Metodi iterativi SISTEMI LINEARI. Metodi Iterativi. Metodo di rilassamento successivo e metodi del gradiente

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Metodi iterativi SISTEMI LINEARI. Metodi Iterativi. Metodo di rilassamento successivo e metodi del gradiente"

Transcript

1 Metodi iterativi Metodo di rilassamento successivo e metodi del gradiente

2 Metodi iterativi Metodi iterativi 1 Il metodo di rilassamento successivo Condizioni per la convergenza 2 Metodi del Metodo della più ripida discesa Metodo del gradiente coniugato

3 Metodi iterativi Metodi iterativi 1 Il metodo di rilassamento successivo Condizioni per la convergenza 2 Metodi del Metodo della più ripida discesa Metodo del gradiente coniugato

4 Convergenza Richiami: il metodo di Gauss-Seidel A = D + L + U a ii 0 i = 1,..., n D = U = L = A si scompone nella forma P Q con P = D + L e Q = U. La (k + 1)-esima iterazione risulta quindi x (k+1) = Bx (k) + c con B = (D + L) 1 U (matrice di iterazione) e c = (D + L) 1 b.

5 Convergenza Il metodo di Gauss-Seidel sfrutta le componenti dell iterata (k + 1)-esima già calcolate: x (k+1) i = b i i 1 j=1 a ijx (k+1) j n j=i+1 a ijx (k) j a ii i = 1,..., n dove 0 j=1 e n j=n+1 vanno intesi come sommatorie vuote. Metodo degli spostamenti successivi

6 Convergenza Metodo di rilassamento successivo x (k+1) i = ω i 1 b i a ij x (k+1) a j ii j=1 Corrisponde alla scelta n j=i+1 a ij x (k) + (1 ω)x (k) j i = 1,..., n P = D + ωl, Q = (1 ω)d ωu La matrice di iterazione è quindi B = (D + ωl) 1 [(1 ω)d ωu] e c = (D + ωl) 1 b OSS. ω R\{0} ω = 1 Metodo di Gauss-Seidel Esercizio 1: Implementare il metodo di rilassamento successivo. i

7 Outline Rilassamento successivo Convergenza 1 Il metodo di rilassamento successivo Condizioni per la convergenza 2 Metodi del Metodo della più ripida discesa Metodo del gradiente coniugato

8 Convergenza Se A è simmetrica definita positiva, il metodo di rilassamento successivo converge se e solo se 0 < ω < 2. Il metodo è detto di sottorilassamento se 0 < ω < 1, e di sovrarilassamento (SOR) se 1 < ω < 2. La convergenza sarà tanto più rapida quanto più piccolo risulterà ρ(b). Conviene quindi scegliere ω che rende ρ(b) minimo. La determinazione del valore ω opt in corrispondenza del quale la velocità di convergenza sia la più elevata possibile, è assai complessa e se ne conoscono soluzioni soddisfacenti solo in casi particolari.

9 Convergenza Nel caso di matrici A simmetriche definite positive e tridiagonali a blocchi di forma, A = D 1 U 1 L 1 D 2 U 2 L 2 D 3 U 3 L Un 1 L n 1 D n dove le matrici D i sono diagonali, ω opt = ρ 2 (B J ) dove ρ(b J ) < 1 è il raggio spettrale della matrice di iterazione del metodo di Jacobi, B J = I D 1 A. In questo caso inoltre abbiamo: ρ 2 (B J ) = ρ(b GS ) con B GS matrice di iterazione del metodo di Gauss-Seidel.

10 Metodi del gradiente coniugato Ax = b A R n n b, x R n 1 A simmetrica e definita positiva 2 Trovare la soluzione x del sistema equivale a minimizzare la forma quadratica f (x) = 1 2 x T Ax x T b (che sotto la condizione 1. ammette un unico punto di minimo globale)

11 coniugato Metodi del gradiente: procedura generale Per trovare il minimo della forma quadratica f (x) si parte da un vettore tentativo x (0) R n e si genera la successione x (k+1) = x (k) + α k p (k) p (k) è la direzione lungo la quale ci si sposta per minimizzare f α k R è il valore che fissa la lunghezza del passo nella direzione p (k) ; in generale è scelto in modo che f (x (k) + α k p (k) ) sia minima lungo la direzione scelta La successione x (k) converge a x per k.

12 Outline Rilassamento successivo coniugato 1 Il metodo di rilassamento successivo Condizioni per la convergenza 2 Metodi del Metodo della più ripida discesa Metodo del gradiente coniugato

13 Metodo della più ripida discesa coniugato Si sceglie p (k) = r (k) = f (x (k) ), dove r (k) = b Ax (k) (p (k) direzione di massima pendenza) α k = (r (k) ) T r (k) (r (k) ) T Ar (k) Con queste scelte si ha che le direzioni p (k) e p (k+1) sono ortogonali, ovvero (r (k+1), r (k) ) = r (k)t r (k+1) = 0.

14 coniugato Algoritmo Usando il criterio di arresto basato sull incremento:... Fino a quando e > TOL & k < NMAX r = b Ax0 α = r T r r T Ar x = x0 + αr k = k + 1 e = x x0 / x x0 = x... In alternativa si può usare il criterio di arresto r (k) r (0) TOL.

15 Metodo della più ripida discesa coniugato Convergenza La velocità di convergenza di {x (k) } a x dipende dall autovalore massimo λ M e dall autovalore minimo λ m di A. Ad ogni iterazione l errore si riduce del fattore K 2 (A) 1 K 2 (A) + 1 = λ M λ m λ M + λ m [ K 2 (A) = λ M λ m in quanto ( ) e (k) λm λ k m A λ M + λ m e (0) A dove e (k) = x x (k) e e (k) A = e (k)t A e (k). Pertanto, quanto più λ M e λ m sono lontani (ossia K 2 (A) è grande o A è malcondizionata) tanto più la velocità di convergenza può essere lenta. ]

16 Outline Rilassamento successivo coniugato 1 Il metodo di rilassamento successivo Condizioni per la convergenza 2 Metodi del Metodo della più ripida discesa Metodo del gradiente coniugato

17 Metodo del gradiente coniugato coniugato Per evitare problemi legati alla lentezza del metodo della più ripida discesa, si possono scegliere le direzioni di discesa p (k) in modo diverso. coniugato Si costruiscono dei vettori A-coniugati, cioè tali che (Ap (i), p (j) ) = p (j)t A p (i) = 0 se i j Se non ci fossero gli errori di calcolo, in al più n iterazioni si avrebbe la soluzione esatta.

18 Metodo del gradiente coniugato coniugato Dato x (0) R n, posto p (0) = r (0) = b Ax (0) per k = 0, 1,... fino a convergenza α (k) = p(k)t r (k) p (k)t A p (k) = r (k)t r (k) p (k)t A p (k) x (k+1) = x (k) + α (k) p (k) r (k+1) = r (k) α (k) A p (k) β (k) = p(k)t A r (k+1) p (k)t A p (k) >>x=pcg(a,b,toll,nmax) = r (k+1)t r (k+1) r (k)t r (k) p (k+1) = r (k+1) + β (k) p (k) fornisce la soluzione del sistema Ax = b mediante il metodo del gradiente coniugato.

19 Metodo del gradiente coniugato coniugato [x,flag,relres,iter,resvec]=pcg(a,b,toll,nmax) fornisce ulteriori informazioni flag flag=0 flag=1 flag=2 flag=3 flag=4 il metodo ha ottenuto soluzione dopo nmax iterazioni non è stata raggiunta la soluzione il precondizionatore P è malcondizionato due successive iterate erano uguali una delle quantità scalari è diventata troppo piccola o troppo grande relres residuo relativo: norm(b-a*x)/norm(b) iter numero di iterazioni effettuate resvec vettore dei residui in norma (iterata per iterata)

20 coniugato Velocità di convergenza Ad ogni iterazione e (k) A 2 ( K2 (A) 1 K2 (A) + 1) k e (0) A dove K 2 (A) = λ M λm. Quindi il metodo del gradiente coniugato converge più rapidamente del metodo di più ripida discesa.

Metodi iterativi per sistemi lineari

Metodi iterativi per sistemi lineari Metodi iterativi per sistemi lineari Mirano a costruire la soluzione x di un sistema lineare come limite di una successione di vettori Per matrici piene di ordine n il costo computazionale è dell ordine

Dettagli

Risoluzione di sistemi lineari sparsi e di grandi dimensioni

Risoluzione di sistemi lineari sparsi e di grandi dimensioni Risoluzione di sistemi lineari sparsi e di grandi dimensioni Un sistema lineare Ax = b con A R n n, b R n, è sparso quando il numero di elementi della matrice A diversi da zero è αn, con n α. Una caratteristica

Dettagli

8 Metodi iterativi per la risoluzione di sistemi lineari

8 Metodi iterativi per la risoluzione di sistemi lineari 8 Metodi iterativi per la risoluzione di sistemi lineari È dato il sistema lineare Ax = b con A R n n e x, b R n, con deta 0 Si vogliono individuare dei metodi per determinarne su calcolatore la soluzione,

Dettagli

Esercitazione 6: Metodi iterativi per sistemi lineari.

Esercitazione 6: Metodi iterativi per sistemi lineari. Esercitazione 6: Metodi iterativi per sistemi lineari. Richiami di Teoria Iterazione di Jacobi e Gauss Seidel. I metodi iterativi sono basati sul calcolo della soluzione x del sistema lineare Ax = b come

Dettagli

Modelli Matematici e Calcolo Numerico

Modelli Matematici e Calcolo Numerico Modelli Matematici e Calcolo Numerico Calcolo Numerico Massimiliano Martinelli martinelli@imati.cnr.it Università di Pavia Facoltà di Ingegneria 20-27 Ottobre 2011 Introduzione La matrice del sistema non

Dettagli

Osservazione. Convergenza dei metodi di Gauss-Seidel e di Jacobi. Condizioni sufficienti per la convergenza. Definizione

Osservazione. Convergenza dei metodi di Gauss-Seidel e di Jacobi. Condizioni sufficienti per la convergenza. Definizione Osservazione Convergenza dei metodi di Gauss-Seidel e di Jacobi Fallimento dei metodi. (Es. Gauss- Seidel Condizioni sufficienti; teoremi di localizzazione degli autovalori; dimostrazione di convergenza

Dettagli

Autovalori ed autovettori di una matrice

Autovalori ed autovettori di una matrice Autovalori ed autovettori di una matrice Lucia Gastaldi DICATAM http://www.ing.unibs.it/gastaldi/ Indice 1 Definizioni di autovalori ed autovettori Autovalori ed autovettori 2 Metodo delle potenze 3 Calcolo

Dettagli

SISTEMI LINEARI QUADRATI: METODI ITERATIVI

SISTEMI LINEARI QUADRATI: METODI ITERATIVI SISTEMI LINEARI QUADRATI: METODI ITERATIVI CALCOLO NUMERICO e PROGRAMMAZIONE SISTEMI LINEARI QUADRATI:METODI ITERATIVI p./54 RICHIAMI di ALGEBRA LINEARE DEFINIZIONI A R n n simmetrica se A = A T ; A C

Dettagli

Un sistema lineare si rappresenta in generale come

Un sistema lineare si rappresenta in generale come SISTEMI LINEARI Un sistema lineare si rappresenta in generale come n j=1 a ij x j = b i i = 1, 2,..., m o anche AX = B. La soluzione esiste se e solo se B appartiene allo spazio lineare generato dalle

Dettagli

Corso di Analisi Numerica - AN1. Parte 3: metodi iterativi per sistemi lineari ed. equazioni nonlineari. Roberto Ferretti

Corso di Analisi Numerica - AN1. Parte 3: metodi iterativi per sistemi lineari ed. equazioni nonlineari. Roberto Ferretti Corso di Analisi Numerica - AN1 Parte 3: metodi iterativi per sistemi lineari ed equazioni nonlineari Roberto Ferretti Filosofia generale dei metodi iterativi Metodi iterativi per Sistemi Lineari Convergenza

Dettagli

Ottimizzazione numerica

Ottimizzazione numerica Funzioni univariate 28 Ottobre 2010 Funzioni univariate Outline 1 Funzioni univariate 2 optim Funzioni univariate I metodi di ottimizzazione consentono di trovare i punti estremanti (massimi, minimi) di

Dettagli

RICHIAMI PER IL CORSO DI ANALISI NUMERICA

RICHIAMI PER IL CORSO DI ANALISI NUMERICA RICHIAMI PER IL CORSO DI ANALISI NUMERICA Anno accademico 211 212 1 RICHIAMI: PRECISIONE FINITA (USO DI UN COMPUTER) IN UN COMPUTER UNA QUALUNQUE INFORMAZIONE VIENE RAPPRESENTATA COME UNA SEQUENZA FINITA

Dettagli

Corso di Calcolo Numerico

Corso di Calcolo Numerico Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale Sede di Fermo Corso di 8 - METODI ITERATIVI PER I SISTEMI LINEARI Norme Una norma in R n è una funzione. : R n R tale che x 0 x R n ; x = 0 x = 0; αx = α x ; x

Dettagli

Progetto Matlab N 2. Calcolo Numerico 6 CFU. Corso di Laurea in Ingegneria delle Comunicazioni 31/05/2014

Progetto Matlab N 2. Calcolo Numerico 6 CFU. Corso di Laurea in Ingegneria delle Comunicazioni 31/05/2014 Progetto Matlab N 2 Calcolo Numerico 6 CFU Corso di Laurea in Ingegneria delle Comunicazioni 31/05/2014 Procedimento 1. Scrivere una function che implementi il prodotto matrice-vettore AX con A matrice

Dettagli

METODI ITERATIVI PER SISTEMI LINEARI

METODI ITERATIVI PER SISTEMI LINEARI METODI ITERATIVI PER SISTEMI LINEARI LUCIA GASTALDI 1. Metodi iterativi classici Sia A R n n una matrice non singolare e sia b R n. Consideriamo il sistema (1) Ax = b. Un metodo iterativo per la soluzione

Dettagli

Facoltá di Scienze MM.FF.NN. Corso di Studi in Informatica- A.A

Facoltá di Scienze MM.FF.NN. Corso di Studi in Informatica- A.A Facoltá di Scienze MM.FF.NN. Corso di Studi in Informatica- A.A. 5-6 Corso di CALCOLO NUMERICO / ANALISI NUMERICA : Esempi di esercizi svolti in aula 5//5 ) Dato un triangolo, siano a, b le lunghezze di

Dettagli

Autovalori e autovettori

Autovalori e autovettori Capitolo 3 Autovalori e autovettori 3. Richiami di teoria Prerequisiti: nozioni elementari di algebra lineare, numeri complessi. Sia A R n n. Un numero λ per cui esiste un vettore x 0 tale che valga la

Dettagli

Capitolo 3: Ottimizzazione non vincolata parte III. E. Amaldi DEI, Politecnico di Milano

Capitolo 3: Ottimizzazione non vincolata parte III. E. Amaldi DEI, Politecnico di Milano Capitolo 3: Ottimizzazione non vincolata parte III E. Amaldi DEI, Politecnico di Milano 3.4 Metodi di ricerca unidimensionale In genere si cerca una soluzione approssimata α k di min g(α) = f(x k +αd k

Dettagli

Corso di Matematica per la Chimica. Dott.ssa Maria Carmela De Bonis a.a

Corso di Matematica per la Chimica. Dott.ssa Maria Carmela De Bonis a.a Dott.ssa Maria Carmela De Bonis a.a. 2013-14 Autovalori ed Autovettori di una matrice Siano Se A = (a i,j ) i,j=1,...,n R n n, 0 x = (x i ) i=1,...,n R n λ R Ax = λx (1) allora λ è detto autovalore di

Dettagli

Problema. Equazioni non lineari. Metodo grafico. Teorema. Cercare la soluzione di

Problema. Equazioni non lineari. Metodo grafico. Teorema. Cercare la soluzione di Problema Cercare la soluzione di Equazioni non lineari dove Se è soluzione dell equazione, cioè allora si dice RADICE o ZERO della funzione Metodo grafico Graficamente si tratta di individuare l intersezione

Dettagli

Quale delle seguenti rappresentazioni del numero reale è in virgola mobile normalizzata?

Quale delle seguenti rappresentazioni del numero reale è in virgola mobile normalizzata? Quale delle seguenti istruzioni MATLAB esegue il calcolo del raggio spettrale di una matrice quadrata A? a. max(eig(abs(a))) b. max(abs(eig(a))) c. abs(max(eig(a))) d. max(abs(eig(a *A))) Il raggio spettrale

Dettagli

La soluzione approssimata consiste nella soluzione di un problema pi u facile che approssima quello dato. Nella tecnica di rilassamento l'approssimazi

La soluzione approssimata consiste nella soluzione di un problema pi u facile che approssima quello dato. Nella tecnica di rilassamento l'approssimazi Tecniche di soluzione di sistemi di equazioni non-lineari Le tecniche di rilassamento riguardano principalmente la soluzione per via numerica di sistemi di equazioni. Risultano particolarmente semplici

Dettagli

Calcolo Numerico per Ingegneria. Corso estivo di Bressanone. Prof. L. Bergamaschi SOLUZIONE DELLA PROVA SCRITTA del

Calcolo Numerico per Ingegneria. Corso estivo di Bressanone. Prof. L. Bergamaschi SOLUZIONE DELLA PROVA SCRITTA del Calcolo Numerico per Ingegneria. Corso estivo di Bressanone. Prof. L. Bergamaschi SOLUZIONE DELLA PROVA SCRITTA del 9.8.2. Data l equazione x x = (a) Mostrare che essa ammette una e una sola soluzione

Dettagli

NORMA DI UN VETTORE. Una NORMA VETTORIALE su R n è una funzione. : R n R +

NORMA DI UN VETTORE. Una NORMA VETTORIALE su R n è una funzione. : R n R + NORMA DI UN VETTORE Una NORMA VETTORIALE su R n è una funzione. : R n R + {0}, che associa ad ogni vettore x R n di componenti x i, i = 1,..., n, uno scalare in modo che valgano le seguenti proprietà:

Dettagli

2. Risolvere con il metodo di eliminazione di Gauss con pivoting parziale il seguente sistema lineare:

2. Risolvere con il metodo di eliminazione di Gauss con pivoting parziale il seguente sistema lineare: Esercizi sui metodi diretti per la risoluzione di sistemi lineari 1. Data la matrice 1 0 2 1 3 1 5 2 1 determinare la sua fattorizzazione P LR. Risolvere il sistema Ax = b con b = (3, 5, 6) T mediante

Dettagli

Corso di Calcolo Numerico

Corso di Calcolo Numerico Corso di Calcolo Numerico Dottssa MC De Bonis Università degli Studi della Basilicata, Potenza Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Corso di Calcolo Numerico - Dottssa MC De Bonis

Dettagli

Metodi iterativi per sistemi lineari

Metodi iterativi per sistemi lineari Metodi iterativi per sistemi lineari Dario A. Bini, Università di Pisa 30 ottobre 2013 Sommario Questo modulo didattico contiene risultati relativi ai metodi iterativi per risolvere sistemi di equazioni

Dettagli

Applicazione dei metodi del gradiente, del gradiente coniugato, GMRES e TSVD alla modellazione di una colonna di distillazione

Applicazione dei metodi del gradiente, del gradiente coniugato, GMRES e TSVD alla modellazione di una colonna di distillazione UNIVERSIÀ DEGLI SUDI DI CAGLIARI SCUOLA DI DOORAO IN INGEGNERIA INDUSRIALE Applicazione dei metodi del gradiente, del gradiente coniugato, GMRES e SVD alla modellazione di una colonna di distillazione

Dettagli

1. Martedì 27/09/2016, ore: 2(2) Introduzione al corso: problemi ben posti, condizionamento, stabilità, complessità

1. Martedì 27/09/2016, ore: 2(2) Introduzione al corso: problemi ben posti, condizionamento, stabilità, complessità Registro delle lezioni di MATEMATICA APPLICATA Corsi di Laurea in Chimica e Meccanica 6 CFU - A.A. 2016/2017 docente: Dott.ssa Luisa Fermo ultimo aggiornamento: 15 dicembre 2016 1. Martedì 27/09/2016,

Dettagli

APPUNTI DI MODELLI NUMERICI PER I CAMPI

APPUNTI DI MODELLI NUMERICI PER I CAMPI APPUNTI DI MODELLI NUMERICI PER I CAMPI Giovanni Miano UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II POLO DELLE SCIENZE E DELLE TECNOLOGIE FACOLTÀ DI INGEGNERIA Indice 1. Richiami sui problemi di campo

Dettagli

Motivazione: Come si fa? Matrici simmetriche. Fattorizzazioni di matrici speciali

Motivazione: Come si fa? Matrici simmetriche. Fattorizzazioni di matrici speciali Motivazione: Fattorizzazioni di matrici speciali Diminuire la complessità computazionale = evitare operazioni inutili = risparmiare tempo di calcolo Diminuire l occupazione di memoria Come si fa? Si tiene

Dettagli

Esame di Calcolo Numerico per Informatica A.A. 2010/11 Proff. S. De Marchi e M. R. Russo 20 giugno 2011

Esame di Calcolo Numerico per Informatica A.A. 2010/11 Proff. S. De Marchi e M. R. Russo 20 giugno 2011 Esame di Calcolo Numerico per Informatica A.A. 2010/11 Proff. S. De Marchi e M. R. Russo 20 giugno 2011 L esame consiste di 4 domande aperte e 10 esercizi a risposta multipla. Per gli esercizi ci sono

Dettagli

Alcuni esercizi in preparazione all appello scritto di Calcolo Numerico

Alcuni esercizi in preparazione all appello scritto di Calcolo Numerico Alcuni esercizi in preparazione all appello scritto di Calcolo Numerico Esercizio 1 Si consideri il sistema lineare Ax = b con 4 3 2 1 3 4 3 2 A = 2 3 4 3,b = 1 2 3 4 1 1 1 1. (1) 1. Prima di risolvere

Dettagli

Esercizio 1. Esercizio 2

Esercizio 1. Esercizio 2 Sia data la matrice A A(α) = Esercizio α 2 2α 2 2, α R.) determinare per quali valori del parametro reale α é verificata la condizione necessaria e sufficiente di convergenza per il metodo di Jacobi;.2)

Dettagli

Metodi computazionali per i Minimi Quadrati

Metodi computazionali per i Minimi Quadrati Metodi computazionali per i Minimi Quadrati Come introdotto in precedenza si considera la matrice. A causa di mal condizionamenti ed errori di inversione, si possono avere casi in cui il e quindi S sarebbe

Dettagli

3.3 FORMULAZIONE DEL MODELLO E CONDIZIONI DI

3.3 FORMULAZIONE DEL MODELLO E CONDIZIONI DI 3.3 FORMULAZIONE DEL MODELLO E CONDIZIONI DI ESISTENZA DI UN PUNTO DI OTTIMO VINCOLATO Il problema di ottimizzazione vincolata introdotto nel paragrafo precedente può essere formulato nel modo seguente:

Dettagli

Sistemi di equazioni lineari

Sistemi di equazioni lineari Capitolo 3 Sistemi di equazioni lineari In questo capitolo si studiano due tipi di metodi risolutivi per sistemi di equazioni lineari, solitamente detti metodi diretti e metodi iterativi. Nei metodi diretti

Dettagli

Metodi iterativi per equazioni nonlineari.

Metodi iterativi per equazioni nonlineari. Metodi iterativi per equazioni nonlineari. Alvise Sommariva Università degli Studi di Padova Dipartimento di Matematica 9 aprile 2016 Alvise Sommariva Introduzione 1/ 14 Introduzione Si supponga sia f

Dettagli

Autovalori e autovettori, matrici simmetriche e forme quadratiche (cenni) (prof. M. Salvetti)

Autovalori e autovettori, matrici simmetriche e forme quadratiche (cenni) (prof. M. Salvetti) Autovalori e autovettori, matrici simmetriche e forme quadratiche (cenni) (prof. M. Salvetti) April 14, 2011 (alcune note non complete sugli argomenti trattati: eventuali completamenti saranno aggiunti)

Dettagli

Richiami di algebra delle matrici a valori reali

Richiami di algebra delle matrici a valori reali Richiami di algebra delle matrici a valori reali Vettore v n = v 1 v 2. v n Vettore trasposto v n = (v 1, v 2,..., v n ) v n = (v 1, v 2,..., v n ) A. Pollice - Statistica Multivariata Vettore nullo o

Dettagli

Esercizi su algebra lineare, fattorizzazione LU e risoluzione di sistemi lineari

Esercizi su algebra lineare, fattorizzazione LU e risoluzione di sistemi lineari Esercizi su algebra lineare, fattorizzazione LU e risoluzione di sistemi lineari 4 maggio Nota: gli esercizi più impegnativi sono contrassegnati dal simbolo ( ) Esercizio Siano 3 6 8 6 4 3 3 ) determinare

Dettagli

Calcolo Numerico con elementi di programmazione

Calcolo Numerico con elementi di programmazione Calcolo Numerico con elementi di programmazione (A.A. 2014-2015) Appunti delle lezioni sui metodi per la soluzione di sistemi di equazioni non lineari Sistemi di equazioni non lineari Un sistema di equazioni

Dettagli

Esercizi di Geometria - 1

Esercizi di Geometria - 1 Esercizi di Geometria - Samuele Mongodi - smongodi@snsit Di seguito si trovano alcuni esercizi assai simili a quelli che vi troverete ad affrontare nei test e negli scritti dell esame Non è detto che vi

Dettagli

Metodi numerici per la risoluzione di Sistemi Lineari

Metodi numerici per la risoluzione di Sistemi Lineari Metodi numerici per la risoluzione di Sistemi Lineari Dipartimento di Matematica tel. 011 0907503 stefano.berrone@polito.it http://calvino.polito.it/~sberrone Laboratorio di modellazione e progettazione

Dettagli

Appunti del corso di Analisi Numerica

Appunti del corso di Analisi Numerica Appunti del corso di Analisi Numerica Roberto Ferretti 21 marzo 2016 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE FACOLTÀ DI SCIENZE M.F.N. INDICE 2 Indice 1 Sistemi di equazioni lineari e nonlineari 5 1.1 I metodi

Dettagli

Risposta in vibrazioni libere di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà. Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1

Risposta in vibrazioni libere di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà. Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1 Risposta in vibrazioni libere di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1 Vibrazioni libere non smorzate 1/6 Le equazioni del moto di un sistema

Dettagli

Sistemi sovradeterminati

Sistemi sovradeterminati Sistemi sovradeterminati Sia A una matrice m n ove m > n sia b R m trovare una soluzione del sistema sovradeterminato Ax = b significa cercare di esprimere un vettore di R m come combinazione lineare di

Dettagli

Esercizi di Complementi di Matematica (L-Z) a.a. 2015/2016

Esercizi di Complementi di Matematica (L-Z) a.a. 2015/2016 Esercizi di Complementi di Matematica (L-Z) a.a. 2015/2016 Prodotti scalari e forme bilineari simmetriche (1) Sia F : R 2 R 2 R un applicazione definita da F (x, y) = x 1 y 1 + 3x 1 y 2 5x 2 y 1 + 2x 2

Dettagli

Elementi di Algebra Lineare Matrici e Sistemi di Equazioni Lineari

Elementi di Algebra Lineare Matrici e Sistemi di Equazioni Lineari Elementi di Algebra Lineare Matrici e Sistemi di Equazioni Lineari Antonio Lanteri e Cristina Turrini UNIMI - 2016/2017 Antonio Lanteri e Cristina Turrini (UNIMI - 2016/2017 Elementi di Algebra Lineare

Dettagli

Appendice 1. Spazi vettoriali

Appendice 1. Spazi vettoriali Appendice. Spazi vettoriali Indice Spazi vettoriali 2 2 Dipendenza lineare 2 3 Basi 3 4 Prodotto scalare 3 5 Applicazioni lineari 4 6 Applicazione lineare trasposta 5 7 Tensori 5 8 Decomposizione spettrale

Dettagli

Le matrici. Sia K un campo con elemento neutro dell addizione 0 ed elemento neutro della moltiplicazione 1.

Le matrici. Sia K un campo con elemento neutro dell addizione 0 ed elemento neutro della moltiplicazione 1. Le matrici Sia K un campo con elemento neutro dell addizione 0 ed elemento neutro della moltiplicazione 1. Siano m, n N\{0}. Una matrice m n a coefficienti in K è una tabella di m n elementi di K disposti

Dettagli

Corso di Calcolo Numerico

Corso di Calcolo Numerico Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale Sede di Fermo Corso di 7 - CALCOLO NUMERICO CON MATRICI Richiami teorici Operazioni fondamentali Siano A = {a ij } e B = {b ij }, i = 1,..., m, j = 1,..., n due

Dettagli

(P x) (P y) = x P t (P y) = x (P t P )y = x y.

(P x) (P y) = x P t (P y) = x (P t P )y = x y. Matrici ortogonali Se P è una matrice reale n n, allora (P x) y x (P t y) per ogni x,y R n (colonne) Dim (P x) y (P x) t y (x t P t )y x t (P t y) x (P t y), CVD Ulteriori caratterizzazioni delle matrici

Dettagli

Corso di Matematica per la Chimica

Corso di Matematica per la Chimica Dott.ssa Maria Carmela De Bonis a.a. 2013-14 Pivoting e stabilità Se la matrice A non appartiene a nessuna delle categorie precedenti può accadere che al k esimo passo risulti a (k) k,k = 0, e quindi il

Dettagli

Geometria BIAR Esercizi 2

Geometria BIAR Esercizi 2 Geometria BIAR 0- Esercizi Esercizio. a Si consideri il generico vettore v b R c (a) Si trovi un vettore riga x (x, y, z) tale che x v a (b) Si trovi un vettore riga x (x, y, z) tale che x v kb (c) Si

Dettagli

Progetto di Geometria Computazionale: simulazione del movimento ondoso di un fluido utilizzando Kass e Miller

Progetto di Geometria Computazionale: simulazione del movimento ondoso di un fluido utilizzando Kass e Miller Progetto di Geometria Computazionale: simulazione del movimento ondoso di un fluido utilizzando Kass e Miller Stefano Ceroni, Sara Toia Luglio 2011 1 Introduzione Il metodo di Kass e Miller [1] per la

Dettagli

Universita degli Studi di Ancona - Facolta di Ingegneria Laurea in Ing. Elettronica (VO) Ing. Informatica e Automatica - Ing. delle Telecomunicazioni

Universita degli Studi di Ancona - Facolta di Ingegneria Laurea in Ing. Elettronica (VO) Ing. Informatica e Automatica - Ing. delle Telecomunicazioni Universita degli Studi di Ancona - Facolta di Ingegneria Laurea in Ing. Elettronica (VO) Ing. Informatica e Automatica - Ing. delle Telecomunicazioni ANALISI NUMERICA - Primo Parziale - TEMA A (Prof. A.M.Perdon)

Dettagli

MATRICI ORTOGONALI. MATRICI SIMMETRICHE E FORME QUADRATICHE

MATRICI ORTOGONALI. MATRICI SIMMETRICHE E FORME QUADRATICHE DIAGONALIZZAZIONE 1 MATRICI ORTOGONALI. MATRICI SIMMETRICHE E FORME QUADRATICHE Matrici ortogonali e loro proprietà. Autovalori ed autospazi di matrici simmetriche reali. Diagonalizzazione mediante matrici

Dettagli

Metodi e Modelli per l Ottimizzazione Combinatoria Ripasso sulla Programmazione Lineare e il metodo del Simplesso (parte I)

Metodi e Modelli per l Ottimizzazione Combinatoria Ripasso sulla Programmazione Lineare e il metodo del Simplesso (parte I) Metodi e Modelli per l Ottimizzazione Combinatoria Ripasso sulla Programmazione Lineare e il metodo del Simplesso (parte I) Luigi De Giovanni Giacomo Zambelli 1 Problemi di programmazione lineare Un problema

Dettagli

Prova di ammissione al Dottorato di Ricerca in Matematica XXVIII ciclo. Universitá del Salento, 9 Aprile 2013

Prova di ammissione al Dottorato di Ricerca in Matematica XXVIII ciclo. Universitá del Salento, 9 Aprile 2013 Prova di ammissione al Dottorato di Ricerca in Matematica XXVIII ciclo Universitá del Salento, 9 Aprile 2013 1 1 TEMA I Il candidato svolga una ed una sola delle dissertazioni proposte, illustrando sinteticamente

Dettagli

RICHIAMI SULLE MATRICI. Una matrice di m righe e n colonne è rappresentata come

RICHIAMI SULLE MATRICI. Una matrice di m righe e n colonne è rappresentata come RICHIAMI SULLE MATRICI Una matrice di m righe e n colonne è rappresentata come A = a 11 a 12... a 1n a 21 a 22... a 2n............ a m1 a m2... a mn dove m ed n sono le dimensioni di A. La matrice A può

Dettagli

Vettori e matrici. Lorenzo Pareschi. Dipartimento di Matematica & Facoltá di Architettura Universitá di Ferrara

Vettori e matrici. Lorenzo Pareschi. Dipartimento di Matematica & Facoltá di Architettura Universitá di Ferrara Vettori e matrici Lorenzo Pareschi Dipartimento di Matematica & Facoltá di Architettura Universitá di Ferrara http://utentiunifeit/lorenzopareschi/ lorenzopareschi@unifeit Lorenzo Pareschi Univ Ferrara

Dettagli

Compito di Meccanica Razionale M-Z

Compito di Meccanica Razionale M-Z Compito di Meccanica Razionale M-Z 11 giugno 213 1. Tre piastre piane omogenee di massa m aventi la forma di triangoli rettangoli con cateti 4l e 3l sono saldate lungo il cateto più lungo come in figura

Dettagli

Metodi iterativi. Problema del fill-in Metodo di Jacobi Metodo di Gauss Seidel Metodo SOR Studio della convergenza

Metodi iterativi. Problema del fill-in Metodo di Jacobi Metodo di Gauss Seidel Metodo SOR Studio della convergenza Metodi iterativi Problema del fill-in Metodo di Jacobi Metodo di Gauss Seidel Metodo SOR Studio della convergenza Problema del Fill-in Sia A una matrice sparsa, cioè con un numero elevato di elementi nulli.

Dettagli

Sistemi II. Sistemi II. Elisabetta Colombo

Sistemi II. Sistemi II. Elisabetta Colombo Corso di Approfondimenti di Matematica per Biotecnologie, Anno Accademico 2011-2012, http://users.mat.unimi.it/users/colombo/programmabio.html 1 2 3 con R.C.+ o 1.10 Rango massimo e determinante con R.C.+

Dettagli

Condizionamento del problema

Condizionamento del problema Condizionamento del problema x 1 + 2x 2 = 3.499x 1 + 1.001x 2 = 1.5 La soluzione esatta è x = (1, 1) T. Perturbando la matrice dei coefficienti o il termine noto: x 1 + 2x 2 = 3.5x 1 + 1.002x 2 = 1.5 x

Dettagli

Implementazione del metodo del Preconditioned Conjugate Gradient (PCG) per la soluzione di sistemi lineari sparsi, simmetrici e definiti positivi

Implementazione del metodo del Preconditioned Conjugate Gradient (PCG) per la soluzione di sistemi lineari sparsi, simmetrici e definiti positivi Corso di Laurea in Mathematical Engineering Progetto numerico al calcolatore Parte I Implementazione del metodo del Preconditioned Conjugate Gradient (PCG) per la soluzione di sistemi lineari sparsi, simmetrici

Dettagli

15 luglio Soluzione esame di geometria - Ing. gestionale - a.a COGNOME... NOME... N. MATRICOLA... ISTRUZIONI

15 luglio Soluzione esame di geometria - Ing. gestionale - a.a COGNOME... NOME... N. MATRICOLA... ISTRUZIONI 15 luglio 01 - Soluzione esame di geometria - Ing. gestionale - a.a. 01-01 COGNOME.......................... NOME.......................... N. MATRICOLA............. La prova dura ore. ISTRUZIONI Ti sono

Dettagli

Parte V: Rilassamento Lagrangiano

Parte V: Rilassamento Lagrangiano Parte V: Rilassamento Lagrangiano Tecnica Lagrangiana Consideriamo il seguente problema di Programmazione Lineare Intera: P 1 min c T x L I Ax > b Cx > d x > 0, intera in cui A = matrice m x n C = matrice

Dettagli

Autovalori e Autovettori

Autovalori e Autovettori Daniela Lera Università degli Studi di Cagliari Dipartimento di Matematica e Informatica A.A. 2008-2009 Autovalori e Autovettori Definizione Siano A C nxn, λ C, e x C n, x 0, tali che Ax = λx. (1) Allora

Dettagli

Corso di Analisi Numerica

Corso di Analisi Numerica Corso di Laurea in Ingegneria Informatica Corso di Analisi Numerica 8 - METODI ITERATIVI PER I SISTEMI LINEARI Lucio Demeio Dipartimento di Scienze Matematiche 1 Norme e distanze 2 3 4 Norme e distanze

Dettagli

Laboratorio di Matematica Computazionale A.A Lab. 4

Laboratorio di Matematica Computazionale A.A Lab. 4 Laboratorio di Matematica Computazionale A.A. 2008-2009 Lab. 4 Complementi di Grafica 2D: Sottofinestre In Matlab si possono disegnare più grafici nella stessa finestra, suddividendola in sottofinestre

Dettagli

X = x + 1. X = x + 1

X = x + 1. X = x + 1 CONICHE. Esercizi Esercizio. Classificare, ridurre a forma canonica (completando i quadrati), e disegnare le seguenti coniche: γ : x y + x = 0; γ : x + 4x y + = 0; γ 3 : x + y + y + 0 = 0; γ 4 : x + y

Dettagli

A. Quarteroni R. Sacco R Saleri MATEMATICA NUMERICA. Springer

A. Quarteroni R. Sacco R Saleri MATEMATICA NUMERICA. Springer A. Quarteroni R. Sacco R Saleri MATEMATICA NUMERICA Springer Prefazione XIII 1. Elementi di analisi delle matrici 1 1.1 Spazi vettoriali 1 1.2 Matrici y 3 1.3 Operazioni su matrici ' 4 1.3.1 Inversa di

Dettagli

5.4.5 Struttura dell algoritmo ed esempi

5.4.5 Struttura dell algoritmo ed esempi CAPITOLO 5. IL METODO DEL SIMPLESSO 6 5.4.5 Struttura dell algoritmo ed esempi Come abbiamo già ampiamente osservato, la fase II del metodo del simplesso, a partire da una soluzione di base ammissibile,

Dettagli

Corso di Calcolo Numerico

Corso di Calcolo Numerico Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale Sede di Fermo Corso di 2 - EQUAZIONI NON LINEARI Introduzione Problema: trovare le soluzioni di un equazione del tipo f() = 0 Esempio sin a = 0 e = 3 1.0 2.0 0.5

Dettagli

GAAL: Capitolo dei prodotti scalari

GAAL: Capitolo dei prodotti scalari GAAL: Capitolo dei prodotti scalari Teorema di Rappresentazione rappresentabile Aggiunto Autoaggiunto Unitariamente diagonalizzabile Teorema spettrale reale Accoppiamento Canonico Forme bilineari Prodotti

Dettagli

Lezione n. 2. Introduzione all analisi numerica (metodi diretti ed iterativi per la soluzione di sistemi di equazioni lineari e non lineari)

Lezione n. 2. Introduzione all analisi numerica (metodi diretti ed iterativi per la soluzione di sistemi di equazioni lineari e non lineari) Lezione n. 2 Introduzione all analisi numerica (metodi diretti ed iterativi per la soluzione di sistemi di equazioni lineari e non lineari) R. Albanese, "Metodi numerici Pag. 1 Pag. 2 Metodi diretti per

Dettagli

Capitolo 1. Esercizi a.a Esercizi. Esercizio 1.1 Dimostrare che il metodo iterativo

Capitolo 1. Esercizi a.a Esercizi. Esercizio 1.1 Dimostrare che il metodo iterativo Capitolo Esercizi a.a. 206-7 Esercizi Esercizio. Dimostrare che il metodo iterativo x k+ = Φ(x k ), k = 0,,..., se convergente a x, deve verificare la condizione di consistenza x = Φ(x ). Ovvero, la soluzione

Dettagli

DEDUZIONE DEL TEOREMA DELL'ENERGIA CINETICA DELL EQUAZIONE SIMBOLICA DELLA DINAMICA

DEDUZIONE DEL TEOREMA DELL'ENERGIA CINETICA DELL EQUAZIONE SIMBOLICA DELLA DINAMICA DEDUZIONE DEL TEOREMA DELL'ENERGIA CINETICA DELL EQUAZIONE SIMBOLICA DELLA DINAMICA Sia dato un sistema con vincoli lisci, bilaterali e FISSI. Ricaviamo, dall equazione simbolica della dinamica, il teorema

Dettagli

APPROSSIMAZIONE di FUNZIONI

APPROSSIMAZIONE di FUNZIONI APPROSSIMAZIONE di FUNZIONI Francesca Pelosi Dipartimento di Sc. Matematiche ed Informatiche, Università di Siena CALCOLO NUMERICO a.a. 26 27 APPROSSIMAZIONE di FUNZIONI p.1/3 APPROSSIMAZIONE di FUNZIONI:

Dettagli

Concludiamo questa Appendice, riportando alcuni programmi scritti in linguaggio

Concludiamo questa Appendice, riportando alcuni programmi scritti in linguaggio 0.1. PROGRAMMI MATLAB 1 0.1 Programmi MATLAB Concludiamo questa Appice, riportando alcuni programmi scritti in linguaggio MATLAB, relativi ad algoritmi visti nei capitoli del Testo. Il lettore è incoraggiato,

Dettagli

1 Massimi e minimi per funzioni di n variabili

1 Massimi e minimi per funzioni di n variabili Corso di laurea in Fisica A.A. 2008/09 Contenuto sintetico del corso di Analisi Matematica II-B 1 Massimi e minimi per funzioni di n variabili 1.1 Massimi e minimi relativi 1.1.1 Condizioni al primo ordine

Dettagli

Possibile applicazione

Possibile applicazione p. 1/4 Assegnamento Siano dati due insiemi A e B entrambi di cardinalità n. Ad ogni coppia (a i,b j ) A B è associato un valore d ij 0 che misura la "incompatibilità" tra a i e b j, anche interpretabile

Dettagli

Massimi e minimi relativi in R n

Massimi e minimi relativi in R n Massimi e minimi relativi in R n Si consideri una funzione f : A R, con A R n, e sia x A un punto interno ad A. Definizione: si dice che x è un punto di massimo relativo per f se B(x, r) A tale che f(y)

Dettagli

Caso di A non regolare

Caso di A non regolare Caso di A non regolare December 2, 2 Una matrice A è regolare quando è quadrata e in corrispondenza di ogni autovalore di molteplicità algebrica m si ha una caduta di rango pari proprio a m Ovvero: rk

Dettagli

Politecnico di Torino Facoltà di Architettura. Raccolta di esercizi proposti nelle prove scritte

Politecnico di Torino Facoltà di Architettura. Raccolta di esercizi proposti nelle prove scritte Politecnico di Torino Facoltà di Architettura Raccolta di esercizi proposti nelle prove scritte relativi a: algebra lineare, vettori e geometria analitica Esercizio. Determinare, al variare del parametro

Dettagli

4. Sia Γ la conica che ha fuoco F (1, 1) e direttrice d : x y = 0, e che passa per il punto P (2, 1).

4. Sia Γ la conica che ha fuoco F (1, 1) e direttrice d : x y = 0, e che passa per il punto P (2, 1). Geometria Complementi ed esercizi sulle coniche 1 (a) Scrivere l equazione dell ellisse Γ che ha fuochi F 1 ( 1, 1), F (1, 1) e che passa per il punto P (1, 1) (b) Determinare il centro, gli assi e i vertici

Dettagli

RICHIAMI DI ALGEBRA LINEARE E NORME DI MATRICI E VETTORI. a 11 a 12 a 1n a 21 a 22 a 2n. a m1 a m2 a mn

RICHIAMI DI ALGEBRA LINEARE E NORME DI MATRICI E VETTORI. a 11 a 12 a 1n a 21 a 22 a 2n. a m1 a m2 a mn RICHIAMI DI ALGEBRA LINEARE E NORME DI MATRICI E VETTORI LUCIA GASTALDI 1. Matrici. Operazioni fondamentali. Una matrice A è un insieme di m n numeri reali (o complessi) ordinati, rappresentato nella tabella

Dettagli

Similitudine (ortogonale) e congruenza (ortogonale) di matrici.

Similitudine (ortogonale) e congruenza (ortogonale) di matrici. Lezione del 4 giugno. Il riferimento principale di questa lezione e costituito da parti di: 2 Forme bilineari, quadratiche e matrici simmetriche associate, 3 Congruenza di matrici simmetriche, 5 Forme

Dettagli

5 Un applicazione: le matrici di rotazione

5 Un applicazione: le matrici di rotazione 5 Un applicazione: le matrici di rotazione 51 Rotazioni nel piano di un angolo ϑ Si vuole considerare il caso della rotazione nel piano di un vettore di R di un angolo ϑ assegnato Chiaramente si tratta

Dettagli

Formulario sui Prodotti Hermitiani Marcello Mamino Pisa, 24 v 2010

Formulario sui Prodotti Hermitiani Marcello Mamino Pisa, 24 v 2010 Formulario sui Prodotti Hermitiani Marcello Mamino Pisa, 24 v 2010 In quetsa dispensa: V è uno spazio vettoriale di dimensione d sul campo complesso C generato dai vettori v 1,..., v d. Le variabili m,

Dettagli

Argomenti Capitolo 1 Richiami

Argomenti Capitolo 1 Richiami Argomenti Capitolo 1 Richiami L insieme dei numeri reali R si rappresenta geometricamente con l insieme dei punti di una retta orientata su cui sia stato fissato un punto 0 e un segmento unitario. L insieme

Dettagli

Analisi dell errore Metodo delle Potenze e delle Potenze inverse

Analisi dell errore Metodo delle Potenze e delle Potenze inverse Università degli Studi di Cagliari Corso di Laurea in Ingegneria per l'ambiente ed il Territorio A.A. 2004/2005 Analisi dell errore Metodo delle Potenze e delle Potenze inverse Studenti: Docente: Paola

Dettagli

Corso di Geometria BIAR, BSIR Esercizi 2: soluzioni

Corso di Geometria BIAR, BSIR Esercizi 2: soluzioni Corso di Geometria 2- BIAR, BSIR Esercizi 2: soluzioni Esercizio Calcolare il determinante della matrice 2 3 : 3 2 a) con lo sviluppo lungo la prima riga, b) con lo sviluppo lungo la terza colonna, c)

Dettagli

Appunti su Indipendenza Lineare di Vettori

Appunti su Indipendenza Lineare di Vettori Appunti su Indipendenza Lineare di Vettori Claudia Fassino a.a. Queste dispense, relative a una parte del corso di Matematica Computazionale (Laurea in Informatica), rappresentano solo un aiuto per lo

Dettagli

(VX) (F) Se A e B sono due matrici simmetriche n n allora anche A B è una matrice simmetrica.

(VX) (F) Se A e B sono due matrici simmetriche n n allora anche A B è una matrice simmetrica. 5 luglio 010 - PROVA D ESAME - Geometria e Algebra T NOME: MATRICOLA: a=, b=, c= Sostituire ai parametri a, b, c rispettivamente la terzultima, penultima e ultima cifra del proprio numero di matricola

Dettagli

Calcolo Numerico Informatica Manolo Venturin A.A. 2010 2011 Guida all esame

Calcolo Numerico Informatica Manolo Venturin A.A. 2010 2011 Guida all esame Calcolo Numerico Informatica Manolo Venturin A.A. 2010 2011 Guida all esame Testo aggiornato al 23 maggio 2011. L esame consiste in una prova scritta della durata di 2 ore. Tale prova è composta da tre/-

Dettagli

La notazione usata è quella usuale nel caso scalare, ed è estesa al caso generale. Consideriamo una forma quadratica:

La notazione usata è quella usuale nel caso scalare, ed è estesa al caso generale. Consideriamo una forma quadratica: . SU ALCUNI OPERAORI DI DERIVAZIONE Alcune operazioni tipiche dell analisi matematica hanno un diretto riscontro in termini matriciali. Consideriamo ad esempio una forma lineare: f() l l + l +..l n n ;

Dettagli

Laboratorio di Calcolo Numerico A.A Laboratorio 4 Risoluzione di sistemi non lineari Metodo di punto fisso

Laboratorio di Calcolo Numerico A.A Laboratorio 4 Risoluzione di sistemi non lineari Metodo di punto fisso Laboratorio di Calcolo Numerico A.A. 2007-2008 Laboratorio 4 Risoluzione di sistemi non lineari Metodo di punto fisso Esercizio 1. Risoluzione di sistemi non lineari Si consideri il seguente sistema non

Dettagli