Servizio catalogazione, formazione e ricerca IL DIRETTORE DEL SERVIZIO CATALOGAZIONE FORMAZIONE E RICERCA DELL ERPAC

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1 Decreto n. 32/CFR Passariano di Codroipo, 18 aprile OGGETTO: Corso di formazione per operatori museali 2017 La didattica museale: standard in ambito educativo. IL DIRETTORE DEL SERVIZIO CATALOGAZIONE FORMAZIONE E RICERCA DELL ERPAC VISTA la legge regionale 25 settembre 2015, n. 23 (Norme regionali in materia di beni culturali), pubblicata sul I Supplemento ordinario n. 36 del 30 settembre 2015 al Bollettino Ufficiale della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia n. 39 del 30 settembre 2015, e in particolare l articolo 6, c. 3, (Azioni per il Sistema museale regionale), in cui si specifica che l'istituto regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia, al fine di migliorare l'offerta dei servizi museali, organizza corsi di formazione specialistica e di aggiornamento professionale rivolti al personale operante nei musei del Sistema museale regionale e ai volontari impegnati a supporto del personale medesimo; ATTESO che in data 26 febbraio 2016 con contestuale pubblicazione nel I Supplemento Ordinario n. 13 del 26 febbraio 2016 al Bollettino Ufficiale della Regione n.8 del è entrata in vigore la legge regionale , n. 2 Istituzione dell Ente regionale per il patrimonio culturale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ERPAC e disposizione urgenti in materia di cultura con la quale, tra l altro, è stata disposta, a mente dell articolo 19, comma 10, la soppressione a far tempo dal 1 giugno 2016, sia dell Azienda Speciale Villa Manin, sia dell Istituto Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia (IPAC); CONSIDERATO che, ai sensi dell'art. 20, c. 1, della L.R. 2/2016, a decorrere dall'1 giugno 2016, ogni riferimento all'istituto regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia o all'azienda speciale Villa Manin è sostituito con il riferimento all'ente regionale per il patrimonio culturale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ERPAC; VISTA la deliberazione della Giunta regionale 22 aprile 2016, n. 637 avente ad oggetto Articolazione organizzativa generale dell Amministrazione Regionale e articolazione e declaratoria delle funzioni delle strutture organizzative della Presidenza della Regione, delle Direzioni Centrali e degli enti regionali e assetto posizioni organizzative: Modifiche con cui, tra l altro, a decorrere dal 1 giugno 2016 è stato inserito l assetto organizzativo e funzionale dell ERPAC in ottemperanza all articolo 12 della citata L.R. 2/2016 smi, così come articolato nei seguenti diversificati servizi e, segnatamente: a) servizio catalogazione, formazione e ricerca; b) servizio promozione, valorizzazione e sviluppo del territorio; c) servizio musei e archivi storici; con la specificazione che la sede dei servizi di cui alle predette lettere a) e b) è a Villa Manin di Passariano di Codroipo; VISTA la deliberazione della Giunta regionale 7 aprile 2017, n. 635 avente ad oggetto Art.29 del Regolamento di organizzazione dell Amministrazione Regionale e degli enti regionali, emanato con DPREG 277/2004, e successive modificazioni ed integrazioni: Conferimento incarico sostituto di Direttore Generale dell Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia ERPAC, così come individuato nel dirigente del ruolo unico regionale, dott.ssa Anna DEL BIANCO; VISTA la delibera della Giunta regionale n del 7 giugno 2016 con la quale è stato conferito l incarico di Direttore del Servizio Catalogazione, Formazione e Ricerca dell Ente regionale per il patrimonio culturale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ERPAC, in capo alla dott.ssa Rita Auriemma, ai sensi dell art. 26 del regolamento di organizzazione dell Amministrazione regionale e degli Enti regionali emanato con Decreto del Presidente della Regione n. 0277/Pres. del 27 agosto 2014 e smi; VISTO l Allegato 1 alla delibera della Giunta regionale n. 637 del 22 aprile 2016 (Modifiche all Allegato A alla deliberazione della Giunta regionale 1 ottobre 2015 n e successive modificazioni), articolo 9, introduzione dell articolo 102 ter (), in particolare comma 1, lettere c) e d), in base ai quali il Servizio svolge funzioni di supporto tecnico-scientifico e di consulenza per la programmazione e l attività del sistema museale del Friuli Venezia Giulia e del sistema bibliotecario regionale e svolge attività didattica e formativa nel settore dei beni culturali, dei musei e delle biblioteche, anche mediante l aggiornamento delle figure professionali e dei volontari operanti nel settore; 1

2 CONSIDERATO che la legge regionale 23/2015 Norme regionali in materia di beni culturali individua tra i requisiti minimi per far parte del Sistema museale regionale (art. 5 comma 2 lettera f) lo svolgimento di attività educative e percorsi didattici in collaborazione con le istituzioni scolastiche, inducendo quindi un confronto imprescindibile tra musei e scuole del territorio nell ottica di un rapporto da attivarsi in sede di programmazione annuale e pluriennale sia nella scuola che nei musei; ATTESO che in relazione ai predetti compiti istituzionali e ai succitati artt. 5 e 6 della legge regionale 23/2015 il Servizio intende promuovere e organizzare per l anno 2017 un percorso formativo, finalizzato alla formazione e all aggiornamento degli operatori museali e ai volontari di supporto per migliorare la qualità del loro lavoro e approfondire quei bisogni sociali sui quali il museo può intervenire per progettare attività innovative in grado di suscitare interesse nelle varie categorie di pubblico (anche quello di non visitatori ); ATTESO che un aggiornamento nell ambito della didattica museale è stato richiesto espressamente dagli stessi operatori e che la frequenza del percorso formativo sarà per loro gratuita; ATTESO che la formazione comune in questo settore, relativa alla funzione educativa del museo, può contribuire ad accrescere il confronto e lo scambio tra le istituzioni del costituendo Sistema Museale Regionale; VISTO il programma didattico allegato al presente provvedimento per farne parte integrante (Allegato 1); DATO ATTO che detto percorso formativo prevede un programma di otto giornate di lezione, distribuite tra maggio e settembre 2017, che si compone di 16 moduli di quattro ore ciascuno; e, altresì, che in ogni modulo verrà trattato un argomento specifico della didattica museale, indicato con i seguenti titoli: musei-turismo in Friuli Venezia Giulia; pedagogia nei musei; storia della didattica museale; musei e scuola; didattica museale applicata; progettazione culturale; tecnologia e didattica; il pubblico degli adulti e la didattica museale sul territorio; hands-on learning e Metodo Bruno Munari; la comunicazione nei musei; il pubblico dei bambini; la didattica per l'integrazione; la didattica dell'inclusione e dell'accessibilità; il pubblico dei giovani; musei come centri di ricerca ed educazione; confronto e presentazione delle esperienze didattiche nei musei della regione; RILEVATO che per fare fronte alle predette esigenze aventi rilevanza e finalità istituzionali è necessario avvalersi di docenti altamente qualificati, in possesso di specifiche conoscenze ed esperienze maturate in musei riconosciuti per la loro attività didattica avanzata e di successo, aggiornata su progetti e ricerche internazionali; RILEVATO che tale necessità di avvalersi di docenti altamente qualificati risponde anche all esigenza di organizzare un corso di formazione altamente specializzato in grado di fornire un significativo ed efficace contributo alla formazione e all aggiornamento degli operatori nell ambito della didattica museale rivolta a categorie differenti di pubblico (adulti, bambini, scolari, turisti, famiglie, visitatori con disabilità ); DATO ATTO di aver individuato in via preliminare, come da elenco allegato al presente provvedimento per farne parte integrante (Allegato 2), un plesso di docenti le cui caratteristiche, per formazione specifica, esperienze professionali e produzione scientifica, sono tali da soddisfare le riferite esigenze e finalità recate dal richiamato progetto; RILEVATO che per ogni docente individuato è stata verificata la disponibilità di massima ad assumere l'incarico di docenza per ciascun modulo specifico (come da corrispondenza in atti); RILEVATO, altresì, che in taluni casi si è ancora in attesa dall Istituzione di afferenza della designazione del relatore che porterà come docente l esperienza didattica svolta nell Istituzione stessa, ferma restando la necessità per i docenti pubblici dipendenti di acquisire il nulla osta di partecipazione concesso dal proprio Ente di appartenenza, fatta eccezione per i docenti universitari, esonerati dal regolamento di Ateneo; VISTO l art. 15, comma 15, della legge regionale 23 luglio 2009, n. 12, che prevede che la Regione, per esigenze correlate ad attività non rientranti nelle funzioni ordinarie, cui non possa fare fronte con personale in servizio, può conferire incarichi individuali, con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa, a esperti di particolare e comprovata specializzazione anche universitaria; RILEVATO, come detto, che il programma del predetto corso risulta complesso per la natura dell apporto scientificodidattico e degli approfondimenti richiesti e richiede la presenza di professionalità altamente qualificate, non attualmente reperibili all interno dell Ente e dell Amministrazione regionale, come si evince, dal curriculum vitae dei docenti individuati; VISTO, altresì, il Regolamento concernente le procedure comparative per il conferimento di incarichi individuali (ai sensi art. 15 della legge regionale 23 luglio 2009, n. 12), approvato con Decreto n. 0331/Pres. dd , e, in particolare: - l art. 1 che disciplina l ambito di applicazione del Regolamento in esame, esteso anche agli enti regionali; 2

3 - l art. 7 che prevede la possibilità di disporre l affidamento diretto dell incarico quando lo stesso abbia per oggetto prestazioni episodiche, riconducibili ad esigenze non ricorrenti o continuative, con esborso di modica entità; ATTESO che la programmazione e l organizzazione del corso in esame rientra nelle disposizioni previste dal predetto Regolamento e, pertanto, non è richiesto l esperimento della previa procedura comparativa, in quanto gli incarichi da conferire ai docenti hanno ad oggetto prestazioni episodiche, da svolgersi in modo saltuario, riconducibili a esigenze non ricorrenti e continuative, che comportano un esborso di modica entità; ACCERTATO, inoltre, che è ampiamente rispettato il limite dell esborso previsto dall art. 9 del citato regolamento, fissato in euro 5.000,00 per ciascun incarico e che l esborso per ciascun incarico è da intendersi come omnicomprensivo dell attività di docenza e delle spese di viaggio, vitto e alloggio; RICHIAMATI i decreti adottati dal Direttore Generale dell ERPAC in data 14 febbraio 2017, n. 23 avente ad oggetto Bilancio di previsione per gli anni e per l anno Adozione, n. 24 avente ad oggetto D.Lgs. 118/2011, art. 39, comma 10. Adozione del documento tecnico di accompagnamento al Bilancio di previsione per gli anni e per l anno 2017 e n. 25 avente ad oggetto L.R. 26/2015, art. 5. Adozione del bilancio finanziario gestionale 2017, esecutivi ai sensi di legge conseguentemente all intervenuta approvazione da parte della Giunta regionale con propria deliberazione datata 3 marzo 2017, n. 372; ATTESO che la spesa di euro ,00, trova la necessaria copertura finanziaria a carico della Missione 5 Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali Programma 1 Valorizzazione dei beni di interesse storico Titolo 1 Spese correnti capitolo Attività formative e didattiche - Macroaggregato 3 Acquisto di beni e servizi - codifica del Piano dei conti U del Bilancio di previsione 2017 e il Bilancio pluriennale per gli anni conto competenza anno 2017; EVIDENZIATO, infine, quanto agli obblighi di pubblicità, che gli incarichi per i docenti sono soggetti alle disposizioni di cui all art. 15 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni, e pertanto, ciascun incarico verrà pubblicato nella sezione Amministrazione trasparente- Incarichi esterni di consulenza e collaborazione del sito web della Regione Friuli Venezia Giulia; - quanto agli ulteriori obblighi discendenti dall art. 53 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 Norme generali sull ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, che ci si conformerà, caso per caso, alle disposizioni recate dai commi 6-13 del citato art. 53, fermo restando l obbligo, in ogni caso, che si provvederà a comunicare, ai sensi e per gli effetti di cui al comma 14, gli incarichi conferiti al Dipartimento della funzione pubblica entro i termini previsti; VISTO il Regolamento di organizzazione dell Amministrazione regionale e degli Enti regionali approvato con D.PReg. 27 agosto 2004, n. 277/Pres e successive modifiche e integrazioni; VISTE le circolari 5/2013 del Segretariato generale e n. 3/2014 della Direzione generale in materia di Amministrazione trasparente; DECRETA 1. E approvato il percorso formativo destinato a operatori museali 2017 denominato La didattica museale: standard in ambito educativo, come da programma che costituisce parte integrante del presente decreto (Allegato 1). 2 - E disposto l impegno della spesa che in via presuntiva ammonta a complessivi euro ,00 (venticinquemila/00) per provvedere al pagamento dei compensi omnicomprensivi a favore dei docenti compresi nell Allegato 2, parte integrante del presente decreto, che interverranno al corso di formazione per operatori museali Con separati atti verranno regolati i singoli incarichi di docenza al corso in oggetto, mentre con successivi provvedimenti, da adottarsi alla conclusione degli incarichi, si provvederà alla liquidazione dei relativi compensi. 4. Alla spesa di cui al precedente punto 2 che in via presuntiva ammonta a complessivi euro ,00 - si farà fronte con i fondi all uopo stanziati a carico della Missione 5 Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali Programma 1 Valorizzazione dei beni di interesse storico Titolo 1 Spese correnti capitolo Attività formative e didattiche - Macroaggregato 3 Acquisto di beni e servizi - codifica del Piano dei conti U del Bilancio di previsione 2017 e il Bilancio pluriennale per gli anni conto competenza anno IL DIRETTORE dott.ssa Rita AURIEMMA 3

4 Allegato 1) Percorso formativo per operatori museali 2017 La didattica museale: standard in ambito educativo a cura del dell'erpac-ente Regionale per il Patrimonio Culturale I giornata: martedì 9 maggio GORIZIA (Auditorium regionale, via Roma 5) I modulo: SALUTI, MUSEI-TURISMO IN FRIULI GIANNI TORRENTI, assessore regionale alla cultura, sport e solidarietà Saluti RITA AURIEMMA, direttore del dell'erpac Saluti RAFFAELLA SGUBIN, direttore del Servizio musei e archivi storici dell'erpac Saluti MARIA MASAU DAN, già direttore Museo Revoltella e Musei Civici di Trieste Spunti per una riflessone sulla didattica museale in regione ALESSANDRA FOGAR, Promoturismo FVG Musei e turismo in Friuli Venezia Giulia II modulo: PEDAGOGIA NEI MUSEI ANTONELLA POCE, professore associato in pedagogia sperimentale presso il Dipartimento di Scienze della Formazione e direttrice del corso: "Standards for museum education" presso l Università Roma TRE Visitatori e apprendimento al museo ELIANA CEOLIN, educatrice museale Dagli studi del master alla pratica in museo II giornata: giovedì 18 maggio TRIESTE (Sala T. Tessitori, piazza Oberdan 5) III modulo: STORIA DELLA DIDATTICA MUSEALE 4

5 VALERIA PICA, coordinatrice della Commissione educazione e mediazione di ICOM Italia Storia e principi della didattica museale IV modulo: MUSEI E SCUOLA ROBERTA ALTIN, antropologa Musei e formazione MADDALENA VENZO, dirigente Istituto comprensivo Premariacco Il museo entra a scuola III giornata: giovedì 25 maggio PORDENONE (Auditorium regionale, piazza Ospedale Vecchio) V modulo: DIDATTICA MUSEALE APPLICATA MARINA GALETTO, responsabile area docenti Servizi educativi e KATIA DANIELE, attività per il pubblico e nuovi linguaggi del MUSE Trento Cosa rende un attività didattica museale vincente VI modulo: PROGETTAZIONE CULTURALE MARTINA GAMBOZ, progettista culturale, già direttrice del Museo del mare di Pirano (Slovenia) Come scrivere un progetto culturale IV giornata: giovedì 8 giugno PASSARIANO DI CODROIPO (Aula didattica di Villa Manin, piazzale Manin 10) VII modulo: TECNOLOGIA E DIDATTICA LUIGI AMODIO, direttore della Fondazione Idis-Città della Scienza di Napoli La tecnologia al servizio della didattica VIII modulo: IL PUBBLICO DEGLI ADULTI E LA DIDATTICA MUSEALE SUL TERRITORIO MONICA CELI, direttore del Museo di storia naturale e archeologia di Montebelluna Un museo come guida alla conoscenza del territorio ANGELA TREVISAN, Servizi educativi del Museo di Storia Naturale e Archeologia di Montebelluna Le famiglie al museo 5

6 V giornata: giovedì 15 giugno TRIESTE (Sala T. Tessitori, piazza Oberdan 5) IX modulo: HANDS-ON LEARNING E METODO MUNARI VERONICA CERUTI, responsabile del Dipartimento educativo del MAMbo Museo d arte moderna di Bologna Hands-on learning SILVANA SPERATI, presidente dell'associazione Bruno Munari di Milano Fare per imparare X modulo: LA COMUNICAZIONE NEI MUSEI CRISTINA DA MILANO, presidente di ECCOM Linee guida per la comunicazione nei musei VI giornata: martedì 27 giugno PORDENONE (Auditorium regionale, piazza Ospedale Vecchio) XI modulo: IL PUBBLICO DEI BAMBINI CHIARA BANDI e LAURA SCARLATA, educatrici museali presso Servizi educativi di Palazzo delle Esposizioni di Roma Bambini: protagonisti al museo XII modulo: LA DIDATTICA PER L'INTEGRAZIONE SERENA IERVOLINO, professore presso la UCL University e coordinatore del MA in Museum and Gallery Practice presso l UCL in Qatar Interculturalità e musei: uno sguardo internazionale VII giornata: giovedì 14 settembre PASSARIANO DI CODROIPO (Aula didattica di Villa Manin, piazzale Manin 10) XIII modulo: LA DIDATTICA DELL'INCLUSIONE E DELL'ACCESSIBILITA' MARIA CHIARA CIACCHERI, progettista, consulente e formatrice Musei senza barriere XIV modulo: IL PUBBLICO DEI GIOVANI 6

7 ANNA CHIARA CIMOLI, storica dell'arte specializzata in museologia, curatrice del libro "Che cosa vedi? Musei e pubblico adolescente" Adolescenti al museo FABIANA FAZZI, educatrice museale in lingua inglese Didattica museale in lingua straniera GABRIELLA TADDEO, responsabile dell'accademia digitale FVG dell'insiel Per una cultura digitale nei musei della regione VIII giornata: venerdì 29 settembre GORIZIA (Auditorium regionale, via Roma 5) XV modulo: MUSEI COME CENTRI DI RICERCA ED EDUCAZIONE RITA AURIEMMA, direttore del dell'erpac Saluti e conclusioni ELIANA CEOLIN, educatrice museale Esempi virtuosi CHRISTIAN GRECO, direttore della Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino Il museo come agorà. Un'esperienza di successo XVI modulo: FESTIVAL DELLA DIDATTICA MUSEALE Progetti di didattica museale nei musei del Friuli Venezia Giulia Confronto e presentazione delle esperienze didattiche nei musei della regione 7

8 Allegato 2) Brevi note curriculari dei relatori del percorso formativo Maria Masau Dan, storica dell arte, dal 1981 al 1983 direttore della Galleria regionale d arte contemporanea Luigi Spazzapan di Gradisca d Isonzo, poi direttrice dei Musei provinciali di Gorizia fino al 1992 quando assume l incarico di direttore del Museo Revoltella Galleria d arte moderna vincendo il concorso pubblico bandito dal Comune di Trieste. Ha organizzato oltre una sessantina di mostre storiche e tematiche (storia, archeologia, arti figurative e applicate, ecc.) e ha coordinato in seguito, come direttore dell Area Cultura del Comune di Trieste, fino al 2015, numerose esposizioni realizzate in varie sedi dall Ente. Ha collaborato con istituti culturali e scientifici della Regione, del Triveneto, con l Università degli Studi di Trieste e con gli organi periferici del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Ha curato numerosi cataloghi scientifici di mostre, la pubblicazione di guide museali, scritto saggi e interventi per lo studio e la conoscenza del patrimonio culturale regionale. Ha proposto e organizzato un intensa attività di studio e divulgazione attraverso convegni, conferenze, attività didattica, corsi di storia dell arte, spettacoli. Ha curato con nuovi allestimenti la sistemazione di sezioni museali e l esposizione di raccolte precedentemente in deposito. Come direttrice del Museo Revoltella ha inoltre promosso uno specifico servizio educativo e l adozione di nuovi strumenti per comunicare con il pubblico. Coordinatrice regionale Friuli Venezia Giulia ICOM Italia ha promosso con il MAB Friuli Venezia Giulia (sezione regionale del coordinamento permanente composto da AIB - Associazione Italiana Biblioteche, ANAI - Associazione Nazionale Archivistica Italiana e ICOM Italia - International Council of Museum - Comitato Nazionale Italiano) nel 2014 un convegno dal titolo La didattica nei Musei, Archivi e Biblioteche. Antonella Poce è professore associato in pedagogia sperimentale presso il Dipartimento di Scienze della Formazione Università Roma TRE. Dopo aver ottenuto il titolo di dottore di ricerca in Innovazione e Valutazione dei Sistemi di Istruzione nel marzo 2007, ha vinto una borsa post doc per effettuare ricerca sui modelli didattici nella didattica universitaria in rete. Nel 2008 ha ricevuto il premio come nuovo ricercatore dell anno da parte di AEA-Europe (Association for Educational Assessment). Nell ambito della stessa associazione ha presieduto il comitato Professional Development dal 2012 al 2016 ed è stata membro del direttivo nello stesso periodo di riferimento. È altresì membro di EDEN European Distance Education Network dal 2009 e dal 2011 è componente eletto del direttivo del Network of Academics and Professionals. Nel 2016 è stata nominata fellow della medesima associazione. Fa parte del Centro di Didattica Museale (Università Roma TRE) dal 2003 e di ICOM (International Council of Museums) CECA dal I suoi interessi di ricerca si concentrano sullo sviluppo di pratiche innovative e l uso della tecnologia per la didattica universitaria a livello nazionale e internazionale. Ha partecipato a vari progetti europei e in particolare: è stata co-manager del progetto Tempus DEMED Development of Master Study Programmes in Education dal 2009 al 2011; è coordinatore locale dei progetti europei Erasmus Plus: DICHE - Digital Innovation in Cultural and Heritage Education in the light of 21st Century Learning (2015/2017) coordinato da Marnix Academie, Utrecht (NL) e EURODUALE European Cooperative Framework for Dual 8

9 Learning coordinato dall Università di Modena e Reggio Emilia, entrambi attivi nel periodo È coordinatore dell unità nazionale del progetto Erasmus Plus CrithinkEDU Critical Thinking across Higher Education Curricula, coordinato dall Universidade De Tras-Os-Montes E Alto Douro (P), finanziato nel 2016 e della durata di 36 mesi. Ha diretto, tra gli altri, i seguenti progetti dipartimentali: Il Podcasting nello strumentario didattico. Analisi Sperimentale delle nuove opportunità ( ); Contributi per la definizione di una tecnologia critica ( ); Contributi alla definizione di una tecnologia critica interdisciplinare ( ); Per un uso critico della tecnologia, come valutare un MOOC ( ). Ha tenuto vari corsi e seminari sulle fonti di finanziamento alla ricerca in ambito europeo presso enti nazionali ed internazionali, quali il CALT (Centre for the Advancement of Learning and Teaching) di UCL - University College of London (UK). Qui è stata docente in mobilità Erasmus nell a.a. 2011/2012. È stata visiting scholar presso University of California Berkeley negli anni 2009 e 2015 per effettuare lavoro di ricerca sull uso del linguaggio e della valutazione nella Didattica online. Dirige il Master internazionale Standards for Museum Education attivo presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell Università Roma TRE. È membro del Nucleo di Valutazione dell Università Suor Orsola Benincasa dal È autore di varie pubblicazioni di rilievo nazionale e internazionale (accreditate ISI) sulle tematiche dell innovazione, valutazione e uso della tecnologia nella didattica universitaria. Valeria Pica è coordinatrice della Commissione educazione e mediazione di ICOM Italia. Si è laureata e specializzata in Storia dell Arte presso l Università Federico II di Napoli e ha perfezionato i suoi studi in museologia e didattica museale all Ecole du Louvre di Parigi e all Università di Copenhagen. Ha insegnato in diverse università italiane ed estere: Suor Orsola Benincasa a Napoli; La Sapienza a Roma; Università per Stranieri di Perugia; Università degli Studi di Siena; l Università di Cassino e del Lazio meridionale; l Università di Malta; UARC - University of Arkansas Rome Center. Attualmente insegna Museum Management presso l American University of Rome e collabora con il Dipartimento di educazione dei Musei Vaticani dal Segue un progetto di ricerca sull identità dei musei presso l Università di Malta. È autore del libro La mediazione del patrimonio. Apprendimento ed esperienza nei servizi educativi dei musei nazionali italiani (2013). Roberta Altin, antropologa, si occupa di processi migratori transnazionali, di antropologia visuale e museale. È stata ricercatrice dal 2005 per la Facoltà di Scienze della Formazione, Università di Udine e dal 2012 è ricercatrice presso il Dipartimento Studi Umanistici dell Università di Trieste. Dal 2005 è responsabile scientifico del Museo dell arte fabbrile e delle coltellerie di Maniago e dal 2014 è parte del comitato tecnico-scientifico degli ecomusei del Friuli Venezia Giulia. Sul tema musei e patrimoni ha scritto: Divided memories. Istrian exodus in the urban space of Trieste (R. Altin, N. Badurina), in Mobility in Text. Text in Mobility (ed. I. Novikova), University of Latvia, forthcoming 2017; Exopolis Reloaded: Fragmented Landscape and No man s Lands in the Italian North-East (R. Altin, C. Minca) in Landscape Research, 2017, vol. 42 (4): ; Il patrimonio a geometrie variabili del museo delle coltellerie di Maniago, in Etnografia e processi di patrimonializzazione (a cura di A. Simonicca, R. Bonetti), CISU, Roma 2016: ; Coricama: lo specchio della comunità. Catalogo del Museo dell arte fabbrile e delle coltellerie di Maniago, Lito Immagine, Maniago 2012; Il Museo della coltelleria di Maniago, in Antropologia Museale, 2007, n. 17: Sulla 9

10 didattica interculturale in contesti informali: R. Altin, F. Virgilio, Sconfinamenti. Intercultura in area transfrontaliera tra protocolli e pratiche, EUT, Trieste 2016 (download: Marina Galetto è responsabile Area docenti all interno dei Servizi educativi del MUSE - Museo delle Scienze di Trento. Laureata in Scienze Geologiche all Università degli Studi di Trieste, con specializzazione post laurea in Geotermia presso il CNR di Pisa. Ha svolto la professione di geologa e ha insegnato nelle Scuole secondarie di primo grado e poi come docente di ruolo di Scienze alle Scuole secondarie di secondo grado. Approda al Museo delle Scienze di Trento nel 1999, dove ora è responsabile dell Area docenti e cura i corsi di aggiornamento per gli insegnanti e i progetti con le scuole. Fa parte del Tavolo di coordinamento e di progettazione educativa del MUSE assieme a Katia Daniele che si occupa di attività per il pubblico e dell applicazione di nuovi linguaggi all interno del museo. Il MUSE è tra le realtà museali più aggiornate in Italia nell ambito della didattica: utilizza tecnologia e metodologie innovative per rendere la visita attiva, attrattiva e appagante per ogni categoria di pubblico poiché la trasmissione delle conoscenze avviene attraverso l interattività, la sperimentazione, il gioco, il divertimento, la riflessione collettiva. Martina Gamboz, dopo la laurea in Lettere conseguita all Università degli Studi di Trieste, esperienze nel giornalismo e di attività redazionali in ambito culturale per programmi televisivi e radiofonici, assume l incarico di direttrice del Museo del mare di Pirano (Slovenia) dal 2007 al Attualmente si occupa di progettazione culturale e di cooperazione europea, seguendo come team e project manager gli aspetti della pianificazione, organizzazione, gestione e coordinamento. Luigi Amodio è direttore del Science Centre della Città della Scienza di Napoli. Dopo la laurea in Sociologia, nel 1990 ha iniziato a lavorare con la Fondazione Idis-Città della Scienza, dove ha ricoperto il ruolo di direttore del Science Centre, di Direttore generale dal 2005 al 2016 e della cui Assemblea dei soci fondatori è entrato a far parte nel Attualmente è membro eletto del Kuratorium del Deutsches Museum di Monaco. Ha insegnato e insegna comunicazione della scienza e museologia scientifica in master e corsi all Università di Milano Bicocca, all Università Roma TRE e presso l Università Federico II di Napoli. Fa parte del comitato editoriale di Museologia scientifica, rivista dell ANMS. È tra gli organizzatori del Convegno annuale sulla comunicazione della scienza che la Fondazione IDIS organizza con la SISSA di Trieste. È stato membro del Comitato scientifico del MUSE di Trento e della Conferenza Annuale di ECSITE, rete europea dei musei scientifici e dei science centre. Negli ultimi anni si occupa soprattutto del rapporto tra scienza e società nei musei scientifici. Il Science Centre di Città della Scienza è un museo scientifico interattivo, tra i primi in Italia basato sull interattività e la sperimentazione diretta dei fenomeni naturali e delle tecnologie. Attraverso mostre, incontri con scienziati, visite e laboratori promuove l educazione e la diffusione della cultura scientifica in modo facile e divertente, per diversi tipi di pubblico. Attualmente le aree espositive del Science Centre sono composte da: Corporea, il primo museo interattivo in Europa sul corpo umano; il Planetario 3D; la grande mostra interattiva dedicata al mare; l Officina dei Piccoli. È in progettazione il nuovo Science Centre la cui inaugurazione, prevista per il 2020, attesterà la Città della Scienza come il più grande museo scientifico interattivo d Italia e tra i maggiori in Europa. Veronica Ceruti è responsabile Mediazione culturale e Servizi educativi Istituzione Bologna Musei. Dal 2008 è responsabile del Dipartimento educativo dell'istituzione Galleria d'arte Moderna di Bologna. E stata coordinatrice del progetto DIDART capire e sentire l arte contemporanea- progetto finanziato dalla 10

11 Commissione Europea Settore Istruzione e Cultura (collaborazione alla stesura del progetto; responsabile coordinamento partner italiani e stranieri; autore di contributi didattici all interno del sito Ha lavorato come curatrice del Dipartimento educativo dell'istituzione Galleria d Arte Moderna di Bologna. Qui si occupava dell ideazione e conduzione di laboratori e visite guidate; preparazione del materiale didattico; attività di formazione rivolta a studenti di Accademie, Università e addetti ai lavori e collaborazione all'attività di promozione del Dipartimento. Collabora stabilmente come autore alla collana Art èragazzi, sezione didattica del Gruppo Art è s.p.a. e nella realizzazione di eventi come Bambini al museo-le domeniche di Art è. In collaborazione con la provincia di Forlì e Cesena -Assessorato alla Cultura- e Art èragazzi, sezione didattica del Gruppo Art è s.p.a., ha curato diversi percorsi didattici presso le istituzioni museali del territorio. Ha inoltre curato diverse mostre presso la Galleria d Arte Moderna di Bologna e il AMbo- Museo d Arte Moderna di Bologna. E docente presso varie università tra le quali ricordiamo l Accademia di Belle Arti di Bologna e l Accademia di Belle Arti di Venezia. Silvana Sperati, dopo una prima formazione di carattere pedagogico, approfondisce i linguaggi espressivi e teatrali con una personale ricerca nel settore del teatro di animazione che la vede per anni impegnata sia con ruoli di progettazione che di animazione. Sperimenta la trasformazione degli spazi urbani in luoghi ludici e fantastici ed il teatro d'improvvisazione con il coinvolgimento del pubblico nell'azione che diventa "gioco-teatro". Porta il teatro ai bambini amplificando il grande gioco infantile del "facciamo finta che" fino ad offrirlo ai più piccoli come formidabile strumento espressivo. Nel 1986, in occasione della Mostra Antologica in Milano, conosce ed inizia a collaborare con Bruno Munari. La collaborazione con Munari continua per circa dodici anni sia partecipando ad iniziative allestite dal Maestro sia sviluppando una sua ricerca personale, anche avvalendosi della "supervisione" di Munari stesso. In particolare, come insegnante nella scuola d'infanzia pubblica, si occupa di studiare e provare le strategie per lo sviluppo delle potenzialità creative nel bambino, privilegiando proprio il metodo Munari, per osservarne le possibilità di utilizzo già con i bambini piccoli. Nel 2001 è tra i soci fondatori della "Associazione Bruno Munari" : l'unico Ente autorizzato a rappresentare e a certificarne l'eredità artistica. Dal 1991 collabora, in modo continuativo, con la rivista Pedagogica "Infanzia". Scrive contributi di carattere educativo su: "Bambini", "Nuovo albero ad elica", "Unità", "Sorrisi e canzoni tv", "La Provincia Pavese". Pubblica il libro "Giocandoscoprendo" che documenta il lavoro di sperimentazione del Metodo Munari con i bambini della scuola dell'infanzia. Nel 1994 collabora con la psicologa e scrittrice Maria Rita Parsi in occasione di laboratori ed iniziative dedicate ai bambini. Dal 1991 si occupa di formazione degli adulti progettando e realizzando percorsi per insegnanti di Nido, Scuola dell'infanzia, Scuola Elementare, per genitori e per nonni. Studia e realizza numerosi progetti in varie Regioni sviluppando, in questo settore, un modello formativo personale che permetta all'adulto una sorta di rivisitazione delle proprie capacità creative fino a vivere la formazione come una reale possibilità di cambiamento ed il nuovo investimento sia sull'area professionale che personale. Attualmente progetta e realizza in Oltrepò Pavese "Fattoria delle ginestre": un agriturismo culturale - assolutamente originale - dedicato ai bambini con l'obiettivo di restituire ai più piccoli la possibilità di sperimentare una modalità di relazione più vera e attiva con la natura fino a coglierne stimoli educativi forti. Cristina Da Milano, specializzata in ricerche nel settore della didattica e della comunicazione museale, con particolare riferimento al tema dell apprendimento permanente e della cultura come strumento di integrazione sociale, ha pubblicato numerosi contributi in riviste specializzate e volumi collettanei, e insegna regolarmente in corsi post-laurea e master universitari. 11

12 Si occupa di progettazione, di studi e ricerche sul ruolo della cultura come strumento di integrazione sociale, sui temi della comunicazione e dell'educazione museale a livello nazionale ed internazionale. E' stata responsabile e ha seguito numerosi progetti finanziati dal Programma di Apprendimento Permanente (Collect & Share, VoCH-Volunteers for Cultural Heritage), dal Programma Cultura dell'unione Europea, con particolare riferimento a temi quali lo sviluppo di competenze interculturali degli operatori museali (MuseumMediators), le nuove tecnologie per la mediazione culturale (DIAMOND-Dialoguing Museum for a New Cultural Democracy), l'accesso alla cultura (She-Culture, MCP-Brokering Migrants Cultural Partecipation) e dal Programma Europa Creativa lo studio sull'audience development con lo scopo di individuare approcci e metodi di successo nelle attività dell'audience development e dotare gli operatori culturali di strumenti per promuovere l'audience (Study on Audience Development. How to place audiences at the heart of cultural organizations). Per il MiBACT Direzione Generale Musei ha curato, con Erminia Sciacchitano, Linee guida per la comunicazione nei musei: segnaletica interna, didascalie e pannelli (Roma, 2015), primo numero della nuova serie dei Quaderni della valorizzazione. È presidente di ECCOM Associazione e membro del board di CAE-Culture Action Europe. Serena Iervolino ottiene un dottorato di ricerca in Museum Studies presso University of Leicester. Più recentemente ha ottenuto un post-dottorato al Science Museum di Londra. Ha insegnato e compiuto ricerche presso il Centre for Cultural Policy Studies, University of Warwick, e alla School of Museum Studies, University of Leicester. Attualmente è docente di Museology and Curatorial Studies alla UCL Qatar. Coordina il MA in Museum and Gallery Practice. Tiene lezioni di teoria e storia dei musei e politiche museali, in particolare legate alle problematiche associate alla rappresentazione dell altro nelle diverse culture. È interessata ad un approccio partecipativo alla fruizione del patrimonio, con particolare riguardo alle collezioni museografiche non occidentali. Studia come un approccio post coloniale, i flussi migratori, i nazionalismi ed altri fattori possano concorrere a dare forma a diverse tipologie di allestimenti museali, proponendo nuovi modi di interpretare e conservare i beni artistici di culture non occidentali. Recentemente ha condotto assieme a Ceri Jones (University of Leicester) il progetto: Research In Translation: Public Engagement through Exhibition Displays (in collaborazione con UK Arts e Humanities Research Council, ). Chiara Bandi, diplomata presso l Accademia di Belle Arti di Bologna, e Laura Scarlata, entrambe laureate in Storia dell arte contemporanea presso l Università degli Studi di Roma La Sapienza di Roma dal 2000 lavorano per i Servizi Educativi di Palazzo delle Esposizioni e Scuderie del Quirinale. Curano e progettano le attività didattiche dedicate alle diverse mostre dei due spazi espositivi e conducono corsi di formazione per insegnanti e operatori per l Assessorato alle politiche educative del Comune di Roma e per altre istituzioni pubbliche e private. Recente la pubblicazione del volume Arte in carte, un percorso di 20 esperienze di laboratorio pensate per bambini e ragazzi, edito da Fatatrac. I Servizi educativi - Laboratorio d'arte di Palazzo delle Esposizioninascono con l obiettivo di avvicinare i diversi pubblici, in particolare quelli più giovani, all'arte, offrendo nuovi e originali percorsi per osservare e interpretare la realtà con i linguaggi del contemporaneo. Questo grazie a un approccio nuovo e trasversale all'opera d'arte, che abbraccia le diverse discipline sviluppando conoscenze, competenze e abilità. La metodologia adottata si basa sul libro come strumento privilegiato di mediazione e educazione. Lo Scaffale d arte, biblioteca specializzata in editoria internazionale d arte per ragazzi, è il luogo in cui viene raccolto il prezioso patrimonio di libri d artista e albi illustrati che forniscono 12

13 spunti e suggerimenti per progettare attività e percorsi. Lo scambio e la collaborazione con altre istituzioni museali, italiane ed europee, è uno dei punti di forza del lavoro del Laboratorio d arte. Tra i progetti più significativi Didart ( ), sostenuto dall'unione Europea, e nato con l'obiettivo di realizzare una rete plurilingue e transnazionale sulla didattica dell'arte contemporanea. FI'ART - Festival International d'art en Famille (2008), organizzato dal Centre Pompidou di Parigi e ancora la Fiera della piccola e media editoria Più libri più liberi con cui i Servizi educativi collaborano dal 2012 e il progetto Esercizi di sguardo ( ), promosso dal MIUR nell'ambito dell'alternanza Scuola Lavoro, con gli studenti del Liceo Artistico Ripetta di Roma. Dal 2015 progetto Kreyon, un evento di divulgazione scientifica unico nel suo genere, nato dall'interesse di un gruppo di fisici italiani per i temi della creatività e dell'innovazione e finanziato dalla John Templeton Foundation. Nel 2008 viene assegnato ai Servizi educativi il Premio Alta Qualità per l'infanzia Il Grillo (IV edizione). Anna Chiara Cimoli è una storica dell arte e consulente museale. Specializzata in museologia all Ecole du Louvre, ha lavorato per dieci anni al Politecnico di Milano, e successivamente alla Fondazione Arnaldo Pomodoro e presso la casa editrice FMR-Art è. Dal 2001 collabora con ABCittà-Officina del futuro, occupandosi di musei e inclusione sociale, con un accento sulla diversità culturale. Nell'ambito del progetto europeo MeLa*-European Museums in an age of migrations ha svolto una ricerca sui musei delle migrazioni e le loro retoriche. Ha curato diverse mostre dedicate al tema della rappresentazione dell altro nel Mediterraneo, fra cui Museo della memoria del mare. Ha pubblicato Musei effimeri. Allestimenti di mostre in Italia (il Saggiatore) e Divina Proporzione. Triennale 1951 (con Fulvio Irace, Electa). Recentemente ha curato diversi progetti relativi ai musei con studenti di istituti superiori: da una di queste esperienze è nato il libero Che cosa vedi? Musei e pubblico adolescente (Nomos Edizioni, 2017). Maria Chiara Ciaccheri è consulente, facilitatrice e formatrice, specializzata in Learning and Visitor Studies in Museums and Galleries presso l Università di Leicester (UK). Collabora con numerosi istituzioni e musei italiani occupandosi soprattutto di formazione museale sui temi dell accessibilità, dell interpretazione e della facilitazione dei processi di apprendimento dei pubblici adulti. Collabora dal 2010 con ABCittà, di cui è socia e referente di progetto per Tandem Europe. Nel 2014 ha vinto un bando per un visiting program negli Stati Uniti per indagare le migliori pratiche nell ambito dell accessibilità sensoriale e cognitiva, confrontandosi con quasi un centinaio di musei americani. Dal 2015 è fra i docenti del modulo dedicato all accessibilità museale per il Master in Servizi Educativi dell Università Cattolica di Milano. Scrive per le testate che-fare.com e Artribune.it, portando avanti la sua ricerca indipendente in Italia e all estero. Christian Greco, egittologo, è l attuale direttore del Museo delle Antichità Egizie di Torino. Laureatosi in Storia del Vicino Oriente antico all Università di Pavia e specializzatosi in Archeologia presso l Università di Leida, dove ha svolto anche attività di docenza, si è occupato della sezione egizia del Museo della città olandese, primo centro di egittologia dei Paesi Bassi. Ha curato progetti espositivi in Olanda, Giappone, Finlandia e Spagna e sviluppato importanti collaborazioni internazionali, anche con i Musei Vaticani e il Louvre. Membro della missione epigrafica dell Università di Chicago a Luxor e codirettore della missione archeologica olandese a Saqqara, è curatore di mostre e autore di numerose pubblicazioni scientifiche e divulgative. Scelto nel 2014, tra un centinaio di candidati, come direttore del Museo delle antichità egizie di Torino, è tra i componenti del Comitato tecnico-scientifico per l archeologia del MiBACT. 13

14 Eliana Ceolin, esperta in didattica museale, storica dell arte contemporanea, laureata nel 2002 presso l Università degli Studi di Padova. Dopo un anno di studio e ricerca presso la Exeter University ha redatto una tesi riguardante gli artisti che ruotavano attorno alla Tate Gallery di St. Ives in Cornovaglia. Dal 2007 in formazione continua presso il Centro Internazionale dell Infanzia Reggio Children di Reggio Emilia. Nell'anno 2016 ha concluso l International Post Graduate Course in Standards for museum education -2nd level, Centro di Didattica Museale, Università Roma TRE. Dal 2002 realizza percorsi didattici presso musei, biblioteche e scuole di ogni ordine e grado. Responsabile dei servizi educativi della Galleria d'arte Moderna di Udine ( ). Come educatrice museale ha collaborato all interno delle esposizioni: L impressionismo e l età di Van Gogh ( ) ed El Greco in Italia ( ) presso la Casa dei Carraresi di Treviso; Ado Furlan e le passioni del suo tempo presso la Chiesa di San Francesco di Pordenone; e presso le seguenti istituzioni: Museo di Scienze dell Antichità di Padova ( ); Musei Civici di Pordenone ( e 2016); Biennale di Architettura di Venezia (2006); Re Mida, Centro di riciclaggio creativo di Passariano, Udine (2006); Museo Diocesano di Arte Sacra di Pordenone (2016). Fabiana Fazzi, dottoranda dell Università Ca Foscari di Venezia, ha conseguito un Master in Applied Linguistics all Università di Londra e una Laurea magistrale in Scienze del Linguaggio (Glottodidattica) all Università Ca Foscari di Venezia. È esperta di apprendimento linguistico attraverso l uso della metodologia CLIL, sia a scuola che in contesti non formali (musei). In questo ambito, si occupa di formazione a docenti della scuola dell obbligo (MIUR-Regione del Veneto) e a operatori museali, in collaborazione con istituzioni quali ad esempio la Fondazione François Pinault (Venezia). Ha lavorato come insegnante di Inglese e Italiano L2 sia in Italia che all estero e ha collaborato come educatrice presso l Eastside Educational Trust (Londra) e la Collezione Peggy Guggenheim (Venezia). Da due anni lavora a un progetto di ricerca nell ambito della progettazione e realizzazione di attività didattiche museali in lingua straniera in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia. Il progetto di ricerca coinvolge studenti e insegnanti italiani delle scuole secondarie di primo e secondo grado e si pone due obiettivi: 1) produrre delle linee guida per i musei interessati a offrire attività didattiche in lingua straniera; 2) studiare l impatto che la partecipazione a tali attività ha sugli apprendimenti e la motivazione degli studenti. Monica Celi, laureata in Scienze naturali, dopo un dottorato di ricerca all Università degli Studi di Padova, inizia la sua attività come conservatore nel Museo di Storia Naturale ed Archeologia di Montebelluna che oggi dirige. È autrice di saggi di studio e curatrice di mostre. Dal 1993 a oggi ha partecipato in qualità di relatore a oltre 50 convegni, workshop, conferenze, corsi e master universitari su: educazione museale, studio ed organizzazione di esposizioni museali temporanee e permanenti, rapporto tra musei e società, comunicazione della scienza, gestione dei musei con applicazione dei modelli EFQM per la qualità, speleologia e carsismo. All interno del Museo di Montebelluna sperimenta con successo percorsi educativi per bambini, studenti e famiglie. Da anni organizza un corso di approfondimento in didattica museale e si impegna a rendere il museo faro e presidio del territorio di appartenenza. Angela Trevisin, operatrice del Museo di Storia Naturale ed Archeologia di Montebelluna, dal 2001 è responsabile del workshop annuale organizzato dal Museo di Montebelluna in collaborazione con l'anms (Associazione Nazionale Musei Scientifici) sulla relazione educativa che il museo stabilisce con i diversi pubblici. È responsabile del Centro di documentazione all'interno del Museo e si occupa di gestione di progetti didattici che coinvolgono il museo e altri enti. Ultimamente l'interesse di ricerca si è concentrato sul rapporto tra museo e mondo degli 14

15 adulti e in generale sul tema dell'accessibilità al patrimonio culturale. Fa parte del gruppo di ricerca ICOM "Per l educazione al patrimonio: lifelong learning e intercultura". 15

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