LA PREVENZIONE DELLA BPCO

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1 Claudio M.Sanguinetti LA PREVENZIONE DELLA BPCO Consulente Pneumologo Casa di Cura Quisisana Già Direttore UOC Pneumologia- UTIR Az.Compl.Ospedaliero San Filippo Neri ROMA

2 PREVENZIONE PRIMARIA DELLA BPCO ADOZIONE DI INTERVENTI E COMPORTAMENTI IN GRADO DI EVITARE O RIDURRE L'INSORGENZA E LO SVILUPPO DELLA BPCO FATTORI DI RISCHIO Fumo di sigarette attivo e passivo(differente risposta per variabilità genetica) Inquinamento atmosferico (anidride solforosa, particolato ) esterno e anche interno Contaminanti professionali (cadmio ) Condizioni socio-economiche Basso peso alla nascita Deficit di alfa-1 antitripsina Singoli geni che codificano le metalloproteinasi della matrice (MMP12)

3 PREVENZIONE PRIMARIA DELLA BPCO

4 PREVENZIONE SECONDARIA DELLA BPCO LA DIAGNOSI PRECOCE AUMENTA LE OPPORTUNITÀ TERAPEUTICHE, RALLENTANDO LA PROGRESSIONE DELLA BPCO E RIDUCENDO GLI EFFETTI NEGATIVI. La diagnosi di BPCO si basa sulla presenza di sintomi respiratori (tosse e catarro cronici, dispnea) e/o esposizione a fattori di rischio e sulla dimostrazione dell ostruzione al flusso aereo mediante la spirometria ed altre, ulteriori indagini di funzionalità respiratoria. La presenza di un rapporto fra volume espiratorio massimo per secondo e capacità vitale (FEV1/VC), che rimane inferiore ai limiti di norma anche dopo somministrazione di un broncodilatatore, è criterio sufficiente per confermare il sospetto clinico di condizione patologica.

5 FLOW-CHART DIAGNOSTICA DI INDIVIDUI CON SINTOMI RESPIRATORI (M.Miravitlles et al,2006)

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7 Opinione dei MMG circa la possibilità di effettuare una diagnosi precoce di BPCO nei loro assistiti Impossibile Possibile Possibile ma costosa Possibile ma non accettata dai pazienti C.M.Sanguinetti et al.,2014

8 Proposte dei MMG per ottenere una diagnosi precoce di BPCO Proposta Screening nella popolazione generale sopra 40 anni di età Screening in gruppi di pazienti fra i loro assistiti (fumatori o ex con età > 40 aa) Totale C.M.Sanguinetti et al.,2014

9 Risposte dei MMG alla domanda «come consideri la spirometria per la diagnosi di BPCO?» Risposta Necessaria Necessaria ma non sufficiente La diagnosi di BPCO è solo clinica Totale C.M.Sanguinetti et al.,2014

10 Opinioni dei MMG circa la disponibilità della spirometria per favorire la diagnosi di BPCO Opinione Spirometro nel proprio ambulatorio Spirometro nel distretto sanitario Più spirometri in ospedale Totale C.M.Sanguinetti et al.,2014

11 Principali ostacoli ad una maggiore diffusione dell esame spirometrico Ostacoli Laboratorio troppo lontano Costo dell esame Attesa troppo lunga per l esecuzione Mancano specialisti respiratori nel distretto Totale C.M.Sanguinetti et al.,2014

12 PREVENZIONE TERZIARIA DELLA BPCO PREVENZIONE DEGLI ESITI PIÙ COMPLESSI DELLA MALATTIA(COMPLICANZE, PROBABILITÀ DI RECIDIVE E MORTE) GESTIONE DEI DEFICIT E DELLE DISABILITÀ FUNZIONALI La BPCO è una condizione patologica che tende ad evolvere progressivamente verso stati di maggiore gravità. È necessario tenere in debita considerazione la presenza di complicanze e comorbilità, soprattutto cardiovascolari e metaboliche. Il controllo della progressione richiede: l eliminazione (o il controllo) dei fattori di rischio un trattamento farmacologico e non farmacologico, adeguato e protratto nel tempo, che deve essere adattato alle caratteristiche del singolo paziente, valutando l opportunità di una crescente intensità sulla base di indicatori clinici e funzionali. Prevenzione delle riacutizzazioni Intervento di PNEUMOLOGIA RIABILITATIVA ( Intervento globale e multidisciplinare rivolto a pazienti sintomatici e limitati nelle attività quotidiane )

13 GESTIONE INTEGRATA OSPEDALE-TERRITORIO DEL PAZIENTE CON BPCO E auspicabile che la collaborazione tra specialista ospedaliero e MMG prosegua dopo la dimissione e consenta un efficace continuità assistenziale con l implementazione di modelli organizzativi a ciò finalizzati. Il primo strumento di continuità assistenziale è la lettera di dimissione ospedaliera che deve contenere indicazioni su: gravità della BPCO e compromissione dei principali parametri di funzionalità respiratoria presenza e gravità di comorbilità impiego della terapia inalatoria follow-up clinico persistenza dell abitudine al fumo e proposte terapeutiche per la disassuefazione.

14 GESTIONE INTEGRATA OSPEDALE-TERRITORIO DEL PAZIENTE CON BPCO È auspicabile realizzare sul territorio un sistema di cure integrate, con possibilità di erogare cure adeguate anche al di fuori dell ospedale per acuti e dei reparti di riabilitazione postacuzie. La continuità delle cure dovrebbe passare attraverso la condivisione di sistemi informativi e di dati clinici e amministrativi, l adozione di sistemi di valutazione tecnologica e di gestione dell impatto delle nuove tecnologie, nonché l utilizzo sistematico di record e link informatici nella gestione dei pazienti.

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