Gestire il difficile equilibrio tra esigenze occupazionali e salute pubblica nei grandi siti industriali

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1 Castelbrando, 31 maggio 2013 Convegno Nazionale CASTELBRANDO 6 PROMUOVERE LA SALUTE PER CONCORRERE AL SUPERAMENTO DELLA CRISI Gestire il difficile equilibrio tra esigenze occupazionali e salute pubblica nei grandi siti industriali Michele Conversano

2 A Taranto Insediamento ARSENALE MILITARE Insediamento CANTIERI NAVALI Insediamento Stabilimento ITALSIDER (IRI) Nel 1994 viene ceduto al Gruppo RIVA (ILVA) Insediamento CEMENTIR Insediamento RAFFINERIA ENI

3 La popolazione abitanti abitanti

4 Delibera del Consiglio dei Ministri del 30 novembre 1990; AREA AD ELEVATO RISCHIO DI CRISI AMBIENTALE

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6 Stime delle emissioni in atmosfera

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10 Una collaborazione che affonda le sue radici in tempi lontani

11 BroncoPneumopatie Croniche Ostruttive: Tassi di prevalenza per età per 100 residenti, di 35 + anni, per città Tassi di Prevalenza di BPCO per eta' Uom ini Torino Venezia Donne Pisa Firenze Roma Taranto Taranto e Roma: prevalenza di BPCO più alta coerentemente con l indagine sullo stato di salute della popolazione e con eta piu giovane alla prima diagnosi Utilizzo epidemiologico di archivi sanitari elettronici correnti: un esperienza di standardizzazione delle procedure per la stima di frequenza di alcune malattie in diverse aree italiane Epidemiologia e Prevenzione 2008;3:Supplemento

12 CO (mg/m 3 ) Ricoveri per Malattie Respiratorie nei bambini fino a 10 anni Taranto, PM 10 ( g/m 3 ) Andamento giornaliero degli inquinanti CO PM Periodo : ricoveri ospedalieri per cause respiratorie; Eta : 10 giorni -10 anni; età media 2,6 anni M. Serinelli, A. Bruni, S. Minerba, R. Primerano, E. A. L. Gianicolo e M. A. Vigotti 31 Congresso Assoc. Ital. Epidemiologia - Marina di Ostuni, 2007

13 STUDIO EPIDEMIOLOGICO GEOGRAFICO Anno 2007 U.O.C. Statistica Epidemiologica ASL TA con Osservatore Epidemiologico Regionale Puglia Fonti: Rencam Anni Metodi: confronto fra aree tramite gli SMR (Rapporti Standardizzati di Mortalità) con I.C. Byar

14 Risultati: tumore al polmone Analisi geografica di mortalità per tumori maligni Anno 2007 Distribuzione dell SMR per il tumore del Polmone nei 4 gruppi di comuni aggregati della Provincia di Taranto Gruppo1: comuni a ridosso del polo indust Gruppo 2: comuni in un raggio di 10-20Km Gruppo 3: comuni in un raggio di 20-30Km Gruppo 4: comuni distanti oltre 30Km

15 Risultati: tumore della Pleura Analisi geografica di mortalità per tumori maligni Anno 2007 Distribuzione dell SMR per il tumore della Pleura nei 4 gruppi di comuni aggregati della Provincia di Taranto Gruppo1: comuni a ridosso del polo indust Gruppo 2: comuni in un raggio di 10-20Km Gruppo 3: comuni in un raggio di 20-30Km Gruppo 4: comuni distanti oltre 30Km

16 Intensa collaborazione con l Autorità Giudiziaria che dà luogo alla Sentenza sui parchi minerali

17 La ASL di Taranto ha sviluppato diverse azioni di natura ambientale, alimentare e sanitaria 1 a Linea di sviluppo 2 a Linea di sviluppo 3 a Linea di sviluppo Indagini epidemiologiche Monitoraggio delle matrici alimentari Studi di Biomonitoraggio Allevamenti zootecnici e carni Prodotti della pesca e impianti di mitilicoltura Ciò quale approfondimento indispensabile delle attività già intraprese negli anni precedenti

18 Anche sulla spinta del rinnovato interesse delle associazioni ambientaliste, specie sul problema delle diossine nelle matrici alimentari, nel 2008 inizia Il caso diossine a Taranto Le diossine sono considerate sostanze con elevato potere tossico e cancerogeno. Il 90% viene assunto per via alimentare.

19 LE FINALITA A TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA Mantenere il tenore dei contaminanti a livelli accettabili sul piano tossicologico Vietare la commercializzazione dei prodotti il cui contenuto di contaminanti superi il tenore massimo Garantire un'applicazione omogenea dei tenori massimi (stessi criteri di campionamento e di effettuazione delle analisi) Le misure relative al campionamento e alle analisi devono uniformarsi alle norme UE in materia di presentazione e interpretazione dei risultati

20 Attivazione del Piano Straordinario per il controllo della presenza di diossina Piano di Monitoraggio e Sorveglianza Attiva dei prodotti di origine animale, della pesca e degli impianti di mitilicoltura nella Provincia di Taranto Delibera della Giunta Regionale n del 04/08/2009 DIEF 2009

21 DI CUI PRESE IN CONSIDERAZIONE IL 50% 185 AZIENDE PRESENTI 75 AZIENDE PRESENTI (tutte controllate) 95 AZIENDE (tutte controllate) 20 KM 15 KM 28 AZIENDE PRESENTI (tutte controllate) 10 KM AREA INDUSTRIALE

22 Limite massimo residuale e vincolo sanitario sulla base del Reg CE 1881/2006 del 19 /12/ 2006 e Reg CE 1259/2011 Capi ovi-caprini abbattuti e distrutti n Allevamenti bovini e ovi-caprini sottoposti a controllo Campionamenti relativi a latte, prodotti a base di latte bovino e ovicaprino, muscolo, fegato e grasso ovi-caprino, uova di gallina, prodotti vegetali da foraggio n. 280 n Stabilimento di trattamento termico del latte sottoposto a controllo n. 1 Allevamenti ovi-caprini non conformi con capi già abbattuti e distrutti n. 13

23 Legge della Regione Puglia n.44 del 19 dicembre 2008 Articolo 2. Valori limite di emissione nell atmosfera Impianti di nuova realizzazione adeguarsi ai valori limite ottenibili con l applicazione delle migliori tecnologie disponibili. In particolare, in fase di esercizio, non devono essere superati i seguenti valori limite di emissione per i gas di scarico: a) Somma di PCDD e PCDF 0,4 nanogrammi TEQ su m 3 (ngteq/nmd) Tutti gli impianti già esistenti e in esercizio alla data di entrata in vigore della presente legge devono adeguarsi ai su citati valori limite valutati sulla base dei criteri indicati dal protocollo di Aarhus secondo il seguente calendario: a) a partire dal 1 aprile 2009: somma di PCDD e PCDF 2,5 ngteq/nmd; b) a partire dal 31 dicembre 2010: somma di PCDD e PCDF 0,4 ngteq/nmd

24 Prof.N.Cardellicchio- IAMC-CNR-Taranto Taranto Sotto la Lente ARPA-Bari 2008

25 PIANO STRAORDINARIO DI CONTROLLO per.diossina e Pcb diossina simili nei mitili allevati negli specchi d acqua classificati del comune di Taranto ai fini della sicurezza alimentare

26 MAPPATURA DI MAR PICCOLO E MAR GRANDE

27 Dalla valutazione mensile del tenore di diossine e PCB-DL si evince la netta corrispondenza tra i valori di non conformità riscontrati nei mitili allevati nel primo seno e le analisi effettuate da CNR e ISPRA sui sedimenti prelevati nelle medesime zone di prelievo molluschi

28 Operazione Raccolta e smaltimento Ordinanza n 1989 del di Blocco del prelievo e movimentazione dei mitili - I seno Mar Piccolo - Taranto ad opera del Dipartimento di Prevenzione - Servizio Veterinario di Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche secondo il principio della massima precauzione (Art. 54 Reg. 882/04) Ordinanza n 2138 del di Raccolta e distruzione dei mitili di taglia commerciale I seno Mar Piccolo Taranto Ordinanza 1765 del Raccolta e distruzione dei mitili di taglia commerciale I seno Mar Piccolo Taranto

29 Individuazione della nuove aree Il Comune di Taranto di concerto con la Marina Militare e la Capitaneria di Porto ha concesso l utilizzo di una nuova area da adibire temporaneamente alla mitilicoltura al fine di consentire lo spostamento del novellame presente nel I seno di Mar Piccolo

30 Studi di biomonitoraggio nell area di Taranto Biomonitoraggio degli allevatori su sangue per diossine, PCB e metalli pesanti Biomonitoraggio metalli pesanti nelle urine in residenti Area a rischio di Taranto Studio nazionale multicentrico SEpiAs: Sorveglianza epidemiologica in aree interessate da inquinamento ambientale da Arsenico di origine naturale o antropica Project LIFE08 ENV/IT/ WOMENBIOPOP : Ricerca di contaminanti ambientali nel sangue di donne in età riproduttiva

31 Studio esplorativo sul biomonitoraggio nell area di Taranto sugli allevatori nell ambito del programma strategico Ambiente e Salute L indagine stima il carico corporeo da contaminanti persistenti (diossine e metalli) assunti prevalentemente con la dieta negli allevatori delle aziende zootecniche che hanno mostrato alti livelli di contaminazione da diossine e DL-PCB delle matrici. Nel contempo lo studio prevede la possibile applicazione sul campo di indicatori di danno citogenetico e di suscettibilità genetica. Il confronto è stato effettuato su un totale di 38 masserie, collocate entro un raggio di 15 km dal polo industriale (13) rispetto ad un campione di aziende zootecniche oltre i 15 km (25). Sono stati eseguiti in tutto 45 campioni tra casi (Taranto) e controlli (Castellaneta Ginosa Laterza)

32 Project LIFE08 ENV/IT/ WOMENBIOPOP Studio sull esposizione ad inquinanti persistenti di origine ambientale (diossine e PCB) di donne in età riproduttiva (nullipare tra 20 e 40 anni) in 6 regioni italiane tra cui l area a rischio di Taranto per la Regione Puglia Lo studio caso-controllo ha coinvolto 43 donne per area di Taranto e 42 donne per l area di Laterza.

33 Biomonitoraggio Metalli Pesanti nelle urine studio caso controllo nei residenti Area a rischio di Taranto Lo studio ha la finalità principale di valutare l esposizione della popolazione generale residente nella città di Taranto a metalli pesanti (As, Cr, Hg, Mn, Pb) nelle urine e di confrontare i livelli delle sostanze misurate nei tarantini con quelli di campioni di popolazione residente in aree non inquinate Sono stati eseguiti 250 campioni tra casi (Taranto) e controlli (Laterza)

34 Studio nazionale multicentrico SEpiAs Sorveglianza epidemiologica in aree interessate da inquinamento ambientale da Arsenico di origine naturale o antropica Il biomonitoraggio è stato effettuato tramite prelievi ematici su cui saranno dosati As e derivati Nelle 4 aree partecipanti allo studio: (Piemonte, Toscana, Puglia, Sicilia) su un campione di 50 soggetti saranno studiati i marcatori di suscettibilità, di danno precoce, gli indicatori clinici, oltre ai marcatori di esposizione, con l'obiettivo di verificare la relazione tra i diversi marcatori ed esposizione Nella area a rischio di Taranto sarà effettuata la valutazione di dati ambientali esistenti e di dati sanitari ricavati tramite protocollo di indagine, in quanto potenzialmente interessata da inquinamento ambientale da As di origine antropica.

35 Lettura comparata di alcuni esiti

36 Studio sugli allevatori Mediamente, i livelli ematici di diossine e PCB aumentano con l avvicinamento al polo industriale: ciò risulta congruente con i rilevamenti di non conformità alimentare riscontrati nelle masserie situate nella zona 15 km dall area industriale. Tale esito è compatibile con un impatto ambientale protratto. La differenza tra i due gruppi di allevatori diventa molto significativa all aumentare dell età, e ciò sta ad indicare che la sovraesposizione alimentare è durata nel tempo. Presentazione De Felip Taranto,16 gennaio 2013

37 Tot TE (pgwho-te/g grasso) Concentrazione di diossine e DL-PCB in gruppi della popolazione italiana, valori medi Taranto, >15km dall'area industriale Taranto, <15km dall'area industriale Donne Provincia di Taranto Età Età Età Presentazione De Felip Taranto, 16 gennaio 2013

38 NDL-PCB (ng/g grasso) Concentrazione di NDL-PCB in gruppi della popolazione italiana, valori medi Taranto, >15km dall'area industriale Taranto, <15km dall'area industriale Donne Provincia di Taranto Età Età Età Presentazione De Felip Taranto, 16 gennaio 2013

39 Studio Womenbiopop I risultati hanno mostrato che, per tutti gli inquinanti selezionati, tra cui diossine e policlorobifenili (PCB), le concentrazioni ematiche rilevate sono simili tra i due gruppi (area di Taranto e area rurale di controllo) e sovrapponibili con quelle osservate in altri studi condotti sulla popolazione generale italiana e in indagini simili effettuate in molti Paesi europei.

40 Monitoraggio e comunicazione Ma come comunicare efficacemente questi esiti nei confronti della popolazione?

41 MARCE SU TARANTO.

42 Corriere del Giorno, 17 gennaio 2013

43 Pubblicato online il 24 gennaio 2013

44 Analisi eseguite su 9 bambini da un laboratorio di analisi tarantino in base ad uno studio disegnato e condotto da due pediatri della provincia jonica

45 Pecore alla diossina, tensione a Taranto gli allevatori bloccano "la mattanza" E' braccio di ferro sul destino delle 600 capre e pecore destinate all abbattimento perché contaminate. Carabinieri e polizia provinciale schierati a protezione del camion che deve portare via gli animali dagli allevamenti Davanti all'ingresso dell'allevamento D'Alessandro, alle porte di Taranto, è in atto da alcune ore un vero e proprio braccio di ferro tra gli ambientalisti e il personale dei servizi veterinari dell'asl, per impedire l'accesso degli ispettori e del personale incaricato di portare via le capre e le pecore dell'allevamento omonimo, animali condannati dalla Regione che vuole evitare che le carni contaminate dalla diossina di origine industriale siano immesse nel mercato alimentare. L'allevatore, che ha già fatto ricorso al Tar e al Consiglio di Stato ottenendo però un verdetto sfavorevole, si oppone alla 'mattanza' degli animali e con lui anche i rappresentanti delle associazioni ambientaliste. Sembrerebbe comunque che i capi da portar via - essenzialmente capre - siano già stati allontanati e trasferiti in altro luogo dallo stesso allevatore. Sul posto c'è anche un ampio spiegamento di carabinieri e polizia provinciale. I carabinieri sono schierati a protezione del camion che deve portare via gli animali. Il mezzo è stato bloccato davanti all'ingresso dell'allevamento e i manifestanti sono schierati con le braccia alzate in segno di protesta. In mattinata il personale dell'asl aveva prelevato, per condurre all'abbattimento, i capi di un altro allevamento del tarantino dove però non ci sono state manifestazioni di protesta. Fra i due allevamenti sono circa 500 i capi destinati all'abbattimento perché contaminati dalla diossina: dei 650 iniziali, ne sono stati momentaneamente risparmiati 150, perchè gravidi. Nei mesi scorsi un altro centinaio di capi è stati già abbattuto sempre per le stesse ragioni. 29 dicembre 2010

46 . fino agli sviluppi giudiziari a partire dall estate 2012 n.3 perizie disposte dalla magistratura su: Parchi minerali Chimica sulle emissioni Epidemiologia sui riflessi per la salute che hanno ha provocato arresti e sequestro degli impianti

47 La vicenda dell ILVA ci ha fatto comprendere che il rispetto delle leggi ambientali e dei loro limiti non sempre garantisce la salute dei cittadini e che, in alcuni casi, semplici misure di prevenzione possono ridurre sensibilmente il rischio di malattie. Bisogna perciò evitare il paradosso che gli studi sulla salute della popolazione pur con i loro limiti legati al tempo ed alle abitudini individuali vengano utilizzati nelle aule giudiziarie e non nei tavoli istituzionali

48 LEGGE REGIONALE 24 LUGLIO 2012, N. 21 Norme a tutela della salute, dell'ambiente e del territorio sulle emissioni industriali inquinanti per le aree pugliesi già dichiarate a elevato rischio ambientale Art. 1 Finalità e campo di applicazione 2. Le disposizioni della presente legge si applicano nelle aree di Brindisi e Taranto 3. Le disposizioni si applicano agli stabilimenti, insediati nelle zone di cui al comma 2, che sono soggetti ad Autorizzazione integrata ambientale (AIA) e che presentano almeno una delle seguenti caratteristiche: sono fonte di emissioni di Idrocarburi policiclici aromatici (IPA); scaricano in mare o nei corpi idrici del bacino regionale reflui di processo e acque di raffreddamento e di trattamento rivenienti da attività lavorative; impiegano per le loro attività materiali e composti polverulenti di cui all art 269 (Autorizzazione alle emissioni in atmosfera per gli stabilimenti), comma 12, del d.lgs. 152/2006

49 LEGGE REGIONALE 24 LUGLIO 2012, N. 21 Valutazione del danno sanitario VDS L Agenzia regionale dei servizi sanitari (AReS), l Agenzia regionale per la prevenzione e la protezione dell ambiente della Puglia (ARPA Puglia) e l Azienda sanitaria locale (ASL) sotto il coordinamento di ARPA Puglia, devono congiuntamente redigere, con cadenza almeno annuale, un rapporto di Valutazione del danno sanitario (VDS) anche sulla base del registro tumori regionale e mappe epidemiologiche sulle principali malattie a carattere ambientale. La VDS è realizzata nell ambito delle competenze attribuite alla Regione in materia di protezione dell ambiente e della salute delle popolazioni.

50 LEGGE REGIONALE 24 LUGLIO 2012, N. 21 Emissioni in atmosfera 1. Ove il rapporto VDS evidenzi criticità, gli stabilimenti di cui all articolo 1, comma 3, devono ridurre i valori di emissione massica in atmosfera degli inquinanti per i quali il rapporto VDS ha evidenziato criticità. Tale riduzione è determinata in proporzione al danno accertato rispetto al valore medio calcolato sui dati disponibili dei precedenti cinque anni. 2. E obbligatoria l adozione di sistemi di campionamento in continuo delle emissioni convogliate di tutti gli inquinanti per i quali il rapporto VDS ha evidenziato criticità, ove tecnicamente fattibile. 3. È comunque obbligatorio il monitoraggio in continuo degli IPA al perimetro degli stabilimenti di cui all articolo 1, comma 3, lettera a).

51 LEGGE REGIONALE 24 LUGLIO 2012, N. 21 Attuazione delle misure di mitigazione, vigilanza e controllo 4. In caso di mancata presentazione del piano di riduzione, la Regione Puglia diffida il soggetto obbligato ad adempiere entro trenta giorni; in caso di inottemperanza, l Autorità sanitaria dispone la sospensione dell esercizio dello stabilimento. 5. In caso di mancato conseguimento degli obiettivi fissati, ARPA Puglia informa immediatamente la Regione Puglia, che diffida il gestore dello stabilimento ad eseguire, entro sessanta giorni, gli interventi previsti. Ove il gestore non adempia alla diffida entro i termini assegnati, l Autorità sanitaria dispone la sospensione dell esercizio dell impianto, dandone comunicazione alle istituzioni interessate. 6. Nell ambito delle procedure di VIA e di AIA di competenza statale, il rapporto VDS costituisce elemento essenziale per la formulazione dei pareri di competenza regionale.

52 Lunedì 25 luglio 2012 ILVA: operai in sciopero, bloccate le statali annunciate nuove pesanti proteste. Altissima la tensione tra i lavoratori in attesa del pronunciamento del gip sul sequestro dell'area a caldo. I sindacati: fare presto, rischio infiltrazioni. Annunciate nuove "pesanti proteste

53 Ilva, prosegue la protesta Oggi sciopero e blocchi stradali Giovedì 27 Settembre 2012 TARANTO - Centinaia di lavoratori hanno bloccato le statali di accesso a Taranto. L'agitazione dovrebbe durare tutta la giornata E' cominciato alle 9:00 lo sciopero di 48 ore degli operai dell'ilva indetto da Fim, Cils e Uilm, dopo la decisione del gip del tribunale di Taranto, Patrizia Todisco, che ieri ha bocciato il piano di risanamento dell'azienda e ribadito la sua chiusura senza possibilità di produzione. Per tutta la nottata è proseguita la protesta di una quindicina di operai da due giorni sulla passerella dell'alto Forno 1 e sul Camino E312 del siderurgico. I manifestanti si alternano sulla sommità delle due strutture, a circa metri di altezza, per richiamare l'attenzione sulla vertenza e l'adozione di provvedimenti in difesa del lavoro.

54 SOLIDARIETÀ E TESTIMONIANZE DA LOTTE PASSATE: DA BAGNOLI A TARANTO, PER NON RIPETERE GLI STESSI ERRORI

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56 Emissioni inquinanti Novità eclatanti da ARPA Puglia!

57 Il crollo del PM10 nelle centraline del quartiere Tamburi (via Machiavelli e via Archimede) unitamente ai valori riscontrati nelle altre centraline della città, consente di affermare che nel periodo settembre-dicembre 2012, rispetto al PM10, Taranto è stata tra le città meno inquinate d Italia CENTRALINE PUGLIA Arpa Puglia, dicembre 2012

58 Analisi delle tendenze di inquinanti nel quartiere Tamburi di Taranto Per la prima volta da quando ARPA Puglia misura il benzo(a)pirene nei filtri PM10 del quartiere Tamburi, la media mobile annuale 2012 è pari 0.76 ng/m 3, inferiore all obiettivo di qualità di 1ng/m 3 Trend concentrazioni Andamento mensile B(a)P in ng/m 3 Arpa Puglia, febbraio 2013

59 Analisi delle tendenze di inquinanti nel quartiere Tamburi di Taranto Il significativo decremento della concentrazione in aria di una serie di inquinanti (PM, benzene, IPA) a partire dal terzo quadrimestre 2012 può correlarsi con le variazioni nelle modalità di esercizio degli impianti, che risultano ascrivibili all origine delle concentrazioni inquinanti rilevate nel quartiere Tamburi, ovvero all area a caldo dello stabilimento siderurgico ILVA. Arpa Puglia, febbraio 2013

60 Le variazioni di gestione, introdotte in seguito alle attività della Magistratura e l attivazione del Piano per il risanamento dell aria nell area di Taranto e Statte promulgato dalla Regione Puglia, hanno diminuito in modo sostanziale le emissioni degli inquinanti dello stabilimento siderurgico, conducendo ad un diminuito impatto sull ambiente delle aree immediatamente limitrofe. Arpa Puglia, febbraio 2013

61 La conferma delle bassissime concentrazioni di diossine al camino dell impianto di agglomerazione di ILVA, crollate da 8 ngteq/nm 3 nel febbraio 2008 a ngTEQ/Nm3

62 Ma la notizia di questi primi incoraggianti risultati, benché relativi ai soli rilievi routinari non ha avuto grande eco nella popolazione e nei mass media!

63 In merito va anche detto che un fenomeno che ostacola non poco l instaurarsi di un processo virtuoso di comunicazione con la cittadinanza è dato da AMBIENTALISTI INTEGRALISTI, non sempre del tutto disinteressati

64 È forse diventata anche una questione di credibilità delle Istituzioni? In ogni caso, certamente dagli ultimi eventi non ne sono uscite rafforzate

65 16 maggio 2013 Florido dal carcere: "Mi dimetto Voleva intervenire sul procuratore" "Florido domani chiederà di parlare con il procuratore". Il telegramma dal carcere, Provincia verso lo scioglimento Autorizzare la discarica di rifiuti pericolosi da 300mila metri cubi all'interno dell'ilva era una pratica "troppo pericolosa" e questo il presidente della Provincia di Taranto, Giovanni Florido (Pd), l'ex assessore all'ambiente, Michele Conserva, e l'ex direttore generale della Provincia, Vincenzo Specchia, lo sapevano bene. Ma la pratica doveva andare in porto perchè avrebbe consentito all'ilva di stoccare i rifiuti nello stabilimento (anzichè all'esterno) e di risparmiare milioni. Per questo, nonostante sapesse delle indagini in corso, Florido - secondo l'accusa - assecondò gli interessi dell'ilva "concordando con Girolamo Archinà (dirigente del siderurgico, ndr) e con l'avvocato Egidio Albanese (legale dell'azienda, ndr) un suo intervento presso il procuratore della Repubblica, allo scopo di arginare le attività investigative della polizia giudiziaria". Luigi Romandini, considerato una "peste" perchè si opponeva all'autorizzazione. Per questo fu rimosso e al suo posto fu nominato, nell'autunno 2009, Ignazio Morrone, "un pupazzo" secondo gli indagati nonostante la sua iniziale opposizione al dossier.

66 24 maggio 2013 Maxi sequestro di beni all Ilva Spa: oltre 8 miliardi di euro La somma è stata calcolata sulla base dei mancati investimenti per la sicurezza e l ambiente Gli uomini del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Taranto stanno notificando in queste ore il sequestro di beni pari a otto miliardi e cento milioni di euro all Ilva Spa e alla Società Rivafire Spa. Il provvedimento di sequestro firmato dal Gip Patrizia Todisco viene notificato negli stabilimenti e nelle filiali della società in tutta Italia. La quantificazione dei danni è stata elaborata dai custodi giudiziari degli impianti dell area a caldo del siderurgico tarantino sotto sequestro dal 26 luglio 2012 Tre giorni fa era stato il tribunale di Milano a provvedere a un sequestro di un miliardo e duecento milioni ai capostipiti della famiglia Riva. Si tratta di uno dei più imponenti sequestri mai realizzati, le cui cadute sono al momento difficili da immaginare. Il reato che si contesta è associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati ambientali plurimi. La somma di otto miliardi e cento milioni è stata calcolata sulla base dei mancati investimenti per la sicurezza e l ambiente, ed è quindi considerata un illecito guadagno.

67 27 maggio 2013 Dura nota del CDA del siderurgico che mette in dubbio il piano industriale e presenta ricorso contro il sequestro da 8,1 miliardi disposto dalla procura di Taranto. Dal vertice con il governo, il presidente della Regione chiede, invece l'estromissione della famiglia Riva dall'ilva. La Cassazione respinge la scarcerazione di Emilio e Nicola Riva. E i capi reparto indagati si dimettono dall'incarico Il VERTICE REGIONE-GOVERNO Il segno del cambiamento reale è l estromissione dei Riva. Il tema è fare i conti con la loro inaffidabilità. Nichi Vendola punta sul game over per il regno della famiglia di industriali sull Ilva di Taranto. Il Governatore della Puglia si è espresso così a Roma subito dopo l incontro con il ministro per lo sviluppo economico Flavio Zanonato, al quale hanno preso parte l amministratore delegato del gruppo, il dimissionario Enrico Bondi, e il sindaco di Taranto Ippazio Stefàno. A questo punto della storia ha dichiarato Vendola occorre guardare a una norma del decreto salva Ilva, convertito in legge, che prevede l amministrazione straordinaria di fronte a gravi inadempienze. Proprio mentre dalla capitale piombavano le parole del governatore, a Taranto si discuteva del mancato rispetto da parte dell azienda del cronoprogramma previsto per il risanamento degli impianti inquinanti.

68 Ilva Taranto, arcivescovo Santoro: «Fare tutto il possibile perché non si fermi» 28 settembre 2012 Il governo deve fare tutto il possibile perché l Ilva non si fermi: salvaguardare i posti di lavoro e trovare una soluzione all inquinamento». 28 maggio 2013

69 1 QUESITO REFERENDUM CONSULTIVO COMUNALE DOMENICA 14 APRILE 2013 Volete voi cittadini di Taranto, al fine di tutelare la vostra salute nonché la salute dei lavoratori contro l'inquinamento, proporre la chiusura dell' ILVA? 2 QUESITO La parola alla città SI 81,29 NO 17,25 Volete voi cittadini di Taranto, al fine di tutelare la vostra salute e quella dei lavoratori, proporre la chiusura dell'area a caldo dell'ilva, maggiore fonte di inquinamento, con conseguente smantellamento dei parchi minerali? SI 92,62 NO 5,30 Votanti su ovvero il 19,55%

70 Risultati per quartiere Nel quartiere Tamburi, adiacente il siderurgico, solo il 8,9% dei cittadini ha espresso un voto sulle schede, mentre ancora più eclatante è stata l affluenza nel rione Paolo VI (meno del 10%), zona abitata in maggioranza dalle tute blu. Più generoso il dato rilevato per i quartieri Italia Montegranaro-Salinella con il 23,3%

71 «I cittadini hanno dimostrato di avere fiducia nel lavoro delle istituzioni e, soprattutto, sulla possibilità di tutelare la salute salvando anche il lavoro» commenta il sindaco di Taranto, Ezio Stefàno. «Coloro che sono andati a votare - aggiunge il sindaco - sono comunque una parte importante della città che rivendica un'attenzione più alta sull'ambiente».

72 In tali frangenti, compito della Sanità Pubblica è anche quello di saper leggere il fenomeno del grave conflitto sociale creatosi tra i lavoratori e tra i cittadini di Taranto sul tema Salute & Lavoro

73 In tale ambito la Sanità Pubblica deve dare un importante contributo impegnandosi in una vasta azione di comunicazione, scientificamente corretta ed eticamente coerente e condivisa tra tutti i nodi della RETE, ivi compresi i mass media

74 Si può partire, ad esempio, dall esperienza locale del progetto Womenbiopop per favorire l arruolamento della popolazione eleggibile è stato decisivo il coinvolgimento di: Associazioni ambientaliste e volontariato Scuole a ridosso dell industria Laboratori di analisi locali (zona Centro, quartiere Tamburi, Laterza) Tribunale dei diritti del malato una Comunità ecclesiastica

75 Anche per.. costruire un clima propizio tra la popolazione finalizzato a far accogliere favorevolmente questo tipo di indagini sull uomo

76 ma, soprattutto, lavorare per ristabilire un clima di fiducia

77 Necessità di un Piano coordinato che saldi azioni, esiti e comunicazione

78 Rete Locale SALUTE & AMBIENTE

79 Piano Straordinario Salute e Ambiente Linee di sviluppo

80 Salute infantile Biomonitoraggio con misurazione della piombemia nei bambini (età 14aa) nei quartieri a rischio con eventuale correlazione con lo sviluppo della funzione cognitiva. Salute materno-infantile Presenza di contaminanti ambientali nel latte materno (diossina, PCB). Rischio riproduttivo Sorveglianza su infertilità con particolare riguardo all endometriosi (IPA nelle urine, diossina e PCB nel sangue). Eventuale confronto con IPA nelle urine delle donne partecipanti allo studio Womenbiopop

81 Un Piano Speciale per Taranto Sistemi di sorveglianza sanitaria Salute respiratoria in adulti residenti in Aree ad alto rischio ambientale Rischio cardiovascolare in adulti residenti in Aree ad alto rischio ambientale A partire dai quartieri a rischio : Tamburi, Paolo VI, Città Vecchia, Borgo, Statte

82 Tutte le azioni descritte (e specie quelle relative alle attività previste per l Area EPIDEMIOLOGIA e per l Area MONITORAGGIO E SORVEGLIANZA) dovranno essere oggetto di processi di informazione e comunicazione, obiettiva e trasparente, al fine di ristabilire un clima di fiducia fra cittadini e istituzioni. PUNTO INFORMATIVO Pertanto, nell ambito del Centro Salute-Ambiente è anche prevista l attivazione di un punto informativo a cui potranno accedere i cittadini.

83 L idea di un Centro Salute & Ambiente a Taranto D.G.R. n.1935 del 02/10/2012

84 L idea di un Centro Salute & Ambiente a Taranto D.G.R. n.1935 del 02/10/2012

Sede legale ARPA PUGLIA

Sede legale ARPA PUGLIA Direzione Generale Arpa Puglia Direzione Scientifica Arpa Puglia Servizio INFO Dipartimento Arpa Puglia di Taranto Oggetto: Nota tecnica ARPA in riscontro alle segnalazioni pervenuta al Servizio INFO inerente

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