Alla Cortese Attenzione dei Candidati Presidente della Regione Marche. Oggetto: Le proposte dei Giovani - Elezioni Regionali 2015
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- Livia Isabella Leoni
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1 Oggetto: Le proposte dei Giovani - Elezioni Regionali 2015 Alla Cortese Attenzione dei Candidati Presidente della Regione Marche In vista delle prossime elezioni regionali del 2015, le scriventi organizzazioni intendono sottoporre all attenzione dei candidati Presidente alcune proposte relative al mondo dell istruzione, a partire dalle Scuole Superiori fino al mondo accademico e universitario. In un momento di crisi profonda, crediamo sia necessario elaborare delle proposte ad hoc per le esigenze dei giovani e dare una svolta sostanziale al dibattito per dare delle prospettive al futuro del nostro territorio partendo dal principio secondo cui la cultura e l istruzione rappresentano il motore del progresso sociale ed economico di un economia moderna E necessario investire nella formazione di persone in grado di pensare a nuovi modelli per uscire da questa difficile situazione e che al tempo stesso siano in grado di inserirsi nel contesto sociale e politico in modo consapevole ed attivo, fattore utile non soltanto per gli studenti stessi ma anche per tutta la comunità. Pensiamo che sia necessario non parlare più soltanto di diritto allo studio, ma rivolgersi al concetto più ampio di welfare studentesco: non si tratta più soltanto di garantire la possibilità di accedere all'istruzione, ma di ripensare alla figura dello studente come protagonista attivo all'interno di una comunità di cui esso è parte integrante, e pertanto garantire la possibilità di accedere ad una formazione a tutto tondo. Un aspetto imprescindibile di questo sistema è la possibilità di accedere a qualsiasi servizio con spese limitate e proporzionate alle possibilità dello studente, aspetto necessario per permettere a tutti gli studenti di costruirsi una formazione completa. Questo riguarda allo stesso modo il mondo della scuola e quello dell università, entrambi luoghi fondamentali per la formazione, accademica e civica, della persona. Per queste ragioni, riteniamo che la Regione debba andare nella direzione di un riconoscimento unitario dello status di studente, con lo scopo di garantire a tutti gli studenti la possibilità di usufruire di tutti gli strumenti necessari alla loro formazione. Crediamo che il welfare studentesco si basi su alcuni punti cardine: Trasporti: allo stato attuale, il servizio dei trasporti pubblici, sia su ferro che su gomma, è una nota dolente sia per gli studenti medi che per quelli universitari. Le corse sono poche, gli orari non corrispondono alle esigenze degli studenti, spesso occorre effettuare numerosi cambi. I ritardi dei mezzi sono all ordine del giorno, così come il loro sovraffollamento. Inoltre, il costo risulta essere eccessivo, soprattutto in rapporto alla qualità del servizio offerto. Per queste ragioni, riteniamo fondamentale una riorganizzazione dei trasporti pubblici su scala regionale. Parallelamente a questo, è necessario abbattere i costi dei mezzi pubblici: il costo degli abbonamenti dovrebbe essere proporzionale alle condizioni economiche dello studente. Inoltre riteniamo che debbano essere previste delle agevolazioni specifiche per gli studenti per muoversi con facilità su tutto il territorio regionale, al di là delle semplici corse casa -
2 scuola/università, per poter facilitare il loro coinvolgimento in tutte le occasioni culturali che la regione offre. Accesso al materiale didattico: crediamo che, in quanto parte integrante del percorso formativo, gli studenti dovrebbero poter usufruire del materiale didattico (libri, ma anche supporti elettronici) in maniera gratuita. Questo ovviamente comporterebbe un forte investimento da parte della regione, che potrebbe essere affrontato in maniera graduale, prevedendo almeno in una fase iniziale, delle agevolazioni in base al reddito dello studente. Accesso alla cultura: quanto appreso nella aule di scuola ed università è fondamentale, ma non basta a riempire l intero bagaglio culturale di uno studente, nonché giovane e cittadino. Lo sviluppo dei propri interessi e delle proprie attitudini passa attraverso innumerevoli occasioni di formazione. Per questo motivo crediamo che lo studente debba essere agevolato nell accesso alla vita culturale del proprio territorio, e che debba essere incentivato nella produzione di nuove attività culturali. E forse superfluo dire che, per affrontare tutte queste questioni, c è bisogno che la regione stanzi dei fondi maggiori. Il welfare studentesco deve essere inteso come un investimento sull'individuo che porta valore aggiunto al territorio in cui vive e studia. Siamo consapevoli che l'investimento economico per realizzare un sistema di questo tipo non dipenda unicamente dalla volontà della regione, ma pensiamo che una presa di posizione forte e determinata da parte di quest'ultima sia indispensabile per realizzare questa inversione di rotta anche ad altri livelli. Per questo riteniamo che sia necessario un nuovo approccio al mondo dell istruzione e del diritto allo studio, un approccio organico, sistematico e trasversale, uniforme sul territorio regionale. Un focus particolare riguardo il mondo delle Scuole Superiore In questi ultimi venti anni il settore dell Istruzione superiore è stato investito da tagli consistenti, di cui hanno pagato il prezzo soprattutto gli studenti economicamente più disagiati, che si sono trovati a frequentare una scuola incapace di essere strumento di eguaglianza civica come vorrebbe la Costituzione. Prendendo in considerazione la dispersione scolastica, notiamo che il dato marchigiano si attesta a 15,8%, pur essendo in controtendenza rispetto alla media nazionale (17%), è, comunque, lontano dall'obiettivo fissati in sede europea (10%). Chiediamo, dunque, che il prossimo governo delle Marche rappresenti, presso il governo centrale, la contrarietà della Regione a qualsiasi taglio al settore della scuola e a qualsiasi tentativo di smantellamento del suo carattere pubblico e nazionale. Inoltre riteniamo che la Regione possa sopperire alle mancanze del governo centrale con provvedimenti mirati sui seguenti punti: Diritto allo studio: La legge regionale sul diritto allo studio scolastico approvata nel 1992 è ormai obsoleta dato che non risponde uniformemente alle esigenze degli studenti marchigiani. Essa, infatti, pone il diritto allo studio nell ambito dei servizi socio-assistenziali,
3 la cui competenza attuativa è dei singoli comuni. Pensiamo che il diritto allo studio debba avere una normativa e una voce di bilancio specifici, tali da garantire l'uniformità dei servizi su tutto il territorio regionale. Le scuole adottano di anno in anno nuove edizioni dei libri di testo, costringendo gli studenti ad acquistare ogni anno tutti (o quasi) i libri di testo nuovi e, inoltre, spesso non vengono rispettati i tetti massimi di spesa, anche in modo ufficioso. La Regione si deve porre l'obiettivo di abbattere il costo dei libri di testo. Pur non escludendo altre modalità per raggiungere questo obiettivo, pensiamo che il metodo più efficace sia quello del comodato d'uso. La regione Marche dovrebbe coprire i costi di gestione e garantire il comodato d'uso gratuito per gli studenti delle famiglie indigenti oltre ad impegnarsi affinché i comuni forniscano gratuitamente o semi-gratuitamente i locali a quelle associazioni che organizzano, senza scopo di lucro, mercatini del libro usato. Per gli studenti è sempre più difficile approfondire e coltivare i propri interessi, è sempre più difficile crescere culturalmente se non sui banchi di scuola, è sempre più difficile vedere politiche volte alla creazione di un vero welfare studentesco di qualità. Cinema, teatri, musei, mostre, e concerti sono sempre meno accessibili. La regione Marche deve attivare sconti e agevolazioni a cinema, teatri, librerie, cartolibrerie, corsi di lingua, concerti, musei, mostre, negozi di musica e tecnologia, vacanze studio, strutture sportive e beni culturali, architettonici e ambientali. La Regione può impegnarsi ad ampliare i soggetti, pubblici o privati, che garantiscono sconti ai titolari della Carta IoStudio o realizzare un'edizione speciale regionale della carta stessa integrata con l'iniziativa nazionale come fatto dalla regione Umbria, individuando almeno un soggetto per ognuna di queste categorie in ogni città. Per quanto riguarda l'inclusione, la Regione, tramite specifici servizi e sussidi, deve supportare le istituzioni scolastiche nelle azioni di sostegno volte a favorire la frequenza e l'apprendimento degli studenti migranti (come finanziare specifici corsi di italiano, prevedere la presenza di almeno un mediatore culturale all interno del plesso scolastico) e l'inserimento degli studenti diversamente abili, anche tramite accordi con i soggetti del sistema integrato socio-sanitario. Vogliamo una scuola aperta tutto il giorno, tutto l'anno e tutta la vita: la Regione si deve impegnare a generalizzare la scuola dell infanzia pubblica, che deve diventare progressivamente capace di soddisfare l intera domanda sociale, come prevedono gli articoli 33 e 34 della Costituzione, e contribuire all'apertura nelle ore extra-curricolari delle scuole, che devono diventare un centro di apprendimento permanente. Il prezzo di un abbonamento ai trasporti pubblici per andare a scuola raggiunge costi esorbitanti, sfiorando spesso i 500 euro annui. Inoltre, la qualità del servizio offerto è perlopiù scadente: i mezzi sono spesso in ritardo e i posti a sedere insufficienti. Sono previste agevolazioni per i trasporti, ma dimezzano il prezzo del biglietto soltanto sotto la soglia ISEE dei 13mila euro, non considerando le diverse condizioni delle famiglie. Inoltre, gli abbonamenti coprono solamente le corse scolastiche. Per questo pensiamo la Regione debba garantire per gli studenti trasporti pubblici adeguati garantendo la frequenza dei mezzi pubblici non solo all entrata e all uscita da scuola, ma anche nel pomeriggio, per permettere allo studente di passare il pomeriggio a scuola o in luoghi di interesse, con un prezzo degli abbonamenti specifico per gli studenti che preveda forti sgravi proporzionati all ISEE, così da assicurare il trasporto scolastico e favorire lo spostamento su tutto il territorio regionale.
4 Orientamento universitario e orientamento al lavoro: L orientamento universitario si risolve spesso in materiali informativi che le scuole e le università danno agli studenti e a semplici visite ai quattro atenei marchigiani spesso fatte autonomamente dagli studenti stessi. Crediamo che ci sia bisogno da parte della Regione di un maggiore investimento, politico e finanziario, nell'orientamento universitario: spesso gli studenti si trovano ad affrontare scelte che influenzeranno il loro futuro, in maniera non adeguatamente organizzata e consapevole. Crediamo che l università sia parte integrante del percorso formativo di ogni studente, non un ultima tappa trascurabile. Per questo l orientamento universitario dovrebbe prevedere incontri diretti tra studenti medi e studenti universitari, maggiori approfondimenti rispetto alle proposte formative di ogni ateneo e maggiore responsabilità delle scuole rispetto al percorso di orientamento di ogni studente, che spesso, non trovando un supporto nella scuola stessa, è solo di fronte a questa importante scelta. Parallelamente deve essere affrontato in tutte le scuole superiori l orientamento al lavoro, non solo attraverso l alternanza scuola-lavoro, ma anche tramite l'informazione sul mondo del lavoro. Dedicato all'orientamento esiste il progetto T.OR.RE.: un tavolo istituzionale regionale al quale partecipano diversi soggetti, tra cui i rettori delle università, l Ufficio Scolastico Regionale, la Regione Marche e i dirigenti dell orientamento delle province. Notiamo con rammarico che gli studenti universitari e medi non sono stati coinvolti nell'ambito del progetto nella sua elaborazione, né nel tavolo stesso: chiediamo, pertanto, che la Regione coinvolga all interno del progetto anche una rappresentanza studentesca. Edilizia scolastica: Così come a livello nazionale, anche a livello regionale l edilizia scolastica continua ad essere un problema piuttosto grave e allarmante. Crediamo che la Regione debba avere un ruolo centrale nel garantire i servizi essenziali ad ogni studente marchigiano nel pieno rispetto delle norme strutturali e igieniche. Sono necessari, dunque, maggiori investimenti per mettere in sicurezza gli edifici, riqualificarli, quando necessario, per la presenza di alunni e lavoratori portatori di handicap, dotarli di strutture adeguate e incrementarne l efficienza energetica. Le scuole possono diventare presidi di sostenibilità e la Regione può valutare di incentivare l'installazione di impianti fotovoltaici sugli edifici scolastici che non abbiano particolare interesse storico-architettonico. La Regione deve attivare, insieme agli enti locali, una politica di monitoraggio continuo sulla situazione dell edilizia scolastica e rendere pubblici, garantendo il diritto di accesso civico, come richiesto dall'associazione Cittadinanzattiva, documenti, dati e informazioni dell Anagrafe regionale dell edilizia scolastica (legge 23/96, D.M ) e quelli raccolti attraverso la mappatura degli elementi non strutturali (G.U. n. 33 del ). Un focus particolare riguardo il mondo dell Università DIRITTO ALLO STUDIO-WELFARE STUDENTESCO Il tema del Diritto allo Studio è sicuramente quello più delicato. È prioritario non parlare più soltanto di diritto allo studio, ma rivolgersi al concetto più ampio di welfare studentesco: che deve essere inteso con un investimento sull'individuo. Non si tratta più soltanto di garantire la possibilità di accedere all'istruzione, ma di ripensare alla figura dello studente come protagonista attivo all'interno di una comunità di cui esso è parte
5 integrante; riconoscere l'importanza della formazione come fondamentale strumento di crescita non solo per il singolo individuo ma anche per il territorio. La priorità in questo momento resta senza dubbio la copertura delle borse di studio. Avendo tagliato due milioni di euro i finanziamenti regionali per le borse di studio, la Regione Marche andrà a privare centinaia di studenti della possibilità di ricevere la borsa. E' prioritario che il nuovo governo regionale, tra i suoi primi atti, provveda ad un immediato reintegro dei fondi per le borse di studio, in modo da poterne garantire l erogazione a tutti gli aventi diritto. Sono necessari ancora molti passi avanti per quanto riguarda il DSU marchigiano; non deve esistere la figura dell'idoneo non beneficiario ma deve essere garantito a tutti l'accesso al contributo cui si ha diritto. Parallelamente, crediamo che sia indispensabile definire dei LEP (livelli essenziali delle prestazioni) regionali: allo stato attuale, infatti, i servizi offerti differiscono, talvolta anche in modo consistente, tra le varie città universitarie; talvolta alcuni servizi fondamentali sono del tutto assenti. E fondamentale che si individuino dei LEP certi, che la regione sia vincolata a garantire su tutto il territorio, sempre tenendo comunque presente delle peculiarità di ciascuna città o specifico contesto. Ci teniamo a ribadire che il concetto di diritto allo studio a nostro avviso dovrebbe andare nell ottica di welfare studentesco, non solo quindi borse di studio e garanzia di poter accedere all'istruzione. Creare un sistema di welfare che coinvolga anche gli studenti vuol dire riconoscere lo status di cittadini di questi ultimi e favorirne la piena integrazione col territorio e la cittadinanza, anche se sono studenti fuorisede. Pertanto tutti i servizi erogati (posto letto, mensa, trasporti), ma anche servizi ulteriori, attualmente non previsti (accesso al materiale didattico, accesso ai luoghi di cultura) dovrebbero essere pagati dallo studente in base ai propri ISEE. Per gli studenti borsisti, tutti questi servizi dovrebbero essere gratuiti, mentre gli studenti oltre la soglia di accesso alla borsa di studio dovrebbero contribuire in maniera progressiva, in base al proprio reddito. Crediamo che tutti i servizi connessi al welfare studentesco dovrebbero essere estesi in modo uniforme a tutti gli studenti, medi ed universitari, che studiano nella nostra regione. E chiaro che a monte di tutti questi ragionamenti, è necessario che la Regione reintegri i tagli effettuati in sede di bilancio di previsione, e che oltretutto, stanzi finanziamenti maggiori. Allo stato attuale, infatti, oltre gli ingenti tagli al Diritto allo studio, i problemi che sussistono sono molteplici. Vogliamo partire dal servizio alloggio: gli studentati sono caratterizzati da strutture fatiscenti e pericolanti, problemi di infestazioni, infiltrazioni, impianti inadeguati, ad oggi invivibili. Quello che chiediamo alla regione sotto questo aspetto, è che metta in campo una politica seria di investimento sulle case dello studente. A nostro avviso, infatti, queste non devono essere viste come dei ghetti in cui confinare gli studenti borsisti, ma dei luoghi di crescita personale e sociale: gli studentati dovrebbero essere valorizzati, non solo come case ma anche come strutture di rilevanza aggregativa e formativa, affinché tutti gli studenti, quindi anche i non borsisti (che in questo caso apporterebbero maggiori entrate economiche per l ente) facciano richiesta di vivere nello studentato. Parallelamente a questo, la Regione dovrebbe impegnarsi affinché nelle città universitarie si promuovano delle misure che vadano a garantire sicurezza e qualità anche per il mercato privato degli affitti agli studenti.
6 Un altro servizio fondamentale è l assistenza sanitaria gratuita per gli studenti fuori sede. Nel 2008 la regione aveva stanziato dei fondi per questo servizio ma non furono sufficienti; chiediamo, che venga inteso il diritto allo studio a tutto tondo, tenendo conto anche dell assistenza sanitaria, attraverso un finanziamento ad hoc adeguato e strutturale. La formazione culturale dell'individuo non può passare solamente attraverso l'offerta formativa definita dagli atenei, ma deve essere libera e autodiretta. E' necessario, in primis, garantire la piena fruibilità degli spazi e degli strumenti di cultura già presenti sul territorio e favorire la produzione di nuove realtà culturali. Questo è possibile solo con la piena disponibilità di collaborazione delle istituzioni e attraverso la ricerca di un'integrazione, anche culturale, della comunità studentesca con il resto della cittadinanza. La questione degli spazi, in particolare, è una delle questioni che da sempre merita attenzione: lasciare agli studenti spazi di libero accesso in cui creare cultura e divertimento permette di rendere quest'ultimi parte attiva e non mero strumento di sostentamento economico. TIROCINI I tirocini curricolari sono parte integrante e fondamentale del percorso accademico dello studente. Molto spesso però, la reale possibilità di svolgere i tirocini non è garantita allo studente. Questo è in parte dovuto al fatto che le Università, per varie ragioni, non riescono a stipulare un numero sufficiente di convenzioni, e un altro dei motivi principali è che spesso gli studenti avrebbero desiderio di svolgere il tirocinio in un luogo anche distante dalla sede universitaria, ma non possono permettersi di farlo per motivi economici. Riteniamo pertanto che debba essere garantito a chi svolge il tirocinio curricolare un rimborso delle spese effettuate. Inoltre, un altra questione di particolare interesse è l attività effettivamente svolta durante il tirocinio. Spesso infatti gli studenti si trovano a dover svolgere mansioni sotto qualificate o non inerenti al proprio percorso formativo, vanificando l utilità e lo scopo del tirocinio. Crediamo che questa situazione possa essere superata attraverso la previsione di controlli e rilevazioni sistematiche dell opinione degli studenti, tramite un vero e proprio monitoraggio a livello regionale (in cui siano coinvolte le rappresentanze della Regione, dei soggetti ospitanti e di quelli promotori, dei rappresentanti degli studenti). Un altro aspetto su cui lavorare è sulla formazione della figura del tutor. In questo modo gli studenti potranno essere affiancati da una figura competente e presente durante tutto il periodo di svolgimento del tirocinio, affinché questa esperienza possa risultare realmente formativa. E necessario che la Regione si impegni su questo tema, vigilando in modo strutturato sul fenomeno a livello regionale e promuovendo (anche in maniera diretta, dove possibile) azioni che vadano nella direzione di un assicurazione della qualità di questo importante momento per gli studenti universitari. LE QUATTRO UNIVERSITA MARCHIGIANE La presenza di 4 atenei in un unica regione di per sé non rappresenta un problema, ma la poca coordinazione sia dal punto di vista dell offerta formativa che sotto l aspetto dei servizi ci mettono di fronte a situazioni complicate: crediamo che sia necessario favorire il dialogo e la collaborazione tra gli atenei marchigiani.
7 Inoltre, auspichiamo che la collaborazione tra le università vada anche nella direzione di creare una comunità accademica regionale (composta da tutti gli atenei marchigiani) ampia e ricca, che sappia offrire occasioni di ricerca e di didattica utili per docenti e studenti. Crediamo, come esposto precedentemente che sia necessario migliorare i servizi, di tutti gli atenei, al fine di permettere agli studenti di poter scegliere la sede dei propri studi senza essere influenzati da condizioni di ordine materiale ed economico. Le proposte fin qui riportate sono state elaborate e condivise da (in ordine alfabetico): CGIL Marche Dipartimento Politiche Giovanili Federazione degli Studenti Marche Gulliver Sinistra Universitaria Ancona Link Fuorikorso Urbino Rete Studenti Medi Marche
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