Progettare e valutare l intervento sociale
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- Renata Rocca
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1 Progettare e valutare l intervento sociale
2 Una precisazione semantica Piano - Programma Progetto I tre termini, spesso utilizzati come sinonimi, hanno in realtà una precisa connotazione che ne indica : i SOGGETTI competenti, i CONTENUTI, le FINALITA PIANO: attiene all individuazione degli obiettivi generali, con la definizione delle strategie, delle politiche e dei programmi per conseguirli; PROGRAMMA: attiene all individuazione degli obiettivi specifici da conseguire attraverso un efficiente e appropriato uso delle risorse disponibili al momento e nel futuro; PROGETTO: attiene a un insieme di attività predisposte per realizzare un obiettivo specifico entro un lasso di tempo prescritto e un numero di risorse definito.
3 Il PROGETTO SI CARATTERIZZA per la sua delimitazione di attività, di finanziamenti, di obiettivi, e quindi assume il carattere di STRUMENTO, di unità minima della programmazione da realizzarsi all interno di un piano prestabilito (S. Tonon Giraldo, 2005).
4 La verifica e la valutazione nei progetti sociali Attenzioni metodologiche
5 cosa si intende per monitoraggio ü ü Il monitoraggio rappresenta la modalità costante di controllo del progetto E un processo nel quale si raccolgono dati e informazioni si controllano
6 cosa si intende per valutazione la valutazione rappresenta una funzione strategica di conoscenza e apprendimento ü ü ü ü E un processo nel quale si esprimono giudizi si identificano linee di cambiamento si mettono a punto strategie migliorative si documentano i risultati ottenuti
7 detto in altri termini Valutare significa garantire senso alle azioni intraprese avviare processi di riflessione e consapevolezza Se ricorriamo all etimo della parola dal latino valére: dare valore è una costruzione di significato
8 IL CIRCUITO VIRTUOSO DELLA VALUTAZIONE Lavorare in un ottica progettuale efficace significa progettare, valutare e riprogettare sulla scorta delle valutazioni realizzate, tenendo sotto osservazione gli esiti dei propri interventi e i processi che conducono a determinati esiti. Attraverso questa strada è possibile realizzare un miglioramento continuo degli interventi.
9 L OTTICA PROGETTUALE E STRATEGICA Progettazione Osservazione Valutazione
10 VALUTAZIONE E CONTROLLO La valutazione non si limita a individuare gli errori o a ratificare l esistente, ma in quanto processo di ricerca, cerca quanto non era prevedibile a priori, considerandolo un possibile plus valore dell intervento. Pertanto consente di: correggere il tiro da eventuali disfunzioni valorizzare quanto è emerso di nuovo Utilizzare ciò che è emerso come risorsa. Se il controllo è un azione sostanzialmente statica, finalizzata a verificare qualcosa stabilito a priori la valutazione è un processo dinamico, finalizzato a costruire correggendo.
11 Cosa si guarda quando si valuta Out put - risponde alla domanda cosa è stato fatto? Out come - risponde alla domanda come è stato fatto? Esito - risponde alla domanda quello che è stato fatto è servito? (De Ambrogio, 2003)
12 Rigore del metodo: disegno della valutazione la valutazione deve essere guidata da un piano, disegno della ricerca valutativa c è bisogno di un percorso, di un progetto valutativo, che leghi il contesto in cui si situa ciò che viene valutato, i vari attori sociali che hanno a che fare con esso, gli scopi della valutazione.la valutazione non può essere un industria standardizzata, ma è un artigianato che lavora sempre su misura, se vuole lavorare bene (Bezzi C. 2006)
13 NOTA: Affermare che la ricerca valutativa ( che fa parte della più ampia ricerca sociale) ha un disegno, significa semplicemente affermare il suo carattere di progetto, c è un prima e c è un dopo, c è un unità sistemica che deve essere compresa prima di iniziare a pensare alla valutazione, perché deve guidarne la costruzione tappa per tappa Il disegno è un percorso, un po come un viaggio. I passaggi metodologici funzionali a costruire un disegno di valutazione possono essere diversi a seconda degli approcci che si intendono adottare e dell oggetto della valutazione. Quale che sia la scelta operata per avviare la costruzione del disegno valutativo, appare però sempre opportuno seguire un percorso articolato in diversi passaggi logici. Sui tali passaggi i più diffusi approcci alla valutazione presentano accenti e sottolineature presentiamo un percorso, articolato in 11 passi.
14 Rigore del metodo: le tappe del disegno della valutazione 1. Individuazione della finalità della valutazione 2. Identificazione dello scopo (la mission) dell'evaluando 3. Identificazione delle dimensioni da valutare. 4. Identificazione dei criteri di valutazione 5. Identificazione degli indicatori 6. Identificazione degli Strumenti e delle Fonti informative 7. Rilevazione sul campo 8. Analisi dei dati e delle informazioni raccolte. 9. Valutazione vera e propria (espressione di un giudizio) 10. Individuazione delle strategie di miglioramento 11. Restituzione dei risultati della valutazione agli stakeholders (De Ambrogio U. 2007)
15 I cinque criteri principali: 1. rilevanza: in che misura un progetto risponde a bisogni reali, dimostrati e di assoluta priorità? 2. efficienza: gli obiettivi sono stati raggiunti al minor utilizzo di risorse (economiche, umane, strumentali)? migliori risultati avrebbero potuto essere ottenuti con gli stessi costi? 3. efficacia: in quale misura gli obiettivi sono stati raggiunti? gli interventi hanno prodotto i risultati attesi? 4. impatto: quali sono gli effetti che il progetto ha avuto sul contesto, indipendentemente da altri fattori che possono aver modificato lo stesso contesto di riferimento? il progetto ha avuto un incidenza sui bisogni dei destinatari? 5. sostenibilità: in che misura si può prevedere che i cambiamenti (o i benefici) si manterranno nel tempo una volta completato il programma?
16 Risultati/impatti Domande Quali cambiamenti ha prodotto il piano o progetto sulle condizioni della popolazione target? Come si è modificato il problema iniziale? Quali sono le modificazioni che si sono prodotte (sia positive che negative) nel contesto economico-sociale in cui ha agito il piano? Quali sono stati gli impatti inattesi prodotti? Attuazione A. Domande Qual è lo stato di avanzamento del piano o progetto: quali attività sono partite e quali no, e perché? Quali fattori di successo e quali ostacoli sono emersi nella realizzazione? Quali effetti inattesi si sono manifestati e come sono stati trattati? Come si è modificato il piano o progetto iniziale per adattarsi al contesto locale? Ci sono state modificazioni nel target raggiunto? Perché? Quali caratteristiche del processo di attuazione hanno facilitato o ostacolato il conseguimento degli obiettivi? Quali lezioni si possono trarre rispetto al piano o progetto iniziale? B. Percorso per definire le domande Quali sono gli obiettivi del piano o progetto, ovvero qual è il problema che si intende modificare o trattare? Per chi è un problema, ovvero qual è la popolazione target? Come gli interventi dovrebbero influire sul problema, ovvero qual è la relazione ipotizzata tra problema e azioni? Qual è la situazione attuale della popolazione target? Quali sono le caratteristiche attuali del contesto?
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