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1 ISTITUTO TECNICO ECONOMICO E TECNOLOGICO G. FLORIANI Piano di miglioramento Consiglio dell Istituzione R I V A D E L G A R D A

2 La giunta provinciale, con Deliberazione n del 14 settembre 2012, ha approvato gli indirizzi alle istituzioni scolastiche e formative per il biennio scolastico Alla luce di queste indicazioni, il Consiglio di ciascuna Istituzione Scolastica è chiamato ad elaborare e deliberare un piano di miglioramento biennale che, tenendo conto del contesto specifico dell Istituzione Scolastica e delle esperienze già in essere, declini gli obiettivi di dettaglio individuati dall amministrazione provinciale. Il Consiglio dell Istituzione dell Istituto G. Floriani, analizzata la specificità dell istituto, la sua capacità progettuale e le esperienze realizzate nel corso degli anni, le risorse (umane, economiche e finanziarie) a disposizione, i bisogni di formazione espressi, in modo più o meno esplicito, sia dall utenza che dal contesto socio-economico di riferimento, ha elaborato alcune proposte di miglioramento ed individuato alcuni ambiti prioritari di azione e che vengono riportati nel presente documento. Tale documento si configura così come un documento strategico biennale in cui vengono avanzate delle linee di indirizzo; spetterà poi al Dirigente, insieme al Collegio dei docenti e a al personale amministrativo, tecnico ed ausiliario dell istituto, definire concrete piste di lavoro e ad individuare azioni ed interventi specifici per ogni ruolo e ambito. Fondamentale, nella fase di elaborazione, la condivisione di alcuni obiettivi strategici con gli altri istituti della Rete degli Istituti Scolastici dell Alto Garda, Valle di Ledro e Valle dei Laghi, nella convinzione che solo attraverso un lavoro di rete territoriale è possibile quell approccio sistemico indispensabile per una razionalizzazione delle risorse ed un utilizzo più efficiente ed efficace delle stesse. 2/10

3 Asse A - Qualità degli apprendimenti 1. Porre in atto azioni dirette al recepimento ed al completamento del processo di elaborazione dei piani di studio delle istituzioni scolastiche e formative, partendo dalle Linee guida vigenti e dai documenti fin qui sviluppati entro le reti territoriali di scuole, anche analizzando i fabbisogni formativi ed occupazionali espressi dalla comunità territoriale. PIANI DI STUDIO - Definite, in fase di revisione le programmazioni del primo biennio; - Avviata la costruzione delle programmazioni del secondo biennio; - Definire i curricoli con particolare riferimento al secondo biennio e al quinto anno secondo un tema caratterizzante l Istituto e declinato rispetto agli indirizzi avviati; - Promuovere attività curricolari in collaborazione con il territorio e sulla base di bisogni territoriali rilevati. PROCESSO DI ELABORAZIONE dei Piani di studio - Avviato lo studio congiunto con il territorio per l adeguamento dei curricoli - Avviata la programmazione per competenze con i Consiglio di Classe (cl. 2 ) - Avviate le programmazioni per dipartimenti di materia e di indirizzo - Promuovere attività di confronto e formazione fra docenti, anche in RETE, per l analisi dei processi di elaborazione dei piani di studio con particolare attenzione alla didattica delle competenze; 2. Praticare con sistematicità forme di valutazione dei risultati conseguiti dall istituzione scolastica/formativa, valorizzando la cultura del dato, in vista di un miglioramento costante della qualità espressa dalle istituzioni scolastiche e formative. Costituito il NIV (Nucleo Interno di Valutazione), a partire dall anno ; non operativo nell ultimo anno - Potenziare il coinvolgimento delle componenti scolastiche Formato un docente per l autovalutazione di istituto (formazione di sistema Centro di Rovereto) 3/10

4 Rilevata una situazione poco coesa e poco efficiente rispetto alle procedure di raccolta dati significativi a livello di istituzione scolastica Rilevata situazione poco efficiente di analisi e diffusione dati significativi a livello di Istituzione scolastica - Potenziare il ruolo del NIV - Potenziare il processo di restituzione dei risultati della valutazione di Istituto creando momenti di riflessione degli organi collegiali 3. Programmare e realizzare azioni specifiche volte all innalzamento del livello delle competenze di base degli allievi nelle aree a maggiore criticità e nelle lingue straniere, con attenzione ai processi di certificazione dei risultati di apprendimento conseguiti. Esistenza di - procedura per l attivazione di attività di recupero/potenziamento - differenziazione attività di recupero/potenziamento - indicazioni per il recupero estivo mirate su competenze e contenuti (piano id studio individuale) - comunicazione famiglia lacune in essere a metà quadrimestre Esistenza di - progetto lingue di accompagnamento al conseguimento delle certificazioni linguistiche d vario livello (compresi laboratori aperti, lettore di madrelingua) Promuovere attività al fine di sostenere gli studenti nel processo di apprendimento della matematica e dell'italiano -potenziare le iniziative legate allo sviluppo di competenze linguistiche per la comunicazione in lingua straniera (NON VINCOLANTE) 4. Programmare e realizzare azioni volte alla valorizzazione delle eccellenze, sia sotto il profilo dell organizzazione scolastica che dell adozione di metodologie e strategia didattiche peculiari. - attivate esperienze di scambi internazionali Promuovere esperienze di apprendimento adeguatamente stimolanti al fine di supportare gli allievi a raggiungere standard particolarmente elevati 4/10

5 Asse B - Capacità inclusiva del sistema 5. Programmare ed attuare azioni efficaci di contrasto al fenomeno dell abbandono scolastico e di promozione del successo formativo, ivi compreso il potenziamento delle competenze nella popolazione adulta, mediante l adozione di una logica di connessione in rete tra istituti scolastici/formativi e di partenariato con attori presenti nella realtà territoriale (famiglie, sistema delle imprese, privato-sociale, società civile). - casi di abbandono nel II biennio - Azioni di orientamento primo biennio e collegamento con il giudizio orientativo della 3 media - far leva sull'accordo di Rete per la promozione di iniziative di orientamento e riorientamento in collaborazione con gli Istituti comprensivi del territorio e con i soggetti locali - promuovere azioni di raccordo con la realtà territoriale per sostenere l'orientamento - sviluppare un'offerta formativa per la popolazione adulta in coordinamento con il territorio e in rete con gli istituti eda 6. Programmare ed attuare azioni volte all inclusione degli allievi con bisogni educativi speciali, in particolare rispetto alle forme emergenti di fabbisogni espressi dagli allievi. ESISTENZA DI - procedure di passaggio documentazione da I a II ciclo - procedure di codifica documentazione per piani individuali - spazioascolto con consulenza psicologica per studente, eventualmente acnhe famiglia, anche al fine di verificare 5/10 -promuovere ANCHE IN RETE momenti formativi sulle diverse situazioni di diasagio -Promuovere azione di coordinamento anche in RETE con tutte le agenzie presenti sul territorio in modo da favorire l'inclusione degli

6 motivazioni e inclinazioni scolastiche e operare possibili rioorientamenti - referente per l orientamento sportello aperto lungo tutto l anno - privilegio della modalità passerella per i passaggi da un istituto all altro alunni BES (CON particolare attenzione alle situazioni di handicap grave) 7. Progettare e realizzare azioni volte all inclusione degli alunni di cittadinanza non italiana, con attenzione al superamento delle barriere linguistiche ed alla presenza di bisogni educativi specifici. - gruppo di lavoro di rete per il coordinamento di procedure e documentazioni di accompagnamento lungo tutto il curricolo di studio dalla primaria alla secondaria - corsi di potenziamento lingua italiana - promuovere azioni della comunità scolastica per una corretta informazione interculturale consolidare il lavoro anche in RETE per il per il coordinamento di procedure e documentazioni di accompagnamento - Potenziare anche in RETE momenti formativi e di confronto sulle strategie e sugli strumenti in vista dell'inclusione 6/10

7 Asse C - Orientamento scolastico/professionale e raccordo tra scuola e mondo del lavoro 8. Programmare ed attuare misure di orientamento scolastico e professionale in uscita, in relazione alle peculiarità proprie dei diversi segmenti del sistema, con attenzione all impatto prodotto in termini di prosecuzione degli studi e di accesso al mondo del lavoro. Esistenza di un progetto di orientamento in uscita coinvolgente classi 4 e 5 con differenziazione delle offerte, - università: porte aperte, orientamat - mondo del lavoro: stage volontari estivi - formazione post-diploma: presentazione dettagliata iniziative post diploma, alta formazione Esistenza di un Area di progetto (ITI e geometri) per l approccio ai problemi concreti e complessi e lo sviluppo di progettazioni e soluzioni operative - sviluppare curricoli che prevedano attivita di educazione all'autorientamento e di collegamento con il mondo del lavoro 7/10

8 FACOLTATIVO 9. Sviluppare e testare metodologie ed approcci didattici innovativi, anche mediante attività di peer learning e di mobilità internazionale degli studenti, diretti alla valorizzazione di ambienti di apprendimento esterni all istituzione scolastica/formativa. Particolare attenzione, nel secondo ciclo, va rivolta alla metodologia dell alternanza scuola-lavoro e più in generale all integrazione tra apprendimenti esercitati in contesti formali, non-formali ed informali. Esistenza di: - gemellaggi internazionali (europei ed extraeuropei con studenti scelti per merito - stage estivi volontari - esperienze di sperimentazione contesto lavorativo in situazione protetta, breve (es COSBI, palacongressi) (vedi obiettivo n. 8) - potenziare gli aspetti curricolari legati alle esperienze in ambienti di apprendimento esterni (v. obiettivi 10 e 11) - sviluppare approcci didattici innovativi - Nessuna esperienza di peer learning 8/10

9 Asse D - Sviluppo professionale del corpo docente 10. Porre in atto forme efficaci di programmazione e gestione dei percorsi di sviluppo professionale degli insegnanti poste in stretta relazione con la lettura dei fabbisogni specifici espressi dal personale, dagli allievi, dell istituzione scolastica nel suo insieme ed in relazione con i molteplici attori sia interni che esterni all istituzione scolastica. - Esistenza di un piano annuale di aggiornamento per personale - Individuazione necessità di formazione interna a giugno - Coordinamento con la RETE e/o altri istituto per le iniziative formative (es. competenze, es lingue straniere) - elaborazione di un piano di formazione di RETE su comuni ambiti strategici di sviluppo - migliorare il sistema di lettura bisogni/progettazione/attuazione per la formazione anche pluriennale 11. Promuovere attività periodiche di auto-analisi riflessiva da parte degli insegnanti della pratica professionale che concorrano a produrre un significativo effetto sulle pratiche di insegnamento adottate. - esistenza di un NIV - esistenza dei Dipartimenti di materia e di Indirizzo - esistenza di laboratori multifunzionali - offerta territoriale - esistenza di attività con esperti esterni (lingue in particolare) - sviluppare la pratica del confronto collegiale - potenziare il sistema informativo 9/10

10 Asse E - Definizione di un piano di miglioramento amministrativo gestionale 12. Definire un piano di miglioramento che permetta alle scuole un efficientamento della propria struttura e delle proprie procedure nonche un piu razionale utilizzo delle risorse - incontri periodici Dirigenti della RETE - incontri periodici FAS della RETE - monitoraggio continuo voci di spesa - attivo dal il Gruppo ambiente per la diffusione di comportamenti sostenibili in termini di maggior rispetto dell ambiente e meno spreco delle risorse energetiche - Condividere ANCHE in RETE documenti e procedure nell'ottica della semplificazione, innovazione e miglioramento della qualità dei servizi - Razionalizzare l utilizzo delle risorse 10/10

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