Comitato Termotecnico Italiano

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1 Comitato Termotecnico Italiano Assemblea dei Soci del 14 aprile 2011 Relazione sulle attività 2010 e sul programma di lavoro 2011

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3 SOMMARIO PARTE PRIMA ATTIVITÀ GENERALI E SINTESI DELL ATTIVITÀ NORMATIVA 1 INTRODUZIONE COLLABORAZIONI CON ENTI E ISTITUZIONI UNI ED ENTI FEDERATI MINISTERI REGIONI AEEG ENEA GSE MONDO ACCADEMICO E ATI SINTESI DELL ATTIVITÀ DI NORMAZIONE TECNICA STRUTTURA OPERATIVA E ATTIVITA SVOLTA NEL ATTIVITÀ DI SVILUPPO VERIFICA SOFTWARE COMMERCIALI PREMESSE ATTIVITÀ SVOLTA E IN CORSO ATTIVITA DI FORMAZIONE EVENTI ORGANIZZATI O PARTECIPATI DAL CTI ATTIVITA PROGRAMMA SITO INTERNET PUBBLICAZIONI LA TERMOTECNICA CTI INFORMA PUBBLICAZIONI PRESENTI SUL SITO INTERNET CORPO ASSOCIATIVO E STRUTTURA OPERATIVA PARTE SECONDA DETTAGLIO DELL ATTIVITÀ NORMATIVA 11 INTRODUZIONE ALLA PARTE NORMATIVA ATTIVITÀ NORMATIVA SVOLTA NEL ATTIVITÀ TRASVERSALE DI INTERESSE DI PIÙ SC Nuova direttiva EPBD Attività ISO/TC SC1 TRASMISSIONE DEL CALORE E FLUIDODINAMICA GL 101 Isolanti e isolamento termico Materiali GL 102 Isolanti e isolamento Metodi di calcolo e di prova (UNI/TS ) iii

4 12.3 SC2 FONTI CONVENZIONALI E GESTIONE DELL ENERGIA GL 201 Combustibili liquidi fossili, serbatoi non in pressione e stazioni di servizio GL 203 Uso razionale e gestione dell'energia GL 206 Idrogeno SC3 GENERATORI DI CALORE E IMPIANTI IN PRESSIONE GL 303 Progettazione e costruzione di attrezzature in pressione e di forni industriali GL 304 Integrità strutturale degli impianti a pressione GL 305 Esercizio e dispositivi di protezione delle installazioni a pressione SC4 SISTEMI E MACCHINE PER LA PRODUZIONE DÌ ENERGIA GL 401 Centrali elettriche e turbine a gas per uso industriale GL 403 Sistemi di compressione ed espansione GL 405 Cogenerazione e poligenerazione GL 406 Motori Gruppo Misto CTI CUNA SC5 CONDIZIONAMENTO DELL ARIA E REFRIGERAZIONE GL 501 Impianti di raffrescamento: ventilazione e condizionamento GL 502 Filtri e filtrazione GL 503 Impianti di raffrescamento: pompe di calore, condizionatori, scambiatori, compressori GL 504 Impianti frigoriferi: sicurezza e protezione dell'ambiente GL 505 Impianti frigoriferi: refrigerazione industriale e commerciale GL 506 Impianti di raffrescamento Progettazione, fabbisogni di energia (UNI/TS ) SC6 RISCALDAMENTO E VENTILAZIONE GC 601 Imp. di riscal. Prog., fabb. di energia e sicurezza (UNI/TS e ) GC 602 Imp. di riscal. Esercizio, conduzione, manutenzione, misure in campo e ispezioni GL 604 Componenti degli impianti di riscaldamento Produzione del calore, generatori a combustibili liquidi, gassosi e solidi GL 605 Componenti degli impianti di riscaldamento Emissione del calore (radiatori, convettori, pannelli a pavimento, soffitto, parete, strisce radianti) GL 606 Componenti degli impianti di riscaldamento Reti di distribuzione GL 608 Impianti geotermici a bassa temperatura con pompa di calore GL 609 Stufe, caminetti e barbecue ad aria e acqua (con o senza caldaia incorporata) GL 610 Camini Interfaccia CEN/TC 166 e CEN/TC GLM 611 Camini Attività nazionale Gruppo Misto CTI CIG SC7 TECNOLOGIE DI SICUREZZA GL 703 Sicurezza degli impianti a rischio di incidente rilevante SC8 MISURA DEL CALORE E CONTABILIZZAZIONE GL 803 Contabilizzazione del calore SC9 FONTI RINNOVABILI DI ENERGIA GL 901 Energia solare GL 902 Biocombustibili solidi GL 903 Energia da Rifiuti GL 904 Biogas da fermentazione anaerobica e syngas biogenico GL 905 Bioliquidi per uso energetico SC10 TERMOENERGETICA AMBIENTALE E SOSTENIBILITA GL 1001 Impianti industriali e civili Aspetti ambientali GL 1002 Criteri di sostenibilità delle biomasse Biocarburanti Gruppo misto CTI CUNA GL 1003 Criteri di sostenibilità della biomassa Bioc. solidi per applicazioni energetiche PROGRAMMI DEI LAVORI NORMATIVI PER IL SC1 TRASMISSIONE DEL CALORE E FLUIDODINAMICA SC2 FONTI CONVENZIONALI E GESTIONE DELL ENERGIA SC3 GENERATORI DI CALORE E IMPIANTI IN PRESSIONE SC4 SISTEMI E MACCHINE PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA SC5 CONDIZIONAMENTO DELL ARIA E REFRIGERAZIONE SC6 RISCALDAMENTO E VENTILAZIONE SC7 TECNOLOGIE DI SICUREZZA iv

5 13.8 SC8 MISURA DEL CALORE E CONTABILIZZAZIONE SC9 FONTI RINNOVABILI DI ENERGIA SC10 TERMOENERGETICA AMBIENTALE E SOSTENIBILITA NORME PUBBLICATE E PROGETTI IN CORSO ASPETTI GENERALI NORME PUBBLICATE PROGETTI DI NORMA IN CORSO ORGANIZZAZIONE DEI SC E GL DEL CTI SEGRETERIE E CHAIRMANSHIP INTERNAZIONALI ALLEGATO 1 STRUTTURA OPERATIVA DI SC E GL ALLEGATO 2 NORME CTI PUBBLICATE DA UNI NEL ALLEGATO 3 NORME DI COMPETENZA CTI PUBBLICATE DA ISO NEL ALLEGATO 4 PROGETTI NAZIONALI IN ELABORAZIONE ALLEGATO 5 PROGETTI CEN E ISO IN ELABORAZIONE PROSPETTO 1 SC 01 TRASMISSIONE DEL CALORE E FLUODINAMICA Prospetto 1 A Progetti di norma CEN del GL101 Isolanti e isolamento. Materiali Prospetto 1B Progetti CEN del GL 102 Isolanti e isolamento. Metodi di calcolo e di prova Prospetto 1C Progetti di norma ISO dei GL101 e PROSPETTO 2 SC 02 FONTI CONVENZIONALI E GESTIONE DELL ENERGIA Prospetto 2A Progetti di norma CEN del GL201 Combustibili liquidi fossili, serbatoi non in pressione e stazioni di servizio Prospetto 2B Progetti CEN e ISO del GL 203 GGE Uso razionale e gestione dell energia Prospetto 2C Progetti di norma ISO del GL206 Idrogeno PROSPETTO 3 SC 03 GENERATORI DI CALORE E IMPIANTI IN PRESSIONE Prospetto 3A Progetti di norma CEN e ISO del GL303 Progettazione e costruzione di attrezzature a pressione e di forni industriali Prospetto 3B Progetti di norma ISO del GLM305/SG01 Dispositivi di protezionee controllo degli impianti a pressione PROSPETTO 4 SC 04 SISTEMI E MACCHINE PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA Prospetto 4A Progetti di norma CEN e ISO del GL401 Centrali elettriche e turbine a gas per uso industriale Prospetto 4B Progetti CEN e ISO del GL403 Sitemi di compressione ed espansione Prospetto 4C Progetti di norma CEN e ISO del GLM406 Motori PROSPETTO 5 SC 05 CONDIZIONAMENTO DELL ARIA E REFRIGERAZIONE Prospetto 5A Progetti CEN e ISO del GL501 Imp. di raffr.: ventilazione e condizionamento Prospetto 5B Progetti di norma CEN e ISO del GL502 Filtrazione e filtri Prospetto 5C Progetti CEN del GL503 Impianti di raffrescamento: pompe di calore, condizionatori, scambiatori, compressori Prospetto 5D Progetti CEN del GL504 Imp. frigoriferi: sicurezza e prot. dell ambiente Prospetto 5E Progetti CEN del GL505 Imp. frigoriferi: refrigerazione ind. e commerciale Prospetto 5F Progetti di norma ISO dei GL503, 504 e PROSPETTO 6 SC 06 RISCALDAMENTO E VENTILAZIONE Prospetto 6A Progetti di norma CEN del GL601 Impianti di riscaldamento Progettazione, fabbisogni di energia e sicurezza (UNI/TS e ) e 602 Impianti di riscaldamento Esercizio, conduzione, manutenzione misure in campo e ispezioni Prospetto 6B Progetti di norma ISO del GL 601 Impianti di riscaldamento Progettazione, fabbisogni di energia e sicurezza (UNI/TS e ) e 608 Impianti geotermici a bassa temperatura con pompa di calore Prospetto 6C Progetti di norma CEN del GL604 Componenti degli impianti di riscaldamento Produzione del calore, generatori a combustibili liquidi, gassosi e solidi Prospetto 6D Progetti di norma CEN del GL605 scaldanti Componenti degli impianti di riscaldamento Emissione del calore v

6 Prospetto 6E Progetti di norma CEN del GL606) termici Componenti degli impianti di riscaldamento Reti di distribuzione Prospetto 6F Progetti di norma CEN del GL609 Stufe, Caminetti e barbecue ad aria ed acqua Prospetto 6G Progetti di norma CEN del GL610 Interfaccia CEN/TC 166 e CEN/TC PROSPETTO 7 SC 08 MISURA DEL CALORE E CONTABILIZZAZIONE Prospetto 7A Progetti di norma CEN del GL803 Contabilizzazione del calore PROSPETTO 8 SC 09 FONTI RINNOVABILI DI ENERGIA Prospetto 8A Progetti di norma CEN e ISO del GL901 Energia solare Prospetto 8B Progetti di norma CEN e ISO del GL902 Biocombustibili solidi Prospetto 8C Progetti di norma CEN del GL903 Energia dai rifiuti PROSPETTO 9 SC 010 TERMOENERGETICA AMBIENTALE E SOSTENIBILITÀ Prospetto 9A Progetti CEN del GLM1002 Criteri di sost. delle biomasse Biocarburanti vi

7 PRINCIPALI SIGLE E ABBREVIAZIONI CEI: Comitato Elettrotecnico Italiano CEN: European Committee for Standardization CENELEC: European Committee for Electrotechnical Standardization CIG: Comitato Italiano gas CT: Commissione Tecnica UNI EF: Ente Federato all UNI EN: European Standard EOTA: European Organisation for Technical Approvals GL: Gruppo di Lavoro CTI GM: Gruppo di Lavoro Misto tra più enti di normazione ISO: International Standard Organization JPC: Joint Project Committee JWG: Joint Working Group OT: Organo Tecnico (definizione generale per CT, GL, SG, SC, WG) PC: Project Committee pren: Draft European Standard UNI: Ente Nazionale Italiano di Unificazione SG: Sottogruppo di lavoro CTI SC: Sottocomitato CTI o anche CEN o ISO TC: Technical Committee CEN o ISO TS: Specifica Tecnica WG: Working Group CEN o ISO vii

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9 PARTE PRIMA Attività generali e sintesi dell attività normativa 1 INTRODUZIONE Scopo della Relazione è di illustrare le attività svolte dal CTI nell Anno Sociale (A.S.) 2010 e di tracciare il programma di lavoro per il E divisa in due parti: la prima parte descrive l attività e i programmi del CTI nel loro complesso; la seconda parte presenta nel dettaglio l attività e i programmi di normazione tecnica svolti nell ambito della Convenzione di Federazione con UNI. Nel 2010 il CTI ha perseverato nel suo obiettivo generale di migliorare gli strumenti normativi a disposizione del mondo termotecnico e di accrescere la cultura tecnica di settore in modo consapevole ed equilibrato. Ciò attraverso la partecipazione alle varie attività di tutte gli attori interessati direttamente e indirettamente ai temi peculiari della produzione e utilizzo dell energia termica. La ricerca dell equilibrio di vedute tra le parti coinvolte sui vari argomenti è l aspetto che differenzia profondamente il CTI da tutte le associazioni di categoria e che rende la sua attività interessante e utile soprattutto per le Istituzioni pubbliche. La presente parte della Relazione affronta, in termini consuntivi e programmatici, i seguenti aspetti che caratterizzano la vita quotidiana del Comitato: collaborazioni con enti e istituzioni; attività di normazione tecnica (sintesi); attività di sviluppo e di certificazione software; corsi formazione ed eventi pubblici; pubblicazioni e sito internet; corpo associativo.

10 2 COLLABORAZIONI CON ENTI E ISTITUZIONI 2.1 UNI ED ENTI FEDERATI Il CTI svolge in collaborazione con UNI e anche con altri Enti Federati (EF) all UNI la sua attività di normazione tecnica che viene sintetizzata nel Capitolo 3 e illustrata nel dettaglio nella seconda parte della Relazione. In questo paragrafo vengono invece presentati alcuni aspetti sui rapporti tra i diversi enti e sulla loro evoluzione. Nel 2010 UNI ha portato a termine il programma di scioglimento del patto di federazione con ben 7 EF 1 ed ha dato corso ad alcune importanti iniziative: la costituzione di nuove Commissioni Tecniche UNI in sostituzione degli EF sciolti e l avvio di attività finalizzate al consolidamento del Sistema UNI Enti Federati attraverso l uniformazione delle procedure di lavoro e anche dell immagine dell intero Sistema nei confronti degli utenti. Tra le diverse attività, particolarmente importante è la messa a punto, iniziata nel 2010 e che terminerà nel primo semestre 2011, di nuovi regolamenti UNI per lo sviluppo della normativa tecnica nazionale e internazionale ai quali gli attuali EF dovranno necessariamente adeguarsi. Da questo punto di vista, grazie alle modifiche introdotte negli ultimi anni, i regolamenti CTI dovranno essere aggiornati in minima parte. Come per il 2009 anche nel 2010 sono stati predisposti ed elaborati da parte degli EF dei questionari finalizzati alla comparazione delle rispettive attività di normazione tecnica. Nel prospetto seguente sono illustrati alcuni risultati che evidenziano il contributo, sicuramente importante, del CTI sul complesso dei sette EF oggi operanti. Alcuni parametri ottenuti con l indagine coordinata da UNI sull attività degli EF svolta nel 2010 (primi nove mesi) e incidenza del contributo del CTI. Parametro (valori riferiti ai primi nove mesi del 2010) CTI Totale Incidenza % EF CTI su EF Numero OT 2 nazionali registrati ,90 Numero riunioni OT nazionali ,60 Numero esperti registrati in OT ,54 Numero esperti registrati in WG CEN ,30 Numero TC/SC CEN di competenza ,76 Numero WG ISO di competenza ,77 Numero esperti registrati in WG ISO ,69 Numero pren. ISO in inchiesta, al voto finale ,08 Numero WG CEN di cui si detiene la segreteria ,57 Numero SC/CT CEN di cui si detiene la segreteria ,00 Nunero Workitems CEN in corso di elaborazione nell OT di cui si detiene ,00 la segreteria Numero SC/TC ISO di cui si detiene la segreteria ,69 Numero Workitems ISO in corso di elaborazione nell OT di cui si ,68 Detiene la segreteria Numero pr nazionali allo studio ufficialmente registrati c/o UNI ,44 1 Dei 14 EF quelli rimasti in attività oltre al CTI sono: CIG, CUNA, UNISIDER, UNINFO, UNICHIM e UNIPLAST. 2 OT: organo tecnico, in termini generali un Gruppo di Lavoro o un altro organo collegiale. 3 Uno stesso soggetto fisico che partecipa a più riunioni viene contato più volte. 2

11 Tra gli aspetti di rilievo che dovranno essere affrontati nel corso del 2011 va evidenziata la necessità di definire l OT di riferimento per gli EF e che in UNI coincide con la CT (Commissione Tecnica, oggi una sessantina 4 ), mentre negli EF dovrà essere opportunamente individuata in modo da definire il loro peso individuale sull attività complessiva svolta dal Sistema UNI. In questo quadro, il CTI è organizzato in una quarantina di GL spesso suddivisi in Sottogruppi (SG) raggruppati in 10 SC 5 e come mole di lavoro ritiene di essere equivalente indicativamente a circa 15 CT UNI. 2.2 MINISTERI Sono di seguito illustrate le attività suddivise secondo i principali Ministeri con i quali il CTI collabora. Gran parte del lavoro viene svolto per i Ministeri dello Sviluppo Economico e dell Ambiente. Altre attività fanno riferimento al Ministero del Lavoro e al Ministero dell Interno (quando è coinvolto il Corpo dei Vigili del Fuoco) o, indirettamente, a quello dell Economia (attraverso l Agenzia delle Dogane). Ministero dell Interno. Nel 2010, il CTI ha finalizzato il lavoro di coordinamento, a supporto del Ministero Direzione Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica Area Prevenzione Incendi per la stesura di una proposta di regola tecnica di prevenzione incendi per gli impianti di cogenerazione (revisione del D.M. 22/10/2007). Al momento si rimane in attesa della versione definitiva di tale decreto. Ministero dell Ambiente, della tutela del territorio e del mare Nel 2010 sono terminate le attività relative al Dlgs. n.152/2006 Norme in materia ambientale. Il contributo del CTI è stato concentrato prevalentemente sulla parte V, Titolo II, che disciplina gli impianti termici civili, al fine di individuare le incongruenze con altri atti legislativi in vigore e con norme tecniche nazionali ed europee e suggerire, quindi, le necessarie correzioni ed integrazioni. Il testo emendato del Dlgs, tuttavia, ha recepito in minima parte quanto elaborato dal CTI che ha evidenziato nuovamente i vari problemi nel corso di una audizione (15 giugno) presso la Commissione Ambiente della Camera dei Deputati (Presidente: On. Alessandri Angelo). In particolare si è parlato di modifiche in tema di impianti termici e soprattutto per quello che riguarda gli aspetti legati al progresso tecnologico del settore e alla libera circolazione dei prodotti; necessità di indirizzare, a livello nazionale, le regioni a schemi standard di formazione e per il rilascio dei patentini; alcune incongruenze presenti nello schema di decreto a riguardo dei CV (certificati verdi) concessi agli impianti di cogenerazione. Tuttavia tutto il lavoro svolto ha portato, nel suo complesso, a risultati inferiori alle aspettative e il Dlgs. n.152 rimane a tutt oggi un testo problematico per il settore termotecnico e ciò probabilmente porterà a delle iniziative di settore presso la CE

12 Sempre su tematiche di interesse per il MATTM, il CTI sta lavorando alla stesura di un pacchetto di specifiche tecniche per la definizione di uno schema di qualificazione dei produttori di biocarburanti e bioliquidi sostenibili nell'ambito della direttiva 2009/28/CE RED e della direttiva 2009/30/CE FQD. Il lavoro viene svolto frequentemente a Roma per favorire la partecipazione di rappresentanti Istituzionali. Ministero dello Sviluppo Economico Una importante attività CTI di interesse del MSE è quella sviluppata nel 2010 nel quadro tracciato dal Dlgs. n. 115/08 per il recepimento della direttiva 2006/32/CE sull efficienza energetica degli usi finali dell energia 6 (gestione dell energia, requisiti delle ESCO, ecc.). E proseguita anche la collaborazione con il Ministero in tema di prestazioni e di certificazione energetica degli edifici. L argomento coinvolge trasversalmente tutte le componenti del comparto edilizio dal mondo professionale, alle imprese di costruzione e ai produttori dei componenti impiantistici, fino all utenza finale 7. Il CTI ha proseguito l attività di verifica di conformità dei software commerciali per il calcolo delle prestazioni energetiche degli edifici ai sensi del D.P.R. n 59 del 2 aprile 2009 (per il momento limitata alle parti 1 e 2 della UNI/TS 11300). L attività si è rilevata molto importante, in quanto ha portato a considerare con maggiore attenzione il lavoro di sviluppo normativo da parte delle diverse categorie professionali coinvolte 8. 6 Questa attività è legata a quella del GL 203 del CTI Uso razionale e gestione dell'energia per la quale si rimanda alla parte normativa della Relazione. In questo settore il CTI opera soprattutto a livello internazionale e partecipa a: Sector Forum Energy Mangement; CEN/CENELEC JWG 1 Energy audit advisory group del CEN/CENELEC; CEN/CENELC JWG 2 "Origin certificates"; CEN/CENELEC JWG 4 Energy Efficiency and Saving calculations ; l'iso/iec JPC2 Terminology on Energy efficiency ; ISO PC 242 Energy Management ; nuovo ISO/TC 255 "Energy saving" e CEN/CENELEC JWG 3 Energy Management and related services General requirements and qualification procedures, la cui presidenza e segreteria sono state assegnate al CTI. L'attività del JWG 3, che si occupa di norme relative ai servizi di efficienza energetica, ai sistemi di gestione dell'energia, agli energy managers e alle metodologie di benchmarking per l'efficienza energetica, è stata notevole tanto che, in netto anticipo sui tempi medi di sviluppo delle norme EN, nel maggio 2010 è stata pubblicata la EN Energy efficiency services. Definition and requirements sviluppata da un WG coordinato dal CTI. A livello nazionale le attività del GL 203, si sono concentrate su due norme: una per la definizione dei requisiti minimi delle ESCO (UNI CEI pubblicata nell'aprile 2010) e l'altra per i requisiti di qualificazione degli Esperti in Gestione dell'energia (EGE), o Energy Manager, pubblicata nel dicembre 2009 come UNI CEI 11339). 7 Al fine di facilitare l applicazione dei disposti legislativi sviluppati dal MSE, nel 2008 erano state rese disponibili le norme UNI/TS prestazioni energetiche degli involucri edilizi e impianti di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria, mentre nel 2009 è stata finalizzata la UNI/TS (prestazioni degli impianti di raffrescamento estivo degli edifici) che è stata pubblicata da UNI nel marzo Nel corso del 2011 sarà pubblicata anche l attesa UNI/TS impianti a fonti rinnovabili il cui testo è stato già definitivamente approvato dal gruppo di lavoro a fine Nel 2011 proseguiranno anche i lavori di revisione delle prime due parti della UNI/TS 11300, già iniziati nel corso del secondo semestre del La verifica di conformità alla UNI/TS consiste in un esame approfondito del software che comprende sia un controllo sulle modalità con cui il programma implementa i vari calcoli richiesti nella specifica, sia un analisi dei risultati finali, i quali, affinché il software possa essere dichiarato conforme, devono presentare uno scostamento, in valore assoluto, non superiore al 5% rispetto ai valori di riferimento, per tutti i casi previsti nel processo di verifica. Attualmente, i software che sono stati dichiarati conformi sono 21 e le richieste di verifica di conformità sono state 27. A fine 2010 è stato costituito anche un gruppo di lavoro formato dalle softwarehouse con software certificati per migliorare il sistema e mettere a punto le modalità di mantenimento. L avvio di quest attività di verifica ha comportato la messa a punto di un sistema composto da fogli di calcolo e da un insieme di studi di caso (26 basati su 3 diverse geometrie di edifici), alcuni dei quali (al momento 6) sono 4

13 Sul tema, il CTI è fortemente impegnato nel favorire il massimo coinvolgimento delle Regioni e, a tale fine, nel corso del 2011 svolgerà un importante Forum sulla certificazione energetica (FCE 2011) che verrà riproposto ciclicamente (maggiore dettagli sono riportati nel Paragrafi 2.3 e 7.2). Una ulteriore collaborazione con il MSE, iniziata nel 2010 e che proseguirà nel 2011, riguarda il recepimento della Direttiva 2010/31/CE in materia di efficienza energetica degli edifici. Presso il Ministero è stato avviato un tavolo tecnico a cui sono stati invitati a partecipare i rappresentanti di CTI 9, ENEA e RSE. Nel corso dei primi incontri sono stati delineati i seguenti principali obiettivi: definizione degli edifici di riferimento, rappresentativi del parco edilizio nazionale ai fini dell'applicazione dell'art. 5 della Direttiva (quadro metodologico comparativo); revisione dei disposti relativi alla manutenzione e ispezione degli impianti di climatizzazione invernale (art. 14); definizione di linee guida per la manutenzione e l'ispezione degli impianti di condizionamento (art. 15); revisione degli attuali limiti di EP 10 invernale e introduzione di analoghi limiti per la climatizzazione estiva e l'illuminazione; stati pubblicati sul sito internet del CTI, così come richiesto dal decreto 115/08. La scelta della tipologia degli edifici e le ipotesi sulle loro caratteristiche strutturali e impiantistiche sono state studiate appositamente per verificare che lo scostamento si mantenga al di sotto della soglia imposta nel caso in cui cambi l importanza relativa delle diverse variabili di calcolo del modello proposto dalla UNI/TS In tal senso, diverse configurazioni mettono in luce diversi aspetti della metodologia di calcolo e la combinazione fra le varie possibilità di imputazione dati e di situazioni, che si possono presentare e che hanno come scopo quello di far emergere eventuali criticità nei software. L accuratezza nella scelta del campione per la verifica assicura quindi la conformità alla UNI/TS nella generalità dei casi. Nel corso del 2011 si prevede che gli studi di caso, unitamente ai fogli di calcolo necessari per l ottenimento dei risultati, saranno revisionati e migliorati in relazione alle modifiche che verranno effettuate sulle prime due parti della UNI/TS Alla parte 1 e alla 2 si aggiungeranno necessariamente le parti 3 e 4 e quindi per tutto il 2011 sarà pianificata un attività di implementazione dei fogli e casi studio con l obiettivo di coprire tutte le parti e gli aspetti della UNI/TS E evidente, infatti, la stretta relazione tra sviluppo normativo e realizzazioni di strumenti informatici ed esempi applicativi delle norme stesse. 9 Il contributo del CTI coinvolge le seguenti competenze interne: GL 102 "Isolanti e isolamento Metodi di calcolo e di prova" in collaborazione con il GL 601 "Impianti di riscaldamento Progettazione, fabbisogni di energia e sicurezza" per la ridefinizione dei limiti del fabbisogno di energia primaria EP per la climatizzazione invernale e nell'introduzione di limiti analoghi per quanto riguarda la climatizzazione estiva. GL 503 "Impianti di raffrescamento: pompe di calore, condizionatori, scambiatori, compressori" per preparare una proposta per i libretti di impianto e di centrale in analogia con quanto fatto per il riscaldamento, nonché delle linee guida per la manutenzione degli impianti di climatizzazione estiva; GL 602 "Impianti di riscaldamento Esercizio, conduzione, manutenzione, misure in campo e ispezioni" per la revisione dei disposti relativi alla manutenzione e ispezione degli impianti di climatizzazione invernale (allegato L del DLgs 311) e della relativa modulistica (allegati F e G del DLgs 311, libretti di centrale e di impianto); Per la definizione dei nuovi limiti si pensa di introdurre un diverso approccio metodologico che prevede che il valore limite di EP sia calcolato rispetto ad un "edificio di riferimento" che ha forma, geometria, destinazione d uso e localizzazione uguali all edificio di progetto ma in cui parametri come il livello di isolamento, l efficienza degli impianti, il profilo di utilizzo, gli apporti gratuiti ecc. sono sostituiti da valori di riferimento definiti dal legislatore in funzione della zona climatica e della destinazione d'uso dell'edificio. Questa attività dovrà necessariamente coordinarsi con la revisione attualmente in atto della UNI/TS che costituisce il principale riferimento normativo per le verifiche di progetto. 5

14 revisione delle linee guida per la certificazione energetica. Un diverso fronte di lavoro di primaria importanza che vede la collaborazione del CTI con il MSE e il Ministero del Lavoro oltre che con INAIL/ISPESL è quello inerente la preparazione di specifiche tecniche di ausilio al D.M. 329/2004 e relativo alla utilizzazione ed esercizio degli apparecchi a pressione 11. Con il MSE è proseguita infine l attività sulle specifiche tecniche di interesse della piccola e della micro cogenerazione (maggiori dettagli nella parte dedicata ai rapporti con l AEEG). A tal proposito, il CTI ha collaborato per la stesura sulla semplificazione degli aspetti fiscali riguardanti gli impianti di cogenerazione. 2.3 REGIONI Il CTI collabora sempre di più con le singole Amministrazioni regionali. Per esempio, nel 2010 ha partecipato ad un tavolo tecnico costituito dalle regioni del bacino padano (di interesse particolare delle regioni Lombardia e Piemonte) nelle attività di regolamentazione delle polveri derivanti dall utilizzo delle biomasse in piccoli dispositivi di combustione in ambito civile, fornendo gli elementi conoscitivi necessari del settore. Nel corso del 2010 il CTI ha inoltre proseguito anche il supporto a Regione Lombardia a riguardo dei seguenti temi: revisione dell'allegato C della Delibera Regionale n. 6501/2001 relativo alla definizione dei limiti di emissione degli impianti termici industriali e civili soggetti ad autorizzazione, quindi aventi potenza termica superiore a 3 MW se alimentati a gas naturale e a 1 MW se alimentati a gasolio o biomasse; definizione di specifiche per l'installazione, la progettazione e gli aspetti ambientali degli impianti geotermici a pompa di calore. Questa attività, di prioritario interesse per i potenziali risparmi di energia primaria conseguibili nel settore edilizio, è stata seguita fin dalle prime fasi da Regione Lombardia che ha manifestato la necessità di disporre di adeguati strumenti normativi per poter regolamentare la materia. Infine il CTI ha in atto una serie di azioni mirate al maggiore coinvolgimento delle Regioni e alla collaborazione tra le medesime al fine di favorire la massima uniformità dell approccio delle Istituzioni ai temi di interesse termotecnico. In questo quadro va inserito l iniziativa del Forum FCE 2011 menzionato nella parte relativa ai rapporti con il MSE e nel Capitolo Prestazione energetica in termini di energia primaria per unità di superficie dell edificio (kwh/m 2 ). 11 Il D.M. prevede all art. 3 che vengano emanate da parte dei Ministeri vigilanti delle Specifiche tecniche di attuazione. I Ministeri vigilanti (sopra citati) si sono quindi rivolti ad UNI che a sua volta ha delegato il CTI, attraverso il suo SC3, a conseguire il risultato. In questo contesto, nell ambito del CTI e sulla base di quanto riportato nel D.M. 329 è stata creato anche un Comitato di Coordinamento (CdC) che raggruppa tutte le organizzazioni coinvolte dal D.M., al fine di meglio indirizzare i lavori del SC3 del CTI. I documenti del CdC, che si riunisce periodicamente, sono raccolti in una apposita sezione del sito del CTI. Le specifiche tecniche saranno articolate nella serie UNI/TS che sarà suddivisa in 10 parti. La prima è stata pubblicata nel 2009: UNI/TS Attrezzature a pressione Messa in servizio ed utilizzazione delle attrezzature e degli insiemi a pressione Valutazione dello stato di conservazione di efficienza delle tubazioni in esercizio ai fini della riqualificazione periodica d integrità. In questa attività sono coinvolti numerosi GL e un cospicuo numero di esperti. L attività è trattata in dettaglio nella parte normativa della Relazione. 6

15 2.4 AEEG Nel 2010 il CTI ha proseguito le attività di confronto con l Autorità sui temi legati alla promozione dell efficienza energetica attraverso i TEE, sulla qualificazione delle ESCO, sui sistemi di gestione dell energia, sulle diagnosi energetiche e sugli esperti di gestione dell energia. Si sta inoltre valutando, nel quadro delle attività 2011 e congiuntamente con Accredia, le modalità di accreditamento degli enti di certificazione, sempre in materia di sistemi di gestione dell energia e di ESCO. Alle luce delle novità introdotte per l AEEG dal recepimento nazionale della Direttiva 2009/28/CE, il CTI intende coinvolgere maggiormente l Autorità sui temi riguardanti l energia termica. Ciò con particolare riferimento alle problematiche normative delle reti di teleriscaldamento e dei principi base necessari per fissare il valore economico del calore. 2.5 ENEA Nel 2010 il CTI ha proseguito la collaborazione con ENEA che ha già portato alla messa a punto di una metodologia per l elaborazione di dati climatici necessari per la progettazione degli impianti di riscaldamento e raffrescamento. In sostanza, il lavoro è finalizzato alla messa a punto di anni climatici tipo per ogni provincia italiana (ottenuti dai dati orari di irradianza solare su superficie orizzontale, temperatura, velocità del vento e umidità relativa mediati su 10 anni di osservazioni). Verranno quindi messe a disposizione degli utenti serie storiche idonee all utilizzo di metodi di calcolo in regime dinamico e anche statico. Si tratta di un progetto che si ritiene particolarmente importante, anche in considerazione del fatto che oggi in Italia non esiste un servizio che fornisce dati meteorologici orari normalizzati per l intero territorio nazionale. Al momento sono stati elaborati gli anni tipo di 9 regioni Italiane disponibili gratuitamente nella sezione Shop del sito del CTI, compendiati anche da un software semplificato per l interpolazione dei dati per qualsiasi località compresa tra le stazioni oggi disponibili. Nel corso del 2011 si prevede di terminare l analisi di tutte le province e di mettere a disposizione un software più sofisticato di quello attuale. Il CTI inoltre sta collaborando con l ENEA nell ambito del tavolo MSE di revisione del D.M. 59/09 al fine del recepimento della nuova direttiva EPBD. 2.6 GSE Nel 2010 è terminata la collaborazione con il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) in merito all elaborazione delle linee guida di supporto e complemento alla "Procedura di qualificazione degli Impianti di recupero energetico alimentati con rifiuti e combustibili derivati da rifiuti". Il CTI viene, infatti, citato nel DM 18/12/08 quale organo tecnico di supporto per il GSE per lo sviluppo delle procedure tecniche, in particolare per la determinazione della frazione rinnovabile dei rifiuti. Su questo fronte si è in attesa dell approvazione formale da parte dei Ministeri coinvolti (MATTM e MSE) per poi presentare il documento con un evento mirato nel corso del Alla luce delle novità introdotte per il GSE dal recepimento nazionale della Direttiva 2009/28/CE, il CTI ha però sottoscritto con il Gestore una importante convenzione mirata 7

16 alla determinazione dei consumi finali di energia termica rinnovabile sia su base nazionale che regionale 12. La collaborazione verrà presentata con un evento ufficiale che verrà svolto probabilmente entro il mese di maggio Il progetto, denominato SIMERI: Sistema Italiano Monitoraggio Energie Rinnovabili, prevede la messa a punto di uno strumento coerente con il SISTAN EUROSTAT che permetta la: visualizzazione interattiva dell evoluzione delle energie rinnovabili a livello nazionale e regionale (servizio per le regioni per il controllo del burden sharing); gestione dei meccanismi flessibili previsti dalla Direttiva e di meccanismi flessibili tra le regioni; implementazione graduale di sistemi previsionali evoluti per le diverse tipologie di energie rinnovabili. La Convenzione con il CTI verte in particolare sui seguenti temi di ampio respiro: sviluppo di metodologie finalizzate alla rilevazione, quantificazione e monitoraggio statistico dei consumi di fonti rinnovabili negli usi termici e nei trasporti; sviluppo di indicatori energetici specifici per l utilizzo delle fonti rinnovabili negli usi termici e nei trasporti; indagini e studi di settore, di mercato e statistici attinenti la promozione, la diffusione, lo sviluppo e l incentivazione delle fonti rinnovabili, della cogenerazione e dell efficienza energetica; attività formative e informative mediante convegni, mostre, fiere o altro per la diffusione della cultura inerente i temi trattati; partecipazione a progetti o gruppi di lavoro nazionali e internazionali di interesse comune. La collaborazione con il GSE costituirà uno dei pilastri delle attività CTI per il MONDO ACCADEMICO E ATI Il CTI ha proseguito l attività mirata a favorire la partecipazione dei docenti universitari (nella maggioranza dei casi aderenti ad ATI e AICARR) nell ambito dei propri gruppi di lavoro. Ciò sulla base di una delibera dell Assemblea dei Soci del 2010 che ha definito una apposita Regolamentazione esperti universitari o di altri enti pubblici 13. Alla fine del 2010, il numero di esperti che hanno aderito al regolamento è di circa Il Piano di Azione Nazionale prevede che il monitoraggio complessivo statistico, tecnico, economico, ambientale e delle ricadute industriali connesse allo sviluppo del Piano di azione verrà effettuato dal MSE, di concerto con il Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, con il supporto operativo del GSE. In tale ambito, si effettuerà anche il monitoraggio dell efficacia e dell efficienza degli strumenti e delle misure. In particolare, per il monitoraggio statistico delle energie rinnovabili nei tre settori interessati dal Piano (elettricità, calore, trasporti), finalizzato a verificare il grado di raggiungimento degli obiettivi, il GSE implementerà e gestirà un apposito Sistema Italiano di Monitoraggio delle Energie Rinnovabili (SIMERI). Tale sistema sarà in grado di seguire l evoluzione nel tempo dei vari settori, in conformità alle regole stabilite dal Regolamento CE 1099/2008, seguite in ambito Eurostat. Tale sistema consentirà inoltre di verificare, con la dovuta gradualità, anche il rispetto degli obiettivi assegnati a livello regionale

17 Per quello che riguarda ATI, il CTI continua la sua collaborazione storica e prevede di organizzare un evento in occasione del prossimo convegno nazionale dell Associazione Termotecnica. 9

18 3 SINTESI DELL ATTIVITÀ DI NORMAZIONE TECNICA 3.1 STRUTTURA OPERATIVA E ATTIVITA SVOLTA NEL 2010 Il CTI svolge l attività di normazione tecnica con quasi 40 GL raggruppati in 10 SC, riassunti nel prospetto seguente che riporta i nominativi dei rispettivi Presidenti e Coordinatori. Il prospetto indica anche i nominativi dei Project Leader 14 (PL) e Project Assistant 15 (PA), tutti operanti all interno dell Ufficio Centrale del CTI e che assistono i coordinatori dei vari GL nel lavoro di gestione dei gruppi e dei relativi documenti. L elenco completo dei SC, GL e SG con i nominativi di tutti i Coordinatori è riportata nell Allegato 1. SC Nome GL GL (Sigla CTI) TC CEN interfacciati TC ISO interfacciati Coordinatore Project Leader SC01 TRASMISSIONE DEL CALORE E FLUIDODINAMICA Presidente: prof. Giuliano dall O Isolanti e isolamento termico Materiali Isolanti e isolamento Metodi di calcolo e di prova (UNI/TS ) Progettazione integrata termoacustica degli edifici Gruppo Misto CTI UNI GLM 103 ing. Marco Piana prof. Vincenzo Corrado Arch. Anna Martino (ad interim) arch. Anna Martino arch. Anna Martino arch. Anna Martino Project Assistant arch. Giovanni Murano arch. Giovanni Murano arch. Giovanni Murano SC02 FONTI CONVENZIONALI E GESTIONE DELL ENERGIA Presidente: prof. Antonio Maria Barbero Combustibili liquidi fossili, serbatoi non in pressione e stazioni di servizio Uso razionale e gestione dell'energia GGE SE EM CLC JWG 1 CLC JWG 2 CLC JWG 3 CLC JWG PC 242 IEC JPC 2 2 Idrogeno ing. Franco Del Manso ing. Ettore Piantoni prof. Massimo Santarelli dr. Giuseppe Pinna dr. Antonio Panvini dr. Mattia Merlini ing. Dario Molinari SC03 GENERATORI DI CALORE E IMPIANTI IN PRESSIONE Presidente: ing. Matteo Cannerozzi De Grazia Progettazione e costruzione di attrezzature a pressione e di forni industriali Integrità strutturale degli impianti a pressione Esercizio e dispositivi di protezione delle installazioni a pressione ing. Matteo Cannerozzi De Grazia ing. Corrado Delle Site ing. Gioacchino Rondinella dr.giuseppe Pinna dr.giuseppe Pinna dr.giuseppe Pinna 14 Il Project leader (PL) è il responsabile della conduzione operativa del GL specifico. Appartiene alla struttura dell Ufficio Centrale del CTI e assiste il Coordinatore del GL o SC, ruoli normalmente ricoperti da esperti esterni. 15 Il Project assistant (PA) assiste il PL nei GL più impegnativi. Spesso le due figure coincidono. 10

19 Dispositivi di protezione e controllo degli impianti a pressione Gruppo Misto CTI UNI GLM 305/SG ing. Gioacchino Rondinella dr.giuseppe Pinna SC04 SISTEMI E MACCHINE PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA Presidente: prof. Pier Ruggero Spina Centrali elettriche e turbine a gas per uso industriale Sistemi di compressione ed espansione Cogenerazione e poligenerazione Motori Gruppo misto CTI CUNA 401 CLC/TC 2 PC GLM prof. Pier Ruggero Spina prof. Giovanni Riva prof. Michele Bianchi prof. Giovanni Riva dr. Mattia Merlini dr. Mattia Merlini dr. Mattia Merlini dr. Mattia Merlini SC05 CONDIZIONAMENTO DELL'ARIA E REFRIGERAZIONE Presidente: ing. Gino Boccardi Impianti di raffrescamento: ventilazione e condizionamento 5 Filtri e filtrazione Impianti di raffrescamento: pompe di calore, condizionatori, scambia tori, compressori Impianti frigoriferi: sicurezza e protezione dell'ambiente Impianti frigoriferi: refrigerazione industriale e commerciale Impianti di raffrescamento Progettazione, fabbisogni di energia (UNI TS ) SC 2,3,4,6 86 SC 1, SC prof. Livio De Santoli prof. Paolo Tronville ing. Walter Pennati ing. Giovanni Redaelli prof. Giovanni Riva prof. Livio De Santoli SC06 RISCALDAMENTO E VENTILAZIONE Presidente: ing. Augusto Colle Impianti di riscaldamento Progettazione, fabbisogni di energia e sicurezza (UNI/TS e 4) Impianti di riscaldamento Esercizio, conduzione, manutenzione, misure in campo e ispezioni Componenti degli impianti di riscaldamento Produzione del calore, generatori a combustibili liquidi, gassosi e solidi Componenti degli impianti di riscaldamento Emissione del calore (radiatori, convettori, pannelli a pavimento, soffitto, parete, strisce radianti) Componenti degli impianti di riscaldamento Reti di distribuzione Impianti geotermici a bassa etalpia con pompa di calore ing. Augusto Colle ing. Giovanni Raimondini ing. Andrea Lonardi prof. Renzo Marchesi p.i. Franco Soma ing. Domenico Savoca arch. Anna Martino arch. Anna Martino dr. Mattia Merlini dr. Mattia Merlini dr. Mattia Merlini arch. Anna Martino arch. Anna Martino arch. Anna Martino dr. Mattia Merlini arch. Anna Martino dr. Mattia Merlini Dr. Antonio Panvini ing. Roberto Nidasio ing. Roberto Nidasio ing. Roberto Nidasio dr. Mattia Merlini dr. Mattia Merlini ing. Dario Molinari

20 Stufe, caminetti e barbecue ad aria e acqua (con o senza caldaia incorporata) Camini Interfaccia CEN/TC 166 e CEN/TC 297 Camini Attività nazionale Gruppo misto CTI CIG Sicurezza degli impianti a rischio di incidente rilevante GLM 611 avv. Piero Bonello cap. Francesco Castorina cap. Francesco Castorina SC07 TECNOLOGIE DI SICUREZZA Presidente: ing. Alberto Ricchiuti 703 ing. Domenico Barone dr. Antonio Panvini dr.giuseppe Pinna dr.giuseppe Pinna ing. Dario Molinari SC08 MISURA DEL CALORE E CONTABILIZZAZIONE Presidente: prof. Cesare Saccani 8 Contabilizzazione del calore ing. Terenzio Poeta dr. Mattia Merlini SC09 FONTI RINNOVABILI DI ENERGIA Presidente: prof. Francesco Martelli 9 Energia solare Biocombustibili solidi Energia dai rifiuti Biogas da fermentazione anaerobica e syngas biogenico 904 PC Bioliquidi per uso energetico ing. Giacobbe Braccio dr. Antonio Panvini prof. Giovanni Riva dr. Enrico Calcaterra dr. Antonio Panvini dr.giuseppe Pinna dr. Antonio Panvini dr. Mattia Merlini dr. Antonio Panvini dr. Antonio Panvini SC10 TERMOENERGETICA AMBIENTALE E SOSTENIBILITA Prof. Giovanni Riva (ad interim) Impianti industriali e civili Aspetti ambientali Criteri di sostenibilità delle biomasse Biocarburanti Gruppo Misto CTI CUNA Criteri di sostenibilità della biomassa Biocombustibili solidi per applicazioni energetiche 1001 GLM PC PC 248 dr. Antonio Panvini prof. Giovanni Riva prof. Giovanni Riva Dr. Antonio Panvini Dr. Antonio Panvini dr. Antonio Panvini ing. Dario Molinari ing. Dario Molinari Dr. Vanessa Scrosta dr. Mattia Merlini dr. Mattia Merlini Ing. Dario Molinari Dr. Daniele Duca dr. Daniele Duca L attività normativa svolta nel 2010 e quella attualmente in corso è notevole ed è sintetizzabile come segue: norme pubblicate da UNI: 79 norme pubblicate da ISO: 27 progetti di norma nazionali allo studio: 47 progetti di norma europei allo studio: 353 progetti di norma ISO allo studio: 168 Per i dettagli si rimanda alla seconda parte della Relazione. 12

21 4 ATTIVITÀ DI SVILUPPO Il CTI dedica parte delle proprie risorse ad attività di sviluppo, definite nella documentazione anche con il termine ricerca, in ambito nazionale e internazionale. Le motivazioni sono le seguenti: fornire il necessario supporto informativo per attività normative specifiche; sviluppare utili collaborazioni con gli enti istituzionali (MSE, MATTM, MiPAF, Regioni e Organizzazioni straniere di vario livello) e altri soggetti di rilievo nazionale (AEEG, GSE, ENEA, ERSE), Associazioni industriali del settore termotecnico, ecc.; creare una attività di base dell Ufficio centrale che permetta una migliore organizzazione del lavoro in termini logistici e finanziari. Le attività di sviluppo e ricerca hanno quindi come obiettivo principale quello di avviare dei documenti pre normativi che possano servire come strumenti di riferimento sia per il mercato che per il legislatore o comunque per tracciare la strada per lo sviluppo di normativa specifica. L attività si concentra prevalentemente nei settori delle fonti energetiche rinnovabili, del risparmio energetico e della programmazione energetica sostenibile, nei quali sono riposte ampie speranze per la riduzione dei consumi di energia primaria e delle emissioni in atmosfera. Nel corso del 2010 il CTI ha concluso, continuato o avviato le attività di seguito descritte 16. Si fa riferimento a quelle più significative. Progetto UE ASPIRE Achieving Energy Sustainability in Peripheral Regions of Europe. Il progetto era basato sulla stesura di un piano d azione energetico per l area della Comunità Montana di Scalve e sulla definizione di metodologie comuni per lo sviluppo e la promozione della partecipazione a livello locale nella redazione di piani energetici da applicarsi anche ad altre comunità estere. Progetto chiuso. Progetto della Regione Lombardia CONDIFA. Il progetto consisteva nella verifica sperimentale di concentratori termici e di strippatori da utilizzare con energia termica di recupero per il controllo del contenuto di azoto nei liquami zootecnici e in acque reflue. Ciò al fine di disporre di dati certi da includere in regole tecniche di interesse della regione. Progetto chiuso. Progetto UE BioNorm II Pre normative research on solid biofuels for improved European standards. Il progetto mirava, per quanto riguardava il contributo del CTI, alla messa a punto di metodologie di campionamento di combustibili solidi per la determinazione delle loro caratteristiche chimico fisiche. Il progetto, molto vasto, vedeva la partecipazione di una ventina di partner europei. Progetto chiuso. Progetto in collaborazione con ENEA (Attività svolta nell ambito dell Accordo di Programma MSE ENEA) per lo sviluppo di una metodologia per il calcolo dell anno tipo climatico e la sua applicazione. Attualmente sono in fase di elaborazione le regioni: Marche. Umbria, Lazio, Abruzzi, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna (attività descritta anche nel Paragrafo relativo alla 16 Le schede sintetiche dei progetti svolti e in corso negli ultimi anni e i relativi risultati sono disponibili sul sito internet del CTI nell'apposita sezione ricerca. 13

22 collaborazione con l ENEA e altri enti). Si sono svolte, inoltre, delle simulazioni con metodi dinamici per la determinazione delle prestazioni energetiche di edifici, finalizzate anche al confronto dei risultati ottenibili applicando l algoritmo di calcolo contenuto nella UNI/TS parte 1, 2 e 3. Progetto in corso. Progetto UE MAKE IT BE Decision making and implementation tools for delivery of local & regional bio energy chains. Il progetto mira ad avviare, in sei Paesi Europei tra cui l Italia dove si concentrerà sulla Regione Emilia Romagna, attività volte a migliorare la conoscenza e l'integrazione nelle politiche locali di strumenti decisionali e della relativa normativa applicativa, regolamentare e tecnica per la promozione della bio energia", in particolare attraverso processi di pianificazione regionale, che includano regolamenti attuativi, programmi per nuovi impianti, piani per aree rurali, procedure per l'autorizzazioni per impianti di scale diverse, ecc.. Il progetto è svolto in sinergia con un progetto parallelo (BioenrGis) svolto da CESTEC Regione Lombardia, a cui il CTI fornisce consulenza per quanto riguarda le fasi di censimento delle biomasse energetiche. Progetto in corso. Progetto pilota Regione Lombardia ARAL "Valorizzazione di biomasse residuali". Il progetto, nato originariamente per effettuare delle valutazioni nel campo della produzione di biogas, è stato rimodulato con l'intento di dare maggior risalto al ruolo del CTI nel quadro delle nuove linee d'azione di Regione Lombardia. Le attività previste sono connesse con la presenza di CTI su vari tavoli istituzionali che trattano di incentivazione dell'energia prodotta da fonti rinnovabili (MSE e GSE) e di emissioni in atmosfera da impianti per la generazione di energia. Progetto in corso. Programma con la Regione Lombardia per lo sviluppo della normativa nel settore geotermico a bassa temperatura. Il progetto ha il preciso obiettivo di sviluppare la normativa di questo settore, per il quale la Regione ha sviluppato delle apposite leggi, e per favorire la partecipazione italiana ai tavoli ISO di interesse. Progetto in corso. Progetto UE "FOREST Fostering efficient long term supply partnerships". Il progetto, avviato nel giugno 2010, ha lo scopo di creare una rete di piccole e medie imprese operanti nel settore del riscaldamento a biomassa mediante impianti di media taglia (da 35 kw fino a potenze di interesse per reti di teleriscaldamento e cogenerazione). L'obiettivo principale è quello di sviluppare un mercato ancora poco diffuso, ma che presenta forti potenzialità. Verrà organizzato anche un convegno a San Donato Milanese il 30 giugno Progetto in corso. Progetto UE "BioMixPellet Market Implementation of Extraordinary Biomass Pellets". Il progetto, avviato nel giugno 2010, ha lo scopo di sviluppare il mercato del pellet combustibile da scarti e residui agricoli, attraverso il coinvolgimento di produttori e dell industria delle caldaie. Progetto in corso. Progetto UE The Europe China clean energy centre (EC²). Il progetto è stato presentato dal Politecnico di Torino nel 2009 con lo scopo di sviluppare un apposito centro di assistenza tecnica in Cina in tema di tecnologie pulite. Il ruolo del CTI sarà quello di fornire un contributo in tema normativo. Progetto in corso. 14

23 5 VERIFICA SOFTWARE COMMERCIALI 5.1 PREMESSE Nel 2003 a seguito dell incertezza normativa introdotta dalla preparazione delle norme CEN a supporto della Direttiva EPBD sulle prestazioni energetiche degli edifici (iniziate in quegli anni e che congelarono l attività normativa nazionale introducendo una certa varietà di metodi di calcolo), il CTI decise di pubblicare la Raccomandazione R3/03 che ha costituito un utile momento di sintesi e che tanto ha influito sullo sviluppo della normativa e della legislazione nazionale e delle Regioni in materia. A seguito di questa positiva esperienza, il CTI avviò il Progetto mirato a ampliare notevolmente quanto introdotto dalla Raccomandazione 3/03 con l obiettivo di fornire un ben preciso e dettagliato quadro normativo di riferimento nazionale. Nel 2008 furono pubblicate le due specifiche tecniche UNI/TS e che riguardano l involucro edilizio e gli impianti di riscaldamento con produzione di acqua calda sanitaria. A marzo 2010 è stata pubblicata la UNI/TS mentre la UNI/TS si prevede che possa essere pubblicata nel Vale la pena di sottolineare che le UNI/TS non si pongono come dei semplici riferimenti nazionali ma, nell immediato futuro e in considerazione dell aumentato interesse ISO in materia (attraverso il TC 205), potranno costituire, attraverso il lavoro del CTI svolto su base internazionale, una valida proposta a livello globale. Dando l avvio al Progetto il CTI, in accordo con UNI, ha operato le seguenti scelte: scegliere la via delle TS, ovvero specifiche tecniche, documenti tecnici con iter normativo più veloce rispetto alle più convenzionali norme UNI e che prevedono un aggiornamento in un lasso di tempo ragionevole (3 anni) per acquistare lo status di norme. In considerazione del tipo di tema trattato (efficienza energetica degli edifici) e del fatto che le UNI TS costituiscono il principale riferimento della legislazione nazionale vigente, per gli utilizzatori non sussiste nessuna differenza pratica tra le due tipologie di documenti tecnici. In definitiva, quindi, lo status di TS è stato consapevolmente scelto per ottimizzare il processo del quadro normativo 17 ; strutturare le UNI/TS sulla base di contenuti sufficientemente autonomi, con un numero ridotto di rimandi a norme esterne, al fine di facilitare la consultazione da parte degli utenti utilizzando anche documenti in lingua italiana (tutte le norme CEN sono pubblicate in Italia in lingua inglese). In più le UNI TS risolvono, coerentemente con le regole del mondo normativo tecnico, molte delle problematiche introdotte dalle norme EN ove queste sono carenti e/o non univoche. 5.2 ATTIVITÀ SVOLTA E IN CORSO Il Dlgs 115 del 2008 e poi i disposti legislativi del giugno 2009 (Linee Guida) indicano in UNI CTI gli enti deputati a verificare i software commerciali che intendono essere conformi alle UNI/TS Nel 2008 UNI ha poi delegato formalmente CTI a svolgere tale funzione. 17 Di fatto l aggiornamento delle UNI TS e 2 che è stato avviato nel 2010 e che continuerà nel 2011 porterà ancora a delle nuove specifiche tecniche (TS). 15

24 Al fine di espletare le relative attività che sono quindi imposte al CTI per legge e per delega da UNI, è stata predisposta una apposita pagina internet, un regolamento tecnico sviluppato in collaborazione con UNI 18. Questa attività, da un punto di vista tecnico, è inquadrabile come una verifica di conformità di prodotto. Il CTI non è un ente di certificazione in quanto non ha particolare qualifiche, ma è indicato nei disposti legislativi sopra citati come unico ente terzo abilitato alla funzione (insieme a UNI del quale è federato), in quanto riconosciuto in questo ruolo dai Ministeri firmatari. Di fatto, il CTI svolge solo la verifica di conformità dei software alle UNI/TS 11300, per ora parte 1 e 2, e non altre certificazioni. La procedura di test è robusta e affidabile: si prevedono dei test su 3 edifici campione per un totale di 26 varianti, quindi 26 prove, che mettono in evidenza la stragrande maggioranza delle diverse casistiche, per ognuna di esse deve essere verificato lo scostamento massimo di +/ 5% rispetto a valori ottenuti con le In queste condizioni viene rilasciato il certificato di conformità con il quale il CTI garantisce la conformità alle parti 1 e 2. Al momento i software che hanno presentato domanda di certificazione sono 27. Di questi 21 sono stati certificati, 3 non hanno concluso il processo di validazione mentre 3 sono ad oggi in fase di verifica. L elenco dei software è disponibile sul sito internet del CTI e riportato nel prospetto che segue. Si tratta di un lavoro particolarmente oneroso anche perché è stata fatta la scelta, per il CTI ragionevole e doverosa, di accompagnare tutti i software alla convergenza con le UNI/TS, quindi richiedendo alle software house le eventuali e opportune modifiche e/o eliminazioni di errori materiali. Software commerciali certificati e in fase di verifica (aggiornato al mese di febbraio 2011). Produttore Prodotto Protocollo Certificato MC4 Software Italia s.r.l. MC4 SUITE 2009 n. 1 n. 4 Acca Software S.p.A. TerMus V.14.00e n. 2 n. 1 DYN.E s.r.l. "AxEnergia 2010" n. 3 n. 5 Edilclima S.r.l. EC601 V7 9.1 T n. 4 n. 2 Microsoftware srl Termo versione 6.3 n. 5 n. 3 Watts Industries Italia S.r.l. Stima 10 TFM vers n. 6 n. 7 Italsoft Group spa "Termiko 2.0" n. 7 n. 6 Sacert BestClass TS11300 ver. 2.0 n. 8 n. 8 Logical Soft S.r.l. Termolog EpiX 2 n. 9 n. 9 BM Sistemi s.r.l. BM Clima Energia UNI TS 2010 n.10 n.10 Con atto di fusione 21/12/2010 la BM Sistemi si è fusa nella"namirial S.p.A." Secos Engineering srl Easy Clima v n.12 n.14 Analist Group n.13 n Software Products srl Dieci 2K Nitro v. 2.0 n.15 n.11 Ing. Giuseppe Rossi Studio Software Ew2009 v. 5.0 n.16 n.12 Geo Network srl Euclide Certificazione Energetica 2009 v. 2.03b n.17 n.13 TECNOBIT s.r.l. Termo CE v n.18 n.15 GAS.IT srl DIECI Diagnosi Energetica e Certificazione Integrata v n.19 n.16 Dario Flaccovio Editore Lex 10 Professional v.6.36 n.20 n.17 Aermec spa MC v.1.27 n.21 n

25 SierraSoft s.r.l. Ergon 2011 build n.23 n.19 Rockwool Building School EBA 2 v n.24 n.20 ITC Consiglio Nazionale delle Ricerche Docet Pro n. 25 Edilclima srl EC700 versione 3 n. 26 ICMQ S.p.A. Building Designer n. 27 Per dare la possibilità alle software house di effettuare un auto verifica del proprio programma sono stati inoltre pubblicati sei casi studio in licenza d uso 19, costituiti da una serie di informazioni relative a un edificio, sostanzialmente quelle richieste dalle 11300, dalla esplicitazione delle scelte effettuate e dai risultati intermedi e finali di calcolo. Queste informazioni sono accompagnate dai disegni in formato DWG degli edifici. Tali esempi applicativi sono stati molto apprezzati dalle ditte produttrici di software poiché si sono rivelati uno strumento estremamente utile per l individuazione non solo di deviazioni nell algoritmo di calcolo ma anche di bug e altre criticità nei programmi. Si noti come questi casi studio costituiscano inoltre delle interpretazioni autentiche delle UNI/TS e quindi a loro volta, dei documenti di carattere normativo, che saranno a disposizione di tutti gli interessati per comparazioni e valutazioni. Visto il riscontro positivo, il CTI intende portare avanti lo sviluppo di questi edifici campione anche in relazione alle revisioni delle UNI/TS L obiettivo è infatti quello di fornire a tutti gli interessati, contestualmente alla pubblicazione delle nuove versioni delle parti della UNI/TS 11300, anche i casi studio aggiornati e revisionati. L intenzione è anche quella di migliorare questi esempi di calcolo esplicitando un numero maggiore di risultati intermedi ed evidenziando i passaggi critici dell algoritmo di calcolo, al fine di rendere il confronto sempre più efficace e puntuale. Sempre riguardo i rapporti con le software house, il CTI, a fine 2010, ha costituito un gruppo di lavoro che vede come membri i rappresentanti delle ditte di software che hanno ottenuto per il loro programma il certificato di conformità alle UNI/TS parti 1 e 2. Obiettivo di tale gruppo è quello di migliorare la comunicazione con le software house e di coinvolgere queste ultime nella definizione delle regole del mantenimento e dell aggiornamento della conformità del software con le revisioni delle specifiche tecniche previste nel corso del Si prevede infatti che, con la pubblicazione della parte 4 e delle revisioni delle prime due parti della 11300, i software andranno ritestati per verificare che siano state implementate correttamente le modifiche e le aggiunte richieste dalla normativa e che i risultati siano conformi anche alle nuove specifiche tecniche

26 6 ATTIVITA DI FORMAZIONE A seguito dell esperienza maturata negli anni precedenti, il CTI ha dedicato una parte delle sue risorse per organizzare e avviare anche nel 2010 dei Corsi di Formazione su temi specialistici. E stata data la preferenza a corsi di alto livello, con numero di partecipanti ridotto e fornendo della documentazione di qualità, incluse norme tecniche in originale. Nel 2010 sono stati svolti tre corsi i cui risultati sono riportati nei prospetti che seguono. Si tratta quindi di un volume di attività ridotto rispetto a quello del 2009 (circa il 50%) e che ha risentito della attuale crisi economica. Per il 2011 il CTI ha in programma di sviluppare altri temi specialistici su tematiche del settore e ha già pianificato corsi congiunti con UNI nell ambito dei rispettivi settori di competenza. I contenuti e le date dei corsi già programmati sono evidenziati nel prospetto che segue che deve ritenersi non conclusivo ma temporaneo. Corsi di formazione svolti nel Data dei Corsi Titolo N. Partecipanti febbraio La co generazione distribuita a combustibile fossile e/o rinnovabile maggio I sistemi di gestione della sicurezza per la prevenzione degli incidenti rilevanti 7 15 ottobre 17 novembre 17 dicembre Novembre e 1 2 Dicembre UNI CEI EN Sistemi di gestione dell energia Requisiti e Linee Guida per l uso In collaborazione con UNI Le ESCO secondo la nuova UNI CEI 11352:2010 dlgs 115/08 requisiti e modalità operative Produzione di energia mediante processi di combustione di biomasse solide con impianti di potenza inferiori a kw Commenti dei partecipanti ai corsi. Commenti dei partecipanti Insuff. Suff. Buono Ottimo % % % % Aspettative rispettate Rispetto del programma ufficiale Valore degli argomenti trattati Qualità della presentazione Chiarezza e completezza dell esposizione Qualità della documentazione fornita Valutazione globale Programma di massima dei corsi di formazione 2011 (provvisorio). Titolo Valutazione di Idoneità al Servizio delle Attrezzature a Pressione R.B.I F.F.S Creep Fatica UNI CEI EN Sistemi di gestione dell'energia Requisiti e linee guida per l'uso (In collaborazione con UNI) UNI CEI Gestione dell'energia Esperti in gestione dell'energia Requisiti generali per la qualificazione Le ESCo secondo le nuove norme UNI CEI 11352:2010 e UNI CEI EN 15900:2010 e il DLgs 115/08. Requisiti e modalità operative. Implementazione di un Sistema di Gestione dell Energia secondo le indicazioni della UNI CEI EN e della ISO Durata (giorni) N di edizioni previste

27 7 EVENTI ORGANIZZATI O PARTECIPATI DAL CTI 7.1 ATTIVITA 2010 Nel corso nel 2010 il CTI ha organizzato i seguenti eventi 20 : 5 febbraio Milano, Rho Fiera, Convegno CTI "I materiale isolanti e l ambiente efficienza protezione risparmio"; 25 febbraio Verona, Progetto Fuoco, Convegno CTI: " Qualità dell'aria e polveri sottili con l'utilizzo diffuso di apparecchi ed impianti di piccola taglia a biomassa solida ; 10 marzo Milano Workshop organizzato dal CTI: "ISO/TC 205 Una sede di primario interesse dell'industria italiana"; 29 marzo Milano Centro Congressi FAST Seminario FIRE CTI: "UNI/CEI/EN Sistemi di Gestione dell'energia: perché e come implementarla nella propria azienda o ente"; 1 luglio Milano, Centro Congressi Fast, Convegno CTI Certificazione energetica degli edifici: quali sviluppi? La revisione delle norme UNI/TS 11300:2008 ; 2 luglio Roma Workshop ITABIA in collaborazione con il CTI : "L esperienza di ITABIA: casi di studio e buone pratiche per un corretto approccio alle filiere legate alla bioenergia Incontro di studio, aggiornamento e approfondimento per la diffusione di esperienze virtuose da replicare nelle realtà locate del nostro Paese"; Inoltre, a fianco di numerosi articoli pubblicati su riviste del settore normativo e/o termotecnico, i funzionari CTI hanno partecipato nel 2010 ai seguenti convegni 21 : 26 gennaio Milano, Camera di Commercio Anteprima UNI/TS : prestazioni energetiche degli edifici, la climatizzazione estiva. Intervento di Merlini; 26 febbraio 2010 Verona, Forum internazionale del Pellet. Tavola rotonda "Pellet: da prodotto di nicchia a combustibile strategico. Cosa manca al mercato?". Moderatore A. Panvini; 24 marzo Milano, Convegno Next Energy: "Tecnologie efficienti e possibili per il Social Housing Zero Emissioni". Intervento di A. Martino: "Le norme UNI/TS 11300: strumento di riferimento nazionale per la certificazione energetica degli edifici ; 6 maggio 2010 Verona, SolarExpo 2010: Polygen: cogenerazione diffusa e trigenerazione. Green & efficiency economy: energia verde ed efficiente, normativa e realizzazioni. Intervento di A. Panvini: "ESCO, Energy Manager, Sistemi di gestione dell'energia e diagnosi energetiche: le norme tecniche a servizio del D.Lgs. n. 115/08 per l Efficienza energetica"; maggio 2010 Milano, Fast. Corso di formazione Lo sviluppo delle bioenergie: normative, incentivi, procedure autorizzative e casi specifici. Intervento di A. Panvini: "Il mercato dei biocarburanti in Italia: status, potenzialità e tempistiche"; 29 giugno 2010 Milano, mcter Days 2010: "Applicazioni di Cogenerazione". Intervento di A. Panvini: "Aggiornamento normativo: cogenerazione e efficienza energetica". 20 Si escludono i convegni a numero chiuso su Progetti di Sviluppo. 21 Non vengono comprese i seminari relativi ai Progetti di Sviluppo. 19

28 25 Settembre Torino, Politecnico La contabilizzazione del calore e la ripartizione delle spese di climatizzazione invernale al Seminario Le obbligatorietà in merito alla contabilizzazione del calore e al contratto servizio energia. Intervento di M. Merlini; 28 settembre Bologna, Seminario sulla climatizzazione estiva e sulla UNI/TS Parte 3. Intervento di R.Nidasio: Il calcolo dei fabbisogni energetici estivi e l applicazione della UNI/TS ; 5 ottobre Milano, Convegno ANIT_Fast "La nuova Direttiva sulla prestazione energetica nell'edilizia" Intervento di A. Martino: "La normativa di supporto"; 4 Novembre Rimini, Ecomondo 2010 I combustibili solidi secondari ottenuti da rifiuti non pericolosi: stato della normativa tecnica europea e nazionale mirata alla valorizzazione della frazione rinnovabile al Convegno Ricerche industriali legate alla gestione e valorizzazione. Intervento di M. Merlini; 11 novembre Bergamo, Settimana per l energia, partecipazione al convegno Dalla riqualificazione energetica alla casa passiva per il risparmio energetico in edilizia. Intervento di R. Nidasio: La certificazione energetica degli edifici e le UNI/TS 11300: stato dell arte ; 18 novembre 2010 Milano, GreenenergyExpo 2010: "Le normative e le procedure che favoriscono l avvento del biogas". Intervento di A. Panvini: "La nuova Norma UNI per gli impianti di biogas. 7.2 PROGRAMMA 2011 Il CTI ha in previsione per il 2011 una intensa attività. Sono in fase di organizzazione: seminario internazionale sulle problematiche e sulle prospettive introdotte dall applicazione della nuova direttiva EPBD e del conseguente mandato della EC al CEN per la revisione dell attuale pacchetto di norme tecniche di interesse nell ambito della riunione plenaria del CEN/TC 89 Prestazioni termiche degli edifici e dei componenti per l'edilizia (Milano, marzo); convegno sui pellet combustibili alternativi (Cremona, marzo); Forum nazionale sulla certificazione energetica degli edifici FCE 2011 (Milano, giugno). L evento si pone l obiettivo di creare il primo punto di aggregazione delle Regioni italiane sul tema della certificazione energetica per favorire un quadro normativo più coerente e quindi anche risultati più leggibili e fruibili sul piano nazionale. È rivolto alle Amministrazioni pubbliche e a tutte le categorie professionali e imprenditoriali legate a vario titolo al mondo della progettazione e costruzione efficiente, della certificazione e della gestione energetica (progettisti, certificatori energetici, energy manager, Istituzioni, produzione); convegno sui sistemi di riscaldamento a biomassa (San Donato Milanese, 30 giugno). L evento è programmato nell ambito del progetto UE Forest e prevede anche una sezione espositiva; convegno organizzato dal GL 101 sulla nuova normativa europea e le norme di prodotto, in ambito della fiera MADE (Milano, ottobre); convegno sui combustibili solidi secondari (località e data non ancora stabilite). 20

29 8 SITO INTERNET Il sito internet del Comitato ( costituisce un elemento di notevole rilevanza all'interno della struttura operativa del CTI, sia per la sua funzione informativa che per gli aspetti relativi alla gestione dei documenti e dei vari Organi tecnici. Su di esso è disponibile, con accesso riservato, tutta la documentazione normativa degli organi ISO e CEN di cui il CTI è interfaccia e dei Gruppi di Lavoro CTI, oltre a una nutrita serie di documenti tecnici; si tratta di circa documenti relativi all'attività normativa e circa pubblicazioni a disposizione gratuita per gli associati. Nel 2010 il sito, dopo la revisione del 2009 determinata dalla necessità di adeguarne le capacità ad un aumentato traffico di utenti e semplici visitatori, è stato oggetto di migliorie grafiche e funzionali al fine di renderlo sempre più fruibile come reale strumento di lavoro. Il sito è oggi dotato anche di funzioni di e commerce e genera automaticamente e a seguito di istruzioni specifiche dei funzionari CTI il traffico di e mail destinate ai diversi GL. Nel 2010 il sito è stato visitato da circa utenti dei quali circa sono stati utenti diversi 22. Tali dati confermano di fatto la situazione del 2009, anno nel quale vari miglioramenti avevano permesso di incrementare notevolmente l'affluenza e la fruibilità del sito. Per il prossimo futuro si ritiene di migliorare ulteriormente, mediante successivi affinamenti, l'accessibilità alle informazioni e ai documenti, puntando anche ad un incremento del loro numero soprattutto per quanto riguarda i lavori normativi dei gruppi CEN e ISO. Visitatori unici del sito (su base giornaliera) del CTI in alcune settimane tipiche. Nunero visitatori unici (al giorno) Giorno del mese Un altro dato importante, che rimane costante nel tempo, è quello relativo alla distribuzione oraria delle visite, praticamente concentrate nei giorni e nelle ore di lavoro ( utenti 23 ) tanto da far desumere che si tratta di utilizzatori professionali. 22 Utenti unici assoluti su base mensile. Ovvero non viene conteggiata la stessa persona che visita più volte il sito nello stesso mese. 23 Utenti unici assoluti su base giornaliera. 21

30 Riproduzione parziale della home page del sito internet del CTI ( 22

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