Diffusione di una coltura e comparsa di nuove malattie: la rucola come caso di studio
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1 Diffusione di una coltura e comparsa di nuove malattie: la rucola come caso di studio Giovanna Gilardi, Maria Lodovica Gullino e Angelo Garibaldi Centro di Competenza per l Innovazione in campo agro-anbientale e agro-alimentare (Agroinnova), Università di Torino 8 marzo 2012, Incontri Fitoiatrici, Torino
2 Rucola coltivata e selvatica Rucola coltivata (Eruca sativa sin. E. vesicaria ) Destinata prevalentemente alle produzioni di prima gamma come prodotto in mazzetto. Coltivazioni intensive di pieno campo per la trasformazione in salse. Rucola selvatica: diverse specie tra cui la Diplotaxis muralis (L.) D.C. e la Diplotaxis tenuifolia (L.) D.C. condivide con la lattuga e la valerianella il mercato del prodotto fresco, lavato e pronto al consumo (IV gamma).
3 Nuovi sistemi colturali: IV gamma Aziende distribuite in Lombardia, Veneto, Piemonte, Lazio, Campania e Puglia (circa 376 aziende produttrici). o Alta densità di semina (1,5-2,5 g di seme/m 2 ); o o 6-8 cicli di coltivazione sullo stesso terreno; elevata specializzazione aziendale. In aree di intensiva coltivazione per la produzione di IV gamma, il rischio di insorgenza e diffusione di nuovi dannosi parassiti vegetali è elevato. Regioni Superficie di coltivazione (ha) della rucola selvatica Campania 850 Lombardia 60 Veneto 120 Friuli Venezia 36 Giulia Piemonte 15 Puglia 10 Emilia Romagna 10 Basilicata 7
4 Nuovi sistemi colturali: IV gamma Alterazioni fitopatologiche causate da patogeni tellurici e fogliari su rucola coltivata e selvatica recentemente osservate in Italia: o Tracheofusariosi della rucola coltivata e selvatica; o peronospora della rucola selvatica; o marciume basale da Rhizoctonia solani su rucola selvatica o marciume basale da Sclerotinia sclerotiorum su rucola selvatica; o batteriosi della rucola da Xanthomonas campestris; o Alternariosi da Alternaria japonica su rucola selvatica e coltivata; o necrosi fogliari da Fusarium equiseti su rucola coltivata.
5 TRACHEOFUSARIOSI DELLA RUCOLA Sintomi su rucola coltivata (Eruca vesicaria) e selvatica (Diplotaxis tenuifolia) Sintomi: Riduzione di sviluppo; clorosi fogliare; avvizzimento. I primi sintomi sono osservabili su Eruca vesicaria a partire da temperature del terreno di 15 C. La malattia è causata da Fusarium oxysporum ff. spp. raphani e conglutinans.
6 Tracheofusariosi della rucola Per la prima volta nel mondo, in Lombardia (2002). Attualmente è presente in nord Italia (Piemonte, Lombardia) e centro sud (Lazio e Campania). E confermata la trasmissione mediante seme. DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA
7 F. oxysporum ff. spp raphani e conglutinans SPECIALIZZAZIONE PARASSITARIA Spettro di ospiti limitato alla famiglia delle Brassicacee Elevata suscettibilità del cavolo, del cavolo di Bruxelles, della rapa, del ravanello nei confronti degli isolati di F. oxysporum ottenuti da rucola selvatica e coltivata. La rucola selvatica (Diplotaxis spp.) è meno suscettibile al patogeno rispetto a quella coltivata (Eruca vesicaria).
8 Fusarium oxysporum su rucola 39 isolati di F. oxysporum ottenuti da piante di rucola selvatica colpite e provenienti da 3 diverse aree produttive (Lazio, Lombardia e Piemonte) negli anni Analisi filogenetica della regione IGS isolati virulenti appartengono al gruppo I (F. oxysporum f. sp. raphani )
9 AGENTI DI MARCIUMI Rhizoctonia solani Osservato in Italia su rucola selvatica nel Grave a partire da temperature del terreno di 15 C. Può diffondersi velocemente in semenzaio o su piante adulte assumere una tipica diffusione ad aree circolari di superficie coltivata colpita. Lotta: disinfestazione del terreno (metam Na e dazomet); E riportata una discreta efficacia di di Trichoderma harzianum + T. viride.
10 AGENTI DI MARCIUMI Sclerotinia sclerotiorum Per la prima volta osservato in Italia su rucola selvatica nel Sintomi: appassimento foglie basali, clorosi e marciumi basali. Favorito da condizioni di elevata umidità relativa e da temperature medie (15 C). Lotta: impiego di agrofarmaci registrati (boscalid+pyraclostrobin ); Formulati microbiologici (Coniothyrium minitans; Trichoderma harzianum + T.viride). Interventi agronomici: concimazioni equilibrate, ventilazione delle serre,...
11 Patogeni fogliari Hyaloperonospora parasitica Osservata per la prima volta in Liguria nel 2003 su rucola selvatica (segnalata anche in California, Giappone, Korea e Argentina). Condizioni favorevoli: elevata umidità relativa, bagnatura fogliare e da temperature miti (12-15 C). Ospiti: diverse brassicaceae coltivate (Brassica spp., Raphanus spp., Sinapis spp.) o infestanti (Capsella spp.). Lotta: impiego di agrofarmaci registrati. Non è nota la disponibilità di cultivar resistenti/tolleranti.
12 Patogeni fogliari Alternaria japonica Osservata per la prima volta in Piemonte e Liguria nel 2010 su piante di rucola coltivata e selvatica allevate in tunnel. Sintomi: necrosi fogliari inizialmente puntiformi, a sviluppo rapido circolare, con alone clorotico e rapido disseccamento del lembo. Condizioni favorevoli: elevata umidità relativa, bagnatura fogliare e temperatura compresa tra i 16 e i 23 C.
13 Patogeni fogliari Fusarium equiseti Osservato in Piemonte su rucola coltivata per la prima volta in Italia e nel mondo nel 2011 (temperatura C; alta UR); Sintomi: vaiolature bianche della dimensione compresa tra 1-3 mm e mm, margine netto con alone di colore purpureo, rapida fessurazione: le foglie sembrano come impallinate.
14 Considerazioni sulla difesa Impiego di strategie di prevenzione. Utilizzo di seme di qualità esente da parassiti, certificato e risanato. Necessità di sviluppo di metodi diagnostici sensibili, rapidi ed economici. Collaborazione tra gli operatori del settore: Aziende agricole - Ditte sementiere - Enti di ricerca. Investimento nella ricerca di cultivar resistenti e rispondenti alle esigenze del mercato (Impiego della lotta genetica -cv resistenti). Impiego integrato delle strategie di difesa disponibili.
15 Lavoro svolto con finanziamento della Regione Piemonte, programma Asse I, Misura I.1.1., Piattaforma Agroalimentare nell ambito del progetto SAFEFOODCONTROL Sviluppo di sistemi e tecnologie innovative per la produzione, conservazione, trasformazione e valorizzazione dell orto-frutticoltura piemontese di qualità.
16 RINGRAZIAMO LE AZIENDE, I TECNICI, E I DIVERSI OPERATORI DEL SETTORE PER IL LORO CONTRIBUTO E PROFESSIONALITA.
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