IL COLLEGIO DI ROMA. [Estensore] Prof. Avv. Gustavo Olivieri Membro designato dal Conciliatore Bancario Finanziario

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1 IL COLLEGIO DI ROMA composto dai Signori: Dott. Giuseppe Marziale Presidente Prof. Avv. Pietro Sirena Avv. Alessandro Leproux Membro designato dalla Banca d'italia [Estensore] Membro designato dalla Banca d'italia Prof. Avv. Gustavo Olivieri Membro designato dal Conciliatore Bancario Finanziario Prof. Avv. Claudio Colombo Membro designato dal Confindustria, Confcommercio, Confagricoltura, Confartigianato nella seduta del 26/07/2013 dopo aver esaminato: il ricorso e la documentazione allegata; le controdeduzioni dell intermediario e la relativa documentazione; la relazione istruttoria della Segreteria tecnica, FATTO Le società ricorrenti hanno affermato che: -nel novembre del 2009, mediante una lettera raccomandata il loro avvocato avrebbe richiesto alla banca resistente una copia dei contratti stipulati tra le parti e delle relative fideiussioni; -non avendo ricevuto risposta alcuna, tale richiesta sarebbe stata reiterata il 24 novembre 2009, il 4 marzo 2010, il 25 marzo 2010 e il 28 aprile 2010; -la banca resistente avrebbe risposto soltanto il 22 marzo 2010, chiedendo all avvocato delle società ricorrenti di inviarle l originale del mandato difensivo; -il 31 marzo 2010, la banca resistente avrebbe comunicato alle società ricorrenti che l attività di ricerca della documentazione richiesta non aveva dato esito alcuno; -il 28 aprile 2010, mediante una lettera raccomandata l avvocato delle società ricorrenti avrebbe nuovamente richiesto la documentazione di cui si tratta; Pag. 2/6

2 -il 27 maggio 2010, la banca resistente gli avrebbe risposto che stava provvedendo, con i tempi tecnici e nel rispetto delle formalità necessarie, a evadere le richieste formulate; -il 27 luglio 2012 e il 29 agosto 2012, non avendo ricevuto la documentazione richiesta, le società ricorrenti avrebbero presentato due nuovi reclami, all ultimo dei quali la banca resistente avrebbe risposto negativamente. Ciò premesso, le ricorrenti hanno chiesto che: -la banca resistente sia condannata a consegnare una copia dei contratti stipulati tra le parti e degli allegati, dai quali risultino i tassi di interesse e le commissioni applicate durante l esecuzione dei rapporti contrattuali; - la banca resistente sia condannata al risarcimento che la mancata consegna di tali documenti avrebbero cagionato alle società ricorrenti; - la banca resistente sia condannata a pagare a ciascuna delle società ricorrenti la somma di 2.000,00 a titolo di risarcimento del danno patrimoniale costituito dalle spese legali sostenute, oltre alle spese della procedura innanzi a questo Arbitro. La banca ha resistito al ricorso, affermando che: -la documentazione richiesta dalle società ricorrenti si riferirebbe a due finanziamenti per anticipi all esportazione concessi alle società ricorrenti tra il 2003 e il 2006 e regolarmente estinti; -nonostante le ripetute ricerche in archivio, non sarebbe possibile rinvenire la documentazione richiesta dalle società ricorrenti; -mediante la lettera del 31 marzo 2010, sarebbe già stata inviata alle società ricorrenti tutta la documentazione rinvenuta, comunicando loro che sarebbero state svolte ulteriori ricerche presso l archivio centrale; -tali ricerche sarebbero state tuttavia infruttuose; -a causa della acquisizione della banca resistente in un gruppo societario e del conseguente processo di ristrutturazione degli archivi e di riorganizzazione informatica, si sarebbero precedentemente verificati alcuni casi di perdita di documenti; -a seguito della presentazione del ricorso, la banca resistente avrebbe nuovamente effettuato una ricerca dei documenti richiesti dalle società Pag. 3/6

3 ricorrenti, ma senza rinvenirli; -sarebbe pertanto ormai improbabile che essi possano essere rinvenuti in futuro; -le società ricorrenti non avrebbero dato la prova del danno lamentato, né del nesso di causalità rispetto all oggettiva impossibilità della banca resistente di produrre i documenti richiesti. Ciò posto, la banca resistente ha chiesto che il ricorso sia rigettato. DIRITTO Preliminarmente va disposta la riunione dei due ricorsi proposti da società collegate nei confronti dello stesso intermediario - in quanto investono la medesima controversia. In via preliminare, questo Arbitro rileva altresì che la banca resistente non ha opposto al diritto esercitato dalle società ricorrenti alcuna causa di prescrizione o di decadenza. Ciò posto, si deve rilevare che: «la pretesa alla documentazione si configura quale diritto autonomo che, pur derivando dal contratto, è estraneo alle obbligazioni tipiche che ne costituiscono lo specifico contenuto; esso nasce dall obbligo di buona fede, correttezza e solidarietà, che è accessorio di ogni prestazione dedotta nel negozio e consente alla parte interessata di conseguire ogni utilità programmata, anche oltre quelle riferibili alle prestazioni convenute, comportando esso stesso una prestazione, cui ognuna delle parti è tenuta, in quanto imposta direttamente dalla legge (art c.c.)» (Cass. civ., sez. I, 27 settembre 2001, n ). La banca resistente ha tuttavia affermato (a p. 1 delle controdeduzioni) che i rapporti di contrattuali tra le parti si sarebbero già estinti, avendo le società ricorrenti già integralmente restituito i finanziamenti di cui si tratta. Tale fatto non è peraltro decisivo ai fini del presente giudizio, in quanto «il diritto di copia è riconosciuto al cliente della banca e al suo successore prescindendo dall attualità del rapporto a cui la documentazione richiesta si riferisce» (Cass. civ., sez. I, 12 maggio 2006, n ). Questo Arbitro ritiene che tale principio di diritto sia applicabile (non solo alle comunicazioni periodiche alla clientela di cui all art. 119 t.u.b., ma Pag. 4/6

4 anche, e anzi a maggior ragione) al documento contrattuale sottoscritto dalle parti contraenti. Premesso che i contratti bancari devono essere stipulati per iscritto a pena di nullità, grava infatti sulla banca l obbligazione di consegnarne un esemplare al cliente, ai sensi dell art. 117, 1 comma, t.u.b. Nel presente giudizio, la banca resistente non ha dato la prova di aver consegnato alle società ricorrenti un esemplare dei contratti da esse sottoscritti. Ha anzi espressamente ammesso (a p. 2 delle controdeduzioni) che, nonostante sia stata ripetutamente cercata presso i propri archivi, tale documentazione non è stata finora reperita, né verosimilmente lo sarà in futuro. Laddove sia imputabile al debitore (ossia, alla banca resistente), l impossibilità sopravvenuta della prestazione estingue sì l obbligazione originaria, ma fa sorgere l obbligazione di risarcimento del danno che è stato cagionato al debitore (ossia, alle società ricorrenti). Nel caso di specie, le società ricorrenti non hanno dato la prova che la mancata consegna di tale documentazione da parte della banca resistente abbia cagionato loro un danno risarcibile. Per quanto riguarda la spese legali, si deve precisare che esse rilevano come un danno patrimoniale risarcibile «là dove sia dimostrato che la parte ricorrente si sia avvalsa, nell intero snodo procedimentale che va dal reclamo al ricorso, dell ausilio di un difensore sopportandone il relativo costo» (decisione ABF, Collegio di Coordinamento, n del 2012). In tale valutazione, questo Arbitro «deve naturalmente attenersi a criteri di estrema prudenza, che includono l accertamento dell effettivo sostenimento dell onere defensionale, della sua funzionalità alla gestione del procedimento, della ragionevolezza e coerenza dell importo richiesto rispetto al valore e alla complessità della controversia, risultando pertanto l importo di tale componente di pregiudizio stimabile anch esso in via equitativa» (decisione ABF, Collegio di Coordinamento, n del 2012). Nel caso di specie, risulta accertato l effettivo sostenimento dell onere defensionale da parte dell avvocato delle società ricorrenti. Non essendo stata data una prova certa dell ammontare delle spese legali a tal fine sostenute, questo Arbitro ritiene che, ai sensi dell art c.c., esse possano essere equitativamente determinate in 500,00. Pag. 5/6

5 In parziale accoglimento del ricorso, questo Arbitro accerta pertanto che l impossibilità di consegnare la documentazione richiesta dalle società ricorrenti è imputabile alla banca resistente e la condanna al pagamento di complessivi 500,00 a titolo di risarcimento del danno costituito dalle spese legali sostenute dalle società ricorrenti. P.Q.M. Il Collegio accoglie parzialmente il ricorso nei sensi di cui in motivazione. Dispone inoltre che l intermediario corrisponda alla Banca d Italia la somma di Euro 200,00 (duecento/00) quale contributo alle spese della procedura e al ricorrente di Euro 20,00 (venti/00) quale rimborso della somma versata alla presentazione del ricorso. firma 1 IL PRESIDENTE Pag. 6/6