Scrivere una relazione
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- Lucio Mauri
- 7 anni fa
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1 Srivere una relazione La relazione sull eserienza fatta in laboratorio deve essere sritta suonendo he hi la legge non saia osa avete fatto, non ensate he sarà il doente he vi ha seguito a orreggerla. Quindi deve ontenere tutte le informazioni neessarie a: Caire osa volevate fare e su quale strumento, oggetto, iruito... Caire ome avete fatto. Caire le misure fatte Caire le onlusioni ed il risultato finale. Quelli he seguono sono un eleno dei unti he vanno sritti nelle relazioni; questo eleno è una traia di massima, e va eventualmente modifiato a seonda dei asi artiolari. I unti fermi e he non ossono assolutamente manare sono il rimo e l ultimo: osa volevate fare ed i risultati ottenuti. La lunghezza va deisa a riori. Non dire: la srivo e vedo quanto viene lunga. La lunghezza di norma diende dal ontesto in ui viene utilizzata la relazione. Un tiio artiolo sientifio ha una lunghezza fissata, e non uò essere iù orto o iù lungo di un erto numero di agine, di norma Una breve relazione su di una sola misura non dovrebbe essere iù lunga di 2-4 agine. Una relazione iù omlessa, on aloli, misure, analisi statistihe uò arrivare alle agine. Nel vostro aso vi verrà indiata volta er volta la lunghezza neessaria. 1. Sul rimo foglio srivere 1.1. I nomi degli autori ed il gruo relativo 1.2. La data in ui è stata eseguita l eserienza Il titolo dell eserienza Nei fogli seguenti srivere: 2. L Abstrat o riassunto: ondensa in ohe righe l essenziale della misura he si vuole fare. 3. Desrizione dell oggetto he si utilizzerà o si vuole aratterizzare. Può essere uno strumento, un elemento iruitale, un iruito iù o meno omlesso Nel aso si tratti di un oggetto ommeriale riortare mara e modello, o l informazione neessaria er identifiarlo Può essere neessario fare un disegno del sistema utilizzato o uno shema Se l oggetto o il iruito è formato di varie arti, dargli un nome o un simbolo, e mantenerlo er tutta la relazione. Fare attenzione a non dare lo stesso nome a arti diverse. 4. Breve eleno degli strumenti he si utilizzeranno. Inserire qua o in seguito le aratteristihe he saranno utilizzate (inertezza intrinsea, banda, amlifiazione...). 5. Come si vuole fare la misura, le relazioni utilizzate, le formule, eventuali aloli teorii. 6. Eseuzione delle misure, se neessario desrivere le tenihe di misura utilizzate Srivere le singole misure (on le inertezze relative), oure 6.2. Dare i risultati in tabella Nella tabella devono essere semre indiati: I simboli utilizzati er le grandezze misurate, uguali a quelli usati nel testo, nei disegni, nei iruiti et.
2 Le unità di misura utilizzate. Distinguere il aso di misure riortate direttamente (i veri valori misurati serimentalmente) da quelli alolati (frequenze da eriodi, amlifiazioni da amiezze...). I valori misurati vanno SEMPRE riortati esattamente ome omaiono sui dislay o ome li avete letti. Gli altri vanno invee sritti nella forma iù omoda er leggerli. Le inertezze relative ad ogni misura (o nell intestazione se uguali er tutti i valori della olonna). Possono anhe essere sritte aanto alla tabella, basta he siano hiare. Il nome o numero assegnato alla tabella. Nel orso del testo si farà riferimento er esemio alla Tab.1 dove sono riortate.... f(khz) Vin (Volt) Vout(mV) A(db) 1,0±0,2 12±1 12±2-60±... 11,21±0,33 12±1 1,2±0,1-80±... Tab. 1 Valori misurati...(riortati in fig. 2) 6.3. Fare i grafii orrisondenti alle tabelle. Nel grafio dovete indiare: Il numero della figura (Fig. 2), e osa è riortato nel grafio. Gli assi, on le divisioni, i valori orrisondenti, il simbolo della grandezza riortata, le unità di misura. NON vanno segnate le divisioni relative ai dati resi, ma divisioni tiihe omode er leggere le sala (1, 2, 3-0, 5, 10-2, 4, 6 10, 20, 30...). I unti serimentali (semre) on le loro inertezze. Se le inertezze fossero troo iole, srivere esliitamente: le inertezze sono iù iole del unto. Eventuale retta o urva he assa er i dati, traiata ad ohio (seifiare) o alolata on fit (indiare la funzione di fit). Srivere a quale tabella si riferisono i dati riortati nel grafio. Fig.2 Dati di Tab. 1 A(dB) f(khz)
3 6.4. Fare le valutazioni degli errori e delle inertezze derivate dalle misure Fare le analisi statistihe 6.6. Srivere il o i risultati finali 7. Fare, se neessario, ommenti sulle misure fatte, sulle misure o i risultati venuti se differenti da quanto asettato. Ogni misura he si fa ha un risultato he i si asettava: è quello he si è ottenuto? 8. Srivere le CONCLUSIONI. Risrivere il risultato o i risultati finali. Sheda Densità Eserienza: Confronto delle densità medie di due serie di solidi tramite misure di massa e di volume (lunghezze). (relazione utilizzata: d=m/v) Lo soo della misura è di risondere alla/e domanda/e: - Le densità medie dei due tii di solidi sono uguali entro le inertezze? - Di quale lega dell Alluminio è omosto l oggetto misurato? Oggetti a disosizione: o 3 ilindri [C 1 ; C 2 ; C 3 ] in Antiorodal 6061 o 6063 o altra lega di Alluminio. o 3 aralleleiedi [P 1 ; P 2 ; P 3 ] in Antiorodal 6061 o 6063 o altra lega di Alluminio. Simboli Usati: H H = altezza del ilindro D = diametro del ilindro D L 3 L 2 L 1, L 2, L 3 = i tre lati del aralleleiedo L 1
4 Lettura di una grandezza a x on la sua inertezza x : Sala analogia: divisione D = 2 mm Lettura: x ± x = 7,4 ± 0,1 mm 0 2 7, 6 1 Sala digitale LSD = 0,01 g Lettura: x ± x = 27,610 ± 0,005 g D La misura on l errore di lettura o di sensibilità è: Μ = x ± x, l errore x è: x = dove D è la iù iola 2 divisione dello strumento analogio, oure il valore del digit meno signifiativo (LSD= least signifiant digit) nel aso di uno strumento digitale. Questo valore uò essere ridotto a D/4 o D/8 nel aso di letture artiolarmente reise o fatte su di una sala ben visibile. Oure uò essere aumentato a 1,5-2-3 D se il valore letto fluttua notevolmente mentre si fa la misura, o se non fosse ossibile leggere bene la misura. Protoollo dell eserienza Proedura: o Misura delle dimensioni dei ilindri (D i, H i ) * ; i = 1,3 o Misura delle dimensioni dei aralleleiedi (L 1i, L 2i, L 3i ) o Misura delle masse dei ilindri (m i ) o Misura delle masse dei aralleleiedi (m i ) Calolo dei volumi e quindi delle densità di ogni singolo oggetto: o Densità dei 3 ilindri: d i ± i o Densità dei 3 aralleleiedi: d i ± i Calolo della densità media dei ilindri e dei aralleleiedi (iotesi di i ira uguali): o d 1 1 = 3 d ± ; d = d 1 1 i 3 i ± Lo soo della misura è di risondere alla domanda: le due densità medie sono uguali entro le inertezze? Le due serie di oggetti rovengono dallo stesso materiale? Un riterio, fra i tanti utilizzabili, è di onsiderare uguali le due densità misurate se: d d + * i = 1,3 vuol dire er i he va da 1 a 3, quindi,.e.: D 1, D 2, D 3...
5 2,80 2,78 2,76 2,74 2,72 2,70 2,68 2,66 2,64 2,62 2,7066 2,64 Densità Al e leghe al Mg 2,69 2,698 2,66 2,7 2,75 2,77 Al 2022 Al 7075 Al 6061 Al 5086 Al 6063 Al "uro" Al 5056 Misure
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