Pensioni: novità 2017

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1 Pensioni: novità 2017 Pensione di vecchiaia: Data Uomini Donne 1 gennaio anni e 7 mesi 65 anni e 7 mesi 1 gennaio anni e 7 mesi 66 anni e 7 mesi 1 gennaio anni e 11 mesi 66 anni e 11 mesi 1 gennaio anni e 11 mesi 66 anni e 11 mesi 1 gennaio anni e 2 mesi 67 anni e 2 mesi Minimo contributivo: 20 anni. Per poter avere la pensione occorre abbandonare il posto di lavoro, dando le dimissioni. La decorrenza della pensione di vecchiaia è fissata al primo giorno del mese successivo al compimento dell età pensionabile Pensione di anzianità (o anticipata): Data Uomini Donne 1 gennaio anni e 6 mesi 65 anni e 7 mesi 1 gennaio anni e 10 mesi 41 anni e 10 mesi 1 gennaio anni e 10 mesi 41 anni e 10 mesi Anche per la pensione di anzianità (anticipata) è stata soppressa la finestra; la decorrenza scatta dal mese successivo alla domanda 1

2 Precoci: nella Legge di Bilancio vi è una specifica disciplina per i lavoratori precoci, che possono accedere alla pensione in tempi più rapidi rispetto ai criteri ordinari. Infatti, la pensione anticipata è di 41 anni sia per uomini che per donne. La disciplina sarà operativa dal 1 maggio 2017 I lavoratori precoci sono coloro che hanno 12 mesi di contribuzione precedenti il raggiungimento del 19esimo anno di età. Oltre all essere precoce, il lavoratore deve avere una delle seguenti condizioni: - Essere in stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell ambito della procedura di conciliazione obbligatoria; - Assistere da almeno 6 mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap; - Essere lavoratori dipendenti impegnati in professioni pesanti da almeno 6 anni in via continuativa, come operai edili, autisti, insegnanti di asilo nido, ecc. - Essere lavoratori usuranti ai sensi del D.Lgs. n. 67/2011 Il tutto però deve essere soggetto al vincolo delle risorse stanziate Il Cumulo: l articolo 1, c. 195 della L. n. 232/2016 (Legge di Bilancio 2017) ha rivisto in senso estensivo a partire dal 1 gennaio 2017 il perimetro di applicazione del cumulo dei periodi assicurativi già introdotto dalla L. n. 228/2012 dal 1 gennaio Il cumulo è un meccanismo particolare, in aggiunta alla ricongiunzione e alla totalizzazione, per valorizzare la contribuzione mista, ovvero quella contribuzione accreditata in più casse della previdenza obbligatoria frutto di carriere lavorative discontinue. La norma citata consente al lavoratore la possibilità di cumulare i periodi assicurativi accreditati presso differenti gestioni, senza oneri a suo carico, per il riconoscimento di un unica pensione da liquidarsi secondo le regole di calcolo previste da ciascun fondo e sulla base delle rispettive retribuzioni di riferimento 2

3 La prima novità sul cumulo è la possibilità di utilizzare l istituto anche se ha maturato una pensione autonoma. Ad esempio, se un soggetto ha contributi versati a due gestioni, come Ago dell INPS (10 anni, precedenti il 1992) e contributi in gestione separata (dal 2001 in poi). Egli ora può cumulare i due periodi per avere un unica pensione Le nuove disposizioni sul cumulo di più periodi contributivi aggiungono, accanto alla pensione di vecchiaia, la pensione anticipata. Per fare un esempio, un soggetto che ha contributi in Fondo INPDAP ed iscritto al Fondo pensione Lavoratori dipendenti INPS, potrà percepire la pensione anticipata Cumulo dei professionisti: fino al 2016 gli iscritti alle Casse professionali non potevano utilizzare il cumulo, ma solamente la totalizzazione o la ricongiunzione onerosa. Dal 2017, i professionisti iscritti alle rispettive Casse previdenziali potranno cumulare gratuitamente i periodi contributivi accreditati nelle gestioni previdenziali obbligatorie, compresa la gestione separata, con quelli versati nella Cassa sia per maturare la pensione di vecchiaia che quella anticipata in base al perfezionamento dei requisiti ordinari previsti dalla Legge Fornero Cancellazione della penalizzazione: dal 2017, coloro che andranno in pensione anticipata e avranno meno di 62 anni di età, non dovranno subire la penalizzazione sull importo della pensione; penalizzazione che era stata introdotta dalla L. n. 214/2011 3

4 Ottava salvaguardia pensionistica: è un nuovo provvedimento legislativo contenuto nell articolo 1, co. 212 e ss. della L. n. 232/2016 che consentirà di mantenere in vigore, in via eccezionale, le vecchie regole di pensionamento, vigenti sino al dicembre 2011, nei confronti di determinati soggetti che il legislatore ritiene meritevoli di una particolare tutela previdenziale. A costoro continueranno ad applicarsi le vecchie disposizioni in materia di requisiti di accesso e di decorrenza anche se il diritto al pensionamento matura dopo il 31 dicembre 2011 Ciò determina, pertanto, la possibilità di andare in pensione prima delle regole attuali sfruttando la vecchia pensione di anzianità (che prevedeva il perfezionamento del quorum 97,6 inteso come somma dell età anagrafica con quella contributiva in presenza di un minimo di 61 anni e 7 mesi di età e 35 di contributi o con i 40 anni di contributi a prescindere dall'età anagrafica) o la precedente normativa in materia di pensionamento di vecchiaia che era, soprattutto per le lavoratrici del settore privato, molto più favorevole rispetto alla legge Fornero Sono cinque i macro profili di tutela tutti mutuati dall'ultima salvaguardia: mobilità, autorizzati ai volontari, cessati dal servizio con accordi o senza con il datore di lavoro, in congedo straordinario per assistere figli con disabilità gravi, con contratto a tempo determinato. L ottava salvaguardia sarà l'ultimo provvedimento di questa natura in quanto il legislatore ha previsto la soppressione dello specifico fondo destinato alla tutela di questi lavoratori La domanda per l accesso alla salvaguardia va presentata entro il termine di decadenza di 60 giorni dalla data di entrata in vigore della L. di Bilancio (quindi entro il 2 marzo 2017). Lavoratori in mobilità o trattamento speciale edile, prosecutori volontari, iscritti alle gestioni private di sport e spettacolo devono presentare istanza online dal sito dell INPS; lavoratori cessati per accordi o risoluzione unilaterale, congedo straordinario e con contratto a tempo determinato devono presentarla all Ispettorato Nazionale del Lavoro competente 4

5 APE: Anticipo Pensionistico E una novità inclusa nella Legge di Bilancio 2017, in cui è possibile andare in pensione a 63 anni di età se nei successivi 3 anni e 7 mesi si matura il diritto alla pensione di vecchiaia. Trattasi di un anticipo finanziario; ossia un prestito che il lavoratore dovrà restituire con gli interessi, una volta che egli avrà raggiunto la pensione. L APE sarà operativa dal 1 maggio 2017 al 31 dicembre 2018 L APE può essere Volontaria. Possono usufruirne tutti i lavoratori, pubblici e privati, iscritti a tutte le gestioni INPS; essi dovranno avere i seguenti requisiti: - Almeno 63 anni di età; - Possesso di 20 anni di contributi; - Maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia entro 3 anni e 7 mesi; - Importo della pensione di vecchiaia non inferiore a 1,5 volte il trattamento minimo INPS Occorre avere una certificazione del diritto all APE che viene rilasciata dall INPS, una volta verificato il possesso dei requisiti. Il costo dell operazione è a carico totale del lavoratore e comprende, oltre al prestito, anche il costo del finanziamento (gli interessi) e la polizza assicurativa per il caso premorienza che è obbligatoria 5

6 L APE può anche essere Sociale; funziona come l APE Volontaria ma solamente alcune categorie di lavoratori possono avervi accesso: - 63 anni di età; - in stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, dimissioni per giusta causa, risoluzione consensuale; - che assistono, al momento della richiesta e da almeno 6 mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità, in possesso di un anzianità contributiva di almeno 30 anni; - che hanno una riduzione della capacità lavorativa non inferiore al 74% e un anzianità contributiva di 30 anni almeno; - lavoratori dipendenti che svolgono professioni gravose, in possesso di almeno 36 anni di contributi (tra cui operai di industria estrattiva, facchini, operatori ecologici ) L APE Sociale viene erogato mensilmente su 12 mensilità nell anno ed è pari all importo della rata della pensione calcolata al momento dell accesso all APE Sociale; non può superare i euro al mese Opzione Donna Viene consentito alle lavoratrici donne di andare in pensione quando si hanno almeno 35 anni di contributi ed un età non inferiore a 57 anni e 3 mesi, optando però per il regime contributivo della pensione 6

7 La modifica è contenuta nell'articolo 1, co. 222 della L. n. 232/2016 con il quale il legislatore ha stabilito l estensione dell opzione alle lavoratrici che non hanno maturato entro il 31 dicembre 2015, i requisiti anagrafici previsti dall'articolo 1, comma 9 della legge n. 243/2004 per effetto degli incrementi della speranza di vita. Pertanto nel 2017 l opzione potrà essere esercitata dalle lavoratrici dipendenti, anche del pubblico impiego, e dalle lavoratrici autonome che hanno maturato i 57 anni (58 se autonome) entro il 31 dicembre 2015 e hanno almeno 35 anni di contributi al 31 dicembre 2015 Rimangono fermi gli incrementi delle speranze di vita ai fini dell accesso alla pensione, nonché la finestra mobile. Il successivo comma 223 precisa, infatti, che restano fermi, ai fini dell'accesso al trattamento pensionistico, il regime degli incrementi della speranza di vita di cui all'articolo 12 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, il regime delle decorrenze, nonché il sistema di calcolo delle prestazioni applicati al pensionamento di anzianità di cui all'articolo 1, comma 9, della legge 23 agosto 2004, n. 243 Rendita Integrativa Temporanea Anticipata (RITA): possibilità di erogazione anticipata delle prestazioni della previdenza complementare (c.d. RITA), in relazione al montante richiesto e fino al conseguimento dei requisiti pensionistici previsti nel regime obbligatorio, in favore dei soggetti, cessati dal lavoro, in possesso dei requisiti per l accesso all APE. La possibilità di richiedere la rendita integrativa temporanea anticipata (cd. RITA) è riservata ai soggetti, cessati dal lavoro, in possesso dei requisiti per l accesso all APE, certificati dall INPS. La prestazione consiste nell erogazione frazionata, in forma di rendita temporanea fino alla maturazione dei requisiti pensionistici, del montante accumulato richiesto. La parte imponibile della rendita, determinata secondo le disposizioni vigenti nei periodi di maturazione della prestazione pensionistica complementare, è assoggettata alla ritenuta a titolo d'imposta con l'aliquota del 15 per cento, ridotta di una quota pari a 0,30 punti percentuali per ogni anno eccedente il quindicesimo anno di partecipazione a forme pensionistiche complementari (limite massimo 6 punti) 7

8 La Rendita integrativa temporanea anticipata è accessibile agli over 63, ossia i nati tra il 1951 e il 1953, a cui mancano 3 anni e 7 mesi per la pensione di vecchiaia. Devono avere almeno 20 anni di contributi. Condizione sine qua non è l adesione ad un fondo di previdenza integrativa. Si stima che la platea iniziale degli aventi diritto a Rita sia di circa lavoratori Il meccanismo della Rendita integrativa temporanea anticipata prevede che il capitale accumulato come previdenza integrativa sia utilizzato, in tutto o in parte, per coprire da 1 a 3 anni di anticipo della pensione. Un esempio proposto dallo stesso governo nelle slide di presentazione del pacchetto di misure è quello di Giulia: nell arco della vita lavorativa ha accumulato poco più di euro nel fondo previdenziale, che le darebbero una pensione integrativa di 98 euro mensili. Con Rita, potrebbe usare l integrazione per stare a casa prima. Con un anticipo di tre anni prenderebbe 650 euro netti al mese, che salirebbero a 950 euro se anticipasse l uscita di 2 anni, e a 1950 euro se uscisse un anno prima. Una volta in pensione, però, non avrebbe più l integrazione Quattordicesima mensilità di pensione: la L. di Bilancio ha previsto l erogazione col rateo di luglio (cd. Quattordicesima) di un importo aggiuntivo, in presenza di particolari condizioni reddituali, ai pensionati titolari di pensioni il cui importo complessivo non ecceda una certa somma agganciata al valore del trattamento minimo di pensione. La quattordicesima spetta a chi ha un età superiore a 64 anni, purché titolare di uno o più trattamenti pensionistici 8