COMPARTO PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI IPOTESI CONTRATTUALE I biennio economico

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1 COMPARTO PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI IPOTESI CONTRATTUALE I biennio economico Il processo di riordino e di ammodernamento della Pubblica Amministrazione in generale e della Presidenza del Consiglio dei Ministri in particolare, sia per la trasformazione strutturale degli istituti che per il conseguimento degli obiettivi ha generato negli ultimi anni risultati non del tutto positivi. Nel caso della PCM, è impossibile poi non cogliere l aspetto assolutamente innovativo introdotto dal primo comma dell art. 2 del D. Leg.vo 303/99 che recita testualmente: Il presente decreto legislativo disciplina l ordinamento, l organizzazione e le funzioni della Presidenza, della cui attività il Presidente si avvale per l esercizio delle autonome funzioni di impulso, indirizzo e coordinamento attribuitegli dalla Costituzione e dalle leggi della Repubblica. L organizzazione della Presidenza tiene conto, in particolare, della esigenza di assicurare, anche attraverso il collegamento funzionale con le altre amministrazioni interessate, l unità di indirizzo politico ed amministrativo del Governo, ai sensi dell articolo 95 della Costituzione e che, al momento, non ha trovato ancora compiuta attuazione. Pertanto, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, per poter perseguire i suoi fini, non può far altro che servirsi anche di politiche contrattuali coerenti e funzionali con l obiettivo di costruire un organizzazione coesa e razionale in grado di consentire al Presidente del Consiglio dei Ministri l esercizio delle autonome funzioni di impulso, indirizzo e coordinamento previste dalla Costituzione. Perciò, nel quadro più generale della riforma del lavoro pubblico, dove si colloca, per ora, il comparto autonomo della Presidenza del Consiglio, il contratto collettivo nazionale di lavoro per il personale dei ruoli della PCM si configura come uno degli strumenti prioritari per la valorizzazione del compito e della professionalità dei dipendenti di ruolo, mediante l adozione di disposizioni dirette ad evidenziare le specificità che connotano il loro rapporto di lavoro. In considerazione quindi del nuovo assetto istituzionale della Presidenza, caratterizzato da un'ampia autonomia organizzativa e finanziaria, con le richieste disposizioni contrattuali si intendono assicurare il riconoscimento dell'impegno e delle peculiarità del personale diretti al sostegno dell'attività di impulso, di indirizzo e coordinamento attribuite alla Presidenza del Consiglio dalla Costituzione e dalle leggi vigenti. A tal fine si rileva l'importanza della valorizzazione della contrattazione integrativa nel rispetto delle regole e delle risorse economiche messe a disposizione dal CCNL.

2 La proposta dello Snaprecom, pertanto, nella costruzione di un assetto contrattuale che arriva con oltre tre anni di ritardo, è così articolata: 1. Una riduzione del numero delle aree funzionali con l istituzione di un nuovo ordinamento capace di prevedere profili professionali più adeguati per il personale di ruolo della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall istituzione della vicedirigenza; 2. Una ridefinizione del rapporto tra personale di ruolo e personale di prestito; la disciplina dell istituto della diretta collaborazione e una nuova definizione del FUP; 3. l implementazione della formazione professionale correlata all ordinamento professionale, ai profili e agli sviluppi economici; 4. L adeguamento e la monetizzazione del valore dei buoni pasto; 5. Una nuova definizione dell assetto retributivo e l inserimento nel trattamento stipendiale fondamentale dell art. 18 del CCNI del 15 settembre 2004; 6. La codificazione di un sistema di relazioni sindacali più articolato; 7. La regolamentazione e l utilizzazione delle forze dell ordine in Pcm; 8. La revisione del trattamento di missione e delle ferie; 9. L istituzione del Fondo pensione della PCM e l attivazione di sistemi integrativi di sicurezza sociale e di benefits per il personale. 10. L istituzione del telelavoro (D.P.R 70/99). 11. La codificazione di diverse norme disciplinari. 12. Altri istituti. 1) Riduzione delle aree funzionali In sostituzione delle tre aree tradizionali A, B e C, si potrebbe prevedere l istituzione di una sola area articolata in più settori o livelli funzionali, priva degli abituali sbarramenti interni e in sostituzione dei quali è preferibile immaginare soluzioni alternative, costituite, per l esterno da procedure concorsuali e, per l interno, da percorsi obbligatori agganciati all aggiornamento e alla formazione professionale. Tutto ciò consentirebbe all Amministrazione di coniugare capacità e merito professionale da una parte e più efficienza ed efficacia dall altro. L individuazione, ad es., degli ambiti professionali generali, tecnici o specialistici (legislativo, parlamentare, contabile, amministrativo, tecnico, logistico, linguistico, informatico, statistico, archivistico documentarista, ausiliario, relazionale, gestionale, formativo, ecc.) potrebbe costituire l alveo di inserimento del personale in appositi profili con la previsione di precisi percorsi di sviluppo di carriera legati sia all esperienza professionale che a percorsi formativi e di aggiornamento. L istituzione della vice dirigenza (o dei quadri) potrebbe trovare i suoi sviluppi rielaborando i principi contenuti nella normativa esistente armonizzati con le esigenze strutturali della PCM.

3 2) Diretta collaborazione La diretta collaborazione ha rappresentato storicamente in Presidenza del Consiglio dei Ministri una costante occasione di tensione in grado di generare conflitti inconciliabili nel personale. La diretta collaborazione, nella sua forma attuale, continua a produrre ed alimentare un ingiusta discriminazione sul piano economico e distrugge in radice la coesione del personale, senza peraltro apportare benefici permanenti alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Inoltre, l attribuzione diversificata di emolumenti al personale in diretta collaborazione, senza validi e giustificati criteri di omogeneità, si rivela come una ulteriore pesante aberrazione nella già intricata realtà della PCM. E un istituto che va regolamentato alla luce della contrattazione collettiva così come previsto dall art. 12, c. 1 lettera n), legge n. 59/97 e dall art. 14, comma 2, D.L.gs. n. 165/2001 con un suo adeguamento più in assonanza e non in contrasto con le esigenze della PCM. Inoltre, è necessario ridefinire al più presto il rapporto tra personale di prestito e personale di ruolo in servizio presso la Pcm anche in relazione all utilizzazione del Fondo Unico di Presidenza con l istituzione di due appositi e separati capitoli di spesa, distinguendo così tra le risorse del personale di ruolo e le risorse per il restante personale messe a disposizione dall Amministrazione a fini perequativi. 3) Formazione professionale La formazione rimane lo strumento essenziale per la valorizzazione e l incentivazione della professionalità e deve continuare ad essere alla base del processo di innovazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Infatti, la natura di organo costituzionale della PCM e la sua conseguente peculiare organizzazione, si esprimono, da una parte, in attività di staff e di assistenza; dall altra, si concentrano nelle funzioni di impulso, indirizzo e coordinamento attribuite al Presidente e al Consiglio dei Ministri utilizzando la sua struttura servente per eccellenza: il personale di ruolo. Di recente, il potenziamento di percorsi di formazione professionale per tutto il personale di ruolo e di corsi di aggiornamento per il personale in posizione di comando, ha dato buoni frutti ma ha generato anche qualche svantaggio come quello delle assenze del personale dall ufficio per partecipare ai corsi. Per minimizzare l assenza dall ufficio e massimizzare i vantaggi della formazione continua, si può considerare un maggiore utilizzo di modalità formative che associano le lezioni tradizionali ad una parte di e-learning e della distribuzione, ad es., di kit formativi di aggiornamento e specializzazione (si pensi alla distribuzione di documentazione cartacea o su supporto informatico tipo cd rom: soluzione molto economica ma anche efficace perché il materiale può essere studiato o consultato e poi conservato nel tempo con la massima flessibilità dai destinatari).

4 4) Buono pasto Dal momento della sua istituzione, il potere d acquisto del buono pasto ha subito una massiccia erosione a causa dell inflazione e ha ridotto notevolmente il suo valore. Inoltre, in più di qualche caso, molti esercizi e punti di ristoro hanno rifiutato di accettare il buono pasto aggiungendo ulteriori difficoltà. Si propone pertanto non solo un consistente aumento del valore del buono pasto ma anche la sua monetizzazione che consentirebbe, tra l altro, di ottenere notevoli risparmi di gestione. 5) Assetto retributivo Se si tiene conto che la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il suo orario di servizio e di lavoro, l interminabile serie di specificità organizzative e strutturali la configurano come un caso unico nel pubblico impiego, allora si comprende meglio come una nuova definizione dell assetto retributivo del personale non solo è indifferibile ma addirittura indispensabile. Tra l altro, le modalità di effettuazione della prestazione lavorativa e delle pause, non possono che adeguarsi alle caratteristiche uniche della PCM. Infatti l inserimento di condizioni di maggiore flessibilità non possono che tradursi in un reciproco vantaggio per il personale e per l Amministrazione. E tra gli elementi della retribuzione assume particolare importanza l inserimento nel trattamento stipendiale fondamentale dell art. 18 del CCNI del 15 settembre 2004 (basti pensare che il salario accessorio ha ormai superato il 40% della intera retribuzione). 6) Relazioni sindacali La scelta di modernizzare i gangli dell Amministrazione non può prescindere da un reale coinvolgimento delle parti sociali anche attraverso il potenziamento della contrattazione di I e II livello con particolare riguardo alle relazioni sindacali. Il recupero di corrette ed efficienti relazioni sindacali trova la sua ragion d essere solo con il potenziamento della contrattazione integrativa e con una stesura precisa e puntigliosa delle norme. L applicazione corretta e sostanziale delle norme contrattuali di primo livello, la definizione precisa di modalità e tempi per la stipula dei contratti integrativi, la definizione concreta delle regole che sovrintendono il "sistema di partecipazione", il chiaro ed applicabile percorso in ordine alle clausole per il "raffreddamento dei conflitti", la verifica sull attuale stato dell'arte e la riaffermazione dei "diritti sindacali" come la partecipazione sostanziale e l informazione puntuale, tempestiva e corretta alle Organizzazioni Sindacali, sono alcuni dei temi in gioco. Il CCNL è un occasione utile di discussione per valutare l innalzamento del tetto disponibile (15 ore retribuite all'anno) per le assemblee del personale nei posti di lavoro oltre che per valutare l applicazione integrale della legge 300 in materia di agibilità e di tutela sindacale.

5 7) Regolamentazione della presenza delle forze dell ordine in Pcm. In considerazione della presenza vasta e ramificata delle forze dell ordine in servizio presso la Pcm si considera inderogabile la necessità di individuare possibilità di utilizzazione, funzioni e competenze relative ai previsti compiti d istituto. 8) Indennità di missione. E necessario rivedere in profondità il senso e l utilità per il personale dell attuale trattamento di missione. Sarà necessario non solo considerare il tempo di viaggio come orario effettivo di lavoro ma anche di consentire al lavoratore di usufruire del buono pasto anche per le missioni di durata inferiore alle otto ore qualora la missione stessa superi le sei ore. Infine, al lavoratore dovrebbe essere consentita la scelta tra rimborso forfetario o a piè di lista. 9) Fondo pensione integrativo. La previsione di un fondo pensionistico integrativo esclusivo per la Presidenza del Consiglio dei Ministri e l individuazione di benefits per il personale rimangono un obiettivo di fondamentale importanza non ancora risolto. L intensificazione delle iniziative in favore del personale da parte dell Amministrazione deve costituire una costante nelle politiche di benessere organizzativo anche attraverso la stipulazione di accordi e convezioni in favore del personale. 10) Telelavoro Nel quadro della ricerca di una maggiore efficienza ed efficacia dell'azione amministrativa e allo scopo di razionalizzare l'organizzazione del lavoro e di realizzare economie di gestione attraverso l'impiego flessibile delle risorse umane, si inserisce la possibilità di utilizzare forme di lavoro a distanza già previste dal D.P.R 70/99. In Presidenza del Consiglio dei Ministri il fenomeno non ha ancora trovato pratica applicazione, anche in presenza di particolari situazioni che avrebbero potuto costituire utili punti di riferimento per l attuazione di tale istituto. 11) Norme disciplinari Il riesame del codice di comportamento e le procedure disciplinari allo scopo di promuovere una maggior tutela del personale ed un più equo regime sanzionatorio è ormai divenuto improcrastinabile. L obbiettivo è: - Graduare correttamente la sanzione; - "Normalizzare " il ricorso all'arbitrato;

6 - Rispettare il diritto di difesa del lavoratore sottoposto a procedimento disciplinare. - Adottare sanzioni per le molestie sessuali ed azioni concrete di prevenzione del mobbing. Si propone inoltre l attivazione del procedimento disciplinare anche in caso di violazioni che danno luogo a sanzioni lievissime quali il rimprovero verbale. Infatti la possibilità di comminare tale sanzione senza seguire alcun procedimento lede il diritto del lavoratore alla difesa. Altri istituti a) Ferie - Estensione a 18 mesi della possibilità di fruizione delle ferie residue (oltre le due settimane da fruire nel corso dell anno). - Eliminazione della riduzione di due giorni di ferie per i nuovi assunti fino ai tre anni di servizio. b) Permessi retribuiti Ampliamento dei permessi retribuiti con le sotto indicate previsioni: - elevazione da 3 a 10 giorni di permesso retribuito per particolari motivi familiari o personali debitamente documentati, anche frazionabili su base oraria. - Estensione a 10 giorni di permesso per la partecipazione a concorsi ed esami, al netto delle giornate di viaggio. - Concessione di 3 giorni di permesso per la nascita di ogni figlio. c) Permessi studio Ampliamento dei permessi studio prevedendo una fruizione più flessibile non solo per seguire le lezioni ma anche per i periodi di preparazione agli esami. d) Assenze per malattia Appare sempre più pressante l esigenza di revisione dell'istituto della decurtazione dell'indennità di Presidenza per le assenze per motivi di salute inferiori a 15 giorni. Si richiede l abrogazione di tale istituto. e) Flessibilità della prestazione lavorativa e sostegno alla famiglia.

7 Allo scopo di attivare, almeno in parte, una politica di incentivazione della famiglia potrebbe rivelarsi utile la previsione di una prestazione lavorativa più flessibile per i lavoratori con l introduzione di forme di flessibilità della prestazione lavorativa su base pluriennale per consentire la cura degli interessi familiari e dei minori, attraverso l utilizzazione dell anno sabbatico o di diverse forme alternative, comunque connesse a forme di recupero del tempo non lavorato o con proporzionali riduzioni del trattamento economico. Il Segretario generale Fulvio Ferrazzano

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