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1 l Lo IARC ha stabilito che le emissioni aumentano il rischio di tumore al polmone Agenti cancerogeni: esposizione lavorativa a scarichi di motori diesel Nel mese di giugno l autorevole IARC ha classificato gli scarichi dei motori diesel come cancerogeni per l uomo di gruppo 1. La definizione non è una novità assoluta ma ha imposto elementi di attenzione, soprattutto nei luoghi di lavoro. I rischi igienico occupazionali connessi con l impiego di motori alimentati a gasolio devono essere rivalutati in un numero assai vasto e diversificato di realtà lavorative con veicoli stradali e non, ai quali devono essere aggiunti le macchine operatrici come, per esempio, nelle imprese manifatturiere, logistiche, nelle attività agricole e nella cantieristica civile, metalmeccanica, nei trasporti ferroviari e navali e negli aeroporti. Una diffusione ubiquitaria che ha posto, non solo ora, problemi operativi non sempre facilmente risolubili. In attesa che siano completamente chiariti gli aspetti teorici e gli orientamenti applicativi e che siano consolidate le migliori soluzioni tecniche praticabili, occorre agire, come sempre, secondo i principi di cautela e di ragionevolezza. La valutazione dei rischi chimici e cancerogeni secondo il D.Lgs. n. 81/2008 dovrà essere ripercorsa implementando i programmi di miglioramento e di adeguamento alle migliori buone prassi preventive e protettive, che devono essere declinate caso per caso. I parametri da tenere in conto per valutare l esposizione per ogni mansione sono molti, le tipologie e l efficienza dei motori, i sistemi di controllo degli scarichi, le caratteristiche dei carburanti, il grado di confinamento dei luoghi, i tempi e i modi di lavoro, i monitoraggi ambientali dei diversi composti con effetti avversi sulla salute. l di Gianandrea Gino, igienista occupazionale, esperto sicurezza e ambiente Studio Sirt Milano ILSOLE24ORE 24 L Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro(IARC) dell Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato lo scarico dei motoridieselfraicancerogenidigruppo1,quindi, fra i 108 agenti a maggiore criticità per i quali esistono prove sufficienti a stabilire un nesso causale tra l esposizione e lo sviluppo di tumori nell uomo. Secondo l autorevole fonte è stata riscontrata un incontrovertibile evidenza che le emissioni diesel aumentino il rischio di tumore al polmone(e non solo), pertanto, è stato giustificato l aggiornamento della precedente classificazione più blanda nel gruppo 2A, invariata dal Pur non costituendo una novità assoluta, la

2 Tabella 1 Cancerogenicità degli scarichi dei motori diesel Fonte Denominazione Classificazione Note sintetiche EPA US Environmental Protection Agency IARC OMS Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro Likely Gruppo 1 L evidenza è adeguata a dimostrare il potenziale cancerogeno per l uomo ma non raggiunge la consistenza per essere classificato nel gruppo 1 Evidenza sufficiente che l esposizione è associata a un aumento del rischio di tumore polmonare MAK DE MAK Commission* Gruppo 2 Da considerare cancerogeno per l uomo sulla base di sufficienti studi animali NIOSH US National Institute of Occupational Safety & Health Cancerogeno Potenziale cancerogeno occupazionale NTP US National Toxicology Program RAHC Reasonably Anticipated to be a Human Carcinogen Evidenza parziale o indiretta multipla Commissione Permanente del Senato sui rischi occupazionali per la salute derivanti dai composti chimici riclassificazione ha aggiunto un elemento di grande rilievo che ha imposto, tra l altro, un attenta riflessione sugli aspetti igienisticooccupazionali in un assai vasta casistica di luoghi di lavoro. Nella tabella 1 sono sintetizzate le classificazioni degli scarichi diesel secondo diverse fonti di riconosciuta validità internazionale, pur con la precisazione che le categorie non sono immediatamenteparagonabili [1],èemersounorientamento univoco che con ogni ragionevolezza convergerà ulteriormente. La documentazione IARC, non ancora completamente rilasciata sotto forma di monografia dedicata, è supportata da lavori e studi epidemiologici americani (NCI US e NIOSH) percoortidiminatorienonsolo. L esposizione agli scarichi può avvenire nei luoghi di vita, viaggiando o lavorando, determinando problematiche: l di salute pubblica, connessa con l inquinamento urbano o ambientale, in determinate zone, e l impiego di veicoli stradali, autobus, mezzi pesanti, navi e treni non elettrici; l di natura prevalentemente occupazionale per l impiego di macchine operatrici, generatori di potenza, mezzi agricoli, veicoli leggeriepesantiemotoriinluoghiconfinatie semi confinati. Lo stesso gruppo di lavoro IARC, che si è espresso all unanimità, ha dato atto che in entrambe le tipologie il miglioramento tecnologico e regolamentare sta agendo sui due fronti, proprio nelle ultime decadi, con effetti positivianchesenonèchiarocomeilmiglioramento quali quantitativo potrà essere tradotto sulla salute. Nelle conclusioni, l abstract del documento IARC ha fatto anche presente che occorre tenere conto dei tempi di ricambio del parco di motori esistente e dei diversi standard ambientali nei paesi con regolamentazioni ambientali non avanzate. Del resto, anche in Europa, per motivazioni di varia natura (dalla scala produttiva al grado di evoluzione tecnologica e di compatibilità economica) sono programmati miglioramenti qualitativi dei carburanti e dei motori con livelli di emissione decrescenti diversificati fra veicoli e macchine non stradali (si veda la tabella 2); anche le tempistiche di riduzione delle emissioni 1) Per un approfondimento si rimanda direttamente alle fonti originali. 2ottobre2012 N ILSOLE24ORE

3 Tabella 2 Regolamentazione delle emissioni dei veicoli e dei motori Ambito Atto Comunitario Note Veicoli passeggeri e commerciali (c.d. Euro 5 ed Euro 6) Motori a combustione interna destinati all installazione su macchine mobili non stradali Regolamento (CE) 715/2007 del 20 giugno 2007 (e s.m.i.), relativo all omologazione dei veicoli a motore riguardo alle emissioni dai veicoli passeggeri e commerciali leggeri (Euro 5 ed Euro 6) e all ottenimento di informazioni sulla riparazione e la manutenzione del veicolo Direttiva 97/68/CE del 16 dicembre 1997 (e s.m.i.), concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative ai provvedimenti da adottare contro l emissione di inquinanti gassosi e particolato inquinante prodotti dai motori a combustione interna destinati all installazione su macchine mobili non stradali Il regolamento copre un ampia gamma di emissioni inquinanti: monossido di carbonio (CO), idrocarburi non metanici e idrocarburi totali, ossidi di azoto (NO X ) e particolato (PM). Sono comprese le emissioni dallo scarico, le emissioni per evaporazione e del basamento motore La direttiva si applica ai motori ad accensione per compressione (diesel) e ai motori ad accensione comandata (benzina) impiegati nelle macchine mobili non stradali, tra cui anche le locomotive ferroviarie e le navi della navigazione interna. nocive fra i diversi impieghi hanno cronoprogrammi differenziati. In questo quadro non solo gli standard per i veicoli passeggeri e commerciali sono più avanzati e stringenti ma, nella maggioranza dei casi, anche i tempi di ricambio del parco motori funzionante sono più brevi. I rischi chimici Non è possibile identificare un confine netto Tabella 3 Scarichi diesel: inquinanti gassosi Nome Anidride carbonica Monossido carbonio Diossido di azoto Monossido di azoto Anidride solforosa CAS Limiti occupazionali (ppm) PEL(1) TLV(2) REL(3) VLE 81/08(4) TWA Ceiling TWA STEL TWA STEL Ceiling 8 h B.T = = = 35 = 200 = = = = 1 = = = = 25 = 25 = = = = 05/09/ = = 0, = = = 1) Permissible Exposure Limit Occupational Safety & Health Administration (OSHA) 2) Threshold Limit Value American Conference of Governmental Industrial Hygienists (ACGIH) 3) Recommended Exposure Limit National Institute for Occupational Safety and Health (NIOSH) 4) Valori limite di esposizione professionale D.Lgs. n. 81/2008. ILSOLE24ORE 26

4 Tabella 4 Scarichi diesel: altri inquinanti Nome CAS Limiti di esposizione (ppm) PEL(1) TLV(2) REL(3) TWA STEL TWA Ceiling STEL TWA STEL Acroleina ,1 = = 0,1 = 0,1 0,3 = Anisaldeide = = = = = = = = Benzene ,5 = 2,5 Skin 0,1 1 1 Formaldeide ,75 2 = 0,3 = = = = Trimetilbenzene = 25 = = 25 = = Cumarina = = = = = = = = Benzofurano = = = = = = = = 4 idrossicumarina = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = Menadione = = = = = = = = 6 metossitetralone = = = = = = = = 6 metilcumarina = = = = = = = = 3 idrossiacetofenone 2 idrossi 4 metossiaceto fenone 3 metil 2 ciclopenten 2 ol one = = = = = = = = 1) Permissible Exposure Limit Occupational Safety & Health Administration (OSHA) 2) Threshold Limit Value American Conference of Governmental Industrial Hygienists (ACGIH) 3) Recommended Exposure Limit National Institute for Occupational Safety and Health (NIOSH) 4) Valori limite di esposizione professionale D.Lgs. n. 81/2008. VLE (4) 81/08 fra i due profili di esposizione descritti, costituiti dall ambiente di vita e aperto, in generale, e dall ambito lavorativo. Limitando l esame agli aspetti di igiene occupazionale occorre ricordare che i composti chimici identificabili negli scarichi sono innumerevoli, accompagnati da una pluralità di effetti, non solo cancerogeni, ma anche, secondo i casi, mutageni e di altra natura. Il diesel è un carburante ricavato dal petrolio dalla cui combustione nei motori a scoppio (con l omonimo ciclo di lavoro) si sviluppano gas e particolati, a loro volta miscele multicomponenti. Il crescente grado di raffinazione e l integrazione con altri tipi di carburante equivalente 2ottobre2012 N.18 quali il bio diesel hanno introdotto ulteriori variabili i cui effetti sulla salute a lungo termine potrebbero risultare migliorativi. Fra i gas e i vapori generati prevalgono l anidride carbonica e il monossido di carbonio (che aumenta esponenzialmente in caso di mancanza di aria), gli ossidi di azoto e di zolfo, gli idrocarburi, incombusti e non, inclusi i policiclici aromatici e le aldeidi. Il particolato è composto da polveri di carbone e organiche, inclusi gli IPA condensati, metalli intracceediversistati.negliultimianniiparticolati fini e ultrafini, di cui il traffico veicolare e la combustione sono le sorgenti principali, sono stati messi al centro dell attenzione per il controllo dell inquinamento atmosferico. 27 ILSOLE24ORE

5 Tabella 5 Scarichi diesel: idrocarburi policiclici aromatici IPA CAS IARC CLP Acenaftene = = Acenaftilene = = Antracene = Benzoantracene A Carc. 1B H350 Benzo[b]fluorantene = = Benzo[K]fluorantene = = Benzo[ghi]perilene = = = Benzo[a]pirene A Carc. 1B H350 Muta. 1B H340 Repr. 1B H360 Benzo[e]pirene Carc. 1B H350 Crisene Carc. 1B H350 Muta. 2 H341 Dibenzo[a,h]antracene A Carc. 1B H350 Fluorantene = Fluorene = Indeno[1,2,3 cd]pirene = = Naftalene = = Fenantrene = Pirene = I componenti identificati maggiormente rappresentativi, variabili anche secondo l alimentazione e le condizioni di esercizio, sono sintetizzati nelle tabelle 3 e 4 con i relativi valori limite occupazionali delle più autorevoli fonti. Alcuni composti hanno, fra gli effetti avversi, anche la caratteristica di cancerogenicità ora assegnata all insieme dello scarico, senza dimenticare la famiglia degli IPA (si veda la tabella 5), di cui molti componenti sono noti per essere cancerogeni e mutageni. L esposizione lavorativa e la sua valutazione Per inquadrare completamente gli effetti pratico normativi della ri classificazione IARC e consolidare le conoscenze scientifiche condivise occorrerà attendere ancora qualche tempo e la pubblicazione integrale della monografia IARC. Tuttavia, fin da subito è possibile utilizzare gli strumenti a disposizione per identificare i rischi per gli addetti. L esposizione potenziale agli scarichi diesel può riguardare, infatti, un ampia platea di organizzazioni e soggetti, di cui un elenco non esaustivo è riportato nella tabella 6. In ogni situazione occorre censire, in primo luogo, le sorgenti costituite dai motori alimentati a ciclo diesel e verificarne l interazioneconilavoratorisecondoleloromansionie tempi di esposizione. Le concentrazioni degli scarichi nel luogo di ILSOLE24ORE 28

6 Tabella 6 Ambiti di esposizione a scarichi diesel Comparto/Settore Agricoltura Acciaierie e industria pesante Aziende manifatturiere in genere Cantieristica Cave, Miniere, Scavi Logistica Trattori e macchine agricole Impianti con motori diesel Generatori FEM Sorgenti Movimentazione con carrelli elevatori / Gru/CarriPonte Guida mezzi Movimentazione con carrelli elevatori /gru Generatori FEM Mezzi da cantiere / Macchine movimento Ruspe Gru Generatori FEM Mezzi meccanici, Macchine movimentazione, Generatori FEM Guida mezzi trasporto /veicoli Movimentazione con carrelli elevatori / Gru/CarriPonte Autoriparazioni, Officine meccaniche, Autolavaggi e assimilabili Prova e riparazione motori, Veicoli con motore acceso Scali aerei e marittimi Trasporti navali, manovra ferroviaria Trasporti, Parcheggi, Autorimesse, Caselli Personale di piazzale e lavorazioni sui pontili Conduzione, Sala macchine, Manutenzione Bus, Veicoli con motore acceso Tabella 7 Metodologia per la valutazione dei rischi 1. Rivalutare i rischi chimici per la salute e la sicurezza (D.Lgs. n. 81/2008, Titolo IX, Capi I e II) 2. Identificare quali quantitativamente le sorgenti 3. Correlare mansioni ed esposizioni 4. Monitorare gli agenti misurabili 5. Verificare l adeguatezza delle precauzioni adottate, tecniche procedurali organizzative 6. Integrare il sistema tecnico gestionale con il medico competente aziendale 7. Formare gli addetti con attenzione agli aspetti sostanziali della salute e della sicurezza 8. Programmare l ulteriore miglioramento 9. Monitorare i risultati raggiunti 10. Aggiornare periodicamente le valutazioni e i programmi secondo l evoluzione della tecnica e delle conoscenze 2ottobre2012 N ILSOLE24ORE

7 Tabella 8 Indicazioni per ridurre l esposizione agli scarichi Motori a basse emissioni ILSOLE24ORE 30 Sostituire i motori obsoleti dove possibile; le nuove attrezzature diesel devono essere alimentate da motori a bassa emissione secondo gli standard di omologazione più avanzati. Combustibile a basso tenore di zolfo Il combustibile a basso tenore di zolfo estende la vita del motore, riduce le emissioni e permette ai dispositivi catalitici antinquinamento di lavorare meglio. Dispositivi di post trattamento o equivalenti Lavorare solo in condizioni idonee Formazione/addestramento Manuali di uso e manutenzione Attenzione al nero fumo No agli sprechi Pulizia Regime di funzionamento e sovraccarico Sovralimentazione fai da te Post trattamento sugli scarichi, filtri, catalizzatori di ossidazione; ambienti condizionati e cabine chiuse. Se la ventilazione artificiale/forzata o l aspirazione è interrotta per qualsiasi motivo, tutte le attrezzature diesel dovrebbero essere spente. Imparare a riconoscere i pericoli, le modalità di corretto funzionamento e manutenzione delle apparecchiature diesel. Procedure chiare per le richieste di intervento di riparazione/manutenzione. Osservare rigorosamente i programmi di manutenzione e le procedure di funzionamento per minimizzare le emissioni. In un motore diesel è il risultato della combustione in carenza di aria. Indica che è necessaria la manutenzione. Tenere il motore inutilmente acceso al minimo aumenta le emissioni e i consumi, determina maggiore usura. La manutenzione periodica del sistema di aspirazione e dei filtri è necessaria per massimizzare le prestazioni del motore. La diminuzione dell aria aspirata comporta un aumento delle emissioni. Il surriscaldamento del motore è la causa più frequente di guasti. Assicurarsi che l olio di lubrificazione mantenga la viscosità corretta e i livelli raccomandati, che gli scambiatori di calore siano puliti e in buono stato. Un carico elevato e bassa velocità (lugging) aumenta le emissioni cambiare marcia per diminuire il carico del motore. L iniezione di carburante deve essere impostata in base alle specifiche del costruttore. L elaborazione del sistema di alimentazione per aumentare la potenza deve essere evitato. Utilizzare macchine di potenza adeguata all attività. lavoro dipenderanno da diversi parametri: l il numero degli scarichi; l le dimensioni del motore e il regime di funzionamento(portata); l il punto di emissione (a terra o in elevazione, all esterno di un luogo confinato tramite aspiratori, ventilatori e condotti di espulsione/adduzione, con o senza sistemi di abbattimento); l il grado di confinamento dell area di lavoro; l i sistemi di ricambio dell aria (naturale o forzato); l in qualche caso, dalla presenza di dispositivi individuali o collettivi di protezione. Il monitoraggio degli inquinanti guida aerodispersi (ambientale fisso e dosimetrico personale) può contribuire non solo a documentare e a verificare le condizioni di lavoro, ma anche a controllare nel tempo i risultati conseguiti con i programmi di miglioramento implementati. Nel suo insieme, la valutazione richiesta dal Titolo IX, D.Lgs. n. 81/2008, deve far parte di un sistema di programmazione integrato,

8 Tabella 9 Repertorio selezionato di risorse on line Organizzazione Acronimo Link Environmental Protection Agency USA (National Clean Diesel Campaign Clean School Bus) EPA National Institute for Occupational Safety and Health USA NIOSH Occupational Safety & Health Administration USA (Diesel exhaust) OSHA American Cancer Society = National Cancer Institute USA NCI International Agency For Research On Cancer IARC Institut national de recherche et de sécurité pour la prévention des accidents du travail et des maladies professionnelles INRS Health and Safety Executive UK HSE Agenzia Europea per la Sicurezza e salute sul lavoro OSHA dalle procedure di acquisizione dei macchinari allo studio dei layout, dalla formazione dei conduttori alla gestione degli impianti, il tutto con l apporto del medico competente aziendale(sivedalatabella7). In sostanza, anche per gli scarichi diesel, insieme di sostanze pericolose e cancerogene, devono essere applicate tutte le misure preventive e protettive disponibili, che in molti casi non sono poche. La gerarchia delle azioni ha messo sempre al primo posto, ogni qualvolta possibile, l eliminazione alla fonte: l utilizzare in alternativa macchine con alimentazione e motori elettrici; l adottare procedure e sistemi di lavoro ottimizzati quali lo spegnimento motore, i lontan comandi con azionamento a distanza, robotecc.; l realizzare impianti di scarico convogliati o aspirati; l ridefinire i layout e le compartimentazioni. In subordine, la riduzione dell esposizione deve comprendere la sostituzione dei motori obsoletiel impiegodimacchineediveicoliadeguati agli standard più avanzati, selezionandoli fin dalla fase di indagine di mercato preventiva all acquisizione, nonché la manutenzione periodica programmata e a ogni evidenza di malfunzionamento(si veda la tabella 8). 2ottobre2012 N.18 Per certi motori sono disponibili impianti di abbattimento degli scarichi installabili anche a posteriori (retro fit), ed è plausibile che l offerta aumenti ulteriormente. È possibile intervenire anche sul fronte dell alimentazione. Il diesel è, in realtà, una famiglia di prodotti di cui a tutt oggi non sono differenziati gli effetti secondo le diverse qualità e tipologie. Tuttavia, l impiego di prodotti di qualità, altamente raffinati e desolforati, può eliminare o ridurre fortemente alcuni dei componenti nocivi. Il contenimento dell esposizione può essere raggiunto anche con altri mezzi, quali: l procedure di lavoro che limitino i tempi di permanenza e la prossimità agli scappamenti dei lavoratori (inclusa l interferenza manovratori/conduttori con terzi); l ottimizzazione dei layout; l dispositivi di protezione delle vie respiratorie o cabine filtrate ; l aspiratori, estrattori, ventilazione meccanica/naturale, flussi controllati di aria convogliata; l riduzione quali quantitativa degli scarichi con l aggiornamento tecnologico del parco motori; l misure comportamentali. Per esempio, da tempo i caselli autostradali sorvegliati hanno sistemi di adduzione di aria 31 ILSOLE24ORE

9 a pressione positiva e analoghi impianti consentono, negli scavi in galleria, l adduzione di aria pulita nella zona di lavoro degli addetti. Fra le misure comportamentali sono annoverate: l l igiene personale, in particolare delle mani e degli indumenti, che può limitare l esposizione cutanea e l ingestione degli inquinanti in fase condensata; l il divieto di fumo anche all aperto in presenza di scarichi contaminanti. Osservazioni conclusive Le misure di prevenzione e protezione per i lavoratori in conseguenza dell impiego di motori a combustione interna e, primariamente, nei luoghi confinati o semi confinati sono all ordine del giorno fin dagli anni 50. Anche se gli effetti avversi sulla salute degli scarichideimotoriaciclodieselsonodaanni incontroversi e non riguardano solo la cancerogenicità, la recente ufficializzazione IARC ha rinnovato l attenzione e ha fornito nuovo impulso alla valutazione dei rischi chimici connessi che potenzialmente coinvolgono numerosi addetti. Ilrischioderivantedaigasdiscaricoèspesso mal compreso o sottovalutato; la combustione di un chilogrammo di gasolio (1,2 litri) richiedecirca15kgdiariaproducendopiùdi 14metricubidigasdicuiunaparteèassolutamente pericolosa per la salute. In attesa di indicazioni e di orientamenti da parte degli enti e delle commissioni italiane, nonché degli auspicabili e utili apporti delle associazioni professionali e delle parti sociali, le conoscenze disponibili e le fonti reperibili non sono poche e coprono i diversi temi utili alla valutazione, alla gestione e alla minimizzazione dei rischi e, come sempre, le risorse on line possono fornire interessanti contributi per l approfondimento (si veda la tabella9). La verifica delle soluzioni possibili può essere anche un occasione per riflettere sull attenzione, l approfondimento e l aggiornamento necessari nel campo dell igiene occupazionale e della valutazione di tutti i rischi chimici da lavoro, impegni profusi, di norma, in quantità assai inferiore a quella realmente utile. l Ambiente&Sicurezza Il sistema di informazione&approfondimento Ambiente&Sicurezza è il quindicinale de Il Sole 24 ORE per imprese, enti pubblici, consulenti e professionisti tecnici dei settori della gestione e della tutela dell ambiente, dell igiene e della sicurezza sul lavoro. Ambiente&Sicurezza ha una nuova struttura editoriale funzionale ed è arricchito da due supplementi periodici di approfondimento tecnico: (4 uscite all anno), tutti gli strumenti tecnologici utili a gestire in modo sempre più adeguato processi integrati di progettazione, gestione e controllo dei sistemi. (5 uscite annuali), tutti i sistemi, i progetti e i prodotti per gestire al meglio la sicurezza e la tutela dei lavoratori. Ambiente&Sicurezza è disponibile anche on line, per tutti gli abbonati, all indirizzo Abbonati su SHOPPING 24: offerte.ilsole24ore.com/ambientesicurezza Per informazioni: tel ILSOLE24ORE 32

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