Novità per gli esami di stato ma solo dal 2018! a cura di Enrica Maria Bianchi e Barbara Urdanch

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1 Novità per gli esami di stato ma solo dal 2018! a cura di Enrica Maria Bianchi e Barbara Urdanch È di metà gennaio 2017 il comunicato stampa del MIUR che dà via libera ad alcuni decreti legislativi di attuazione della legge107/2015, nota come legge della Buona Scuola. Secondo la ministra Valeria Fedeli, i decreti sono la parte più innovativa della legge, ma gli schemi di decreto appena usciti rappresentano solo il primo passo: seguirà poi una fase di ascolto dei soggetti coinvolti per ottenere la massima condivisione possibile. Uno dei più importanti è lo Schema di decreto legislativo recante norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato (n. 384) ( In esso vengono riconfermati il valore formativo della valutazione e la necessità che essa contribuisca alla promozione dell autovalutazione di ciascun allievo in relazione all acquisizione non solo di conoscenze, ma anche di abilità e competenze. Viene ribadita l importanza dei collegamenti con i criteri e le modalità di valutazione definiti dal collegio docenti e inseriti nel Piano dell offerta formativa (PTOF) e con le rilevazioni degli apprendimenti (Prove Invalsi), che costituiscono parte integrante del processo di autovalutazione delle istituzioni scolastiche (RAV) e forniscono strumenti utili al progressivo miglioramento dell'efficacia della azione didattica. Viene sottolineato che la valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo delle competenze personali, sociali e di cittadinanza, come già scritto nello Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria, nel Patto educativo di corresponsabilità e nei Regolamenti approvati dalle istituzioni scolastiche. Quali sono le novità? Nessun cambiamento immediato per gli Esami di Stato di quest'anno: le novità entreranno in vigore dagli esami del Dal 2018, invece, se l Atto del Governo verrà confermato, verrà eliminata la Prova Invalsi dall esame di fine primo ciclo, ma verrà svolta in corso d anno, con la novità che nella prova verrà inserito anche l inglese. Nella scuola primaria le rilevazioni nazionali Invalsi si effettueranno nelle classi seconde solo per italiano e matematica (come adesso), nelle classi quinte anche per inglese. Le prove Invalsi verranno inserite anche nell ultimo anno delle superiori (compresa la prova di inglese), ma si svolgeranno in un periodo diverso dall esame.

2 In sintesi le altre novità: 1 CICLO ESAME (fine terza media): sarà costituito da tre prove scritte ed un colloquio: prova scritta di italiano, intesa ad accertare la padronanza della lingua italiana o della lingua nella quale si svolge l'insegnamento prova scritta relativa alle competenze logico matematiche prova scritta relativa alle competenze in lingue straniere, articolata in due sezioni colloquio (rimane uguale): finalizzato a valutare le conoscenze descritte nel profilo finale dello studente secondo le Indicazioni Nazionali ed il livello di padronanza delle competenze trasversali, delle competenze nelle lingue straniere, con particolare attenzione alla capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo. E la certificazione delle competenze? Si ricorda che la certificazione delle competenze non sostituisce la valutazione disciplinare, ma la accompagna e la integra. Le competenze di uno studente vanno certificate: alla fine della 5 classe della scuola primaria alla fine della 3 classe della scuola secondaria di primo grado (3 media), cioè a completamento del primo ciclo di istruzione alla fine della 2 classe della scuola secondaria di secondo grado (2 superiore), cioè a completamento dell'obbligo scolastico. Per quanto riguarda la certificazione rilasciata al termine del primo ciclo, l articolo 10 precisa che essa deve descrivere lo sviluppo dei livelli di competenze trasversali e delle competenze chiave progressivamente acquisite dagli alunni (anche sostenendo e orientando gli studenti verso la scuola del secondo ciclo) e contenere l'indicazione dell'esito delle prove a carattere nazionale, distintamente per ciascuna disciplina oggetto della rilevazione. I modelli nazionali per l'attestazione delle competenze emanati dal MIUR si fonderanno sui seguenti principi: riferimento al profilo dello studente nelle Indicazioni Nazionali vigenti ancoraggio alle competenze chiave individuate dall'unione Europea, cosi come recepite nell'ordinamento italiano definizione, mediante enunciati descrittivi, dei diversi livelli di acquisizione delle competenze valorizzazione delle eventuali competenze significative sviluppate anche in situazioni di apprendimento non formale e informale

3 indicazione dell'esito delle prove a carattere nazionale, distintamente per ciascuna disciplina oggetto della rilevazione. E alla fine del biennio delle superiori? Si ricorda che l obbligo scolastico riguarda gli studenti che completano il ciclo decennale e, quindi, coincide con il termine del secondo anno delle scuole secondarie di secondo grado. L atto formale che spetta alle istituzioni scolastiche è la compilazione del modello di certificazione delle competenze per ciascuno studente al termine dello scrutinio finale delle seconde classi. 2 CICLO ESAME (fine superiori) L' Esame di Stato conclusivo dei percorsi di istruzione secondaria di secondo grado verifica i livelli di apprendimento conseguiti da ciascun candidato in relazione alle conoscenze, abilità e competenze proprie di ogni indirizzo di studi, con riferimento alle Indicazioni Nazionali per i licei e alle Linee guida per gli istituti tecnici e gli istituti professionali. Esso terrà conto del profilo educativo, culturale e professionale specifico di ogni indirizzo di studi, della partecipazione alle attività di alternanza scuola/lavoro, dello sviluppo delle competenze digitali e del curriculum individuale. Novità sono rappresentate da: Ammissione alla maturità: lo studente potrà essere ammesso anche con una o più insufficienze (novità che farà certamente discutere). Tesina: scomparirà la tesina e sarà la commissione a proporre un punto di partenza (testo, documento, progetto, argomento) da cui desumere conoscenze e competenze dello studente. Alternanza scuola/lavoro: verrà valorizzata tramite la richiesta di una relazione dell esperienza svolta da portare all esame. Invalsi: entrano a far parte della prova, come requisito indispensabile di ammissione, le rilevazioni Invalsi, che riguarderanno le competenze di italiano, matematica e lingua inglese). In sintesi, per la maturità: Prove scritte: si riducono a due (NO prova multidisciplinare predisposta dalla Commissione) e a un colloquio. La prima prova scritta (come oggi) accerta la padronanza della lingua italiana, nonché le capacità espressive, logico linguistiche e critiche del candidato, consentendo la libera espressione della personale creatività. Essa consiste nella redazione di un testo di tipo argomentativo riguardante temi di ambito

4 artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico. La prova può essere strutturata in più parti, anche per consentire la verifica di competenze diverse, in particolare la comprensione degli aspetti linguistici, espressivi e logico-argomentativi, oltre la riflessione critica da parte del candidato. La seconda prova scritta (come oggi), grafica o scritto-grafica, compositivo/esecutiva musicale e coreutica, ha per oggetto una o più discipline caratterizzanti il corso di studio ed è intesa ad accertare le conoscenze, le abilità e le competenze attese dal profilo educativo culturale e professionale dello studente dello specifico indirizzo. Il colloquio (come oggi) ha la finalità di accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale dello studente, attraverso l analisi di testi, documenti, esperienze, progetti, per verificare l'acquisizione dei contenuti e dei metodi propri delle singole discipline, la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle per argomentare in maniera critica e personale anche utilizzando la lingua straniera. Novità nell'ambito del colloquio: lo studente esporrà, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, l'esperienza di alternanza scuola/lavoro svolta nel percorso di studi. Il voto finale resterà in centesimi, ma si darà maggior peso al percorso fatto nell ultimo triennio: il credito scolastico inciderà fino a 40 punti; le 2 prove scritte incideranno fino a 20 punti ciascuna; il colloquio fino a 20 punti. E le prove INVALSI? Nell Atto di Governo n. 384 si precisa che, dall anno scolastico 2017/18, in entrambi i cicli, cioè nelle classi finali della secondaria di I e II grado, la prova Invalsi sarà requisito per l ammissione all esame, ma non confluirà nel voto finale: il punteggio verrà riportato nella documentazione allegata al diploma. Principale novità per le prove Invalsi: si introdurrà una prova di inglese standardizzata al termine sia della primaria sia della secondaria di I e II grado per certificare le abilità di comprensione e uso della lingua inglese, in linea con il Quadro Comune di Riferimento Europeo per le lingue. Riassumendo: Nella scuola primaria L articolo 4 sottolinea l importanza delle rilevazioni nazionali degli apprendimenti, che, dal 2018, nella scuola primaria, nelle classi seconda e quinta, si svolgeranno non solo sugli apprendimenti degli alunni in italiano, ma anche in inglese (però esclusivamente nella classe quinta). Le prove Invalsi costituiranno per le istituzioni scolastiche attività ordinarie d'istituto e saranno parte integrante del processo di autovalutazione delle istituzioni scolastiche, in quanto forniscono strumenti utili al progressivo miglioramento dell'efficacia della

5 azione didattica. Per la rilevazione di inglese, l'invalsi predisporrà test di posizionamento sulle abilità di comprensione e uso della lingua. Nella scuola secondaria 1 grado L articolo 7 afferma che l Invalsi effettuerà rilevazioni nazionali attraverso prove standardizzate, in italiano, matematica e inglese, nella classe terza, non più nell esame finale ma nel mese di aprile e rappresenteranno requisito di ammissione all esame conclusivo del primo ciclo di istruzione. Per la prova di inglese, l'invalsi accerterà i livelli di apprendimento attraverso test di posizionamento in modalità adattiva sulle abilità di comprensione e uso della lingua. Nella scuola secondaria 2 grado L articolo 21 afferma che, dal 2018, anche gli studenti iscritti all'ultimo anno di scuola secondaria di secondo grado sosterranno prove a carattere nazionale, predisposte dall'invalsi, per verificare i livelli di apprendimento conseguiti in italiano, matematica e inglese (ferme restando le rilevazioni già effettuate nella classe seconda), ma si svolgeranno in un periodo diverso dall esame. Per la prova di inglese, l'invalsi accerterà livelli di apprendimento attraverso test sulle abilità di comprensione e uso della lingua. L'esito della prove Invalsi sostenute nell'ultimo anno verrò riportato, distintamente per ciascuna disciplina oggetto di rilevazione, in una specifica sezione all'interno del curriculum dello studente (vedi articolo 23), dove saranno riportate le discipline ricomprese nel piano degli studi con l'indicazione del monte ore complessivo destinato a ciascuna di esse e le competenze/ conoscenze/abilità anche professionali acquisite; nonchè le attività culturali, artistiche e di pratiche musicali, sportive e di volontariato, svolte in ambito extra scolastico,le attività di alternanza scuola-lavoro ed altre eventuali certificazioni. Che cosa ci si aspettava dai decreti attuativi? - La modifica della valutazione periodica e finale degli apprendimenti degli alunni del primo ciclo, compresa la valutazione dell'esame di Stato, per ciascuna delle discipline di studio previste dalle Indicazioni Nazionali, con la reintroduzione della valutazione espressa in lettere. che invece rimane espressa con votazioni in decimi! - La modifica della Commissione di esame per la maturità: resta immutata la composizione; novità, invece, è la formazione ad hoc per i presidenti di commissione, che verranno scelti da una specie di Albo istituito presso l USR. D ora in avanti, comunque, comincerà un percorso per ascoltare tutti i soggetti coinvolti: dirigenti scolastici, insegnanti, personale della scuola, sindacati, studenti, famiglie, associazioni, stakeholder, vediamo se ci saranno altre novità.

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