12-13 CAPIRE CIÒ CHE SI MANGIA

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1 Poste ItalIane. s.p.a. - spedizione In abbonamento Postale - d. l. 353/2003 (ConV. In l. 27/02/2004 n 46) art. 1, Comma 1, dcb/cn nr. 27/11-1,00

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4 Sommario á anno XXVI 14 luglio 2011 Edizioni Uniart Redazione: viademetriocastelli13 RODDID ALBA(Cn) Tel.(0173) Ufficio marketing: (0173) Fax(0173) EDITORE CarloBorsalino DIRETTORE RESPONSABILE ClaudioPuppione ART DIRECTOR SimonaBorsalino RESPONSABILE MARKETING DavideBorsalino GRAFICA E IMPAGINAZIONE TizianaBisson-RominaFerrero FOTOGRAFIE ClaudioAgosti-CarloBertino EnricoNecade-AlbertoCucchietti Bullphotos-BrunoMurialdo BrunoCostamagna-FotoLanteri Olycom-SeverinoMarcato ClicFoto-GuidoGalleano COPERTINA UfficiostampaAssessoratoregionale all agricolturadelpiemonte STAMPA StamperiaArtisticaNazionale Trofarello(To) Reg.TribunaleAlban.445 del posteitalianes.p.a. Spedizioneinabbonamentopostale D.L.353/2003(Conv.inL. 27/02/2004n 46)art.1,comma1, DCB/CNNR.27/11 Prezzodicopertina 1,00 Ivaassoltadall editoreaisensi art.74dpr663/72 Dichiarazione di riservatezza LainformiamocheidatipersonalidaLei forniticiocomunquegiàesistentineinostri archivi,nonchéidatichevorrà comunicarci,sarannocustoditiconassoluta riservatezzaeutilizzatiesclusivamente dallauniart-rivistaidea. Lainformiamo,inoltre,chehaildirittoin qualsiasimomento,dichiederne l aggiornamentooppurelacancellazione scrivendoallauniart-rivistaidea viad.castelli13,12060roddid ALBA. Ilmancatoconferimentodidatiaggiuntivi oaggiornati,nonchélarichiesta dicancellazionesarannoprivi fatti CAPIRE CIÒ CHE SI MANGIA L Uedàilvialiberaallenuove etichettaturealimentari L ECONOMIA DELLA GRANDA AI RAGGI X Oltre23.000impresesostengono l agricolturainprovincia PREMIATI I SOCI DI BANCA D ALBA IntantopartelafusioneconlaBcc delcanavese! LE TANTE SFACCETTATURE DELLA CULTURA CreataaCuneol Universitàpopolare RICERCA AL CENTRO FERRERO L intelligenzaemotiva: Albaall avanguardia IN ONORE DELLA DIVISIONE CUNEENSE 62 o radunoalcolledinava CAMBIO AL VERTICE DI FIDAPA CUNEO IniziailmandatodiAlessiaBertolotto MILA EURO GRAZIE AL PSR IlRoerocresceconl irrigazione LA CASA-MUSEO DELLA FAMIGLIA MEZZANO ScrignoditesoriaCortemilia 44 á NUOTO: UNA PASSIONE DIVENTATA QUALCOSA DI PIÙ L avvocato monregalese Stefano Tarolli (foto) mai avrebbe pensato che il nuoto avrebbe avuto un ruolo tanto importante nella sua vita, portandolo dall organizzazione del meeting di Mondovì al ruolo di team manager del circolo canottieri Aniene diconseguenzepregiudizievoli á Questo numero è stato chiuso in redazione lunedì 11 luglio alle 14, I GIOIELLI DELLA GRANDA Aggiornatalaguida Antonioletti del1998sullacittàdelmarchesato NEWS DAL PIEMONTE Notizieedeventidellasettimana IN UN LIBRO I SEGRETI DEL PAESE Roddinorestaunasplendida terradimezzo persone á GLI OTTANT ANNI DI DOMENICO LENTA Una grande festa sportiva, con tanti campioni del balon è andata in scena per celebrare i primi otto decenni di vita del cheraschese Domenico Lenta (foto), fondatore del Lenta Group FULVIO D ALESSANDRO «Vedersibenenonostanteilcancro» CLAUDIO SACCHETTO InPiemonteritornanoiPianiverdi GIANNI VERCELLOTTI «Viaggio(tanto)peristruirmi» LORENZO MEINARDI IntervistaalprimocittadinodiTreiso ARMANDO VERRUA L importanzadivolerfare sempremeglio DOMENICO LENTA Tuttiafesteggiaregli80anni dell imprenditorecheraschese STEFANO TAROLLI «Viveredinuotoèveraemozione» UN GRUPPO DA TENERE D OCCHIO Nbd,labanddiMondovì conunsognoimmenso,maconcreto

5 á COLLEGATI SUBITO! A lato il codice QR del nostro sito internet, Punta la fotocamera dello smartphone sul codice: sarai subito collegato con rubriche 6 L EDITORIALE «La politica deve cambiare» 8 IL FICCANASO Il prezzo di un bambino 59 CI VUOL FEGATO... Splendido amico, ma capo pessimo 60 CARA ZIA GIUGI Quando il no è no. Anche se lui MODA Lo stile di coppia 77 TORINO & DINTORNI Gli eventi di Teatro a corte 78 LA PAROLA AI LETTORI Riparte la movida albese, però CUCINARE Polpette di melanzane 82 ARTE Omaggio a Giovanni Borgna Il quotidiano on-line che ti offre in tempo reale notizie, interviste, avvenimenti e tutto lo sport della provincia di Cuneo eventi TRA SPORT E TURISMO Il Tour passa nel salotto di Saluzzo SPECIALE REGIONE Sport, arte e grande musica in Piemonte CULTURE DEL MONDO, ATTO XIV I suoni di tutto il globo nel capoluogo NELL ARCICONFRATERNITA DELLA PIETÀ Ecco i concerti spirituali di Savigliano 71 CINEMA D ESTATE NELLA GRANDA Il calendario delle proiezioni DAL 15 AL 17 LUGLIO Onde sonore a Tarantasca Al via l UNDICESIMO FESTIVAL MISTÀ Elio si trasforma in Gian Burrasca 76 FESTA CAMPESTRE A NEIVE Appuntamento a San Gervasio á RICEVI IDEA A CASA TUA! Versamento su c/c postale n intestato a Uniart Snc di Borsalino Carlo & C., via Demetrio Castelli 13, Roddi (Cn). Causale: «Abbo namento annuale rivista IDEA» (decorrenza a partire dalla data del versamento). Oppure telefonare allo

6 L editoriale «LA POLITICA DEVE CAMBIARE» Claudio Puppione FABIO DI STEFANO, CONSIGLIERE PROVINCIALE DELL IDV: «I COSTI VANNO TAGLIATI, E NON SOLO A PAROLE. PER ESEMPIO, DIMEZZIAMO GLI STIPENDI DEI CONSIGLIERI REGIONALI» Stavolta, e molto volentieri, diamo in appalto lo spazio dell editoriale al consigliere provinciale cuneese, eletto come indipendente nella lista dell Italia dei valori, Fabio Di stefano che i lettori di IDEA conoscono già per il suo forte e disinteressato impegno sociale. «Ho letto un intervento di un consigliere regionale del Pd e sono d accordo con lui: ha ragione, bisogna tagliare. Come lui, neppure io mi stupisco più di nulla rispetto a quanto accade in politica. Non capisco, però, perché l altra settimana proprio il Pd, in Parlamento, abbia votato contro una proposta dell Idv per l abolizione delle Province, il cui apparato costa 13 miliardi di euro all anno (soldi sottratti ai più deboli). Né capisco perché, senza andare tanto lontano, non si pensi di ridurre almeno della metà gli stipendi dei consiglieri regionali, dando un segnale forte. Gli stipendi dei consiglieri regionali variano, con gettoni e rimborsi, da 8 mila a 13 mila euro al mese. Resto basito quando apprendo che l intervento di un consigliere regionale a una manifestazione è compensato con un gettone di 250 euro, la stessa cifra mensile versata a un invalido. Vi prego, non dite, come al solito, Questo Di Stefano fa so lo demagogia, ricorrendo alla classica parolina magica usata da chi non sa come controbattere e ti liquida come fa un insetticida nei confronti di un insetto fastidioso. Bisogna tornare a comprendere che è molto più importante fare gli interessi dei cittadini che non quelli dei partiti. Antonio Di Pietro, leader del partito che rappresento in Provincia, pur avendo a volte atteggiamenti che non condivido, in Parlamento ha presentato una proposta utilissima per il Paese e bisognerebbe ringraziarlo, così come per le firme raccolte con grandi sforzi dalla base dell Idv, le quali hanno permesso ai cittadini di votare per i referendum. Si parla dei politici professionisti, ma spesso ci si dimentica che i partiti, di qualsiasi colore siano, sono tenuti in piedi dalla base, dalle persone comuni, cittadini volenterosi che spesso trascurano la famiglia perché hanno voglia di cambiare questo Paese malato. Perché ci credono, e questo vale dall Idv alla Lega nord, dal Pdl al Pd. Ma la politica che conta deve dare risposte concrete e urgenti. I privilegi dei consiglieri regionali sono benefit criticabili comunque, ma in momento di drammatica crisi come l attuale sono intollerabili. In Pro vin cia io e il consigliere della Lega Piermario Giordano (è etica trasversale, la no stra!) ab - biamo presentato un ordine del giorno per chiedere di ridurre gli stipendi dei consiglieri regionali, passato quasi all unanimità. In sintesi, la politica deve essere passione, lavorare per il bene comune, non privilegio. E basta con le parole, passiamo ai fatti: lavoriamo insieme per un vero cambiamento, portando avanti una politica del cuore e non dell ego!». IDEA attende commenti e repliche. n FRA RAPINE GIUDIZIARIE E FURBERIE DI INFIMO ORDINE TENTATE SENZA VERGOGNA, QUI NON SE NE ESCE PIÙ Il caso Fininvest-De Benedetti è l esempio tipico di situazione in cui sembra impossibile essere un Paese normale Premesso ciò che ritenevo fosse chiaro, ma che sfugge ad alcuni lettori abituati ai giornali-partito e quindi a rischio di portare il cervello all ammasso, e cioè che queste note vengono scritte non per dettare la linea a cui uniformarsi, bensì per esprimere opinioni personali, mi soffermo rapidamente sulla sentenza che ha salassato Berlusconi. Che sia una decisione soprattutto politica, l ennesimo tentativo di abbattere il Cavaliere, a me pare fuor di dubbio. Ma è altrettanto incontestabile che sia stato un atto di infimo ordine l inserimento nella manovra del codicillo salva-mediaset, sia per il contenuto, sia per la forma. E sostenere, a giochetto scoperto, che sarebbe una regola di civiltà perché così non si tutelano le aziende ingiustamente condannate è ridicolo, perché dà per scontato che tutte le sentenze siano ingiuste e si dimentica come, ritardando i pagamenti, si uccida chi ha ragione e non può avere quanto gli spetta. Il caso Mondadori è perverso e credo sia ormai impossibile trovare una soluzione giusta. 6 á 14 luglio 2011

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8 Il ficcanaso IL PREZZO DI UN BAMBINO Antonio Barillà FA DISCUTERE L INIZIATIVA BRITANNICA DI ISTITUIRE UNA LOTTERIA CHE METTE IN PALIO, ACQUISTANDO UN BIGLIETTO DA 20 STERLINE, UN TRATTAMENTO DI FECONDAZIONE ASSISTITA DA 25MILA... Il prezzo di un bambino? Venti sterline, poco più di 22 euro. Incipit brutale e forse prevenuto, ma è la sintesi, inattaccabile, dell ultima trovata britannica. E non si replichi che in realtà 20 sterline costi un biglietto di lotteria, poiché il bambino è premio del fortunato vincitore. Dovrà solo avere un po di pazienza, perché in palio, a voler essere precisi, c è un bonus per un trattamento di fecondazione assistita. La paternità (termine perfetto) della trovata appartiene a un associazione che si occupa di seguire gli aspiranti genitori che vogliono avere figli, ma incontrano difficoltà. Non ha ancora ottenuto il placet da parte delle autorità, ma aspetta fiduciosa e tutto è pronto per partire: via alla distribuzione dei ticket (attraverso internet o in alcuni punti vendita) a partire dal 30 luglio. Tutti i tagliandi parteciperanno quindi all estrazione finale (ne è prevista una ogni mese, la tendenza è di arrivare a due) che mette in palio come primo premio un buono del valore commerciale di 25 mila sterline, comprensivo di una cura o un trattamento per la fertilità in una struttura convenzionata con l associazione. Al gioco possono partecipare coppie sposate, ma anche single, omosessuali e anziani. Appena diffusa, inevitabilmente, la notizia ha suscitato polemiche e alimentato giudizi contrastanti, dividendo l opinione pubblica del Regno Unito e non solo. In tanti ritengono che bandire un concorso a premi per raggiungere l obiettivo del concepimento e della nascita sia inaccettabile, senza distinguo, da un punto di vista morale ed etico e qualcuno rileva la violazione della normativa europea sulla commercializzazione di tessuti umani, tanto più che il fortunato può avere diritto non solo ai trattamenti farmacologici, ma eventualmente affittare un utero, adottare un embrione, ricevere ovuli o sperma. Ci sono, però, anche i sostenitori dell iniziativa, convinti che essa possa rappresentare un modo per andare incontro alle coppie che hanno problemi nell avere figli, ma che non possono affrontare le ingenti spese. Noi aggiungiamo una piccola, triste osservazione: sicuri che non ci sia il rischio di alimentare l illusione di tutti quegli aspiranti papà e mamme, i quali soffrono aspettando una cicogna che non arriva, sognando una famiglia numerosa, ma non riescono a formarla, amano i bambini altrui, ma ogni volta, accarezzandoli anche solo con lo sguardo, si sorprendono a pensare come sarebbero i loro. Ed errano per medici e cliniche, magari s indebitano, e di certo soffrono. Sicuri che non ci sia il rischio, anche in buona fede, di vendere biglietti speculando sulla speranza di diventare papà e mamme, illudendo ancora centinaia di coppie per magari regalare davvero, a una soltanto, la possibilità di coronare il sogno più dolce e naturale? 8 á 14 luglio 2011

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10 D Alessandro racconta i mesi di cura anche attraverso una serie di dati, tra cui quello delle visite mediche (51), le ore di chemioterapia (46), le pastiglie ingerite (724), ma anche i libri letti (14), le cene con gli amici (14), gli sms (173)... In sette mesi ha scoperto di avere il cancro, l ha affrontato e raccontato in un libro ed è riuscito a riconquistarsi una vita. Migliore di quella precedente Raffaele Viglione Due foto, una di Ful vio D Ales - san dro du rante la chemioterapia e una dopo, pubblicate sulle pagine del libro Ti vedo bene- Storia semplice di un semplice malato di cancro, lo raccontano meglio di tante pa role. Due immagini che sembrano mes se lì per indicare un mondo di differenze, per via della mancanza di ca pelli, la magrezza, il colorito, ma dalla quali, al contrario, salta agli occhi solo un tratto co mune: lo stesso sguardo di un uo mo che sa sorridere e combattere. Sem pre e comunque. Perché, se come scrive il saviglianese, dirigente tecnico-commerciale del la Mon- do di Grinzane Ca vour, nella dedica del libro al la mo glie Cristina: «Gli angeli non volano solo in cielo», allo stesso modo i combattenti non stanno solo in me zzo all a rena. non raccontare una sto ria che pen sa vo u nica e invece, purtroppo, non lo è». Una bella storia, non solo perché Fulvio D Ales san dro sta vincendo la lotta con il linfoma di Hodgkin (il primo tagliando importante come lo chiama lui, è stato fatto nel 2010, il prossimo sarà nel 2013), ma soprattutto perché è stata una «battaglia che è valso la pena combattere. Subito ti crea dei problemi: la preoccupazione è non tanto Alla fine ce la farò?, ma Come cambierà la mia vita da domani?. Si deve fare altro rispetto a quanto preventivato. Anche durante la chemio, quando me la sentivo, andavo a lavorare, ma ho avuto la fortuna di trovare un azienda che mi è stata vicino, dandomi tutto il tempo necessario. La fami glia Stroppiana, a cui non posso che essere grato, mi ha aiutato anche nella pubblicazione di questo libro (che ha avuto eco tia esprime altri sentimenti. C è chi è sensibile e capisce; altri rifuggono anche solo l idea che ci sia qualcuno a cui possa capitare». Scoprendo di avere un cancro è uma no chiedersi perché proprio a me?. Ma non ti sei mai domandato perché a me la possibilità di uscirne vivo?? «La vita è fatta di situazioni che a volte non siamo in grado di spiegarci. Un proiettile ti colpisce o meno, ti salvi da un campo di con - centramento o no. Con la malattia è lo stesso: puoi essere tra i sommersi o i salvati. L im por tante, però, non è perché io ce l ho fatta, ma la grandissima vo glia di combatterla, la convinzione di potercela fare, affrontarla per superarla, anche se non sempre si risolve positivamente. Rientrava nella mia normalità dover combattere per me e anche per coloro che erano di fianco a me, i quali magari non possedevano la stessa Vedersi bene nonostante tutto LA STORIA DI FULVIO D ALESSANDRO Capita di trovarli nei posti più diversi e immaginabili, come per esempio, il sesto piano del reparto di ematologia dell ospedale Santa Cro - ce di Cuneo, armati di grande determinazione, di un atteggiamento positivo e di una serena ironia. «Ho scritto il li bro durante la chiemio», spiega D A les sandro, anche consigliere co mu - nale a Savigliano e presidente della Commis - sione ur ba ni sti ca. «Non ave vo gran - di pretese, se nazionale, ha venduto copie e il cui ricavato è an dato alla Sezione di Cuneo del l As so cia - zione italiana contro leucemie, linfomi e mielomi, ndr). Inol tre ho trovato conferma nella mia compagna di vita, che mi sopporta dopo 28 anni di matrimonio, un vero Caterpillar». E gli altri come hanno reagito? «Nei modi più diversi. Alcuni sono proprio fuggiti». Perché si dovrebbe fuggire? Non è una malattia contagiosa. «Non vorrei usare frasi da massimi sistemi, ma tendiamo a ricercare il bello e il positivo. La malatdeterminazione. Ho raccontato un sacco di barzellette, ho sempre fatto ridere tutti. Un giorno, nonostante il fatto che durante la chemioterapia non si sentano i gusti, mi sono presentato con un cesto di prodotti da man giare e l ho offerto agli altri malati. Il cancro forse non lo si può battere, ma combattere sì». Perché non si può battere? «La certezza assoluta non la sia ha mai: anche dopo anni, nei casi di linfomi, c è chi ha avuto la recidiva. Nel 2014 af fronterò un passaggio importante, l ultimo controllo, ma non mi pongo nem- 10 á 14 luglio 2011 á il coraggio di non arrendersi

11 meno quel problema, perché sono felice di aver vissuto questi sette anni, e, in prospettiva, spero di viverne altri venti. Dopo certe esperienze si di venta anche consapevoli del fatto che non siamo eterni. Quando hai una malattia di questo tipo ca pisci anche che, se vivi tanto, ma male, senza la consapevolezza dell importanza di godere di cose semplici, conta poco; ti rendi conto del profondo significato della frase di Ghandi: Vivi come se dovessi morire domani, impara come se dovessi vivere per sempre. Non vorrei che si pensasse che io sia di - ventato un filosofo. Ero e ri man - go una persona con i piedi per ter - ra, ma, anche nei momenti di difficoltà sul lavoro, l atteggiamento ora è diverso e questo è im - portante anche per le persone che lavorano con me. Prima ero rigido, adesso sono più disponibile. Nei rapporti con la gente cerco di cogliere il positivo, non ho più riserve mentali. I giovani chiedono spesso di lavorare con me, per - ché sono sereno e propositivo». Non mi pare fuori luogo dire che vivi meglio adesso rispetto a prima della malattia... «Per me la malattia è stata una fortuna; ciò che pensavo fosse prioritario, oggi lo è relativamente. Il fatto di essere qui a parlarne è ciò che conta per me». Hai mai pensato di non farcela? «Due volte: la prima poco tempo dopo l inizio delle cure. Ho pianto perché ero veramente intimorito per una situazione particolare. La seconda quando ho avuto un infezione molto grave. Ma è durato un giorno». Quanto hanno contato i medici? «Sono tra quelli che sostengono la rivalutazione del medico di base, perché può cambiare la vita di un malato, migliorare la terapia e i tempi di recupero. Ho un altissima considerazione della sanità pubblica, assoggettata forse anche alla fortuna che ho avuto, mentre altri non possono sostenere la stessa tesi. Ho trovato un medico di base eccezionale, Paolo Siccardi, ho conosciuto degli ematologi splendidi, competenti, alcuni dei quali non hanno curato la malattia, ma il malato. Mi sono sentito parte di un progetto comune. Quando abbiamo presentato il libro, l ema tologa Silvia Tavera si è messa a piangere, ricordando quando andavo a fare gli esami ed ero io che chiedevo come stavano e a informarmi delle loro famiglie. Ho sempre cercato di sta bilire un rapporto alla pari (da subito ha rifiutato di essere associato al numero di cartella, D366, e si è fatto chiamare per nome e cognome, ndr). Sono stato fortunato, ma dico anche che fondamentale è il rapporto di condivisione e di fiducia che si instaura tra medico e paziente». Il saviglianese ha presentato il suo libro e raccontato la sua storia in più incontri, sempre molto partecipati. A sinistra è immortalato durante il suo intervento presso la fondazione Ferrero di Alba e, sotto, a fianco di Maria Vittoria Oddero, direttore del Reparto di medicina interna dell ospedale San Lazzaro di Alba. In basso è ritratto un maestro afghano con il volume scritto da Fulvio D Alessandro, a dimostrazione di come non sia solo il dirigente tecnico della Mondo a essere spesso in giro per il mondo 14 luglio 2011 Ü 11

12 Mario Rosa Il Parlamento europeo ha dato il via libero definitivo alla nuova etichetta alimentare. Il compromesso, giunto dopo otto anni dalla prima proposta della Commis sione Ue, è stato raggiunto dopo un confronto durante il quale tutte le istituzioni comunitarie hanno fatto un passo indietro. La normativa sull informazione alimentare costituisce un im portante progresso, poiché aiuterà i consumatori del vecchio continente a fare scelte più informate e sane per l alimentazione, grazie a un etichetta più leggibile, più precisa e facile da comprendere, dalla quale sono mes se al bando le forme di e spressione e di presentazione dei prodotti che rischiano di indurre in errore. Tra i punti più importanti figura l estensione dell obbligo di indicare il Paese d origine dalla fettina di carne di manzo a quella di suino e anche all agnello e al pollame, ma non al coniglio. Il consumatore troverà sull etichetta i valori energetici e nutrizionali degli alimenti, ma anche l indicazione degli allergeni per chi soffre di intolleranze alimentari, fino alla messa in guardia se il pesce oppure il pollo acquistati sono stati addizionati con acqua. Dopo l ok formale del Consiglio Ue, gli Stati membri avranno tre anni per mettere in atto le nuove regole, che pertanto dovrebbero di ventare operative entro il Giovanni Ferrero, Ceo del gruppo Ferrero, ha dichiarato: «La nostra azienda accoglie con soddisfazione le nuove norme europee per l etichettatura dei prodotti alimentari, approvate a Stra - sburgo dal Parlamento europeo. La normativa fornisce ai consumatori avvertiti, sempre più numerosi, un informazione, puntuale e accurata, sui contenuti e sulle caratteristiche dei prodotti che preferiscono. Va da sé che, come ormai unanimemente riconosciuto, una dieta varia, at tenta alle quantità, e un attività fisica regolare co stituiscono le premesse per una vita lunga e sana. Bon - tà, sicurezza, qualità e freschezza dei prodotti sono i quattro pilastri fondamentali che, sin dalle origini, hanno guidato il nostro gruppo nel suo operare». OPERAZIONE NUOVE ETICHETTE DECISE DALL UE. LA FERRERO È SODDISFATTA DA ALBA ALLA VENTUNESIMA ADUNATA NAZIONALE DEI CARABINIERI I volontari del Nucleo di Protezione civile dell Anc hanno prestato servizio durante l evento ospitato da Torino Una splendida giornata di sole e una Torino entusiasta hanno accolto gli oltre centomila Ca ra binieri in servizio e in congedo partecipanti al ventunesimo raduno nazionale. Dalla serata del venerdì una festante fiumana di Carabinieri, con familiari e amici, ha invaso la città, con la compostezza e il garbo che da sempre identifica questa istituzione. Nella mattinata del sabato ha preso il via il programma ufficiale con l alzabandiera, seguito dalla deposizione della corona d alloro al sacrario dei caduti di tutte le guerre, nella chiesa della Gran Madre di Dio, da parte del presidente dell Associazione na zionale Carabinieri (Anc), gener ale Libero Lo Sardo. Una corona è stata deposta anche al monumento nazionale al Carabiniere, nei giardini reali. In serata, al centro ippico La Man - dria, si sono svolte le dimostrazioni dei gruppi cinofili dei nuclei di Protezione civile dell Anc e il carosello storico del quarto Reg gimento a cavallo che ha entusiasmato i quindicimila presenti con le spettacolari evoluzioni accompagnate dalla fanfara a cavallo e si è concluso con la carica con i cavalli lanciati al galoppo e il mulinare delle sciabole in ricordo della battaglia di Pastrengo, quando i Carabinieri salvarono il Re dall accerchiamento. La domenica, la grande sfilata: davvero moltissima la gente con calore ha salutato e applaudito le fanfare, i reparti in armi, le sezioni estere (27, provenienti dai cinque continenti), le migliaia di Carabinieri che hanno sfilato dietro le bandiere delle loro sezioni (che sono ben 1.637), la parata di mezzi d epoca e i nuclei di Protezione civile (155, dai sub acquei ai cinofili) che hanno offerto uno spettacolo impareggiabile. In prima linea c erano anche i volontari del Nucleo di Protezione civile Anc di Alba, uno dei più attivi in campo nazionale, che da oltre otto anni viene chiamato a operare in tutte le emergenze e i grandi eventi che interessano il Paese e che sotto la Mole hanno collaborato al servizio or ganizzativo della manifestazione, ad esempio con il team sanitario in tervenuto in oltre dieci casi ottenendo il plauso delle persone presenti. L appuntamento con Torino è fissato nel 2014, quando si celebrerà il 200 o anno di fondazione dell Arma dei Carabinieri. 12 á 14 luglio 2011 á avvenimenti di rilievo

13 1 2 3 BRA OMAGGIA ALCUNI SUOI CONCITTADINI ECCELLENTI, NON SOLO NELLO SPORT Oltre a Giancarlo Ferrero, l hockey e il basket, sono stati premiati Giorgio Odasso e Stefano Milanesio La Giunta comunale di Bra ha ricevuto tre cittadini braidesi che, in diversi ambiti dell attività professionale, hanno saputo distinguersi ottenendo importanti riconoscimenti. Primo tra loro l ala della Fastweb Casale, Gian carlo Ferrero (foto 1), capocannoniere della A dilettanti nel 2009 che, con i suoi 195 centimetri, è uno dei giovani più interessanti del panorama cestistico nazionale e, nell ultima stagione, ha conquistato il cam - pionato di Legadue con il sodalizio piemontese. Prima di lui, l Esecutivo comunale aveva salutato il dottor Giorgio Odasso (foto 5) che lascia la Dirigenza del primo Circolo didattico cittadino dopo una lunga attività nel mondo della scuola. Inoltre è stato ricevuto dalla Giunta il neocavaliere Stefano Mi lanesio, per molti anni figura di riferimento all interno dell azienda Cmb (foto 3). Nei giorni precedenti in municipio erano stati ricevuti dal sindaco, Bruna Sibille, e dall assessore allo sport, Massimo Borrelli, le squadre maschili di hockey su prato e la formazione della Bra basket promossa in serie C2. La formazione dell Hc Bra, presieduta da Giuseppe Palmieri, ha conquistato la sua seconda coppa Italia, mentre in ambito cestistico, dopo la vittoria della squadra femminile nel campionato di serie B regionale, l équipe maschile della Bra basket ha centrato la promozione in serie C regionale. Ai due appuntamenti (foto 2 e 4) erano pre- 4 5

14 Ferruccio Dardanello Giuseppe Tardivo I dati relativi al comparto del Rapporto Cuneo 2011 confermano che anch esso l anno scorso ha tribolato, seppure alcune eccellenze siano sfuggite alla crisi IMPRESE SOSTENGONO L AGRICOLTURA QUALITÀ RICONOSCIUTA A LIVELLO EUROPEO Vini Docg 7 Legumi Igp 1 Frutti Igp 2 porre innovazione e investimenti. Tale tenuta è in parte attribuibile alla presenza di eccellenze agroalimentari, conosciute e ap - prezzate in tutto il mondo, che rappresentano un notevole ri - chiamo turistico. Si ricordano, tra gli altri, prestigiosi vini (37 vini Doc e 7 Docg), le colture di pregio, gli allevamenti di grande qualità (sul fronte delle razze bo vine citiamo la piemontese e i suoi meticci), gli eccellenti prodotti riconosciuti a Anche nel 2010 il settore agricolo cuneese si è dimostrato più resistente di altri comparti, nonostante le imprese agricole segnalino una strutturale difficoltà a recuperare redditività ed efficienza, nonché a prostrato criticità a livello economico e di quotazione dei prodotti. Andamenti più positivi si sono riscontrati nel settore cerealicolo e cunicolo. Gli effetti negativi sul l andamento dell economia reale generati dalla crisi finanziaria hanno accentuato le difficoltà del comparto agricolo italiano, con remunerazioni che sono risultate tendenzialmente in ri - basso su alcuni settori. Sul versante dell enologia nel complesso l annata è stata equi- Vini Doc 37 Formaggi Dop 7 Salumi Dop 1 L agricoltura è un settore alla continua ricerca della qualità che in provincia di Cuneo è di primaria importanza e vanta eccellenze agroalimentari conosciute e apprezzate in tutto il mondo. A fine 2010, in Europa risultano certificati 505 prodotti Dop (138 in Italia), 466 Igp (83 in Italia). La provincia Granda, che vanta una fama a livello internazionale per le proprie eccellenze agroalimentari, conta ben 11 prodotti che hanno ottenuto la certificazione europea (sono 8 i prodotti a marchio Dop e 3 a marchio Igp). Secondo una lunga e consolidata tradizione, il settore trainante nelle certificazioni è il lattiero-caseario, che vede all attivo la produzione di grandi varietà di formaggi prestigiosi. Sono inoltre ben 37 i vini Doc (Alta Langa, Nebbiolo d Alba, Barbera d Alba, Dolcetto d Alba, Dolcetto di Dogliani, Dolcetto delle Langhe monregalesi, Cisterna d Asti, Verduno, Terre Alfieri Arneis e quelli rientranti nelle denominazioni Colline Saluzzesi, Langhe, Piemonte e Pinerolese) e 7 i vini Docg (Barolo, Barbaresco, Roero, Roero Arneis, Asti, Dolcetto di Dogliani superiore e Dolcetto di Diano d Alba), che rappresentano prodotti di assoluta qualità, garantendo alla provincia Granda una posizione di primo piano nel settore vitivinicolo. livello comunitario (8 prodotti Dop e 3 Igp). Il 2010 è stato, inoltre, l anno in cui il Consorzio di tutela e valorizzazione del fagiolo Cuneo ha ottenuto, dopo un notevole lavoro, il riconoscimento definitivo dell Igp da parte dell Unione europea. L anno scorso è stato caratterizzato da andamenti diversi nei vari comparti agricoli: alcuni hanno riscontrato forti difficoltà, altri, invece, hanno ottenuto risultati migliori. Sebbene dal punto di vista agronomico sia stata una campagna produttiva con produzioni medio-abbondanti, il settore zootecnico (bovini da carne e suinicolo) ha regi- Denominazione Nocciola Piemonte Castagna Cuneo Fagiolo Cuneo Formaggio Murazzano Formaggio Castelmagno Formaggio Bra Formaggio Raschera Formaggio Toma piemontese Formaggio Gorgonzola Formaggio Grana padano Prosciutto crudo di Cuneo * Il dato è stato diffuso dall Inoq il 30 giugno 2011 PRODOTTI 14 á 14 luglio 2011 á ci sono luci, ma anche ombre

15 Nella Granda anche nel 2010 si sono svolti oltre 300 appuntamenti finalizzati a promuovere i prodotti agricoli (Fiera internazionale del tartufo bianco d Alba, Vinum, Fiera del bue grasso a Carrù, e un inifinità di altri eventi riusciti). librata. Il mercato ha segnato un periodo di inerzia durante l estate per poi registrare segni di ripresa a partire da ottobre. Gli imbottigliamenti del Ba rolo hanno segnato un aumento del 15% rispetto al Sul fronte delle quotazioni, tra i principali vini Doc e Docg della Granda, è il Dolcetto d Alba Doc ad assicurarsi il maggior aumento rispetto all annata precedente (+8,71%), seguito dalla Barbera d Alba Doc (+1,52%), mentre sono risultati in notevole flessione il Barolo Docg (-36,35%) e il Barbaresco Docg (-28,99%). Le imprese agricole i - scritte al Registro delle imprese della Camera di commercio di Cuneo al 31 dicembre 2010 confermano come il comparto occupi una posizione di rilievo in provincia, nonostante si evidenzi negli anni una diminuzione, len - ta, ma progressiva (-2,79% ri - AGROALIMENTARI CERTIFICATI spetto al 2009; -5,28% rispetto al 2008). Organizzate in prevalenza in forma di ditta individuale (erano al 31 dicembre 2010, in calo del 3,27% su base annua), crescono le imprese agricole più strutturate, costituite in forma di società di persone (1.758, +2,33% su base annua) o di società di capitali (80, +17,65% su base annua). Rimangono invariate le altre forme giuridiche (176). La flessione registrata dalle im - prese agricole cuneesi rispecchia la situazione regionale che rileva un trend negativo, dal 2009 al 2010, pari al 2,36% con un calo di aziende. Ferruccio Dardanello e Giuseppe Tardivo, presidente dell Ente camerale e coordinatore della Facoltà cuneese di economia, continuano ad illustrare i dati del Rapporto Cuneo L economia reale dal punto di osservazione delle Camere di commercio diramato dall Ufficio studi della Cciaa di Cuneo Tipologia della certificazione Quantità prodotta in Piemonte (anno 2009) Quantità prodotta in Piemonte (anno 2010) Igp ql Dato non disponibile (*) Igp 50 ql 250 ql Igp 239 ql 322 ql Dop 20 t 15 t Dop 192 t 230 t Dop 743,5 t 737 t Dop 888 t 740 t Dop t t Dop t t Dop t t Dop cosce (da dicembre 2009) Fonte: Coldiretti Cuneo - Elaborazione Ufficio studi della Camera di commercio di Cuneo

16 IN PIEMONTE RITORNANO I PIANI VERDI L assessore regionale all agricoltura, Claudio Sacchetto: «Guardare al passato per vedere il futuro». E, per battere la burocrazia... Mario Rosa Nelle immagini di queste pagine, momenti dell attività istituzionale di Claudio Sacchetto. Da sinistra: una conferenza stampa organizzata con la Coltivatori diretti; la presentazione dell accordo con Eataly per la promozione dei prodotti agricoli piemontesi di qualità, in particolare quelli lattiero-caseari; accanto al presidente della Regione, Roberto Cota, con il quale condivide la militanza nella Lega nord Claudio Sacchetto è nato a Saluzzo nel Laureato in agraria, è imprenditore agricolo con la passione per la politica. Dal 2004 al 2006 ha ricoperto l incarico di vicesegretario della Lega nord a Cuneo e dal novembre 2006 è segretario della circoscrizione Cuneo-Saluzzo del partito. Consigliere comunale a Cuneo dal 2007, nel 2009 è stato eletto nel Consiglio provinciale ed è stato nominato assessore all agricoltura, alla caccia e pesca e alla tutela faunistica da Gianna Gancia. Nel 2010 è entrato in Consiglio regionale con preferenze personali. Il 16 aprile dell anno scorso Roberto Cota l ha nominato assessore regionale all agricoltura e foreste a alla caccia e pesca. IDEA l ha incontrato per fare il punto della situazione riguardo al lavoro svolto e a quello da fare per un comparto così importante non solo per l economia (nell ambito della quale, con l indotto alimentare, supera di molto il 10 per cento del Pil regionale). Lei attribuisce molta rilevanza ai Piani verdi, il programma regionale varato dalla Giunta di piazza Castello per la concessione di contributi per gli interessi su prestiti. Sono così significativi? «Con i 2 milioni stanziati per il 2011 favoriremo dai 20 ai 25 milioni di euro di investimenti. Il motto che mi ha ispirato è: Guardare al passato per vedere il futuro. Dopo 40 anni abbiamo deciso di ripristinare i Piani verdi, strumento di finanziamento sulla falsariga della legge Sabatini che garantisce un aiuto reale all agricoltore in modo efficace. L Italia del dopoguerra si risollevò grazie ai Piani verdi e nella situazione attuale è necessario un provvedimento che ravvivi un settore in via di guarigione, ma comunque bisognoso di sostegno. Con l approvazione del provvedimento da parte della Giunta regionale è stato raggiunto uno dei principali obiettivi che l Assessorato all agricoltura si era posto. Siamo molto soddisfatti per il risultato ottenuto e ci apprestiamo alle nuove sfide, ponendo sempre al centro l agricoltore». Ma in cosa consistono i nuovi Piani verdi piemontesi? 16 á 14 luglio 2011 á l intervista

17 «È un sistema di finanziamento per le piccole e le medie imprese agricole, con sede nella regione, per: investimenti fondiari (acquisto, costruzione, ampliamento e ammodernamento di strutture, impianti e macchinari fissi), investimenti agrari (acquisto di macchine e attrezzature agricole nonché acquisto e installazione di dispositivi di sicurezza per queste ultime, al fine di adeguarle alla normativa sulla prevenzione) e prestiti di conduzione aziendale. Il finanziamento a favore è in conto interessi al 3% in pianura e al 3,5% in montagna, il che, con i tassi attuali, significa pressoché l azzedi erogazione pratica e soprattutto veloce nelle tempistiche: il contributo regionale negli interessi sarà elargito in forma attualizzata, in un unica soluzione dopo l erogazione del mutuo. L impresa pertanto può subito perfezionare l operazione di prestito, effettuare gli acquisti e dare corso agli investimenti fondiari». Siete riusciti a ridurre al minimo la burocrazia, quindi? «Credo che debba essere fra i primi pensieri di chi amministra la cosa pubblica. Oggi le pastoie burocratiche sono un autentica vessazione per il settore agricolo. Penso ad esempio al comparto vitivinicolo. Con il ministro Roberto Calderoli stiamo valutando la possibilità, purtroppo non di semplice realizzazione, di fare del Piemonte una regione pilota nel campo della semplificazione delle procedure. Comunque la Regione, nell ambito della proprie competenze, con i Piani verdi e non solo, fa già in modo di sveltire gli iter». Se si parla di vessazioni per l agricoltura, il pensiero corre pure all Unione europea. Le norme e le strutture comunitare sono per forza nemiche? «A volte da Bruxelles arrivano decisioni incomprensibili e difficili da accettare, ma credo che tanti ramento dell onere a carico delle aziende. Il conto interessi è stato preferito al conto capitale (cioè ai finanziamenti a fondo perduto, ndr) perché è un modo per favorire le imprese professionali rispetto a quelle che non lo sono. Saranno le Province a gestire le istruttorie, nonché l accertamento dell avvenuto acquisto o dell esecuzione delle opere. La domanda dovrà essere predisposta e presentata utilizzando i servizi on-line integrati nel sistema informativo agricolo piemontese (Siap) e la copia cartacea dovrà essere presentata al Settore agricoltura della Provincia, all istituto di credito prescelto e, se prevista la garanzia, al Confidi». Avete garantito tempi rapidi per l accoglimento delle domande... «I Piani verdi hanno una modalità DANNI DA GHIRI: CONSEGNATE LE PRIME GABBIE A Bossolasco è stato ribadito: «La fauna selvatica dev essere in numero tale da non compromettere le attività agricolo-economiche del territorio» Nella sede della Comunità montana alta Langa di Bossolasco, Claudio Sacchetto e il consigliere regionale Federico Gregorio hanno presenziato alla consegna delle prime duemila gabbie per la cattura dei ghiri. L Assessorato regionale, considerata l intenzione della Provincia di Cuneo di attuare uno studio finalizzato alla riduzione del fenomeno dannoso alle colture, ha assegnato alla Provincia stessa un contributo di 34 mila euro. L assessore provinciale all agricoltura, Stefano Isaia, ha recapitato simbolicamente la gabbia numero 1 a Giuseppe Molinari, presidente del comitato spontaneo sorto per contrastare i danni ai noccioleti causati dai ghiri. Parte così una sperimentazione innovativa finora adottata una sola volta ad Asiago, in provincia di Vicenza. Sacchetto ha dichiarato: «La fauna selvatica dev essere in numero tale da non compromettere le attività agricolo-economiche. Auspichiamo che gli altri enti istituzionali preposti collaborino costruttivamente, facendo prevalere il buon senso e non componenti ideologiche che talvolta incidono in modo negativo sull attività dell agricoltura». Gregorio ha aggiunto: «La Regione dà un contributo al fine di sviluppare uno studio che equilibri, con razionalità e senza preconcetti, la convivenza tra animali selvatici e attività dell uomo». L assessore Isaia ha concluso: «Questa è la prima fase di un percorso più ampio che speriamo dia frutti significativi. I danni che le colture stanno subendo sono sotto gli occhi di tutti, con queste gabbie si cerca di individuare soluzioni concrete, a tutela del lavoro degli agricoltori». 14 luglio 2011 Ü 17

18 LA GRANDA È PRIMA IN PIEMONTE PER QUALITÀ DELLA VITA Migliora il già ottimo risultato dell indagine Ires per il 2009: «Il risultato non arriva per caso, ma è diretta conseguenza di cittadini lavoratori e accorti risparmiatori» Uno studio dell Ires (l Istituto di ricerca della Regione) su qualità della vita e benessere economico vede di nuovo la provincia di Cuneo uscire a testa alta: la Granda è prima fra le otto province piemontesi, incrementando il già brillante risultato ottenuto nel I circa settanta indicatori presi a riferimento non denotano solo lo stato di salute economico, ma dipingono il territorio cuneese quale isola felice anche per determinati indicatori di carattere sociale. In Granda la qualità della vita è elevata, la disoccupazione è bassa, le attività economiche hanno accusato il colpo della crisi, ma sono pronte a ripartire, specie le piccole e le medie imprese, con una particolare tenuta registrata dai settori agricolo e alimentare. Va molto bene anche l export. Claudio Sacchetto ha commentato: «Lo studio dell Ires evidenzia qualità della vita e tenuta dell economia nonostante il periodo difficile. L attuale situazione in Granda non è frutto del caso, ma risultato di due fattori: in primo luogo una politica moderata di amministrazione e gestione delle risorse che non ha lasciato spazio a estremismi, come invece è avvenuto in altre aree, anche del Piemonte. Ciò ha permesso il raggiungimento di un benessere diffuso. In secondo luogo va evidenziata la storica oculata gestione del patrimonio propria dei cuneesi. Lo studio porta alla luce i dati inerenti ai giudiziosi risparmi della popolazione in Granda. Se la provincia di Cuneo sta superando la crisi, anche se non senza difficoltà, gran parte del merito va riconosciuto ai suoi abitanti, lavoratori e risparmiatori». danni si potrebbero evitare se nelle sedi decisionali comunitarie le pratiche fossero seguite con maggiore dedizione. La Francia, la Germania, e al suo interno i singoli Land come la Baviera, e altri Paesi partecipano fin dall inizio alla formulazione dei Pac e delle altre direttive, quindi influenzano la stesura delle bozze in base alla rispettive esigenze. Noi in genere interveniamo quando le bozze sono ormai scritte e a quel punto è assai difficile ottenere delle modifiche a nostro favore. La scarsa attenzione al mondo agricolo è una costante degli ultimi anni. Può sembrare una bestemmia, detta da un leghista, ma durante la prima Repubblica l approccio era ben diverso, nel senso di migliore, e ministri come Giovanni Marcora lasciarono un segno davvero positivo. Ma guardiamo all odierna vicina Francia: ai ministri dell agricoltura capita di diventare presidenti della Repubblica, come accadde per Jacques Chirac: ciò testimonia che la cura riservata al settore è ben più assidua di quella impiegata qui da noi. La Lega nord, con Luca Zaia, ha iniziato a cambiare l atteggiamento governativo». Quali sono le condizioni dell agricoltura piemontese? «Direi buone nel complesso, anche se in alcuni comparti la crisi, la globalizzazione e lo strapotere della grande distribuzione hanno compromesso la redditività delle imprese. Le quali sono circa 63 mila, mentre la Lombardia ne conta poco più della metà. Il confronto fra le due regioni testimonia come da noi il frazionamento sia eccessivo, ma conto sul fatto che il discreto numero di giovani agricoltori piemontesi, proseguendo il ricambio generazionale, determini una ristrutturazione capace di dare più competitività. Ancora guardando alla Lombardia, emerge, invece, un punto a favore del Piemonte: trattando con la grande distribuzione per arrivare alla firma dell accordo sul prezzo del latte indicizzato (con un parametro che lo lega ai costi aziendali), un patto che al momento rappresenta un unicum per l Italia di cui sono Qui sopra: Claudio Sacchetto durante la presentazione della presenza del Piemonte a Tuttofood di Milano, la fiera del business agroalimentare svoltasi a maggio con grande successo. Alla sua destra, l assessore regionale lombardo all agricoltura, Giulio De Capitani. Nella foto accanto: Sacchetto a Bra con il sindaco, Bruna Sibille, la presidente della Provincia, Gianna Gancia, l assessore provinciale Roberto Russo (anche lui braidese), il consigliere regionale Federico Gregorio e il consigliere comunale Valter Bergesio in occasione della degustazione pubblica di verdure locali organizzata per contrastare l assurdo allarmismo sul batterio killer scoperto in Germania e irresponsabilmente divulgato dai mass media fiero, ci è stato detto che i prodotti piemontesi si vendono meglio perché a essi è associato il concetto di qualità e di eccellenza. Le Dop, Igt, Doc e Docg che abbiamo lo confermano. È la strada da seguire. La Regione lo fa e, ad esempio, sta lavorando a un progetto per la promozione della carne piemontese da un milione di euro». 18 á 14 luglio 2011 á l intervista

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20 AVVIATA LA FUSIONE CON LA BCC DEL CANAVESE Lorenzo Vallese Anche quest anno è stato il ristorante La cascata di Verduno a ospitare questo evento, domenica 10 luglio. Si è iniziato con la celebrazione della Messa nel parco seguita dalla premiazione dei soci: tra essi 97 sono soci da 30 anni, 54 da 35 anni, 16 da 40 anni e 2 da mezzo secolo. Sono stati invitati alla festa anche 81 soci appartenenti alla compagine sociale da oltre 40 anni. Il pranzo, occasione di aggregazione e di festa, ha concluso l appuntamento BANCA D ALBA HA PREMIATO I SOCI BENEMERITI d Alba rin grazia i soci che da più di «Banca trent anni han - no scel to la differenza»: è lo slogan che il 10 luglio ha sotteso la convocazione del consueto incontro estivo du rante cui sono stati premiati coloro i quali da oltre sei lustri sostengono lo sviluppo dell istituto di credito nato dalla pionieristica fu sione delle Casse rurali di Gallo Grin - zane, Diano d Alba e Vezza d Al ba e partecipano con la loro ope ra alla sua continua crescita, consentendogli di consolidare, e anzi rafforzare, il proprio impegno non soltanto bancario, ma anche sociale a favore del territorio. Il presidente, Felice Cerruti, nel - l introdurre la premiazione ha an nunciato che durante l assemblea generale dei soci del maggio 2012 sarà portata in discussione la fusione con la Bcc del Cana ve - se. Si tratta di un istituto che dispone di dieci sportelli e che ha visto nella Banca d Alba, sia per la sua struttura, sia per la qualità e la completezza dei servizi offerti, l interlocutore più appropriato per affrontare l o dierno mercato globalizzato che deve resistere alle tensioni legate alla crisi economica mondiale. Per il Presidente questa è l ennesima, importante conferma di quanto sia stata giusta e precorritrice dei tempi l u nificazione fra le tre Casse ru rali originarie. Va da sé che la significativa novità non inciderà sul radicamento in Alba dell istituto. La nuova sede di via Cavour a questo riguardo rappresenta un presidio fondamentale che va oltre il mo - mento contingente e le persone chiamate oggi ad amministrate la Banca d Alba. A proposito dei soci premiati, Cerruti ha voluto ringraziarli per aver creduto nel credito cooperativo in tempi certo non più facili degli attuali e per aver lavorato per far lo affermare. E non ha mancato di sottolineare come le persone chiamate alla ribalta domenica scorsa siano state capaci di trasmettere sani valori ai figli, i quali proseguono la loro strada con il medesimo 20 á 14 luglio 2011 á un istituto di credito legato a doppio filo con il territorio

21 impegno, forti dell esempio che arriva loro dalla famiglia. Questa è la forza principale di un territorio che sa reagire ai problemi e avviarli a soluzione senza aspettare che siano altri a levare le castagne dal fuoco. Inoltre il Presidente ha affermato: «La festa rappresenta un mo - mento di elevato valore per la banca perché consente di rinsaldare il patto di mutualità e reciproco scambio che da ben oltre un secolo viene sottoscritto tra l istituto e il socio e che genera un valore non solo economico, ma anche sociale per le persone coinvolte e per il territorio che rappresentano. Conse guire un vantaggio oltre che un profitto: è la chiave di lettura di un progetto comune che affonda nel passato solide radici e che è sempre più attuale. Questo è stato e resta l o biettivo dei nostri soci, ma è anche l impegno che Banca d Al ba persegue ogni giorno at - traverso la promozione dei suoi ser vizi bancari ed extrabancari. Tutto ciò genera un circolo virtuoso che contribuisce a mi glio - rare in concreto le condizioni so - ciali ed economiche del territorio, realizzando uno scambio mu tualistico autentico che ren - de la banca davvero differente». SOCI DA 30 ANNI Carlo Accossato, Luigi Accos - sato, Bruno Alessandria, Marghe - rita Artusio, Franco Audasso, Al - do Baravalle, Teresio Barberis, Mat teo Simone Barbero, Aldo Basso, Carlo Battaglino, Loren zo Battaglino, Battista Battaglio, Franco Battaglio, Giuseppe Bat - taglio, Angela Berchialla, Gio - vanni Boarino, Giacomino Bolla, Giulio Bongiovanni, Cesare Bo - ni no, Giampaolo Bordone, Gio - vanni Bordone, Gianfranco Bor - gna, Giuseppe Bornengo, Piero Burzio, Ugo Burzio, Gian Carlo Cagnasso, Sergio Cagnasso, Giu - seppe Capozzoli, Felice Cassi - nelli, Giuseppe Cassinelli, Fran - co Cerrato, Laura Chiavero, Mau - rizio Coraglia, Armando Cor de - ro, Michele Cortese, Felice Dot - ta, Giovanni Drago, Daniela Fe - bino, Gabriele Ferraioli, Bea trice Ferre ro, Fiorentina Ferrero, Mar - ghe rita Ferrero, Floriana Fer ro, Li liana Fornaresio, Giuseppe Gal - lo, Renata Giaccardo, Ernesto Gio vanetti, Aldo Gomba, Ugo Valter Isnardi, Giovanni Lusso, Italo Magliano, Giorgio Oreste Ma la, Giuseppe Marcarino, Ma - ria Stella Marzanati, Dome nico Mas succo, Francesco Merlo, Se - condo Micca, Francesco Miglias - so, Luigi Moli no, Giovanni Mus - so, Gia como Nizza, Ranieri O - berti, Gio vanni Olivero, Gabriel - la Palla dino, Pier Giorgio Palla - dino, Franco Parato, Antonio Pavesio, Giuseppe Pa vesio, Do - menico Pelassa, Bruno Penna, Valter Pezzuto, Antonio Porello, Luigi Rabezzana, Miche le Racca, Domenico Ravinale, Claudio Ri - sta, Aldo Rosa, Paolo Silvio Rosa, Tommaso Rosso, Giovanni Sa - glia, Luigi Saglia, Gian carlo San - dri, Nicolino San dri, Angelo Santoli, Giovanni Sap pa, Dome - nico Savigliano, Luigi Scavino, Teobaldo Scavino, Mario Sti - rano, Dario Stroppiana, Pier Car - lo Tarasco, Anna Maria Tezzo, Giovanni Travaglio, Ser gio Vac - chetti, Mario Veglio, Fran co Vi - berti e Aldo Vico. SOCI DA 35 ANNI Piero Agnelli, Domenico Aschie - ro, Carlo Barberis, Carlo Batta - glino, Giovanni Battaglino, Carlo Battaglio, Cesare Bella, Giacomo Bertello, Giuseppina Berzia, Gio - vanni Biglino, Giovanni Boc - chino, Margherita Bosso, Sergio Bosso, Paolo Brovida, Fiorina Calorio, Vit - torio Canale, Fran - co Carbone, Pie - ro Cassinelli, Car lo Ca stel len - go, An gelo Ca - vallo, Fran ce sco Caval lotto, Bru - no Cer rato, Pier An ge lo Chiarla, Giu sto Co stantino, Luigi Del la - valle, Ce sa re Fassino, Italo Fe nocchio, Enzo Fer rero, Aldo Ferrio, Dario Gallo, An tonio Gioetto, Giovanni Go bino, Giu - seppe Gobino, Gui do Lanzetti, Giovanni Battista Mar chisio, Ser - gio Marchisio, Bat tista Marolo, Mario Mellino, Co stan zo Morra, Cesare Pelassa, Riccar do Pelle ri - no, Francesco Pez zuto, Gian Car - lo Pittaluga Ti baldi, Re nato Pre - te, Enzo Ri naldi, Fran cesco Ri - naldi, Gian carlo Rista, Franco Rosso, Mauro Ser vetti, Luigi Top - pino, Ottone Tran quillini, Italo Troia, Dome nico Val frè e Anto - nio Zorgniotti. Banca d Alba, con i suoi oltre 116 anni di storia, non dimentica le proprie origini e i valori di mutualità che ispirarono le Casse rurali di Gallo Grinzane, Diano d Alba e Vezza d Alba. Per questo ogni anno, con piacere, ringrazia i soci anziani. SOCI DA 40 ANNI Marco Canta, Enrico Cappello, Mario Delsanto, Carlo Fassino, Franco Fassino, Vittorio Fassino, Tommaso Ferrero, Francesco Gaia, Ugo Gallo, Giuseppe Ma - rengo, Oreste Masoero, Fran - cesco Morra, Giovanni Rinaldi, Franco Rista, Fernando Strop - piana e Francesco Stuffo. SOCI DA 50 ANNI Flavio Battaglio e Amilcare Viberti. La festa del socio benemerito, circa due mesi dopo l assemblea annuale (che ha registrato ben presenze), è un altro evento molto importante per Banca d Alba che, da sempre, dedica un attenzione particolare ai suoi soci e allo sviluppo della compagine sociale 14 luglio 2011 Ü 21