RSPP INCIDENTI, INFORTUNI E INFORTUNI MANCATI. Definizioni, obblighi e sanzioni. Corso di aggiornamento 14 ore 2.2
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- Franco Randazzo
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1 RSPP Corso di aggiornamento 14 ore INCIDENTI, INFORTUNI E INFORTUNI MANCATI Definizioni, obblighi e sanzioni 2.2
2 Incidenti e mancati infortuni Infortuni, incidenti e mancati infortuni RSPP - Corso di aggiornamento 14 ore
3 Definizione Con il termine infortuni si indicano sia gli infortuni veri e propri, sia le malattie professionali. Per incidenti si intendono invece gli eventi che possono determinare un infortunio, che non necessariamente si è verificato. Pertanto la voce incidenti comprende anche i mancati infortuni. 3
4 Riferimenti normativi - D.Lgs. 81/08 I riferimenti riguardano la prevenzione degli infortuni e quindi per ogni singolo rischio (es. rischio chimico, rischio biologico...) gli articoli che riguardano le misure per la prevenzione dei rischi, le misure specifiche di protezione e prevenzione, l informazione e la formazione per i lavoratori ed i loro obblighi. (vedi anche Capitolo 3) 4
5 Organizzazione del lavoro Negli studi odontoiatrici RSPP - Corso di aggiornamento 14 ore 5
6 Prevenzione degli infortuni La gestione degli incidenti si interfaccia in molti casi con la gestione di emergenze di carattere ambientale o di sicurezza. Mentre gli infortuni possono essere facilmente rilevati in quanto generalmente danno luogo ad una serie di obblighi normativi a carico dell azienda o assicurativi, il rilevamento degli incidenti dipende dal livello di sensibilità del personale. Spesso non si vuole segnalare gli incidenti (o infortuni mancati) per non essere colpevolizzati o per semplice disinteresse; un adeguata formazione del personale ed un clima aziendale aperto o positivo potrà accrescere la disponibilità del personale a segnalare tali situazioni. 6
7 Prevenzione degli infortuni Gli incidenti rappresentano una miniera di informazioni importante per la prevenzione degli infortuni: come hanno evidenziato ricerche ormai consolidate ad ogni infortunio grave corrispondono circa 30 infortuni lievi e 300 incidenti. Analizzando quindi gli incidenti è possibile prevenire ed evitare infortuni più gravi. Occorre quindi promuovere la cultura della sicurezza per creare un organizzazione del lavoro tale da sensibilizzare il lavoratore sul ruolo che egli stesso può avere per la tutela della propria e altrui incolumità. 7
8 Principali cause Da analisi effettuate sugli incidenti mancati, le principali cause sono relative a: fattore umano messa in atto di comportamenti pericolosi mancato rispetto di prescrizioni e/o procedure di lavoro fattore organizzativo carenze strutturali carenze tecniche e gestionali 8
9 Infortuni mancati Spesso gli incidenti accadono poiché le procedure corrette vengono dimenticate o trasmesse non correttamente. Perciò gli infortuni mancati, che potrebbero anticipare incidenti più gravi, possono essere l occasione per rinnovare la formazione sul rischio che ha causato l infortunio mancato. Il personale dovrebbe, perciò, essere formato a non discriminare tra eventi significativi ed eventi banali dato che ogni evento è potenzialmente utile per rilevare condizioni latenti che potrebbero portare a un incidente. Il datore di lavoro ha l obbligo di effettuare la valutazione dei rischi, di informare i lavoratori sui rischi generici e specifici e di formarli sulle misure di prevenzione e protezione. Ma il lavoratore, ai fini della prevenzione degli incidenti e degli infortuni, ha l obbligo di utilizzare correttamente i macchinari e le apparecchiature e di utilizzare in modo corretto i dispositivi di protezione previsti (DPI). 9
10 Infortuni Infortunio, denuncia e sanzioni RSPP - Corso di aggiornamento 14 ore 10
11 L infortunio nel linguaggio comune e nel linguaggio speciale (definizione operazionale) [Da «Infortuni sul lavoro. Un modello di lettura (della numerosità)» - Quaderni di ricerca INAIL - n. 1, maggio 2013] Nel linguaggio comune «infortunio» è un evento funesto, disgrazia, sventura, incidente che provoca danni fisici più o meno gravi. L infortunio acquista diversa precisione «operazionale» nel linguaggio speciale dell INAIL: deve soddisfare una serie di condizioni definite da norme di legge. Per essere «infortunio sul lavoro» deve essere «avvenuto per causa violenta in occasione di lavoro, da cui deriva la morte o un inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale, ovvero una inabilità temporanea assoluta che importi l astensione dal lavoro per più di 3 giorni». Dopo l entrata in vigore del D.Lgs. 38/2000 è «sul lavoro» anche l infortunio in itinere (occorso durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di abitazione a quello di lavoro, o tra luoghi di lavoro, o nel normale percorso di andata e ritorno dal luogo di lavoro al luogo di consumazione dei pasti, qualora non esista una mensa aziendale). 11
12 Obbligo di comunicazione Obblighi del datore di lavoro Per gli infortuni occorsi alla generalità dei lavoratori dipendenti o assimilati, prognosticati non guaribili entro tre giorni escluso quello dell'evento, il datore di lavoro ha l'obbligo di inoltrare la denuncia/comunicazione di infortunio entro due giorni dalla ricezione del certificato medico (articolo 53 del Testo Unico 1124/1965), indipendentemente da ogni valutazione circa la ricorrenza degli estremi di legge per l indennizzabilità. A decorrere dal 1 luglio 2013 la denuncia/comunicazione di infortunio deve essere trasmessa all INAIL esclusivamente in via telematica. Qualora per difficoltà tecniche riscontrate nell utilizzo dei servizi i datori di lavoro siano impossibilitati ad adempiere all obbligo di invio telematico, la denuncia di infortunio potrà essere trasmessa a mezzo PEC, allegando, ove possibile, la stampa della schermata di errore restituita dal sistema. Il datore di lavoro è tenuto ad allegare copia del certificato medico. Il datore di lavoro, al quale l'inail faccia pervenire la richiesta specifica del certificato medico, è tenuto a trasmettere tale certificazione ai sensi dell' articolo 53, comma 1, del Testo Unico 1124/1965, così come modificato dal Decreto ministeriale 15 luglio Se la prognosi si prolunga oltre il terzo giorno escluso quello dell'evento, il datore di lavoro deve inoltrare la denuncia/comunicazione entro due giorni dalla ricezione del nuovo certificato medico. In caso di infortunio mortale o con pericolo di morte, deve segnalare l'evento entro ventiquattro ore e con qualunque mezzo che consenta di comprovarne l'invio, fermo restando comunque l'obbligo di inoltro della denuncia/comunicazione nei termini e con le modalità di legge (articolo 53, comma 1 e 2 del Testo Unico 1124/1965). Per gli infortuni prognosticati non guaribili entro tre giorni, escluso quello dell'evento, il datore di lavoro deve inviare una copia della denuncia/comunicazione di infortunio all'autorità locale di Pubblica Sicurezza (articolo 54 del Testo Unico 1124/1965). 12
13 Attenzione: obbligo di comunicazione ai fini statistici ed ai fini assicurativi Circolare INAIL del 22 gennaio Prot /01/ Oggetto: Nuova denuncia/comunicazione di infortunio in via telematica. Adozione del nuovo modulo unificato. Il testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro ha previsto, alla scadenza di sei mesi dall'emanazione del decreto interministeriale per la costituzione del S.I.N.P., l'obbligo da parte dei datori di lavoro di: 1. trasmettere per via telematica all INAIL la comunicazione a fini statistici ed informativi di tutti gli infortuni sul lavoro che comportino un'assenza di almeno un giorno, escluso quello dell'evento, entro 48 ore a decorrere dalla ricezione del certificato medico; 2. trasmettere per via telematica all INAIL la denuncia a fini assicurativi degli infortuni che comportino un'assenza dal lavoro superiore a tre giorni, entro 48 ore a decorrere dalla ricezione del certificato medico. L'assolvimento dell'obbligo di comunicazione avviene tramite la denuncia assicurativa per gli infortuni sul lavoro con prognosi superiore a tre giorni. La denuncia telematica dell infortunio con assenza superiore ai 3 giorni assolve sia la comunicazione a fini statistici sia la comunicazione ai fini assicurativi. 13
14 Sanzioni Il datore di lavoro deve indicare il codice fiscale del lavoratore. In caso di mancata oppure inesatta indicazione, è prevista l'applicazione di una sanzione amministrativa (articolo 16, legge 251/1982). In caso di denuncia mancata, tardiva, inesatta oppure incompleta, è prevista l'applicazione di una sanzione amministrativa (articolo 53, Testo Unico 1124/1965 e successive modifiche e integrazioni). 14
15 RSPP Corso di aggiornamento 14 ore GRAZIE PER L ATTENZIONE! Incidenti, infortuni e infortuni mancati 2.2
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