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1 La conciliazione che funziona Esperienze di successo e di miglioramento della qualità del lavoro Università di Trento Dipartimento di sociologia 4 Ottobre 2007 Susanna Zucchelli Direttore Generale Hera Imola-Faenza

2 Il Gruppo Hera Hera è una delle principali multiutility in Italia. Opera in 180 Comuni delle Province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Ravenna, Rimini, e in alcuni Comuni delle Province di Firenze e Pesaro-Urbino. Occupa lavoratori e lavoratrici a tempo indeterminato. Fornisce servizi energetici (gas, energia elettrica), idrici (acquedotto, fognatura e depurazione) e ambientali (raccolta e smaltimento rifiuti) a 2,7 milioni di cittadini. La composizione azionaria comprende 183 soci pubblici (circa il 58% delle azioni), 155 investitori istituzionali e circa azionisti privati. Il Gruppo Hera è nato alla fine del 2002 in seguito a una delle più significative operazioni di aggregazione realizzata in Italia nel settore delle public utilities, con la fusione di 11 aziende di servizi pubblici locali. 2

3 Servizi gestiti dal Gruppo Hera Servizi energetici: vendita e distribuzione gas con 2,4 milioni di metri cubi venduti all anno e clienti serviti vendita e distribuzione energia elettrica con 3,1 terawattora di energia venduti a clienti Servizi idrici: gestione del ciclo idrico integrato in 169 Comuni, con 240 milioni di metri cubi venduti di acqua per usi civili e industriali, chilometri di reti di acquedotti, chilometri di reti fognarie e 712 impianti di depurazione Servizi ambientali: gestione dell intero ciclo dei rifiuti (raccolta, recupero, trattamento e smaltimento). Serve un bacino di utenza di 2,4 milioni di cittadini con la raccolta di 1,6 milioni di tonnellate all anno di rifiuti. E proprietario di 72 impianti di smaltimento e 7 impianti di termovalorizzazione. 3

4 Conciliazione: azioni e strumenti Tema della CONCILIAZIONE tra tempi di vita e tempi di lavoro Azioni messe in campo da Hera Imola Faenza: QUESTIONARIO AI DIPENDENTI Hera Imola-Faenza conta 326 dipendenti 255 maschi e 71 femmine Età dipendenti Fino a 30 anni: 12 Tra i 30 e i 40 anni: 65 Tra i 40 e i 50 anni: 172 Oltre i 50 anni: 77 4

5 I risultati del questionario Hanno risposto 155 lavoratori su 326 (47,5%) Tra chi ha risposto: l 82% è coniugato o convivente, il restante single. Il 70% ha dei figli. Tra i single il 30% ha dei figli. Il 20% ha parenti a carico: non c è differenza tra maschi e femmine. Il 92% ha un lavoro a tempo pieno e l 8% un part time Il part time è nettamente femminile. Oltre la metà ha la flessibilità di orario e il campione è diviso equamente tra maschi e femmine. Tra chi invece non ha flessibilità di orario i ¾ sono uomini. Il 70% di chi ha la flessibilità la utilizza sempre: il campione è diviso equamente tra maschi e femmine. La flessibilità della pausa pranzo viene utilizzata dal 50% dei dipendenti per uscire prima dal lavoro. 5

6 I risultati del questionario La flessibilità viene utilizzata in prevalenza per compiti di cura principalmente figli, casa e assistenza per accedere a servizi (in prevalenza banca e posta) per fare la spesa. Servizi ai quali si fa più fatica ad accedere banca posta uffici di vario genere, comunali ma non solo. 6

7 I risultati del questionario e la prima azione Il problema della cura e della conciliazione è prevalentemente femminile (pensiamo che secondo i dati Istat del 2006 il 23% degli uomini non dedica più di 10 minuti al lavoro familiare nell arco della giornata), ma inizia ad interessare anche gli uomini. Prima azione dell azienda: l organizzazione di un servizio aziendale a cui il lavoratore o la lavoratrice possa delegare la commissione in banca e in posta. 7

8 Conciliazione: azioni e strumenti Liberare il tempo come azienda vogliamo costruire un sistema di servizi alla persona e alle famiglie per liberare tempo, rivolto alla generalità dei lavoratori, realizzato sulla base dei bisogni e delle aspettative SERVIZI AL PERSONALE in orario di lavoro ASILO AZIENDALE PROGETTO TELELAVORO MOBILITA SOSTEGNO A MATERNITA E PATERNITA 8

9 Conciliazione: azioni e strumenti E necessario che le politiche sull utilizzo del tempo escano da un ottica solo femminile per divenire una riflessione più ampia sul tempo della persona e della famiglia. Ci deve essere un approccio di genere integrato e sempre più l ottica deve essere quella della prevenzione e non del porre rimedio e dobbiamo imparare a lavorare in rete. 9

10 Fotografia della situazione attuale Occupazione femminile in Italia al 45% Tasso di occupazione UE al ,7% Part time in Italia al 25,5% Part time UE 32,6% % donne dirigenti in Italia 5%, 3,6% ai vertici, 0, se non figlie di 38 anni è l età media in cui si arriva ad avere un impiego a tempo indeterminato Il tasso di occupazione delle madri che hanno figli con meno di 6 anni è del 53% contro il 78% svedese e il 65% francese Il differenziale retributivo tra donne e uomini in Italia è circa del 15% Conclusione: LE DONNE LAVORANO POCO E HANNO POCHI FIGLI 10

11 Fotografia delle tendenze Telelavoro: si ipotizza che il 30% delle mansioni potrebbe essere spostato dagli uffici a casa Congedi di paternità: i padri che li utilizzano sono sempre meno. Nella provincia di Milano sono diminuiti del 15% dal 2005 al 2006 Dati nazionali 2005: 117mila donne e 5mila uomini hanno utilizzato i congedi facoltativi (una delle cause è economica: la disparità salariale tra uomini e donne) 38 anni è l età media in cui si arriva ad avere un impiego a tempo indeterminato Conclusione: SONO TENDENZE NEGATIVE 11

12 Il problema è il percorso Azioni migliorative per facilitare la strada Tempi Logica del mantenimento delle diversità Capacità di fare lobby (potere e denaro) 12

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