Indagine sulla diffusione della farmacoeconomia nell industria farmaceutica che opera in Italia

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Indagine sulla diffusione della farmacoeconomia nell industria farmaceutica che opera in Italia"

Transcript

1 PharmacoEconomics Italian Research Articles 3 (2): 91-3, /1/2-91/$6.5/ Adis International Limited. Tutti i diritti riservati. Indagine sulla diffusione della farmacoeconomia nell industria farmaceutica che opera in Italia G.L. Colombo, 1 G. Serra, 2 L. Terranova 3 1 S.A.V.E. Studi Analisi Valutazioni Economiche, Milano 2 Direttore Ricerca Farmacoepidemiologica, Glaxo SmithKline, Verona 3 Area Economico-Sanitaria, Farmindustria Summary Pharmacoeconomics awareness in the pharmaceutical industry in Italy: a survey Objective To describe how pharmacoeconomic activities are structured and to estimate the type and extent of resources devoted to pharmacoeconomics within the pharmaceutical industry in Italy. Design A survey by means of a questionnaire was conducted from December 1999 to January in 69 pharmaceutical companies, representing 9% of the pharmaceutical sector in Italy. Main outcome measures and results 31 companies (26% Italian-owned, 74% of foreign property), representing 68% of the pharmaceutical sector in Italy, answered the questionnaire, providing useful data. Human resources dealing directly or indirectly with pharmacoeconomics were different among various companies. Based on their goals and needs, each company appears to devote diversified resources to pharmacoeconomic activities in terms of role, position and type of employment in the organisation chart (part time, full time, ad hoc). 74% of interviewed companies (5% of the national market) had some kind of pharmacoeconomic activity. The main type of activity consists in the conduct of prospective and retrospective economic clinical studies (34%), where the clinical component has the largest part, while pharmacoeconomic evaluations, aiming to point out economic elements in support of the pharmacological therapy, are still limited. The total value of resources devoted to pharmacoeconomic activities in the Italian pharmaceutical companies was approximately Lit. 7 MLD in Conclusions This work accurately describes the frame of pharmacoeconomics activities in the pharmaceutical sector in Italy. It includes an overview of the structure of people dealing with pharmacoeconomics and the number of pharmacoeconomic interventions occurred during 1999 in Italy.

2 92 Colombo et al. Introduzione La farmacoeconomia (o valutazione economica del farmaco) è stata definita come la descrizione e l analisi dei costi e delle conseguenze del trattamento farmacologico nei confronti del sistema sanitario e della società ; [1] può quindi essere considerata come un settore della valutazione economica in cui almeno uno degli interventi confrontati sia di natura farmacologica, e il cui scopo risieda nell individuazione, nella misurazione e nel confronto tra i costi (cioè le risorse consumate) e le conseguenze dei prodotti e dei servizi farmaceutici o alternativi (prestazioni diagnostiche ecc.). In questa definizione rientrano tutte le tecniche di ricerca che riguardano la valutazione del costo di una malattia, l analisi di minimizzazione dei costi, l analisi costo-efficacia, l analisi costo-utilità e l analisi costo-beneficio. [2-4] L analisi farmacoeconomica si avvale di particolari tecniche che valutano l impatto (positivo e/o negativo) di trattamenti alternativi, siano essi farmacologici o di altra natura. L impossibilità di poter disporre di tutte le risorse necessarie per soddisfare completamente i bisogni umani determina in prima istanza le seguenti condizioni: l utilizzo delle risorse a disposizione comporta la valutazione di un costoopportunità. Esso corrisponde al miglior beneficio che si sarebbe potuto ottenere da un utilizzo alternativo ottimale di quelle risorse. La presenza di tali costi-opportunità porta necessariamente a ottimizzare l allocazione delle risorse, ossia a far sì che le risorse siano distribuite su utilizzi differenti nel modo più efficiente possibile. Fino a oggi l impulso allo sviluppo di studi di farmacoeconomia è arrivato prevalentemente dall industria farmaceutica, interessata principalmente a evidenziare il ritorno in termini di salute degli investimenti di risorse in farmaci. In Italia il principale interlocutore delle aziende farmaceutiche è il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) nelle sue molteplici articolazioni; a questo proposito si sottolinea che la spesa pubblica ha rappresentato nel 1999 il 53,2% dell intera spesa farmaceutica. [5] In tale contesto è possibile ricondurre sinteticamente a tre direttrici gli studi di farmacoeconomia commissionati dalle aziende farmaceutiche: 1. Studi attivati in funzione di supporto per le politiche di prezzo e rimborso. Le richieste del prezzo per i prodotti dell azienda vengono affiancate da questo tipo di analisi, in modo da supportare la negoziazione sul grado di rimborsabilità di un prodotto e sul suo eventuale inserimento nel Prontuario Farmaceutico. Per quanto riguarda la negoziazione del prezzo, la valutazione economica dei farmaci viene utilizzata come base per la contrattazione dei prezzi dei farmaci innovativi autorizzati secondo la procedura centralizzata di registrazione dell EMEA (European Medicines Evaluation Agency) e con il meccanismo del mutuo riconoscimento (come da Legge Finanziaria 1998). La contrattazione del prezzo per i farmaci innovativi è entrata in vigore con la Delibera n. 9 del CIPE, [6] che individua una serie di adempimenti e criteri cui attenersi per negoziare il prezzo dei farmaci, tra cui anche l evidenziazione del rapporto costo-efficacia, sul modello di esperienze già consolidate in ambito internazionale (Francia, Canada, Australia). 2. Studi attivati come supporto per le politiche di vendita. Com è noto, l acquisto dei farmaci da parte delle aziende sanitarie e ospedaliere è frutto diretto di una contrattazione. In questo senso lo sviluppo delle analisi di valutazione economica dei farmaci è strettamente connesso all attuale processo di aziendalizzazione delle strutture sanitarie pubbliche e comporta una maggiore attenzione, da parte dei responsabili di queste aziende, verso l ottimizzazione dell impiego della risorsa farmaco. 3. Studi attivati come supporto per le politiche di marketing. In questo caso si tratta di favorire la scelta, da parte del medico (specialista e/o generalista), dei farmaci della propria azienda rispetto a quelli concorrenti, evidenziandone i benefici addizionali in termini economici. La maggiore attenzione da parte dei prescrittori nei confronti del rapporto costo-beneficio delle diverse opzioni terapeutiche sta assumendo un ruolo sempre più determinante nella razionalizzazione della spesa sanitaria (si pensi, ad esempio, alle ormai numerose esperienze di budget per il medico di medicina generale in alcune Regioni). L importanza crescente della farmacoeconomia

3 La farmacoeconomia nell industria farmaceutica italiana 93 in ambito nazionale e internazionale è evidenziata dalla considerazione congiunta di una serie di fattori: l aumento di pubblicazioni su riviste scientifiche relative all impatto economico delle specialità medicinali, [7] l incremento di riviste specializzate nella pubblicazione di lavori di farmacoeconomia, la definizione ormai diffusa in diversi Paesi di linee guida per la conduzione degli studi farmacoeconomici (good pharmacoeconomics practices), e infine l aumentato interesse nei confronti di questi temi da parte sia dell industria farmaceutica sia, anche se ancora in modo non perfettamente lineare, dell Autorità pubblica. In questo scenario caratterizzato, come si è visto, da una serie di elementi in costante evoluzione, è apparso opportuno realizzare un indagine conoscitiva ai fini di delineare un quadro preciso e aggiornato della pratica farmacoeconomica nell industria farmaceutica operante oggi in Italia. Infatti, a eccezione di un lavoro ormai non più attuale, [8] non esistono in Italia pubblicazioni aggiornate sull argomento, soprattutto alla luce dei recenti sviluppi italiani del SSN in termini di aziendalizzazione e degli adempimenti richiesti dal Ministero della Sanità [6] per la negoziazione dei prezzi dei nuovi farmaci. Materiali e metodi Gli obiettivi primari dell indagine svolta sono stati formulati per delineare: un quadro aggiornato della situazione della ricerca farmacoeconomica nel comparto farmaceutico attivo oggi in Italia; le caratteristiche delle strutture che si occupano di farmacoeconomia nelle aziende; la tipologia e il numero degli interventi farmacoeconomici realizzati (nel corso del 1999); l atteggiamento delle aziende e dei relativi responsabili nei confronti della farmacoeconomia. A tal fine è stato predisposto un questionario, che è stato distribuito da Farmindustria a un ampio campione di aziende associate, nel periodo dicembre 1999-gennaio, attraverso i canali usuali interni all Associazione. Il questionario è stato indirizzato direttamente al titolare dell azienda farmaceutica (presidente e/o amministratore delegato). Al fine di ottenere il più elevato numero di risposte, in aggiunta a questa spedizione, sono stati successivamente inoltrati due solleciti scritti. Il campione individuato dallo studio era costituito dalle prime 9 aziende per fatturato annuo (nazionali e internazionali) associate a Farmindustria; questa cifra rappresenta, in termini di quota di mercato, poco più del 9%. Tali aziende sono tuttavia riconducibili formalmente e informalmente a 69 gruppi decisionali, in quanto alcune delle aziende destinatarie dell indagine, pur dotate di una propria figura giuridica, appartenevano ad altre già incluse nel campione. Per questo motivo le risposte attese non potevano di fatto essere superiori a 69. Il questionario, consistente in 9 pagine, è stato strutturato in 42 domande (per la maggior parte a schema chiuso), articolate su tre sezioni: a) profilo della persona/gruppo che in azienda si occupa di farmacoeconomia; b) caratteristiche degli interventi farmacoeconomici realizzati; c) atteggiamenti nei confronti della farmacoeconomia. Risultati dell indagine Su 69 gruppi decisionali interrogati, 31 hanno risposto (45%). Le società che hanno risposto rappresentano il 53% circa del mercato nazionale; considerando, come precedentemente detto, che in molte aziende le funzioni di farmacoeconomia sono accorpate a livello di gruppo, l indagine fornisce una fotografia del 68% circa del mercato farmaceutico italiano. Tra queste aziende, il 26% è rappresentato da società nazionali, mentre il 74% è riconducibile a capitale estero. Questo risultato concorda con la struttura attuale del fatturato farmaceutico per nazionalità, in cui la quota di mercato controllata dal capitale italiano costituisce il 29%. [5] Profilo della persona o del gruppo che si occupa di farmacoeconomia In 23 aziende (74%), delle 31 che hanno risposto, esiste una persona o un gruppo che si occupa più o meno stabilmente e più o meno occasionalmente di

4 94 Colombo et al. farmacoeconomia (Fig. 1). Tra queste, quattro hanno una persona che si occupa a tempo pieno di farmacoeconomia; utilizzano una persona interna che lavora su richiesta con tempi e progetti specifici, per un totale di 14 persone incaricate. Tra le altre risposte, tre aziende hanno segnalato di avere una struttura ad hoc costituita da più persone che si occupano di questi temi; sei hanno un gruppo, costituito in modo informale, che lavora occasionalmente su progetti specifici definiti di volta in volta (Fig. 2). Delle otto aziende che non utilizzano personale interno per gli studi farmacoeconomici, tre tuttavia prevedono che nei 2 anni successivi a questa indagine verrà dato l incarico di svolgere questa funzione a personale interno all azienda; cinque non hanno fornito indicazioni. Da questi primi risultati si deduce che non esiste un profilo standard di persona/gruppo che si occupa di farmacoeconomia; ogni azienda definisce secondo criteri interni la necessità e le caratteristiche della persona o del gruppo, il suo ruolo, i suoi tempi di lavoro (se a tempo pieno, parziale, in modo informale, ad hoc o per progetto) e infine la sua collocazione nell organigramma. Non a caso, infatti, dall indagine emerge che la persona, o il gruppo, che si occupa di farmacoeconomia è localizzato in contesti differenti a seconda delle aziende. Nella maggior parte dei casi (%) essi si collocano in Direzione medica; il % in Direzione generale; il 15% nel Regulatory affairs. Negli altri casi queste 55% risorse sono dislocate in Direzione marketing, in Outcome research & pharmacoeconomics, o in altre aree non chiaramente classificabili come una precisa struttura (Fig. 3). Risposte non pervenute Risposte pervenute Gruppi stranieri = 74% Gruppi italiani = 26% 45% 74% 26% Percentuale Un gruppo informale di persone (per progetti specifici) Una persona a richiesta (per progetti specifici) Una persona a tempo pieno Una struttura ad hoc 5 26,1 43,5 17,4 13, Persone/gruppi che si occupano di farmacoeconomia Fig. 2. Esiste all interno dell azienda in cui lavora una persona o un gruppo che si occupano di farmacoeconomia? Percentuale 4 Direzione medica Alle dirette dipendenze della Direzione generale Regulatory affairs Direzione marketing Outcome research & pharmacoeconomics Altro 15 Aree aziendali 15 Fig. 1. Percentuale di risposta e composizione del campione per struttura proprietaria. Fig. 3. Localizzazione della persona/gruppo/struttura che si occupano di farmacoeconomia.

5 La farmacoeconomia nell industria farmaceutica italiana 95 Caratteristiche della persona Le caratteristiche della persona responsabile delle attività di farmacoeconomia, così come sono emerse dai risultati dell indagine, sono piuttosto eterogenee. In prima istanza, la maggior parte degli incaricati si occupa occasionalmente di questi temi (11 persone sulle 14 indicate, pari al 79%) e solo tre (21%) lo fanno a tempo pieno (esclusivamente). Nel caso i soggetti si occupino occasionalmente di farmacoeconomia, lo fanno per meno di ore al mese; solo in due casi viene segnalato un lavoro svolto per 8- ore mensili. Le differenze emerse a questo proposito sono dunque evidenti. La funzione ricoperta in azienda dai soggetti in esame (persona a tempo pieno e/o su richiesta) è diversa; tre si occupano di Outcome research & pharmacoeconomics, tre sono Medical manager, due si occupano di Business development, mentre i rimanenti si distribuiscono in altre funzioni. In particolare, per quanto riguarda i soggetti che occasionalmente si occupano di farmacoeconomia, la loro attività si concentra soprattutto nelle aree relative a Regulatory affairs, ricerca clinica e ricerche di mercato. Le persone sopra indicate, pur svolgendo funzioni diverse nell ambito dell azienda, si occupano di farmacoeconomia da un certo numero di anni: tre soggetti da un periodo di tempo compreso tra i 7 e i anni, sei da 3-6 anni, cinque da meno di 2 anni (Fig. 4). -2 anni 3-6 anni 7- anni L età media di queste persone è compresa tra i 4 e i 49 anni; quattro sono più giovani (fascia di età tra i 32 e i 39 anni); solo due appartengono a fasce di età più elevate (5-6 anni). Analogamente a quanto si riscontra per la funzione ricoperta in azienda, i percorsi formativi dei soggetti in esame sono alquanto diversificati, sebbene riconducibili, nella maggior parte dei casi (11 su 14), all area scientifica (laurea in farmacia, CTF, biologia, chimica, medicina); in soli tre casi i responsabili sono laureati in economia aziendale (Fig. 5). 21,4% 42,9% Caratteristiche del gruppo 35,7% Fig. 4. Può indicare da quanto tempo si occupa di farmacoeconomia? Percentuale ,6 21,4 Laurea in medicina Laurea in farmacia/ctf Laurea in biologia Laurea in economia Laurea in chimica industriale 21,4 Titolo di studio 21,4 Fig. 5. Può indicare il titolo di studio delle persone che si occupano di farmacoeconomia? Nelle aziende che hanno un gruppo, strutturato o informale, che si occupa di farmacoeconomia (nove casi), esso esiste nella maggior parte dei casi da tempi piuttosto recenti (in cinque casi dal 1997; in due dal 1998) ed è composto al massimo da sei persone. Per tre aziende si tratta di una struttura ad hoc, mentre, per le altre sei che hanno risposto, si tratta di un gruppo costituito in maniera informale che lavora occasionalmente su progetti specifici definiti di volta in volta. 7,2

6 96 Colombo et al. La composizione del gruppo, analogamente a quanto riscontrato per la singola persona, è piuttosto eterogenea; la maggior parte dei componenti ha una laurea in farmacia o CTF. In un solo caso, in uno stesso gruppo, sono presenti un laureato in economia e uno in statistica. La funzione ricoperta in azienda dai membri di questi staff è diversa e, nella maggior parte dei casi, è collegata a una Business unit (18%), alla Direzione medica (24%), Direzione marketing (12%), Regulatory affairs (18%) o direttamente all area di Outcome research (29%). Il lavoro di gruppo viene organizzato (sei casi su nove) per progetti specifici e viene coperto da un minimo di 6 a un massimo di 72 ore mensili. Nell 8% dei casi segnalati, l individuazione di una persona e/o la costituzione di una struttura che si occupa di farmacoeconomia è avvenuta facendo ricorso a personale interno all azienda. Nel caso di reperimento di personale esterno all azienda, invece, è da sottolineare che cinque aziende hanno segnalato una difficoltà nel reclutare sul mercato del lavoro persone con esperienza di studi farmacoeconomici. L esigenza di avere un referente interno (persona /gruppo) per la farmacoeconomia è comunque associata, nella maggior parte dei casi (55%), alle procedure per la negoziazione del prezzo e della classe di rimborso; da segnalare anche un certo numero di casi (25%) in cui questa esigenza è stata sollecitata dalla casa madre (Fig. 6). Caratteristiche degli interventi farmacoeconomici realizzati Per quanto riguarda la tipologia e il numero degli interventi di farmacoeconomia realizzati nel corso del 1999, la maggior parte (34%) è riferita a studi clinici (prospettici e retrospettivi) con una parte economica, seguiti (31%) dalla stesura della sezione economica dei dossier previsti dall Autorità pubblica (prezzo e rimborso) (Tabella I). Delle 23 aziende che hanno dichiarato di sviluppare un attività farmacoeconomica, 19 (82%) hanno anche segnalato le risorse annue impiegate per tale attività: quelle impiegate nell arco del 1999 ammontano (escluso il costo del personale interno) a un valore inferiore a Lit. milioni nel 37% delle aziende; tra 1 e milioni nel 32%; tra 1 e Percentuale Pricing e rimborso Input dalla casa madre Esigenza sorta dal mercato Coordinamento interno Marketing milioni nel 26%. Nel 5% dei casi la spesa è risultata superiore a Lit. milioni. L 86% degli interventi di farmacoeconomia è stato realizzato facendo ricorso prevalentemente all utilizzo di risorse esterne. In questo caso la maggior parte degli interventi (31%) è stata commissionata a Clinical Research Organisations (CRO), mentre in quattro casi (21%) ci si è rivolti a istituzioni accademiche e in altri quattro a società che svolgono esclusivamente ricerca in campo economico-sanitario Modalità Fig. 6. Com è sorta l esigenza aziendale di costituire un referente (gruppo/persona) che si occupi di farmacoeconomia? Tabella I. Può indicare la tipologia degli interventi di farmacoeconomia realizzati nel corso del 1999? Tipologia Percentuali Studi clinici prospettici e retrospettivi 34% con parte economica Stesura di dossier previsti dall Autorità 31% pubblica (pricing) Presentazioni di risultati farmacoeconomici 12% a convegni/seminari Studi farmacoeconomici su modelli 11% (es. alberi decisionali ecc.) Studi farmacoeconomici completi 7% (prospettici e/o retrospettivi) Elaborazione di articoli scientifici 5% farmacoeconomici pubblicati 5 5

7 La farmacoeconomia nell industria farmaceutica italiana 97 Queste ultime, congiuntamente ai singoli consulenti utilizzati (36% degli interventi) per interventi di farmacoeconomia, hanno anche ottenuto una migliore valutazione del lavoro svolto secondo la scala di punteggio proposta nel questionario (1 = valutazione scarsa; 5 = valutazione ottima). Le società e i consulenti che operano in campo economico-sanitario hanno ricevuto una valutazione media di 3,83 (sette casi su 12 hanno ricevuto una valutazione buona e due una valutazione ottima), seguiti dalle società di consulenza direzionale con un punteggio pari a 3,75 (due casi su otto con valutazione ottima e tre casi con valutazione buona); i Dipartimenti universitari hanno avuto un punteggio medio di 3,57, mentre le CRO, insieme alle società che effettuano indagini di mercato, hanno ottenuto un punteggio medio pari a 3, (Tabella II). In generale (12 casi su 19, pari al 63%) la struttura esterna viene coinvolta per gestire tutto lo studio farmacoeconomico, dal disegno all interpretazione dei risultati ottenuti; negli altri casi viene delegata all esterno solo la parte operativa del progetto farmacoeconomico (raccolta dati e analisi), mantenendo all interno dell azienda il controllo del lavoro di ricerca. Le motivazioni che spingono a ricercare un supporto esterno sono riconducibili sostanzialmente alla necessità di essere sicuri di avere uno studio ben disegnato e/o condotto (42% delle risposte), di aumentare la credibilità dello studio coinvolgendo esperti noti (26%) e alla mancanza di sufficienti risorse interne all azienda (26%) (Fig. 7). Talvolta sono state date risposte multiple, nelle quali la scelta della risorsa esterna viene motivata come somma delle motivazioni precedenti. Generalmente, gli studi di farmacoeconomia realizzati dalle aziende coinvolte nell indagine riguardano sia l ambito nazionale, sia quello internazionale; tuttavia gli studi internazionali con una componente di partecipazione nazionale rappresentano la maggioranza (67%). Per quanto concerne la tipologia degli studi farmacoeconomici realizzati nel corso del 1999, si è trattato in maggioranza di studi di costo della malattia (38%) e di studi di sola analisi dei costi (29%), seguiti da valutazioni complete di costo-efficacia (%), costo-beneficio e costo-utilità (Fig. 8). Tali Tabella II. In caso di consulenza esterna, a chi ci si è rivolti? Tipologia delle risorse esterne Percentuali Valutazione del lavoro svolto (1 scarso - 5 ottimo) Clinical Research Organizations (CRO) 31,6% 3, Dipartimenti universitari 21,% 3,57 Società o studi che effettuano ricerca specifica in economia sanitaria 21,% 3,83 Società di consulenza direzionale 15,8% 3,75 Società che effettuano indagini di mercato 5,3% 3, Altro 5,3% nd Totale,% Percentuali Per essere sicuri che lo studio fosse ben disegnato e/o condotto Per aumentare la credibilità dello studio coinvolgendo esperti noti Per mancanza di sufficienti risorse interne Altro 42,1 26,3 26,3 Motivazioni Fig. 7. Quali sono state le motivazioni che hanno portato a contattare strutture esterne? 5,3

8 98 Colombo et al. Percentuale Costo malattia Costo terapia (sola analisi dei costi) Costo-efficacia Costo-beneficio Costo-utilità lavori vengono realizzati soprattutto durante le fasi 3 e 4 di sviluppo del farmaco. Dall indagine è emerso che, considerando le 14 classi del primo livello del sistema ATC, gli studi economici effettuati si sono distribuiti in nove di esse, le più importanti a livello di spesa pro capite per classe terapeutica. In particolare, le più importanti aree terapeutiche oggetto di studi farmacoeconomici sono risultate: farmaci per il sistema cardiovascolare (19%), seguiti da quelli per l apparato gastrointestinale e metabolismo (18%), per il sistema nervoso (16%) e gli antimicrobici generali (11%) (Tabella III). Tipologia di studio Fig. 8. Può indicare la tipologia degli studi farmacoeconomici realizzati nel corso del 1999 dalla sua azienda? 9 4 Atteggiamento nei confronti della farmacoeconomia Un area del questionario proposto riguardava i fattori determinanti per l attivazione di studi farmacoeconomici. La maggior parte delle aziende intervistate (61%) ritiene che si debbano portare avanti studi che dimostrino il value-for-money dei prodotti, mentre altre (21%) ne sostengono la necessità per considerazioni interne all azienda (Fig. 9). Altre motivazioni evidenziano una particolare rilevanza dell attività farmacoeconomica per supporto e definizione del prezzo (41%) e per finalità di marketing (33%) (Tabella IV). In azienda, le decisioni inerenti i farmaci su cui condurre un analisi farmacoeconomica vengono assunte principalmente in Direzione marketing (26%), in Direzione generale (21%) e in Direzione medica (17%), con un azione combinata in alcuni casi di questi soggetti (Tabella V). La quasi totalità del campione (96%) sta attualmente utilizzando e/o ha Tabella III. Principali aree terapeutiche oggetto di studi farmacoeconomici Aree terapeutiche Percentuali Sistema cardiovascolare 19% Apparato gastrointestinale e metabolismo 18% Sistema nervoso centrale 16% Antimicrobici generali per uso sistemico 11% Farmaci antineoplastici e immunomodulatori 7% Sistema muscoloscheletrico 7% Sangue e organi emopoietici 5% Preparati ormonali sistemici 4% Altro 13% Percentuale Perché i clienti richiedono value-for-money Per considerazioni interne all azienda Perché i competitori diretti stanno facendo studi economici sui farmaci Perché è una richiesta formale dell azienda Motivi Fig. 9. Per quali motivi ritiene che gli studi farmacoeconomici debbano essere portati avanti dalle industrie farmaceutiche? 11 8

9 La farmacoeconomia nell industria farmaceutica italiana 99 Tabella IV. Quali sono state le principali motivazioni che hanno portato a effettuare studi di farmacoeconomia? Motivazioni Percentuali Come supporto nella definizione 41% del prezzo/classe di rimborso Per motivi di marketing 33% Come supporto a clienti esterni 9% (Aziende sanitarie, ospedali, regioni ) Durante studi di fase III, per conoscere 8% meglio il proprio farmaco Per richiesta formale dell Autorità 7% regolatoria pubblica Fase I II: per decidere se continuare 2% o meno nello sviluppo del farmaco intenzione di utilizzare, le informazioni farmacoeconomiche per aiutare i prescrittori a supportare le loro decisioni relative alla gestione dei pazienti. Tuttavia, un significativo numero di aziende (64%) indica una certa insicurezza relativa all utilizzo degli studi di farmacoeconomia per i clienti esterni dell azienda; infatti il 53% delle aziende coinvolte nell indagine ritiene che gli studi farmacoeconomici condotti internamente, senza il coinvolgimento di esperti noti, godano di poca credibilità poiché considerati di parte, anche a causa della mancanza di linee guida ufficiali (Fig. ). Secondo la maggior parte delle aziende interpellate (62%), la diffusione 17,6% 23,5% degli studi di farmacoeconomia rappresenta comunque un opportunità per l azienda, un investimento non rinviabile e un informazione aggiuntiva ai risultati degli studi clinici; altre aziende (38%) ritengono invece che questi studi possano rappresentare una minaccia competitiva o un costo aggiuntivo per l azienda. Discussione e prospettive future Dai dati riportati è possibile tracciare un quadro aggiornato della situazione degli studi di farmacoeconomia nel comparto farmaceutico che opera oggi in Italia, delle caratteristiche delle strutture e delle persone che si occupano di farmacoeconomia e della tipologia e numerosità degli interventi farmacoeconomici realizzati nel corso del Il campione rispondente risulta pari al 45% delle società e/o gruppi decisionali e corrisponde, in termini di quota di mercato, al 68% circa del mercato farmaceutico italiano. La percentuale di risposta ai questionari, pur fotografando il 68% dell esistente in termini di quota di mercato, è risultata per alcuni aspetti inferiore alle attese, nonostante i due solleciti scritti inviati direttamente da Farmindustria al presidente e/o amministratore delegato; tale tasso di risposta è imputabile in molti casi a ragioni di riservatezza, come riportato da alcune aziende, e al ruolo strategico attribuito alla farmacoeconomia in alcune realtà aziendali. Per questa ragione, non sono stati inseriti nelle tabelle a commento dei risultati i valori assoluti per singola risposta. Delle 42 domande previste inizialmente nel questionario, sono state riportate e commentate le risposte (31) ritenute più significative dagli Autori. 5,9% Perché di parte Mancanza di linee guida Studi di scarsa credibilità Mancanza d'interesse 53,% Fig.. Cause di scarsa credibilità degli studi condotti da aziende farmaceutiche verso i clienti esterni. Tabella V. All interno dell azienda in cui lavora, chi decide per quali farmaci deve essere effettuata un analisi farmacoeconomica? Decisori Direzione marketing 26% Direzione generale 21% Direzione medica 17% Regulatory affairs 11% Singoli Product manager 6% Altro (Business development, 19% Business unit, Team di prodotto) Percentuali

10 Colombo et al. Le imprese farmaceutiche impegnate con differenti modalità in attività farmacoeconomiche risultano pari al 74% del campione che ha risposto all indagine, e detengono una quota di mercato corrispondente a circa il 5% del mercato farmaceutico nazionale. È ipotizzabile che le risposte siano pervenute prevalentemente da aziende che disponevano già di unità di farmacoeconomia (formali e/o informali). Il settore è tuttavia in continua evoluzione, come accennato nelle note introduttive, e occorre segnalare che nel corso del e nel primo semestre del 1 si sono realizzate nuove strutture di farmacoeconomia all interno delle aziende farmaceutiche. In una precedente indagine, condotta da Mario Sorrentino, [8] la percentuale di aziende farmaceutiche intervistate impegnate in attività farmacoeconomiche risultava pari al 63% vs il 74% emerso dalla presente indagine (con un incremento dell 11%), anche se i campioni considerati dalle due indagini non appaiono confrontabili; nel lavoro di Sorrentino, ad esempio, non esistono indicazioni precise sulla quota di mercato detenuta dalle 62 aziende raggiunte dal questionario e sulle 38 società che hanno risposto. Tra le aziende che sviluppano un attività farmacoeconomica, solo il % presenta una propria struttura specifica (intesa almeno come una persona a tempo pieno o una struttura ad hoc che si occupino di questi temi). Il restante 7% delle aziende intervistate che svolgono attività di farmacoeconomia dichiara di utilizzare gruppi informali di farmacoeconomia e/o personale su richiesta (per progetti specifici). Il livello di crescente diffusione dell attività di farmacoeconomia si scontra come già evidenziato nel lavoro di Sorrentino con una bassa propensione delle aziende a investire direttamente nel settore. La richiesta da parte del Ministero per la negoziazione del prezzo rappresenta infatti, in molte delle realtà considerate, un importante fattore di sviluppo dell attività farmacoeconomica da parte delle aziende intervistate (il 55% del campione dichiara che il prezzo e il rimborso rappresentano la principale motivazione a svolgere attività di farmacoeconomia). La formazione delle persone che si occupano di farmacoeconomia nelle aziende è prevalentemente (8%) di tipo scientifico (laurea in medicina, farmacia e CTF, biologia e chimica), mentre sono poco frequenti lauree a indirizzo economico. Queste persone si occupano mediamente di farmacoeconomia nel 42% dei casi da un periodo di tempo compreso tra 3-6 anni, e ciò mette in luce l interesse recente delle aziende per tale attività. Le persone/gruppo/struttura che si occupano di farmacoeconomia sono inseriti nella Direzione medica nel % dei casi. Le aziende intervistate dichiarano inoltre che gli studi farmacoeconomici vengono sollecitati nel 26% dei casi dalla Direzione marketing vs un 17% proposto dalla Direzione medica. In tale contesto, la figura del farmacoeconomista dell industria si trova quindi a operare all interno di una duplice realtà. In genere, è inserito e trova interlocutori presso la Direzione medica, nella quale può contare sul supporto scientifico e sul linguaggio comune; dall altra parte gli input a definire gli studi hanno origine spesso da decisioni di marketing, che orientano in molti casi lo stile e le scelte stesse delle modalità di conduzione dei lavori. La tipologia degli interventi realizzati è indirizzata prevalentemente (34%) alla definizione di studi clinici prospettici e retrospettivi con una parte economica (nei quali la parte clinica risulta tuttavia preponderante), mentre sono ancora limitati gli studi farmacoeconomici disegnati per evidenziare elementi economici a sostegno di determinate terapie farmacologiche. Tale tipologia di interventi, di natura prevalentemente clinica, comporta che le aziende farmaceutiche si rivolgano principalmente (31% dei casi) a una Clinical Research Organisation per lo sviluppo di tale attività, e solo in seconda battuta a Dipartimenti universitari e a società che effettuano ricerca specifica in economia sanitaria (21%). Si deve segnalare che una rilevante percentuale di attività (31%) è focalizzata sulla compilazione dei dossier previsti dalla Commissione Unica del Farmaco. Inoltre, il fatto che la persona o il gruppo che si occupano di farmacoeconomia sviluppino tale attività in modo occasionale o da tempi relativamente recenti, determina che la maggior parte degli interventi realizzati (86%) venga effettuata facendo ricorso a risorse esterne e che nel 63% dei casi la struttura esterna venga coinvolta per la gestione di tutto lo studio farmacoeconomico, dal disegno all interpretazione dei risultati ottenuti.

11 La farmacoeconomia nell industria farmaceutica italiana 1 In base agli elementi forniti dalle aziende coinvolte nell indagine (l 8% delle aziende che dichiarano di svolgere attività farmacoeconomica), è possibile definire un potenziale budget annuo destinato alla farmacoeconomia. Tale mercato è stimabile in circa Lit. 3 miliardi del 1999, escludendo dal computo i costi del personale interno addetto alla farmacoeconomia. Questo valore, sulla base di una stima degli Autori, potrebbe essere portato a circa Lit. 4 miliardi l anno, includendo nel computo anche le aziende che realizzano attività di farmacoeconomia, ma che non hanno partecipato e/o risposto alla presente indagine. A tale valore, che fa riferimento, come precedentemente ricordato, esclusivamente alla spesa delle industrie farmaceutiche commissionata all esterno, occorre aggiungere il costo del personale interno, il che porta il valore complessivo del settore a una stima di circa Lit. 7 miliardi del A questo valore si dovrebbero aggiungere infine, per completezza, alcune voci di spesa che non è stato possibile individuare nella presente indagine; in particolare si fa riferimento a quella parte di ricerca farmacoeconomica che viene condotta all interno di sperimentazioni cliniche (nel 31% dei casi la ricerca farmacoeconomica viene commissionata a CRO) e che transita in genere sui budget della ricerca clinica, e agli studi commissionati direttamente da case madri straniere a strutture operanti sul territorio italiano, senza transitare sulle consociate italiane. Questo mercato può apparire, in una prima istanza, abbastanza contenuto rispetto all interesse sorto intorno a questa disciplina, ma è assai probabile che il mercato sia destinato a svilupparsi ulteriormente non appena l Autorità pubblica avrà determinato il significato da attribuire alle valutazioni economiche del farmaco. Tale esiguità del mercato rispetto agli enormi investimenti nella ricerca clinica contrasta, almeno a prima vista, con i numerosi corsi di formazione promossi sull argomento, con l aumento del numero di riviste (in lingua italiana) specifiche sul tema e con l incremento delle società scientifiche (quattro) 1, oltreché del numero di linee guida 1 In ordine alfabetico: AIES (Associazione Italiana di Economia Sanitaria), GISF (Gruppo Italiano di Studi sulla Farmacoeconomia), SIFE (Società Italiana di Farmacoeconomia), SIFEIT (Società Italiana per gli studi di Economia ed Etica del Farmaco e sugli Interventi Terapeutici). pubblicate (tre). Tuttavia questi elementi sembrano ancora più mettere in luce una potenzialità di crescita futura del settore farmacoeconomico, piuttosto che un esigenza attuale del mercato. [9-11] L attività di ricerca svolta dalle aziende, così come emerge dai risultati dell indagine svolta, è prevalentemente focalizzata su studi farmacoeconomici parziali [sola analisi dei costi della terapia e/o della malattia (67% del campione)], mentre le analisi complete di costo-efficacia, utilità e beneficio (in cui i costi vengono rapportati agli outcome emergenti) rappresentano una componente decisamente più esigua. Questo elemento sembra sostenere un atteggiamento attendista nei confronti della farmacoeconomia da parte delle aziende, e la loro tendenza a non esporsi in modo marcato in analisi complete, in cui i costi vengano rapportati a specifici dati di outcome. A questo proposito è necessario tuttavia segnalare che solo le analisi complete forniscono agli operatori sanitari strumenti decisori potenti e concretamente impiegabili nell attività quotidiana. Le categorie di farmaci per cui sono stati realizzati interventi farmacoeconomici riflettono in modo molto articolato il livello di spesa per classe terapeutica emerso nel, a conferma che la rilevanza del mercato può rappresentare un buon indicatore dell entità dell intervento farmacoeconomico realizzato. In particolare, le più importanti aree terapeutiche oggetto di interventi farmacoeconomici sono: sistema cardiovascolare (19%), seguito dall apparato gastrointestinale e metabolismo (18%), dal sistema nervoso (16%) e dagli antimicrobici generali (11%) [Tabella VI]. È interessante infine notare come la scarsa credibilità attribuita agli studi condotti internamente alle aziende, senza il coinvolgimento di esperti noti, venga associata sia a un interpretazione molto parziale da parte dell operatore pubblico, sia alla mancanza di linee guida ufficiali. Tale aspetto risulta in qualche modo paradossale in un Paese come il nostro, dove sono state pubblicate da diversi gruppi scientifici ben tre proposte di linee guida per la conduzione di studi farmacoeconomici, senza che nessuna di esse sia riuscita a emergere quale riferimento culturale e metodologico per la conduzione degli studi. A questo proposito esistono peraltro anche numerose esperienze internazionali di linee guida per la conduzio-

12 2 Colombo et al. Tabella VI. Aree terapeutiche oggetto di valutazioni economiche e confronto con la spesa farmaceutica per classe terapeutica Aree terapeutiche Nostra indagine Sorrentino [8] Spesa per farmaci per classe () (1995) terapeutica [12] () Sistema cardiovascolare 19% 15% 32% Antimicrobici generali per uso sistemico 11% 25% 18% Apparato gastrointestinale e metabolismo 18% 15% 13% Farmaci antineoplastici e immunomodulatori 7% 12% 7% Sangue e organi emopoietici 5% 7% 5% Sistema nervoso centrale 16% % 5% Sistema muscoloscheletrico 7% 8% 3% Preparati ormonali sistemici 4% 5% 2% Altro 13% 4% 15% ne di studi farmacoeconomici, che forniscono agli operatori del settore un ottimo riferimento metodologico. [2,13] Analizzando il questionario in una prospettiva storica emerge come la funzione degli studi di farmacoeconomia sia nata come risposta al bisogno delle Direzioni medica e regulatory, e solo successivamente abbia acquisito un proprio ruolo come organo di line nelle aree di marketing o di outcome research, o come organo di staff della direzione (scelte strategiche). Tale processo fotografa la progressiva scoperta di uno strumento nuovo di conoscenza e comunicazione verso l esterno (e non solo verso le Autorità pubbliche), attribuibile sia all evoluzione scientifica della disciplina sia al cambiamento dell atteggiamento delle Autorità pubbliche sul tema. In conclusione, sembra opportuno evidenziare alcune difficoltà di matrice culturale emerse all interno delle aziende intervistate: se considerare le valutazioni economiche sul farmaco come il quarto ostacolo alla registrazione (oltre ai requisiti di sicurezza, qualità ed efficacia) o come un ulteriore, nuovo strumento di conoscenza e di sviluppo. La recente delibera [14] (che sostituisce e integra la precedente del /1/97) sui metodi di contrattazione del prezzo dei farmaci registrati con procedura centralizzata o con procedura di mutuo riconoscimento, sembra dare un indicazione chiara: la valutazione economica del farmaco e la definizione di un favorevole rapporto di costo-efficacia può risultare uno strumento utile (anche se non discriminante) solo per la negoziazione del prezzo dei farmaci altamente innovativi e dei farmaci orfani. Conseguentemente, va riconosciuto il ruolo positivo delle valutazioni economiche del farmaco, quantomeno come informazione aggiuntiva e complementare, con finalità sempre meno rivolte alla compilazione di dossier per la negoziazione del prezzo, ma con obiettivi differenziati, quali esemplificando strumenti di ulteriore conoscenza per i prescrittori (operatori sanitari) delle caratteristiche del prodotto e/o, per le aziende stesse, di confronto per scelte strategiche di investimento in Ricerca e Sviluppo. In tale prospettiva è dunque assai probabile che in Italia verranno avviati, nei prossimi anni, sempre più numerosi studi di farmacoeconomia. Ringraziamenti Si ringrazia Farmindustria per il supporto organizzativo fornito alla realizzazione della presente indagine. Bibliografia 1. Townsend RJ. Post marketing drug research and development. Drug Intell Clin Pharm 1987; 21: Drummond MF, Stoddard GL, Torrance GW. Methods for the economic Evaluation of Health Care Programmes. Oxford: Oxford Medical Publications, Sloan FA. Valuing Health Care. Cambridge: Cambridge University Press, Freund DA, Dittus RS. Principles of pharmacoeconomic analysis of drug therapy. Pharmacoeconomics 1992; 1(1): Farmindustria. Indicatori farmaceutici. Roma, 6. CIPE. Delibera n. 9. Norme per la contrattazione del prezzo dei medicinali. Gazzetta Ufficiale gennaio Szucs TD, Mantovani L, Belissari A. Farmacoeconomia: un approccio per la valutazione dell efficacia della spesa dei farmaci. Cronache Farmaceutiche 1997; 1: Sorrentino M. Farmacoeconomia e imprese farmaceutiche in Italia:

13 La farmacoeconomia nell industria farmaceutica italiana 3 i risultati di una indagine empirica. Mecosan 1995; 16: Garattini L, Grilli R, Scoppelliti D, et al. A proposal for Italian guidelines in pharmacoeconomics. Pharmacoeconomics 1995; 7(1): 1-6. Messori A, Trippoli S, Vaiani M. Linee guida per la conduzione di studi sull efficacia e sul costo dei trattamenti farmacologici. Giornale di Farmacoeconomia 1999; 3(12): Attanasio E, Bruzzi P, Capri S, et al. Raccomandazioni per la conduzione degli studi di farmacoeconomia: la guida GISF. MECOSAN Management ed Economia Sanitaria 1999; 29: Ministero della Sanità. Osservatorio sull impiego dei medicinali. Roma 13. Drummond MF, Jefferson TO. Guidelines for authors and peer reviewers of economic submissions to the BMJ. BMJ 1996; 313: CIPE. Delibera n. 3/1. Individuazione dei criteri per la contrattazione del prezzo dei farmaci. Gazzetta Ufficiale 28 marzo 1 Indirizzo per la corrispondenza: Dr. Giorgio Colombo, S.A.V.E. Studi Analisi Valutazioni Economiche, Via Previati 74, 149 Milano. save.studi@iol.it

Perfare MASSIMIZZARE IL VALORE DELL ATTUALE GAMMA DI PRODOTTI

Perfare MASSIMIZZARE IL VALORE DELL ATTUALE GAMMA DI PRODOTTI Perfare Perfare Percorsi aziendali di formazione e assistenza operativa MASSIMIZZARE IL VALORE DELL ATTUALE GAMMA DI PRODOTTI Costruire un piano di azioni concrete per ottenere il massimo valore dall attuale

Dettagli

effetto evento Indagine conoscitiva sulla diffusione degli strumenti di comunicazione nelle aziende italiane Focus sull organizzazione di eventi

effetto evento Indagine conoscitiva sulla diffusione degli strumenti di comunicazione nelle aziende italiane Focus sull organizzazione di eventi effetto evento Indagine conoscitiva sulla diffusione degli strumenti di comunicazione nelle aziende italiane Focus sull organizzazione di eventi INTRODUZIONE I risultati che riportiamo nelle pagine seguenti

Dettagli

INDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO

INDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO INDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO Analisi elaborata da Chiara Valentini e Toni Muzi Falconi SINTESI

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Premessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento

Premessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento Premessa Ad Meliora è anche Sicurezza. Ci rivolgiamo principalmente ad aziende operanti nel settore del terziario erogando: corsi di adempimento normativo: in funzione della tipologia di azienda e dei

Dettagli

La riforma del servizio di distribuzione del

La riforma del servizio di distribuzione del CReSV Via Röntgen, 1 Centro Ricerche su Sostenibilità e Valore 20136 Milano tel +39 025836.3626 La riforma del servizio di distribuzione del 2013 gas naturale In collaborazione con ASSOGAS Gli ambiti territoriali

Dettagli

INDICOD-ECR Istituto per le imprese di beni di consumo

INDICOD-ECR Istituto per le imprese di beni di consumo INDICOD-ECR Istituto per le imprese di beni di consumo GLOBAL SCORECARD Uno strumento di autovalutazione, linguaggio e concetti comuni Versione base - Entry Level Introduzione Introduzione La Global Scorecard

Dettagli

Area Marketing. Approfondimento

Area Marketing. Approfondimento Area Marketing Approfondimento CUSTOMER SATISFACTION COME RILEVARE IL LIVELLO DI SODDISFAZIONE DEI CLIENTI (CUSTOMER SATISFACTION) Rilevare la soddisfazione dei clienti non è difficile se si dispone di

Dettagli

airis consulting Via Domenichino, 19-20149 - Milano Tel: 02.43986313 - Fax: 02.43917414 e-mail: info@airisconsulting.it web: www.airisconsulting.

airis consulting Via Domenichino, 19-20149 - Milano Tel: 02.43986313 - Fax: 02.43917414 e-mail: info@airisconsulting.it web: www.airisconsulting. Via Domenichino, 19-20149 - Milano Tel: 02.43986313 - Fax: 02.43917414 e-mail: info@.it web: www..it Chi siamo AIRIS CONSULTING è una Società di Consulenza di Direzione nata per rispondere al bisogno delle

Dettagli

Osservatorio ISTUD - seconda Survey: Aziende italiane e mercato unico europeo

Osservatorio ISTUD - seconda Survey: Aziende italiane e mercato unico europeo - seconda Survey: Aziende italiane e mercato unico europeo Quesito 1 In linea generale ritieni positiva la tendenza di molti paesi europei a cercare di proteggere alcuni settori ritenuti strategici per

Dettagli

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN

Dettagli

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE 1 Indice 1. Premessa 2. Obiettivo 3. Le competenze del profilo ideale Competenze 3.1. Età ed esperienza 3.2. Le reali competenze

Dettagli

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi

Dettagli

GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE

GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE L applicazione elaborata da Nordest Informatica e disponibile all interno del sito è finalizzata a fornirvi un ipotesi dell impatto economico

Dettagli

Rapporto ricerca sull internazionalizzazione delle imprese. Febbraio 2013

Rapporto ricerca sull internazionalizzazione delle imprese. Febbraio 2013 Rapporto ricerca sull internazionalizzazione delle imprese Febbraio 2013 Le Key questions Key question 1:Quali sono le modalità di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese italiane? Key question

Dettagli

SURVEY DI itsmf SULLO STATO DELL IT SERVICE MANAGEMENT IN ITALIA Sintesi a cura di Francesco Castellana, consultant HSPI

SURVEY DI itsmf SULLO STATO DELL IT SERVICE MANAGEMENT IN ITALIA Sintesi a cura di Francesco Castellana, consultant HSPI ANALISI SURVEY DI itsmf SULLO STATO DELL IT SERVICE MANAGEMENT IN ITALIA Sintesi a cura di Francesco Castellana, consultant HSPI Descrizione dell indagine e del panel utilizzato L associazione itsmf Italia

Dettagli

Corso di. Analisi e contabilità dei costi

Corso di. Analisi e contabilità dei costi Corso di Analisi e Contabilità dei Costi Prof. 1_I costi e il sistema di controllo Perché analizzare i costi aziendali? La CONOSCENZA DEI COSTI (formazione, composizione, comportamento) utile EFFETTUARE

Dettagli

Indagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web

Indagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web Indagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web Gennaio 2005 Indice Introduzione Obiettivo e metodologia dell indagine Composizione e rappresentatività

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA STATALE 3 CIRCOLO G. CAIATI

SCUOLA PRIMARIA STATALE 3 CIRCOLO G. CAIATI SCUOLA PRIMARIA STATALE 3 CIRCOLO G. CAIATI Analisi dei dati relativi al questionario di valutazione sulla qualità dell integrazione scolastica degli alunni con disabilità. Progetto ICF Dal modello ICF

Dettagli

PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE

PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE Analisi dinamica dei dati dei questionari per le biblioteche di pubblica lettura. GLI INDICATORI Gli indicatori sono particolari rapporti

Dettagli

I sistemi di incentivazione in Italia: stato dell arte ed evoluzioni future

I sistemi di incentivazione in Italia: stato dell arte ed evoluzioni future I sistemi di incentivazione in Italia: stato dell arte ed evoluzioni future Sintesi dei risultati di una ricerca sul campo Milano, Novembre 2007 Arthur D. Little S.p.A. Corso Sempione 66/68 20154 Milano

Dettagli

COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE Approvato con deliberazione giuntale n. 116 del 29/09/2005, dichiarata immediatamente esecutiva ai sensi

Dettagli

La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma

La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma OBIETTIVI Da qualche anno a questa parte, le soluzioni di trasporto condivise stanno conoscendo

Dettagli

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di

Dettagli

Comparazione dei Risultati dell Indagine

Comparazione dei Risultati dell Indagine Comparazione dei Risultati dell Indagine DOCTAE (Agr. nr. 2007-1983 001/001) Questo progetto è stato finanziato con il supporto della Commissione Europea. Questo documento riflette unicamente il punto

Dettagli

Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre

Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre Nel mese di marzo, a chiusura del primo semestre, l Ufficio Orientamento e Diritto allo Studio ha monitorato il servizio di tutorato

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

INDAGINE SUI CREDITI VERSO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 2011

INDAGINE SUI CREDITI VERSO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 2011 INDAGINE SUI CREDITI VERSO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 2011 Il presente rapporto riporta i principali risultati dell indagine sui crediti verso la Pubblica Amministrazione, svolta dall Associazione fra

Dettagli

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA 16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA Obiettivi della presentazione Illustrare i principali risultati

Dettagli

COMUNE DI MONTESPERTOLI

COMUNE DI MONTESPERTOLI OGGETTO: Questionario sul benessere organizzativo 2012 - Report Il presente documento è finalizzato all analisi dei dati scaturiti dalla compilazione dei questionari in oggetto, da parte dei dipendenti

Dettagli

Associazione Italiana Corporate & Investment Banking. Presentazione Ricerca. Il risk management nelle imprese italiane

Associazione Italiana Corporate & Investment Banking. Presentazione Ricerca. Il risk management nelle imprese italiane Associazione Italiana Corporate & Investment Banking 02.36531506 www.aicib.it aicib@unicatt.it Presentazione Ricerca Il risk management nelle imprese italiane AICIB Associazione Italiana Corporate & Investment

Dettagli

Sintesi dei risultati

Sintesi dei risultati Sintesi dei risultati La ricerca commissionata dal Dipartimento della Funzione pubblica e realizzata da Datamedia si compone di due sezioni: a una prima parte indirizzata, tramite questionario postale,

Dettagli

Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi

Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi Indagine ottenuta grazie alla somministrazione di questionario ad oltre 260

Dettagli

2 aprile 2010 Sicurezza: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

2 aprile 2010 Sicurezza: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Chiarimenti 2 aprile 2010 Sicurezza: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.) nel D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. Questo soggetto della prevenzione

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005

Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 Questionario di Autovalutazione di un Sistema di Gestione per la Qualità verso: Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 newsletter TECSE N. 02- Febbraio 2012 (Allegato

Dettagli

INTERNAZIONALIZZAZIONE Le attese delle P.M.I. MARZO 2014

INTERNAZIONALIZZAZIONE Le attese delle P.M.I. MARZO 2014 INTERNAZIONALIZZAZIONE Le attese delle P.M.I. MARZO 2014 Obiettivi della ricerca 2 L Istituto di ricerca Quaeris ha condotto una WEB Survey per raccogliere i dati utili per l analisi sull internazionalizzazione

Dettagli

ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING

ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING CREARE OPPORTUNITÀ PER COMPETERE Oggi le imprese di qualsiasi settore e dimensione devono saper affrontare, singolarmente o in rete, sfide impegnative sia

Dettagli

profilo dna team clienti

profilo dna team clienti CONSULENZA Organizzativa e Direzionale MS Consulting è una società di consulenza organizzativa e direzionale che, dal 1985, fornisce servizi legati alla valutazione dell efficienza aziendale e allo sviluppo

Dettagli

SUMMARY REPORT MOPAmbiente. I principali risultati della ricerca

SUMMARY REPORT MOPAmbiente. I principali risultati della ricerca SUMMARY REPORT MOPAmbiente I principali risultati della ricerca VI Rapporto Periodo di rilevazione: 3 9 Novembre 2010 Metodologia: CATI; campione n=1000 casi, rappresentativo degli italiani dai 18 anni

Dettagli

HTA: FATTORE DI CFESCITA O OSTACOLO ALL INNOVAZIONE?

HTA: FATTORE DI CFESCITA O OSTACOLO ALL INNOVAZIONE? Dott. GEORGES PAIZIS Health Policy Director sanofi - aventis HTA: FATTORE DI CFESCITA O OSTACOLO ALL INNOVAZIONE? L Health Technology Assessment (HTA) è un processo multidisciplinare con ben documentate

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI

REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI PEGASO 03 S.r.l. Sede legale ed operativa: Via Cagliero 3/I-3/L 100 41 CARIGNANO (TO) Tel 011-969.87.11 Fax 011-969.07.97 Capitale Sociale Eu ro 100.000,00 i.v. Registro delle Imp rese n. 08872320018 Tribunale

Dettagli

LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE

LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE INDICE DEL BUSINESS PLAN 1. SINTESI DEL PROGETTO IMPRENDITORIALE 2. LA COMPAGINE IMPRENDITORIALE 3. LA BUSINESS

Dettagli

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi Project Management Modulo: Introduzione prof. ing. Guido Guizzi Definizione di Project Management Processo unico consistente in un insieme di attività coordinate con scadenze iniziali e finali, intraprese

Dettagli

La relazione presenta quanto emerso dalla prima indagine condotta sugli utenti della Biblioteca Isimbardi.

La relazione presenta quanto emerso dalla prima indagine condotta sugli utenti della Biblioteca Isimbardi. INTRODUZIONE La relazione presenta quanto emerso dalla prima indagine condotta sugli utenti della Biblioteca Isimbardi. Nel corso di alcuni mesi del 2008 sono state distribuite delle schede anonime, da

Dettagli

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SG87U ATTIVITÀ 74.14.1 - CONSULENZE FINANZIARIE ATTIVITÀ 74.14.4 - ATTIVITÀ DEGLI AMMINISTRATORI DI SOCIETÀ

STUDIO DI SETTORE SG87U ATTIVITÀ 74.14.1 - CONSULENZE FINANZIARIE ATTIVITÀ 74.14.4 - ATTIVITÀ DEGLI AMMINISTRATORI DI SOCIETÀ STUDIO DI SETTORE SG87U ATTIVITÀ 74.14.1 - CONSULENZE FINANZIARIE ATTIVITÀ 74.14.4 - ATTIVITÀ DEGLI AMMINISTRATORI DI SOCIETÀ ED ENTI, CONSULENZA AMMINISTRATIVO-GESTIONALE E PIANIFICAZIONE AZIENDALE ATTIVITÀ

Dettagli

Indice. pagina 2 di 10

Indice. pagina 2 di 10 LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA

Dettagli

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONCETTO: L ORGANIZZAZIONE SI PONE COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE COMPOSIZIONI PIU CONVENIENTI DELLE FORZE PERSONALI, MATERIALI E IMMATERIALI OPERANTI NEL SISTEMA AZIENDALE.

Dettagli

Master in Europrogettazione

Master in Europrogettazione Master in Europrogettazione Marzo Aprile 2013 4 Edizione Milano Bruxelles Due moduli in Italia* e uno a Bruxelles con consegna dell attestato finale di partecipazione Basato sulle linee guida di Europa

Dettagli

Indagine Mercato Immobiliare (Maggio 2009)

Indagine Mercato Immobiliare (Maggio 2009) Indagine Mercato Immobiliare (Maggio 2009) SINTESI Premessa L indagine che segue è stata realizzata per la Sezione Immobiliare che comprende anche le Agenzie Immobiliari senesi aderenti a Confindustria

Dettagli

Anzianità di servizio

Anzianità di servizio Commento ai risultati del questionario di valutazione Su 754 questionari consegnati ne sono stati restituiti 157, pari al 21% del totale. Oltre ad essere ai limiti della rappresentatività, questo dato

Dettagli

Evidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi.

Evidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi. 5. Processi Evidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi. Il criterio vuole approfondire come l azienda agrituristica

Dettagli

L infermiere al Controllo di Gestione

L infermiere al Controllo di Gestione L infermiere al Controllo di Gestione Una definizione da manuale del Controllo di gestione, lo delinea come l insieme delle attività attraverso le quali i manager guidano il processo di allocazione e di

Dettagli

Comune di SAVA SISTEMA DI VALUTAZIONE E GRADUAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE. Provincia di Taranto

Comune di SAVA SISTEMA DI VALUTAZIONE E GRADUAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE. Provincia di Taranto Comune di SAVA Provincia di Taranto SISTEMA DI VALUTAZIONE E GRADUAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE Approvato con deliberazione G.C. n. _198_ del _26/09/2014_ SOMMARIO Art. 1 - La Pesatura delle Posizioni...

Dettagli

GRANDE INTERESSE DEI CIO ITALIANI VERSO IL CLOUD: TREND RILEVANTE PER IL

GRANDE INTERESSE DEI CIO ITALIANI VERSO IL CLOUD: TREND RILEVANTE PER IL GRANDE INTERESSE DEI CIO ITALIANI VERSO IL CLOUD: TREND RILEVANTE PER IL 66% Una survey del Politecnico di Milano mostra dati positivi sia per la rilevanza percepita sia per la diffusione dei progetti.

Dettagli

Servizio Laboratorio di Prevenzione. INDAGINE DI CUSTOMER SATISFACTION su prestazioni di Laboratorio

Servizio Laboratorio di Prevenzione. INDAGINE DI CUSTOMER SATISFACTION su prestazioni di Laboratorio Servizio Laboratorio di Prevenzione INDAGINE DI CUSTOMER SATISFACTION su prestazioni di Laboratorio anno 2014 Pag. 1 di 6 Indice 1 Introduzione... 2 2 Percorso attuato... 2 3 Analisi dei dati... 3 4 Valutazione

Dettagli

Il settore moto e il credito al consumo

Il settore moto e il credito al consumo Il settore moto e il credito al consumo Rapporto di ricerca ISPO per Marzo 2010 RIF. 1201V110 Indice 2 Capitolo 1: Lo scenario pag. 3 Capitolo 2: Il Credito al Consumo: atteggiamenti 13 Capitolo 3: Il

Dettagli

Procedura di iscrizione al corso on line

Procedura di iscrizione al corso on line Pag. 1 di 8 Procedura di iscrizione al corso on line 1 Come iscriversi... 1 1.1 Richiesta di iscrizione via Web da parte dell Esaminatore... 2 1.1.1 Prerequisiti per l iscrizione... 2 1.1.2 Compilazione

Dettagli

Risoluzione n. 343/E

Risoluzione n. 343/E Risoluzione n. 343/E Roma, 04 agosto 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Richiesta di consulenza giuridica. Articolo 10, n. 4, D.P.R. n. 633 del 1972. Regime IVA applicabile ai servizi

Dettagli

Dossier 7 Il possesso e l acquisto di beni durevoli (1997-2004)

Dossier 7 Il possesso e l acquisto di beni durevoli (1997-2004) Dossier 7 Il possesso e l acquisto di beni durevoli (1997-2004) Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Luigi Biggeri presso le Commissioni congiunte V del Senato della Repubblica

Dettagli

Matrice Excel Calcolo rata con DURATA DEL FINANZIAMENTO determinata dall'utente

Matrice Excel Calcolo rata con DURATA DEL FINANZIAMENTO determinata dall'utente Matrice Excel Calcolo rata con DURATA DEL FINANZIAMENTO determinata dall'utente L'acquisto di un immobile comporta un impegno finanziario notevole e non sempre è possibile disporre della somma di denaro

Dettagli

LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR

LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR Le sfide all'orizzonte 2020 e la domanda di competenze delle imprese LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR Domenico Mauriello

Dettagli

1- Corso di IT Strategy

1- Corso di IT Strategy Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso

Dettagli

STRUMENTI FINANZIARI NEI PROGRAMMI 2014-2020

STRUMENTI FINANZIARI NEI PROGRAMMI 2014-2020 STRUMENTI FINANZIARI NEI PROGRAMMI 2014-2020 Verso un utilizzo più strategico imparando dall esperienza maturata Roberto D Auria Mario Guido Gruppo di lavoro Competitività Roma, 28 ottobre 2013 L esperienza

Dettagli

OSSERVATORIO PERMANENTE

OSSERVATORIO PERMANENTE DIPARTIMENTO DI SCIENZE STATISTICHE PAOLO FORTUNATI UNIVERSITÀ DI BOLOGNA ALMA MATER STUDIORUM OSSERVATORIO PERMANENTE SUL TRASPORTO CAMIONISTICO IN INTERPORTO BOLOGNA INDAGINE CONGIUNTURALE - I SEMESTRE

Dettagli

Indagine conoscitiva sulla comunicazione all interno dell Azienda ASL Latina

Indagine conoscitiva sulla comunicazione all interno dell Azienda ASL Latina Indagine conoscitiva sulla comunicazione all interno dell Azienda ASL Latina La U.O.S.D. Comunicazione Integrata Aziendale, in collaborazione con l Università La Sapienza di Roma (CdL Scienze Magistrali

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

Programma triennale per la trasparenza e l integrità ANVUR

Programma triennale per la trasparenza e l integrità ANVUR Programma triennale per la trasparenza e l integrità ANVUR 2012-2014 1 1. PREMESSA L art. 2, comma 138, del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre

Dettagli

OSSERVAZIONI SUL DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE CONSOB AVVIO DEL LIVELLO 3 SUL NUOVO REGOLAMENTO INTERMEDIARI CONFRONTO CON IL MERCATO

OSSERVAZIONI SUL DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE CONSOB AVVIO DEL LIVELLO 3 SUL NUOVO REGOLAMENTO INTERMEDIARI CONFRONTO CON IL MERCATO Roma, 30 gennaio 2008 OSSERVAZIONI SUL DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE CONSOB AVVIO DEL LIVELLO 3 SUL NUOVO REGOLAMENTO INTERMEDIARI CONFRONTO CON IL MERCATO L ANIA ha esaminato i contenuti della documentazione

Dettagli

Master in Europrogettazione

Master in Europrogettazione Master in Europrogettazione DICEMBRE 2012 FEBBRAIO 2013 Milano Lecce Bruxelles Vuoi capire cosa significa Europrogettista? Vuoi essere in grado di presentare un progetto alla Commissione Europea? Due moduli

Dettagli

INDAGINE SULLA PERCEZIONE DELLA SODDISFAZIONE DEI CLIENTI GECA. Rapporto di sintesi.

INDAGINE SULLA PERCEZIONE DELLA SODDISFAZIONE DEI CLIENTI GECA. Rapporto di sintesi. INDAGINE SULLA PERCEZIONE DELLA SODDISFAZIONE DEI CLIENTI GECA. Rapporto di sintesi. I N D U S T R I E G R A F I C H E 1 Geca Spa Industrie Grafiche Via Magellano 11, 20090 Cesano Boscone (MI) Tel. +39

Dettagli

ENTE BILATERALE TURISMO Della Regione Lazio OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO NEL SETTORE TURISTICO

ENTE BILATERALE TURISMO Della Regione Lazio OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO NEL SETTORE TURISTICO ENTE BILATERALE TURISMO Della Regione Lazio OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO NEL SETTORE TURISTICO 1 Rapporto 2007 sulla occupazione nelle imprese ricettive, di viaggi e di ristorazione della Provincia

Dettagli

32 EDIZIONE 2014-2015

32 EDIZIONE 2014-2015 32 EDIZIONE 2014-2015 Il prossimo ottobre prenderà il via la diciannovesima edizione del master per capi negozio supermercati. Oramai un classico dell offerta formativa di Scuola Coop Hanno già partecipato

Dettagli

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Metodologia dell attività di vigilanza e controllo dell Autorità in relazione agli obblighi di pubblicazione

Dettagli

Il successo degli studenti del liceo Cornaro all Università di Padova nell anno accademico 2010-11

Il successo degli studenti del liceo Cornaro all Università di Padova nell anno accademico 2010-11 Il successo degli studenti del liceo Cornaro all Università di Padova nell anno accademico 2010-11 Materiali per l autovalutazione e la rendicontazione sociale Settembre 2011 Il successo degli studenti

Dettagli

PROCEDURE - GENERALITA

PROCEDURE - GENERALITA PROCEDURE - GENERALITA Le PROCEDURE sono regole scritte, utili strumenti di buona qualità organizzativa, con le quali lo svolgimento delle attività viene reso il più possibile oggettivo, sistematico, verificabile,

Dettagli

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) SCHEDA 8 La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) Verona, Italia, 5-9 luglio 2000 LA SFIDA DI VERONA Investire in salute significa promuoverne

Dettagli

Comunicazione per le PMI nuove soluzioni a un problema di sempre una practice di Orga 1925

Comunicazione per le PMI nuove soluzioni a un problema di sempre una practice di Orga 1925 Comunicazione per le PMI nuove soluzioni a un problema di sempre una practice di Orga 1925 1 LA PRATICA SOLITA La comunicazione delle PMI si basa di regola sull assoluto privilegio della comunicazione

Dettagli

Perfare. La VENDITA ECCELLENTE. Migliorare l organizzazione e le competenze della rete vendita per aumentare le prestazioni dell azienda

Perfare. La VENDITA ECCELLENTE. Migliorare l organizzazione e le competenze della rete vendita per aumentare le prestazioni dell azienda Perfare Percorsi aziendali di formazione e assistenza operativa La VENDITA ECCELLENTE Migliorare l organizzazione e le competenze della rete vendita per aumentare le prestazioni dell azienda Presentazione

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO

MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO Data: Ottobre, 2013 UniCredit Group - Public MISSION E AMBITO DI COMPETENZA L Internal Audit è una funzione indipendente nominata dagli Organi di Governo della Società ed è parte

Dettagli

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo I modelli di qualità come spinta allo sviluppo Paolo Citti Ordinario Università degli studi di Firenze Presidente Accademia Italiana del Sei Sigma 2005 1 Si legge oggi sui giornali che l azienda Italia

Dettagli

QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE

QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE Step 1 - Decidere come organizzare e pianificare l autovalutazione (AV) 1.1. Assicurare l impegno e il governo del management per avviare il processo. 1.2. Assicurare

Dettagli

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione Comune di Nuoro Settore AA.GG. e Personale Ufficio Formazione DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE Ultimo aggiornamento settembre 2008 Art. 1 (Oggetto e finalità) 1. Le disposizioni contenute

Dettagli

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO RISOLUZIONE N.15/E Direzione Centrale Normativa Roma, 18 febbraio 2011 OGGETTO: Consulenza giuridica - polizze estere offerte in regime di libera prestazione dei servizi in Italia. Obblighi di monitoraggio

Dettagli

LA GESTIONE DELLA SICUREZZA All INTERNO DELL AZIENDE

LA GESTIONE DELLA SICUREZZA All INTERNO DELL AZIENDE LA GESTIONE DELLA SICUREZZA All INTERNO DELL AZIENDE Nobody s Unpredictable Metodologia Tipologia d'indagine: indagine ad hoc su questionario semi-strutturato Modalità di rilevazione: interviste telefoniche

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza CAPITOLO QUARTO ANALISI DEI SERVIZI DI PROMOZIONE PER UNA VALUTAZIONE DEI BENEFICI 1. Premessa Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano

Dettagli

La gestione manageriale dei progetti

La gestione manageriale dei progetti PROGETTAZIONE Pianificazione, programmazione temporale, gestione delle risorse umane: l organizzazione generale del progetto Dimitri Grigoriadis La gestione manageriale dei progetti Per organizzare il

Dettagli

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione

Dettagli

UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI SIENA - Nucleo di valutazione di Ateneo

UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI SIENA - Nucleo di valutazione di Ateneo Questa parte del rapporto del Nucleo di valutazione analizza alcuni indicatori bibliometrici calcolati a partire dai dati contenuti nel database Scopus (interrogato nel periodo ottobre-dicembre 2009).

Dettagli

I giudizi sull esperienza universitaria

I giudizi sull esperienza universitaria . I giudizi sull esperienza universitaria Tra i laureati si rileva una generale soddisfazione per l esperienza universitaria nei suoi diversi aspetti. Sono molto apprezzati il corso di studio inteso come

Dettagli

US SECURITY AND EXCHANGE COMMISSION, Division of Investment Management, Report on Mutual Fund Fees and Expenses, December 2000.

US SECURITY AND EXCHANGE COMMISSION, Division of Investment Management, Report on Mutual Fund Fees and Expenses, December 2000. Recensione US SECURITY AND EXCHANGE COMMISSION, Division of Investment Management, Report on Mutual Fund Fees and Expenses, December 2000. Si tratta di un rapporto sui fondi statunitensi riferito al periodo

Dettagli

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all

Dettagli

1. Introduzione e finalità delle Linee guida

1. Introduzione e finalità delle Linee guida LINEE GUIDA PER L ACQUISTO DI TRATTAMENTI ALL ESTERO - Versione finale, 09.11.2005 1. Introduzione e finalità delle Linee guida Il Gruppo ad alto livello sui servizi sanitari e l'assistenza medica ha deciso

Dettagli