Stranieri a Torino: dati e strumenti per un analisi dell andamento evolutivo dell immigrazione internazionale nel capoluogo piemontese

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1 Comune di Torino Divisione Funzioni istituzionali Direzione Servizi Civici Settore Statistica ed Emergenze metropolitane Stranieri a Torino: dati e strumenti per un analisi dell andamento evolutivo dell immigrazione internazionale nel capoluogo piemontese a cura di Massimo Omedè e Maria Procopio Osservatorio Socioeconomico Torinese Il fenomeno dell immigrazione straniera, e in particolare di quella proveniente dal sud del mondo, economicamente più disagiato e spesso politicamente travagliato da conflitti, tensioni e squilibri sociali, ha conosciuto nei vari paesi e regioni d Europa tempi, ritmi e sviluppi differenziati. Se nelle nazioni caratterizzate da una lunga tradizione colonialista o da una maggiore espansione economica il fenomeno è comparso precocemente, in Italia fino a pochi decenni fa paese di espatri e di migrazioni interne ha assunto visibilità e consistenza in tempi più recenti, specialmente negli ultimi venti. Torino, che nei decenni successivi all ultimo conflitto mondiale era diventata uno dei principali poli di sviluppo industriale ed economico della nazione, attraendo quindi consistenti flussi di immigrati provenienti dal resto d Italia che ne avevano praticamente raddoppiato la popolazione residente, è diventata a sua volta una delle mete preferite dal popolo dei nuovi migranti extra-europei. E necessario premettere che il fenomeno dell immigrazione straniera ha assunto ineluttabilmente una fisionomia metropolitana, almeno nelle regioni centrosettentrionali. I dati più recenti forniti dall Istat (2004) ci dicono che nei dieci maggiori capoluoghi di provincia vive il 14 per cento della popolazione italiana ma oltre il 20 per cento degli stranieri regolarmente presenti e residenti sul territorio nazionale. Questo rapporto proporzionale raddoppia a Torino, città in cui risiede l 1,5 per cento della popolazione italiana ma ben il 3 per cento di quella straniera stanziatasi nel nostro paese. Solo altre due città hanno rapporti più ragguardevoli, Firenze e Milano, dove è maggiore anche il quoziente d incidenza della popolazione straniera sul totale dei residenti 1. Si tenga presente che il tasso percentuale stranieri/residenti a livello nazionale era nel 2004 del 4,1 e questa media era ampiamente superata in tutte le aree metropolitane del Centro-nord 2. In tutti i 1 Mentre a Torino il tasso percentuale stranieri/residenti sfiorava nel 2004 l 8 per cento (successivamente, come vedremo, è ulteriormente cresciuto) Firenze superava ampiamente questa soglia e Milano raggiungeva ben l 11 per cento. 2 Oltre alle città già citate, ricordiamo ancora Roma (5, 7), Genova (4,7), Bologna (6,8), Venezia (4,8).

2 capoluoghi delle province meridionali e insulari invece questo tasso si riduce sensibilmente al di sotto del dato nazionale (dal 2 per cento di Palermo e Bari all 1,5 di Napoli). Il tasso d incidenza dei cittadini stranieri residenti a Torino è cresciuto particolarmente negli ultimi cinque. Il periodo compreso tra il 2001 e il 2005 è stato cruciale nell evoluzione e nella crescita di questa presenza, che è quasi raddoppiata. Nel 2001 infatti i residenti a Torino di cittadinanza non italiana erano , pari al 4,6 per cento dell intera popolazione. Alla fine del 2005 erano diventati già , pari all 8,6 per cento dei torinesi. Volendo esprimere lo stesso dato in altri termini, nel 2001 a Torino c era uno straniero ogni 21 italiani, nel 2005 uno ogni Graf. 1 Cittadini stranieri residenti a Torino dal 1992 al Il Graf. 1 rappresenta eloquentemente questa crescita costante, caratterizzata però dal notevole balzo in avanti rappresentato, nel 2003, dalla cospicua regolarizzazione prevista dalla Legge 189 (c.d. Bossi-Fini ). Negli ultimi vent l impatto delle successive azioni legislative in materia d immigrazione ha inciso profondamente sia sui nuovi arrivi sia sull emersione di una moltitudine di immigrati peraltro già presenti irregolarmente sul nostro territorio. Dalla c.d. Legge Martelli alle successive iniziative messe in atto da governi e parlamento nel corso degli ultimi due decenni, tutti gli interventi normativi hanno impresso la loro traccia sull andamento evolutivo del fenomeno (Graf. 2). 3 Si ricorda come di consueto che in questa sede si parla unicamente degli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia e tra questi solo di coloro che hanno espressamente fatto richiesta di residenza anagrafica nel Comune di Torino e che sono pertanto stati iscritti nel registro della popolazione residente.

3 Graf. 2 Immigrati a Torino provenienti dall estero (dati annuali di flusso) e principali interventi normativi in materia d immigrazione Legge 189/ Legge 39/1990 D. Lgs. 489/1995 Legge 40/ Legge 943/ Tab. 1 - Stranieri residenti a Torino - Serie storica degli incrementi annuali Anno Stranieri residenti a Torino Incremento % annuale ,80% ,7% ,6% ,7% ,9% ,8% ,0% ,3% ,0% ,4% ,8% La Legge 189 ha sicuramente superato tutte le precedenti: nel solo anno 2003 a Torino registrammo un incremento annuo della presenza straniera in città del +32 per cento.

4 Attualmente siamo in una fase di rallentamento rispetto all accelerazione del 2003: nei due successivi la percentuale d incremento della popolazione straniera si è riallineata con le medie naturali degli precedenti la sanatoria: +14,4 per cento nel 2004 e + 10,8 per cento nel Questo andamento è riscontrabile in tutte le esperienze precedenti. Un altro dato da tenere in considerazione è l intrecciarsi dei fenomeni della crescita della presenza straniera nelle grandi città e del costante decremento della popolazione che caratterizza l evoluzione demografica italiana almeno dai primi Settanta del secolo scorso. Affiancando i dati relativi agli andamenti della popolazione di cittadinanza italiana con quella di altre cittadinanze, rileviamo una dicotomia sempre più divaricata. E interessante notare come a Torino la contrazione demografica dei cittadini italiani sia totalmente riassorbita dal correlativo aumento della presenza straniera, che arriva anche a permettere, almeno nel medio periodo preso in considerazione, una sostanziale tenuta dell attivo demografico, sebbene limitato a poche centinaia di individui. Tab. 2 Italiani e stranieri residenti a Torino - Serie storica Italiani Stranieri città Dal 2001 al 2005 la popolazione torinese sembrerebbe rimasta pressoché invariata; in realtà (Tab. 2) ha perso 35mila italiani e ha in compenso visto l arrivo di quasi 36mila stranieri in più. Senza questo apporto quantitativo, la popolazione cittadina sarebbe diminuita complessivamente del -4 per cento in soli cinque. E altresì da segnalare che proprio a partire dal 2003 il saldo tra decremento degli italiani e aumento degli stranieri diventa positivo. La geografia dell immigrazione a Torino dal 2001 al 2005 Se complessivamente gli immigrati stranieri a Torino negli ultimi cinque sono quasi raddoppiati, diverso è stato l andamento sotto l aspetto della composizione geografica. Questo periodo è stato infatti caratterizzato da un notevole riposizionamento nella gerarchia delle provenienze. L ultimo decennio del secolo aveva visto l affermarsi

5 di alcuni grandi assi strutturali: per Torino in particolare dall Africa settentrionale e in misura molto minore dall Europa balcanica, dalla Cina e dall America meridionale. All inizio di questo decennio si nota già un iniziale ribaltamento. Marocchini, tunisini, egiziani e algerini, che negli Novanta rappresentavano quasi la metà della popolazione straniera immigrata, costituiscono attualmente, in percentuale, meno di un terzo del totale, ampiamente sopravanzati da rumeni, albanesi e moldavi, che insieme arrivano ora al 40 per cento. Il Graf. 3, semplificando la disaggregazione dei dati, illustra efficacemente l evoluzione dei rapporti, i cui dati sono riportati nella tabella successiva. Graf. 3 Immigrati stranieri a Torino per area di provenienza America Centro-nord 2,2% America Sud 6,0% a/ 1995 Altri 0,3% Unione Europea 13,3% Altri paesi europei 13,2% Africa 47,8% Asia 17,2% America Centronord 1,9% America Sud 11,2% b/ 2000 Altri 0,1% Unione Europea 7,3% Altri paesi europei 22,7% Africa 43,9% Asia 13,0%

6 c/2005 America Centro-nord 1,2% America Sud 11,5% Altri 0,1% Unione Europea 4,3% Africa 31,2% Altri paesi europei 41,8% Asia 9,8% Tab. 3 Immigrati stranieri a Torino per nazionalità - Serie storica UNIONE EUROPEA - 15 Austria Belgio Danimarca Finlandia Francia Germania Grecia Irlanda Lussemburgo Paesi Bassi Portogallo Regno Unito Spagna Svezia Unione Europea

7 UNIONE EUROPEA - Allargamento 2004 Cipro Estonia Lettonia Lituania Malta Polonia Repubblica Ceca Slovacchia Slovenia Ungheria Unione Europea - Allargamento Unione Europea ALTRI PAESI EUROPEI Albania Bielorussia Bosnia-Erzegovina Bulgaria Croazia Ex Repubblica ugoslava di Macedonia Federazione Russa Islanda Moldova Norvegia Romania San Marino Serbia e Montenegro Svizzera Turchia Ucraina altri paesi europei ASIA Afghanistan Arabia Saudita Armenia Azerbaigian

8 Bangladesh Cambogia Cina Nazionalista Corea del Sud Filippine Georgia Giappone Giordania Hong Kong India Indonesia Iran Iraq Israele Kazakistan Libano Malaysia Maldive Mongolia Nepal Pakistan Repubblica Popolare Cinese Singapore Siria Sri Lanka Thailandia Turkmenistan Uzbekistan Vietnam Yemen Yemen Rep.Dem.Pop Asia AFRICA Algeria Angola Benin Burkina Faso Burundi

9 Camerun Capo Verde Centrafricana Rep Congo Costa D'avorio Egitto Eritrea Etiopia Gabon Gambia Ghana Guinea Guinea Bissau Guinea Equatoriale Kenya Liberia Libia Madagascar Malawi Mali Marocco Mauritania Maurizio Mozambico Namibia Niger Nigeria Repubblica Democratica del Congo Ruanda Senegal Seychelles Sierra Leone Somalia Sudafrica Sudan Tanzania

10 Togo Tunisia Zimbabwe Africa AMERICA Argentina Bolivia Brasile Canada Cile Colombia Costarica Cuba Dominica Dominicana Rep Ecuador El Salvador Giamaica Guatemala Guyana Haiti Honduras Messico Nicaragua Panama Paraguay Peru' Portorico Saint Vincent e Grenadine Stati Uniti d America Trinidad-Tobago Uruguay Venezuela America

11 OCEANIA Australia Nauru Nuova Zelanda Polinesia Francese Oceania Apolidi Ignota Tra i gruppi nazionali più consistenti, quello rumeno ha sicuramente avuto l incremento più visibile, quadruplicando la sua rappresentanza e diventando in assoluto la componente più cospicua dell intero mosaico migratorio torinese. Sicuramente è la nazionalità su cui hanno maggiormente influito gli effetti della Legge Bossi-Fini: il Graf. 4 mostra questa azione che non ha analogie con quanto accaduto per gli altri grandi gruppi etnici presenti sul territorio. Graf. 4 Immigrati stranieri a Torino per area di provenienza Romania Marocco Perù Albania Cina Egitto Filippine Nigeria Moldova

12 L analisi di breve-medio periodo ci dice però anche che se l attuale scena multietnica torinese è dominata dalla presenza rumena, vi è tuttavia una serie di gruppi, finora numericamente meno rappresentativi, che stanno conoscendo un incremento addirittura maggiore in proporzione degli stessi rumeni. Si tratta in particolare dei moldavi, passati negli ultimi cinque da poco più di cento a quasi 2mila, ma anche per passare ad un altro scenario geografico agli ecuadoregni. Oppure, rimanendo comunque su scale dimensionali più ridotte, a ucraini e colombiani. Altre comunità hanno conosciuto una contrazione della loro consistenza numerica: il caso più vistoso è quello dei somali, che nel corso degli ultimi hanno perso oltre un terzo della loro presenza a Torino. Le strutture per età e per genere Gli stranieri immigrati a Torino sono in prevalenza trentenni, e pertanto è in questa fascia che negli ultimi cinque si è avuto l incremento numericamente più cospicuo: quasi 10mila unità in più. Come illustrato nel Graf. 5, però, è proprio questa la fascia d età che percentualmente si è sviluppata meno (eccezion fatta per gli ultrassessantenni, che sono ancora pochissimi e rappresentano poco più del 2% del totale). Raddoppia invece il numero dei quaranta-cinquantenni e quello degli adolescenti. L analisi di breve-medio periodo della strutture per età della popolazione immigrata ci suggerisce scenari apparentemente complessi. Da un lato ci troviamo di fronte ad un progressivo invecchiamento di parte della popolazione adulta: i trentenni erano il 40% dieci fa, ora sono il 30% del totale: c è stato un crescente scivolamento da questa fascia a quella dei quarantenni, e poiché non sembra aumentare rispetto al passato l età media dei nuovi arrivati, si tratta evidentemente di un logico invecchiamento degli stranieri giunti già da più tempo nel nostro paese Graf. 5 Immigrati stranieri a Torino per età: confronto e oltre

13 Da un altra angolazione, bisogna evidenziare che la notevole crescita della componente infantile (di prima e seconda generazione) ha nel tempo spinto l età media degli immigrati stranieri verso il basso: rispetto ai 30,51 di dieci fa, nel 2001 l età media era scesa a 30,17. L emersione di una popolazione sostanzialmente adulta sancita dalla Legge Bossi-Fini (che regolarizzava sulla base di un assunzione lavorativa accertata) ha poi fatto crescere l età media nel Attualmente la tendenza si è ristabilizzata al ribasso (Tab. 4). Tab. 4 Età media della popolazione straniera a Torino - Serie storica Maschi Femmine ,17 30,73 29, ,17 30,64 29, ,61 30,74 30, ,35 30,33 30, ,21 30,18 30,25 Sono dati comunque ben lontani da quelli dei torinesi di cittadinanza italiana, la cui età media è arrivata ai 44,27 per gli uomini e sta toccando i 50 per le donne. Tra gli stranieri, la precedente situazione che vedeva i maschi più anziani delle femmine di oltre anno (ma erano due ancora negli Novanta) si è ribaltata e dal 2004 le donne hanno leggermente superato in media l età degli uomini. Anche tra i vari gruppi nazionali vi sono delle differenze anche notevoli nella struttura per età: prendendo in esame solo i più numerosi, i più anziani risultano essere i filippini (33,4 in media), i peruviani (32 ) e i moldavi (30,6), mentre all opposto si situano egiziani (25,2 ) e cinesi (27,9). Anche il fattore genere rende questa struttura ancora più articolata: tra i filippini, ad esempio, vi sono oltre parecchi di differenza tra uomini (30 ) e donne (oltre 36). Gli uomini sono decisamente più giovani anche tra moldavi, brasiliani e nigeriani. Si riscontra invece il fenomeno opposto tra gli immigrati nordafricani: marocchini (30,4 gli uomini e 27,3 le donne) e soprattutto egiziani (28,3 tra i maschi e 19 per le femmine).

14 Tab. 5 Cittadini stranieri residenti a Torino per fasce decennali d età Serie storica e oltre UNIONE EUROPEA - 15 Austria Belgio Danimarca Finlandia Francia Germania Grecia Irlanda Lussemburgo Paesi Bassi Portogallo Regno Unito Spagna Svezia Unione Europea UNIONE EUROPEA - Allargamento 2004 Cipro Estonia Lettonia Lituania Malta Polonia Repubblica Ceca Slovacchia Slovenia Ungheria Unione Europea - Allargamento Unione Europea ALTRI PAESI EUROPEI Albania Bielorussia Bosnia-Erzegovina

15 e oltre Bulgaria Croazia Macedonia Federazione Russa Islanda Moldova Norvegia Romania San Marino Serbia e Montenegro Svizzera Turchia Ucraina altri paesi europei ASIA Afghanistan Arabia Saudita Armenia Azerbaigian Bangladesh Cambogia Cina Nazionalista Corea Del Sud Filippine Georgia Giappone Giordania Hong Kong India Indonesia Iran Iraq Israele Kazakistan Libano Malaysia Maldive Mongolia Nepal Pakistan Repubblica Popolare Cinese

16 e oltre Singapore Siria Sri Lanka Thailandia Turkmenistan Uzbekistan Vietnam Yemen Yemen Rep.Dem.Pop Asia AFRICA Algeria Angola Benin Burkina Faso Burundi Camerun Capo Verde Centrafricana Rep Congo Costa d Avorio Egitto Eritrea Etiopia Gabon Gambia Ghana Guinea Guinea Bissau Guinea Equatoriale Kenya Liberia Libia Madagascar Malawi Mali Marocco Mauritania Maurizio Mozambico Namibia

17 e oltre Niger Nigeria Repubblica Dem. Congo Ruanda Senegal Seychelles Sierra Leone Somalia Sudafrica Sudan Tanzania Togo Tunisia Zimbabwe Africa AMERICA Argentina Bolivia Brasile Canada Cile Colombia Costarica Cuba Dominica Dominicana Rep Ecuador El Salvador Giamaica Guatemala Guyana Haiti Honduras Messico Nicaragua Panama Paraguay Peru' Portorico Saint Vincent e Grenadine Stati Uniti D'america

18 e oltre Trinidad-Tobago Uruguay Venezuela America OCEANIA Australia Nauru Nuova Zelanda Polinesia Francese Oceania APOLIDI IGNOTA stranieri e oltre UNIONE EUROPEA - 15 Austria Belgio Danimarca Finlandia Francia Germania Grecia Irlanda Lussemburgo Paesi Bassi Portogallo Regno Unito Spagna

19 e oltre Svezia Unione Europea UNIONE EUROPEA - Allargamento 2004 Cipro Estonia Lettonia Lituania Malta Polonia Repubblica Ceca Slovacchia Slovenia Ungheria Unione Europea - Allargamento Unione Europea ALTRI PAESI EUROPEI Albania Bielorussia Bosnia-Erzegovina Bulgaria Croazia Macedonia Federazione Russa Islanda Moldova Norvegia Romania San Marino Serbia e Montenegro Svizzera Turchia Ucraina altri paesi europei ASIA Afghanistan Arabia Saudita

20 e oltre Armenia Azerbaigian Bangladesh Cambogia Cina Nazionalista Corea Del Sud Filippine Georgia Giappone Giordania Hong Kong India Indonesia Iran Iraq Israele Kazakistan Libano Malaysia Maldive Mongolia Nepal Pakistan Repubblica Popolare Cinese Singapore Siria Sri Lanka Thailandia Turkmenistan Uzbekistan Vietnam Yemen Yemen Rep.Dem.Pop Asia AFRICA Algeria Angola Benin Burkina Faso Burundi Camerun

21 e oltre Capo Verde Centrafricana Rep Congo Costa d Avorio Egitto Eritrea Etiopia Gabon Gambia Ghana Guinea Guinea Bissau Guinea Equatoriale Kenya Liberia Libia Madagascar Malawi Mali Marocco Mauritania Maurizio Mozambico Namibia Niger Nigeria Repubblica Dem. Congo Ruanda Senegal Seychelles Sierra Leone Somalia Sudafrica Sudan Tanzania Togo Tunisia Zimbabwe Africa AMERICA Argentina

22 e oltre Bolivia Brasile Canada Cile Colombia Costarica Cuba Dominica Dominicana Rep Ecuador El Salvador Giamaica Guatemala Guyana Haiti Honduras Messico Nicaragua Panama Paraguay Peru' Portorico Saint Vincent e Grenadine Stati Uniti D'america Trinidad-Tobago Uruguay Venezuela America OCEANIA Australia Nauru Nuova Zelanda Polinesia Francese Oceania APOLIDI IGNOTA stranieri

23 e oltre UNIONE EUROPEA - 15 Austria Belgio Danimarca Finlandia Francia Germania Grecia Irlanda Lussemburgo Paesi Bassi Portogallo Regno Unito Spagna Svezia Unione Europea UNIONE EUROPEA - Allargamento 2004 Cipro Estonia Lettonia Lituania Malta Polonia Repubblica Ceca Slovacchia Slovenia Ungheria Unione Europea - Allargamento Unione Europea ALTRI PAESI EUROPEI Albania Bielorussia Bosnia-Erzegovina Bulgaria Croazia Macedonia

24 e oltre Federazione Russa Islanda Moldova Norvegia Romania San Marino Serbia e Montenegro Svizzera Turchia Ucraina altri paesi europei ASIA Afghanistan Arabia Saudita Armenia Azerbaigian Bangladesh Cambogia Cina Nazionalista Corea Del Sud Filippine Georgia Giappone Giordania Hong Kong India Indonesia Iran Iraq Israele Kazakistan Libano Malaysia Maldive Mongolia Nepal Pakistan Repubblica Popolare Cinese Singapore Siria Sri Lanka

25 e oltre Thailandia Turkmenistan Uzbekistan Vietnam Yemen Yemen Rep.Dem.Pop Asia AFRICA Algeria Angola Benin Burkina Faso Burundi Camerun Capo Verde Centrafricana Rep Congo Costa d Avorio Egitto Eritrea Etiopia Gabon Gambia Ghana Guinea Guinea Bissau Guinea Equatoriale Kenya Liberia Libia Madagascar Malawi Mali Marocco Mauritania Maurizio Mozambico Namibia Niger Nigeria Repubblica Dem. Congo

26 e oltre Ruanda Senegal Seychelles Sierra Leone Somalia Sudafrica Sudan Tanzania Togo Tunisia Zimbabwe Africa AMERICA Argentina Bolivia Brasile Canada Cile Colombia Costarica Cuba Dominica Dominicana Rep Ecuador El Salvador Giamaica Guatemala Guyana Haiti Honduras Messico Nicaragua Panama Paraguay Peru' Portorico Saint Vincent e Grenadine Stati Uniti D'america Trinidad-Tobago Uruguay Venezuela America

27 e oltre OCEANIA Australia Nauru Nuova Zelanda Polinesia Francese Oceania APOLIDI IGNOTA stranieri e oltre UNIONE EUROPEA - 15 Austria Belgio Danimarca Finlandia Francia Germania Grecia Irlanda Lussemburgo Paesi Bassi Portogallo Regno Unito Spagna Svezia Unione Europea UNIONE EUROPEA - Allargamento 2004 Cipro

28 e oltre Estonia Lettonia Lituania Malta Polonia Repubblica Ceca Slovacchia Slovenia Ungheria Unione Europea - Allargamento Unione Europea ALTRI PAESI EUROPEI Albania Bielorussia Bosnia-Erzegovina Bulgaria Croazia Macedonia Federazione Russa Islanda Moldova Norvegia Romania San Marino Serbia e Montenegro Svizzera Turchia Ucraina altri paesi europei ASIA Afghanistan Arabia Saudita Armenia Azerbaigian Bangladesh Cambogia Cina Nazionalista Corea Del Sud

29 e oltre Filippine Georgia Giappone Giordania Hong Kong India Indonesia Iran Iraq Israele Kazakistan Libano Malaysia Maldive Mongolia Nepal Pakistan Repubblica Popolare Cinese Singapore Siria Sri Lanka Thailandia Turkmenistan Uzbekistan Vietnam Yemen Yemen Rep.Dem.Pop Asia AFRICA Algeria Angola Benin Burkina Faso Burundi Camerun Capo Verde Centrafricana Rep Congo Costa d Avorio Egitto Eritrea

30 e oltre Etiopia Gabon Gambia Ghana Guinea Guinea Bissau Guinea Equatoriale Kenya Liberia Libia Madagascar Malawi Mali Marocco Mauritania Maurizio Mozambico Namibia Niger Nigeria Repubblica Dem. Congo Ruanda Senegal Seychelles Sierra Leone Somalia Sudafrica Sudan Tanzania Togo Tunisia Zimbabwe Africa AMERICA Argentina Bolivia Brasile Canada Cile Colombia Costarica

31 e oltre Cuba Dominica Dominicana Rep Ecuador El Salvador Giamaica Guatemala Guyana Haiti Honduras Messico Nicaragua Panama Paraguay Peru' Portorico Saint Vincent e Grenadine Stati Uniti D'america Trinidad-Tobago Uruguay Venezuela America OCEANIA Australia Nauru Nuova Zelanda Polinesia Francese Oceania APOLIDI IGNOTA stranieri

32 e oltre UNIONE EUROPEA - 15 Austria Belgio Danimarca Finlandia Francia Germania Grecia Irlanda Lussemburgo Paesi Bassi Portogallo Regno Unito Spagna Svezia Unione Europea UNIONE EUROPEA - Allargamento 2004 Cipro Estonia Lettonia Lituania Malta Polonia Repubblica Ceca Slovacchia Slovenia Ungheria Unione Europea - Allargamento Unione Europea ALTRI PAESI EUROPEI Albania Bielorussia Bosnia-Erzegovina Bulgaria Croazia Macedonia

33 e oltre Federazione Russa Islanda Moldova Norvegia Romania San Marino Serbia e Montenegro Svizzera Turchia Ucraina altri paesi europei ASIA Afghanistan Arabia Saudita Armenia Azerbaigian Bangladesh Cambogia Cina Nazionalista Corea Del Sud Filippine Georgia Giappone Giordania Hong Kong India Indonesia Iran Iraq Israele Kazakistan Libano Malaysia Maldive Mongolia Nepal Pakistan Repubblica Popolare Cinese Singapore Siria Sri Lanka

34 e oltre Thailandia Turkmenistan Uzbekistan Vietnam Yemen Yemen Rep.Dem.Pop Asia AFRICA Algeria Angola Benin Burkina Faso Burundi Camerun Capo Verde Centrafricana Rep Congo Costa d Avorio Egitto Eritrea Etiopia Gabon Gambia Ghana Guinea Guinea Bissau Guinea Equatoriale Kenya Liberia Libia Madagascar Malawi Mali Marocco Mauritania Maurizio Mozambico Namibia Niger Nigeria Repubblica Dem. Congo

35 e oltre Ruanda Senegal Seychelles Sierra Leone Somalia Sudafrica Sudan Tanzania Togo Tunisia Zimbabwe Africa AMERICA Argentina Bolivia Brasile Canada Cile Colombia Costarica Cuba Dominica Dominicana Rep Ecuador El Salvador Giamaica Guatemala Guyana Haiti Honduras Messico Nicaragua Panama Paraguay Peru' Portorico Saint Vincent e Grenadine Stati Uniti D'america Trinidad-Tobago Uruguay Venezuela America

36 e oltre OCEANIA Australia Nauru Nuova Zelanda Polinesia Francese Oceania APOLIDI IGNOTA stranieri Anche la struttura per genere della popolazione straniera residente a Torino si è alquanto modificata con le trasformazioni intervenute negli ultimi all interno del fenomeno migratorio. Quando l immigrazione straniera proveniva essenzialmente dall Africa settentrionale, dal mondo arabo, dalle regioni maghrebine, il rapporto fra i generi era decisamente a favore della componente maschile, che nel corso degli Novanta si attestava in media sul 60% delle presenze. Negli ultimi invece tale distanza si è progressivamente ridotta, e ormai assistiamo ad un sostanziale equilibrio (Tab. 6 e Graf. 6). Tab. 6 Immigrati stranieri a Torino per genere - Serie storica Maschi Femmine

37 Graf. 6 Immigrati stranieri a Torino per genere Confronto Femmine 41,3% Maschi 58,7% 2005 Femmine 49,0% Maschi 51,0% Questo equilibrio è peraltro il risultato combinato di tante differenze che si possono riscontrare tra i vari gruppi geografici. Tra gli immigrati dall Europa balcanica predomina complessivamente una certa parità numerica (rumeni, serbo-montenegrini, bosniaci), e solo tra gli albanesi si rileva una certa preminenza maschile. Sono invece significativamente a prevalenza muliebre moldavi (60% di donne) e ucraini (ben 77%). Come già accennato in precedenza, tra i nordafricani vi è sempre stata un immigrazione declinata al maschile, e ancora oggi gli uomini sono il 61% dei marocchini, il 67% degli egiziani, il 65% dei tunisini. Sempre rimanendo nel continente a- fricano, troviamo due situazioni sociodemografiche opposte quali il Senegal (87% di maschi) e la Nigeria (68% di componente femminile). In equilibrio stabile i cinesi, mentre i filippini sono caratterizzati da strutture più simili e quelle dei sudamericani: anche in questi casi la prevalenza femminile (Filippine 56%, Perù 63%, Brasile 59% ed Ecuador 64%) ha origine da precise motivazioni sociodemografiche. In ogni caso di significativo divario tra l elemento maschile e quello femminile, nel corso degli assistiamo però ad un progressivo avvicinamento tra i generi dovuto ad una maggior crescita costante della parte minoritaria: solo per fare un esempio particolarmente significativo, fino a dieci fa i marocchini erano al 77% uomini e i filippini al 66% donne.

38 La distribuzione territoriale Uno degli elementi più ricorrenti tra le analisi e gli approfondimenti che si sono succeduti in questi sulle pagine dei Rapporti di questo Osservatorio è quello della progressiva dislocazione degli immigrati stranieri all interno del territorio cittadino. Per illustrare sia la situazione attuale sia quanto risulta da un analisi di periodo, utilizzeremo tre livelli di dati relativi ad una disaggregazione territoriale piuttosto dettagliata quali sono le 92 zone statistiche in cui è tradizionalmente suddiviso il territorio cittadino: l incidenza distributiva (ovvero il peso che ogni zona della città riveste sotto il profilo del fenomeno migratorio), il tasso percentuale stranieri/residenti e l incremento rilevato in ogni singola zona. In questo caso specifico è stato utilizzato un periodo medio-lungo corrispondente al decennio che va dal 1995 al Ciò è dovuto al fatto che queste trasformazioni sono più evidenti in una prospettiva di più grande respiro. La sintesi di questi confronti longitudinali è coerente: le mappe allegate rivelano che non è mai venuta a mancare una vocazione dell insediamento migratorio in quelle zone che per motivi diversi e molteplici hanno fin dall inizio del fenomeno dimostrato un maggior potere attrattivo sui nuovi arrivati. Aree urbane come Porta Palazzo e tutto l asse dei grandi corsi che da lì si dipartono verso la parte settentrionale della città, San Salvario e la zona ospedali fino al confine sud del territorio comunale e l asse di Corso Francia erano e ancora sono sicuramente le parti della città che ospitano il maggior numero di migranti. Porta Palazzo e San Salvario, quartieri simbolo della complessa problematica migratoria, sono però anche zone in cui, nel corso degli ultimi, si è avuto un netto rallentamento della crescita del numero di stranieri. Per illustrare meglio le linee tendenziali della progressiva dislocazione della presenza straniera sul territorio torinese, abbiamo visualizzato graficamente il confronto temporale di tre importanti indicatori: - l incidenza distributiva (ovvero quanto pesa rispetto all intero contesto cittadino la presenza in ogni singola zona); - la proporzione percentuale della componente immigrata straniera rispetto al totale della popolazione residente in ogni singola zona; - la variazione netta della presenza straniera in ogni singola zona. Come d abitudine, è stata scelta la disaggregazione territoriale nelle 92 zone statistiche in cui è suddivisa la superficie comunale. Inoltre, ai fini di una maggiore efficacia di percezione visiva, invece della osservazione di medio periodo adottata fino ad ora, abbiamo preferito dilatare l analisi su un confronto di lungo periodo ( ). Le tre mappe tematiche che sono scaturite da questa triplice analisi statistica offrono una serie di spunti di indagine che potrà certamente essere approfondita in modo più analitico, ma che in questa sede ci limiteremo a delineare in modo più sintetico. L incidenza distributiva della presenza straniera negli ultimi dieci si è disseminata in modo più diffuso sul territorio, con una sorta di divaricazione fra le maggiori direttrici di espansione insediativa e residenziale verso zone semicentrali (si vedano soprattutto le Circoscrizioni 3 e 4, sull asse di Corso Francia, ma anche le zone Molinette- Lingotto e Barriera di Nizza) e pertanto un complessivo alleggerimento delle zone che compongono il centro storico cittadino.la Fig. 2 visualizza invece l evoluzione del tasso percentuale stranieri su totale popolazione residente, e lo fa in misura ancora più eloquente.

39 Fig. 1 L incidenza distributiva della presenza straniera a Torino nel 1995 e nel

40 Fig. 2 Il tasso percentuale stranieri/residenti a Torino nel 1995 e nel

41 Fig. 3 L incremento percentuale nelle varie zone di Torino tra il 1995 e il 2005

42 Si vede bene infatti la deflagrazione dell originaria densità di presenza straniera polarizzata dieci fa nel settore più centrale del tessuto urbano, che tende a dissolversi gradualmente nelle zone centrali per orientarsi in modo più diffuso soprattutto verso le zone semicentrali delle Circoscrizioni 5 e 6. L ultima conferma ci viene dalla terza mappa tematica, relativa all effettiva variazione percentuale verificatasi nelle varie zone della città: in tutto il centro storico l incremento è basso o addirittura molto basso (se non assente), mentre la crescita è notevolissima in buona parte delle fasce semicentrali e periferiche (e quindi a più alta densità residenziale), finora meno interessate al fenomeno. Fig. 4 Le 10 Circoscrizioni amministrative di Torino