SISTEMI DI GESTIONE INTEGRATI 231, Sicurezza, Ambiente e Qualità

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1 Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE INTEGRATI 231, Sicurezza, Ambiente e Qualità Relatore: Francesco Naviglio Segretario Generale di AiFOS ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014

2 Perché questo Convegno?

3 Il Focus su cui concentrarsi Approfondire le relazioni e come si integrano, all interno di una azienda, un modello organizzativo ed i suoi sistemi di gestione per soddisfare quanto previsto dall art. 30 del D.Lvo 81/2008 3

4 Di cosa parliamo COSA Modello Organizzativo Sistemi di Gestione LA FINALITA Sono il contenitore Fanno funzionare l azienda 4

5 Di cosa parliamo Paradigma Cosa si intende A cosa si paragona Cosa rappresenta Modello Organizzativo Layout Organizzativo Hardware Organizzativo Azienda Statica Sistema di Gestione Schema (o flusso) di Funzionamento Software Organizzativo Azienda Dinamica 5

6 Rappresentazione Grafica ESISTE IN NATURA? 6

7 Rappresentazione Grafica IL MODELLO ORGANIZZATIVO AZIENDA Contabilità Risorse Umane Produzione Magazzino Commerciale Finanza AZIENDA 7

8 Perché un sistema di gestione della Salute e della Sicurezza sul Lavoro

9 Art. 30 D. Lgs. n. 81/2008 MOG Il tema della relazione e integrazione, all interno di una organizzazione, di un modello organizzativo e del sistema di gestione della salute e sicurezza dei lavoratori è stato introdotto dall art. 30 del D.Lgs 81/2008 9

10 Art. 30 D. Lgs. n. 81/2008 MOG Il D. Lgs. n. 81/2008 si è basato su un modello di prevenzione che si sviluppa all interno dell ambiente di lavoro. Le novità introdotte non sono solo di tipo tecnico, quanto piuttosto di tipo politico, metodologico ed organizzativo. Nel contesto, infatti, trova radice il principio della pianificazione e della gestione della sicurezza, un principio assente nella normativa precedente. 10

11 Art. 30 D. Lgs. n. 81/2008 MOG ORGANIZZAZIONE E GESTIONE Il modello di organizzazione e il sistema di gestione deve essere adottato ed efficacemente attuato, assicurando un sistema aziendale che rispetti tutti gli obblighi giuridici relativi: al rispetto degli standard tecnico strutturali per attrezzature, impianti, luoghi di lavoro, agenti chimici, fisici e biologici; alle attività di valutazione dei rischi e di predisposizione delle misure di prevenzione e protezione conseguenti; alle attività di natura organizzativa, quali emergenze, primo soccorso, gestione degli appalti, riunioni periodiche sulla sicurezza, consultazioni dei rappresentanti per la sicurezza; 11

12 Art. 30 D. Lgs. n. 81/2008 MOG ORGANIZZAZIONE E GESTIONE alle attività di sorveglianza sanitaria; alle attività di informazione e formazione dei lavoratori; alle attività di vigilanza con riferimento al rispetto delle procedure e delle istruzioni di lavoro da parte dei lavoratori; alla acquisizione di documentazioni e certificazioni obbligatorie; alle periodiche verifiche dell applicazione e dell efficacia delle procedure adottate. 12

13 Art. 30 D. Lgs. n. 81/2008 MOG ORGANIZZAZIONE E GESTIONE Ogni Sistema di Gestione deve prevedere: idonei sistemi di registrazione; una articolazione di funzioni che assicuri le competenze tecniche ed i poteri necessari per la verifica, valutazione, gestione e controllo dei processi un idoneo sistema di controllo sull attuazione e sul mantenimento nel tempo delle condizioni di idoneità; un riesame periodico del sistema di gestione. Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza British Standard OHSAS 1800:2007. Linee guida UNI INAIL per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro, 28 settembre

14 Obiettivi di un SGSL Orientare l organizzazione alla sicurezza, come elemento essenziale della vita produttiva. A tale fine, è necessario, prima ancora di essere obbligatorio, che l applicazione del D. Lgs. n. 81/2008 porti all adozione di un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro, pianificato, attuato, monitorato e migliorato nel tempo. 14

15 Obiettivi di un SGSL Orientare l organizzazione alla sicurezza, come elemento essenziale della vita produttiva. 15

16 Sistema di gestione per la sicurezza DEFINIZIONE Parte del modello organizzativo che facilita la gestione dei rischi per la salute e sicurezza sul lavoro, associati agli interessi economici e produttivi dell organizzazione. Include la struttura organizzativa, le attività di pianificazione, le responsabilità, le pratiche, le procedure, i processi e le risorse necessarie per lo sviluppo, l implementazione, la revisione ed il mantenimento della politica della salute e sicurezza. 16

17 Sistema di gestione per la sicurezza SCOPI 1. Ridurre i costi della salute e sicurezza compresi quelli derivanti da: incidenti, infortuni, malattie correlate al lavoro. 2. Aumentare l efficienza e le prestazioni dell organizzazione. 3. Contribuire a migliorare i livelli di salute e sicurezza sul lavoro. 4. Migliorare l immagine interna ed esterna dell organizzazione. 17

18 Sistema di gestione per la sicurezza MODALITÀ DI GESTIONE La gestione dell organizzazione deve tendere al miglioramento della salute e sicurezza, basando le proprie azioni a principi di: orientamento al cliente (lavoratore), Utilizzare la leadership, coinvolgimento del personale, approccio per processi, approccio sistemico alla gestione, miglioramento continuo, decisioni basate su dati di fatto, 18

19 Sistemi di gestione come processo Con l adozione di un sistema di gestione, l organizzazione, dopo avere intrapreso una determinata azione, deve verificarne l efficacia attraverso la misurazione e il monitoraggio di idonei indicatori. 19

20 Analisi preliminare Primo passo è una analisi preliminare per evidenziare i punti focali dell organizzazione in relazione alla salute e sicurezza sul lavoro. Ciò consente una prima definizione della politica della sicurezza. Nell analisi sono coinvolti vertici aziendali, parti interessate ed il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. 20

21 Analisi preliminare Dati Aziendali Notizie generali sull azienda, dati identificativi dell unità produttiva. Elenco delle figure del Servizio di Prevenzione e Protezione, specificando le date degli incarichi. Attività esercitate dall azienda e suo organigramma con indicazione delle funzioni. Caratteristiche edilizie degli edifici, aspetti distributivi e destinazioni d uso. Progetti ed autorizzazioni. Caratteristiche impiantistiche

22 Analisi preliminare Dati Gestionali Schema dei processi lavorativi. Dati occupazionali distinti per tipologia di personale. Individuazione dei rischi, esiti dei sopralluoghi di indagine e delle misurazioni. Misure di riduzione dei rischi, preventive e protettive, distinte per tipologia di rischi presenti. Attività di formazione in relazione all analisi dei bisogni. Sorveglianza sanitaria e misure preventive e protettive. 22

23 Definizione della Politica aziendale Vision: Indica i valori essenziali e le convinzioni dell organizzazione in tema della salute e sicurezza sul lavoro. Mission: Indica i principi d azione e gli obiettivi a cui tende l organizzazione. Impegno del vertice: Indica gli obblighi che i vertici si assumono. Messa a disposizione di adeguate risorse e comunicazioni ai clienti e ai fornitori, e più in generale a tutti coloro che hanno un interesse nei riguardi dell azienda. 23

24 Destinatari della Politica aziendale La politica si rivolge verso l interno per dimostrare l impegno dell organizzazione alla tutela della salute e sicurezza dei propri lavoratori. La politica si rivolge all esterno: messa a disposizione dei clienti o dei fornitori, e più in generale a tutti coloro che hanno un interesse nei riguardi dell azienda. 24

25 Obiettivi della Politica dell organizzazione Nella politica l organizzazione esprime il proprio impegno: al rispetto della legislazione; alla responsabilità nella gestione della salute e sicurezza sul lavoro dell intera organizzazione aziendale, dal datore di lavoro sino ai singoli lavoratori; a considerare la salute e sicurezza sul lavoro parte integrante della gestione aziendale; all orientamento al miglioramento continuo ed alla prevenzione; a fornire le risorse umane e strumentali necessarie. 25

26 Obiettivi della Politica dell organizzazione Inoltre l organizzazione deve impegnarsi a: sensibilizzare e formare i lavoratori; coinvolgere e consultare i lavoratori, anche attraverso i loro rappresentanti per la sicurezza; effettuare il riesame periodico della politica per la sicurezza e del sistema di gestione; diffondere in azienda gli obiettivi per la salute e sicurezza sul lavoro ed i relativi programmi di attuazione. 26

27 Diffusione della documentazione La Politica di sicurezza viene illustrata e diffusa a tutto il personale ed esposta nei principali locali. Questo documento è disponibile per il pubblico e viene fornito a chiunque ne faccia richiesta. In occasione di incontri pubblici, mostre, fiere, convention, assemblee, ecc. viene distribuito a tutti coloro che lo richiedono. 27

28 Pianificazione Requisiti chiave del processo Definizione e graduazione degli obiettivi. Determinazione dei criteri di valutazione per dimostrare l effettivo raggiungimento degli obiettivi. Predisposizione di un piano per il raggiungimento di ciascun obiettivo. Definizione delle risorse necessarie, comprese quelle economiche. Modalità di verifica del raggiungimento degli obiettivi. 28

29 Pianificazione Gli elementi La pianificazione costituisce uno dei cardini fondamentali del sistema. Inoltre, essa consente di avere esatta conoscenza dei compiti che sono affidati a ciascuno e delle relative responsabilità. I primi elementi considerati nella pianificazione sono: l individuazione dei requisiti legali cui l azienda deve attenersi; l individuazione dei pericoli; la valutazione del rischio ed il controllo del rischio con adeguate misure e provvedimenti. 29

30 Obiettivi I requisiti chiave Definizione e graduazione degli obiettivi. Determinazione dei criteri per la misura del raggiungimento degli obiettivi (indicatori di risultato). Realizzazione di un piano specifico per ogni obiettivo comprendente: a. definizione delle risorse necessarie, comprese quelle economiche; b. revisione delle modalità di verifica del raggiungimento degli obiettivi. 30

31 Obiettivi Gli obiettivi devono essere specifici, misurabili, raggiungibili, pertinenti, tempestivi. 31

32 Struttura ed organizzazione Il sistema di gestione deve descrivere: la struttura organizzativa; le responsabilità; I regolamenti; i processi; le procedure; le risorse per realizzare la politica per la salute e sicurezza sul lavoro. Il sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro deve essere adeguato alle attività aziendali, alla natura ed alle dimensioni dei rischi. 32

33 Organizzazione aziendale della sicurezza RLS rappresentante dei lavoratori per la sicurezza consulenti MEDICO COMPETENTE DATORE DI LAVORO SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE responsabile del servizio addetti al servizio lavoratori incaricati della prevenzione incendi lavoratori incaricati del pronto soccorso lavoratori incaricati per l emergenza 33

34 I capisaldi di un Sistema di Gestione

35 Le responsabilità Responsabilità coerenti con lo schema organizzativo e funzionale dell azienda. Compiti organizzativi ed operativi contenenti quelli relativi alle attività di sicurezza, con le responsabilità connesse. Funzioni e compiti dell RSPP, degli addetti dell SPP, dell RLS, degli addetti alla gestione delle emergenze e del medico competente rese note a tutti i livelli aziendali. Politica, organizzazione, risorse sono responsabilità del datore di lavoro. 35

36 Coinvolgimento del personale Sostegno ed impegno dei dipendenti. Conoscenza ed esperienza dei lavoratori. Fornire le informazioni. Organizzare la formazione. L azienda deve definire modalità adeguate per realizzare il coinvolgimento dei lavoratori e/o dei loro rappresentanti per attuare la consultazione preventiva per la valutazione dei rischi e la definizione delle misure preventive. 36

37 Coinvolgimento del personale Favorire la designazione dell RLS o dell RLST. Dare libero accesso alla valutazione del rischio ed alla documentazione. Formazione per incaricati antincendio, evacuazione, primo soccorso 37

38 Formazione ed addestramento Definire e mantenere attive le modalità per assicurare che il personale sia ad ogni livello consapevole: dell importanza della conformità delle proprie azioni rispetto alla politica ed ai requisiti del sistema di gestione; delle conseguenze delle proprie attività nei confronti della sicurezza; delle conseguenze dovute ad uno scostamento da quanto stabilito in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Organizzare formazione e addestramento secondo i fabbisogni rilevati periodicamente, anche attraverso la consultazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti. 38

39 Comunicazione La circolazione delle informazioni è un elemento fondamentale per garantire livelli adeguati di consapevolezza ed impegno riguardo alla politica della sicurezza. Il principio ispiratore è la cooperazione tra tutti i soggetti interessati, interni e/o esterni all impresa. La cultura aziendale deve dare risonanza al flusso informativo tramite la partecipazione attiva di tutto il personale. 39

40 Comunicazione Per sviluppare la cooperazione fra tutti i livelli aziendali, realizzando una diffusione delle informazioni dall alto verso il basso e viceversa. Al personale esterno: committenti, fornitori, collaboratori esterni. Al pubblico: clienti, visitatori, soggetti interessati. Alle autorità. 40

41 Integrazione e coerenza del SGSL con i processi aziendali Integrazione e coerenza Il sistema di gestione della sicurezza deve integrarsi ed essere coerente con la gestione complessiva dell impresa. In ogni processo aziendale, oltre a determinare rischi e misure di prevenzione, è necessario determinare anche l influenza che lo svolgimento di tale processo ha: sulle problematiche della salute e sicurezza di tutti i processi correlati; sul funzionamento del sistema di gestione della salute e la sicurezza sul lavoro; sul raggiungimento degli obiettivi. Sull andamento complessivo della produzione 41

42 In Conclusione Attuare tutto ciò significa rispettare quanto previsto da: Articolo 30 Modelli di organizzazione e di gestione 1. Il modello di organizzazione e di gestione idoneo ad avere efficacia esimente della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica di cui al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, deve essere adottato ed efficacemente attuato, assicurando un sistema aziendale per l adempimento di tutti gli obblighi giuridici relativi..

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