, intimità: perché?
Affettività e Sessualità Sessualità, affettività, intimità: perché? Destinatari principali: Genitori degli alunni delle classi quinte della primaria Zanella Dott.ssa Anna Zanellato 2016 Educazione affettiva
DettagliScritto da Paolo Bellagente Martedì 08 Maggio :16 - Ultimo aggiornamento Martedì 03 Luglio :32
La nostra guida in questa breve scoperta del disturbo giovanile è Michela, maestra elementare specializzata nel Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA). Il mondo del disagio giovanile è veramente molto
DettagliEDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA Competenza 1 al termine del 1 / 2 biennio della scuola primaria (classi seconda/quarta)
Competenza 1 al termine del 1 / 2 biennio della scuola primaria (classi seconda/quarta) L alunno è in grado di: Riconoscere i meccanismi, i sistemi e le organizzazioni che regolano i rapporti tra i cittadini
DettagliINSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA: TEMPO DI SCELTE..
INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA: TEMPO DI SCELTE.. PERCHÉ SCELGO DI AVVALERMI DELL INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA (IRC)? La domanda religiosa è un insopprimibile esigenza della persona umana
DettagliPROFILO DI SALUTE DELLA SCUOLA
RETE SHE PIEMONTE Rete Regionale delle Scuole che promuovono Salute PROFILO DI SALUTE DELLA SCUOLA Istituto di Istruzione Superiore Q. Sella Biella LA RETE EUROPEA DELLE SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE (SHE)
DettagliRuolo e funzioni del Tirocinio. Il modello MARC nel modello di formazione tra Vecchio e Nuovo Ordinamento
Ruolo e funzioni del Tirocinio. Il modello MARC nel modello di formazione tra Vecchio e Nuovo Ordinamento Ruolo e funzioni del Tirocinio. Il modello MARC nel percorso di formazione tra vecchio e nuovo
Dettagli