Il sistema della Convenzione. dott. Valerio Palombaro
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- Cecilia Galli
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1 Il sistema della Convenzione Europea dei diritti dell uomo dott. Valerio Palombaro
2 Statuto del Consiglio d Europa firmato a Londra il 5 Maggio 1949 Progetto di Convenzione europea dei diritti dell uomo firmato a Roma il 4 Novembre 1950 Entrato in vigore 3 Settembre 1953 ITALIA ha depositato strumento di ratifica con legge n. 848 del 1955 Oggi sistema C.E.D.U. è composto da 47 Stati La Corte EDU ha sede a Strasburgo
3 Diritti Umani: Universalismo e Regionalismo I sistemi regionali di protezione dei diritti umani costituiscono la possibilità più avanzata di ottenere una protezione concreta e reale dei diritti umani fondamentali (universalmente riconosciuti). Corti internazionali a cui possono accedere anche persone fisiche o gruppi di individui che sottostanno alla giurisdizione di uno Stato parte della Convenzione Emettono sentenze vincolanti, nel rispetto della regola del previo esaurimento dei ricorsi interni (sistema di multi-level protection)
4 Nozione di giurisdizione art. 1 Le Alte Parti contraenti riconoscono ad ogni persona soggetta alla loro giurisdizionei diritti e le libertà definiti dal titolo I della presente Convenzione. - Applicazione nel territorio degli Stati contraenti Art. 56: Ogni Stato può dichiarare di applicare la Convenzione in tutti o in determinati territori di cui assicura le relazioni internazionali ( es. Danimarca su Groenlandia) Sempre più ampia giurisprudenza relativa ad applicazione extra-territoriale della CEDUattività all estero di organi ed agenti statali e principio del controllo effettivo del territorio (casi Bankovic c. Belgio e altri e Al-Skeini c. UK).
5 Competenza ratione temporis L accertamento della competenza ratione temporismuove dalla verifica del rispetto del principio generale della irretroattività dei trattati (art. 4 e 28 della Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati del 1969), in base al quale la Corte non può esaminare ricorsi che abbiamo ad oggetto violazioni avvenute prima dell entrata in vigore della Convenzione o della sua ratifica da parte dello Stato contraente convenuto in giudizio e dopo la eventuale denuncia del trattato ai sensi dell art. 58 CEDU.
6 Art. 15 Sospensione dell applicazione Convenzione Applicazione della Convenzione può essere temporaneamente sospesa in caso di guerra o di altro pericolo pubblico che minacci la vita della nazione con l adozione di alcune misure in deroga. - Nella stretta misura in cui la situazione lo esiga - Nella stretta misura in cui la situazione lo esiga - A condizione che tali misure non siano in contrasto con altri obblighi derivanti dal diritto internazionale - Alcuna deroga agli articoli 2, 3 e 4 paragrafo 1 e 7 (diritto alla vita, divieto di tortura e divieto di schiavitù, nulla poenasine lege).
7 Principali diritti tutelati dalla CEDU Art. 2- diritto alla vita Art. 3- divieto di tortura Art. 4- divieto di schiavitù e lavori forzati Art. 6- diritto ad un equo processo Art. 7- nulla poenasine lege Art. 10- libertà di espressione Art. 13- diritto ad un ricorso effettivo Art. 14- divieto di discriminazione
8 Art. 32: Competenza della Corte EDU La competenza della Corte si estende a tutte le questioni riguardanti l interpretazione e l applicazione della Convenzione e dei suoi Protocolli che le sono sottoposte alle condizioni previste dagli articoli 33, 34, 46, 47. In caso di contestazione della competenza della Corte è la Corte che decide.
9 Art. 33 ed Art. 34 Il ricorso può essere proposto sia da ciascuno Stato contraente (c.d. ricorso interstatale) sia (ed è questa una delle norme chiave del sistema di tutela dei diritti umani) da una persona fisica, da un organizzazione non governativa o da un gruppo di individui (c.d. ricorso individuale). In entrambi i casi il ricorso va proposto nei confronti di un Stato contraente: non sono dunque ammessi atti diretti contro privati (persone fisiche od istituzioni). La Corte di Strasburgo agisce su richiesta delle parti non si attiva autonomamente.
10 Condizioni di ricevibilità Esaurimento delle vie di ricorso interno Termine di 6 mesi dalla data della decisione interna definitiva No ricorsi anonimi Ne bis in idem Incompatibile Manifesta infondatezza Abuso del diritto Qualora manchi un pregiudizio importante subito dal ricorrente
11 Art. 35: la regola del previo esaurimento dei ricorsi interni La Corte EDU può essere adita solo una volta esauriti tutti i possibili rimedi interni previsti dal diritto nazionale, in omaggio ai principi di sovranità dello Stato, di dominio riservato e di sussidiarietà, per i quali uno Stato prima di essere chiamato a rispondere di un proprio illecito sul piano internazionale, deve avere la possibilità di porre termine alla violazione all interno del proprio ordinamento giuridico
12 Composizione e struttura La Corte EDU è composta da un numero di giudici pari a quello delle Alti Parti contraenti (ma giudici siedono a titolo individuale -ex art. 21). Essi sono eletti dall Assemblea parlamentare, su proposta di ciascuna Alta parte contraente, per 9 anni e non rieleggibili. Assemblea plenaria (elegge per 3 anni il suo Presidente, costituisce sezioni, adotta il regolamento della Corte). Grande Camera (17 giudici) (si pronuncia quando causa le sia rimessa da sezione ex art. 30 o 43) Camere (composte da 7 giudici) competenza ricevibilità e merito ricorsi ex art.33 e 34 Comitati (composti da 3 giudici) competenza su ricevibilità e nel merito di ricorsi individuali Giudice Unico (art. 27: competenza a dichiarare irricevibile una domanda ai sensi dell articolo 34).
13 Competenza della Grande Camera In caso di gravi problemi di interpretazione o se rischio di conflitto con una sentenza emessa anteriormente, la Camera fino a quando non abbia pronunciato la sua sentenza, può rimettere il caso alla Grande Camera. In questi casi è necessario l accordo di entrambe le parti in causa (art. 30). Rinvio ex art. 43 : Entro tre mesi dalla data in cui la sezione ha pronunciato la sentenza le parti possono chiedere, in casi eccezionali, il rinvio alla Grande Camera Esamina inoltre le richieste di pareri consultivi (art. 47) Sentenza della Grande Camera è definitiva e Comitato dei Ministri ne vigila l esecuzione
14 Le sentenze della Corte Sentenza definitiva viene pubblicata ed assume carattere obbligatorio e vincolante Le Alte parti contraenti si impegnano a conformarsi alle sentenze definitive vincolanti (art. 46). Risarcimento- «equa soddisfazione» (quando non è possibile procedere al ripristino della violazione) Esecuzione sentenza (ruolo di vigilanza da parte del Comitato dei Ministri)
15 Comitato dei Ministri Fondamentale compito di controllare l esecuzione delle sentenze della Corte Azione di controllo non è limitata alla verifica dell avvenuto pagamento del risarcimento monetario ma include anche l accertamento dell adozione da parte dello Stato di misure generali o individuali atte a rimuovere gli effetti della violazione e ad impedire che si verifichino nuovamente. Se violazione di carattere sistemico della Convenzione, situazione strutturale di cattivo funzionamento della legislazione. c.d. sentenza pilota-es. Torreggianie altri c. Italia, 8 Gennaio 2013.
16 Rapporti UE e CEDU Nonostante evoluzione della Corte in materia dei diritti umani, la centralità dei diritti umani in UE si è accentuata decisamente con il Trattato di Lisbona. La Carta dei diritti fondamentali dell UE(Nizza, 2000) diventa atto giuridico vincolante per tutte le istituzioni europee (ha lo stesso valore giuridico dei trattati). Essa raccoglie per la prima volta in un testo organico sia i diritti civili e politici sia quelli economici, sociali e culturali quali risultano dalle tradizioni costituzionali e dagli obblighi internazionali comuni degli stati membri. Divisibili in sei categorie di valori: Dignità, Libertà, Uguaglianza, Solidarietà, Cittadinanza e Giustizia Si statuisce che del diritto dell UE fanno parte i diritti fondamentali garantiti dalla CEDU e quelli risultanti dalle tradizioni comuni agli stati membri (art.6 TUE) Si prevede futura adesione UE alla CEDU
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