UNIVERSITÀ - OSPEDALE di PADOVA MEDICINA NUCLEARE 1. Lezione 10: Grafica Vettoriale - Interfile. D. Cecchin, F. Bui. Vettoriale definizione

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1 UNIVERSITÀ - OSPEDALE di PADOVA MEDICINA NUCLEARE 1 Lezione 10: Grafica Vettoriale - Interfile D. Cecchin, F. Bui Vettoriale definizione Il formato vettoriale sfrutta formule matematiche per rappresentare le immagini. In tal modo e e possibile ottenere compressioni molto superiori a quelle delle immagini bitmapped a costo, pero,, di una minore capacita di rappresentare immaggini complesse. Es: un paesaggio si puo rappresentare con formule matematiche ma, come risulta evidente, non e e una operazione semplice. In questo esempio, anzi, usare il vettoriale potrebbe risultare controproducente

2 POSTSCRIPT (estensione *.ps) E` un linguaggio di programmazione piu che un formato grafico ed e adatto alla grafica vettoriale (con opportuni accorgimenti anche alla grafica bitmap). Come funziona? Il linguaggio postscript (con il quale si scrive una sorta di programma informatico) viene in genere eseguito dalla stampante (da un processore detto Raster Image Processor). Il risultato del programma postscript e una serie di oggetti, di dati (per ogni pagina) che la stampante mette in una lista (la display list) e poi interpreta e stampa. PDF (estensione *.pdf) Sono file derivati, come concetto, dal postscript ma non sono programmi. Assomigliano di piu ad un database, ad una lista di oggetti, di dati pronti all utilizzo (per visualizzazione a monitor o per la stampa). I dati in esso contenuti si ottengono generalmente con programmi tipo Acrobat distiller e simili che interpretano un file postscript (un programma) e creano un file PDF.

3 Altri vettoriali: : EPS-DCS 1) EPS (Encapsulated Postscript): e un programma postscript particolare (particolare formattazione) e rispetta la DSC (Adobe Document Structuring Convention) ovvero una serie di regole per renderlo standard. E stato creato per poter esportare programmi postscript in qualunque sistema operativo. Ha il vantaggio che puo contenere una anteprima in formato *.bmp. Ciò da permette una rappresentazione approssimata anche a coloro che non possiedono programmi o stampanti postscript. 2) DCS (Desktop Color Separation): Utilizzato da programmi di impaginazione professionali come Quark, mantiene separati i dati (ad alta risoluzione) dalla anteprima (a bassa o bassissima risoluzione) Ciò rende molto piu rapide ed efficenti alcune operazioni (come la visualizzazione delle anteprime) INTERFILE - Origine e definizione - Nell ambito del progetto europeo COST-B2 vennero pensate delle particolari immagini (dette phantom) frutto di un mix fra dati reali di pazienti e procedure matematiche di controllo. - Per poterle utilizzare su sistemi diversi, muniti di software proprietario, serviva però un formato intermedio ovvero un modo per rendere comprensibili le immagini di un sistema ad un altro. - Si utilizzò a tal fine un file format ovvero un testo in ASCII che esplicita al software proprietario i dati fondamentali della matrice dell immagine immagine.

4 Come è strutturato? Consta di 2 parti non necessariamente distinte: - HEADER: E un file ASCII contenente una serie di coppie chiave-valore utilizzate per descrivere i vari parametri della matrice.. Con chiave si intende il nome di un parametro che può assumere un certo valore. Es. Patient sex := M A loro volta le coppie chiave-valore sono divise in gruppi (Interfile, General data, General image data, Static/Dinamic study). - BINARY: Contiene i dati della matrice ovvero l immagine vera e propria. HEADER o ADMINISTRATIVE DATA -Ogni chiave accetta una sola stringa per volta. -Il numero massimo di caratteri permesso per una chiave, valore o commento è di 255 caratteri. -Chiave e valore non sono case-sensitive. -I caratteri <space>, <tab>, <underscore>, <!> possono essere considerati come spazi o venire ignorati. -Ci sono chiavi obbligatorie che devono essere contenute nell header header. -Si può aggiungere un commento preceduto da <;> ad una coppia chiave valore. -L ordine delle chiavi non è rilevante all interno interno di un sottogruppo dell header header.

5 INTERFILE - Esempio di HEADER!INTERFILE :=!Imaging Modality := nucmed!originating System := Marconi-Picker IRIX!Version of Keys := 3.3 Date of keys := 1997:10:16 Conversion program := NucMed_Image Program author := Mark D. Wittry, MD Program version := 1.61slu23 Program date := 1997:10:16!GENERAL DATA := Original Institution := University of Padua - Italy Contact person := Mark D. Wittry, MD Data description := Modified TIFF images!data offset in bytes := 768!Name of data file := WBPOST.IMG Patient name := TEST_1!Patient ID := 12345!Study ID := WB_BONE Exam type := Static Data compression := none Data encode := none!general IMAGE DATA := Study date := 2001:5.:.2 Study Time := 8:57:081 Imagedata byte order := BIGENDIAN!Number of energy windows := 1!Total number of images := 1!Type of data := Static!STATIC STUDY (General) := Number of images/energy window := 1!Matrix size [1] := 256!Matrix size [2] := 1024 Scaling factor (mm/pixel) [1] := 2.34 Scaling factor (mm/pixel) [2] := 2.34!Number format := UNSIGNED INTEGER!Number of bytes per pixel := 1 Maximum pixel count := 255!Image duration (sec) := 60.00!STATIC STUDY (each frame) := Label := POST Image number := 1!Matrix size [1] := 256!Matrix size [2] := 1024!Number format := UNSIGNED INTEGER!Number of bytes per pixel := 1!Image duration (sec) := Maximum pixel count := 255!END OF INTERFILE := Binary o Image Data -Il primo valore della matrice corrisponde al pixel in alto a sinistra e l ultimo a quello in basso a destra. -I dati vengono memorizzati indifferentemente in bit, signed/unsigned integer, un numero floating point o in ASCII. Si deve però indicare il formato prescelto nella apposita chiave dell header header. -I pixel che richiedono più di un byte vengono di solito ordinati con il byte più significativo per primo. Tale ordinamento è indicato come BIGENDIAN nella chiave imagedata byte order (in alternativa LITTLEENDIAN).

6 Interfile: Problemi aperti -Non integra un protocollo di comunicazione di rete. -Non è stato ideato come un sistema per archiviare o comprimere immagini o studi. -Alcune operazioni ( Es. Correzzione per centro di rotazione e uniformità dei dati SPECT ) si devono necessariamente eseguire con software proprietario -L espansione del formato non è stato così buono in campo radiologico quanto in quello medico nucleare.