IL PROCESSO EDILIZIO
|
|
- Cosimo Costanzo
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 IL PROCESSO EDILIZIO RELATIVO A UNA OPERA DI ARCHITETTURA È INSIEME DI FASI E ATTIVITÀ IDEATIVE, OPERATIVE, ORGANIZZATIVE E GESTIONALI CONNESSE DA RELAZIONI LOGICHE E SUCCESSIONI TEMPORALI CHE FANNO CAPO A ATTORI DIVERSI FRA LORO.* * Claudio Comani, Il processo edilizio
2 Gli obiettivi generali del processo edilizio sono connessi con la realizzazione e gestione di una opera civile o di architettura che garantisca: a. la qualità complessiva della realizzazione b. la realizzazione in tempi definiti e ottimizzati c. l ottimizzazione dell uso delle risorse impegnate, interne e esterne alla organizzazione degli attori principali. d. l economia della produzione e della gestione in relazione alle previsioni e alle condizioni di mercato..* * Claudio Comani, Il processo edilizio
3 IL PROCESSO EDILIZIO È UNA SEQUENZA ORGANIZZATA DI FASI OPERATIVE CHE PARTENDO DALL INDIVIDUAZIONE DELLE ESIGENZE D UTENZA GIUNGE AL LORO SODDISFACIMENTO IN TERMINI EDILIZI (norma UNI 7867) A. PROGRAMMAZIONE (fase strategica) B. PROGETTAZIONE (fase ideativa) C. REALIZZAZIONE (fase esecutiva) D. GESTIONE (fase d uso manutenzione e controllo) E. DISMISSIONE (fase di riuso / riciclaggio) Gli attori del processo edilizio COMMITTENTE PROJECT MANAGER PROGETTISTA DIRETTORE DEI LAVORI COLLAUDATORE IMPRESA PRODUTTORI DI MATERIALI E COMPONENTI CIASCUNA FASE DEL PROCESSO EDILIZIO SI REALIZZA ATTRAVERSO UNA SERIE ARTICOLATA DI SOTTOFASI
4 A.1 RILEVAMENTO DELLE SIGENZE A. PROGRAMMAZIONE A.2 SCELTA DELL OBIETTIVO A.3 STUDIO DI FATTIBILITA (SdF) A.4 DEFINIZIONE DELL INTERVENTO EDILIZIO STRUMENTO OPERATIVO DI NATURA INTERDISCIPLINARE CHE PRECEDE LA FASE PROGETTUALE INDIVIDUA LE SOLUZIONI OTTIMALI RISPETTO AI BISOGNI DA SODDISFARE DEFINISCE I RIFERIMENTI E I VINCOLI CUI DEVONO UNIFORMARSI LE PROPOSTE PROGETTUALI
5 B.1 METAPROGETTO (fase conoscitiva) B. PROGETTAZIONE B.2 PROGETTO PRELIMINARE B.3 PROGETTO DEFINITIVO B.4 PROGETTO ESECUTIVO rif. LEGGE QUADRO SUI LAVORI PUBBLICI L. 109/1994 (L. MERLONI) COSTITUISCE IL FULCRO PRINCIPALE DI QUELLA CHE SI DEFINISCE COME NORMATIVA PROCEDURALE ESTERNA CUI LE SINGOLE AMMINISTRAZIONI DEVONO UNIFORMARSI QUANDO APPALTANO OPERE EDILIZIE
6 LEGGE QUADRO DEI LAVORI PUBBLICI 109/94 (LEGGE MERLONI) La progettazione si articola secondo tre livelli di successivi approfondimenti tecnici, in preliminare definitiva esecutiva in modo di assicurare: a) la qualità dell'opera e la rispondenza alle finalità relative; b) la conformità alle norme ambientali e urbanistiche; c) il soddisfacimento dei requisiti essenziali, definiti dal quadro normativo nazionale e comunitario.
7 LEGGE QUADRO DEI LAVORI PUBBLICI 109/94 (LEGGE MERLONI) Il progetto preliminare Definisce le caratteristiche qualitative e funzionali dei lavori, il quadro delle esigenze da soddisfare e delle specifiche prestazioni da fornire Consiste di relazione illustrativa delle ragioni della scelta della soluzione prospettata in base alla valutazione delle eventuali soluzioni possibili, con riferimento a : o profili ambientali o utilizzo dei materiali provenienti dalle attività di riuso e riciclaggio o fattibilità amministrativa e tecnica o costi, da determinare in relazione ai benefici previsti schemi grafici, per l'individuazione dei caratteri dimensionali, volumetrici, tipologici, funzionali e tecnologici dei lavori da realizzare. Il progetto preliminare dovrà inoltre consentire l avvio della procedura espropriativa.
8 LEGGE QUADRO DEI LAVORI PUBBLICI 109/94 (LEGGE MERLONI) Il progetto preliminare stabilisce i profili e le caratteristiche più significative degli elaborati dei successivi livelli di progettazione, in funzione delle dimensioni economiche e della tipologia e categoria dell intervento, ed è composto, salva diversa determinazione del responsabile del procedimento, dai seguenti elaborati: a) relazione illustrativa; b) relazione tecnica; c) studio di prefattibilità ambientale; d) indagini geologiche, idrogeologiche e archeologiche preliminari; e) planimetria generale e schemi grafici; f) prime indicazioni e disposizioni per la stesura dei piani di sicurezza; g) calcolo sommario della spesa.
9 LEGGE QUADRO DEI LAVORI PUBBLICI 109/94 (LEGGE MERLONI) 1 - Qualora il progetto debba essere posto a base di gara di un appalto concorso o di una concessione di lavori pubblici: a) Devono essere effettuate, sulle aree interessate dall intervento, le indagini necessarie quali quelle geologiche, geotecniche, idrologiche, idrauliche e sismiche e sono redatti le relative relazioni e grafici; b) Deve essere redatto un capitolato speciale prestazionale. 2 - Qualora il progetto preliminare è posto a base di gara per l affidamento di una concessione di lavori pubblici, deve essere altresì predisposto un piano economico e finanziario di massima.
10 LEGGE QUADRO DEI LAVORI PUBBLICI 109/94 (LEGGE MERLONI) Il progetto definitivo Individua compiutamente i lavori da realizzare, nel rispetto delle esigenze, dei criteri, dei vincoli, degli indirizzi e delle indicazioni stabiliti nel progetto preliminare contiene tutti gli elementi necessari ai fini del rilascio delle prescritte autorizzazioni ed approvazioni. Consiste in relazione descrittiva dei criteri utilizzati per le scelte progettuali, nonché delle caratteristiche dei materiali prescelti e dell'inserimento delle opere sul territorio; studio di impatto ambientale ove previsto; disegni generali descrittivi delle principali caratteristiche delle opere, delle superfici e dei volumi, compresi quelli per l'individuazione del tipo di fondazione; studi ed indagini preliminari occorrenti nei calcoli delle strutture e degli impianti; disciplinare descrittivo degli elementi tecnici ed economici previsti in progetto computo metrico estimativo. Gli studi e le indagini occorrenti, quali quelli di tipo geognostico, ideologico e sismico, i rilievi ed i sondaggi, sono condotti fino ad un livello tale da consentire i calcoli preliminari delle strutture e degli impianti e lo sviluppo del computo metrico estimativo.
11 LEGGE QUADRO DEI LAVORI PUBBLICI 109/94 (LEGGE MERLONI) Il progetto esecutivo determina in ogni dettaglio i lavori da realizzare ed il relativo costo previsto deve consentire che ogni elemento sia identificabile in forma, tipologia, qualità, dimensione e prezzo. E costituito da Relazioni e calcoli esecutivi delle strutture e degli impianti Elaborati grafici nelle scale adeguate, compresi gli eventuali particolari costruttivi, Capitolato speciale di appalto, prestazionale o descrittivo, Computo metrico-estimativo e dall'elenco dei prezzi unitari. E redatto sulla base degli studi e delle indagini compiuti nelle fasi precedenti degli eventuali ulteriori studi ed indagini, di dettaglio o di verifica delle ipotesi progettuali, che risultino necessari e sulla base di rilievi planoaltimetrici, di misurazioni e picchettazioni, di rilievi della rete dei servizi del sottosuolo. Il progetto esecutivo deve essere altresì corredato da apposito piano di manutenzione dell'opera.
12 LEGGE QUADRO DEI LAVORI PUBBLICI 109/94 (LEGGE MERLONI) - Il progetto esecutivo Un esempio: Lavori di sistemazione urbana di una via del Comune di Trento Relazione tecnica - stralcio
13 LEGGE QUADRO DEI LAVORI PUBBLICI 109/94 (LEGGE MERLONI) - Il progetto esecutivo Un esempio: Lavori di sistemazione urbana di una via del Comune di Trento Planimetria dell intervento Stato di fatto
14 LEGGE QUADRO DEI LAVORI PUBBLICI 109/94 (LEGGE MERLONI) - Il progetto esecutivo Un esempio: Lavori di sistemazione urbana di una via del Comune di Trento Estratto dal Piano Regolatore Generale (PRG)
15 LEGGE QUADRO DEI LAVORI PUBBLICI 109/94 (LEGGE MERLONI) - Il progetto esecutivo Un esempio: Lavori di sistemazione urbana di una via del Comune di Trento Estratto dalla Mappa Catastale
16 LEGGE QUADRO DEI LAVORI PUBBLICI 109/94 (LEGGE MERLONI) - Il progetto esecutivo Un esempio: Lavori di sistemazione urbana di una via del Comune di Trento Planimetria dell intervento Progetto
17 LEGGE QUADRO DEI LAVORI PUBBLICI 109/94 (LEGGE MERLONI) - Il progetto esecutivo Un esempio: Lavori di sistemazione urbana di una via del Comune di Trento Planimetria dati di tracciamento
18 LEGGE QUADRO DEI LAVORI PUBBLICI 109/94 (LEGGE MERLONI) - Il progetto esecutivo Un esempio: Lavori di sistemazione urbana di una via del Comune di Trento Planimetria demolizioni
19 LEGGE QUADRO DEI LAVORI PUBBLICI 109/94 (LEGGE MERLONI) - Il progetto esecutivo Un esempio: Lavori di sistemazione urbana di una via del Comune di Trento Planimetria rete dei sottoservizi
20 LEGGE QUADRO DEI LAVORI PUBBLICI 109/94 (LEGGE MERLONI) - Il progetto esecutivo Un esempio: Lavori di sistemazione urbana di una via del Comune di Trento Particolari costruttivi
21 LEGGE QUADRO DEI LAVORI PUBBLICI 109/94 (LEGGE MERLONI) - Il progetto esecutivo Un esempio: Lavori di sistemazione urbana di una via del Comune di Trento Capitolato speciale d appalto Norme tecniche - stralcio
22 LEGGE QUADRO DEI LAVORI PUBBLICI 109/94 (LEGGE MERLONI) - Il progetto esecutivo Un esempio: Lavori di sistemazione urbana di una via del Comune di Trento Elenco prezzi Elenco prezzi unitari stralcio
23 LEGGE QUADRO DEI LAVORI PUBBLICI 109/94 (LEGGE MERLONI) - Il progetto esecutivo Un esempio: Lavori di sistemazione urbana di una via del Comune di Trento Computo metrico estimativo stralcio
24 C.1 SELEZIONE DELLA FORMA AFFIDAMENTO LAVORI C.2 SELEZIONE DEI PARTECIPANTI E GARA C.3 STIPULA DEL CONTRATTO C. REALIZZAZIONE C.4 NOMINA DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO C.5 NOMINA DIRETTORE DEI LAVORI E COLLAUDATORE C.6 GESTIONE E CONTROLLO DELLE FASI ESECUTIVE C.7 COLLAUDO E ACCETTAZIONE DELL OPERA rif. Legge quadro sui lavori pubblici L. 109/1994 (L. Merloni)
25 D. GESTIONE D1 GESTIONE CORRENTE D2 ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI TECNICI D3 MANUTENZIONE ORDINARIA D4 MANUTENZIONE STRAORDINARIA D5 RECUPERO / RIUSO E. DISMISSIONE D6 DEMOLIZIONE / RICICLO DI MATERIALI E COMPONENTI rif. Legge quadro sui lavori pubblici L. 109/1994 (L. Merloni) rif. Analisi del ciclo di vita (LCA) Life Cycle Assessment
26 Il «Life Cycle Assessment» consiste in una serie sistematica di procedure per la valutazione degli input e degli output di materia ed energia e i relativi impatti ambientali derivanti dal funzionamento di un sistema di produzione durante tutto il ciclo di vita Estrazione e lavorazione della materia prima Riciclo e smaltimento come rifiuto alla fine della vita utile Produzione dall approvvigionamento delle risorse alla discarica finale Uso, riuso e manutenzione del prodotto Packaging from cradle to grave Marketing
27 D1 GESTIONE CORRENTE D. GESTIONE attività finalizzata a mantenere l opera in condizioni ottimali di fruibilità in relazione all uso D2 ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI TECNICI attività di esercizio degli impianti in base alle istruzioni contenute nei piani di gestione e secondo il calendario stabilito dal programma di gestione. rif. Legge quadro sui lavori pubblici L. 109/1994 (L. Merloni) La legge sui lavori pubblici 109/94 all art. 16 e il Regolamento di attuazione della legge, all art. 40, prescrivono che il progetto esecutivo deve essere corredato di un piano di manutenzione costituto da: a. Manuale d uso b. Manuale di manutenzione c. Programma di manutenzione
28 D3 MANUTENZIONE ORDINARIA (*) D. GESTIONE attività che sono necessarie per mantenere nel tempo il livello prestazionale degli elementi tecnici in base alle istruzioni contenute nei piani di manutenzione e secondo le modalità temporali stabilite dal programma di gestione. rif. art. 31 della L. 457/78 Norme per l edilizia residenziale (*) Il Decreto Leg.vo n. 378/2001 Disposizioni legislative in materia di edilizia rifacendosi all art. 31 della legge 457/78 Norme per l edilizia residenziale definisce i tipi d intervento relativi al recupero del patrimonio edilizio in base al tipo e complessità delle opere eseguite: manutenzione ordinaria - opere su finiture e impianti) manutenzione straordinaria - opere che non comportano alterazione dei volumi e delle superfici delle unità immobiliari e senza cambio d uso interventi di restauro e risanamento conservativo interventi di ristrutturazione edilizia interventi di nuova costruzione
29 D4 MANUTENZIONE STRAORDINARIA D. GESTIONE comprende le attività che sono necessarie per ripristinare nel tempo il livello prestazionale degli elementi tecnici in base alle istruzioni contenute nei piani di manutenzione e secondo le modalità temporali stabilite dal programma di gestione. rif. art. 31 della L. 457/78 Norme per l edilizia residenziale
30 D5 RECUPERO / RIUSO EDILIZIO D. GESTIONE comprende le attività di sostituzione parziale dell opera in relazione al degrado funzionale irreversibile degli elementi costruttivi e/o a un cambio di destinazione d uso rif. art. 31 della L. 457/78 Norme per l edilizia residenziale
31 D6 DEMOLIZIONE - D. GESTIONE attività conseguente alla constatazione del degrado irreversibile dell intera opera. E. DISMISSIONE RICICLO DI MATERIALI E COMPONENTI rif. Analisi del ciclo di vita (LCA) Life Cycle Assessment
IL PROCESSO EDILIZIO
IL PROCESSO EDILIZIO RELATIVO A UNA OPERA DI ARCHITETTURA È INSIEME DI FASI E ATTIVITÀ IDEATIVE, OPERATIVE, ORGANIZZATIVE E GESTIONALI CONNESSE DA RELAZIONI LOGICHE E SUCCESSIONI TEMPORALI CHE FANNO CAPO
DettagliFASI DELLA PROGETTAZIONE Preliminare Definitiva - Esecutiva
Università di Padova a.a. 2009-2010 FASI DELLA PROGETTAZIONE Preliminare Definitiva - Esecutiva Lezione 4/11/2009 Corso di Progetto Ambiente Viviana Salieri NORMATIVA LAVORI PUBBLICI LEGGE QUADRO in materia
DettagliNewsletter n.83 Gennaio 2011
Newsletter n.83 Gennaio 2011 Approfondimento_41 STUDI DI FATTIBILITÀ: Dal DPR 207 del 5/10/2010 disposizioni per lo sviluppo, composizione e contenuti Schema dettagliato per project financing e dialogo
DettagliORDINE DEGLI ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI DELLA PROVINCIA DI VICENZA
ORDINE DEGLI ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI DELLA PROVINCIA DI VICENZA DELIBERA N. 1702 23 FEBBRAIO 2005 DEL CONSIGLIO DELL ORDINE DEGLI ARCHITETTI P.P.C. DI VICENZA ATTO DI INDIRIZZO
DettagliRegolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni
Decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554 Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni (G.U. n.
DettagliIL PROCESSO EDILIZIO E L ORGANISMO EDILIZIO
Dipartimento di Architettura e Territorio darte Corso di Studio in Architettura quinquennale Classe LM-4 Corso di Project Management, Gestione OO.PP e Cantiere - C IL PROCESSO EDILIZIO E L ORGANISMO EDILIZIO
DettagliDOCUMENTO DI SINTESI. Trento, Bolzano, 08 novembre 2010
DIRETTIVE PER LA REDAZIONE DELLE RELAZIONI GEOLOGICHE, GEOTECNICHE E SISMICHE AI SENSI DELLE NTC, D.M. 14.01.2008, E DELLA NORMATIVA NAZIONALE E PROVINCIALE COLLEGATA DOCUMENTO DI SINTESI Trento, Bolzano,
DettagliI GRADI DI PROGETTAZIONE
Università degli Studi di Cagliari A.A. 20012-2013 I GRADI DI PROGETTAZIONE SECONDO IL CODICE DEGLI APPALTI (Progetto esecutivo) approvato con il decreto legislativo n. 163 del 12 aprile 2006 ed aggiornato
Dettagli2.2. Il modello di denuncia e la documentazione
2.2. Il modello di denuncia e la documentazione Per tutte le opere e gli interventi sottoposti a denuncia e sull intero territorio regionale, la denuncia è redatta ai sensi dell art. 93 del D.P.R. 380/2001
DettagliCapitolo 9 PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI 9 PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI
9 Il Piano per l assetto idrogeologico ha lo scopo di assicurare, attraverso vincoli, direttive e la programmazione di opere strutturali, la difesa del suolo - in coerenza con le finalità generali indicate
Dettagli- SI - NO precede. b) Elaborati e adempimenti specifici e ulteriori da predisporre (compresi nei corrispettivi): - SI - NO 3/5
Allegato «A»: distinta delle prestazioni oggetto dell incarico e dei corrispettivi A.1 Fase di progettazione ATTIVITA DI SUPPORTO RILIEVI PRELIMINARE DEFINITIVA ESECUTIVA Attività di supporto in fase di
DettagliManutenzione degli edifici
Corsi di PRODUZIONE EDILIZIA E SICUREZZA - ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE Manutenzione degli edifici Prof. Ing. Pietro Capone a.a. 2011-2012 PROCESSO EDILIZIO La sequenza organizzata di fasi operative che
DettagliOPERE DI ADEGUAMENTO E VALORIZZAZIONE
OPERE DI ADEGUAMENTO E VALORIZZAZIONE CHIOSCO VILLASANTA (ALLEGATO 1) PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE TECNICA / ILLUSTRATIVA 1 INDICE 1. CENNI STORICI pag. 3 2. ANALISI DELLO STATO DI FATTO pag. 3 3. QUADRO
DettagliRELAZIONE ILLUSTRATIVA
(Provincia di Novara) Elaborato A - RELAZIONE ILLUSTRATIVA RELAZIONE ILLUSTRATIVA Cascina Trolliet - Opere di sistemazione esterna PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO * * * * * * * La presente relazione è
DettagliPer la realizzazione delle opere ospedaliere: dal rilevamento delle esigenze all avvio dei progetti
Le metodologie di elaborazione degli strumenti di espressione della domanda e di verifica del progetto Per la realizzazione delle opere ospedaliere: dal rilevamento delle esigenze all avvio dei progetti
DettagliPROJECT FINANCING: Le nuove procedure di gara dopo il terzo decreto correttivo del Codice degli Appalti
Newsletter n.83 Gennaio 2011 Approfondimento_40 PROJECT FINANCING: Le nuove procedure di gara dopo il terzo decreto correttivo del Codice degli Appalti Il ruolo della PROIND SRL a supporto dei proponenti
DettagliREGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI
REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Art. 1: Ambito di applicazione. CAPO 1 Oggetto e soggetti Il presente Regolamento definisce
DettagliValutazione Ambientale e Fattibilità dei Piani e dei Progetti (CdL VALGESTA)
Valutazione Ambientale e Fattibilità dei Piani e dei Progetti (CdL VALGESTA) POLITICHE REGIONALI POLITICHE REGIONALI SCHEDA PROGETTO 4 5 6 7 8 1. Caratteristiche e obiettivi dell intervento In questo paragrafo
DettagliMODELLO GEOLOGICO E MODELLO GEOTECNICO. Geol. Fabio Garbin
MODELLO GEOLOGICO E MODELLO GEOTECNICO Geol. Fabio Garbin Preparazione all Esame di Stato, Roma 8 aprile 2011 Riferimenti Normativi essenziali D.M. 14.01.2009: Approvazione delle nuove Norme Tecniche sulle
DettagliCorso di aggiornamento per coordinatori della sicurezza
Corso di aggiornamento per coordinatori della sicurezza TITOLO IV "Ruoli, responsabilità e sanzioni nel settore pubblico e privato Argomenti: - Principi contenuti nel «Codice degli appalti D.lgs 12 aprile
DettagliEA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1
UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti
DettagliStudio Tecnico Associato Zamboni - Celsi Progettazione impianti elettrici e tecnologici
COMUNE DI ZANICA Provincia di Bergamo CONVENZIONE PER PRESTAZIONI PROFESSIONALI PER PROGETTO DEFINITIVO/ESECUTIVO, DIREZIONE LAVORI, CONTABILITA E CRE, PER EFFICIENTAMENTO IMPIANTO DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE
DettagliIL PROCESSO EDILIZIO. Tecnologia dell Architettura I prof. arch. Sergio Russo Ermolli a.a. 2009-2010
Università degli Studi della Basilicata Facoltà di Architettura Laurea Specialistica in Ingegneria Edile-Architettura Tecnologia dell Architettura I prof. arch. Sergio Russo Ermolli a.a. 2009-2010 IL PROCESSO
DettagliComunità Montana Valle Susa e Val Sangone
Comunità Montana Valle Susa e Val Sangone Via Trattenero 15-10053 Bussoleno (To) Tel: (+39)0122-642800 Fax: (+39)0122-642850 http://www.cmvss.it e-mail: info@cmvss.it Progettazione preliminare, definitiva
DettagliSistema Gestionale FIPRO2 Fase II
Sistema Gestionale FIPRO2 Fase II Domanda di finanziamento: documenti obbligatori, spese ammissibili, supporto alla compilazione Dott. Fabio CHERCHI Venturina, 14 Ottobre 2011 Sommario della presentazione
DettagliCriteri di verifica e strumenti di controllo
Criteri di verifica e strumenti di controllo Roma, 21 ottobre 2011 Ing. Vito RAMUNNO sommario Definizioni Ambito normativo Una tecnica di approccio Gli attori Criteri di verifica Strumenti di controllo
DettagliALLEGATO B C O M U N E D I D R A P I A PROVINCIA DI VIBO VALENTIA REGOLAMENTO PER LA MONETIZZAZIONE DELLE AREE STANDARD E DI URBANIZZAZIONE
ALLEGATO B C O M U N E D I D R A P I A PROVINCIA DI VIBO VALENTIA REGOLAMENTO PER LA MONETIZZAZIONE DELLE AREE STANDARD E DI URBANIZZAZIONE data: MAGGIO 2015 1 SOMMARIO Art. 1 Normativa di riferimento
DettagliSERVIZI TECNICI INGEGNERIA E ARCHITETTURA RELATIVI
COMUNE DI SAMUGHEO PROVINCIA DI ORISTANO 09086 Piazza SEDDA, 5 Tel.0783/64023-64256 fax 0783/64697 c.f. 00073500951 E mail comsam@tiscali.it comunedisamugheo@virgilio.it SERVIZI TECNICI INGEGNERIA E ARCHITETTURA
DettagliPROGETTO n. 4 : MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI
P23 MODULISTICA MD04 Rev. 2 del 07/03/07 PROGETTO n. 4 : MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI Oggetto: scuole Elementare e Media Milano Due Importo quadro economico: 800.000,00 Fonte di
DettagliREGOLAMENTO PER LE INIZIATIVE DI TUTELA AMBIENTALE NELLA REALIZZAZIONE DEI LAVORI PUBBLICI DELLA PROVINCIA DI RIMINI
REGOLAMENTO PER LE INIZIATIVE DI TUTELA AMBIENTALE NELLA REALIZZAZIONE DEI LAVORI PUBBLICI DELLA PROVINCIA DI RIMINI Approvato con delibera C.P. n. 107 del 21.12.2001 * * * * Art. 1 PREMESSE Con il presente
DettagliPROVINCIA DI SAVONA Settore Gestione della Viabilità, Strutture, Infrastrutture, Urbanistica
ALLEGATO F PROVINCIA DI SAVONA Settore Gestione della Viabilità, Strutture, Infrastrutture, Urbanistica Appalto n. 1649 - S.P. n. 29 del Colle di Cadibona. Lavori di adeguamento del tracciato stradale
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 SETTORE EDILIZIA Processo Costruzione di edifici e di opere di ingegneria civile/industriale Sequenza
DettagliCONTROLLO DOCUMENTALE E CONTROLLO OPERATIVO DEI PROGETTI E DEI PROCESSI IN EDILIZIA. Ing. Davide Natuzzi
CONTROLLO DOCUMENTALE E CONTROLLO OPERATIVO DEI PROGETTI E DEI PROCESSI IN EDILIZIA. Ing. Davide Natuzzi Gruppo Mercurio - Via Parini 3, 22020 Cavallasca (CO) 1 Tel. 031/539163 Fax. 031/539160 PERCORSO
DettagliFollia è fare quel che si è sempre fatto aspettandosi risultati diversi
I Sistemi di gestione Follia è fare quel che si è sempre fatto aspettandosi risultati diversi Jim Kearns Relatore: Sandro Vanin Qualita, Sicurezza, Ambiente Schemi di certificazione. ISO 9001, OHSAS 18001,
DettagliArt. 1 - Principi e scopi Art. 2 - Contenuti delle norme Art. 3 Principi interpretativi Art. 4 Ambito d intervento Art. 5 Suddivisione del territorio
Art. 1 - Principi e scopi Art. 2 - Contenuti delle norme Art. 3 Principi interpretativi Art. 4 Ambito d intervento Art. 5 Suddivisione del territorio Art. 6 Comparti sottoposti a ristrutturazione edilizia
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ
MANUALE GESTIONE QUALITÀ SEZ. 5.1 REV. 02 pagina 1/5 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA
DettagliLEGGE REGIONALE N. 4 DEL 09-03-2007 REGIONE VENETO INIZIATIVE ED INTERVENTI REGIONALI A FAVORE DELL EDILIZIA SOSTENIBILE
LEGGE REGIONALE N. 4 DEL 09-03-2007 REGIONE VENETO INIZIATIVE ED INTERVENTI REGIONALI A FAVORE DELL EDILIZIA SOSTENIBILE Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE VENETO N. 25 del 13 marzo 2007 Il Consiglio
DettagliSTUDIO DI FATTIBILITA
COMUNE DI CASTELLANZA MANUTENZIONE STRAORDINARIA EDIFICI EDILIZA RESIDENZIALE PUBBLICA anno 2015 Redatto da: f.to Geom. Elisa Bissola Scheda 1 1) DENOMINAZIONE DELL OPERA CENTRO DI RESPONSABILITA Area
DettagliREALIZZAZIONE TOMBE GIARDINO
REALIZZAZIONE TOMBE GIARDINO (con Prime indicazioni per la stesura dei piani di sicurezza) INDICE Premessa pag. 2 Inquadramento urbanistico 2 Requisiti del progetto e descrizione dell intervento: 2 Valutazione
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 AREA COMUNE SERVIZI PER LE IMPRESE Sequenza di processo Area di Attività Qualificazione regionale
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. Acquisizione Beni e Servizi
Acquisizione Beni e Servizi Indice dei contenuti 1. SCHEDA SERVIZIO ACQUISIZIONE BENI E SERVIZI...3 1.1. TIPOLOGIA... 3 1.2. SPECIFICHE DEL SERVIZIO... 3 1.2.1 Descrizione del servizio... 3 1.2.2 Obblighi
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ
REV. 00 pagina 1/4 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ SOMMARIO A Impegno della
DettagliORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI CATANIA. Seminario per candidati agli esami di abilitazione alla professione di ingegnere LAVORI PUBBLICI
ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI CATANIA Seminario per candidati agli esami di abilitazione alla professione di ingegnere LAVORI PUBBLICI Progetto, approvazione, affidamento dott. ing. Orazio
DettagliNote per la corretta compilazione dell analisi finanziaria
!"#$%&'()* +,,-+,,./001%+,,./+,,.* 2 Note per la corretta compilazione dell analisi finanziaria Il piano economico e finanziario è uno studio previsionale che prende in considerazione le diverse azioni
DettagliIL CONSIGLIO COMUNALE DELIBERA
ESTRATTO DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N 13 DEL 05.05.1999 COME MODIFICATA DALLA D.C.C. N. 73 DEL 30.09.2010 E DALLA D.C.C. N. 5 DEL 15.03.2013 A IN RIFERIMENTO AL D.P.G.R. N. 373/98 IL CONSIGLIO
DettagliLEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO
Legge 1990040 Pagina 1 di 6 LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO Istituzione dell' osservatorio del sistema abitativo laziale e provvidenze per il recupero del patrimonio edilizio esistente.
DettagliSpecifiche dello sviluppo di un progetto software e indicazioni sulla documentazione e sulle modalità di esercizio delle prestazioni
Specifiche dello sviluppo di un progetto software e indicazioni sulla documentazione e sulle modalità di esercizio delle prestazioni Redatto dalla Commissione per l elettronica, l informatica e la telematica
DettagliTRACCIA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE GEOLOGICA E DELLA RELAZIONE GEOTECNICA FACENTI PARTE DI UN PROGETTO PER COSTRUZIONI.
TRACCIA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE GEOLOGICA E DELLA RELAZIONE GEOTECNICA FACENTI PARTE DI UN PROGETTO PER COSTRUZIONI. PRECISAZIONI Il presente documento nasce dalla pressante richiesta di iscritti
DettagliPresidenza della Giunta Ufficio Società dell'informazione. ALLEGATO IV Capitolato tecnico
Presidenza della Giunta Ufficio Società dell'informazione ALLEGATO IV Capitolato tecnico ISTRUZIONI PER L ATTIVAZIONE A RICHIESTA DEI SERVIZI DI ASSISTENZA SISTEMISTICA FINALIZZATI ALLA PROGETTAZIONE E
DettagliSogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili
Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili 1. PREMESSA La disciplina dei cantieri temporanei e mobili ha trovato preciso regolamentazione nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e nel successivo
Dettaglil Ente produttore di seguito congiuntamente indicate le Parti ;
SCHEMA DI CONVENZIONE CON GLI ENTI DEL TERRITORIO PER I SERVIZI DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI tra la Regione Marche, rappresentata dal Dirigente della P.F. Sistemi Informativi e Telematici
DettagliComune di Casei Gerola. Regolamento Comunale Attività Edilizia. - Gennaio 2011 -
Comune di Casei Gerola Regolamento Comunale Attività Edilizia - Gennaio 2011-1 INDICE articolo 1 articolo 2 articolo 3 articolo 4 articolo 5 articolo 6 articolo 7 articolo 8 articolo 9 PRINCIPI GENERALI
DettagliGESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI
Pagina 1 di 6 Procedura Rev. Data Descrizione modifica Approvazione 3 27.04.2003 Revisione generale (unificate NC e Reclami) C.V. 4 03.09.2007 Specificazione NC a carattere ambientale C.V. 5 07.03.2008
DettagliSISTEMA INFORMATIVO INPDAP SERVIZI E PROGETTI PER L'INTEGRAZIONE DEL SISTEMA STANDARD DI PRODOTTO PIANO DI QUALITA' DI PROGETTO
SISTEMA INFORMATIVO INPDAP SERVIZI E PROGETTI PER L'INTEGRAZIONE DEL SISTEMA STANDARD DI PRODOTTO PIANO DI QUALITA' DI PROGETTO Pag. I INDICE pag. 1. INTRODUZIONE...1 1.1 PREMESSA...1 1.2 SCOPO DEL DOCUMENTO...1
DettagliRelazione Geologica e Relazione Geotecnica
Relazione Geologica e Relazione Geotecnica La Relazione Geologica e la Relazione Geotecnica sono due documenti progettuali sempre distinti. La Relazione Geologica è essenziale per il geotecnico e lo strutturista,
DettagliRAPPRESENTAZIONE DI UN
RAPPRESENTAZIONE DI UN EDIFICIO Rappresentare un edificio è un operazione complessa, in particolare quando si tratta di fornire informazioni molto diverse e dettagliate di un oggetto ancora inesistente.
DettagliMinistero della salute
Ministero della salute Disegno di legge Disposizioni in materia di sicurezza delle strutture sanitarie e gestione del rischio clinico nonché di attività libero professionale intramuraria e di esclusività
Dettagliƒ Gli standard e la gestione documentale
81267$1'$5' 3(5/$*(67,21('280(17$/( Giovanni Michetti SC11 Gestione dei documenti d archivio giovanni.michetti@uniroma1.it Strumenti per l informazione e la documentazione: le norme UNI (Roma, 18 giugno
DettagliCOMUNE DI SCANSANO Provincia di Grosseto
Provincia di Grosseto DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N 12 DEL 10/01/2011 ORIGINALE OGGETTO: PROGETTO PRELIMINARE DEI LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA LOCALI MUSEO DI SCANSANO E REALIZZAZIONE IMPIANTO
DettagliServizio di trasporto pubblico locale di linea nel territorio comunale
Comune di Monterotondo (RM) Servizio di trasporto pubblico locale di linea nel territorio comunale Relazione illustrativa delle ragioni e della sussistenza dei requisiti previsti per la forma di affidamento
DettagliManuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI
Manuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI Codice procedura: AC01 Revisione n 2 Data revisione: 23-07-2013 MANUALE DELLE PROCEDURE Sommario 1. Scopo della procedura 2. Glossario 3. Strutture
DettagliAllegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri
Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono
Dettagliwww.lavoripubblici.it
Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ****** Istruzioni per l applicazione delle Norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008 16 INTRODUZIONE Il Decreto Ministeriale 14 gennaio 2008,
DettagliAppalti pubblici di lavori e di servizi. Progettazione e DL
Appalti pubblici di lavori e di servizi. Progettazione e DL Normativa, procedure, soggetti e fasi di realizzazione di un opera pubblica: il ruolo dell architetto progettista e direttore dei lavori Obiettivi
DettagliI Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001
I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 Percorsi di ampliamento dei campi di applicazione gestiti in modo
DettagliIL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE
IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE Relatore: LIFE 04 ENV/IT/494 AGEMAS Obiettivi del sistema di gestione ambientale Prevenzione, riduzione dell inquinamento Eco-efficienza nella gestione delle
DettagliLa normativa sui Lavori Pubblici. Relatore: Ing. Stefano Boninsegna
La normativa sui Lavori Pubblici Settembre 2014 Relatore: Ing. Stefano Boninsegna Il Codice degli appalti (ex Legge Merloni) Scopo: disciplina il processo attuativo che porta alla realizzazione di un opera
DettagliU T C D i r e z i o n e l a v o r i p u b b l i c i S O S T I T U Z I O N E I N F I S S I SCUOLA ELEMENTARE "PAPA GIOVANNI XXIII" e Comune di Vittoria
Asse II "Qualità degli ambienti scolastici" Obiettivo C Accordo tra: Istituzione scolastica "Scuola elementare Papa G. GiovanniXXIII" e Comune di Vittoria per la realizzazione del progetto di : S O S T
DettagliContenuti dello studio di impatto ambientale (SIA)
Contenuti dello studio di impatto ambientale (SIA) Ai progetti sottoposti alla procedura di impatto ambientale ai sensi degli articoli 52 e seguenti, è allegato uno studio di impatto ambientale, redatto
DettagliSOGGETTI PARTECIPANTI AL P.I.I. DI VIA MILANO n.227 (comparto ARE 6) che sottoscrivono la proposta di convenzione:
INDICE SOGGETTI PARTECIPANTI AL P.I.I. PAG. 1 INTERVENTI PREVISTI PAG. 1 PROIEZIONE COSTI COMPLESSIVI AI FINI DELL ATTUAZIONE DEL P.I.I. A CURA DEL SOGGETTO ATTUATORE PAG. 2 QUANTIFICAZIONE DELLE CONVENIENZE
DettagliDIPARTIMENTO AMBIENTE E TERRITORIO INFRASTRUTTURE, OPERE PUBBLICHE E TRASPORTI IL DIRIGENTE GENERALE
DISCIPLINA DEI REQUISITI E DELLE PROCEDURE DI ACCESSO AI FINANZIAMENTI E MODALITA DI RIMBORSO DELLE SOMME ANTICIPATE Fondo rotativo per la progettazione a favore degli Enti Pubblici della Regione Basilicata
DettagliRiunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03
Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03 Roma, 18 dicembre 2003 Agenda dell'incontro Approvazione del regolamento interno Stato di avanzamento del "Progetto Monitoraggio" Prossimi
DettagliMANUTENZIONE STRAORDINARIA STRADE COMUNALI
P23 MODULISTICA MD04 Rev. 2 del 07/03/07 Progetto n. 14 MANUTENZIONE STRAORDINARIA STRADE COMUNALI Sistemazione strade varie (Variante SUAP Bianchi) Importo quadro economico:. 2.500.000,00 Fonte di finanziamento:
DettagliREGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO
REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In
DettagliManuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative
Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro
DettagliGESTIONE E MANUTENZIONE
Università degli Studi Mediterranea Facoltà di Architettura Laboratorio di Accesso Norme e procedure per la progettazione" GESTIONE E MANUTENZIONE Arch. Antonino Giordano giovedi 04 dicembre 2008 GESTIONE
Dettagliuniformità di indirizzi e di livelli di sicurezza semplicità in fase di progettazione e di controllo
L approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio e le procedure di deroga Ing. Gianfranco Tripi 06/09/2013 1 APPROCCIO PRESCRITTIVO VANTAGGI: uniformità di indirizzi e di livelli di sicurezza semplicità
DettagliSISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4
1. REQUISITI GENERALI L Azienda DSU Toscana si è dotata di un Sistema di gestione per la qualità disegnato in accordo con la normativa UNI EN ISO 9001:2008. Tutto il personale del DSU Toscana è impegnato
DettagliProtocollo D.Lgs. 231/2001 n. 11. Gestione ed elaborazione della contabilità e del bilancio di esercizio
Pag. 1 di 5 Sommario 2 Scopo e applicabilità... 1 3 Riferimenti... 1 4 Aree interessate... 2 5 Reati potenziali e rischi da presidiare... 2 6 Modalità operative... 2 6.1 Principi di prevenzione... 2 6.2
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 SETTORE EDILIZIA Processo Costruzione di edifici e di opere di ingegneria civile/industriale Sequenza
DettagliA cura di Giorgio Mezzasalma
GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma
DettagliDirezione Regionale Campania
Direzione Regionale Campania Napoli,02.05.2014 Prot. 5787/DRCAM Oggetto: Determina a contrarre dei lavori da effettuare presso il compendio F.I.P. di Via degli Uffici Finanziari 5/7/9, Salerno, volti all
DettagliUna metodologia da utilizzare può essere così sintetizzata:
10 CRITERI TECNICI DELLE PRIORITÀ L elenco dei siti con gli indici di priorità contenuti nel presente piano, dovrà essere rivisto ed aggiornato alla luce delle risultanze emergenti dai piani di caratterizzazione.
DettagliPiano di manutenzione delle strutture
Software professionale in versione Windows Vincenzo Calvo Elisabetta Scalora Piano di manutenzione delle strutture REDAZIONE DEL PIANO DI MANUTENZIONE CON IL SOFTWARE PreManStru * Manuale d uso Informazioni
DettagliSISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit
Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Gestione degli audit interni ambientali e di salute e sicurezza sul lavoro 3. APPLICABILITÀ La presente
DettagliCOMUNE DI COLONNA ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 15 DEL 27/05/2010 REGOLAMENTO
COMUNE DI COLONNA P r o v i n c i a d i R o m a ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 15 DEL 27/05/2010 REGOLAMENTO CRITERI E MODALITA DI CALCOLO DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE
DettagliFONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI ORVIETO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO
FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI ORVIETO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO Articolo 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento, adottato ai sensi dell articolo 6, comma 6 e dell articolo
Dettagli4.6 APPROVVIGIONAMENTO
Unione Industriale 43 di 94 4.6 APPROVVIGIONAMENTO 4.6.1 Generalità Il capitolo indica le modalità con le quali la filatura conto terzi deve gestire il rapporto di subfornitura nell ambito di un sistema
DettagliQuadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale.
L.R. 4/09/1997, n. 36. Pubblicata nel B.U. Liguria 17 settembre 1997, n. 16, L.R. 30/12/1998, n. 38. Pubblicata nel B.U. Liguria 20 gennaio 1999, n. 1. L.R. 4/08/2006, n. 20. Pubblicata nel B.U. Liguria
DettagliREGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ. Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2015 1/50
REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2015 1/50 REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ Articolo 1 - Oggetto
DettagliCITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente
CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per
DettagliREGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 22 del 20.04.2011 in vigore dal 26.05.2011 TITOLO
DettagliDOMANDA DI CONCESSIONE PER L'ESECUZIONE DI OPERE EDILIZIE
AL DIRIGENTE DEL SETTORE TECNICO c/o ufficio edilizia privata/urbanistica P.zza Gallura, 3 07029 Tempio Pausania DOMANDA DI CONCESSIONE PER L'ESECUZIONE DI OPERE EDILIZIE l sottoscritt ai sensi della L.R.
Dettagli&2081(',9,*(9$12 5(7,',7(/(&2081,&$=,21, $SSURYDWRFRQGHOLEHUD]LRQHGL&&QGHO
&2081(',9,*(9$12 5(*2/$0(1723(5/$&21&(66,21('(/62772682/23(5/$&26758=,21(', 5(7,',7(/(&2081,&$=,21, $SSURYDWRFRQGHOLEHUD]LRQHGL&&QGHO (Finalità) 1. Il presente regolamento disciplina la realizzazione di
DettagliRoma, 21 Ottobre 2011 Centro Congressi Cavour
Verifica del progetto D.P.R. 207/2010 Controllo Qualità, Certificazione e Accreditamento Roma, 21 Ottobre 2011 Centro Congressi Cavour Sistema interno di controllo della qualità: dalla formazione alla
DettagliPolitica per la Sicurezza
Codice CODIN-ISO27001-POL-01-B Tipo Politica Progetto Certificazione ISO 27001 Cliente CODIN S.p.A. Autore Direttore Tecnico Data 14 ottobre 2014 Revisione Resp. SGSI Approvazione Direttore Generale Stato
DettagliSistema di Gestione per la Qualità
MQ 04 Sistema di Gestione per la N. Revisione e data Motivo della modifica Rev, 02 del 03.03.2008 Adeguamento dello scopo Redatto Verificato Approvato RD RD DS 4.0 SCOPO SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ
DettagliApplicazione della norma ISO 9001:2008 al Sistema Gestione per la Qualità del Gruppo Ricerca Fusione. Claudio Nardi Frascati 24 novembre 2009
Applicazione della norma ISO 9001:2008 al Sistema Gestione per la Qualità del Gruppo Ricerca Fusione Claudio Nardi Frascati 24 novembre 2009 Percorso logico per arrivare al SGQ: Decisione volontaria della
DettagliRelazione illustrativa
Relazione illustrativa Il comune di Casto intende realizzare un impianto fotovoltaico capace di produrre l intera l energia elettrica consumata dalla pubblica amministrazione e dai cittadini residenti,
DettagliPiano delle Performance
Comune di Pavullo nel Frignano Provincia di Modena Bilancio di Previsione 2011 Bilancio Pluriennale 2011 / 2013 Piano delle Performance *** Documento sulla compatibilità del sistema di programmazione,
Dettagli