LAVORO LABORATORIALE CLASSE IV D LINGUISTICO

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1 LAVORO LABORATORIALE CLASSE IV D LINGUISTICO Sulla base del documentario visionato in classe confronta personalità e filosofia dei due geni della rivoluzione astronomica: Galileo e Newton. (max 15/20 righe) Saggio di Lucrezia Milia Galileo Galilei e Isaac Newton sono ritenuti i pilastri della scienza moderna e della rivoluzione astronomica. La morte di Galilei è datata 4 gennaio 1642, e il giorno di Natale dello stesso anno (in realtà era l 8 gennaio 1643) nacque Isaac Newton. Questi due personaggi furono influenzati in primo luogo dalle correnti filosofiche con cui entrarono in contatto. Galileo per tutta la vita mantenne un carattere ironico e caustico che gli causò non pochi problemi soprattutto con la Chiesa. Si riteneva un filosofo naturale e sosteneva che religione e scienza avessero ruoli diversi e complementari. Nelle sue teorie ci sono continui intrecci tra filosofia scienza. Galileo è anche riconosciuto come il fondatore del metodo sperimentale, basato sulla ragione e sulla continua indagine sensoriale del mondo circostante. Infatti, non esiste per Galileo una verità definitiva. Galileo scrisse diverse opere a titolo divulgativo, usando per la maggior parte di esse una lingua volgare, per indirizzarle a un vasto pubblico di lettori. Ciò che accomuna in particolar modo Galileo a Newton è la concezione che l uomo sia limitato nella conoscenza, perché entrambi sono consapevoli che la sfera metafisica (quella che Kant chiamerà Noumeno) sia irraggiungibile all umanità. Per questo Newton dice che davanti a se vede un mare di conoscenza da scoprire. L uomo conosce solo il fenomeno. Secondo Newton il sapere umano, pur essendo inferiore a quello divino, raggiunge nelle teorie matematiche, lo stesso grado di certezza. La scienza secondo lui si fonda su quattro regole del filosofare che lui stesso precisò all inizio del Libro III dei Principia. Newton scriveva il latino usando terminologie matematiche complesse e comprensibili solo agli esperti. Newton non amava comunicare i suoi risultati ai colleghi. Gli studi di Keplero e Galileo gli permisero di individuare rivoluzionarie verità riguardanti l ottica, scienza da lui fondata; e la legge di gravitazione universale. Newton immaginava che tutti gli oggetti fossero immersi in uno spazio e tempo infiniti. Il suo realismo riprendeva quello di Galilei, e il suo pensiero fu tipicamente inglese e quindi lineare e composto.

2 Saggio di Veronica Mei Galileo Galilei e Isaac Newton nacquero e morirono rispettivamente nel 1642 e nel Furono due persone totalmente opposte: Galileo era simpatico, amante delle belle donne e della bella vita, sempre educato nelle sue lettere; mentre Newton era una persona schiva che odiava pubblicare le sue scoperte, se non per reclamarne la priorità. Li accomunava però la loro ossessione per le scoperte, poiché Newton si scordava talvolta dei bisogni primari, mentre Galileo continuò i suoi esperimenti, nonostante le denunce nei suo confronti inoltrate al Sant Uffizio. Entrambi furono dei matematici e dei fisici. Galileo non si laureò mai e per questo non diventò mai docente ordinario di matematica, mentre Newton sì. Un altra cosa che li accomuna, fu la dedizione per la religione. Galileo fu sempre un gran credente e Newton studiò le Sacre Scritture, come teologo. In vita, entrambi furono in grado di sfruttare e usare in modo diverso e insolito comuni strumenti, per portare avanti i loro esperimenti. Newton utilizzò il metodo induttivo dettato dalle quattro regole del filosofare (economia, deduzione, induzione e analisi), mentre Galileo quello induttivodeduttivo. Alla sua morte Newton ricevette funerali di Stato, al contrario Galileo morì, malato e dimenticato nel suo confino di Arcetri. Saggio di Francesca Puddu Galileo e Newton furono simili per quanto concerne gli ambiti di studio. Entrambi possono considerarsi poliedrici: si dedicarono infatti a diversi campi, anche se prettamente scientifici (matematica, fisica ecc.). Nonostante avessero diversi metodi di sviluppo per le loro teorie, una cosa li accomunò: il linguaggio matematico a cui diedero una grande importanza. Newton era più matematico, preciso e calcolatore e non considerava le ipotesi, mentre Galileo era più pratico e si basava principalmente sul metodo ipotetico-deduttivo. Galileo scrisse le sue opere spesso in volgare (padovano, fiorentino), mentre Newton usò principalmente il latino. Questo si deve sicuramente al fatto che vissero in epoche differenti. Entrambi studiarono teologia e divennero docenti di matematica, sebbene Galileo non si laureò mai. Una cosa che li differenzia, fu l attenzione con cui Newton si dedicò all alchimia, campo che Galileo non esplorò mai. Se si esamina la psiche dei due, le cose in comune non sono invece tante. Galileo era una persona abbastanza socievole e anche piuttosto ironica. Al contrario Newton, ossessionato dalle sue ricerche, si dimenticava anche di mangiare pur di giungere alla conclusione delle sue ricerche. Era misantropo, nevrotico e paranoico e questo, unito agli intensi studi, lo portarono a un grave esaurimento nervoso. Entrambi si spinsero oltre certi limiti dati dall ignoranza e dalla tradizione; furono curiosi e determinati nello scoprire nuove teorie scientifiche.

3 Saggio di Roberta Matteu Molti sono i tratti che accomunano i due grandi scienziati della rivoluzione astronomica, altrettanti quelli che li dividono. Newton e Galileo vissero sicuramente in due epoche storiche differenti: Galileo operò in un contesto storico durante il quale la Chiesa Romana, con l ausilio del Tribunale della Santa Inquisizione, condannava senza mezzi termini tutte le teorie che si contrapponevano ai dogmi religiosi. Newton condusse, invece, le sue ricerche lontano dal clima di repressione, venutosi a formare nell Europa post-tridentina, sia per il luogo (l Inghilterra) sia per il periodo. Negli ambiti di studio questi due geni furono abbastanza simili, fatto eccezione per l alchimia che solo Newton approfondì, mentre Galileo la rinnegò. Nonostante ciò le formule enunciate da Newton sono più precise rispetto a quelle galileiano. Diversa è invece l opinione che Galileo e Newton ebbero della Chiesa di Roma: mentre il primo la rispettava, sebbene cercasse di condizionare la scienza, il secondo la ripudiava completamente, tanto da diventare un miscredente. Nel campo lavorativo entrambi furono dei docenti ai quali venne assegnata da giovani (Galileo a 28 anni, Newton 27) una cattedra di matematica che Galileo ricoprì prima a Padova e poi a Pisa e Newton a Cambridge. Questi due scienziati ebbero personalità quasi del tutto contrapposte: Galileo era aperto e socievole, mentre Newton era cupo e chiuso, infatti tese a tenere per sé stesso tutte le sue scoperte e le pubblicò quasi sempre con molto ritardo. Saggio di Roberta Lai Galileo e Newton sono due scienziati che hanno delle caratteristiche comuni ma allo stesso tempo si differenziano sotto vari aspetti. Hanno in comune la professione e gli argomenti trattati, poiché sono entrambi docenti e sono appassionati di matematica, fisica e astronomia. I due filosofi-scienziati usano metodi di studio differenti: Galileo predilige il metodo induttivo-deduttivo, mentre Newton le quattro regole del filosofare e il metodo induttivo. Si differenziano molto nella personalità, infatti Galileo ha un carattere aperto e solare (tipico degli italiani o dei mediterranei); ama divulgare le proprie teorie e ricerche, utilizzando appunto il dialogo divulgativo; invece, Newton è un personaggio dal carattere scontroso che non vuole condividere le proprie idee con nessuno. Proprio per questa ragione scrive in latino e utilizza un complesso linguaggio geometrico-matematico, così da permettere la comprensione dei suoi testi solo a pochi eletti. Galileo, al contrario usa il volgare, per favorire la lettura e conoscenza delle sue opere. Entrambi confermano il principio d inerzia, l infinitezza dell universo e usano oggetti già esistenti in modo diverso e li perfezionano. Nel caso di Galileo lo strumento è il telescopio; nel caso di Newton il prisma. Con questi strumenti comuni, fecero scoperte rivoluzionarie e sconvolgenti per il tempo in cui vissero.

4 Saggio di Carlotta Pintus Newton viene considerato l erede di Galileo, perché completò molte ricerche iniziate tempo prima da Galileo. Possono considerarsi simili per alcuni aspetti e opposti per molti altri. Entrambi ottennero una cattedra di matematica e usarono in modo originale oggetti semplici per i loro esperimenti (cannocchiale e prisma). Galileo fu il primo a puntare il cannocchiale olandese verso il cielo (l alto) e migliorandolo nel primo telescopio, acquisì informazioni più precise sui monti lunari, sulla composizione della via Lattea, sui quattro maggiori satelliti di Giove. Newton, altrettanto, si servì del prisma per scoprire che la luce bianca è composta dalla somma di tutti i colori della luce visibile e ha natura corpuscolare. Opposto era invece il loro pensiero sulla religione: Galileo sosteneva la Chiesa Cattolica, nonostante questa lo considerasse un eretico, mentre Newton rifiutò il cattolicesimo e nei suoi scritti religiosi è dichiaratamente ariano e antitrinitario. Galileo, inizialmente, scrisse le sue opere in volgare per uno scopo divulgativo, più tardi iniziò ad usare un linguaggio specifico, fisico-matematico. Newton scrisse prevalentemente in latino (tranne pochissimi testi in inglese), utilizzando un linguaggio matematico, questo per selezionare il suo pubblico. Solo chi sapeva decifrare e interpretare il suo linguaggio, avrebbe potuto conoscere le sue scoperte. Newton inoltre tenne segreti i suoi scritti per molto tempo, in particolare i manoscritti alchemici e teologici, in quanto aveva paura che le sue idee poco ortodosse potessero causargli problemi al Trinity College di Cambridge. Galileo rinnegava l alchimia ed era più coerente nel pensiero. Sia Galileo sia Newton pensavano che l uomo fosse limitato nella conoscenza della metafisica. Saggio di Davide Massa Nel confronto tra il film Galileo e il documentario Isaac Newton, si possono capire le differenze fra questi due grandi scienziati. Entrambi sono considerati degli uomini moderni, per il loro metodo di studiare e ricercare. Che Newton fosse una persona schiva, lo si capisce anche dallo stile dei suoi Principia matematica, scritto per essere capito solo dai dotti. Galileo era invece una persona molto diversa che voleva far conoscere le sue idee innovative e ne parlava prudentemente con altri scienziati del suo tempo (Keplero, Torricelli ecc.). Nel 2Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo preferisce il volgare toscano. Sia Newton sia Galilei ritenevano che la mente umana avesse enormi potenzialità estensive ma anche dei limiti nella conoscenza delle verità metafisiche. Entrambi accettavano nelle cose naturali solo proprietà oggettive, misurabili con un numero e con il linguaggio geometricomatematico. In campo religioso Newton era ariano e non credeva nella Trinità che considerava la menzogna millenaria della Chiesa Romana. Galileo, nonostante le persecuzioni subite (processo, abiura pubblica e confino) restò un fervente cattolico, sostenendo la laicità nella ricerca scientifico. La Bibbia aiuta ad andare in cielo; la scienza ci dice com è fatto il cielo.

5 Saggio di Chiara Carta La personalità di Galileo è complementare a quella di Newton. Nel film e documentario visionati in classe si evince chiaramente, quanto possano essere contrastanti le due personalità: Galileo, uomo di mondo, socievole, intraprendente, e Newton, conosciuto, anche per essere particolarmente asociale, paranoico ed ossessivo, tanto da non uscire di casa per mesi e mesi, per poter raggiungere ciò di cui si stava occupando. Galileo inoltre, scrisse spesso in volgare, sia per poter sviare l inquisizione, sia per far sì che le proprie teorie si diffondessero il più possibile. Newton invece, era molto più rigido, scrisse in latino anche per la questione della paternità delle sue teorie. Infatti denunciò per plagio coloro che erano arrivati alle sue stesse conclusioni (Leibniz e Hooke). Le filosofie di Newton e Galileo erano altrettanto contrastanti, non per principi, ma per praticità, ovvero il proprio metodo di ricerca. Quella di Galileo era senz altro essenziale, è noto a tutti il fatto che si dividesse in tre fasi: esperimento; ipotesi e verifica. Quella newtoniana era una filosofia molto più descrittiva. Nonostante non credesse nella magia, Newton fu uno dei più importanti studiosi di Alchimia e ricercò oggetti leggendari come la pietra filosofale, l elisir di lunga vita e l etere. E importante dire, inoltre che, Newton fu abile nel mescolare e trovare la complementarità in leggi e teorie che apparivano, prima, completamente sconnesse. C era però una cosa che accomunava i due geni, che è probabilmente la stessa che ci permette di definirli tali: Newton e Galilei non inventavano, ma utilizzavano in modo alternativo e innovativo, ciò che altri avevano inventato prima (prisma e cannocchiale).

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