IL PROGETTO CASA SICURA DELLA UIL PENSIONATI

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1 IL PROGETTO CASA SICURA DELLA UIL PENSIONATI Una casa confortevole, una casa sicura Il progetto della Uil Pensionati per la sicurezza in casa e la prevenzione degli incidenti domestici Gli incidenti domestici nel nostro Paese sono tantissimi e molti hanno esito mortale. Si tratta di una realtà drammatica e purtroppo ancora sottovalutata. Ad oggi, infatti, non esistono ancora politiche coordinate di prevenzione. Per queste ragioni, la Uil Pensionati ha dato vita al Progetto Casa Sicura, rivolto soprattutto alle persone anziane. Obiettivo: contribuire a rendere più sicure le abitazioni, ridurre l'incidenza di infortuni che possono compromettere anche fortemente l'autosufficienza (si pensi solo alle conseguenze delle fratture del femore, assai diffuse tra le persone di età avanzata) e rendere così possibile a un maggior numero di persone anziane di continuare a vivere nelle proprie case. La Uilp con questo Progetto intende superare quella 'cultura della fatalità' con la quale spesso vengono considerati gli incidenti domestici (contrariamente a quanto accade per gli incidenti sulla strada o per gli incidenti sul lavoro) e affermare una nuova cultura della prevenzione che implica un capillare lavoro di informazione dei cittadini, oltre che una generale opera di adeguamento del nostro patrimonio immobiliare residenziale. La Uilp vuole riportare la politica abitativa al centro delle politiche sociali in favore delle persone anziane, nella consapevolezza che una casa sicura e confortevole è un fattore determinante per una vecchiaia serena. L'attività informativa della Uilp Gli Sportelli Sicurezza Uilp Le date della campagna Uilp Le proposte della Uilp Qualche dato L'assicurazione Inail contro gli infortuni domestici L'attività informativa della Uilp Come evitare le cadute più insidiose? Quando temere la corrente elettrica? Cosa fare in caso di incidente? Per rispondere a queste e a molte altre domande, la Uil Pensionati ha realizzato sul territorio una vasta attività informativa e formativa, fornendo ai cittadini

2 informazioni sul 'funzionamento' delle abitazioni (anche da un punto di vista impiantistico), sulle fonti di pericolo presenti tra le mura domestiche, sugli interventi necessari per prevenire le cause di incidenti, sulle cognizioni di base di tipo sanitario per un primo intervento di soccorso in caso di incidente domestico. Siamo infatti convinti che soprattutto in questo settore informare sia il primo passo per attuare una seria prevenzione. Il vademecum A supporto di tale attività informativa, la Uilp ha pubblicato un vademecum informativo (che ha avuto una ristampa aggiornata) che offre, con un linguaggio semplice e con l'ausilio di disegni e vignette, una panoramica del problema sotto il profilo edilizio, impiantistico, normativo, sanitario e psicologico. La videocassetta È stata inoltre realizzata una videocassetta che, avvalendosi di animazioni grafiche, offre un strumento di diffusione delle informazioni ancora più immediato ed accessibile. Gli Sportelli Sicurezza Uilp Passo successivo del Progetto Casa Sicura è la realizzazione di Sportelli Sicurezza presso le sedi Uilp, gestiti da personale appositamente formato. L'obiettivo principale è offrire ai cittadini, anziani ma non solo, una informazione personalizzata sugli interventi tecnici necessari per mettere in sicurezza le abitazioni; consulenza sulle normative, le procedure e le eventuali agevolazioni fiscali; assistenza nei rapporti con le amministrazioni pubbliche o con gli altri soggetti coinvolti (proprietari di case, affittuari, amministratori di condominio, ecc.); conoscenza dei percorsi sociosanitari da attivare in caso di incidente domestico. Le date della campagna Uilp Il Progetto Casa Sicura Uilp ha inizio nella metà del 2000, con la realizzazione dei primi corsi di formazione per consulenti sulla sicurezza domestica. Da allora, sono state tenute migliaia di iniziative in tutto il Paese. Le iniziative sono di vario genere e sono rivolte sia all'interno

3 dell'organizzazione, con la diffusione dei corsi di formazione e la predisposizione dei primi Sportelli, sia all'esterno, con manifestazioni pubbliche, convegni, incontri nei centri sociali, nelle scuole, nei centri anziani, nei Comuni, all'aperto nelle piazze e nelle manifestazioni espositive. Sono state contattate finora decine di migliaia di persone, soprattutto anziane. In tutte queste occasioni viene distribuito il materiale realizzato dalla Uilp e proiettata la videocassetta; esperti Uilp sono inoltre a disposizione per una breve esposizione della campagna e per rispondere alle domande dei cittadini sui rischi domestici e la prevenzione possibile. L'attività vertenziale e le proposte della Uilp Rendere le abitazioni più sicure ha un costo che non sempre i cittadini, soprattutto se anziani, possono affrontare da soli. Servono dunque nuovi strumenti di aiuto rivolti soprattutto alle fasce più deboli di popolazione. Ecco le proposte della Uilp. Rendere permanente la detrazione del 36% Un importante risultato venne ottenuto con la Finanziaria 2001 che, nell'ambito della proroga della detrazione del 36% dell'irpef sulle spese per ristrutturazioni edilizie, ha introdotto nella lista dei lavori detraibili anche gli interventi volti a prevenire infortuni domestici, nonché interventi finalizzati a una maggior sicurezza contro terzi. Questa detrazione è stata ulteriormente prorogata negli anni successivi. Per la Uilp dovrebbe assumere carattere permanente e dovrebbero essere fortemente semplificate le procedure per usufruirne. Istituire un fondo speciale La Uilp propone l'istituzione di un fondo speciale e per contributi a fondo perduto, riservato ai cittadini ultra65enni entro determinati limiti di reddito, per la realizzazione di opere finalizzate alla prevenzione degli incidenti domestici e alla messa in sicurezza degli alloggi. Il fondo dovrebbe essere organizzato e gestito in modo analogo a quanto già oggi avviene per i contributi finalizzati alla eliminazione delle barriere architettoniche (legge n. 13/89). Il fondo sarebbe gestito dalla Regione e i contributi erogati dai Comuni. Ridurre l'iva La Uilp chiede la riduzione delle aliquote Iva su tutti quegli ausili tecnologici che oggi possono venire in aiuto dei cittadini per garantire una maggiore sicurezza in casa (rilevatori di gas o di fumo, sistemi di controllo centralizzato degli impianti, telesoccorso ecc.). Estendere anche agli anziani i benefici per l'abbattimento delle barriere architettoniche La Uilp propone l'estensione dei benefici di legge previsti per l'abbattimento delle barriere architettoniche nell'edilizia residenziale anche per le persone ultra65enni, pur in assenza di invalidità accertate. Modificare la legge n. 493/99 Nel 1999 è stata approvata la legge n. 493/99 (Norme per la tutela della salute nelle abitazioni e istituzione dell'assicurazione contro gli infortuni domestici). Questa legge, almeno sulla carta, cerca di affrontare per la prima volta in modo organico i temi

4 della sicurezza abitativa, perché riconosce il valore sociale ed economico del lavoro di cura, assume la prevenzione come priorità di intervento e la affida al Servizio sanitario nazionale attraverso i Presidi multizonali di prevenzione. Per la Uilp, però, alcuni punti della legge vanno decisamente cambiati ed altri sono rimasti inattuati. La Uilp ritiene necessarie queste importanti modifiche: - eliminare il limite di età dei 65 anni, limite oltre il quale oggi non si è più assicurati; - portare dall'attuale 33% all'11% la percentuale di invalidità necessaria per usufruire della copertura assicurativa; - prevedere la copertura anche per incidenti con esito mortale; - innalzare il reddito al di sotto del quale opera la copertura pubblica, almeno al livello della pensione minima. La casa è un ambiente a forte rischio: qualche dato Casa dolce casa. Siamo abituati a pensare alla nostra abitazione come a un rifugio, un luogo sicuro per eccellenza. La casa è, invece, un ambiente a forte rischio, dove ogni anno si verificano milioni di incidenti, di cui svariate migliaia hanno esiti mortali. Tutte le statistiche e le indagini confermano questa affermazione. L'Istat ha stimato infatti (in una indagine del 2001) che gli incidenti domestici nel 1999 siano stati 3 milioni 672mila. E le persone vittime di questi incidenti 3 milioni e 48mila, perché un certo numero di persone si è fatto male più di una volta. L'Ispesl (Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro) nel 2002 ha pubblicato una approfondita indagine, basata in parte su elaborazioni di dati statistici forniti dall'indagine multiscopo dell'istat, in parte su rilevazioni attuate dallo stesso Ispesl. Il quadro che emerge è tutt'altro che incoraggiante. Il numero degli infortuni domestici è passato da 2 milioni 743mila, nel 1988, a 4 milioni 380mila, nel 2000 (oltre un milione e mezzo di incidenti in più in 12 anni). Il numero delle persone infortunate è passato da 2 milioni 103mila, nel 1988, a 3 milioni 480mila, nel Sempre secondo l'ispesl, nel 2003 la stima è di circa 4 milioni e mezzo di infortuni. Come si vede, si tratta di numeri davvero impressionanti. Non bisogna tuttavia dimenticare che vi sono compresi tutti gli incidenti domestici, anche quelli di lieve entità. Impressionanti anche i numeri relativi agli incidenti con esito mortale, che l'ispesl stima oltre 8mila nel Non è tuttavia semplice stabilirne il numero esatto, perché in molti casi il decesso non avviene immediatamente. Se si considera, tuttavia, che gli incidenti sul lavoro con esito mortale nel 2002 sono stati circa 1.400, ed è una cifra che fa giustamente indignare, si comprende l'entità e la gravità del fenomeno. Nel 2004, nel suo rapporto annuale, anche l'inail conferma sostanzialmente questi numeri e parla di una media annuale di 3 milioni e 500mila incidenti domestici, di cui circa 8mila mortali. Particolarmente colpiti dagli infortuni in casa sono le donne, soprattutto casalinghe, gli anziani e i bambini, tutte categorie di persone che trascorrono in media più ore degli altri nelle proprie

5 abitazioni e svolgono in casa un maggior numero di attività. Le persone anziane, inoltre, sono più esposte agli incidenti anche per la loro maggiore fragilità fisica. Le donne sono di gran lunga più colpite degli uomini: nel 2000 su un totale di 3 milioni e 480mila persone infortunate, oltre 2 milioni e mezzo erano donne. Altro fattore determinante è l'età. I soggetti maggiormente a rischio sono le persone di età più avanzata. Il 31% del totale delle persone infortunate nel 2000 apparteneva alla fascia di età compresa tra 45 e 64 anni e il 27,4% aveva più di 65 anni. Particolarmente a rischio di incidenti le donne ultra 75enni. La gran parte degli incidenti domestici con esito mortale, inoltre, riguarda persone anziane e molto anziane. La principale causa di infortunio domestico è rappresentata dalla struttura abitativa: scale, pavimenti e mobili provocano il 37,4% degli incidenti in casa. Tra le altre cause, i coltelli sono responsabili del 10,9% degli incidenti; gli attrezzi utilizzati per il 'fai da te' e per le piccole manutenzioni del 5,3%; i piccoli elettrodomestici del 5,1%; i forni e i fornelli del 5%; le sostanze bollenti del 4%. Le ferite sono le conseguenze più frequenti degli incidenti domestici (37,7%). Seguono: le ustioni (20,6%); altri tipi di lesioni, ad esempio lussazioni, contusioni, escoriazioni (21,3%); le fratture (15,6%), cui sono particolarmente esposte le persone anziane. La maggioranza degli infortuni richiede un semplice intervento di assistenza fornito dai familiari. Circa un terzo degli infortunati si rivolge invece al pronto soccorso o al medico. Gli incidenti domestici non sono un fenomeno caratteristico solo del nostro Paese. Le statistiche internazionali riferiscono che il 50% circa di tutti gli infortuni avviene in casa. Di conseguenza, numerosi Governi negli ultimi anni hanno deciso di attuare politiche di prevenzione. Inoltre, sia la Commissione Europea, sia l'organizzazione mondiale della sanità, sia molti istituti di ricerca a livello mondiale hanno deciso di lanciare campagne di sensibilizzazione per ridurre l'incidenza di questi infortuni. L'assicurazione Inail contro gli infortuni domestici Nel dicembre 1999 è stata approvata la legge n. 439, che comprende norme per la tutela della salute nelle abitazioni e istituisce presso l'inail l'assicurazione contro gli infortuni domestici. Si tratta, sostanzialmente, di una polizza che tutela dagli incidenti di una certa gravità le persone che svolgono le attività di lavoro domestico per sé e per i propri familiari. A partire dal 1 marzo 2001 l'assicurazione, e la conseguente iscrizione presso l'inail, sono diventate obbligatorie per chi: - abbia un'età compresa tra i 18 e i 65 anni; - svolga in modo abituale ed esclusivo, gratuitamente e senza vincolo di subordinazione, lavoro finalizzato alle cure della propria famiglia e dell'ambiente in cui dimora. È quindi escluso chiunque svolga altra attività che comporti l'iscrizione ad altre forme obbligatorie di previdenza sociale. Questa assicurazione interessa dunque soprattutto le casalinghe. Bisogna, tuttavia, sottolineare che possono assicurarsi, se in possesso di tutti i requisiti: - pensionati di età inferiore ai 65 anni;

6 - cittadini stranieri con regolare permesso di soggiorno; - giovani maggiorenni che svolgono solo attività domestiche per il proprio nucleo familiare; - studenti che studiano e dimorano in una località diversa dalla città di residenza, ma svolgono attività in ambito domestico; - lavoratori in cassa integrazione guadagni, in mobilità, stagionali, temporanei, a tempo determinato, per il periodo in cui non lavorano. Non devono, invece, assicurarsi i lavoratori impegnati in lavori socialmente utili, borse di lavoro, corsi di formazione, tirocini, perché, pur in assenza di rapporto di lavoro, si tratta di attività assimilate a quelle lavorative. Nell'ambito di uno stesso nucleo possono assicurarsi più persone (ad esempio un genitore e un figlio). Oggetto dell'assicurazione sono solo ed esclusivamente gli infortuni avvenuti in occasione e a causa del lavoro domestico, dai quali consegua una inabilità permanente pari o superiore al 33%. Non sono indennizzati né gli infortuni dai quali derivi una invalidità temporanea o inferiore al 33%, né quelli mortali. Per ottenere l'indennizzo occorre essere iscritti all'assicurazione e in regola con il pagamento delle quote. Il costo annuale dell'assicurazione (il premio, cioè) è, nel 2004, di 12,91 euro, non frazionabile mensilmente e deducibile ai fini fiscali. Per i pagamenti relativi alla prima iscrizione, si devono utilizzare gli specifici bollettini che si possono trovare presso gli uffici postali, le sedi Inail, le associazioni delle casalinghe e i patronati sindacali. Una volta iscritti, l'inail invia il bollettino di pagamento precompilato a domicilio entro la fine di ogni anno. Il termine ultimo per il pagamento è il 31 gennaio. Il premio è a carico dello Stato per tutti coloro che hanno redditi particolarmente modesti. Questi i limiti di reddito, nel 2004, per avere diritto all'esenzione dal pagamento: - reddito personale complessivo lordo Irpef annuo inferiore a 4.648,11 euro; - reddito familiare complessivo lordo annuo inferiore a 9.296,22 euro. I due requisiti devono essere entrambi presenti. Le persone esentate dal pagamento, in caso di prima iscrizione, devono compilare un modulo di autocertificazione che attesti il possesso dei requisiti per l'esonero. Il modello può essere ritirato presso le sedi Inail, le associazioni delle casalinghe e i patronati sindacali e poi consegnato compilato in queste stesse sedi. Per gli anni successivi alla prima iscrizione, il rinnovo è automatico, con il solo obbligo di denunciare all'inail l'eventuale venir meno di uno dei requisiti assicurativi o reddituali. Nel caso di incidente, occorre rivolgersi, secondo necessità, al proprio medico di famiglia, o al pronto soccorso, precisando che si tratta di infortunio domestico. In questa prima fase, nulla deve essere inviato o segnalato all'inail. Solo successivamente, a guarigione clinica avvenuta e a determinate condizioni, l'interessato deve presentare all'inail la domanda di liquidazione della rendita, con allegata la documentazione medica. Queste sono le condizioni per presentare la domanda: - il medico deve ritenere che dall'infortunio sia derivata una invalidità permanente pari o superiore al 33%; - sia al momento dell'incidente sia al momento della domanda, l'assicurato deve possedere tutti i requisiti di assicurabilità (età, esclusività del lavoro domestico, assenza di vincoli di subordinazione, svolgimento gratuito dell'attività, ecc.); - sia al momento dell'incidente sia al momento della domanda, l'assicurato deve essere in regola con il pagamento del premio annuale o essere in possesso dei requisiti reddituali per l'esonero e aver presentato l'autocertificazione. L'Inail verifica l'effettiva sussistenza di tutte queste condizioni e corrisponde quindi mensilmente all'assicurato una rendita vitalizia, di importo variabile a seconda dell'invalidità, periodicamente rivalutata in relazione all'aumento del costo della vita calcolato dall'istat. La rendita è esente da

7 oneri fiscali e non deve dunque essere inserita nella dichiarazione dei redditi. In caso di parere negativo, l'inail entro 120 giorni dal ricevimento della domanda è tenuto a comunicare il diniego della prestazione, specificandone i motivi ed indicando la possibilità di presentare ricorso. La valutazione della Uil Pensionati La Uilp pur valutando positivamente il fatto che questa legge cerca di affrontare per la prima volta in modo organico i temi della sicurezza abitativa, considera decisamente negativi i seguenti punti: * l'assenza di copertura per le persone con più di 65 anni; * l'esclusione dei casi di infortuni che causino invalidità inferiore al 33% e di quelli con esito mortale; * l'eccessiva esiguità dei limiti di reddito al di sotto dei quali opera la copertura pubblica.

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