Strategie per una didattica inclusiva: LA LEZIONE

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1 SPORTELLO TEMATICO SU DSA CTI Monza Ovest Strategie per una didattica inclusiva: LA LEZIONE Marzo 2016 Seregno Scuola Mercalli Luisella Beghelli, Valeria Frigerio, Mirko Sala

2 COME SI PUO FARE? LA DIDATTICA NON PUO IGNORARE LA VARIABILITA DELLE NOSTRE CLASSI.

3 E a proposito di successo formativo

4 E a proposito di successo formativo

5 Finalità dell'incontro: 1) Condividere indicazioniche, alla luce di evidenze scientifiche, aiutino ad affrontare una progettazione didattica efficace ed orientata all'inclusione. Cosa funziona meglio in una determinata circostanza?

6 Finalità dell'incontro: 2) Individuare i processi sottesi ad attività di comprensionee studiodel testo e le conseguenti implicazioni didattiche

7 DIDATTICA EFFICACE I principi fondamentali della ricerca EBE Evidence Based Education (EBE) è un orientamento anglosassone il cui scopo è quello di raccogliere evidenze sperimentalicirca l'efficacia di strategie/modelli didattici. -Quali sono i trattiche rendono le azioni dell'insegnante realmente efficaci? - Quali sono le forme migliori affinché tutti gli alunni conseguano i risultati attesi? (Antonio Calvani, Come fare una lezione efficace, Roma, Carocci Faber, 2014)

8 ATTENZIONE NON ESISTONO RICETTE: le strategie didattiche non sono procedure asettiche di per sé efficaci. I principi EBE sono di supporto all'inclusione nel momento in cui i docenti li fanno interagire con i contestiche sono caratterizzati da variabilitàanche (ma non solo) per la presenza di alunni con Bisogni Educativi Speciali.

9 LE COMPONENTI FONDAMENTALI DI UNA LEZIONE EFFICACE secondo EBE 1)Preparazione 2) Avvio 3)Svolgimento 4) Conclusione (Antonio Calvani, Come fare una lezione efficace, Roma, Carocci Faber, 2014)

10 1)Preparazione L'insegnante: -ha chiaro l'obiettivo -immagina i punti critici (Antonio Calvani, Come fare una lezione efficace, Roma, Carocci Faber, 2014)

11 2) Avvio L'insegnante: - predispone l'ambiente - focalizza l'attenzione su di sé -attiva le preconoscenzedegli alunni (le nuove conoscenze devono potere essere riconosciute e collocate in schemi concettuali esistenti ) - condivide con gli alunni gli obiettivi L'apprendimento è più efficace se gli alunni conoscono che cosa si apprenderà e con quali modalità. (Antonio Calvani, Come fare una lezione efficace, Roma, Carocci Faber, 2014)

12 3) Svolgimento. L'insegnante contemporaneamente gestisce aspetti A. comunicativi(chiarezza del messaggio) B. cognitivi(garantire l'attivazione di processi cognitivi di buona qualità negli alunni) C. gestionali(controllo della classe) D.partecipativi(garantire la partecipazione di tutti) Antonio Calvani, Come fare una lezione efficace, Roma, Carocci Faber, 2014)

13 A. comunicativi(chiarezza del messaggio): -presentare le informazioni in più codici comunicativianche visivi (foto, mappe, tabelle, video, ecc.) - evitareil sovraccarico cognitivo: dare la massima evidenza alle conoscenze di maggiore rilievo. L'apprendimento è efficace se si elimina il carico cognitivo irrilevante e si aumenta quello rilevante (Antonio Calvani, Come fare una lezione efficace, Roma, Carocci Faber, 2014)

14 Quale immagine useresti per spiegare la suddivisione in classi sociali nell antico Egitto?

15 B. cognitivi(garantire che si attivino processi cognitivi di buona qualità negli alunni): - adattare un contenuto in gradi di difficoltà diversa -immaginare i cambiamenti che subentrano nella mente degli alunni in termini di processi cognitivi. Cosa avviene nella mente dei miei alunni quando svolgono un dato compito? Un apprendimento è significativoquando l'insegnante si muove tra schemi pre esistenti degli alunni e nuove conoscenze e guidaad un cambiamentoconsapevole l'allievo (cosa sapevo prima? cosa so ora? come ci sono arrivato?). (Antonio Calvani, Come fare una lezione efficace, Roma, Carocci Faber, 2014)

16

17 C. gestionali(controllo della classe): - comunicare e mantenere regole chiare e condivise D.partecipativi(garantire la partecipazione di tutti) -gestire feedback, favorire la partecipazione, sviluppare efficace interazione tra pari (Antonio Calvani, Come fare una lezione efficace, Roma, Carocci Faber, 2014)

18 4) Conclusione L'insegnante -mette a fuoco gli aspetti fondamentali e controlla che si siano modificate le preconoscenze - fornisce indicazioniper consolidare gli apprendimenti e per potere, anche a distanza di tempo intervenire su quanto appreso -favorisce autoregolazione, autonomiae strategiadi studio personali LA CONCLUSIONE DEVE RIMARCARE ALL'ALUNNO COSA HA APPRESO (Antonio Calvani, Come fare una lezione efficace, Roma, Carocci Faber, 2014)

19 IMPORTANTE - aiutare gli studenti a organizzare le informazioni in strutture concettuali: le conoscenze non restano in memoria e non le riutilizzo se non sono inserite entro strutture organizzate - sviluppare riflessivitàdello studente (pensare ad alta voce, esplicitare procedure, ecc). Acquisire capacità di autoregolazione per essere sempre meno dipendenti dal docente -l'apprendimento è efficace se c'è consapevolezza in alunni e docenti: esplicitare gli obiettivi dell'apprendimento, sostenere con feedback (Antonio Calvani, Come fare una lezione efficace, Roma, Carocci Faber, 2014)

20 Alcune domande per la progettazione di una lezione inclusiva - Ho curato l allestimento dell ambiente? - Come focalizzo l attenzione di tutti gli alunni? - Come posso attivate le preconoscenze di tutti gli alunni? - Quali contenuti? In che sequenza li presento? - Come esplicito le strategie di approccio ai contenuti?

21 -Che linguaggiutilizzo per farmi capire e per rendere accessibili a tutti le informazioni? (verbale, iconico..) -Quali strumenti e suggerimenti poso offrire per elaborare e memorizzare le informazioni? -Come posso insegnare le abilità necessarie per esercitarsi sui contenuti della lezione e/o per applicare quanto appreso in altri contesti? -Come promuovo la metariflessione sui processi di apprendimento e l autovalutazione da parte degli alunni?

22 Bibliografia: Antonio Calvani, Come fare una lezione efficace, Roma, Carocci Faber, 2014 Antonio Calvani, Per un'istruzione evidence based. Analisi teorico metodologica internazionale sulle didattiche efficaci e inclusive, Trento, Erickson, 2012.

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