Scheda regionale. Basilicata

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1 Scheda regionale La popolazione della è concentrata per lo più nei grossi centri; infatti, il 56% abita nei 12 comuni più grandi (con più di ab.), il 27% vive nei centri medi, cioè quelli compresi tra i e i ab., il restante 17% vive nei piccoli comuni. I comuni sono in tutto 131 e la densità abitativa è di 59,1 abitanti/km 2. La è ancora oggi una delle regioni più povere del paese, ma la sua economia è cresciuta in maniera significativa negli ultimi 20 anni, anche grazie alla scoperta del petrolio, tant'è che oggi il suo PIL pro capite è il più alto del Sud Italia. La struttura sanitaria è composta da 5 Aziende USL, da 1 Azienda Ospedaliera, da 1 Centro Oncologico di Riferimento e 1 una Casa di Cura privata accreditata per complessivi 17 plessi ospedalieri raggruppati in 7 Presidi Ospedalieri Unificati. I Distretti presenti sul territorio fanno riferimento ad una popolazione inferiore ai ab. e in nessun caso coincidono semplicemente con l azienda territoriale o hanno una direzione unica a livello aziendale. È da sottolineare Popolazione media residente Anno 2006 Totale Maschi Femmine Dati strutturali Anno Numero Posti letto Posti per ab. Strutture pubbliche* ,1 Strutture private accreditate** ,1 Case di cura private (non accreditate) Dati strutturali Anno Italia Numero Posti letto Posti per ab. Strutture pubbliche* ,7 Strutture private accreditate** ,9 Case di cura private (non accreditate) * Aziende Ospedaliere, Ospedali a Gestione Diretta, Policlinici Universitari, Istituti a Carattere Scientifico, Ospedali Classificati o Assimilati, Istituti Presidio della ASL, Enti di Recerca ** Case di cura accreditate Le fonti dei dati delle schede regionali Dati generali della regione e popolazione residente (2005) Fonte: Dati sullo stato di salute e la qualità dell assistenza ( ) Fonte: Rapporto Osservasalute Prex S.p.A Dati strutturali (2004) Fonte: Ministero della Salute. Annuario Statistico del Servizio Sanitario Nazionale Attività gestionali ed economiche delle A.S.L. e Aziende Ospedaliere - Anno ,55 Maggio 2005

2 come l attività sanitaria sia per oltre il 95% di tipo pubblico (il 96,8% dei p.l. totali in regime ordinario è in strutture pubbliche) con servizi erogati direttamente dalle strutture pubbliche (ASL e AO) o in regime di convenzione. Su base regionale è attiva la rete dell emergenza urgenza e l ADI. Sempre su base regionale sono attivi tre programmi di screening per i tumori della mammella e della cervice uterina dal 1999 e del colon-retto dal La popolazione della è in costante calo demografico, si è passati, infatti, da nel 2005 a nel Ciò è determinato sia da una diminuzione globale delle nascite, l indice di fecondità complessivo nel 2006 risulta pari a 36,3 (per donne residenti), in diminuzione dal 2003 quando era 37,7 sia da un saldo migratorio totale negativo di unità. L'emigrazione su larga scala ha fatto sì che la popolazione lucana crescesse soltanto del 12% nel ventesimo secolo, il tasso di crescita più basso in Italia. Dopo un'interruzione negli anni novanta è ripresa in modo significativo l'emigrazione sia verso regioni più ricche, sia interna in cui si spopolano i centri più piccoli e si popolano i due capoluoghi e le altre città più popolose. È da sottolineare che la popolazione straniera residente in è pari a poco meno dell 1% contro una media nazionale di poco superiore al 4% (Istat 2005). Le maggiori perdite nel saldo di popolazione si hanno nelle fasce di età comprese fra i 20 ed i 39 anni e globalmente si registra un progressivo invecchiamento della popolazione con l 1,96% di anziani oltre gli 85 anni peraltro ancora al di sotto della media nazionale che è del 2,15%. Descrizione dei risultati La speranza di vita alla nascita, in lieve risalita tra gli uomini nel 2006 è pari a 77,9 anni, al di sotto della media nazionale 78,3 e di 83,6 per le donne, poco al di sotto di quella italiana di 83,9 anni. I tassi di mortalità oltre il primo anno di vita sono in calo rispetto al 2003: per gli uomini si registra uno dei valori minimi 88,14 per abitanti nel 2004, contro una media italiana di 93,26; per le donne 55,27, poco più alto della media nazionale (54,2). Il tasso di mortalità per malattie del sistema circolatorio, legato a stili di vita modificabili, è più alto di quello italiano. Minore di quella italiana rimane la mortalità per tumore. Per le donne e per i tumori del colon-retto si osserva una mortalità di 2,06 per , in aumento e maggiore di quella italiana (1,89). In calo come già osservato in precedenza la mortalità per cancro della mammella che si attesta a 1,59 per contro il 2,76 italiano. Piramidi per cittadinanza, sesso e età: Italia, - 01/01/2006 Nota: all interno delle piramidi, in colore più scuro, è rappresentata la popolazione residente straniera

3 Aspetti demografici Tasso fecondità totale Saldo migratorio totale Indice di invecchiamento % anziani di età 85 e oltre , , ,23 134,81 1,80 1,96 Italia 1.293, , ,86 138,89 1,98 2,15 Sopravvivenza e mortalità Speranza di vita alla nascita* Speranza di vita a 65 anni* Speranza di vita a 75 anni* 2005 M 2005 F 2006 M 2006 F 2005 M 2005 F 2006 M 2006 F 2005 M 2005 F 2006 M 2006 F 77,7 83,2 77,9 83,6 17,6 21,0 17,7 21,3 10,7 12,8 10,8 13,0 Italia 77,8 83,5 78,3 83,9 17,4 21,2 17,7 21,5 10,6 13,1 10,8 13,3 Tasso std di mortalità oltre il primo anno di vita (per ) Tasso std di mortalità malattie sistema circolatorio (per )* Tasso std di mortalità per tumori (per )* 2003 M 2003 F 2004 M 2004 F 2003 M 2003 F 2004 M 2004 F 2003 M 2003 F 2004 M 2004 F 91,99 56,16 88,14 55,27 38,11 27,33 37,10 24,59 25,28 11,49 25,11 14,20 Italia 101,49 60,36 93,26 54,22 38,23 25,50 34,45 22,16 32,80 16,69 32,06 16,84 Tasso std di mortalità per malattie apparato respiratorio (per )* Tasso std di mortalità per malattie apparato digerente (per )* Tasso std di mortalità per cause violente (per )* 2003 M 2003 F 2004 M 2004 F 2003 M 2003 F 2004 M 2004 F 2003 M 2003 F 2004 M 2004 F 8,86 3,30 6,26 2,30 4,29 2,53 4,20 3,08 6,68 1,88 5,11 1,45 Italia 8,51 3,31 6,83 2,57 4,43 2,57 4,03 2,39 5,52 2,35 4,93 2,11 Tasso std di mortalità tumori stomaco (per )* Tasso std di mortalità tumori colon-retto-ano (per )* Tasso std di mortalità tumori trachea bronchi polmoni (per )* Tasso std di mortalità tumori mammella per le donne (per )* 2003 M 2003 F 2004 M 2004 F 2003 M 2003 F 2004 M 2004 F 2003 M 2003 F 2004 M 2004 F ,66 1,03 1,78 1,08 3,11 1,70 2,76 2,06 6,32 0,66 5,49 0,80 2,00 1,59 Italia 2,17 1,02 2,22 1,08 3,16 1,86 3,19 1,89 8,93 1,64 8,66 1,76 2,96 2,76 * dati provvisori Fattori di rischio e stili di vita Il fumo, il peso, l'alcol e l'alimentazione Prevalenza di fumatori di 14 anni e oltre % persone obese % persone in sovrappeso Prevalenza consumatori bevande alcoliche di 11 anni e oltre % consumo verdure* % consumo ortaggi* % consumo frutta* M 2005 F ,9 19,6 10,2 12,0 41,6 39,8 84,3 50,7 25,4 31,9 30,0 25,2 80,3 82,5 Italia 25,0 22,0 9,0 9,9 33,6 34,7 82,1 58,1 48,5 48,9 42,4 40,8 76,7 77,3 * almeno una volta al giorno di persone di 3 anni e oltre Copertura vaccinale Tasso copertura vaccinale antinfluenzale (per 100) Stagione Stagione < 5 anni Totale < 5 anni Totale 1,2 1,7 2,3 8,4 69,9 18,3 3,0 3,4 1,9 12,2 64,5 19,9 Italia 4,0 3,1 3,5 6,9 63,4 17,5 5,8 4,7 2,8 8,4 68,3 19,4 Screening mammografico Incidenti Estensione effettiva % (50-69 anni) Tasso std di mortalità per incidenti: mezzi di trasporto (per ) Tasso di incidenti stradali (per 1.000) Tasso di infortuni sul lavoro Tasso di mortalità per infortuni sul lavoro * Italia M 2002 F ,04 0,44 1,24 1, , ,26 7,36 11,15 Italia 1,99 0,48 3,86 3, , ,83 7,54 6,95 * dati preliminari

4 Ambiente Media annua delle concentrazioni medie giornaliere di PM 10 N medio gg di superamento limite delle concentrazioni medie giornaliere di PM n.s. 26 n.s. 11 Italia n.s. = non significativo Malattie cardiovascolari in regime ordinario malattie cerebrovascolari in regime ordinario ictus ischemico in regime ordinario malattie ischemiche in regime ordinario infarto acuto del miocardio 2003 M 2003 F 2003 M 2003 F 2003 M 2003 F 2003 M 2003 F 431,63 288,82 247,82 191,92 547,12 208,65 169,56 53,62 Italia 540,75 385,73 304,30 237,07 657,83 261,08 244,01 95,38 Tasso std di mortalità ospedaliera malattie cerebrovascolari Tasso std di mortalità ospedaliera ictus ischemico Tasso std di mortalità ospedaliera malattie ischemiche Tasso std di mortalità ospedaliera infarto acuto del miocardio 2003 M 2003 F 2003 M 2003 F 2003 M 2003 F 2003 M 2003 F 21,38 8,80 14,50 7,90 15,50 7,13 11,91 6,86 Italia 40,01 30,91 25,40 21,20 24,56 14,23 18,76 11,23 Malattie metaboliche Tasso std di mortalità per diabete mellito (per ) per diabete mellito (per ) 2001 M 2001 F 2002 M 2002 F 2002 M 2002 F 2003 M 2003 F 3,50 4,14 3,85 4,00 10,48 12,19 12,85 13,02 Italia 3,12 3,04 3,14 2,84 10,42 9,59 10,02 9,02 Malattie infettive Tasso di incidenza AIDS Tasso std di incidenza salmonellosi (non tifoide) Tasso std di incidenza epatite A Tasso std di incidenza diarree infettive ,8 0,8 10,88 8,27 1,34 1,17 0,00 0,18 Italia 1,8 1,7 34,27 15,89 3,33 4,25 2,31 4,44 Tumori Tasso std medio di incidenza Tutti i tumori Tumore mammella delle donne Tumore colon-retto Tumore polmone M F M F M F 419,47 327,51 96,35 83,52 51,42 71,34 9,97 Italia 455,34 391,71 123,73 90,31 61,54 92,01 22,15 Disabilità Tasso std di persone con disabilità di 6 anni e oltre che vivono in famiglia (per 1.000) Speranza di vita libera da disabilità a 15 anni Speranza di vita libera da disabilità a 65 anni Famiglie che avrebbero bisogno dell ADS* con almeno una persona disabile (per 100) M F M F ,8 60,0 62,3 14,5 14,9 33,1 Italia 4,8 60,5 63,5 14,9 16,1 32,8 * ADS = Assistenza Domiciliare Sanitaria Salute mentale e dipendenze per patologia psichica (per ) Tasso di mortalità per abuso stupefacenti anni 2001 M 2001 F 2004 M 2004 F ,7 47,0 51,0 44,5 1,59 2,81 Italia 57,6 54,9 53,1 51,0 2,52 2,15

5 Salute materno-infantile Tasso std di abortività volontaria (per 1.000) Rapporto std di abortività spontanea (per 1.000) % parti cesarei ,5 8,6 131,7 143,9 50,5 50,4 Italia 9,3 9,7 113,1 124,8 37,7 38,2 Salute degli immigrati Nati da genitori entrambi stranieri Tasso std di mortalità di stranieri residenti M 2004 F ,22 3,12 Italia ,62 12,74 Assetto economico-finanziario Spesa sanitaria pubblica pro capite (in ) Disavanzo sanitario pubblico pro capite (in ) Utile o perdita media di esercizio pro capite delle Asl (in ) ,40-61,08 Italia , ,10 Assetto istituzionale-organizzativo % posti letto in regime ordinario in istituti pubblici % posti letto in regime ordinario in istituti privati accreditati % posti letto in regime ordinario in istituti privati ,5 96,8 2,5 3,2 2,5 3,2 Italia 77,8 77,0 19,1 19,9 22,2 23,0 Assistenza territoriale Tasso std medio di dimissioni osp per complicanze a lungo termine per asma (per 1.000) Tasso std medio di dimissioni osp per complicanze a lungo termine per diabete mellito (per 1.000) Assistenza farmaceutica Consumo farmaci a carico del SSN in DDD/1.000 ab die* Spesa farmaceutica lorda pro capite a carico del SSN (in ) ,23 0,13 0,92 0,80 Italia 0,21 0,19 0,51 0, ,7 213,2 Italia ,6 228,8 * numero medio di dosi di farmaco consumate giornalmente ogni abitanti Assistenza ospedaliera in regime ordinario in regime day hospital Degenza media grezza ,14 203,31 146,97 136,24 66,17 67,08 6,7 6,9 Italia 212,28 207,79 146,22 141,00 66,05 66,78 6,7 6,7 Trapianti Tasso donatori d'organo segnalati (PMP) Tasso donatori d'organo utilizzati (PMP) Tasso donatori d organo effettivi (PMP) % di trapianti eseguiti su pazienti residenti % di trapianti eseguiti su pazienti residenti in altra regione ,7 33,5 8,4 11,7 8,4 13,4 87,5 12,5 Italia 34,4 36,6 19,6 20,0 21,0 21,7 65,0 35,0 PMP = per milione di popolazione

6 Grafico 1 - Stili di vita e stato di salute della popolazione m1 = Tasso std di mortalità oltre il primo anno di vita, M m2 = Tasso std di mortalità oltre il primo anno di vita, F m3 = Tasso std di mortalità malattie sistema circolatorio, M m4 = Tasso std di mortalità malattie sistema circolatorio, F m5 = Tasso std di mortalità per tumori, M m6 = Tasso std di mortalità per tumori, F m7 = Tasso std di mortalità per cause violente, M m8 = Tasso std di mortalità per cause violente, F ss9 = Tasso di incidenti stradali ss10 = Tasso di infortuni sul lavoro ss11 = Tasso std di persone con disabilità di 6 anni e oltre che vivono in famiglia ss12 = Tasso incidenza AIDS ss13 = Tasso std incidenza epatite A ss14 = Tasso std incidenza tutti i tumori ss15 = Tasso std incidenza tumore alla mammella delle donne sv16 = Prevalenza di fumatori di 14 anni e oltre sv17 = Percentuale di persone obese sv18 = Percentuale di persone in sovrappeso sv19 = Prevalenza consumatori bevande alcoliche di 11 anni e oltre, M sv20 = Prevalenza consumatori bevande alcoliche di 11 anni e oltre, F sv21 = Percentuale di consumo di verdure sv22 = Percentuale di consumo di ortaggi sv23 = Percentuale di consumo di frutta sv24 = Tasso std di abortività volontaria Grafico 2 - Domanda, offerta e utilizzo delle risorse sanitarie os1 = per diabete mellito, M os2 = per diabete mellito, F os3 = per patologia psichica, M os4 = per patologia psichica, F os5 = in regime ordinario per malattie cerebrovascolari, M os6 = in regime ordinario per malattie cerebrovascolari, F os7 = in regime ordinario per malattie ischemiche, M os8 = in regime ordinario per malattie ischemiche, F os9 = os10 = Posti letto per abitanti in strutture pubbliche rs11 = Tasso donatori d organo segnalati rs12 = Tasso donatori d organo utilizzati rs13 = Tasso donatori d organo effettivi rs14 = Spesa sanitaria pubblica pro capite rs15 = Consumo farmaci a carico del SSN in DDD/1.000 abitanti Die rs16 = Spesa farmaceutica lorda pro capite a carico del SSN rs17 = Tasso std medio di dimissioni ospedaliere per complicanze a lungo termine per asma rs18 = Tasso std medio di dimissioni ospedaliere per complicanze a lungo termine per diabete mellito rs19 = Tasso copertura vaccinale antinfluenzale rs20 = Screening mammografico Per ottenere una visione globale della situazione della singola regione rispetto al dato nazionale, sono stati creati due grafici a stella a partire dagli indicatori contenuti nella scheda regionale. Le osservazioni rappresentate mediante questi grafici assumono la forma di una stella, con un raggio per ogni indicatore. L origine dei grafici è posta uguale al valore minimo assunto dall insieme degli indicatori rappresentati. Se il punto della regione è più esterno di quello dell Italia significa che per quell indicatore la regione presenta un valore più elevato della media italiana (e viceversa). Per ciascun indicatore è stato considerato l ultimo anno disponibile. Per permettere una corretta interpretazione dei grafici, è stato necessario provvedere ad una standardizzazione dei dati poiché, ciascun indicatore si riferisce ad una diversa unità di misura. La tecnica adottata fa riferimento alla seguente espressione: dove i indica la regione e j l indicatore, min(x j ) (o max (X j )) è il valore minimo (o massimo) dell indicatore j tra le regioni. Questa trasformazione è costante per cambiamenti di scala e consente di portare il campo di variazione dei dati tra 0 e 100 mantenendo la diversità tra medie e varianze degli indicatori coinvolti. Il primo grafico considera gli stili di vita e lo stato di salute della popolazione, con il colore verde sono stati rappresentati gli indicatori sulla mortalità; con il colore bordeaux gli indicatori dello stato di salute eccetto la mortalità precedentemente considerata; infine il colore giallo si riferisce agli indicatori sugli stili di vita. Il secondo grafico tiene conto degli indicatori rappresentativi dell offerta della domanda e dell utilizzo delle risorse sanitarie presenti nella regione, in particolare il colore verde identifica gli indicatori relativi all attività ospedaliera in senso stretto, il colore giallo, invece, gli indicatori relativi al resto del sistema sanitario. A cura di: Dott.ssa Alessia D Errico

7 Riguardo agli stili di vita la non è tra le regioni più virtuose anche se il 58,2% della popolazione regionale over-14 è non fumatore contro una media nazionale del 53,2%. Vi è il primato di persone adulte (over-18) in soprappeso, il 39,8% della popolazione regionale contro una media nazionale del 34,7% e anche gli obesi (12,0%) sono molti. Non a caso solo il 16% della popolazione pratica sport in modo continuativo, contro una media nazionale del 20,9% e oltre la metà della popolazione regionale non pratica alcuno sport (51,5%). Le scelte alimentari non sono ottimali: è basso il consumo di verdura e ortaggi e solo il 3,1% della popolazione consuma le cinque porzioni al giorno di frutta, ortaggi e verdura raccomandate. Migliori i dati sul consumo di alcol: i non consumatori, nel 2005, sono il 30,61% della popolazione contro la media nazionale del 27,95%; ma non sono pochi gli adolescenti binge-drinkers, il 6,7% degli uomini tra gli 11 e i 18 anni, il 3,53% delle coetanee, contro i valori medi italiani rispettivamente del 7,81 e 3,87. I tassi standardizzati di dimissioni ospedaliere per diabete mellito in regime di ricovero ordinario nel 2004 sono per gli uomini 12,85 per abitanti e per le donne 13,02, sopra la media nazionale che è rispettivamente di 10,02 e 9,02; inoltre, nel 2002, anche la mortalità per diabete è più alta di quella italiana 3,85 contro 3,14 per negli uomini e 4,00 contro 2,84 nelle donne. L incidenza dei tumori cresce di più che nelle altre regioni, sia per gli uomini che per le donne. Il tasso medio standardizzato d incidenza per tutti i tumori maligni è 419,47 per gli uomini e 327,51 per le donne più basso del tasso medio italiano che è rispettivamente di 455,34 e 391,71. Per quanto riguarda la salute materno-infantile valori particolarmente elevati si notano in per l abortività spontanea, con 143,9 casi per nati vivi nel 2004, mentre per quel che riguarda le interruzioni volontarie della gravidanza vi è un valore complessivo di 8,6 casi per donne, inferiore alla media nazionale che è di 9,7. Elevata rimane la percentuale di parti cesarei 50,4% (50,5 nel 2004) dove la media italiana si attesta sul 38,2%. La è tra le regioni con il maggior incremento di consumo di farmaci a carico del SSN nel periodo (33,5%); anche se sia il consumo di farmaci in numero medio di dosi definite giornaliere per ab sia la spesa farmaceutica lorda pro capite a carico del SSN nel 2006 sono al di sotto della media nazionale. Questi consumi non hanno determinato sforamenti nei limiti di spesa nazionali per la farmaceutica. Relativamente all assistenza ospedaliera i tassi di dimissioni ospedaliere, nel anno 2005, sono 136,24 per nel regime ordinario (più basso della media italiana 141,00) e 67,08 per nel Day Hospital (più alto della media italiana 66,78); la degenza media è di 6,9 giorni, leggermente più alta della media italiana 6,7, mentre tra le più alte in Italia è la degenza media pre operatoria pari a 2,6 giorni nel Particolarmente negativo è il dato sui trapianti, dove la fa registrare una percentuale di donatori effettivi sotto la media nazionale (21,7%) nel 2006, 13,4% e, purtroppo, un alta percentuale di opposizioni alla donazione, il 40,0% (contro il 27,9% italiano). I grafici a stella consentono di visualizzare in forma sintetica i principali risultati. Il grafico 1 relativo agli stili di vita ed allo stato di salute della popolazione evidenzia che la, sul fronte degli stili di vita, presenta valori superiori a quelli dell Italia per quanto riguarda la prevalenza di persone in sovrappeso ed obese, la prevalenza di consumatori di bevande alcoliche tra gli uomini e la percentuale di consumo di frutta; mentre sul fronte dello stato di salute emerge la minore frequenza dei tumori (sia come incidenza che come mortalità), ma un maggiore tasso di persone con disabilità che vivono in famiglia, un maggior tasso di infortuni sul lavoro ed una maggiore mortalità per malattie del sistema circolatorio. Nel grafico 2 relativo alla domanda, offerta e utilizzo delle risorse sanitarie emerge chiaramente un maggior tasso di dimissioni ospedaliere per il diabete mellito, ma una minore spesa sanitaria pubblica pro capite.

8 Raccomandazioni Preoccupanti sono i dati sugli stili di vita modificabili che spiegano alcuni dei dati evidenziati dal Rapporto Osservasalute quali l elevata mortalità cardiovascolare o per diabete, l incremento ripido dell incidenza per tumori. Il contrasto a questa occidentalizzazione dei comportamenti individuali che presenta fattori di rischio individuali quali fumo, peso corporeo, alcol ed alimentazione in buona parte peggiori della media italiana è una delle sfide che attende il SSR nei prossimi anni. Sistema che deve puntare sull empowerment e sulla responsabilizzazione di tutti gli attori che non solo devono avere partecipazione attiva alle scelte ma anche render conto delle proprie scelte. Sistema che deve puntare al coinvolgimento ed alla partecipazione informata degli stakeholders di altri sistemi non sanitari per la realizzazione di effetti auspicati ed auspicabili che oggi si realizzano solo su scala ridotta e non uniforme. Ad esempio, la prevenzione primaria legata alla rimozione dei fattori di rischio individuali appartiene alla sanità per quanto riguarda effetti e conoscenze ma la cui realizzazione e mantenimento è sempre più legata ad integrazioni fra sistemi in cui il mondo economico in primo luogo esercita condizionamenti e determina la velocità dei cambiamenti. Che si possano ottenere risultati sulla salute con azioni legate solo al mondo sanitario quali riorganizzazione della rete di assistenza, copertura vaccinale o attività di screening è evidente (un dato per tutti il calo della mortalità per cancro della mammella ad oltre 10 anni dall inizio delle screening su base regionale) ma che non sia sufficiente lo leggiamo immediatamente quando guardiamo gli infortuni e gli incidenti o la difficoltà nell applicazione del concetto di presa in carico che limita il setting assistenziale appropriato o allunga degenze e tempi di attesa prima dell intervento. Le difficoltà logistiche di una regione con solo l 8% del territorio pianeggiante e con una popolazione che per il 56% abita in solo 12 comuni con più di abitanti più che reali atteggiamenti culturali spiegano le differenze negative rispetto ai valori italiani ma dimostrano anche la grande attenzione verso il cambiamento ed i comportamenti virtuosi. Queste le sfide per il modello sanitario della che ha l attività per oltre il 95% di tipo pubblico con servizi erogati direttamente dalle strutture pubbliche (ASL e AO) o in regime di convenzione che ha fino ad oggi rispettato il Patto di Stabilità mantenendo un equilibrio economico, finanziario e gestionale certificato dal ministero e che non ha richiesto incrementi contributivi da parte dei cittadini (IRPEF, IRAP, ticket farmaceutici). Le molte più luci che ombre indicano che molto si può fare in tema di riorganizzazione e di riallocazione di risorse e che un sistema sanitario economicamente sano può muoversi con maggiore facilità verso i bisogni dei cittadini e riadattarsi verso nuove domande che possono derivare dall emergere di nuove patologie legate all invecchiamento e non subirle solo come effetti economici. A cura di: Dott. Rocco Galasso Istituto di Igiene Università Cattolica del Sacro Cuore L.go Francesco Vito, Roma. Tel /6808 Fax osservasalute@rm.unicatt.it

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