Astronomia Lezione 6/11/2015

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Astronomia Lezione 6/11/2015"

Transcript

1 Astronomia Lezione 6/11/2015 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail: Sito web per le slides delle lezioni: oberon.roma1.infn.it/alessandro/astro2015

2 Cartella dropbox m/aabebzm6fwxicniceg7qoecba?dl=0

3 Astronomia Lezione 6/11/2015 Libri di testo consigliati: Universe, R. Freedman, w. Kaufmann, W.H.Freeman and Co., New York An introduction to modern astrophysics, B. W. Carroll, D. A. Ostlie, Addison Wesley

4 Cosa possiamo imparare sulle stelle dai loro spettri? Qui no c e assorbimento da parte dell atmosfera stellare Qui le stelle seguono un corpo nero in modo quasi perfetto

5

6 Se la stella si muove le righe di assorbimento si sposteranno in lunghezza d'onda per effetto Doppler rispetto alla posizione delle righe ottenuta in laboratorio. Blueshift La stella si muove verso di noi. Redshift La stella si allontana. Lunghezza d'onda

7 Righe e moti propri Se le righe non combaciano perfettamente con quelle in laboratorio ma vi e Uno «shift» sistematico questo e dovuto all effetto Doppler della stella che si muove di moto proprio. Per v<<c si ha: Da questa formula, dato lo shift delle righe risaliamo alla componente della velocità della stella lungo la linea di vista.

8 Stella fuggitiva di Barnard La Stella di Barnard è una stella nella costellazione dell'ofiuco. Mostra il più grande moto proprio di ogni altra stella conosciuta (a parte il Sole), pari a 10,3 secondi d'arco all'anno. Questo grande moto proprio fu scoperto dall'astronomo Edward Emerson Barnard nel Per questo viene anche a volte citata come Barnard's "Runaway" Star, cioè stella fuggitiva di Barnard. Trovandosi ad una distanza di poco inferiore ai 6 anni luce, la Stella di Barnard è anche una delle stelle più vicine alla Terra: solo le tre componenti del sistema di Alpha Centauri sono più vicine (non contando il Sole). E una stella pero di luce debolissima (vedremo) e quindi visibile solo al telescopio.

9 Calcolo Velocità stella di Barnard La velocità tangenziale alla direzione di vista si trova con questa formula e' in arcsec/anno e d la distanza in parsec. Tramite effetto Doppler delle righe del ferro si trova lo spostamento radiale.

10 Spettro di Vega (verde). Le righe di assorbimento sono spostate sistematicamente a lunghezze d onda minori (frequenze maggiori) rispetto ad uno spettro di riferimento: Vega si muove verso di noi.

11 Sistemi di stelle binarie Il termine «stella binaria» si deve all astronomo (ma anche musicista) inglese di origine tedesca William Herschel ( ).

12 Sistemi Binari Binaria Visuale Alcor Mizar Una binaria visuale è una stella binaria le cui componenti sono sufficientemente separate perché si possa osservarle con il telescopio o addirittura con un potente binocolo. La risoluzione angolare del telescopio è un importante fattore nella scoperta di stelle binarie e con la costruzione di telescopi più grandi e potenti un numero crescente di binarie visuali vengono osservate. La luminosità delle binarie è un altro importante fattore: le stelle brillanti, a causa del loro riverbero, sono più difficili da separare rispetto a quelle più deboli.

13

14 Binarie Spettroscopiche Talvolta la prova che una stella sia binaria proviene esclusivamente dall'effetto Doppler che caratterizza la radiazione emessa dalla stella. In questi casi, le linee spettrali rintracciabili nello spettro di entrambe le stelle della coppia prima si spostano verso il blu, poi verso il rosso, mentre ognuna delle due si muove prima verso di noi e poi allontanandosi da noi, nel suo moto intorno al comune centro di massa. Il periodo dello spostamento coincide con quello orbitale. In questi sistemi, la separazione fra le due stelle è solitamente molto piccola sicché le loro velocità orbitali sono elevate. A meno che il piano orbitale non sia perpendicolare alla linea di vista, le velocità orbitali avranno componenti nella direzione della linea di vista e la velocità radiale subirà periodiche variazioni. Poiché la velocità radiale può essere misurata tramite uno spettrometro, misurando l'effetto Doppler, le binarie scoperte con questo metodo vengono chiamate spettroscopiche. Molte di esse non possono essere risolte neppure dai più potenti telescopi oggi esistenti. In alcune binarie spettroscopiche sono visibili le linee spettrali di entrambe le stelle: esse sono chiamate binarie spettroscopiche a doppia riga (in inglese double-lined spectroscopic binaries, abbreviato con "SB2"). In altri sistemi, è possibile osservare lo spettro di una sola delle due stelle e il movimento delle linee spettrali alternativamente verso il rosso e verso il blu. Questi sistemi sono conosciuti come binarie spettroscopiche a riga singola (in inglese single-lined spectroscopic binaries, abbreviato con "SB1").

15

16

17 Binarie a Eclisse o Fotometriche Una binaria a eclisse è una stella binaria il cui piano orbitale è quasi parallelo alla linea di vista dell'osservatore sicché le due componenti si eclissano a vicenda. Nel caso in cui la binaria a eclissi sia anche spettroscopica e sia conosciuta la parallasse, lo studio delle caratteristiche delle due stelle è particolarmente facilitato. Algol («l occhio del demonio») è l'esempio più noto di binaria a eclissi. Le binarie a eclissi sono variabili non perché la radiazione delle due componenti individuali cambi nel tempo, ma a causa delle reciproche eclissi. La curva di luce di una binaria a eclissi è caratterizzata da periodi in cui la radiazione è praticamente costante, alternati a periodi in cui si ha una caduta di intensità. Se una delle stelle è più grande dell'altra, la seconda sarà oscurata mediante una eclissi totale, mentre la prima mediante una eclissi anulare.

18

19 Binarie Astrometriche Gli astronomi osservano spesso stelle che sembrano orbitare attorno a uno spazio vuoto. Le binarie astrometriche sono stelle relativamente vicine che sembrano oscillare intorno a un punto dello spazio, senza alcuna visibile compagna. La stessa matematica utilizzata per calcolare i parametri delle binarie visuali può essere applicata per inferire la massa di una compagna invisibile. Essa può essere così debole da risultare invisibile o essere resa tale dalla brillantezza della primaria, oppure può essere un oggetto che emette poca o nessuna radiazione, come ad esempio una stella di neutroni. La posizione della stella visibile può essere misurata con accuratezza e si può scoprire che essa varia a causa dell'attrazione gravitazionale di una compagna non visibile: in particolare, in seguito a ripetute misurazioni della posizione della stella rispetto alle stelle più lontane, si può rilevare che la stella visibile segue nel cielo un percorso sinusoidale. Queste misurazioni sono possibili solo sulle stelle più vicine, entro il raggio di 10 parsec, che presentano un elevato moto proprio. La massa della compagna invisibile può essere dedotta dalla precisa misura astrometrica del movimento della stella visibile per un periodo di tempo sufficientemente lungo. Anche se la compagna è invisibile, infatti, le caratteristiche del sistema possono essere determinate utilizzando le leggi di Keplero.

20

21 Determinazione delle masse da binarie visuali

22 Determinazione delle masse da binarie visuali Se ci mettiamo nel sistema di riferimento del centro di massa abbiamo: Per cui: Dove a2 ed a1 sono i due semiassi maggiori Delle due ellissi descritte dalle due stelle. Se il moto delle stelle e su di un piano perpendicolare alla linea di vista abbiamo: dato che e

23 Per misurare le masse si usa la III legge di Keplero Senza conoscere la distanza dell oggetto e possibile quindi risalire al rapporto delle masse. Se si conosce la distanza, si possono ricavare i valori dei due semiassi maggiori delle due orbite. Considerando il moto della massa ridotta quando abbiamo derivato le leggi di Keplero abbiamo visto che: dove a e il semiasse maggiore dell orbita della massa ridotta. Abbiamo visto inoltre che: e dunque conoscendo la distanza ed il rapporto delle masse, grazie alla Legge di Keplero possiamo conoscere la massa totale e quindi le masse delle singole stelle.

24

25 Le cose si complicano se il piano orbitale non e ortogonale alla linea di vista ma inclinato di un angolo i. In questo caso gli angoli che sottendono i semiassi maggiori orbitali saranno e ma il loro rapporto sara sempre uguale al rapporto delle masse perche : ma questo non e valido per la legge di Keplero che fornisce: Con. E necessario conoscere l angolo i. Possibile con misure accurate dei fuochi.

26 Variabili Spettroscopiche Nelle variabili spettroscopiche le stelle non vengono risolte ma si vedono solo le righe di assorbimento di due stelle. Il redshift ed il blushift delle righe ci forniscono le velocita delle due stelle lungo la linea di vista. Gli effetti di proiezione saranno tali pero che: e dove i e l angolo tra la linea di vista e la perpendicolare al piano orbitale. Nella figura si mostrano due stelle in orbita circolare su di un piano tangenziale alla linea di vista (i=90 ). La velocita spettroscopica in funzione del tempo si mostra come due sinusoidi intorno alla velocita del centro di massa.

27 Variabili Spettroscopiche Nel caso in cui l orbita non sia circolare ma vi sia una eccentricita le curve di velocita appariranno deformate.

28 Variabili Spettroscopiche Consideriamo il caso in cui le orbite siano a piccola eccentricita, praticamente circolari. Si ha: quindi facendo il rapporto e ricordando la relazione precedente tra masse e semi-assi maggiori: anche questo indipendente dall angolo di inclinazione dell orbita perche : La somma delle masse dipende pero dall angolo dato che: E usando la III legge:

29 Variabili Spettroscopiche Questo nel caso in cui si possano misurare entrambe le righe delle due stelle. Spesso pero una delle due stelle e talmente piu brillante dell altra che si possono misurare le righe di una sola stella (sistema a singola riga). In questo caso: usando Da cui, riarrangiando i termini: Il termine a sinistra si chiama funzione di massa e si ottiene dalle due quantita misurabili: periodo e velocita radiale di una sola delle due stelle. La funzione di massa e sempre minore di m2. Il termine a destra rappresenta quindi un limite inferiore alla massa della stella di cui non si vedono le righe. Nel caso in cui si vedano entrambe le righe ancora non si conosce l angolo i. In generale si stima un valore medio per sin^3 i pari a 2/3.

30 Relazione Massa-Luminosita Le masse stellari misurate nei sistemi binari variano nell intervallo 0.1 masse solari 60 masse solari Si trova che le stelle di sequenza Principale (le più comuni vedremo Una definizione più avanti) seguono una relazione ben definita tra Massa e Luminosità: L M^3.5 (L in unità di luminosità solari, M in masse solari) Le stelle non di sequenza principale (p.e. le nane bianche..vedremo) non seguono questa relazione.

31 Binarie a Eclisse per stima del raggio e del rapporto tra le temperature Se osserviamo una binaria ad eclissi (una delle stelle transita davanti all altra) allora Il piano di rotazione deve essere quasi tangenziale alla linea di vista (i=90 ). In questi casi quindi abbiamo una naturale determinazione di i (anche se fosse di 75 avremmo solo un Errore del 10% nelle formule precedenti).

32 Binarie a Eclisse per stima del raggio e del rapporto tra le temperature La determinazione dell angolo si puo anche migliorare guardando alle curve di luce. Un minimo «non continuo» Significa che vi e una eclissi parziale e che quindi non e esattamente 90.

33 Binarie a Eclisse per stima del raggio e del rapporto tra le temperature Si possono inoltre determinare i raggi delle due stelle nel caso i molto prossimo a 90 Definendo la velocita relativa di rotazione : Si ha per la stella piu piccola: Mentre per la stella piu grande:

34

35 Binarie a Eclisse per stima del raggio e del rapporto tra le temperature Quando la stella piu piccola passa Dietro la stella piu grande allora si Ha una diminuzione maggiore. Ricordando che: Il flusso quando sono entrambe visibili sara Quando la piu piccola passa dietro invece: E quando passa davanti (k e una costante):

36 Binarie a Eclisse per stima del raggio e del rapporto tra le temperature Si ha quindi: vale a dire che dal rapporto tra i minimi Possiamo risalire al rapporto tra le temperature.

37

38

39 Guardare applet Java su:

40

41

42 Metodo delle Velocita Radiali E essenzialmente identico al metodo delle Binarie Spettroscopiche a singola riga. Ovviamente adesso la massa del pianeta e Molto piu piccola di quella della stella. Le variazioni sono dell ordine di m/s mentre per le binarie spettroscopiche (vedi figura sotto) sono dell ordine di km/s. Con questo metodo e stato scoperto Nel 1995 da Michel Mayor e Didier Queloz il primo pianeta orbitante intorno ad una stella di sequenza principale: 51 Pegasi B.

43

44

45

46

47

48

49

50

51

52

53

54 Metodo dei transiti Esattamente come nel caso delle binarie a eclisse, quando un pianeta passa davanti alla stella abbiamo una diminuzione della luminosita. La diminuzione e molto minore (dell ordine del percento). L occultamento del pianeta da parte della stella produce una variazione MOLTO minore. Il pianeta deve stare Molto vicino alla stella. La probabilita di vedere a caso un transito per un pianeta come la terra a distanza di 1 AU e 0.5%: e necessario vedere molte stelle. Il metodo pero permette di misurare il raggio del pianeta, la sua temperatura e osservare la sua atmosfera.

55

56

57

58

59

60

61

62

63

64

65

66

67

68

69

70

71

72

73

74

75

Docente: Alessandro Melchiorri

Docente: Alessandro Melchiorri Astronomia Lezione 23/10/2014 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Slides delle lezioni: oberon.roma1.infn.it/alessandro/astro2014 (e ci sono veramente!!) Il Corpo

Dettagli

Astronomia Lezione 17/10/2011

Astronomia Lezione 17/10/2011 Astronomia Lezione 17/10/2011 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Libri di testo: - An introduction to modern astrophysics B. W. Carroll, D. A. Ostlie, Addison Wesley

Dettagli

Docente: Alessandro Melchiorri

Docente: Alessandro Melchiorri Astronomia Lezione 29/10/2012 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Sito web per slides lezioni: oberon.roma1.infn.it:/alessandro/astro2012/ Le lezioni astronomia012_*.pdf

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI CATANIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche, Naturali Corso di Laurea Specialistica in Fisica

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI CATANIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche, Naturali Corso di Laurea Specialistica in Fisica UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI CATANIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche, Naturali Corso di Laurea Specialistica in Fisica CURRICULUM ASTROFISICA E FISICA DELLO SPAZIO Anno Accademico 2011-2012 PROGRAMMA

Dettagli

Astronomia Lezione 23/1/2012

Astronomia Lezione 23/1/2012 Astronomia Lezione 23/1/2012 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Slides: oberon.roma1.infn.it/alessandro/ Libri di testo: - An introduction to modern astrophysics

Dettagli

Docente: Alessandro Melchiorri Slides delle lezioni: oberon.roma1.infn.it/alessandro/astro2014

Docente: Alessandro Melchiorri Slides delle lezioni: oberon.roma1.infn.it/alessandro/astro2014 Astronomia Lezione 24/10/2014 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Slides delle lezioni: oberon.roma1.infn.it/alessandro/astro2014 Riassunto I Sistemi Binari si suddividono

Dettagli

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova Teorica - Categoria Junior

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova Teorica - Categoria Junior OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova Teorica - Categoria Junior 1. Vero o falso? Quale delle seguenti affermazioni può essere vera? Giustificate in dettaglio la vostra

Dettagli

Fondamenti di Astrofisica

Fondamenti di Astrofisica Fondamenti di Astrofisica Lezione 5 AA 2010/2011 Alessandro Marconi Dipartimento di Fisica e Astronomia Misura delle velocità delle stelle Prima di descrivere come si misurano le masse delle stelle è necessario

Dettagli

Docente: Alessandro Melchiorri

Docente: Alessandro Melchiorri Astronomia Lezione 25/10/2012 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Sito web per slides lezioni: oberon.roma1.infn.it:/alessandro/astro2012/ Le lezioni astronomia012_*.pdf

Dettagli

Docente: Alessandro Melchiorri

Docente: Alessandro Melchiorri Astronomia Lezione 18/10/2012 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Sito web per slides lezioni: oberon.roma1.infn.it:/alessandro/astro2012/ Le lezioni astronomia012_*.pdf

Dettagli

1. La luce delle stelle

1. La luce delle stelle 1. La luce delle stelle 2. La scala delle magnitudini La luminosità delle stelle appare diversa a occhio nudo. Ipparco di Nicea creò, intorno al 120 a.c., una scala di luminosità che assegnava il valore

Dettagli

Unità di misura di lunghezza usate in astronomia

Unità di misura di lunghezza usate in astronomia Unità di misura di lunghezza usate in astronomia In astronomia si usano unità di lunghezza un po diverse da quelle che abbiamo finora utilizzato; ciò è dovuto alle enormi distanze che separano gli oggetti

Dettagli

CARATTERISTICHE DELLE STELLE

CARATTERISTICHE DELLE STELLE CARATTERISTICHE DELLE STELLE Lezioni d'autore di Claudio Censori VIDEO Introduzione I parametri stellari più importanti sono: la le la la luminosità, dimensioni, temperatura e massa. Una stella è inoltre

Dettagli

Astronomia Strumenti di analisi

Astronomia Strumenti di analisi Corso facoltativo Astronomia Strumenti di analisi Christian Ferrari & Gianni Boffa Liceo di Locarno Parte E: Strumenti di analisi Radiazione elettromagnetica Interazione radiazione - materia Redshift Misura

Dettagli

Docente: Alessandro Melchiorri

Docente: Alessandro Melchiorri Astronomia Lezione 23/11/2012 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Sito web per slides lezioni: oberon.roma1.infn.it:/alessandro/astro2012/ Le lezioni astronomia012_*.pdf

Dettagli

Valutazione di rotazione e massa di NGC7331 tramite l'effetto Doppler con aggiunta di deduzioni riguardanti la materia oscura nella galassia

Valutazione di rotazione e massa di NGC7331 tramite l'effetto Doppler con aggiunta di deduzioni riguardanti la materia oscura nella galassia Valutazione di rotazione e massa di NGC7331 tramite l'effetto Doppler con aggiunta di deduzioni riguardanti la materia oscura nella galassia A cura di: Casarin Luca, Izzo Elena e Salvalaggio Jacopo 1 NGC7331

Dettagli

Astronomia Lezione 7/11/2011

Astronomia Lezione 7/11/2011 Astronomia Lezione 7/11/011 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Attenzione! on abbiamo lezione il 10/11/011 Slides: oberon.roma1.infn.it/alessandro/ Libri di testo:

Dettagli

Occhi di Libbiano su pianeti di stelle lontane.

Occhi di Libbiano su pianeti di stelle lontane. Libbiano, 7 Dicembre 2014 Occhi di Libbiano su pianeti di stelle lontane. A cura di Alberto Villa Pianeti extrasolari Pianeti extrasolari In conseguenza di questo effetto, se la disposizione geometrica

Dettagli

Problema 1. Sirio ( 2000 = 6h 45m;

Problema 1. Sirio ( 2000 = 6h 45m; Problema 1. Sirio ( 2000 = 6 h 45 m ; 2000 = -16 43', m = -1,46) è la stella più luminosa visibile nel cielo è un affermazione sicuramente vera per un osservatore posto a Stilo. Sapreste dire in quali

Dettagli

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2017 Finale Nazionale - 5 Aprile Prova Pratica - Categoria Senior

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2017 Finale Nazionale - 5 Aprile Prova Pratica - Categoria Senior OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 017 Finale Nazionale - 5 Aprile Prova Pratica - Categoria Senior Il Sistema planetario Trappist-1 La mappa stellare nella pagina successiva indica la zona del cielo dove

Dettagli

Insegnare relatività. nel XXI secolo

Insegnare relatività. nel XXI secolo Insegnare relatività nel XXI secolo E s p a n s i o n e d e l l ' U n i v e r s o e l e g g e d i H u b b l e La legge di Hubble Studiando distanze e moto delle galassie si trova che quelle più vicine

Dettagli

Alla ricerca di un altra Terra!

Alla ricerca di un altra Terra! Alla ricerca di un altra Terra! pianeti extra-solari ed altro Stefano Covino INAF / Osservatorio Astronomico di Brera Kepler 186f Sono notizie ormai quasi comuni quelle relative alla scoperta di un pianeta

Dettagli

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2013 FINALE NAZIONALE Prova Teorica - Categoria Senior

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2013 FINALE NAZIONALE Prova Teorica - Categoria Senior OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2013 FINALE NAZIONALE Prova Teorica - Categoria Senior 1. Fra un mese Se questa sera una stella sorge verso le ore 22, a che ora sorgerà, approssimativamente, tra un mese?

Dettagli

26 Marzo Laboratorio di astronomia per i Licei - Spettrometria a cura di Paolo Valisa - Angelo Stanzione

26 Marzo Laboratorio di astronomia per i Licei - Spettrometria a cura di Paolo Valisa - Angelo Stanzione 26 Marzo 2009 - Laboratorio di astronomia per i Licei - Spettrometria a cura di Paolo Valisa - Angelo Stanzione Storia della spettroscopia astronomica Gli spettri di stelle e nebulose Il reticolo e gli

Dettagli

IL MOTO di ROTAZIONE. CONSEGUENZE del MOTO di ROTAZIONE

IL MOTO di ROTAZIONE. CONSEGUENZE del MOTO di ROTAZIONE IL MOTO di ROTAZIONE moto di rotazione: il moto di rotazione è il movimento che la Terra compie attorno al proprio asse, da ovest verso est, in senso antiorario per un osservatore posto al polo nord celeste;

Dettagli

BRILLANZA: potenza emessa per unità di angolo solido e unità di superficie della sorgente.

BRILLANZA: potenza emessa per unità di angolo solido e unità di superficie della sorgente. LUMINOSITA INTRINSECA O ASSOLUTA Energia totale irradiata nell unità di tempo (secondo) ossia il flusso totale di energia Viene misurata coi fotometri fotoelettrici: se un fascio di luce colpisce uno strato

Dettagli

Lezione 5. La misura delle distanze in astrofisica

Lezione 5. La misura delle distanze in astrofisica Lezione 5 La misura delle distanze in astrofisica La misura delle distanze in astrofisica Per misurare le distanze dagli oggetti celesti è necessario disporre di regoli e di una scala che consenta di calibrare

Dettagli

Docente: Alessandro Melchiorri Slides delle lezioni: oberon.roma1.infn.it/alessandro/astro2014

Docente: Alessandro Melchiorri Slides delle lezioni: oberon.roma1.infn.it/alessandro/astro2014 Astronomia Lezione 21/11/2014 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Slides delle lezioni: oberon.roma1.infn.it/alessandro/astro2014 Equazione del Trasporto Radiativo

Dettagli

Lo Spettro Elettromagnetico

Lo Spettro Elettromagnetico Spettroscopia 1 Lo Spettro Elettromagnetico Lo spettro elettromagnetico è costituito da un insieme continuo di radiazioni (campi elettrici e magnetici che variano nel tempo, autogenerandosi) che va dai

Dettagli

Alla ricerca di un altra Terra! Stefano Covino INAF / Osservatorio Astronomico di Brera

Alla ricerca di un altra Terra! Stefano Covino INAF / Osservatorio Astronomico di Brera Alla ricerca di un altra Terra! Stefano Covino INAF / Osservatorio Astronomico di Brera TRAPPIST-1 ed i 7 pianeti Sono notizie ormai quasi comuni quelle relative alla scoperta di un pianeta simile alla

Dettagli

Centro Sperimentale per la Didattica dell'astronomia A.A. 2016/2017. Scuola di Astronomia. Contenuti dei corsi e dei seminari.

Centro Sperimentale per la Didattica dell'astronomia A.A. 2016/2017. Scuola di Astronomia. Contenuti dei corsi e dei seminari. Centro Sperimentale per la Didattica dell'astronomia A.A. 2016/2017 Scuola di Astronomia Contenuti dei corsi e dei seminari Corso A 1.1. Didattica dell astronomia 1.2. Approccio sperimentale all'astronomia

Dettagli

E noto che la luce, o radiazione elettromagnetica, si propaga sottoforma di onde. Un onda è caratterizzata da due parametri legati fra loro: la

E noto che la luce, o radiazione elettromagnetica, si propaga sottoforma di onde. Un onda è caratterizzata da due parametri legati fra loro: la 1 E noto che la luce, o radiazione elettromagnetica, si propaga sottoforma di onde. Un onda è caratterizzata da due parametri legati fra loro: la lunghezza d onda ( ), definita come la distanza fra due

Dettagli

Spettro della galassia di Seyfert NGC 4151

Spettro della galassia di Seyfert NGC 4151 Spettro della galassia di Seyfert NGC 4151 Misura del redshift e della larghezza delle righe di emissione Enrico Ferrari & Michele Previatello Istituto Tecnico Industriale Severi - Padova (22 Aprile 2005)

Dettagli

TEORIA DELLA RELATIVITA

TEORIA DELLA RELATIVITA Cenni sulle teorie cosmologiche TEORIA DELLA RELATIVITA Nasce dalla constatazione che il movimento è relativo, e dipende dal sistema di riferimento. La teoria è formulata da Einstein che coniuga la precedente

Dettagli

Osservare Pianeti di Altre Stelle

Osservare Pianeti di Altre Stelle Osservare Pianeti di Altre Stelle Tecniche, Ricerche e Risultati Attuali, Prospettive Future Massimo Teodorani, Ph.D. Astrofisico, professore incaricato di Fisica INDICE DELLA PRESENTAZIONE Nascita e morte

Dettagli

CAPITOLO 9: LA GRAVITAZIONE. 9.1 Introduzione.

CAPITOLO 9: LA GRAVITAZIONE. 9.1 Introduzione. CAPITOLO 9: LA GRAVITAZIONE 9.1 Introduzione. Un altro tipo di forza piuttosto importante è la forza gravitazionale. Innanzitutto, è risaputo che nel nostro sistema di pianeti chiamato sistema solare il

Dettagli

Introduciamo il sistema di riferimento indicato in figura b) con F 1 = ( f, 0) ed F 2 = (f, 0). Se P = (x, y) la condizione (1) fornisce

Introduciamo il sistema di riferimento indicato in figura b) con F 1 = ( f, 0) ed F 2 = (f, 0). Se P = (x, y) la condizione (1) fornisce 1 L ellisse 1.1 Definizione Consideriamo due punti F 1 ed F 2 e sia 2f la loro distanza. L ellisse è il luogo dei punti P tali che la somma delle distanze PF 1 e PF 2 da F 1 ed F 2 è costante. Se indichiamo

Dettagli

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova Teorica - Categoria Senior

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova Teorica - Categoria Senior OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova Teorica - Categoria Senior 1. Vero o falso? Quale delle seguenti affermazioni può essere vera? Giustificate in dettaglio la vostra

Dettagli

LE STELLE. LE DISTANZE ASTRONOMICHE Unità astronomica = distanza media Terra-Sole ( km)

LE STELLE. LE DISTANZE ASTRONOMICHE Unità astronomica = distanza media Terra-Sole ( km) LE STELLE LE DISTANZE ASTRONOMICHE Unità astronomica = distanza media Terra-Sole (149 600 000 km) Anno luce = distanza percorsa in un anno dalla luce, che viaggia ad una velocità di 300 000 km/sec. (9

Dettagli

La scoperta dei pianeti extrasolari

La scoperta dei pianeti extrasolari Pianeti extrasolari La scoperta dei pianeti extrasolari 16 Cygni B 47 Ursae Majoris 55 Cancri 51 Pegasi 70 Virginis Gliese 229 Solo nell'ottobre del 1995 M. Mayor e D. Queloz dell'osservatorio di Ginevra

Dettagli

Metodi indiretti di rivelazione di esopianeti:! Il metodo astrometrico"

Metodi indiretti di rivelazione di esopianeti:! Il metodo astrometrico Metodi indiretti di rivelazione di esopianeti:! Il metodo astrometrico" Metodo astrometrico" Misura astrometrica " Consiste nella misura di oscillazioni del moto proprio della stella attorno al centro

Dettagli

La Via Lattea. Lezione 5

La Via Lattea. Lezione 5 Lezione 5 La struttura della Galassia La Galassia ha 3 componenti principali: disco (stelle, gas, polvere); sferoide (bulge; stelle); alone (stelle, materia oscura). Il Sole si trova nel disco ad una distanza

Dettagli

Oltre il Sistema Solare

Oltre il Sistema Solare Corso di astronomia pratica Oltre il Sistema Solare Gruppo Astrofili Astigiani Andromedae LE STELLE Nascita di una stella Una nube di gas (soprattutto idrogeno) Inizia a collassare sotto l azione della

Dettagli

Stelle. - emette un flusso continuo di onde elettromagnetiche, che noi osserviamo in parte sotto forma di luce

Stelle. - emette un flusso continuo di onde elettromagnetiche, che noi osserviamo in parte sotto forma di luce Stelle - corpo celeste di forma più o meno sferica - emette un flusso continuo di onde elettromagnetiche, che noi osserviamo in parte sotto forma di luce - il Sole è una stella - Quasi tutto ciò che sappiamo

Dettagli

AC5 Distanze nella Via Lattea

AC5 Distanze nella Via Lattea AC5 Distanze nella Via Lattea Misure di parallasse. Il satellite Hypparcos La misura della temperatura superficiale delle stelle ( corpo nero, larghezza delle righe, luminosità ) Spettri stellari e loro

Dettagli

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA GARA INTERREGIONALE - Categoria Senior. Problemi con soluzioni

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA GARA INTERREGIONALE - Categoria Senior. Problemi con soluzioni OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2012 GARA INTERREGIONALE - Categoria Senior Problemi con soluzioni Problema 1. Un sistema binario visuale si trova ad una distanza D=42 anni-luce dalla Terra. Le due stelle

Dettagli

L ORIGINE DELLA LUNA

L ORIGINE DELLA LUNA LA LUNA L ORIGINE DELLA LUNA La luna è l unico satellite naturale della Terra: un corpo celeste che ruota attorno alla Terra Appare molto più grande delle altre stelle ed anche più vicina L origine della

Dettagli

, conservaz del mom della quant di moto, in cui abbiamo 3 cost scalari.

, conservaz del mom della quant di moto, in cui abbiamo 3 cost scalari. Il probl degli N corpi consiste nello studio del moto di un sistema di n punti di massa, soggetti alle mutue interazioni gravitaz descritte dalla legge newtoniana. L obiettivo è quello di identificare

Dettagli

Il nucleo della Via Lattea. Lezione 2

Il nucleo della Via Lattea. Lezione 2 Il nucleo della Via Lattea Lezione 2 La struttura della Galassia La Galassia ha 3 componenti principali: disco (stelle, gas, polvere); sferoide (bulge; stelle); alone (stelle, materia oscura). Il Sole

Dettagli

Docente: Alessandro Melchiorri Slides delle lezioni: oberon.roma1.infn.it/alessandro/astro2014

Docente: Alessandro Melchiorri Slides delle lezioni: oberon.roma1.infn.it/alessandro/astro2014 Astronomia Lezione 15/10/2014 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Slides delle lezioni: oberon.roma1.infn.it/alessandro/astro2014 Riassunto lezione passata Abbiamo

Dettagli

LE DISTANZE ASTRONOMICHE

LE DISTANZE ASTRONOMICHE LE DISTANZE ASTRONOMICHE Lezioni d'autore di Claudio Censori VIDEO Introduzione La misurazione delle distanze dei corpi celesti, dalla scala galattica a quella cosmologica, è molto importante in astronomia

Dettagli

I Diagrammi HR. Russell. Hertzsprung

I Diagrammi HR. Russell. Hertzsprung Diagramma H-R I Diagrammi HR La scoperta più importante in campo astronomico risale al 1913, quando il danese Enjar Hertzsprung e l americano Henry Norris Russell, indipendentemente l uno dall altro, confrontarono

Dettagli

Tra le soluzioni pervenute pubblichiamo, con le dovute correzioni e precisazioni, quella inviata da Raffaele Campanile, perché ritenuta la più

Tra le soluzioni pervenute pubblichiamo, con le dovute correzioni e precisazioni, quella inviata da Raffaele Campanile, perché ritenuta la più Tra le soluzioni pervenute pubblichiamo, con le dovute correzioni e precisazioni, quella inviata da Raffaele Campanile, perché ritenuta la più completa. I dati forniti permettevano di arrivare alla soluzione

Dettagli

Le Stelle. Lezione 8

Le Stelle. Lezione 8 Le Stelle Lezione 8 Sommario Brillanza e colore. La scala delle magnitudini e l indice di colore. Distanze. Parallassi e moti propri. Magnitudini assolute. La classificazione spettrale delle stelle. Luminosità,

Dettagli

Astrofisica Generale Mod.B

Astrofisica Generale Mod.B Astrofisica Generale Mod.B parte VI Cinematica delle Galassie Laurea Specialistica in Astronomia AA 2008/09 Alessandro Pizzella Sommario Spettroscopia monodimensionale Spettroscopia bidimensionale Proiezione

Dettagli

Olimpiadi Italiane di Astronomia 2011 Finale Nazionale. Prova Teorica - Categoria Junior

Olimpiadi Italiane di Astronomia 2011 Finale Nazionale. Prova Teorica - Categoria Junior Olimpiadi Italiane di Astronomia 2011 Finale Nazionale Reggio Calabria 17 Aprile 2011 Prova Teorica - Categoria Junior Problema 1. La Luna piena, nelle migliori condizioni osservative, ha una magnitudine

Dettagli

Determinazione degli Elementi Orbitali di un Corpo Celeste noti i Vettori r e V all istante t. Giuseppe Matarazzo

Determinazione degli Elementi Orbitali di un Corpo Celeste noti i Vettori r e V all istante t. Giuseppe Matarazzo Determinazione degli Elementi Orbitali di un Corpo Celeste noti i Vettori r e V all istante t Giuseppe Matarazzo Febbraio 2003 Dicembre 2008 2 I vettori Posizione e Velocità I vettori r, V assegnati La

Dettagli

Dall astronomia alla geografia astronomica. La Terra vista dallo spazio. (NASA)

Dall astronomia alla geografia astronomica. La Terra vista dallo spazio. (NASA) 3. Il pianeta Terra Isola di Sakhalin (Unione Sovietica), 1 settembre 1983. Un volo di linea della Korean Air Lines, con a bordo 289 persone tra passeggeri e membri dell equipaggio, entra, per errore,

Dettagli

Spettroscopia ottica di sorgenti celesti ignote

Spettroscopia ottica di sorgenti celesti ignote Spettroscopia ottica di sorgenti celesti ignote Filippo Dalla, Angelo La Rocca, Luca Palmieri ABSTRACT La spettroscopia è la scienza che si occupa dello studio e della misura di uno spettro, i dati che

Dettagli

La Misura del Mondo. 4 Le distanze nel sistema solare. Bruno Marano Dipartimento di Astronomia Università di Bologna

La Misura del Mondo. 4 Le distanze nel sistema solare. Bruno Marano Dipartimento di Astronomia Università di Bologna La Misura del Mondo 4 Le distanze nel sistema solare Dipartimento di Astronomia Università di Bologna La triangolazione tra la Torre degli Asinelli, Porta S.Felice, il ponte sul Reno e il Colle della Guardia

Dettagli

Bocchi Carlotta matr Borelli Serena matr Lezione del 5/05/2016 ora 8:30-10:30. Grandezze fotometriche ILLUMINOTECNICA

Bocchi Carlotta matr Borelli Serena matr Lezione del 5/05/2016 ora 8:30-10:30. Grandezze fotometriche ILLUMINOTECNICA Bocchi Carlotta matr. 262933 Borelli Serena matr. 263448 Lezione del 5/05/2016 ora 8:30-10:30 NOZIONI DI ILLUMINOTECNICA ILLUMINOTECNICA Che cos'è la luce e le cara7eris9che delle onde ele7romagne9che

Dettagli

(4 π 2 /kt) m t / r 2 = (4 π 2 /ks) m s / r 2

(4 π 2 /kt) m t / r 2 = (4 π 2 /ks) m s / r 2 Le leggi di Keplero Lo studio del moto dei pianeti, tramite accurate misure, permise a Keplero tra il 1600 ed il 1620 di formulare le sue tre leggi: I legge: I pianeti percorrono orbite ellittiche intorno

Dettagli

Il moto armonico. Comincio a studiare il moto di quando il corpo passa per il punto in figura 2 :

Il moto armonico. Comincio a studiare il moto di quando il corpo passa per il punto in figura 2 : Il moto armonico 1. Definizione di moto armonico Un punto P si muove di moto circolare uniforme lungo la circonferenza Γ in figura, con velocità angolare. Considero uno dei diametri della circonferenza

Dettagli

Gravità e moti orbitali. Lezione 3

Gravità e moti orbitali. Lezione 3 Gravità e moti orbitali Lezione 3 Sommario Brevi cenni storici. Le leggi di Keplero e le leggi di Newton. La forza di gravitazionale universale e le orbite dei pianeti. 2 L Universo Geocentrico La sfera

Dettagli

L energia assorbita dall atomo durante l urto iniziale è la stessa del fotone che sarebbe emesso nel passaggio inverso, e quindi vale: m

L energia assorbita dall atomo durante l urto iniziale è la stessa del fotone che sarebbe emesso nel passaggio inverso, e quindi vale: m QUESITI 1 Quesito Nell esperimento di Rutherford, una sottile lamina d oro fu bombardata con particelle alfa (positive) emesse da una sorgente radioattiva. Secondo il modello atomico di Thompson le particelle

Dettagli

Dati caratteristici. La Luna ed i suoi movimenti

Dati caratteristici. La Luna ed i suoi movimenti La Luna ed i suoi movimenti Dati caratteristici Raggio medio: 1738 km Volume: 22 109 km 3 Massa: 7,35 1022 kg Densità: 3,34 g/cm 3 Dato che ha una massa che è circa 1/81 di quella della Terra, la sua gravità

Dettagli

Istituto Nazionale di Astrofisica Osservatorio Astronomico di Palermo. Seconda lezione. Antonio Maggio. INAF Osservatorio Astronomico di Palermo

Istituto Nazionale di Astrofisica Osservatorio Astronomico di Palermo. Seconda lezione. Antonio Maggio. INAF Osservatorio Astronomico di Palermo Istituto Nazionale di Astrofisica Osservatorio Astronomico di Palermo Seconda lezione Antonio Maggio INAF Osservatorio Astronomico di Palermo Argomenti e concetti già introdotti Astrometria: posizione

Dettagli

Misteri nell Universo

Misteri nell Universo Misteri nell Universo Quali sono le forme di materia ed energia nell universo osservabile? Quale e la ricetta (ingredienti e proporzioni) del nostro universo? 1 L eredità di Copernico Quale è la relazione

Dettagli

La Misura del Mondo 6 Le Galassie. Bruno Marano Dipartimento di Astronomia Università di Bologna

La Misura del Mondo 6 Le Galassie. Bruno Marano Dipartimento di Astronomia Università di Bologna La Misura del Mondo 6 Le Galassie Dipartimento di Astronomia Università di Bologna La Galassia e le nubi di Magellano Le nebulose L idea ottocentesca che l Universo si identificasse col sistema di stelle

Dettagli

INTERFERENZA - DIFFRAZIONE

INTERFERENZA - DIFFRAZIONE INTERFERENZA - F. Due onde luminose in aria, di lunghezza d onda = 600 nm, sono inizialmente in fase. Si muovono poi attraverso degli strati di plastica trasparente di lunghezza L = 4 m, ma indice di rifrazione

Dettagli

(In Luce Visibile: nm)

(In Luce Visibile: nm) (In Luce Visibile: 300 700 nm) La fascia piu` chiara che attraversa il cielo notturno e` stata indicata in tutte le culture antiche con vari nomi che spesso fanno riferimento ai concetti di: Fiume Celeste

Dettagli

4. Lo spettro discreto: emissione e assorbimento di luce da parte di atomi stato fondamentale stati eccitati

4. Lo spettro discreto: emissione e assorbimento di luce da parte di atomi stato fondamentale stati eccitati 4. Lo spettro discreto: emissione e assorbimento di luce da parte di atomi Accanto allo spettro continuo che i corpi emettono in ragione del loro stato termico, si osservano spettri discreti che sono caratteristici

Dettagli

Leggi di Keplero e Gravitazione

Leggi di Keplero e Gravitazione Leggi di Keplero e Gravitazione Olimpiadi di Astronomia 2016 Selezione Interregionale Lazio astrolimpiadi.lazio@iaps.inaf.it Giovanni Keplero (1571-1630) Fu un convinto protestante, debole di costituzione

Dettagli

Astronomia Lezione 14/11/2011

Astronomia Lezione 14/11/2011 Astronomia Lezione 14/11/2011 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Slides: oberon.roma1.infn.it/alessandro/ Libri di testo: - An introduction to modern astrophysics

Dettagli

Principali risultati degli studi di esopianeti

Principali risultati degli studi di esopianeti Principali risultati degli studi di esopianeti Lezione SP 6 G. Vladilo 1 Principali risultati degli studi di esopianeti Proprietà statistiche Proprietà fisiche 2 Proprietà statistiche degli esopianeti

Dettagli

Astrofisica e cosmologia

Astrofisica e cosmologia Astrofisica e cosmologia Lezioni d'autore Claudio Cigognetti La radiazione cosmica di fondo (SuperQuark Rai) VIDEO L'energia oscura (parte prima) VIDEO L'energia oscura (parte seconda) VIDEO La misura

Dettagli

I MOTI NEL PIANO. Vettore posizione e vettore spostamento

I MOTI NEL PIANO. Vettore posizione e vettore spostamento I MOTI NEL IANO Vettore posizione e vettore spostamento Si parla di moto in un piano quando lo spostamento non avviene lungo una retta, ma in un piano, e può essere descritto usando un sistema di riferimento

Dettagli

Astronomia Lezione 22/10/2015

Astronomia Lezione 22/10/2015 Astronomia Lezione 22/10/2015 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail: alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Sito web per le slides delle lezioni: oberon.roma1.infn.it/alessandro/astro2015 Astronomia Lezione

Dettagli

Stelle: magnitudini e Diagramma H-R. Olimpiadi di Astronomia edizione 2016

Stelle: magnitudini e Diagramma H-R. Olimpiadi di Astronomia edizione 2016 Stelle: magnitudini e Diagramma H-R Olimpiadi di Astronomia edizione 2016 Astrolimpiadi.lazio@iaps.inaf.it Terra Distanze stellari Sole a d π Terra Per misurare le distanze stellari, possiamo utilizzare

Dettagli

7. Forze elastiche. Nella figura 1 il periodo è T = 2s e corrisponde ad un moto unidimensionale limitato tra i valori x = 0 ed x = 1.

7. Forze elastiche. Nella figura 1 il periodo è T = 2s e corrisponde ad un moto unidimensionale limitato tra i valori x = 0 ed x = 1. 1 Moti periodici 7. Forze elastiche Un caso particolare di moto accelerato è un moto periodico. In figura 1 è riportato un esempio di moto periodico unidimensionale. Un moto periodico si ripete identicamente

Dettagli

OGGETTO DEL MESE. Aldebaran

OGGETTO DEL MESE. Aldebaran OGGETTO DEL MESE Aldebaran Aldebaran Generalità E una stella appartenente alla costellazione del Toro. Con magnitudine 0,98 è la stella più luminosa della costellazione, nonché la 14 più luminosa nel cielo

Dettagli

UNITÀ DIDATTICA 5 LA RETTA

UNITÀ DIDATTICA 5 LA RETTA UNITÀ DIDATTICA 5 LA RETTA 5.1 - La retta Equazione generica della retta Dalle considerazioni emerse nel precedente capitolo abbiamo compreso come una funzione possa essere rappresentata da un insieme

Dettagli

Come classificare uno spettro stellare. Francesca Onori

Come classificare uno spettro stellare. Francesca Onori Come classificare uno spettro stellare Francesca Onori Riassumendo.. A seconda della loro temperatura superficiale, le stelle mostrano differenti colori e differenti spettri di corpo nero. Riassumendo..

Dettagli

Astronomia Lezione 29/10/2015

Astronomia Lezione 29/10/2015 Astronomia Lezione 29/10/2015 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail: alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Sito web per le slides delle lezioni: oberon.roma1.infn.it/alessandro/astro2015 Cartella dropbox

Dettagli

5 CORSO DI ASTRONOMIA

5 CORSO DI ASTRONOMIA 5 CORSO DI ASTRONOMIA Evoluzione dell Universo e Pianeti Extrasolari 13 febbraio 2016 spiegazioni di Giuseppe Conzo Parrocchia SS. Filippo e Giacomo Oratorio Salvo D Acquisto SOMMARIO Parte Prima La Teoria

Dettagli

La nostra galassia: la Via Lattea. Lezione 13

La nostra galassia: la Via Lattea. Lezione 13 La nostra galassia: la Via Lattea Lezione 13 Sommario La struttura della Galassia. Osservazioni in ottico, infrarosso e radio. Disco, sferoide (bulge) e alone. Popolazioni stellari. Braccia a spirale.

Dettagli

I buchi ne!: piccoli. e gran" cannibali

I buchi ne!: piccoli. e gran cannibali I buchi ne!: piccoli e gran" cannibali insaziabili Tomaso Belloni (Osservatorio Astronomico di Brera) I mostri del cielo I buchi ne!: piccoli e gran" cannibali insaziabili Tomaso Belloni (Osservatorio

Dettagli

La relatività generale. Lezioni d'autore

La relatività generale. Lezioni d'autore La relatività generale Lezioni d'autore Il GPS (RaiScienze) VIDEO Einstein e la teoria della relativita (History Channel) VIDEO Einstein: dimostrazione della teoria generale della gravità (History Channel))

Dettagli

Misura della temperatura superficiale di Betelgeuse mediante il metodo spettroscopico

Misura della temperatura superficiale di Betelgeuse mediante il metodo spettroscopico NapoliAstronomia2010 XLIII Congresso UAI INAF Osservatorio Astronomico di Capodimonte 23-26 settembre Misura della temperatura superficiale di Betelgeuse mediante il metodo spettroscopico L obiettivo e

Dettagli

Angolo polare, versori radiale e trasverso

Angolo polare, versori radiale e trasverso Angolo polare, versori radiale e trasverso Desideriamo descrivere il moto di un corpo puntiforme che ruota su una circonferenza attorno ad un asse fisso. Nella figura l asse di rotazione coincide con l

Dettagli

Breve lezione di Astronomia. Sistema Solare con le sue relative dimensioni

Breve lezione di Astronomia. Sistema Solare con le sue relative dimensioni Breve lezione di Astronomia Sistema Solare con le sue relative dimensioni Elenco dei pianeti dall interno verso l esterno del sistema solare Mercurio Venere Terra Marte Giove Saturno Urano Nettuno Plutone

Dettagli

1. Le leggi di Keplero Fino al 1600 si credeva che: la Terra fosse al centro dell'universo, con il Sole e i pianeti orbitanti attorno (modello

1. Le leggi di Keplero Fino al 1600 si credeva che: la Terra fosse al centro dell'universo, con il Sole e i pianeti orbitanti attorno (modello La gravitazione 1. Le leggi di Keplero Fino al 1600 si credeva che: la Terra fosse al centro dell'universo, con il Sole e i pianeti orbitanti attorno (modello geocentrico); i corpi celesti, sferici e perfetti,

Dettagli

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2014 FINALE NAZIONALE Prova Teorica - Categoria Junior

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2014 FINALE NAZIONALE Prova Teorica - Categoria Junior OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2014 FINALE NAZIONALE Prova Teorica - Categoria Junior 1. Le quattro stagioni Si scrivano gli intervalli entro cui variano l ascensione retta ( ) e la declinazione ( )

Dettagli

Astronomia INTRODUZIONE

Astronomia INTRODUZIONE Astronomia 2015-16 INTRODUZIONE Contenuti: Corso di Astronomia 2015-2016 Prof. Marco Bersanelli Fondamenti Struttura stellare Evoluzione stellare Strumentazione per astrofisica Astrofisica galattica Astrofisica

Dettagli

13 ottobre Prof. Manlio Bellesi

13 ottobre Prof. Manlio Bellesi XV OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA MODENA 2015 13 ottobre 2014 Prof. Manlio Bellesi Fin dalle origini gli esseri umani hanno osservato il cielo. Cosmologie, miti, religioni, aspirazioni e sogni hanno

Dettagli

Pianeti extrasolari (II)" Metodo dei transiti" Proprietà statistiche degli esopianeti" Caratterizzazione delle proprietà fisiche!

Pianeti extrasolari (II) Metodo dei transiti Proprietà statistiche degli esopianeti Caratterizzazione delle proprietà fisiche! Pianeti extrasolari (II)" Metodo dei transiti" Proprietà statistiche degli esopianeti" Caratterizzazione delle proprietà fisiche! Lezione SP 6! G. Vladilo! 1! Metodi indiretti:" Variazioni del flusso luminoso

Dettagli

3 CORSO DI ASTRONOMIA

3 CORSO DI ASTRONOMIA 3 CORSO DI ASTRONOMIA Alla scoperta di stelle e costellazioni 5 dicembre 2015 spiegazioni di Giuseppe Conzo Parrocchia SS. Filippo e Giacomo Oratorio Salvo D Acquisto SOMMARIO La nostra stella: Il Sole;

Dettagli

MOTO DI ROTAZIONE da ovest verso est asse terrestre

MOTO DI ROTAZIONE da ovest verso est asse terrestre I moti della Terra La Terra compie numerosi movimenti poiché gira: intorno a se stessa a 0,4 Km/s; attorno al Sole a 30 Km/s; insieme a tutto il sistema solare a 220 Km/s quindi è come se si muovesse

Dettagli

Astrofisica e Particelle

Astrofisica e Particelle Astrofisica e Particelle Programma di massima o LʼUniverso o Espansione dellʼuniverso o Radiazione e materia o Nucleosintesi o Bariogenesi o I raggi cosmici: scoperta, spettro, accelerazione, misure o

Dettagli