Puglia: il contesto economico ed il mercato del credito

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1 Puglia: il contesto economico ed il mercato del credito Siena, luglio 2014 Area Research & IR

2 Agenda Keypoints Lo scenario nazionale e internazionale Il contesto economico regionale e il commercio estero Puglia: alcuni dati socio-economici Puglia: le prospettive di crescita Puglia: mercato immobiliare e bancario pag.3 pag.5 pag.7 pag.13 pag.16 pag.18 Pag. 2

3 Key points Ancora in difficoltà l economia italiana, l Istat ipotizza un secondo trimestre di contrazione congiunturale con conseguente recessione tecnica, nell ipotesi più pessimistica. Il continuo rallentamento dei prezzi, scivolati ai livelli più bassi degli ultimi 5 anni (allo 0,2% a/a giugno), prefigura deflazione in alcuni settori economici, mentre le tensioni occupazionali restano elevate. Le aspettative degli operatori si concentrano sull avvio del semestre italiano di presidenza europea: una flessibilità nell applicazione del Patto di Stabilità per paesi che vareranno riforme strutturali resta fondamentale per le possibilità di recupero dell Italia. Nel 2013 e nei primi mesi del 2014, in Puglia, è proseguita la fase recessiva iniziata nel 2012 e secondo stime di Banca d Italia il V.A. è diminuito del 2,4% a/a, un calo in linea con quello del Mezzogiorno ma superiore alla media nazionale. Il comparto industriale è rimasto nel complesso debole, risentendo dello scarso sostegno fornito dalla domanda interna ed estera e il fatturato flette dell 1% a/a, comunque meno intensamente al 2012 e fortemente differenziato tra imprese e settori. I comparti del made in Italy alimentare, tessile e abbigliamento e mobile hanno ristagnato; il settore meccanico ha mostrato una dinamica positiva, mentre è proseguito il calo del comparto siderurgico e di quello della gomma e plastica. In ulteriore contrazione gli investimenti anche se, per il 2014, le imprese pugliesi si attendono un miglioramento del quadro congiunturale. Nel 2013 le esportazioni sono state inferiori a quelle del 2012 sebbene, già a partire dal primo trimestre 2014, l'export regionale sia tornato a una dinamica positiva. Il comparto dell edilizia è in forte crisi e le compravendite di abitazioni si sono ridotte ulteriormente nel 2013, seppure in misura inferiore all'anno precedente e inferiore al dato italiano, provocando un'ulteriore flessione dei prezzi immobiliari. Nel settore turistico, nel corso del 2014, sono cresciute le presenze degli stranieri (+7% a/a) mentre la dinamica dei turisti italiani è rimasta negativa (-0,8% a/a). Segnali positivi arrivato anche dal turismo d affari (+ 10% in gennaio). Nell'ultimo decennio il sistema produttivo regionale ha mostrato un'espansione degli addetti nel settore terziario e una riduzione del peso della manifattura, specie in alcuni settori tipici del made in Italy come abbigliamento e mobile. Il mercato del lavoro ha risentito significativamente della debolezza del ciclo economico, il tasso di disoccupazione è salito al 19,8% e la situazione per i giovani è ancora più grave. Nel 2013 il credito a famiglie e imprese è diminuito a seguito della debolezza della domanda e del perdurare di tensioni sul fronte dell'offerta. Per effetto dell'arretramento del mercato immobiliare, le erogazioni di nuovi mutui abitativi si sono ulteriormente ridotte. Il costo del credito a breve termine è rimasto sostanzialmente stabile, mentre quello dei prestiti a media e a lunga scadenza si è ridotto in modo marcato. La qualità del credito ha continuato a peggiorare, risentendo della sfavorevole fase congiunturale. Il flusso di nuove sofferenze sui prestiti alle imprese è aumentato in tutti i settori produttivi, in misura maggiore nel manifatturiero e nei servizi. In tale contesto Prometeia si attende che VA regionale del 2014 non si scosterà dallo zero (0% a/a rispetto al +0,7% nazionale). Tra i macrosettori ancora in calo l edilizia che dovrà attendere il 2015 prima di vedere un nuovo segno positivo. Pag. 3

5 Il quadro macroeconomico internazionale e nazionale Le attese sulla produzione In Italia, dopo un 2013 di forte contrazione (-1,9% per il Pil domestico), non vi sono ancora segni concreti di una ripresa che, secondo l OCSE, potrebbe manifestarsi non prima della fine del corrente anno e rimanere comunque sottoposta ad elevata incertezza. Il nuovo Esecutivo, pur nel rispetto del vincolo di consolidamento dei conti pubblici, sta studiando una serie di misure per rilanciare la crescita: tra le priorità, oltre a stimolare gli investimenti, risulta imprescindibile un piano nazionale sul lavoro, con l obiettivo di far scendere una disoccupazione salita oltre il 12% (con quella giovanile ormai sopra al 40%). Il mercato del lavoro italiano Alla sorprendente frenata dell economia statunitense (- 2,9% t/t annualizzato nel primo trimestre dell anno), si associano le difficoltà dei Paesi dell Area Euro. Ad inizio anno la locomotiva tedesca registra tassi di crescita nominali negativi (-1,3% t/t) mentre, in Italia, si assiste ad un raffreddamento nella caduta del Pil. La debolezza dell economia europea è accompagnata da un aumento del rischio di deflazione soprattutto nei paesi periferici in recessione più profonda e la Bce, nel tentativo di stimolare la crescita, ha provveduto ad abbassare il costo del denaro al minimo dello 0,15%, ma non sono esclusi ulteriori interventi. Fonte: Datastream, Istat Pag. 5

7 Il settore industriale pugliese Fatturato nell industria in senso stretto (var. %) I comparti del made in Italy alimentare, tessile e abbigliamento e mobile hanno ristagnato; il settore meccanico ha mostrato una dinamica positiva, mentre è proseguito il calo del comparto siderurgico e di quello della gomma e plastica. L'incertezza sulle prospettive di recupero dell'economia hanno contribuito all'ulteriore contrazione degli investimenti. Per il 2014 le imprese pugliesi si attendono un miglioramento del quadro congiunturale, cui corrisponderebbe un aumento, seppur moderato, delle vendite. Grado di utilizzo degli Impianti Nel 2013 è proseguita in Puglia la fase recessiva iniziata nel Secondo le stime disponibili, il valore aggiunto è diminuito in regione del 2,4%, un calo in linea con quello del Mezzogiorno e superiore alla media nazionale. L'attività nel settore industriale è rimasta nel complesso debole, risentendo dello scarso sostegno fornito dalla domanda interna ed estera. Dall indagine di Banca d'italia presso le imprese industriali si evince un calo del fatturato dell'1%, meno intenso rispetto al 2012 e fortemente differenziato tra imprese e settori. Fonte: Indagine della Banca d Italia Pag. 7

8 Il commercio estero. Le vendite all estero in valore della Puglia nel 2013 diminuisco del -10,4% a/a contro il -0,1% a/a italiano e si posizionano solo all 11 posto a livello regionale. L export resta comunque l unico indicatore che, nelle previsioni delle imprese manifatturiere, mostra segnali positivi nel I trimestre 2014 (+18,1% a/a) e accende le speranze di una ripresa dell economia. Alla buona performance delle esportazioni hanno contribuito soprattutto le vendite intervenute da specifici settori come l aerospazio, l automotive e l impiantistica per le centrali eoliche. Il comparto siderurgico, strategico per il territorio, ha risentito, nel corso del 2013, dell indebolimento della domanda mondiale di acciaio, ma anche degli avvenimenti che hanno interessato lo stabilimento dell ILVA di Taranto. Esportazioni a/a% (3MA) Fonte: Istat, Unioncamere Puglia Pag. 8

9 e dipendente dall Europa Le vendite regionali verso i paesi europei si confermano un valido fattore di traino: nel 2013 sono state circa il 79% del totale; mentre il mercato asiatico batte quello americano raggiungendo la quota di 10,2%. In particolare, oltre ad un incremento dell export in valore verso i paesi BRIC (Brasile, Russia, India e Cina), il 2013 si caratterizza soprattutto per una forte crescita dell export in valore verso gli Emirati Arabi Riuniti, Algeria e Australia mentre assistiamo a forti flessioni verso Svizzera e India. Peso per destinazione export manifatturiero 2013 (%, su totale) Peso % settori nelle Province pugliesi (I trim. 2014) A livello territoriale ottimi risultati arrivano dalle provincia di Taranto (+116,5% a/a), che nel primo trimestre 2014 ha avuto una forte crescita dal comparto dei metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti, dopo un 2013 fortemente negativo (-48,9% a/a). Brillante risultato anche per la provincia di Foggia, con una crescita del +28% a/a. Fonte: Istat Pag. 9

10 Il turismo Evoluzione % di arrivi e presenze di italiani e stranieri (da 2007 al 2013) La Puglia, negli ultimi 10 anni, si consolida come regione a vocazione turistica con un incidenza sul PIL nel 2013, che pur rimanendo bassa, si attesta a circa l 8% (stime IPRES) rispetto al 3,4% del 2006 (IRPET). Le presenze turistiche sono passate da poco più di 7 mln nel 1998 a 13,3 mln nel 2013, con un record di 13,5 mln toccate nel Presenze ed arrivi 2012 distribuzione provinciale (%) Presenze Arrivi 11% 2% 8% 4% 8% 20% 10% 36% 10% 31% Nel primo semestre nel 2014 gli arrivi sono aumentati del +1% a/a e il miglior risultato arriva dal mercato straniero, che continua a crescere in tutte le province (+5% a/a) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Anche le presenze di stranieri sono in netta crescita (+7% a/a). La Germania si piazza ai vertici della classifica dei mercati stranieri con circa il 27% del totale, segue la Svizzera (8,5%) e la Francia ( 8%). La componente balneare rimane rilevante con le province di Foggia e Lecce che insieme accolgono circa il 60% degli arrivi totali. 33% TARANTO LECCE FOGGIA BRINDISI BARI BAT 27% TARANTO LECCE FOGGIA BRINDISI BARI BAT La Puglia nel 2013 è stata eletta tra le prime 10 mete mondiali del turismo enogastronomico nella classifica annuale stilata dalla rivista USA Wine Enthusiast. La regione è l unica destinazione italiana citata. Fonte: Unioncamere Puglia; Banca d Italia e SPOT Puglia Pag. 10

11 Il mercato del lavoro regionale Puglia: ore autorizzate CIG ordinaria, straordinaria, deroga (mln di ore) Il mercato del lavoro pugliese è afflitto da due cronici mali che ne condizionano gli sviluppi e l economia regionale: l incidenza del lavoro irregolare e il ricorso alla Cassa Integrazione. Il primo è un fenomeno che caratterizza tutte le economie del Mezzogiorno e in Puglia, con una quota stimata intorno al 15%, il sommerso incide in misura rilevante molto più che a livello nazionale (12,2%) ma in percentuale minore rispetto al dato medio del Mezzogiorno (20,2%). La Cassa Integrazione totale ha fatto da cuscinetto alla disoccupazione; nel corso del 2013 abbiamo assistito ad una leggera flessione (-1,1% a/a); si è passati da circa 64,1 mln del 2012 a 63,4 mln del 2013, con la componente in deroga che è fortemente diminuita (-66,2% a/a), mentre quella ordinaria e quella straordinaria sono aumentate (rispettivamente +4,9% a/a e +123,3% a/a). Nei primi mesi del 2014 assistiamo ad una forte flessione della CIG ordinaria (-38,6% a/a), mentre risultano in crescita le altre forme. Fonte: Unioncamere Puglia e Inps Pag. 11

13 Dati socio economici Puglia (1/2) In Puglia, la crescita della forza lavoro risulta ben superiore all aumento del numero di occupati, con un incremento della disoccupazione che é attesa rimanere al di sopra del dato nazionale anche nel medio periodo. L export regionale potrebbe inoltre mostrarsi meno reattivo del previsto. L incidenza del settore dei Servizi in Puglia, è superiore al valore nazionale; ciò è dovuto principalmente alla crescente terziarizzazione dell economia regionale. Fonte: Prometeia (aggiornamento mag-13) Pag. 13

14 Dati socio economici Puglia (2/2) Imprese Attive NUM. IMPRESE ATTIVE - MARZO 2014 Incid (%) Puglia Natalità (*) (%) Mortalità (**) (%) Imprese Attive Incid (%) Natalità (*) (%) Mortalità (**) Agricoltura E Pesca ,9 1,9 5, ,9 2,0 5,1 Commercio Al Dettaglio ,0 3,1 5, ,7 2,7 4,9 Imprese Di Costruzioni ,2 2,7 5, ,0 2,8 5,1 Altri Servizi Vendibili ,1 2,8 4, ,7 2,7 3,9 Commercio All'Ingrosso ,7 3,1 4, ,8 3,1 4,8 Servizi Turistici ,4 2,9 5, ,3 2,5 4,6 Concessionari Di Autovetture ,3 2,5 4, ,9 2,5 3,8 Servizi Di Consulenza ,2 3,6 6, ,9 3,8 5,4 Servizi Di Trasporto ,4 1,0 3, ,0 1,1 3,2 Non Classificabile ,6 3,3 6, ,2 3,6 5,5 Totale ,5 5, ,6 4,6 (*) Numero imprese iscritte su imprese registrate a inizio anno (tasso annualizzato) (**) Numero imprese cessate (al netto delle cessazioni d'ufficio) su imprese registrate a inizio anno (tasso annualizzato) ITALIA (%) Al livello regionale le imprese pugliesi registrano, nel primo trimestre dell anno, una natalità sostanzialmente in linea con la media nazionale, accompagnata da una mortalità superiore al dato italiano in quasi tutti i settori (escluso il comparto dei servizi di trasporto ed il commercio all ingrosso). Nell ambito del panorama economico pugliese, il settore Turistico/Alberghiero (Salento) continua comunque a rappresentare un comparto di rilievo, assieme al polo Aereonautico (Taranto), la Meccanica di precisione (Bari), il settore Ortofrutticolo/Florivivaistico (province Foggia e Bari), il settore della lavorazione del marmo (Trani), l Agro/Alimentare (Salento, Bari nord). Fonte: Movimpresa (aggiornamento mar-13) Pag. 14

16 Il contesto pugliese e le prospettive Secondo le stime Prometeia di maggio, la crisi ha colpito duramente il Sud rispetto al resto del paese (nel 2013, -2,7% la caduta del Pil vs. il - 1,9%), incidendo sulle possibilità di una ripresa. In Puglia il basso grado di internazionalizzazione rende meno efficace la funzione di traino dell economia da parte delle esportazioni e la lenta ripresa dei consumi delle famiglie è frenata da un mercato del lavoro più penalizzato della media nazionale. Particolarmente delicato risulta il contesto pugliese che, nel 2013, registra un forte calo del PIL (-2,8%) ed è previsto mantenersi in fondo alla graduatoria regionale anche nel medio periodo (0% la contrazione prevista da Prometeia per l anno in corso). Permane la debolezza della domanda interna con oltre un terzo delle imprese pugliesi che, ad inizio 2014, secondo Unioncamere, si attende ulteriori cali di produzione e fatturato. Dinamica del PIL e delle componenti della domanda 1981/2017 (var. %, a/a) Fonte: Unioncamere Puglia, Prometeia Pag. 16

18 Il mercato immobiliare Compravendite e prezzi delle abitazioni in Italia Compravendite di immobili residenziali* in Puglia * N di transazioni normalizzate (NTN) rispetto all effettiva quota di proprietà oggetto di compravendita. In Italia nel IV trim. del 2013 continua la caduta degli investimenti in costruzioni sia nel comparto residenziale che nel resto del settore. Il numero di transazioni residenziali sono diminuite rispetto al periodo precedente e si accentua il calo dei prezzi delle abitazioni (-1,3% a/a). Nel 2013 le compravendite residenziali nella regione subiscono una flessione inferiore a quella registrata in Italia (-5,8% vs -9,2%) e circa il 41% di queste si concentrano in provincia di Bari. Mentre nel Capoluogo pugliese le compravendite invertono il segno (+18,3% a/a). I finanziamenti oltre il breve termine alle famiglie consumatrici per l acquisto di abitazioni in Puglia, dopo le forti flessioni nel 2012, mostrano nel 2013 flessioni più contenute rispetto alla media e migliori rispetto a quelli nazionali. Finanziamenti oltre il breve termine alle famiglie consumatrici per acquisto abitazioni (% a/a) Fonte: Bankitalia, Bollettino Economico, gennaio Bankitalia (BIP on line). Agenzia delle Entrate, Osservatorio mercato immobiliare. Pag. 18

19 Il credito alle imprese Impieghi vivi alle imprese per residenza della controparte: Puglia vs Italia Qualità del credito alle imprese: Puglia vs Italia Le sofferenze (al lordo dei fondi rettificativi e al netto di rimborsi e cancellazioni) non includono quelle su PCT, su titoli e su strumenti partecipativi del capitale. Gli impieghi vivi (escluse quindi le sofferenze) sono al netto dei PCT attivi. Dati per residenza della controparte. Nell ultimo anno, la dinamica degli impieghi vivi totali (al netto cioè delle sofferenze) a livello regionale si è dimostrata meno favorevole rispetto al contesto italiano e, nel corso del primo trimestre del 2014, assistiamo ad un ulteriore flessione. Gli impieghi alle imprese, a marzo 2014, sono scesi in Puglia del -5,5% a/a vs -6,6% a/a del dato nazionale. La domanda rimane scarsa per investimenti e il fabbisogno finanziario continua a risentire dei tempi di riscossione del portafoglio commerciale. In Puglia resta più elevata l incidenza delle sofferenze sugli impieghi vivi, rispetto alla media nazionale, e la forchetta dall inizio dell anno ad oggi è aumentata, segnale che la crisi è ancora presente a livello regionale. Il deterioramento della qualità del credito è stato più pronunciato per le imprese medio-grandi e il comparto che ha subito il peggioramento maggiore è stato quello delle costruzioni. Fonte: Matrice dei Conti Bankitalia Pag. 19

20 Contatti Responsabile Area Research & Investor Relations Bernardo Mingrone (a.i.) Autori Pubblicazione Fabrizio Bianchi Disclaimer This analysis has been prepared solely for information purposes. This document does not constitute an offer or invitation for the sale or purchase of securities or any assets, business or undertaking described herein and shall not form the basis of any contract. The information set out above should not be relied upon for any purpose. Banca Monte dei Paschi has not independently verified any of the information and does not make any representation or warranty, express or implied, as to the accuracy or completeness of the information contained herein and it (including any of its respective directors, partners, employees or advisers or any other person) shall not have, to the extent permitted by law, any liability for the information contained herein or any omissions therefrom or for any reliance that any party may seek to place upon such information. Banca Monte dei Paschi undertakes no obligation to provide the recipient with access to any additional information or to update or correct the information. This information may not be excerpted from, summarized, distributed, reproduced or used without the consent of Banca Monte dei Paschi. Neither the receipt of this information by any person, nor any information contained herein constitutes, or shall be relied upon as constituting, the giving of investment advice by Banca Monte dei Paschi to any such person. Under no circumstances should Banca Monte dei Paschi and their shareholders and subsidiaries or any of their employees be directly contacted in connection with this information

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