Progetto Europeo 50000&1SEAPs Tavolo di Lavoro Settore Residenziale

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1 1 Tavolo operativo Comune di Pordenone Progetto Europeo 50000&1SEAPs Tavolo di Lavoro Settore Residenzie Pordenone, 2 Luglio 2015 Emanuele Cosenza SOGESCA Alessandro Mazzari - SOGESCA

2 IL PROGETTO 50000AND1SEAPS Applicazione dei Sistemi di Gestione UNI ISO lo sviluppo dei Piani d Azione per l Energia Sostenibile PAES

3 LA PARTNERSHIP ITALIANA DEL PROGETTO SOGESCA Srl è Coordinatore del Progetto Europeo 50000and1SEAPs e partner tecnico di: Comune di Montecchio Maggiore; Comune di Marostica; Comune di Pordenone; Associazione dei Comuni del Camposanpierese

4 LA PARTNERSHIP EUROPEA DEL PROGETTO 50000and1SEAPs 13 Partner provenienti da 8 Paesi diversi dell Unione Europea offrono la propria assistenza tecnica a 40 Comuni in Itia, Spagna, Romania, Francia, Grecia, Lettonia, Germania e Bulgaria 4

5 QUALI SONO I BENEFICI APPORTATI DAL PROGETTO 50000and1SEAPs 75% dei costi abbattuti d finanziamento comunitario del Progetto; Training per tutti i Comuni coinvolti; Sviluppo dell Inventario delle Emissioni e del PAES; Accompagnamento la certificazione UNI ISO 50001

6 L INIZIATIVA EUROPEA PATTO DEI SINDACI Iniziativa UE diretta ai Comuni di tutta Europa per superare, volontariamente, gli obiettivi del entro il 2020 Promossa nel 2008 dla DG Energia della Commissione Europea

7 GLI OBIETTIVI AL 2020 Riduzione delle emissioni di gas serra del 20% 20% del fabbisogno di energia ricavato da fonti rinnovabili Aumento del 20% dell efficienza energetica

8 1. Inventario delle emissioni 2. Pianificazione 3. Reporting del Piano

9 I SETTORI INTERESSATI DALLA PIANIFICAZIONE PAES Pubblica amministrazione Residenzie Terziario Trasporti Industria Produzione da FER Rifiuti Coinvolgimento cittadini e stakeholders PAES

10 QUADRO DI SINTESI DEI CONSUMI ENERGETICI DEL COMUNE DI PORDENONE BASELINE ANNO 2010 CONSUMO ENERGETICO FINALE - per Categoria 3% 27% 28% Edifici, attrezzature/impianti comuni Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comuni) Edifici residenzii 0% 6% 1% Illuminazione pubblica comune Industrie (escluse le industrie contemplate nel Sistema europeo di scambio delle quote di emissione ETS) Parco auto comune Trasporti pubblici 35% Trasporti privati e commercii

11 QUADRO DI SINTESI DEI CONSUMI ENERGETICI DEL COMUNE DI PORDENONE BASELINE ANNO % 1% CONSUMO ENERGETICO FINALE - per Fonte 11% 0% 52% 21% Elettricità Core/freddo Gas nature Gas liquido Olio da riscdamento Diesel Benzina Lignite Carbone Altri combustibili fossili Oli vegeti Biocarburanti Altre biomasse Energia solare termica Energia geotermica

12 QUADRO DI SINTESI DEI CONSUMI ENERGETICI NEL SETTORE RESIDENZIALE DEL COMUNE DI PORDENONE BASELINE ANNO 2010 Tipo di combustibile Consumo tote di energia (MWh) Emissioni toti (tco 2 e) Elettricità Gas nature Toti Il settore residenzie ha un incisività del 35% sul tote dei consumi energetici dell intero territorio. I consumi elettrici per l anno 2010 in questo settore, erano di MWh responsabili dell emissione di tco 2. Il numero degli utenti lacciati la rete di distribuzione in bassa tensione per l anno 2010 era di (dato Enel Distribuzione SpA). Per quanto concerne i consumi termici, questi per l anno 2010 ammontavano a MWh, responsabili dell emissione di tco 2 (dati forniti da Itgas SpA ed elaborati da SOGESCA srl).

13 CARATTERISTICHE DEGLI EDIFICI PRESENTI ALL INTERNO DEL COMUNE DI PORDENONE PER EPOCA DI COSTRUZIONE Il 70% degli edifici presenti l interno del territorio comune sono stati costruiti negli periodo ricompreso fra il 1919 (e precedenti) ed il 1971 Fonte ISTAT 2001

14 QUADRO DI SINTESI DELLE EMISSIONI DEL COMUNE DI PORDENONE BASELINE ANNO 2010 EMISSIONI DI CO2e - per Categoria 1% 3% Edifici, attrezzature/impianti comuni 27% 29% Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comuni) Edifici residenzii Illuminazione pubblica comune 0% 8% 1% Industrie (escluse le industrie contemplate nel Sistema europeo di scambio delle quote di emissione ETS) Parco auto comune Trasporti pubblici Trasporti privati e commercii Smtimento dei rifiuti 31% Gestione delle acque reflue

15 QUADRO DI SINTESI DELLE EMISSIONI DEL COMUNE DI PORDENONE BASELINE ANNO 2010

16 SOMMARIO DEI PERCORSI DI EFFICIENZA SETTORE RESIDENZIALE Efficienza energetica in edilizia privata PRG Instlazione di fonti rinnovabili in ambito residenzie Riduzione di tco 2 Incentivi indiretti Incentivi Nazioni diretti e programma detrazioni fisci PAES

17 ANALISI POTENZIALE DI RISPARMIO ENERGETICO Consumo energetico presunto di isolato (MWh) Consumo energetico per SLP esistente (KWh/mq)

18 RIDUZIONE DEI CONSUMI ENERGETICI (MWh) TIPOLOGIA ANNO SOSTITUZIONE INFISSI ISOLAMENTO PARETI ISOLAMENTO TETTO IMPIANTI TESSUTO STORICO ISOLATI MONO BIFAMILIARE ISOLATI PLURIFAMILIARI TORRE , , , , ,01 995,32 814, , ,87 362,78 483,70 524, ,00 0,00 0,00 0, ,00 0,00 0,00 0, , , , , , , , , , , , , , , , , ,35 231,12 154,08 462, , , , , , , , , , , , , ,80 309,04 171,69 446, ,38 90,32 30,11 180, , , , , , , , , , , , , ,28 244,48 135,82 353, ,55 42,36 14,12 84,72

19 MWh Potenzie di risparmio energetico SOSTITUZIONE INFISSI ISOLAMENTO PARETI ISOLAMENTO TETTO IMPIANTI TESSUTO STORICO ISOLATI MONO BIFAMILIARE ISOLATI PLURIFAMILIARI TORRE

20 TEMI ISOLAMENTO TERMICO DEGLI EDIFICI NORMATIVA NAZIONALE VIGENTE D.M. 11 marzo 2008 D.Lgs 3 marzo 2011 n 28 TEMATICHE PRESENTI NEL REGOLAMENTO EDILIZIO NORMATIVA INCENTIVO RACCOMANDAZIONE X ESEMPIO VIRTUOSO Carugate (MI) Collegno (TO) PRESTAZIONE DEI SERRAMENTI D.M. 11 marzo 2008 D.Lgs 3 marzo 2011 n 28 X Bassano del Grappa (VI) ISOLAMENTO ACUSTICO D.P.C.M.. 5 dicembre Albese con Cassano (CO) INTEGRAZIONE DELLE FONTI RINNOVABILI UTILIZZO DI TECNOLOGIE PER L EFFICIENZA ENERGETICA ORIENTAMENTO E SCHERMATURA D. Lgs 30 maggio 2008 D.Lgs 3 marzo 2011 n 28 D.M. 22 gennaio 2008 n 37 D.Lgs 3 marzo 2011 n 28 DPR 59/2009 X X Regolamento d igiene MATERIALI DA COSTRUZIONI d. Lgs 16 gennaio 2008 n 4 - X - PERMEABILITÀ DEI SUOLI Idice R.I.E GESTIONE DELLE ACQUE d. Leg 3 aprile 2006 n 152 X X CERTIFICAZIONE ENERGETICA L 3 agosto 2013 n Arenzano (GE) Collesvetti (LI) Lanuvio (RM) Novi di Modena (MO) Guidonia (RM) Castel Maggiore (BO) Bergamo (BG) Collegno (TO) Lignano Sabbiadoro (UD) Arignano (TO) Forlimpopoli (FC) Bolzano (BO) Monterotondo (RM) Monterotondo (RM) Aprilia (LT) Bolzano (BZ) Mercato san Severino (SA) Gasperina (CZ)

21 La riduzione, da stabilirsi annumente con apposita deliberazione giunte nel rispetto dell art. 39 della L.R. 5/2007, nella misura non inferiore 5% dell importo dovuto, sarà di norma graduata in funzione della tipologia dell edificio in progetto. TIPOLOGIA REQUISITI U P, U D, U C, U S, U F < 10% Edificio reizzato secondo I seguenti criteri: nessun utilizzo di fonti energetiche di origine fossile (categoria nuova costruzione e ristrutturazione edilizia tote); nessun utilizzo di isolanti termici sintetici e/o contenenti fibre nocive; EDIFICIO SOSTENIBILE nessun utilizzo in ambienti chiusi di impregnanti chimici per il legno, di colori e vernici contenenti solventi sintetici; nessun utilizzo di legno tropice (essenze esotiche provenienti da zone tropici); risparmio idrico e recupero acqua piovana (irrigazione giardino e/o scarichi wc); utilizzo di energia da fonti rinnovabili: solare, eolica, idroelettrica, biomassa e geotermica. TIPOLOGIA 1 U P, U D, U C, U S, U F < 10% TIPOLOGIA 2 U P, U C < 10% RIDUZIONE COSTO DI COSTRUZIONE TIPOLOGIA 3 U P < 10% [1] Per la tipologia edificio sostenibile si prevede inoltre, in caso di nuova costruzione, un bonus volumetrico del 5%, mentre in caso di ampliamento per l adeguamento igienico funzione un ulteriore bonus volumetrico di 50 m 3.

22 22 [MWhe] [MWht] PRODUZIONE POTENZIALE FOTOVOLTAICA CONSUMI ENERGETICI ELETTRICI %COPERTA DA FOTOVOLTAICO PRODUZIONE POTENZIALE TERMICA % COPERTA DA SOLARE TERMICO TESSUTO STORICO COMPATTO % % TESSUTO DIFFUSO DI BASSA DENSITA' TESSUTO DIFFUSO DI MEDIA DENSITA' TESSUTO DIFFUSO DI ALTA DENSITA' % % % % % % SOLARE FOTOVOLTAICO 106 % SOLARE TERMICO 61 %

23 IL RUOLO DEGLI ATTORI TERRITORIALI NELLO SVILUPPO DELLE POLITICHE PER LA MOBILITÀ SOSTENIBILE un approccio partecipato, che sia in grado di coinvolgere e responsabilizzare le collettività e gli attori socii lungo tutte le fasi del processo: elaborazione, approvazione, attuazione, vutazione e reporting; un approccio basato sulla conoscenza, che fondi le decisioni su un set attendibile e aggiornato di dati e di capacità tecniche; un approccio integrato che miri a combinare e rendere coerenti le misure adottate sia a livello orizzonte (tra diverse autorità settorii), che vertice (tra diversi livelli di governo), che spazie (tra le diverse retà amministrative insistenti sul medesimo bacino trasportistico); un approccio inclusivo, che tenga conto di tutte le dimensioni e funzioni svolte dla mobilità urbana in termini economici, ambienti e socii; - un approccio misurabile, che renda possibile verificare il raggiungimento degli obiettivi prefissati e la coerenza delle azioni nel campo della mobilità loce con quelle degli tri settori e con gli obiettivi più generi definiti dai livelli superiori di governo; orientamento, diagnosi delle problematiche, sviluppo delle misure, condivisione e adozione, applicazione e vutazione ex-post. La struttura propone la ben nota logica del plan-do-check-act

24 GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE Emanuele Cosenza Alessandro Mazzari SOGESCA S.r.l. 24

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