DIPENDENTI UNIVERSITA DI PAVIA: LE RISPOSTE AL QUESTIONARIO SPOSTAMENTI CASA-LAVORO 1

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1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali DIPENDENTI UNIVERSITA DI PAVIA: LE RISPOSTE AL QUESTIONARIO SPOSTAMENTI CASA-LAVORO 1 Sabrina Spaghi Università di Pavia, Collaboratrice Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali I dipendenti dell Università degli Studi di Pavia sono stati invitati a rispondere al questionario spostamenti casa-lavoro (QSCL) 2 al fine di analizzare le scelte modali e le abitudini di viaggio nei giorni feriali del personale. Ciascun dipendente ha potuto compilare il questionario on-line, attraverso una piattaforma digitale, collegandosi dal proprio pc al link indicato. Sul totale di lavoratori dell Università, di cui circa 1800 dipendenti in senso stretto e 1000 con contratti di ricerca e altre forme di collaborazione flessibile (assegnisti, dottorandi, borsisti), sono state raccolte interviste valide ai fini dell elaborazione dei dati 4. Ha quindi partecipato all indagine il 43% dei dipendenti per il totale delle risposte 1 Documento prodotto dall Università degli Studi di Pavia (Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali) nell ambito del progetto Pavia Mobility Manager, co-finanziato dalla Fondazione Cariplo nell ambito del Bando 2010 Promuovere forme di mobilità sostenibile alternative all auto privata. 2 Il questionario, creato nell ambito del Progetto Pavia Mobility Manager, rileva le abitudini di viaggio per il tragitto casa-lavoro dei dipendenti dell Università di Pavia nell anno Il questionario è stato somministrato anche ai dipendenti del Comune di Pavia, della Provincia di Pavia e del Policlinico S. Matteo (con alcune differenze: per gli enti diversi dall Università è stata prevista una versione ridotta con meno domande). Una versione ad hoc del questionario è stata anche somministrata ad un campione di studenti universitari. 3 Di cui: il 52,3% femmine, il 47,7% maschi. Sono stati esclusi dal campione i lavoratori del polo di Musicologia di Cremona in quanto gravitanti su un contesto territoriale completamente diverso da quello in analisi. Per motivi legati alla disponibilità del database informatico sono inoltre stati esclusi gli specializzandi della Facoltà di Medicina. 4 Di cui 976 complete e 229 parziali. Le risposte complete contengono informazioni e feedback su tutte le 93 domande proposte, mentre le rimanenti 229 forniscono indicazioni parziali, a seconda dello stadio di abbandono della compilazione. Tra quelle parziali sono state incluse solo quelle che hanno fornito informazioni su almeno il 10% dei quesiti, arrivando a indicare il luogo di partenza abituale dello spostamento sistemico. Dal dato complessivo emerge come circa ¾ di coloro che hanno iniziato la compilazione ha portato a termine il percorso attraverso i 93 quesiti, evidenziando un interesse e attaccamento significativi verso le tematiche trattate. 1

2 (complete + parziali), il 35% per le sole risposte complete. Si tratta, nell insieme, di valori ragguardevoli, tenendo conto del confronto con indagini simili e dell articolazione piuttosto corposa del questionario 5. Il questionario è suddiviso nelle seguenti 11 sezioni tematiche: 1. Informazioni generali: include domande iniziali sulla persona intervistata e sul suo nucleo familiare, domande inerenti al luogo di residenza/domicilio per indagare l origine degli spostamenti casa-lavoro; 2. Abitazione/alloggio: include domande relative alle caratteristiche abitative del luogo di residenza/domicilio, per analizzare eventuali correlazioni fra tali informazioni e le scelte modali di trasporto 6 ; 3. Reddito e risparmio: include domande sul reddito familiare, per fare emergere eventuali rapporti fra lo status economico degli intervistati e la propensione alla mobilità sostenibile urbana; 4. Tipologia contrattuale e orario di lavoro: include domande inerenti al profilo lavorativo dell intervistato, in particolare per avere informazioni sugli orari abituali di entrata/uscita dal lavoro; 5. Mezzi, tempi e scelte per gli spostamenti casa-lavoro: include domande specifiche sugli spostamenti casa-lavoro per analizzarne la durata, la distanza, il mezzo usato, le motivazioni di certe abitudini di viaggio, ecc.; 6. Spostamenti con mezzo a motore: include domande sull uso dell auto/moto per i viaggi feriali e analizza la durata del viaggio, la distanza, le caratteristiche dell auto/moto usata, le motivazioni della scelta, le spese mensili legate al mezzo posseduto/usato, la propensione ad eventuali mezzi/alternative sostenibili 7 ; 7. Spostamenti con mezzi pubblici: include domande sull uso del trasporto pubblico locale per i viaggi feriali indagando, oltre alla distanza percorsa e alle ragioni della scelta, anche in merito agli abbonamenti usati 8 ; 8. Spostamenti in bicicletta/a piedi: include domande relative alla distanza percorsa e alle motivazioni di questa scelta modale 9 ; 5 Per approfondimenti inerenti i tassi di risposta al questionario spostamenti casa-lavoro dei dipendenti dell Università di Pavia vedere il documento Zatti A. (2013), Le risposte al questionario sugli spostamenti casalavoro dell Università di Pavia: un analisi di insieme, Nota Breve 15, Progetto Pavia Mobility Manager, 6 La Sezione nr. 2 è inserita nel questionario dei dipendenti dell Università di Pavia, mentre è tralasciata per gli intervistati degli altri enti pubblici. 7 La Sezione nr. 6 va compilata solo da coloro che si recano abitualmente in auto/moto al lavoro. 8 La Sezione nr. 7 va compilata solo da coloro che si recano abitualmente al lavoro usando mezzi pubblici. 9 La Sezione nr. 8 va compilata solo da coloro che si recano abitualmente al lavoro a piedi o in bicicletta. 2

3 9. Sosta e parcheggi: include domande per valutare il giudizio degli intervistati sulla situazione dei parcheggi in città e presso la propria sede lavorativa, oltre che le abitudini di sosta consolidate; 10. Disponibilità e propensione a mezzi alternativi: include domande per analizzare la disponibilità degli intervistati a provare mezzi alternativi per i tragitti casa-lavoro e le condizioni necessarie per tale cambiamento; 11. Attitudini e valutazioni personali: include domande finali inerenti lo stato di benessere personale legato agli spostamenti casa-lavoro e la possibilità di dare suggerimenti sul tema della mobilità urbana 10. Di seguito sono presentati i risultati dell elaborazione delle risposte 11 al questionario spostamenti casa-lavoro dei dipendenti dell Università di Pavia 12. Sezione 1: Informazioni generali La Sezione 1 è costituita da 14 domande di carattere generale sulla persona intervistata e sul luogo di residenza/domicilio da cui il soggetto parte ogni giorno per recarsi al lavoro. La domanda n. 1 13, relativa all età degli intervistati, genera la distribuzione visibile nel Grafico 1. L età media degli intervistati è di anni 44,8 (linea rossa). Il 33% del campione ha meno di 39 anni, il 28% ha età compresa fra 40 e 49 anni, il 28% fra 50 e 59 anni, mentre solo l 11% è ultra-sessantenne: in definitiva circa il 56% degli intervistati ha età compresa fra 40 e 60 anni, mentre i lavoratori giovani e anziani sono il 44% del totale. La tipologia specifica del lavoro in Università, specialmente se nel campo della didattica-ricerca, spiega questa robusta presenza di lavoratori in fasce d età meno rappresentate solitamente in altri contesti. 10 Il questionario è descritto nel dettaglio nell appendice finale di questo rapporto. 11 Le elaborazioni sono state fatte partendo dalle interviste valide pervenute (campione totale). Per ogni singola domanda il campione totale può però variare in funzione del numero di risposte valide pervenute (il campione quindi si riduce a essere <1.205 nel caso di una o più risposte non date). 12 I dipendenti dell Università di Pavia sono stati invitati a compilare il questionario che comprendeva le Sezioni 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, Alla domanda n. 1 hanno risposto individui (1 risposta non data sul campione totale di 1.205). 3

4 Grafico 1 La distribuzione per sesso degli intervistati (domanda n. 2) 14 è visibile nel Grafico 2: si evidenzia la maggioranza della componente femminile (58%) sulla maschile (42%). Tale quota è superiore a quella sul totale dei dipendenti 15, evidenziando tassi di risposta superiore nella componente femminile. La domanda n. 3 dà invece informazioni relative allo stato civile 16 : la maggioranza degli intervistati è sposata (56%), mentre un rilevante 35% è celibe/nubile (Grafico 3). Indagando invece in merito al titolo di studio (domanda n. 4) si evidenzia (Grafico 4) la preponderanza di persone con laurea e specializzazione post-laurea (dottorato, master) rispetto a categorie di istruzione inferiori Alla domanda n. 2 ha risposto l intero campione di soggetti. 15 Vedere a proposito la nota nr. 3 a p Alla domanda n. 3 hanno risposto individui (3 risposte non date sul campione totale di 1.205). 17 Alla domanda n. 4 hanno risposto individui (2 risposte non date sul campione totale di 1.205). 4

5 Grafico 2 Grafico 3 5

6 Grafico 4 Analizzando il luogo di residenza dichiarato (domande n. 5, 6, 7), emerge che ¾ degli intervistati è residente in Provincia di Pavia (76%) 18 (Grafico 5) e in maggioranza (circa il 56% dei residenti in Provincia e il 46,5% del totale) 19 risiede nel territorio comunale di Pavia. Circa il 15% vive nei primi paesi di cintura al capoluogo provinciale, come Cura Carpignano, Cava Manara, Travacò Siccomario, San Martino Siccomario, San Genesio ed Uniti, Torre d Isola, Bereguardo, Certosa e Valle Salimbene (Grafico 6): ciò conferma il ruolo importante dei Comuni limitrofi a Pavia come generatori di traffico verso il capoluogo negli orari di punta. Grafico Alla domanda n. 5 in merito alla Provincia di residenza hanno risposto individui (1 risposta non data sul campione totale di 1.205). 19 Alla domanda n. 6 inerente al Comune di residenza hanno risposto in 909 (9 risposte non date, sottocampione di 918). 6

7 Grafico 6 7

8 Fra coloro che dichiarano di risiedere fuori dai confini della provincia pavese spiccano i residenti nel Milanese (34%), nell Alessandrino (9%) e nel Lodigiano (6%) 20 (Grafico 7). Grafico 7 20 Alla domanda n. 7 ha risposto l intero sott-campione di 286 individui. 8

9 Le due domande successive descrivono il nucleo familiare dell intervistato, in termini di numero di persone (domanda n. 8) 21 e di numero di minori in famiglia (domanda n. 9) 22. In media, le famiglie degli intervistati sono composte da 2,7 componenti (Grafico 8, linea rossa) e di questi in media 0,5 sono minori (Grafico 9, linea rossa). Grafico 8 Grafico 9 21 Alla domanda n. 8 relativa al numero di componenti in famiglia hanno risposto individui (2 risposte non date sul campione totale di 1.205). 22 Alla domanda n. 9 relativa al numero di minori in famiglia hanno risposto individui (141 risposte non date sul campione totale di 1.205). 9

10 Analizzando infine il punto di origine degli spostamenti casa-lavoro (domande n ), ovvero il luogo da cui l intervistato parte usualmente per recarsi al lavoro (che può coincidere o meno con l abitazione di residenza), emerge che (Grafici 10 e 11) la grande maggioranza degli spostamenti parte dalla provincia di Pavia (85%) 23, mentre il 15% dei viaggi ha origine extra-provinciale, con provenienza prevalentemente dalla provincia di Milano (53%) e a seguire dalle province di Alessandria (13%), Lodi (7%), Cremona (7%), Piacenza (4%), Genova (4%) 24. Grafico Alla domanda n. 10 relativa all origine dei viaggi in Provincia di Pavia ha risposto l intero campione di soggetti. 24 Alla domanda n. 11 relativa all origine extra-provinciale dei viaggi ha risposto l intero sotto-campione di 181 soggetti. 10

11 Grafico 11 Circoscrivendo l attenzione ai soli viaggi con origine nella provincia pavese, emerge che (Grafico 12 e Figura 1) il 60% di essi (51% del totale) ha origine all interno del comune di Pavia 25, mentre il restante 40% proviene in maggioranza dai Comuni limitrofi al capoluogo (Grafico 13 e Figura 2), in particolare dai primi Comuni di cintura e dalle aree est-sud della provincia pavese (l area a ovest della Lomellina genera un flusso poco consistente fra i dipendenti dell Università di Pavia) 26. Da notare come la percentuale di coloro che partono dalla Provincia di Pavia (85%) risulti essere del 9% superiore a quella di chi vi risiede (76%) 25 Alla domanda n. 12 inerente all origine dal capoluogo pavese o meno hanno risposto soggetti (8 risposte non date, sotto-campione di soggetti). 26 Alla domanda n. 13 ha risposto l intero sotto-campione di 404 individui. 11

12 e tale differenza è sostanzialmente assorbita completamente dal Comune di Pavia in cui risiedono il 42,5% dei dipendenti, ma che è origine del 51% degli spostamenti sistemici. Vi è quindi circa il 10% del personale universitario, nelle diverse categorie coinvolte, che ha domicilio nel Capoluogo, pur risiedendo altrove. Grafico 12 Figura 1: Spostamento casa-lavoro (livello territoriale provinciale) Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Università di Pavia, 12

13 Grafico 13 13

14 Figura 2: Spostamento casa-lavoro (livello territoriale macroarea) Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Università di Pavia, Osservando infine i viaggi interni a Pavia (ovvero i viaggi con origine e destinazione in città) 27, si nota come punto di origine degli spostamenti casa-lavoro la prevalenza marcata della zona 1 (Pavia centro storico, 39% del campione), seguita dalle zone 8 (Pavia nord est, 16% del campione), e 4 (Pavia ovest, 14% del campione) (Figure 3 e 4, Grafico 14). Figura 3: Zonizzazione comune di Pavia Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Università di Pavia, 27 Alla domanda n. 14 relativa ai viaggi con origine Pavia ha risposto l intero sotto-campione di 612 soggetti. 14

15 Le zone di Pavia più interessate dai flussi casa-lavoro dei dipendenti universitari sono quindi quelle ubicate a breve distanza dagli uffici/aule/laboratori dell Università (zona 1 e 8 per la sede centrale, zona 4 per il polo scientifico Cravino-Nave). Ciò conferma la preferenza a vivere vicino al luogo di lavoro, scelta che dovrebbe aiutare a usare mezzi sostenibili per recarsi in Università, soprattutto in virtù della breve distanza percorribile anche a piedi o in bicicletta. Grafico 14 Figura 4: Spostamento casa-lavoro (livello territoriale comunale) Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Università di Pavia, 15

16 Sezione 2: Abitazione/alloggio La Sezione 2 include 6 domande relative alle caratteristiche abitative del luogo di residenza/domicilio, per analizzare eventuali correlazioni fra tali informazioni e le scelte modali di trasporto. Alla domanda n è chiesto ai rispondenti di indicare il tipo di fabbricato in cui vivono 29 (Grafico 15): il 66% del campione vive in condominio, il 32% in villa, il 2% in residenze universitarie e collegi. Grafico 15 In media l abitazione (o l alloggio) è grande circa 109 m 2 (domanda n , Grafico 16) e è occupata in media da meno di 3 persone (2,6) (domanda n , Grafico 17), per la maggioranza (64%) a titolo di proprietari (domanda n , Grafico 18). 28 Alla domanda n. 15 hanno risposto 1091 soggetti (114 risposte non date sul campione totale di 1.205). 29 Qui inteso come il luogo da cui partono normalmente per recarsi in Università. 30 Alla domanda n. 16 hanno risposto 998 soggetti (207 risposte non date sul campione totale di 1.205). Fra le risposte non date sono considerate anche quelle poco veritiere, ovvero chi ha dichiarato una abitazione/alloggio con area < 10 mq. 31 Alla domanda n. 17 hanno risposto soggetti (174 risposte non date sul campione totale di 1.205). 32 Alla domanda n. 18 hanno risposto soggetti (176 risposte non date sul campione totale di 1.205). 16

17 Grafico 16 Grafico 17 17

18 Grafico 18 La domanda n indaga in merito alla spesa media mensile per utenze domestiche. Emerge che la spesa media mensile per energia elettrica è pari a 58 euro (Grafico 19), la spesa media mensile per gas da rete (riscaldamento e acqua calda) è circa 115 euro (Grafico 20), la spesa media mensile per telefono (compresi cellulari) è pari a 55 euro (Grafico 21). Alla domanda n è chiesto invece agli intervistati di indicare approssimativamente la rendita catastale dell abitazione in cui si vive: ne risulta un valore medio pari a 525 euro (Grafico 22). 33 Alla domanda n. 19 hanno risposto in media 438 persone (in media 767 risposte non date sul campione totale di 1.205). 34 Alla domanda n. 20 hanno risposto 70 soggetti (1.135 risposte non date o errate sul campione totale di 1.205). 18

19 Grafico 19 Grafico 20 19

20 Grafico 21 Grafico 22 20

21 Sezione 3: Reddito e risparmio La Sezione 3 comprende un paio di domande inerenti allo status economico degli intervistati. Si osserva che (domanda n. 21) 35 in media nelle famiglie degli intervistati sono percepiti quasi due redditi (1,8) (Grafico 23, linea rossa) e che la maggioranza delle famiglie si assesta su uno o due redditi 36. Grafico Alla domanda n. 21 hanno risposto persone (90 risposte non date sul campione di 1.205). 36 Reddito da lavoro, da pensione, rendite, ecc. Interessante notare che ci sono individui che hanno risposto 0: si ritiene sia un errore di comprensione della domanda, visto che se l intervistato è dipendente dell Università di Pavia percepisce sicuramente un reddito personale da lavoro. 21

22 La domanda n indaga invece la classe di reddito dei singoli nuclei familiari (Grafico 24): il 35% del campione ha un reddito familiare annuo lordo compreso fra e euro, quasi ¼ del campione ha reddito fra e euro, mentre il 16% dichiara una cifra superiore a euro. Da notare inoltre che un buon 21% ha preferito non dare risposta o non sa stimare il dato. Grafico Alla domanda n. 22 hanno risposto persone (96 risposte non date sul campione di 1.205). 22

23 Sezione 4: Tipologia contrattuale e orario di lavoro La Sezione 4 include 10 domande che danno informazioni in merito alla situazione lavorativa dell intervistato, focalizzando l attenzione sugli orari di entrata/uscita dal lavoro per indagare le abitudini di viaggio nei giorni feriali. Le prime 6 domande, di carattere generale, descrivono il profilo lavorativo, esaminando il tipo di qualifica del lavoratore (domande n ), il luogo sede di lavoro (domanda n. 27) e la tipologia del contratto (domanda n. 28). In merito alla qualifica si osserva la seguente distribuzione (Grafico ): il 35% dei rispondenti fa parte del personale docente, il 46% del personale tecnico-amministrativo, il 19% sono collaboratori ed esperti. Fra i docenti (Grafico ) prevalgono in numero i ricercatori a tempo indeterminato (38%), i professori associati (29%) e ordinari (23%). Grafico Alla domanda n. 23 hanno risposto soggetti (133 risposte non date sul totale del campione di 1.205). 39 Alla domanda n. 24 ha risposto l intero sotto-campione di 379 soggetti. 23

24 Grafico 26 Fra il personale tecnico-amministrativo (Grafico ) prevalgono i dipendenti di categoria C (46%) e D (37%), mentre i collaboratori sono per lo più (Grafico ) dottorandi di ricerca con borsa (47%) e assegnisti di ricerca (31%). Indagando circa la sede di lavoro si osserva che 1/3 degli intervistati lavora abitualmente nelle strutture del Polo Cravino, il 26% è ubicato nei palazzi universitari del centro storico, mentre il 24% ha sede nelle strutture medico-scientifiche di Viale Taramelli e adiacenze (Grafico ). Questo dato è molto importante ai fini della stesura di un piano spostamenti casa-lavoro dell Università di Pavia. Emerge infatti chiaramente quali sono le aree della città destinazione degli spostamenti feriali dei dipendenti universitari: centro storico e zona centro-ovest di Pavia. E importante quindi migliorare l offerta di trasporto pubblico locale, lo stato delle piste ciclabili e delle zone pedonali per accedere a tali aree (centro storico), oltre che ridurre e/o regolamentare il numero di parcheggi gratuiti per disincentivare l uso dell auto anche per brevi tragitti (Pavia ovest). 40 Alla domanda n. 25 hanno risposto 487 soggetti (1 risposta non data, sotto-campione di 488). 41 Alla domanda n. 26 ha risposto l intero sotto-campione di 205 soggetti. 42 Alla domanda n. 27 hanno risposto in 1072 (133 risposte non date sul totale del campione di 1.205). 24

25 Grafico 27 Grafico 28 25

26 Grafico 29 Infine, dall indagine emerge che la quasi totalità dei rispondenti (93%) ha un orario di lavoro full-time (Grafico ). Grafico Alla domanda n. 28 hanno risposto in (136 risposte non date sul totale del campione di 1.205). 26

27 Le successive 7 domande analizzano l orario abituale di lavoro: circa la metà dei dipendenti dell Università di Pavia osserva un orario fisso, l altra metà flessibile, mentre è di fatto nulla la quota di coloro che praticano i turni di lavoro (Grafico 31) 44. L alta percentuale di soggetti con flessibilità di orario (tipicamente i docenti/ricercatori/collaboratori per le caratteristiche intrinseche del lavoro svolto) 45 permette di attuare politiche di mobilità sostenibile che decongestionino il traffico cittadino facendo leva sulla possibilità di entrare/uscire da lavoro a orari diversi da quelli di punta 46. Grafico 31 La domanda n. 30 (Grafico 32) 47, che esamina la frequenza di presenza alla sede di lavoro, descrive una media di presenza lavorativa di 4,8 giorni a settimana. 44 Alla domanda n. 29 relativa al tipo di orario di lavoro hanno risposto soggetti (131 risposte non date, totale campione 1.205). 45 Il lavoro di ricerca e docenza può essere ad esempio svolto anche in buona parte a casa (in forma di telelavoro). 46 Le persone che dichiarano flessibilità di orario sono oltre Alla domanda n. 30 relativa alla frequenza lavorativa hanno risposto soggetti (131 risposte non date, totale campione 1.205). 27

28 Grafico 32 Per analizzare l orario di ingresso/uscita dal lavoro si è diviso il campione fra lavoratori turnisti e non turnisti. Per i primi (domanda n. 31) 48, si osserva la distribuzione di orario descritta nei Grafici 33 (orario di entrata) e 34 (orario di uscita). Per l ingresso sono interessate tutte le fasce orarie fra le 7 del mattino e le 10, con il picco massimo di ingressi nella fascia fra e 8 e le 9 in tutti i giorni della settimana. Marginalmente sono interessate anche le fasce orarie del primo (12-13) e tardo pomeriggio (19-20) solo per alcuni giorni la settimana. Per l uscita da lavoro sono invece interessate equamente le fasce dalle 13 alle 19, con un picco di uscita nella fascia tutti i giorni della settimana. Marginalmente è interessate anche la fascia serale Sul fronte invece dei lavoratori non turnisti (la quasi totalità dei lavoratori, 99%) (Grafici 35 e 36) 49, le fasce orarie di punta sono in ingresso fra le 7 e le 10 del mattino, con prevalenza della fascia oraria 8-9; in uscita sono interessate tutte le fasce orarie dalle 12 alle 20, con prevalenza degli orari 16-17, 17-18, In merito ai turnisti (domanda n. 31), su un sotto-campione di 8 individui, hanno risposto in media in In merito ai non turnisti (domanda n. 32), su un sotto-campione di 1066 individui, hanno risposto in media in

29 Grafico 33 29

30 Grafico 34 30

31 Grafico 35 31

32 Grafico 36 32

33 Si può notare quindi per la maggioranza dei dipendenti dell Università di Pavia (i non turnisti), una frammentazione dell orario di entrata sulle fasce 7-8, 8-9 (punta massima), A tali ingressi corrispondono in uscita le fasce orarie 16-17, (punta massima), Come descritto nel grafico 30, infatti, la maggior parte dei rispondenti lavora full time con una pausa pranzo a metà giornata. Le abitudini dei lavoratori intervistati sono tali da non prevedere, se non per un 19% del campione, un rientro a casa durante la giornata lavorativa (Grafico 37) 50 : ciò riduce il numero degli spostamenti casa-lavoro e l impatto sulla congestione cittadina in un orario, quello di pranzo, che è già tipicamente da bollino rosso per via dell uscita degli studenti dalle scuole e dall Università. Grafico 37 E invece interessante notare che, a fronte di un tendenziale non rientro a casa durante la giornata lavorativa, la maggioranza del campione (53%) dichiara di dovere uscire spesso per motivi imprevisti durante il giorno o di fermarsi oltre l orario abituale (Grafico 38) 51. Ne deriva quindi che la maggioranza degli intervistati non torna a casa per pranzo probabilmente a causa della distanza non ravvicinata fra l abitazione e la sede di lavoro, ma al contempo esce 50 Alla domanda n. 33 hanno risposto individui (131 risposte non date, campione di 1.205). 51 Alla domanda n. 34 hanno risposto individui (132 risposte non date, campione di 1.205). 33

34 per pranzo o per fare commissioni varie nell orario di pausa centrale. Fra coloro che escono abitualmente in pausa pranzo, il 22% utilizza l automobile (Grafico 39) 52. Grafico 38 Grafico Alla domanda n. 35 hanno risposto individui (132 risposte non date, campione di 1.205). 34

35 Sezione 5: Mezzi, tempi e scelte per gli spostamenti casa-lavoro La Sezione 5 si focalizza sulle caratteristiche degli spostamenti casa-lavoro degli intervistati: i tempi medi di viaggio, la distanza percorsa, le eventuali tappe durante gli spostamenti e le motivazioni associate, i mezzi privati posseduti in famiglia, le scelte modali abituali nei giorni feriali, le caratteristiche di eventuali spostamenti per motivi di lavoro durante la giornata. Partendo dall analisi della durata degli spostamenti casa-lavoro (domanda n. 36) 53, emerge la seguente distribuzione delle risposte (Grafici 40 e 41): in media, il 31% del campione impiega circa minuti per andare/tornare da lavoro (327 soggetti in media), il 27% più di 30 minuti, il 18% fra i 20 e i 30 minuti, un altro 18% meno di 10 minuti. In sostanza, il viaggio casa-lavoro (e viceversa) è inferiore ai 20 minuti per circa metà del campione intervistato. Tale breve durata implica la possibilità di percorre tali tragitti anche con i mezzi non motorizzati, e in ogni caso è indice di una vicinanza dell abitazione al luogo di lavoro tale da permettere l uso del trasporto pubblico locale senza particolari disagi. Interessante notare che il dato differisce nei mesi estivi: quando gli spostamenti casa-lavoro sono entro i 20 minuti, in estate la durata di tali spostamenti aumenta; quando gli spostamenti sono superiori ai 20 minuti, la durata di essi in estate diminuisce. Ciò vale in linea di massima anche per il ritorno a casa. Una possibile spiegazione a questo dato è l utilizzo, da parte di coloro che dichiarano tempi brevi di viaggio, di mezzi sostenibili e non motorizzati (bicicletta, a piedi) durante l estate, mezzi che allungano lievemente i tempi di percorrenza degli stessi tragitti percorsi durante l inverno con l auto o i mezzi pubblici. Viceversa, per coloro che dichiarano tempi maggiori di viaggio, la durata degli spostamenti nei mesi estivi si riduce a parità di mezzo di trasporto usato, probabilmente per via delle migliori condizioni atmosferiche e della minore congestione cittadina (scuole chiuse, ferie, ecc.). In merito alla distanza percorsa (domanda n. 37) 54, più della metà del campione intervistato (56%) percorre una distanza fra 1 e 10 km (origine del viaggio probabilmente in Pavia o nei Comuni di cintura), il 36% del campione percorre un tragitto superiore ai 10 km (origine del viaggio probabilmente in provincia di Pavia), infine si nota che circa il 7% degli intervistati percorre meno di 1 km (spostamenti interni alla città) (Grafico 42). 53 Alla domanda n. 36 hanno risposto soggetti (169 risposte non date, campione totale di 1.205). 54 Alla domanda n. 37 hanno risposto individui (10 risposte non date, campione totale di 1.205). 35

36 Grafico 40 Grafico 41 36

37 Grafico 42 Lo spostamento abituale per recarsi al lavoro è indiretto (ovvero prevede fermate/tappe intermedie per ragioni varie) per il 12% degli intervistati (domanda n. 38, Grafico 43), mentre tale percentuale sale al 19% per lo spostamento di ritorno a casa (domanda n. 39, Grafico 44) 55. Al mattino le eventuali tappe intermedie di viaggio sono dovute soprattutto (84%) per accompagnare i figli all asilo/scuola (domanda n. 40, Grafico 45) 56. Di pomeriggio, invece, il motivo principale delle deviazioni è la necessità di fare acquisti (spesa ad es.) o commissioni (39%), la gestione dei figli scende al 25%, mentre si rileva un 11% del campione che dichiara una motivazione diversa e non specificata ( altro ) rispetto a quelle proposte (domanda n. 41, Grafico 46) Alle domande n. 38 e 39 hanno risposto rispettivamente e soggetti (rispettivamente 170 e 171 risposte non date). 56 Alla domanda n. 40 hanno risposto in 127 persone, ovvero tutto il sotto-campione. 57 Alla domanda n. 41 hanno risposto in 192 persone, ovvero tutto il sotto-campione. 37

38 Grafico 43 Grafico 44 38

39 Grafico 45 Grafico 46 39

40 La frequenza degli spostamenti indiretti differisce nel caso di andata o ritorno dal lavoro (domanda n. 42, Grafico 47) 58 : nei viaggi casa-lavoro, la maggioranza del campione dichiara di fare tappe intermedie 5 volte a settimana (quindi durante tutti i giorni lavorativi); nei viaggi lavoro-casa, prevale la frequenza di volte a settimana. Tale differenza di frequenza si spiegherebbe proprio in funzione dei motivi dichiarati (Grafici 45 e 46): mentre l accompagnamento mattutino dei figli ha cadenza necessariamente quotidiana, le commissioni post-lavorative sono saltuarie nei giorni feriali. Grafico 47 La domanda n dà informazioni sul numero di mezzi privati di trasporto posseduti dall intervistato e dal suo nucleo familiare (Grafico 48): il 47% degli intervistati dichiara di avere 2 automobili di proprietà in famiglia, mentre il 38% ne dichiara 1. Quindi il 94% del campione possiede almeno un auto (Grafico 48.a). I motocicli sono meno diffusi, vediamo ad esempio che il 78% degli intervistati non ne possiede, il 18% ne possiede solo 1 (Grafico 58 Alla domanda n. 42 hanno risposto 230 soggetti (89 risposte non date, sotto-campione totale di 319). 59 Alla domanda n. 43 hanno risposto in (169 risposte non date, campione totale di 1.205). 40

41 48.b). Il 21% del campione non possiede biciclette in famiglia (rispetto al 6% che non possiede auto), a cui si contrappone un buon 30% che invece ne possiede un minimo di 3 in famiglia (Grafico 48.c). Grafico 48 Grafico 48.a 41

42 Grafico 48.b Grafico 48.c 42

43 Le domande 44 e sono invece inerenti alle scelte modali degli intervistati, ovvero danno informazioni in merito a quale mezzo di trasporto viene usato abitualmente per recarsi a lavoro e tornare a casa. Era possibile per ogni dipendente identificare l utilizzo di più di un mezzo per lo stesso tragitto casa-lavoro (inter-modalità), indicando la sequenza con una numerazione progressiva. Nei Grafici 49 e sono descritte le abitudini degli intervistati in merito ai viaggi feriali: l auto come conducente copre quasi la metà degli spostamenti, il 3-4% si fa trasportare come passeggero. Inoltre, va sottolineato che la percentuale degli spostamenti su mezzi privati (in particolare l auto) aumenta in modo direttamente proporzionale all aumento della distanza casa-lavoro da percorrere 62. L uso dei motocicli è marginale, ricoprendo solo il 2% dei tragitti. Analizzando invece la situazione del trasporto pubblico locale, vediamo che il treno è usato nell 8% dei casi, il bus urbano si attesta al 10-11%, mentre marginale è la quota occupata dal bus extraurbano (2-3% degli spostamenti). Infine, il 13% del totale sceglie la bicicletta, il 17% di andare/tornare al/dal lavoro a piedi. Nel complesso, le scelte modali per gli spostamenti casa-lavoro (e ritorno) dei dipendenti dell Università di Pavia sono quindi le seguenti (Figura 5): Figura 5 60 N.B.: i risultati dell analisi delle risposte alle domande n sono stati elaborati calcolando le percentuali di scelta modale sul totale degli spostamenti (e non sul totale delle persone). 61 Alla domanda n. 44 hanno risposto in media soggetti (172 risposte in media non date, campione di 1.205). 62 Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Università di Pavia, 43

44 I mezzi privati a motore (auto + moto) coprono circa il 49% degli spostamenti; Il trasporto pubblico locale (treno + bus) circa il 21%; I mezzi non motorizzati (bici + piedi) circa il 30%. Assumendo come mobilità sostenibile sia i mezzi non motorizzati sia il trasporto pubblico, ne deriva la seguente partizione: mobilità non sostenibile 49%, mobilità sostenibile 51%. Grafico 49 44

45 Grafico 50 Questa distribuzione delle scelte modali cambia nel periodo di lavoro estivo? La risposta è affermativa, in quanto (Grafici 51 e 52) 63 si riduce la quota di coloro che dichiarano di usare l auto come conducente (in estate è il 32% del campione), mentre non subisce variazioni significative la percentuale dei passeggeri. Raddoppia ampiamente l uso di moto e motocicli, naturalmente favorito dalle migliori condizioni climatiche del periodo estivo. Si dimezza quasi la preferenza verso il trasporto pubblico locale (treni, bus urbani ed extraurbani). Infine, più che raddoppia la quota dei ciclisti, mentre rimane sostanzialmente stazionario il numero dei pedoni. Nel complesso, le scelte modali per gli spostamenti casa-lavoro (e ritorno) dei dipendenti dell Università di Pavia nel periodo estivo sono le seguenti (Figura 6): I mezzi privati a motore (auto + moto) riguardano circa il 45% degli spostamenti; Il trasporto pubblico locale (treno + bus) circa il 13% del campione; I mezzi non motorizzati (bici + piedi) circa il 42% del campione. 63 Alla domanda n. 45 hanno risposto in media in 385 soggetti (819 risposte non date, campione di 1.205). 45

46 La sola presenza di condizioni climatiche migliori è sufficiente quindi a far sbilanciare le preferenze verso scelte di mobilità più sostenibili (mobilità non sostenibile 45%, mobilità sostenibile 55%). Figura 6 Grafico 51 46

47 Grafico 52 Se le condizioni climatiche peggiorano, ad esempio perché piove, l 87% degli intervistati dichiara di non variare la scelta del mezzo usato per gli spostamenti casa-lavoro, mentre un fisiologico 13% dichiara di preferire un altro tipo di mezzo (Grafico 53) 64. Le ultime 4 domande della sezione 5 riguardano l eventualità di esigenze di spostamenti di lavoro 65. Un significativo 44% degli intervistati dichiara di avere questa necessità (Grafico 54) 66 per svolgere il proprio lavoro (si pensi ai docenti che devono spostarsi dal proprio ufficio alle aule didattiche, non sempre vicine alle strutture di ricerca) e di muoversi mediamente circa 2 volte in una settimana lavorativa tipo (Grafico 55, linea rossa) 67. Inoltre, in 2/3 dei casi si tratta di spostamenti brevi, entro i 3 km (Grafico 56). Nonostante la breve distanza da percorrere, circa 1/3 di tali spostamenti (31%, Grafico 57) avviene abitualmente in auto o moto Alla domanda n. 46 hanno risposto in (171 risposte non date, campione di 1.205). 65 Spostamenti che possono essere sul territorio comunale o nei primi Comuni di cintura al capoluogo pavese. 66 Alla domanda n. 47 hanno risposto in (170 risposte non date, campione di 1.205). 67 Alla domanda n. 48 hanno risposto in 455 (1 risposta non data, sotto-campione di 456). 68 Alle domande n. 49 e 50 ha risposto l intero sotto-campione di 456 soggetti. 47

48 Grafico 53 Grafico 54 48

49 Grafico 55 49

50 Grafico 56 Grafico 57 50

51 Sezione 6: Spostamenti con mezzo a motore La Sezione 6 69 include domande sull uso dell auto/moto per gli spostamenti casa-lavoro e analizza la durata del viaggio, la distanza, le caratteristiche del mezzo a motore usato, le motivazioni della scelta, le spese mensili, la propensione ad eventuali alternative sostenibili di trasporto. Consideriamo, per questa sezione 6, come campione di riferimento 718 soggetti, ovvero coloro che hanno dichiarato di recarsi a lavoro in auto/moto 70. La domanda n. 51 esamina quale tipologia di mezzo privato a motore è scelto per gli spostamenti casa-lavoro (Grafico 58): il 71% del campione 71 dichiara di usare un auto di cilindrata tra i e i cavalli, mentre solo il 17% usa una vettura con cilindrata inferiore ai cc. Grafico 58 L età media del parco auto/moto di proprietà degli intervistati è di circa 6 anni (Grafico 59) La Sezione nr. 6 va compilata solo da coloro che si recano abitualmente in auto/moto a lavoro. 70 Rispondendo alla domanda n. 44: auto come conducente, auto come passeggero, moto/motocicli. 71 Alla domanda n. 51 hanno risposto 691 soggetti (27 risposte non date, sotto-campione di 718). 72 Alla domanda n. 52 hanno risposto 690 persone (28 risposte non date, sotto-campione di 718). 51

52 Grafico 59 Nel 51% dei casi si tratta di auto/moto alimentate a benzina, nel 36% a gasolio e a Gpl/metano nel 12% dei casi. Nuove forme di alimentazione, più sostenibile, potrebbero essere comprese nella voce altro, peraltro poco significativa (1%) (Grafico 60) 73. Le successive 4 domande (54-57) danno informazioni relative ai costi di possesso/uso dell auto/moto. E importante calcolare questi dati, in quanto potrebbero essere un possibile deterrente all uso dell auto, specie in nuclei familiari non abbienti. Analizzando le spese inerenti l uso del mezzo privato motorizzato, emerge che ogni mese la spesa media in carburante per gli spostamenti casa-lavoro è pari a circa 100 euro (Grafico 61) 74, mentre la spesa media per il ticket di parcheggio 75 è circa 2,5 euro (Grafico 62) 76. Sul fronte invece delle spese inerenti al possesso dell auto/moto che si usa per gli spostamenti casa-lavoro, si 73 Alla domanda n. 53 hanno risposto in 691 soggetti (27 risposte non date, sotto-campione di 718). 74 Alla domanda n. 54 hanno risposto 421 (297 risposte non date, sotto-campione di 718). 75 Costo del parcheggio per recarsi a lavoro, quindi della sosta auto durante il periodo lavorativo. Come verrà evidenziato in seguito solo una parte irrisoria dei dipendenti/automobilisti paga per il parcheggio. 76 Alla domanda n. 55 hanno risposto 438 soggetti (280 risposte non date, sotto-campione di 718). 52

53 rileva una spesa media annua di 170 euro per il bollo (Grafico 63) 77 e di 648 euro per l assicurazione (Grafico 64) 78. Ne deriva una spesa media mensile totale di 170 euro, senza considerare le spese di manutenzione e ammortamento del mezzo. Per capire il ruolo dell auto privata negli spostamenti casa-lavoro, si è chiesto (domanda n. 58) 79 agli intervistati di quantificare la distanza abitualmente percorsa in auto per raggiungere la sede di lavoro. Il 37% dei rispondenti (Grafico 65) percorre in auto un tragitto maggiore di 10 km, stessa percentuale per chi copre distanze entro i 5 km. Se si analizzano le risposte alla domanda n. 58 confrontate con la zonizzazione per origine degli spostamenti, emerge che il 49% circa dei dipendenti dell Università di Pavia che partono dal capoluogo (e quindi i cui viaggi casa-lavoro si limitano ad essere interni alla città di Pavia) utilizza l auto per percorsi inferiori ai 3 km 80. E dunque su questa parte di lavoratori che un eventuale piano di spostamenti casa-lavoro potrebbe dare i risultati maggiori in termini di mobilità sostenibile, proprio perché sugli spostamenti interni a Pavia è più facile proporre e ottenere un cambiamento delle scelte modali di trasporto a favore di mezzi non motorizzati. Grafico Alla domanda n. 56 hanno risposto in 316 (402 risposte non date o errate, sotto-campione di 718). 78 Alla domanda n. 57 hanno risposto in 350 (368 risposte non date o errate, sotto-campione di 718). 79 Alla domanda n. 58 hanno risposto in 688 soggetti (30 risposte non date, sotto-campione di 718). 80 Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Università di Pavia, 53

54 Grafico 61 Grafico 62 54

55 Grafico 63 Grafico 64 55

56 Grafico 65 Ai soggetti che utilizzano abitualmente l auto/moto per recarsi a lavoro è stato chiesto (domanda n. 59) 81 se incontrano abitualmente coda nel tragitto casa-lavoro. La grande maggioranza del campione di rispondenti (76%) dà una risposta affermativa (Grafico 66). Grafico Alla domanda n. 59 hanno risposto in 690 (28 risposte non date, sotto-campione di 718). 56

57 Analizzando le motivazioni di utilizzo del mezzo privato a motore (domanda n. 60) 82 emerge che le tre ragioni principali di questa scelta sono: autonomia del movimento (24%), durata del viaggio (19%), comodità del viaggio (17%), esigenze varie (come accompagnare i figli a scuola, 11%) (Grafico 67). Meno rilevanti appaiono l economicità rispetto al mezzo pubblico e l insufficiente offerta di Tpl. Da notare invece che sono valutate del tutto marginali le ragioni di abitudine e raggiungimento della fermata del mezzo pubblico o del parcheggio di interscambio. Si possono trarre da queste risposte alcune indicazioni di policy. In primo luogo, chi ha figli ha una fisiologica propensione all uso dell auto, peraltro difficile da sradicare se non proponendo degli attenti programmi di informazione e sensibilizzazione nelle scuole, così da coinvolgere i più piccoli all attenzione sui temi della mobilità sostenibile. Il pedibus e altre iniziative simili sono un esempio. Emerge, inoltre, che chi sceglie l auto lo fa soprattutto per comodità e per ridurre i tempi di viaggio: sarebbe utile allora potenziare l offerta di trasporto pubblico locale in modo da offrire un servizio efficiente 83, veloce 84 e affidabile 85. Questa considerazione è confermata dalla disaggregazione dei dati: se come dato aggregato l insufficienza di mezzi pubblici diretti non è una motivazione significativa, lo è invece per alcune zone di Pavia (in particolare le zone 7 e 8), per le quali gli intervistati dichiarano la mancanza di corse regolari e di mezzi pubblici diretti (Tabella 1). La mancanza di risposte sulle voci abitudine e interscambio fa dedurre, da un lato, l esistenza di una buona propensione dell automobilista a cambiare mezzo di trasporto a certe condizioni, dall altro la scarsissima conoscenza e attrattività presso i pendolari di forme di mobilità che prevedono l interscambio fra più mezzi di trasporto (ad es. auto+bici, auto+bus, ecc.). Si è inoltre chiesto agli intervistati di indicare la loro preferenza di mezzo alternativo all auto/moto, nel caso non si potesse usare il mezzo privato (domanda n. 61) 86. Le prime alternative scelte sono (Grafico 68) il mezzo pubblico (50%) e i mezzi non motorizzati (24%). Circa ¾ del campione quindi farebbe una scelta di mobilità sostenibile in assenza dell auto. Esiste poi un importante 17% che dichiara che si farebbe accompagnare da un familiare/parente/amico. Ridotta invece al solo 2% la quota di coloro che chiederebbero un passaggio ad un collega (una sorta di car pooling interno all Università). 82 Alla domanda n. 60 ha risposto una media di 524 soggetti (194 risposte non date in media, sotto-campione di 718). 83 Che garantisca una buona copertura del territorio, limitando la probabilità di dovere cambiare linea. 84 Un servizio di trasporto che permetta di raggiungere la destinazione in tempi brevi. 85 Puntualità d orario e nessun ritardo. 86 Alla domanda n. 61 hanno risposto in 689 (29 risposte non date, sotto-campione di 718). 57

58 Grafico 67 58

59 Tabella 1: Motivazioni per uso della macchina (livello territoriale comunale), Valori assoluti Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Università di Pavia, Grafico 68 59

60 Le ultime tre domande della sezione 6 riguardano la diffusione del car pooling. Da una prima analisi (domanda n. 62) 87, il 14% dei rispondenti condivide abitualmente l auto durante il viaggio casa-lavoro (Grafico 69), con in media 2,2 persone che occupano l abitacolo (domanda n. 63, Grafico 70) 88. Andando poi a considerare le motivazioni (domanda n. 64) 89, spicca la voce parentela, quindi la grande maggioranza degli intervistati che praticano il car pooling lo fa per condivisione dello spostamento con i familiari, anche per abbattere i costi di viaggio (seconda motivazione indicata) (Grafico 71). Grafico Alla domanda n. 62 hanno risposto in 690 (28 risposte non date, sotto-campione di 718). 88 Alla domanda n. 63 hanno risposto in 94 (3 risposte non date, sotto-campione di 97). 89 La domanda n. 64 ha registrato 109 risposte (12 risposte n più rispetto al sotto-campione di 97 individui), perché era prevista la possibilità di selezione fino a 2 risposte per intervistato. 60

61 Grafico 70 Grafico 71 61

62 Sezione 7: Spostamenti con mezzi pubblici La Sezione 7 90 analizza gli spostamenti casa-lavoro con i mezzi pubblici, indagando in merito alla distanza percorsa, alle motivazioni di questa scelta modale e ai costi ad essa associati, alla diffusione degli abbonamenti al Tpl urbano. Alla domanda n è chiesto ai dipendenti dell Università di Pavia che dichiarano 92 di usare abitualmente i mezzi pubblici per recarsi a lavoro di indicare i km percorsi (Grafico 72): il 51% dei rispondenti compie un tragitto superiore ai 10 km, il 13% fra 5 e 10 km, il 35% inferiore a 5 km. Inoltre, si rileva che i mezzi pubblici sono la scelta modale usata dal 20% dei residenti in zona 6 e dal 23% dei residenti in zona Grafico La Sezione nr. 7 va compilata solo da coloro che si recano abitualmente a lavoro usando mezzi pubblici. 91 Alla domanda n. 65 hanno risposto in 260 (54 risposte non date, sotto-campione totale di 314). 92 Nella domanda n Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Università di Pavia, 62

63 Indagando sulle preferenze di questa scelta modale (domanda n. 66) 94, emerge che (Grafico 73) chi sceglie il mezzo pubblico lo fa soprattutto per economicità (46%). Essa, a conti fatti, è un punto fermo del Tpl: da un lato, a causa delle alte spese di possesso/uso dell auto 95, dall altro grazie agli abbonamenti agevolati e personalizzabili secondo le esigenze dell utente. Altro motivo significativo fra i rispondenti è la mancanza di un mezzo privato (17%). Da notare invece che la voce carenza o difficoltà di parcheggio vicino al luogo di lavoro assume un valore marginale fra le risposte (è scelto come primo motivo solo dal 5% degli intervistati): ciò conferma il dato già noto della abbondante disponibilità di parcheggi, peraltro spesso gratuiti, per il personale universitario. Secondo la letteratura, la difficoltà a trovare parcheggio è il primo forte disincentivo all uso dell auto e alla scelta di mezzi sostenibili. Si evince quindi che la riduzione del numero di aree di sosta in prossimità degli edifici universitari 96 potrebbe essere una fortissima leva a favore di scelte modali più sostenibili per i viaggi casa-lavoro dei dipendenti. In alternativa, un buona politica potrebbe essere l applicazione di una forma di parking pricing presso le aree di sosta universitarie: il pagamento di un ticket annuo da parte dei dipendenti per usufruire degli spazi comuni potrebbe generare un flusso di cassa favorevole all attuazione di altre politiche a favore della sostenibilità (investimenti in rastrelliere, biciclette, auto elettriche, iniziative varie, ecc.). Infine, va sottolineata la rilevanza, in misura complessiva, delle voci rispetto dell ambiente e meno stressante dell auto. Diversificando le risposte in funzione della provenienza dell intervistato, emerge che la mancanza di un mezzo privato è la motivazione prioritaria per chi risiede a Pavia (23%), seguita dall economicità (19%). Al contrario, per gli altri livelli territoriali (altri comuni pavesi, altre province fuori Pavia), l economicità risulta prioritaria (32% in media) e sale di importanza l avere un viaggio non stressante (18%) 97. Nel complesso, si può quindi affermare che i motivi di comfort, che risultano poco rilevanti agli occhi di chi si muove in città (viaggi brevi), diventano invece significativi quando la distanza casa-lavoro implica un tragitto più lungo anche in termini di tempo. 94 Alla domanda n. 66 hanno risposto mediamente in 260 (54 risposte non date, sotto-campione di 314). 95 Vedere pp di questo rapporto. 96 In alcuni casi la riduzione del numero di parcheggi potrebbe andare a vantaggio non solo della mobilità sostenibile cittadina, ma del paesaggio e della vivibilità degli spazi comuni: un esempio è il Cortile Teresiano, sempre affollato di auto dei dipendenti durante tutta la giornata lavorativa, potrebbe essere convertito in area verde con spazi di studio dehor per gli studenti, luoghi di ritrovo e rastrelliere per biciclette. 97 Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Università di Pavia, 63

64 Grafico 73 64

65 In merito agli abbonamenti al Tpl (domande n ) 98, il 32% dei rispondenti dichiara di possedere un abbonamento di tipo mensile (Grafico 74), mentre il 41% ne ha uno valido per i mezzi urbani (Grafico 75). Si sottolinea un 10% del campione che ha acquistato un abbonamento integrato. Infine (domanda n. 69), la spesa media mensile dichiarata dagli utenti del trasporto pubblico (62 euro, Grafico ) risulta decisamente inferiore a quella dichiarata da chi utilizza il mezzo privato (170 euro 100 ). Grafico Alla domanda n. 67 hanno risposto in 260 (54 risposte non date, sotto-campione di 314). Alla domanda n. 68 hanno risposto in 189 (125 risposte non date, sotto-campione di 314). 99 Alla domanda n. 69 hanno risposto in 188 (126 risposte non date o errate, sotto-campione di 314). 100 A p. 53 del presente rapporto. 65

66 Grafico 75 Grafico 76 66

67 Sezione 8: Spostamenti in bicicletta/a piedi La Sezione include un paio di domande (n ) 102 inerenti gli spostamenti casa-lavoro di chi sceglie il mezzo non motorizzato (in bicicletta o a piedi). Il 70% circa dei rispondenti percorre una distanza inferiore ai 3 km, il 24% addirittura inferiore a 1 km (Grafico 77). Disaggregando i dati per origine del viaggio, emerge che per i residenti nel Comune di Pavia i tragitti in bicicletta sono nel 70% circa dei casi inferiori a 3 km e di questi circa un terzo inferiore ad 1 km. Anche per i dipendenti dell Università di Pavia che risiedono fuori da capoluogo la lunghezza dei tragitti percorsi in bicicletta è per la maggior parte inferiore ai 3 km (63% delle risposte) 103. Grafico 77 Fra le motivazioni, emerge in primo luogo il beneficio alla salute (24%), seguito dalla libertà di movimento (20%), economicità (18%) e rispetto dell ambiente (15%) (Grafico 78). Tali preferenze sono confermate anche nell analisi per origine di viaggio, per cui le motivazioni dichiarate dai soli residenti in Pavia confermano il dato aggregato (Tabella 2). 101 La Sezione nr. 8 va compilata solo da coloro che si recano abitualmente a lavoro a piedi o in bicicletta. 102 A queste due domande hanno risposto in 414 (28 risposte non date, sotto-campione di 442). 103 Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Università di Pavia, 67

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