FUNZIONI DI OFFERTA DI LUNGO E DI BREVE PERIODO
|
|
- Guido Ferrario
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 FUNZIONI DI OFFERTA 1 DI LUNGO E DI BREVE PERIODO 1 Funzioni di costo di lungo e di breve periodo Finora abbiamo lavorato con un modello di impresa in cui compariva un input fisso e un input variabile. All'interno delle imprese esistono ovviamente molti input fissi e molti input variabili; il tenerne conto complicherebbe l'analisi sul piano formale mentre nulla aggiungerebbe di rilevante per la comprensione delle questioni di fondo. Tanto vale perciò proseguire con un modello a due soli input. Nel lungo periodo z 1 e z 2 sono scelti in modo da minimizzare w 1 z 1 + w 2 z 2, con il vincolo F(z 1,z 2 ) = e con i prezzi degli input dati. Nel breve periodo z 1 è scelto i modo da soddisfare il vincolo F(z 1, z 2 ) =, con z 2 = z 2. Di conseguenza si ha w 1 z 1 (w 1,w 2, ) + w 2 z 2 (w 1,w 2, )! w 1 z 1 (,z 2 )+ w 2 z 2 (7.1) perchè se la disuguaglianza non fosse soddisfatta z i (w 1, w 2, ) non sarebbe la soluzione del problema di minimizzazione dei costi, cioè c(w 1, w 2, )! c(w 1, w 2,,z 2 ) (7.2) La figura 7.1 aiuta a capire la disuguaglianza (7.2). In essa sono rappresentati gli isoquanti relativi a tre livelli di produzione. Dati i prezzi degli input, si sono tracciate le semirette di isocosto e individuati i livelli di impiego dei due input che minimizzano i costi per ogni assegnato livello di output.
2 2 z 2 z 2 (w 1,w 2, 1 ) E A B C 1 D z 1 FIGURA 7.1 Sentiero di espansione con un input vincolato La curva OABC che unisce i punti di tangenza tra isocosti e isoquanti è il luogo di queste soluzioni di minimo costo ed è indicato con il termine di sentiero di espansione. Va rammentato che l'input z 2, indicato come impianto nel capitolo precedente è scelto nella dimensione opportuna, insieme all'altro input, per rendere minimo il costo relativo a un certo livello di produzione. La dimensione dell'impianto è variabile sia lungo un isoquanto che lungo il sentiero di espansione. Assumiamo ora come data e non frazionabile la dimensione dell'impianto; questo significa che l'impresa potrà minimizzare i suoi costi variando solo la dimensione di z 1 in funzione del livello di output. Una semiretta al livello di z 2 fissato taglia gli isoquanti orizzontalmente. Per l'isoquanto 1 la combinazione non vincolata dei due input che rende minimo il costo coincide con quella scelta in presenza del vincolo su z 2. Per un livello di prodotto pari a 1 non vi è differenza alcuna tra decisione di lungo periodo (assenza di vincolo) e di breve (presenza del vincolo). Il costo di lungo e di breve sono uguali. Per valori del prodotto minori di 1 il costo di breve risulta sempre più elevato; il punto E sta su una semiretta di isocosto più elevata di quella tangente all'isoquanto 0 in A. Per valori maggiori di 1 il costo sostenuto supera quello minimo di lungo periodo; per realizzare 2 si deve scegliere la combinazione al punto D in cui passa una semiretta di isocosto più elevata di quella minima passante in C.
3 C CTB 3 CTL w 2 z 2 F FIGURA 7.2 Costo totale di breve e di lungo periodo, per un input vincolato La figura 7.2 mostra da un diverso punto di vista la medesima situazione. In essa sono rappresentati i costi associati agli stessi livelli di produzione con il costo relativo a z 2 fissato. CTB è la curva dei costi totali con z 2 vincolato (il costo fisso è 0F), chiamata curva dei costi di breve periodo. CTL è la curva dei costi di lungo quando z 2 è dimensionato sulla produzione 1. In 1 le due curve di costo totale risultano ovviamente tangenti. Per livelli di prodotto diversi da 1 il costo di breve resta sempre più elevato del costo di lungo periodo.
4 4 C CTB 0 CTB 1 CTB 2 CTL (a) CMaB 2 C/ CMaB 0 CMaB 1 CMeB 0 CMeB 1 CMaL CMeB 2 CMeL (b) FIGURA 7.3 Le curve dei costi di lungo periodo e l'inviluppo La curva CTL è la curva dei costi totali minimi di lungo periodo relativa ad una data funzione di produzione. All'interno della tecnologia che essa rappresenta, la dimensione degli impianti è scelta in modo tale da minimizzare il costo per un assegnato livello di output. Esistono conseguentemente tante curve di costo totale di breve periodo per ciascuna dimensione di impianto possibile entro quella tecnologia. Ciascuna di queste curve di breve sarà tangente in un punto alla curva dei costi totali di lungo. Facendo variare con continuità il livello di z 2 otteniamo una intera famiglia di curve CTB. Il contorno inferiore o inviluppo di tutte queste curve è la curva di costo totale di lungo periodo (figura 7.3a). Può accadere che le diverse dimensioni di impianto non presentino tutte la stessa efficienza tecnologica. Impianti piccoli possono lavorare con più difficoltà rispetto a impianti di maggiori dimensioni; possono avere velocità di funzionamento più basse, possono sprecare più materia prima, possono comportare soluzioni organizzative più costose. Analogamente per impianti di dimensioni troppo elevate. Si può pertanto individuare una dimensione d'impianto ottimale, cioè una dimensione che rende
5 minimo il costo medio di produzione rispetto alle altre dimensioni possibili. Il grafico in figura 7.3b, che discende analiticamente da quello 7.3a, è un esempio di una simile situazione. La dimensione d'impianto per una produzione 1 è quella più efficiente perchè presenta il costo medio minimo. Le curve in 7.3b si ricavano facilmente dalla rappresentazione dei costi totali in 7.3a. Dividendo per si calcolano i costi medi per le diverse curve di costo di breve (CMeB)e per la curva di lungo (CMeL). Studiando per le stesse curve l'andamento della derivata prima si costruiscono le funzioni di costo marginale di breve (CMaB) e quella di lungo periodo (CMaL). In generale si può osservare che dividendo le funzioni di costo totale per, abbiamo che CMeL<CMeB, eccetto che per = 1, in cui il livello dato di z 2 è proprio quello che verrebbe scelto in un contesto di lungo. Per per questo valore si riscontra che CMeL=CMeB, come la Figura 7.2 mette in evidenza. In termini analitici quanto sopra presentato si può esprimere, impiegando le funzioni di costo totale, come segue. Sia!() = c(w 1,w 2,, z 2 )- c(w 1, w 2, ) la differenza tra costi di breve e di lungo periodo, così che!() " 0 e!( 1 ) = 0. Questa funzione è presentata nella figura δ() 1 FIGURA 7.4 Differenza tra costi di breve e di lungo periodo!() è minimizzata a 1 con! " ( 1 ) = 0 e! '' ( 1 ) " 0 (assumendo perciò la doppia derivabilità della funzione). Pertanto!c(w 1,w 2, 1, z 2 )! =!c(w 1,w 2, 1 )! (7.3)
6 6 e! 2 c(w 1,w 2, 1,z 2 )! 2 "! 2 c(w 1,w 2, 1 )! 2 (7.4) di modo che a 1 il CMaB è uguale al CMaL, ma l'inclinazione della curva di CMaB è maggiore dell'inclinazione di quella del CMaL. La figura 7.3b (in cui si può osservare che la relazione tra costi marginali e costi medi è valida sia per i costi di breve che di lungo) illustra questa situazione. Il significato economico della (7.3) e (7.4) è semplice: poichè i costi di breve eccedono i costi di lungo quando < 1, sono uguali per = 1, ed eccedono ancora i costi di lungo quando > 1, ne segue che i costi di lungo crescono più rapidamente dei costi di breve (CMaL>CMaB) quando < 1, crescono meno velocemente dei costi di breve (CMaL<CMaB) quando > 1, e crescono allo stesso tasso per = 1 (CMaL=CMaB). 7.2 Il breve e il lungo periodo dal lato dell'offerta Passiamo ora a considerare le proprietà della funzione di offerta di breve periodo = ( p, w 1, z 2 ) definita dalla (6.8), e la funzione di domanda di input di breve periodo z 1 ( p,w 1,z 2 ) ottenuta sostituendo la funzione di offerta nella (6.2) nel modo seguente z 1 ( p,w 1,z 2 ) = z 1 (( p,w 1, z 2 ),z 2 ) Consideriamo una derivazione alternativa di queste due funzioni mediante il seguente problema di massimo max,z1 p - w 1 z 1 - w 2 z 2 sub = F(z 1, z 2 ) (7.5) dal quale si ottengono le due equazioni
7 p!f(z 1, z 2 )!z 1 = w 1 (7.6) γ 7 F(z 1, z 2 ) = (7.7) la cui soluzione fornisce = ( p, w 1, z 2 ) (7.8) e z 1 ( p,w 1,z 2 ) (7.9) E' immediato osservare che queste due ultime equazioni rappresentano un altro modo di scrivere la (6.8) e la (6.2) del capitolo precedente così che le soluzioni sono effettivamente le stesse funzioni. In tal modo possiamo affermare che l'impresa nel breve periodo sceglie il livello di output che rende il costo marginale uguale al prezzo dell'output o sceglie il livello dell'input variabile che rende il valore del prodotto marginale uguale al prezzo dell'input: si tratta di due modi di affermare la stessa cosa. Osserviamo il grafico in figura 7.5. Se, inizialmente, l'impresa è in equilibrio di lungo periodo per p 1, 1, una crescita del prezzo a p 2 farà aumentare l'output a 2 lungo la curva del CMaB. Ma quando l'impresa varia tutti gli input, l'output si espanderà ulteriormente lungo la curva del CMaL a 3 (naturalmente a 3, z 2 è cambiato e l'impresa avrà una nuova curva del CMeB tangente alla curva del CMeL in corrispondenza a 3 e una nuova curva del CMaB che interseca la curva del CMaL sempre in 3 ). γ Il confronto tra la (6.8), p =!c( w 1,w 2,, z 2 ) /!, e la (7.6) indica che!c( w 1,w 2,, z 2 ) /! = (!z 1 /!)w 1
8 8 CMaB CMaL p 2 p 1 CMeB CMeL FIGURA 7.5 Curve dei costi di lungo e breve periodo Le funzioni di offerta di lungo e di breve periodo hanno pertanto la proprietà che!( p,w 1,w 2 )!p "!( p,w 1, z 2 )!p " 0 (7.9) Moltiplicando ambo i lati della (7.9) per p/ si cambiano le derivate in elasticità e si ottiene che!( p,w 1,w 2 )!p p "!( p,w 1, z 2 )!p p (7.10) vale a dire che l'elasticità dell'offerta di lungo periodo è maggiore dell'elasticità dell'offerta di breve periodo.
MINIMIZZAZIONE DEI COSTI
Ist. di economia, Corso di Laurea in Ing. Gestionale, I canale (A-L), A.A. 2014-2015. Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA SESTA SETTIMANA MINIMIZZAZIONE DEI COSTI Si consideri ora che, se l impresa
DettagliECONOMIA APPLICATA ALL INGEGNERIA (Docente: Prof. Ing. Donato Morea)
ESERCIZIO n. 1 - La produzione ed i costi di produzione (1 ) Un impresa utilizza una tecnologia descritta dalla seguente funzione di produzione: I prezzi dei fattori lavoro e capitale sono, rispettivamente,
DettagliI Costi di Produzione
I Costi di Produzione Misurazione del costi: di quali costi tenere conto? I costi nel breve periodo I costi nel lungo periodo Curve di costo nel lungo e nel breve periodo a confronto Produzione di due
DettagliPERCORSO SUI PRINCIPALI CONCETTI ECONOMICI ANALISI DEI COSTI DELL IMPRESA
PERCORSO SUI PRINCIPALI CONCETTI ECONOMICI ANALISI DEI COSTI DELL IMPRESA I diversi fattori produttivi offrono diversi gradi di flessibilità: alcuni possono essere variati istantaneamente (per esempio
DettagliLavoro Quantità. si determinino prodotto marginale e medio del fattore lavoro.
Microeconomia, Esercitazione 3. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.it) 1 Esercizi. 1.1 Produzione/1 Data una certa tecnologia di produzione definita solo nell input lavoro (o, in alternativa,
DettagliCapitolo 10 Costi_ 2 parte. Robert H. Frank Microeconomia - 4 a Edizione Copyright The McGraw-Hill Companies, srl
Capitolo 10 Costi_ 2 parte I COSTI NEL LUNGO PERIODO Nel lungo periodo non esistono costi fissi Il problema dell impresa è quello di scegliere la combinazione ottimale di input in relazione all output
DettagliTeoria dell offerta. Offerta di beni ed equilibrio di mercato La produzione Minimizzazione dei costi
Teoria dell offerta Offerta di beni ed equilibrio di mercato La produzione Minimizzazione dei costi 1 Il problema della minimizzazione dei costi a partire dalla massimizzazione dei profitti Abbiamo visto
DettagliI costi d impresa (R. Frank, Capitolo 10)
I costi d impresa (R. Frank, Capitolo 10) COSTI Per poter realizzare la produzione l impresa sostiene dei costi Si tratta di scegliere la combinazione ottimale dei fattori produttivi per l impresa È bene
Dettagli5. L elasticità dei costi totali rispetto alla quantità, in termini semplificati si scrive come = AC
Capitolo 8 Le curve di costo Soluzioni delle Domande di ripasso 1. La curva del costo totale di lungo periodo mostra il costo totale minimo per ogni livello di output, tenendo fissi i prezzi degli input.
DettagliMicroeconomia - Problem set 4 - soluzione
Microeconomia - Problem set 4 - soluzione (Prof Paolo Giordani - TA: Pierluigi Murro) 2 Maggio 2015 Esercizio 1 Calcolare i prodotti marginali di ciascun fattore produttivo (P M 1, P M 2 ) e il saggio
DettagliCapitolo 12: Curve di costo
Capitolo 12: Curve di costo 12:1 Introduzione Nel capitolo 11 abbiamo definito la combinazione ottima di input per ogni livello di output e determinato il costo minimo al quale un certo livello di output
DettagliEsercitazione 14 Aprile 2016 (Viki Nellas)
Esercitazione Aprile 06 (Viki Nellas) Esercizio Considerate un impresa che utilizzi una tecnologia descritta dalla seguente funzione, ; i prezzi dei fattori lavoro e capitale sono pari rispettivamente
DettagliCAPITOLO 8. Le curve di costo
CAPITOLO 8 Le curve di costo 1 Sommario del 1. Il costo totale di lungo periodo Costo totale Costi medi e marginali Economie di scala 2. Le curve di costo di breve periodo 2 Curva del costo totale di lungo
DettagliEsame di Microeconomia CLEC - 05/07/2016
Esame di Microeconomia CLEC - 05/07/2016 Versione A Domande Vero Falso (risposta corretta 1 punto; -0,25 risposta errata ; 0 punti risposta in bianco") 1. Un individuo neutrale al rischio è indifferente
DettagliELEMENTI DI ECONOMIA TEORIA DEI COSTI
16.42 1 ELEMENTI DI ECONOMIA TEORIA DEI COSTI 16.42 2 La funzione di produzione riveste un ruolo importante per il produttore perché: da un lato indica la quantità di prodotto che può ottenere utilizzando
DettagliCapitolo 10 Costi. Robert H. Frank Microeconomia - 4 a Edizione Copyright The McGraw-Hill Companies, srl
Capitolo 10 Costi I COSTI NEL LUNGO PERIODO Nel lungo periodo non esistono costi fissi Il problema dell impresa è quello di scegliere la combinazione ottimale di input in relazione all output che si intende
DettagliDefinizioni economia applicata all ingegneria
Definizioni economia applicata all ingegneria October 28 2011 In questo documento assolutamente non ufficiale sono contenute le definizioni date durante le lezioni di economia applicata all ingegneria.
DettagliLezione 7. Costi e minimizzazione dei costi
Lezione 7 Costi e minimizzazione dei costi Argomenti della Lezione 7 1. Le principali definizioni di costo 2. Laminimizzazione deicosti 3. Analisi di statica comparata della minimizzazione deicosti 4.
DettagliEsercitazione: il costo di produzione e la produzione ottima
Data la seguente funzione dei costi totali di breve periodo di un impresa manifatturiera 122 2 +23+7 si determinino le seguenti espressioni dei costi: a) Costo medio totale; b) Costo marginale; c) Costo
DettagliFUNZIONE DI COSTO E MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO
45 FUNZIONE DI COSTO E MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO 4.1 Rendimenti di scala e funzione di costo Il costo di produzione c( w, ) dipende dal prodotto per la semplice ragione che più output richiede più input.
DettagliLezione 12 Argomenti
Lezione 12 Argomenti Costi di produzione: differenza tra costo economico e costo contabile I costi nel breve periodo Relazione di breve periodo tra funzione di produzione, produttività del lavoro e costi
DettagliEconomia Politica Microeconomia (ECN0006) 10 CFU a.a Eleonora Pierucci
Economia Politica Microeconomia (ECN0006) 10 CFU a.a. 2012-2013 Eleonora Pierucci eleonora.pierucci@unibas.it Decisioni di produzione I cos/ Classificazione dei costi Il costo totale rappresenta la spesa
DettagliCAPITOLO 7. Costi e minimizzazione dei costi
CAPITOLO 7 Costi e minimizzazione dei costi 1 Sommario del Capitolo 7 1. Le principali definizioni di costo 2. La minimizzazione dei costi nel lungo periodo 3. Analisi di statica comparata della minimizzazione
DettagliESERCITAZIONE 3: Produzione e costi
MICROECONOMIA CEA A.A. 00-00 ESERCITAZIONE : Produzione e costi Esercizio (non svolto in aula ma utile): Rendimenti di scala Determinare i rendimenti di scala delle seguenti funzioni di produzione: a)
DettagliCOME CALCOLARE LA COMBINAZIONE DI MINIMO COSTO DEI FATTORI
COME CALCOLARE LA COMBINAZIONE DI MINIMO COSTO DEI FATTORI In questa Appendice, mostreremo come un impresa possa individuare la sua combinazione di minimo costo dei fattori produttivi attraverso il calcolo
DettagliESERCITAZIONE SU TEORIA DELLA PRODUZIONE E MINIMIZZAZIONE DEI COSTI
ESERITAZIONE SU TEORIA DELLA PRODUZIONE E MINIMIZZAZIONE DEI OSTI. I rendimenti di scala sono costanti. a) I rendimenti di scala sono costanti se: tf(k,l)f(tk,tl) 40 f(k,l) 80 40f(K,L)f(K,L) 03 40 f(3k,3l)3f(k,l)
DettagliIst. di economia, Corso di Laurea in Ing. Gestionale, I canale (A-O), A.A Prof. R. Sestini
Ist. di economia, Corso di Laurea in Ing. Gestionale, I canale (A-O), A.A. 2016-2017. Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA SETTIMA e OTTAVA SETTIMANA CURVE di COSTO Esse illustrano dal punto di
DettagliIstituzioni di Economia Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Lezione 14 Minimizzazione dei costi
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Lezione 4 Minimizzazione dei costi Prof. Gianmaria Martini Minimizzazione dei costi Un impresa minimizza i costi se produce ciascun
Dettagli1 Ottima combinazione dei fattori produttivi. 2 Ottima combinazione dei fattori produttivi e curve di costo
Esercizi svolti in classe Produzione e Concorrenza Perfetta 1 Ottima combinazione dei fattori produttivi Si consideri un impresa con la seguente funzione di produzione = L K e i prezzi dei fattori lavoro
DettagliTeoria dell impresa. La funzione di produzione di lungo periodo Nozione e rappresentazione di isoquanto
Teoria dell impresa La funzione di produzione di lungo periodo Nozione e rappresentazione di isoquanto Il lungo periodo Tutti i fattori della produzione possono essere liberamente modificati Il prodotto
DettagliLezioni di Microeconomia
Lezioni di Microeconomia Lezione 8 I Costi Lezione 8: I costi Slide 1 Introduzione La tecnologia di produzione dell impresa definisce e misura la relazione tra input e output Data la tecnologia di produzione
DettagliNote sul monopolio 1) Il monopolista fronteggia la domanda del mercato: diventa cruciale il concetto di ricavo marginale
Note sul monopolio 1) Il monopolista fronteggia la domanda del mercato: diventa cruciale il concetto di ricavo marginale In monopolio esiste una sola impresa che perciò fronteggia tutta la domanda di mercato.
DettagliI costi di produzione
I costi di produzione Lo scopo dell impresa L obiettivo di un impresa è massimizzare il profitto! Profitto: Il ricavo totale dell impresa meno il costo totale 1 Il profitto d impresa: Ricavi meno costi
DettagliI costi di produzione
Lo scopo dell impresa I costi di produzione L obiettivo di un impresa è massimizzare il profitto! Profitto: Il ricavo totale dell impresa meno il costo totale Il profitto d impresa: Ricavi meno costi Ricavi:
DettagliLA TEORIA DELL OFFERTA. Tecnologia e costi di produzione
LA TEORIA DELL OFFERTA Tecnologia e costi di produzione IL COMPORTAMENTO DELL IMPRESA In questa lezione approfondiremo l analisi del comportamento delle imprese e quindi delle determinanti dell offerta.
DettagliMercati dei fattori produttivi (Frank, Capitolo 14)
Mercati dei fattori produttivi (Frank, Capitolo 14) LA DOMANDA DI LAVORO DI BREVE PERIODO PER UN IMPRESA IN CONCORRENZA PERFETTA Si è visto in che modo la massimizzazione del profitto guidi le scelte dell
DettagliAPPUNTI SUL CONCETTO DI EFFICIENZA PARETIANA
Politica Economica Avanzata 009-0 APPUNTI SUL CONCETTO DI EFFICIENZA PARETIANA LA SCATOLA DI EDGEWORTH E L EFFICIENZA PARETIANA B Individuo (Impresa ) Dotazione totale di Bene (x )=OB OA dotazione di x
DettagliLe decisioni delle imprese. Forme di mercato. produzione (cosa, quanto, e come produrre) entrata nel mercato uscita dal mercato
Le decisioni delle imprese produzione (cosa, quanto, e come produrre) entrata nel mercato uscita dal mercato Forme di mercato concorrenza perfetta monopolio oligopolio concorrenza monopolistica 1 I costi
DettagliCapitolo 9 La produzione. Robert H. Frank Microeconomia - 5 a Edizione Copyright The McGraw-Hill Companies, srl
Capitolo 9 La produzione LA PRODUZIONE Le imprese utilizzano i fattori produttivi (input) per produrre beni e servizi (output) La produzione trasforma un insieme di input in un insieme di output Tra gli
DettagliLa produzione. (R. Frank, Capitolo 9)
La produzione (R. Frank, Capitolo 9) LA PRODUZIONE Le imprese utilizzano i fattori produttivi (input) per produrre beni e servizi (output) La produzione trasforma un insieme di input in un insieme di output
DettagliESERCIZI DI MICROECONOMIA
ESERCIZIO 1 - Equilibrio di mercato e spostamenti delle curve di domanda e di offerta La quantità domandata di un certo bene è descritta dalla funzione: p (D) mentre la quantità offerta è descritta dalla
DettagliI costi di produzione 1
I costi di produzione 1 Come accennato nelle lezioni precedenti lo scopo dell imprenditore è la massimizzazione del profitto. Prima di procedere all individuazione della condizione che è necessaria rispettare
DettagliPerché si studia il comportamento delle imprese? Produzione. Breve e Lungo Periodo. Funzione produzione. La teoria dell impresa. Funzione produzione
Produzione Perché si studia il comportamento delle imprese? Per ottenere una migliore comprensione delle decisioni fatte dai produttori e come queste contribuiscano a determinare la curva di offerta La
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 3 La domanda di lavoro - La curva di domanda di lavoro nel lungo periodo 1 La curva di domanda di lavoro nel l.p. Cosa accade alla domanda di lavoro di lungo periodo dell
Dettaglipercorso 4 Estensione on line lezione 2 I fattori della produzione e le forme di mercato La produttività La produzione
Estensione on line percorso 4 I fattori della produzione e le forme di mercato lezione 2 a produzione a produttività Una volta reperiti i fattori produttivi necessari l imprenditore dovrà decidere come
DettagliECONOMIA APPLICATA ALL INGEGNERIA (Docente: Prof. Ing. Donato Morea)
ESERCIZIO n. 1 - Scelte di consumo (scelta ottimale, variazione di prezzo, variazione di reddito) Un consumatore ha preferenze rappresentate dalla seguente funzione di utilità: a) Determinare la scelta
Dettagli5 a Esercitazione: soluzioni
5 a Esercitazione: soluzioni Corso di Microeconomia K, a.a. 009 010 Monica onacina (monica.bonacina@unibocconi.it) Corso di Microeconomia Z, a.a. 009 010 Stefania Migliavacca (stefania.migliavacca@enicorporateuniversity.eni.it)
DettagliLa teoria della produzione
Università degli Studi di Napoli Federico II Corso di studi CLEA Anno accademico 2012/13 La teoria della produzione Ornella Wanda Maietta maietta@unina.it Sommario 1. La funzione di produzione in presenza
DettagliIstituzioni di Economia a.a Le scelte del consumatore
Istituzioni di Economia a.a. - Importante: - completare sempre i grafici indicando le variabili in ascissa e ordinata; - le definizioni si possono dare in termini discorsivi o in termini analitici Le scelte
DettagliTeoria della produzione
Teoria della produzione Presupposto Produrre in modo efficiente, ossia al costo minimo, ossia ottenere il livello massimo di produzione per una data quantità di fattori impiegati La funzione della produzione
DettagliMICROECONOMIA (cod. 6006) Domande da svolgere ad esercitazione
MICROECONOMIA (cod. 6006) 2008-2009 CLEAM 2 TERZA ESERCITAZIONE venerdì 13 marzo 2009 Questa esercitazione è suddivisa in 3 sezioni: domande da svolgere ad esercitazione, domande in preparazione all esercitazione
DettagliCapitolo 9 La produzione
Capitolo 9 La produzione LA PRODUZIONE Le risorse che le imprese usano per produrre beni e servizi sono dette fattori produttivi o input I beni e i servizi realizzati dalle imprese sono definiti semplicemente
DettagliDomande ed Esercizi Corso di Istituzioni di Economia Politica
Domande ed Esercizi Corso di Istituzioni di Economia Politica Simone D Alessandro Ottobre 2009 Indice 1 Teoria del Consumatore 1 1.1 Esercizi.............................. 1 2 Teoria della Produzione 3
DettagliIntegrazioni al corso di Economia Politica (anno accademico ) Marianna Belloc
Integrazioni al corso di Economia Politica (anno accademico 2013-2014) Marianna Belloc 1 L elasticità Come è già noto, la funzione di domanda di mercato indica la quantità che il mercato è disposto ad
DettagliProduzione. Giancarlo Gozzi. Marzo Dipartimento di Scienze Economiche Università di Bologna
Produzione Giancarlo Gozzi Dipartimento di Scienze Economiche Università di Bologna Marzo 2017 Sommario Produzione: breve e lungo periodo Tecnologia Analisi di breve periodo: curve di produttività Curva
DettagliCapitolo 11: Minimizzazione dei costi e domanda dei fattori produttivi
Capitolo 11: Minimizzazione dei costi e domanda dei fattori produttivi 11.1: Introduzione L impresa ha per obiettivo la massimizzazione dei profitti 49. In questo e nei prossimi due capitoli ci occupiamo
DettagliLezione 15 Analisi dei costi VECCHIO LIBRO: Saltare par Solo da leggere 6.3
Lezione 15 Analisi dei costi VECCHIO LIBRO: Saltare par. 6.1.5 - Solo da leggere 6.3 Le imprese Le funzioni dell impresa: organizzare la produzione in serie reperire le risorse gestire il processo produttivo
DettagliTeoria Economica della produzione e dei costi. (2 a Parte) Scelta della tecnica e funzioni di costo.
Teoria Economica della produzione e dei costi. (2 a Parte) Scelta della tecnica e funzioni di costo. Mario Sportelli Dipartimento di Matematica Università degli Studi di Bari Via E. Orabona, 4 I 70125
DettagliECONOMIA DEI SISTEMI PRODUTTIVI
FACOLTA DI INGEGNERIA ECONOMIA DEI SISTEMI PRODUTTIVI ESERCIZI SVOLTI IN AULA A.A. 2010-2011 DOCENTE: Francesca Iacobone ASSISTENTE ALLA DIDATTICA: Andrea Maresca RICHIAMI DI TEORIA I richiami di teoria
DettagliMicroeconomia (C.L. Economia e Legislazione di Impresa); A.A. 2010/2011 Prof. C. Perugini
Microeconomia (C.. Economia e egislazione di Impresa); A.A. 00/0 Prof. C. Perugini Esercitazione n.5 a funzione di produzione; la scelta della combinazione ottima dei fattori (equilibrio dell impresa)
Dettagliy x y x A (x 1,y 1 ) = (c, f(c)) B(x 2,y 2 ) = (c+h, f(c+h)) m =
DERIVATA DI UNA FUNZIONE IN UN PUNTO SIGNIFICATO GEOMETRICO. EQUAZIONE DELLA RETTA TANGENTE AL GRAFICO NEL PUNTO DI TANGENZA. REGOLE DI DERIVAZIONE. CONTINUITA E DERIVABILITA PUNTI DI NON DERIVABILITA
DettagliLa teoria dell offerta
La teoria dell offerta Tecnologia e costi di produzione In questa lezione approfondiamo l analisi del comportamento delle imprese e quindi delle determinanti dell offerta. In particolare: è possibile individuare
DettagliLe derivate parziali
Sia f(x, y) una funzione definita in un insieme aperto A R 2 e sia P 0 = x 0, y 0 un punto di A. Essendo A un aperto, esiste un intorno I(P 0, δ) A. Preso un punto P(x, y) I(P 0, δ), P P 0, possiamo definire
DettagliI costi di produzione
I costi di produzione Sommario Profitti economici e contabili I costi di breve periodo Scelta dei fattori produttivi I costi di lungo periodo Curve di costo nel lungo e nel breve periodo a confronto Stima
DettagliLa dualità nella Programmazione Lineare
Capitolo 3 La dualità nella Programmazione Lineare 3.1 Teoria della dualità Esercizio 3.1.1 Scrivere il problema duale del seguente problema di Programmazione Lineare: min x 1 x 2 + x 3 2x 1 +3x 2 3 x
DettagliOFFERTA DI LAVORO. p * C = M + w * L
1 OFFERTA DI LAVORO Supponiamo che il consumatore abbia inizialmente un reddito monetario M, sia che lavori o no: potrebbe trattarsi di un reddito da investimenti, di donazioni familiari, o altro. Definiamo
DettagliEsercitazione 4. Dott.ssa Sabrina Pedrini
Esercitazione 4 Dott.ssa Sabrina Pedrini Esercizio 1 Le funzioni seguenti sono caratterizzate da rendimenti di scala crescenti, costanti o decrescenti? Che cosa accade al prodotto marginale di ciascun
DettagliIst. di economia, Corso di Laurea in Ing. Gestionale, I canale (A-L), A.A Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA QUINTA SETTIMANA
Ist. di economia, Corso di Laurea in Ing. Gestionale, I canale (A-L), A.A. 2014-2015. Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA QUINTA SETTIMANA TEORIA DELL IMPRESA Il modello di comportamento dell impresa
DettagliLA MASSIMIZZAZIONE DEI PROFITTI NEL BREVE PERIODO
1 LA MASSIMIZZAZIONE DEI PROFITTI NEL BREVE PERIODO 1 La nozione di breve e di lungo periodo Una assunzione rilevante della teoria del comportamento dell'impresa sviluppato in precedenza è che l'impresa
DettagliIl processo di produzione. La tecnologia di produzione. Le decisioni di produzione di un'impresa. Le decisioni di produzione di un'impresa
Microeconomia Anno Accademico 2014-2015 3. Microeconomia della produzione Outline della parte 3 Tecnologia di produzione. Isoquanti. Un solo fattore produttivo: prodotto medio e marginale; legge dei rendimenti
DettagliECONOMIA APPLICATA ALL INGEGNERIA ESERCIZI DI MICROECONOMIA
ECONOMIA APPLICATA ALL INGEGNERIA ESERCIZI DI MICROECONOMIA 1. Disegnare il vincolo di bilancio di un consumatore che dispone della somma di denaro M=240 da spendere nell acquisto di due beni, y 1 e y
DettagliESERCITAZIONI DI ECONOMIA POLITICA (programma di MICROECONOMIA) seconda parte
ESERCITAZIONI DI ECONOMIA POLITICA (programma di MICROECONOMIA) anno accademico 01 013 seconda parte Per domande, dubbi o chiarimenti scrivere a: gaetano.lisi@unicas.it 1 1. IMPORTANZA DEI COSTI (MEDI)
DettagliAnalisi positiva e normativa
Analisi positiva e normativa ANALISI POSITIVA Come si possono valutare gli effetti di un intervento pubblico Gli effetti delle politiche pubbliche sono difficili da determinare La teoria economica aiuta
DettagliUniversità degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2010/2011 TECNOLOGIA.
Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2010/2011 TECNOLOGIA Fabio CLEMENTI E-mail: fabio.clementi@unimc.it Web: http://docenti.unimc.it/docenti/fabio-clementi
DettagliLezione 15 Equilibrio economico generale
Corso di Economia Politica prof. S. Papa Lezione 15 Equilibrio economico generale e pareto ottimalità Facoltà di Economia Università di Roma La Sapienza (valutare le allocazioni) Economia del benessere
DettagliLezioni di Microeconomia
Lezioni di Microeconomia Lezione 7 Teoria dell impresa Lezione 7: Teoria dell impresa Slide 1 Il concetto di funzione di produzione Il processo di produzione Combinazione di fattori produttivi (input)
DettagliEsercizi di microeconomia
Esercizi di microeconomia La produzione e i costi della produzione Esercizio 1 Dei fattori della produzione dell impresa IronFactory il capitale (K) e il lavoro (L) solo il secondo può variare nel breve
DettagliY = ax 2 + bx + c LA PARABOLA
LA PARABOLA La parabola è una figura curva che, come la retta, è associata ad un polinomio che ne definisce l'equazione. A differenza della retta, però, il polinomio non è di primo grado, ma è di secondo
DettagliI costi Concetti chiave Costo totale Costo medio Costo marginale Relazione tra produzione e costi Il breve e il lungo periodo Isoquanti e isocosti
I costi Concetti chiave Costo totale Costo medio Costo marginale Relazione tra produzione e costi Il breve e il lungo periodo Isoquanti e isocosti 1 Perché è importante studiare i costi? Perché l impresa
DettagliCorso di Recupero in Economia Politica: Esercizi
Corso di Recupero in Economia Politica: Esercizi Jacopo Bonchi September 23, 2017 1 Esercitazione 1: Massimizzazione dell'utilità 1.1 Esercizi in classe Data la funzione di utilità: U(x, y) = 8xy ed il
DettagliMicroeconomia (C.L. Economia e Legislazione di Impresa); A.A. 2010/2011 Prof. C. Perugini
Microeconomia (C.L. Economia e Legislazione di Impresa); A.A. 010/011 Prof. C. Perugini Esercitazione n.1 1 Obiettivi dell esercitazione Ripasso di matematica Non è una lezione di matematica! Ha lo scopo
DettagliTeoria della Produzione. Prof.ssa Talamo
Teoria della Produzione Prof.ssa Talamo Obiettivi di Apprendimento 1. Definire il costo totale, medio, marginale di produzione in condizioni tecniche di breve e lungo periodo; 2. Collegare i rendimenti
DettagliConcorrenza perfetta (Frank - Capitolo 11)
Concorrenza perfetta (Frank - Capitolo 11) MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO In economia tradizionalmente si assume che l obiettivo principale dell impresa sia la massimizzazione del profitto Il profitto economico
DettagliLa teoria neoclassica dell impresa
La teoria neoclassica dell impresa Nella teoria neoclassica l impresa svolge il compito di produrre. Produrre significa trasformare merci o servizi (input) in altri merci o servizi (output) Il processo
DettagliDefinizione di impresa PERCHE ESISTONO LE IMPRESE? CHE RUOLO HANNO NEL SISEMA ECONOMICO? COME SI COMPORTANO LE IMPRESE?
Barbara Martini Definizione di impresa PERCHE ESISTONO LE IMPRESE? CHE RUOLO HANNO NEL SISEMA ECONOMICO? COME SI COMPORTANO LE IMPRESE? LE IMPRESE NEL CONTESTO ECONOMICO: LE FORME DI MERCATO CONCORRENZA
DettagliCapitolo 8. Esercizi. R π C' R' R R' π q P P = 60 C P = P = 60 P = 60 P = 50 P = 50 P = 50
Capitolo 8 n Esercizi 1. Nella tabella seguente sono indicati il prezzo (in euro) al quale un impresa può vendere un unità di prodotto e il costo totale della produzione. a. Completate la tabella compilando
DettagliCapitolo 7 Organizzazione e comportamento dell impresa
Capitolo 7 Organizzazione e comportamento dell impresa Trasparenti tratti, con modifiche e integrazioni, da: David Begg, Stanley Fischer e Rudiger Dornbusch, Economia, cap.7 McGraw-Hill, 2001 La teoria
DettagliFunzioni vettoriali di variabile scalare
Capitolo 11 Funzioni vettoriali di variabile scalare 11.1 Curve in R n Abbiamo visto (capitolo 2) come la posizione di un punto in uno spazio R n sia individuata mediante le n coordinate di quel punto.
DettagliCAPITOLO 8. SOLUZIONE: a) Q = f(k,l) = 3KL = 3*2*L = 6L. Prodotto totale. Quantità totale prodotta 24. b) APl= 3*2*L/L = 6
CAPITOLO 8 Esercizio 1 Data la funzione di produzione una impresa Q= f(k,l) = 3KL e sapendo che opera in un ottica di breve periodo con 2 unità di capitale, indicare e rappresentare graficamente le funzioni
DettagliCORSO DI LAUREA IN SCIENZE ECONOMICHE. Corso di MATEMATICA per l ECONOMIA. Esercizi per la Teoria dell Impresa
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE ECONOMICHE Corso di MATEMATICA per l ECONOMIA Esercizi per la Teoria dell Impresa ) L impresa Beta produce sedie (S) utilizzando due fattori produttivi: lavoro (L) e macchinari
DettagliEconomia Politica II H-Z Lezione 5
Economia Politica II H-Z Lezione 5 Sergio Vergalli vergalli@eco.unibs.it Sergio Vergalli - Lezione 4 Capitolo VI. Il mercato del lavoro 2 1.1. Occupazione, disoccupazione e partecipazione Forza lavoro:
DettagliIMPRESE PRODUZIONE E COSTI
IMPRESE PRODUZIONE E COSTI Selezione di Diapositive per il Corso di MICROECONOMIA Università di Roma Tre Prof. CARLO PIETROBELLI MAGGIO 2017 1 Figure 1: L impresa e l ambiente circostante IMPRESA: un organismo
DettagliIndice Sommario. pag. Indice delle figure TEORIA DEL CONSUMATORE Domande a risposta aperta
Indice Sommario pag. Indice delle figure... 5 1. TEORIA DEL CONSUMATORE... 9 Domande a risposta aperta... 11 Problemi... 38 Domande a risposta multipla... 55 2. PRODUZIONE E COSTI... 59 Domande a risposta
DettagliEsercizi di microeconomia
Esercizi di microeconomia La produzione e i costi della produzione Esercizio 1 Dei fattori della produzione dell impresa IronFactory il capitale (K) e il lavoro (L) solo il secondo può variare nel breve
DettagliDIFFERENZIAZIONE. Sia f una funzione reale di variabile reale con dominio un intervallo. Se f è derivabile in un punto x 0, allora: f(x) f(x 0 ) lim
DIFFERENZIAZIONE 1 Regola della catena Sia f una funzione reale di variabile reale con dominio un intervallo. Se f è derivabile in un punto x 0, allora: f(x) f(x 0 ) lim = f (x 0 ). x x 0 x x 0 Questa
Dettagli4. La teoria della produzione Le decisioni dell impresa sulla produzione
4. La teoria della produzione Le decisioni dell impresa sulla produzione Edi Defrancesco Dip. Territorio e sistemi agroforestali Università di Padova e-mail edi.defrancesco@unipd.it 1 La massimizzazione
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 3 La domanda di lavoro - 1 Le decisioni di assumere e licenziare delle imprese in ogni momento creano e distruggono molti posti di lavoro. Le imprese assumono lavoratori
DettagliELASTICITA. Elasticità dell arco in una curva di domanda:
ELASTICITA Elasticità dell arco in una curva di domanda: Δq / q E D = Δp / p ESERCIZIO Data la funzione di domanda p = - ½ q + 100, calcolare l elasticità per l arco BC, compreso tra i punti di coordinate:
DettagliI costi di produzione
Sommario I costi di produzione Profitti economici e contabili I costi di breve periodo Scelta dei fattori produttivi I costi di lungo periodo Curve di costo nel lungo e nel breve periodo a confronto Stima
DettagliFUNZIONE DI UTILITÀ CURVE DI INDIFFERENZA (Cap. 3)
FUNZIONE DI UTILITÀ CURVE DI INDIFFERENZA (Cap. 3) Consideriamo un agente che deve scegliere un paniere di consumo fra quelli economicamente ammissibili, posto che i beni di consumo disponibili sono solo
Dettagli