I NUMERI INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO PRODOTTI DALL ISTAT*

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1 NUMER NDC DE PREZZ AL CONSUMO PRODOTT DALL STAT* Statistica Economica a.a. 2011/2012 Prof.ssa Tiziana Laureti *Materiale tratto principalmente dal sito istat 1

2 numeri indici dei prezzi al consumo numeri indici dei prezzi al consumo misurano le variazioni nel tempo dei prezzi di un insieme di beni e servizi (paniere) rappresentativi di tutti quelli destinati al consumo finale delle famiglie e acquistabili sul mercato attraverso transazioni monetarie (sono escluse quindi le transazioni a titolo gratuito, gli autoconsumi, i fitti figurativi, ecc) [definizione stat]. 2

3 Attualmente l stat produce per i prezzi al consumo tre distinti indici a livello nazionale: a) l indice dei prezzi al consumo per l intera collettività (NC) Si riferisce alla generalità delle famiglie ed è utilizzato come misura dell inflazione per l intero l sistema economico; n altre parole, si considera la collettività nazionale come un unica grande famiglia di consumatori all interno della quale le abitudini di spesa sono ovviamente molto differenziate b) l indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati (FO) E riferito al sottoinsieme della popolazione costituito dalle famiglie residenti che fanno capo a un lavoratore dipendente. Viene utilizzato per l adeguamento automatico di numerosi importi monetari (ad esempio pensioni, canoni di affitto delle abitazioni, assegni di mantenimento per il coniuge separato); Gli indici nazionali NC e FO sono prodotti anche nella versione che esclude dal calcolo i tabacchi, ai sensi della legge n.81/

4 c)l indice dei prezzi al consumo armonizzato per i Paesi dell Unione europea (PCA) Assicura una misura dell inflazione comparabile tra i diversi paesi europei, attraverso l adozione di un impianto concettuale, metodologico e tecnico condiviso da tutti i paesi. nfatti, viene assunto come indicatore per verificare la convergenza delle economie dei paesi membri dell Unione europea. L indice viene calcolato, pubblicato e inviato mensilmente dall stat ad Eurostat secondo un calendario prefissato. Eurostat, a sua volta, diffonde gli indici armonizzati dei singoli Paesi dell UE ed elabora e diffonde l indice sintetico europeo, calcolato sulla base dei primi. tre indici hanno in comune: la rilevazione mensile dei prezzi; la stessa rappresentatività territoriale (base territoriale); la metodologia di calcolo; la stessa classificazione del paniere di prodotti 4

5 tre indici differiscono per specifici aspetti: NC e FO si basano sullo stesso paniere e si riferiscono ai consumi finali individuali indipendentemente se la spesa sia a totale carico delle famiglie o, in misura parziale o totale, della Pubblica Amministrazione o delle istituzioni non aventi fini di lucro (SP). l peso attribuito a ogni bene o servizio è diverso nei due indici, a seconda dell importanza che i diversi prodotti assumono nei consumi della popolazione di riferimento. L PCA si differenzia dagli altri due indici poiché si riferisce alla spesa monetaria per consumi finali sostenuta esclusivamente dalle famiglie (Household final monetary consumption expenditure); esclude, inoltre, sulla base di regolamenti comunitari, alcuni prodotti come, ad esempio, le lotterie, il lotto e i concorsi pronostici Gli indici NC e FO considerano sempre il prezzo pieno di vendita invece l PCA si riferisce al prezzo effettivamente pagato dal consumatore (es. medicinali), tenendo conto anche delle riduzioni temporanee di prezzo (saldi, sconti e promozioni). 5

6 C1) ndice armonizzato dei prezzi al consumo a tassazione costante PCA-TC Con la diffusione dei dati di marzo 2012, l stat avvia la pubblicazione dell PCA-TC) Tale indicatore realizzato nell ambito di uno specifico progetto coordinato da Eurostat ed elaborato secondo gli stessi standard concettuali, metodologici e tecnici dell PCA si differenzia da quest ultimo per l utilizzo di indici dei prezzi calcolati a tassazione costante. Nel calcolo dell indice PCA-TC italiano sono mantenute costanti le seguenti imposte: l VA, le accise sui tabacchi e sui beni energetici (carburanti, gasolio per il riscaldamento, gas naturale, elettricità, ecc.), le principali imposte locali su elettricità e gas naturale, l imposta sull assicurazione di responsabilità civile (RC) e il contributo al Servizio Sanitario Nazionale per quanto riguarda le assicurazioni sui mezzi di trasporto. L indicatore PCA-TC offre una stima dell impatto teorico delle variazioni delle imposte indirette sull inflazione misurata mediante l PCA. 6

7 Alcuni problemi pratici per la costruzione A. La formula (come aggregare le variazioni di prezzo?) B. La base (quale periodo prendere come riferimento?) C. La classificazione dei consumi (come sono classificati i consumi della popolazione di riferimento?) D. l paniere (Quante e quali merci prendere in considerazione?) E. pesi (come attribuire diversa importanza alle diverse variazioni di prezzo?) D. La raccolta dei dati (quale procedura seguire per svolgere la rilevazione?) 7

8 A) LA FORMULA Per tutti e tre gli indici la formula di calcolo è di tipo Laspeyres, che fissa le quantità rispetto ad un periodo base e le mantiene inalterate nel tempo. La possibilità di utilizzare formule alternative si scontra con problemi di ordine pratico. Ad es., per utilizzare la formula di Paasche sarebbe necessario aggiornare in continuazione la struttura dei consumi; la raccolta di tali informazioni è molto onerosa e, inoltre, si scontra con l esigenza di tempestività nella diffusione degli indici di prezzo. A partire dal 1999, l stat, in accordo con le indicazioni comunitarie, ha rivisto la metodologia di calcolo degli indici dei prezzi al consumo con lo scopo di migliorare la qualità dell informazione. Si utilizza la formula a catena di Laspeyres. La caratteristica peculiare dell indice a catena consiste nel possedere una base che si rinnova nel tempo, ad intervalli regolari e relativamente brevi, in modo da permettere di tenere conto dell evoluzione della struttura dei consumi, ai fini della stima dell inflazione. 8

9 B) LA BASE Gli indici vengono concatenati rispetto ad una base di riferimento, che rimane in vigore per un certo numero di anni, al fine di effettuare confronti su un periodo di tempo più lungo di un anno. Si distingue quindi: -- la base di calcolo, individuata nel denominatore dell indice elementare, rappresenta il periodo di riferimento dei prezzi e dei pesi, è mensile, fissata a dicembre di ciascun anno ed è costante per i successivi dodici mesi; -- la base di riferimento, è il periodo al quale l indice è posto uguale a 100. Da gennaio 2011 la base di riferimento per il NC e il Foi è l anno 2010 e 2005 per l indice armonizzato (pca). Ogni anno, quindi, si ha una nuova serie di indici che riparte dal valore di 100 di dicembre dell anno precedente. Gli indici in base di calcolo, ai diversi livelli di aggregazione, vengono raccordati alla base di riferimento mediante l operazione di concatenamento. L operazione di riporto alla base di riferimento consente quindi di disporre in sequenza le serie degli indici in base di calcolo dell anno corrente con quelle relative agli anni precedenti 9

10 C) LA CLASSFCAZONE DELLE SPESE PER CONSUM La classificazione adottata per gli indici dei prezzi al consumo è quella internazionale COCOP (Classification of ndividual Consumption by Purpose). Dai dati di gennaio 2011, gli indici sono calcolati secondo un più articolato schema di classificazione dei consumi che recepisce, con alcuni adattamenti, la proposta di revisione della COCOP, in discussione in ambito europeo, per i livelli di disaggregazione inferiori alle classi di prodotto. Lo schema classificatorio, adottato per tutti e tre gli indici, si caratterizza per due ulteriori livelli di disaggregazione inferiore ed è dunque strutturato in cinque livelli. 10

11 D) L PANERE La popolazione di interesse per la costruzione dell indice è l insieme dei prezzi relativi alle transazioni effettuate in un determinato periodo di tempo e comprese nel dominio di riferimento. Data l elevata numerosità dell universo, la rilevazione mensile deve essere necessariamente effettuata solo su un campione di prezzi, rilevati su un campione di unità di rilevazione. Quindi la rilevazione dei prezzi al consumo riguarda un numero limitato di beni o servizi denominato PANERE. l PANERE corrisponde ad un campione ragionato campione ragionato, quindi non probabilistico, di beni e servizi che più frequentemente ricorrono nelle spese della maggior parte delle famiglie. beni e servizi facenti parte del paniere prendono il nome di posizioni rappresentative e permettono una stima affidabile della dinamica dei prezzi della più ampia voce di prodotto. 11

12 D) L PANERE Ad esempio, per misurare la dinamica dei prezzi del segmento di consumo Piccoli accessori elettrici vengono seguiti i prezzi delle posizioni rappresentative: Presa corrente, Pila elettrica, Lampadina a risparmio energetico, Multipresa, prodotti largamente rappresentativi delle spese delle famiglie per l acquisto di piccoli accessori elettrici per la casa. L individuazione delle posizioni rappresentative si basa: sul criterio della prevalenza, secondo cui vengono selezionati i prodotti cui corrispondono le maggiori quote di consumo, e sul criterio del peso medio, in base al quale maggiore è il peso di una voce di prodotto sul totale dei consumi delle famiglie, maggiore deve essere il numero di posizioni rappresentative. Questo principio non vige in modo automatico in quanto va integrato da valutazioni specifiche riguardanti le caratteristiche dei prodotti inclusi in ciascuna voce. l paniere 2012 è composto da prodotti, aggregati in 597 posizioni rappresentative 12

13 l paniere e la referenza Con riferimento allo stesso prodotto e nello stesso istante temporale, è possibile osservare differenti livelli di prezzo. Tale variabilità è imputabile a diverse ragioni che possono essere sintetizzate nei seguenti parametri: la varietà; in generale la varietà può essere definita una più dettagliata descrizione del prodotto osservato dal rilevatore, all interno della più generale descrizione fornita dall stat Ad esempio, nel caso degli elettrodomestici, tale descrizione più dettagliata si concretizza nella descrizione del modello (lavatrice modello x, classe energetica y, giri di centrifuga al minuto z). Nel caso dell ortofrutta si risolve nella varietà naturale: tipico esempio è quello della frutta (mele golden, delicious, annurche) la marca - ovvero la denominazione del produttore; la quantità, in termini di peso, volume o numero di unità con la quale il prodotto viene presentato sul mercato. La specificazione attraverso tali parametri delle caratteristiche identificative di un prodotto osservato, insieme con il punto vendita dove è presente, dà luogo ad una 13 referenza.

14 Un esempio Struttura gerarchica Livello DVSONE GRUPPO Classi di prodotto Sottoclassi di prodotto Segmenti di consumo Posizione rappresentativa Referenza Denominazione Prodotti alimentari e bevande analcoliche Prodotti Alimentari Pane e cereali Pasta secca, pasta fresca e preparati di pasta Pasta secca, pasta fresca e couscous Pasta di semola di grano duro Pasta di semola di grano duro. Varietà k, marca q, confezione da n grammi venduta presso il punto vendita s. 14

15 E) PES Un elemento di fondamentale importanza nella costruzione degli indici dei prezzi al consumo è il peso, o coefficiente di ponderazione, che rappresenta l importanza relativa di ciascun bene o servizio incluso nel paniere, rispetto al totale della spesa per i consumi dell universo di riferimento. la determinazione dei coefficienti di ponderazione degli indici dei prezzi al consumo è effettuata attraverso l utilizzo dei dati di Contabilità Nazionale e di quelli derivanti dall indagine campionaria sui consumi delle famiglie, che ne coinvolge annualmente circa La procedura per giungere alle spese relative a ciascun elemento del paniere disaggregato rispetto al territorio è particolarmente complessa e richiede l utilizzo congiunto di numerose fonti statistiche tra loro eterogenee (fonti interne stat ed esterne come ACNielsen, Banca d talia, ecc.). Si noti che non sempre sono disponibili i pesi ottimali. Ad esempio, per la determinazione dei pesi provinciali utilizzati per la sintesi regionale degli indici di prodotto calcolati a livello provinciale vengono utilizzati come proxy aggregati demografici (il dato aggiornato della popolazione residente nelle diverse province) perché non sono disponibili stime sui consumi provinciali. 15

16

17 D. La raccolta dei dati Nel 2012 la raccolta dati viene effettuata in: 20 capoluoghi di regione; 64 capoluoghi di provincia; punti vendita (inclusi piccoli esercizi commerciali, grande distribuzione e mercati rionali); abitazioni per la rilevazione dei canoni di affitto Nel complesso, sono circa le quotazioni di prezzo rilevate ogni mese La copertura dell indice, misurata in termini di popolazione residente nelle province i cui capoluoghi partecipano alla rilevazione, è pari all 86,3% dati sono raccolti in due modi diversi: - rilevazione territoriale, condotta dagli Uffici comunali di statistica; - rilevazione centralizzata, effettuata direttamente dall stat.

18 D. La raccolta dei dati La rilevazione centralizzata viene effettuata direttamente dall stat per i prodotti che hanno prezzi uniformi su tutto il territorio nazionale (tabacchi, periodici, medicinali, alcune tariffe), per alcuni di quelli soggetti a continui cambiamenti tecnologici (computer, telefoni cellulari ecc.) e per alcuni di quei servizi il cui godimento non riguarda soltanto la popolazione del comune interessato (camping, stabilimenti balneari ecc.). Nel 2012 l incidenza dei prodotti la cui rilevazione viene effettuata direttamente dall stat, calcolata in base al peso che ciascun prodotto assume all interno dell indice NC, è pari al 22,8%. La divisione di spesa Comunicazioni è quella dove si registra il maggior ricorso alla rilevazione centralizzata, essendo interamente gestita dall stat. D altro canto, i prezzi dei prodotti compresi nelle divisioni Prodotti alimentari e bevande analcoliche e Abbigliamento e calzature sono rilevati esclusivamente dagli Uffici comunali di statistica. La rilevazione territoriale, invece, consiste nella raccolta locale dei prezzi di tutti i prodotti esclusi dalla rilevazione centralizzata e viene svolta da rilevatori nominati dagli Uffici Comunali di Statistica (UCS) attraverso l utilizzo di PC tablet sui quali agisce un software specifico. Gli UCS, sulla base delle norme definite dall stat, definiscono il piano di campionamento dei punti vendita in modo tale da rappresentare tutta 18 la gamma degli esercizi esistenti.

19 Annualmente il comune sottopone a verifica e aggiornamento il piano di campionamento alla luce dei cambiamenti che possono essere intervenuti (sia nelle abitudini di consumo che nella struttura urbanistica del territorio). Ogni anno l stat invia agli uffici comunali di statistica l elenco dei prodotti da rilevare; ogni bene e servizio è accompagnato da una descrizione che lo specifica (es. in termini di peso e confezioni). Per ciascun prodotto, in ogni capoluogo, viene raccolto un numero di quotazioni di prezzo che varia in funzione: del numero di varietà presenti localmente; dell importanza relativa del prodotto; dell ampiezza demografica del comune e della relativa estensione territoriale; delle caratteristiche della rete distributiva, delle abitudini dei consumatori. n generale la selezione delle referenze all interno di ciascun punto vendita presente nel piano di campionamento locale, segue il criterio della referenza più venduta (individuata attraverso un intervista diretta al gestore del punto vendita). l prezzo di tale prodotto viene monitorato, mese dopo mese, per un anno intero. Ne consegue che: 1. per ogni prodotto del paniere deve essere individuato in fase preliminare il numero delle quotazioni da rilevare nell ambito del territorio comunale; 2. il numero delle referenze e quindi di quotazioni da rilevare deve essere suddiviso in proporzione alla quota di mercato di ciascuna forma distributiva presente sul territorio (distribuzione moderna, distribuzione tradizionale, ecc.). in ogni caso, si richiede che, per ciascun prodotto, le quotazioni da rilevare periodicamente in ogni comune siano almeno sette per i beni alimentari e almeno cinque per i beni non alimentari e servizi. 19

20 La rilevazione viene effettuata: due volte al mese (primo e decimo giorno lavorativo) per prodotti con elevata variabilità di prezzo (alimentari freschi e combustibili); una volta al mese per la parte preponderante dei prodotti; La variabile temporale, al pari delle altre variabili di campionamento, assume una rilevanza fondamentale per la rappresentatività dei prezzi rilevati. A questo riguardo le indicazioni metodologiche fornite dall stat raccomandano che il piano di rilevazione delle referenze sia equamente ripartito su tutto l arco temporale che va dall 1 al 21 del mese di riferimento L individuazione del paniere dei prodotti, la definizione della numerosità campionaria, la selezione del campione territoriale dei punti vendita (unità di rilevazione), l individuazione della referenza specifica da osservare mensilmente in ciascun punto-vendita sono operazioni estremamente delicate, in quanto devono riuscire a fornire una rappresentazione fedele della struttura e delle abitudini di consumo della popolazione di riferimento dell indice dei prezzi Tali operazioni vengono ripetute ad ogni ribasamento: nel caso dell indice di Laspeyres concatenato, ogni anno ll campione, una volta individuato, rimane fisso per tutta la durata della base, cosicché i confronti mensili sui prezzi sono riferiti ad una situazione omogenea nel tempo.

21 PROCESSO D COSTRUZONE DELL NDCE Per ogni comune capoluogo di provincia le quotazioni di prezzo relative a ciascuna posizione rappresentativa (ad esempio i prezzi del pane rilevati nei diversi punti di vendita selezionati nell ambito del comune) vengono trasformati in indici temporali e successivamente aggregati, dando luogo all indice di capoluogo di provincia di posizione rappresentativa media geometrica degli indici elementari (microindici) = nk, p = n tku,, k, p tk,, p tku,, u u p0, ku, p dove: -- n k,p è il numero di quotazioni rilevate per il prodotto k nel capoluogo p; -- u è una unità di rilevazione o negozio appartenente al piano di campionamento; -- t,k,u è l indice di prezzo del prodotto k nel negozio u al tempo t; --p t,k,u e p o,k,u sono i prezzi del prodotto k nel negozio u rispettivamente, al tempo t e al tempo 0 (base). Gli indici per capoluogo di provincia di posizione rappresentativa costituiscono l aggregato elementare per le successive sintesi, basate sulla formula di Laspeyres, 21

22 n particolare l indice nazionale si ottiene nel seguente modo: 1) si aggregano tra loro gli indici di capoluogo di provincia di posizione rappresentativa (aggregato elementare) per costruire l indice regionale di posizione rappresentativa. coefficienti di ponderazione utilizzati si basano sulla dimensione di ciascun capoluogo di provincia in termini di popolazione residente. 2) si aggregano tra loro gli indici regionali di posizione rappresentativa per costruire l indice nazionale di posizione rappresentativa. coefficienti di ponderazione utilizzati si basano sul peso di ciascuna regione in termini di consumi delle famiglie 3) l indice generale nazionale dei prezzi al consumo si ottiene come media ponderata degli indici nazionali di posizione rappresentativa. coefficienti di ponderazione utilizzati si basano sul peso di ciascuna posizione rappresentativa in termini di consumi delle famiglie.

23 LA MSURA DELL NFLAZONE tasso di inflazione congiunturale dove: 0 0 m, t m 1, t 1 0 m, t 0 m 1, t è il numero indice riferito al mese m dell anno t; rappresenta il numero indice riferito al mese m-1 dell anno t. tasso di inflazione congiunturale 0 mt, 0 mt, 1 1 dove: 0 m, t 0 mt, 1 è il numero indice riferito al mese m dell anno t; rappresenta il numero indice riferito al mese m dell anno t-1.

24 tasso di inflazione media dove M 12 0 m, t m= 1 12, t 1 = 12 0 m= 1 m, t 1 1 M = , t 0 m, t 12 m= 1 indica la media dei numeri indici mensili dell anno t; M , t 1 = 0 m, t 1 12 m= 1 indica la media dei numeri indici mensili dell anno t-1. N.B.: L'inflazione media annua può essere riferita ad una qualsiasi sequenza di 12 mesi

25 se SCOMPOSZONE TASSO NFLAZONE MEDA l inflazione media, a meno della costante -1, può essere scritta come: M M 12, t 12, t 1 = 0 M 12, t 1 12, t 1 0 M 12, t 12, t 1 Da ciò il tasso di inflazione media può essere scomposta ottenendo: 0 M 12, t 1 12, t 1 che rappresenta l inflazione ereditata dell anno t o effetto di trascinamento nell anno t-1 non ci fosse stata inflazione, = 0 12, t 1 12, t 1 M e il coefficiente di inflazione ereditata sarebbe pari a 1; 0 M 12, t 12, t 1 indica l inflazione propria dell anno t, ossia l inflazione valutata rispetto al punto di partenza dato dall ultimo mese dell anno precedente

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