Giovanni Liotta. La principe. Fig.

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1 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria 1 Giovanni Liotta BIBLIOTECA COMUNALE DI PALERMO SALA SCHEDARI e SALA LETTURA Situazione fitosanitaria e metodiche di salvaguardia 1 - Introduzione La Biblioteca Comunale, istituita a Palermo nel 1752, sotto lo stimolo di Alessandro Vanni, principe di S. Vincenzo e inaugurata nel 1 settembre 1760 nell'aula del Palazzo Pretorio,, l'attuale Sala delle Lapidi, era inizialmente costituitaa da un primo nucleo dii volumi derivanti dal lascito del 1616 dal palermitano vescovo di Mazara del Vallo Marco La Cava C e successivamentee da vari lasciti di cittadini colti e facoltosi tra cui lo stesso principe di S. Vincenzo, il principe di Camporeale, della Cattolica, di Belmonte, il magistrato Filippo Corazza, il Marchese di Villabianca, ecc. (figg. 1, 2 e 3) Fig. 1 Ingresso delle Sala Schedari della Biblioteca Comunale di Palermo

2 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria 2 Fig. 2 Sala Schedari della Biblioteca Comunale di d Palermo Fig. 3 Sala Lettura La Pubblica Libreria, come era chiamata la Biblioteca, inizialmentei e era allocata in una stanzettaa del Palazzo Pretorio, ma subito dopo, con l'aumentare delle donazioni, si s è reso necessario il trasferimento in un locale in affitto del Palazzo del Duca di Castelluccio.

3 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria 3 Dopo l'espulsione dalla Sicilia dei Gesuiti (1767) e la confisca dei loro beni da parte del Governoo Borbonico, re Ferdinando III dii Borbone, nell ambito delle politica del riuso a fini di pubblica utilità dei beni confiscati, il 27 agosto 1774 ha concesso il trasferimento della Pubblica Libreria nei locali dell'abolita Casa Professa. L'apertura della nuova sede venne inaugurata il 25 aprile Da tale data e per oltre duee secoli la Biblioteca Comunale C ha assolto un ruolo fondamentale per la crescita culturale della Città. Ruolo che oggi si tenta dii rivalorizzare anche con metodiche che siano sempre più adeguate alle mutate condizioni storico-sociali e alle esigenzee crescenti di miglioramento qualitativo delle preparazioni e della crescita culturale delle popolazioni scolastiche (fig. 4). Fig. 4 Alunni di una Scuola media della Città in visita operativa alla Biblioteca Per tale motivo si sta approntando un'operazione di restauroo conservativo sia delle strutture dell'edificio che dei preziosi arredi lignei e soprattutto delle numerose collezioni bibliografiche che segnano la storia della città e della regione. In questo ambito rientra un esame degli arredi lignei della Sala degli Schedari e della Sala di Lettura e del materiale librario al fine di conoscernee lo stato di d conservazione, soprattutto in riferimento a eventuali biodeterioramenti dovuti ad agenti entomatici e, in caso di necessità, di predisporre delle misure idoneee alla loro salvaguardia e conservazione.

4 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria 4 2 Scopo dell'indagine Scopo della presente indagine è stato di accertare: a) le condizioni fitosanitarie in cui si trovano le scaffalature lignee delle pareti perimetrali interne della Sala degli Schedari e della Sala di Lettura della Biblioteca Comunale di Palermo; b) l'eventuale presenza di tracce (fori, gallerie, rosume, pezzi morfologici attribuibili ad insetti xilofagi) di attacchi entomatici sulle strutture lignee, sugli elementi decorativi, sui ripiani degli scaffali e sulle pareti di fondo degli stessi; c) le condizioni in cui si trovano i libri contenuti in dette scaffalature, specialmente quelli più antichi; d) la presenza di erosioni e gallerie entomatiche sulle copertine, specialmente se rivestite in pelle o carta pergamenata, e nello spessore dei volumi; e) gli ordini, le famiglie, i generi e, nei casi in cui è possibile, anche le specie responsabili del degrado; f) i danni finora arrecati; g) gli eventuali danni potenziali, in considerazione della biologia delle specie trovate; h) se le infestazioni entomatiche fossero ancora attive; Inoltre è stato quello di: i) dare indicazioni sui mezzi, a basso impatto ambientale atti a eliminare le eventuali infestazioni in atto; j) suggerire le misure idonee alla salvaguardia e alla conservazione di tutto il materiale ligneo e librario della Sala degli Schedari e della Sala di Lettura. 3 Materiali e metodi L'esame fitosanitario ha riguardato: a) la base delle colonne, le colonne e i capitelli; b) la pedana e la base delle scaffalature; c) i ripiani, i montanti e i fondi degli scaffali; d) gli ornamenti, le cornici, le lesene e tutte le rifiniture lignee a vista; e) le scale lignee per accedere alle passerelle dei livelli superiori delle scaffalature; f) le passerelle, i parapetti e le ringhiere lignee; g) le finestre, con particolare riferimento agli stipiti e alle fasce basali; h) campioni rappresentativi dei libri dei ripiani bassi, medi e alti degli scaffali, con particolare attenzione ai dorsi, alle copertine pergamenate, l'interno dello spessore, i

5 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria 5 i) tagli superiore e inferiore; la disposizione dei volumi e le condizioni della loro conservazione. L esame sul posto è stato visuale ed ha riguardato la localizzazione e la tipologia delle alterazioni entomatiche, la presenza di eventuali fori di sfarfallamento di insetti xilofagi sulle superfici degli arredi; la forma e il diametro di tali fori; la presenza, la larghezza e l'andamento delle eventuali gallerie; la presenza di rosume (= rosura+escrementi entomatici), di eventuali nicchie pupali e di eventuali pezzi morfologici di insetti; inoltre, ha riguardato l'aspetto esterno del legno e la consistenza meccanica delle parti eventualmente alterate. L' esame in laboratorio è stato strumentale, cioè con l ausilio di microscopioo a luce trasmessa e a luce riflessa, ed è stato effettuato sui campioni non distruttivi raccolti sul s posto durante il sopralluogo. I campioni erano costituiti da materiale polverulento raccolto dalle superfici, dai fori, dagli avvallamenti, dallee insenaturee e da tutte quelle partii ritenute utili ai fini dell'indagine e da materiale entomologicoo (insetti, pezzi morfologici di insetti) trovato negli ambienti della Biblioteca. Sono state effettuate delle riprese fotografiche delle situazioni ritenute le più interessanti al fine di rendere più chiara la situazione fitosanitaria del materiale ligneo e librario esaminato. Fig. 5 Colonnato che sostiene la passerella del 2 livello di scaffali

6 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria Risultati Sala Schedari Colonnato Le colonne antistanti alle scaffalaturee perimetrali del primo livello e che sorreggono la passerella del secondo livello, sono rivestite da listelli dii legno strettamente incollate tra loro per dare la forma cilindrica. Poggiano su una base b di sezione quadrangolare e terminano con un capitello finemente intagliato (fig. 5).. Sulla superficiee delle colonne si riscontrano nu- merosii fori di sfarfal- xilofagi, lamento di insetti attribuibili all'ordine dei Coleotteri e alla Famiglia degli Anobidi (figg.. 6 e 7). I fori sono la terminazione di gallerie che sono praticate dalle larve all'interno del legno per motivi i alimentari. La larghezza dellee gallerie Fig. 7 Particolare della precedente dipende dall'età della Fig. 6 Colonna con fori dii sfarfallamento di Coleotteri Anobidi larva: la larghezza l praticata dalla larva matura generalmente è di 2-3 mm; la lunghezza complessiva raggiunta durante l'intero sviluppo dell'insetto è, a seconda della specie, di cm. L'entità dell'attacco può considerarsi grave; per fortuna, però, l'azione meccanica di sostegno viene demandataa all'el- ementoo strutturale

7 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria 7 sottostante al rivestimento, che probabilmente è di natura metallica. In alcuni punti del colonnato le infestazioni da parte di Coleotteri Anobidi appaionoo di esseree tuttora attive. In I vari punti, infatti, è possibile rinvenire dei mucchietti dii rosura frammista ad escrementi, depositati sulle superfici piane che di trovano sotto dei fori da cui le larve espellono verso l'esterno il materiale che si trova all interno delle gallerie: infatti, le larve hanno l abitudine di mantenere le Fig. 8 mucchietto di rosura ed escrementi indicanti che proprie gallerie sempre pulite (fig. 8). l infestazione di Coleotteri Anobidi è inn atto Pedane Tutte le scaffalature perimetrali poggiano suu una pedana la cui alzata è mediamente di i cm 8. Siaa l'alzata che il ripiano calpestabile della pedana presensuperfici tano le uniformi e cioè prive di i fori o altre aper- Fig. 9 La pedana racchiude unn vano non aerato necessarie per creare ture, che sarebbero una ventilazione nel vano da loro socchiuso (fig. 9). In particolare, ogni tanto presentano delle fessurazioni dovute al ritiro naturale del legno l ma ciò non è sufficientee per una corretta aerazione.

8 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria Scaffala- ture del 1 livello Tra la pedana e il primo ripiano degli scaffali esiste un vano di alcuni centimetri di spessore. Tale vano è privo di fori o altro tipo di aperture e pertanto manca di una continua aerazionee (fig. 10). Tutti gli scaffali sono muniti di fondo, parallelo alle pareti Fig.. 10 Il vano tra la pedana e il primo ripiano degli scaffali è anch esso privo di continua aerazione murarie e distanti da questee di alcuni centimetri. I fondi, di legno massello, presentano in vari punti dei fori di sfarfallamento di Coleotteri Anobidi (fig. 11). Lee cornicette che adornano i varii ripiani presentano, in vari punti, segni evidenti dii attacco da parte di Coleotteri Anobidi. (fig. 12). Tali fori non sono frequentissimi, tuttavia la loro presenza Fig. 11 Fondi degli scaffali con numerosi fori di Anobidi deve far riflettere sulla necessità che non aumentino di numero e possano costituire focolaio per ulteriori infestazioni

9 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria 9 entomatiche non solo sul legno, ma anche sui libri di cui le specie xilofaghe sono ghiotte. Fig. 12 Altri fori della stessa Famiglia degli Anobidi sulle superfici s dei fondi I libri, nella maggiorr parte dei casi, si presentano in buonee condizioni di conservazione. Alcuni di essi, però, mostrano diversi attacchi entomatici principalmente localizzati a livello dei dorsi. Questi ultimi, infatti, sono costituiti da materiale organico (pelli, pergamene, colle di Fig. 13 Dorso di un libro con fori di Coleotteri Anobidi farina, ecc) molto m suscettibili all'attacco da parte di molti insetti In conseguenza di questi attacchi è facile trovare sui ripiani molti residui attribuibilii ad insetti responsabili di tale degrado. Fig. 14 Altri dorsi con fori e gallerie di Anobidi

10 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria 10 Fig. 15 Scaffalatura del 2 livello Scaffalature del 2 livello. Vi si accede da una scalettaa a chiocciola la cui entrata si trova agli angoli della Sala. La passerella del secondo livello originariamente era munita, nel lato esterno (figg.166 e 17), per tutta la sua lunghezza, di un rialzo ligneo largo circa 20 centimetri e alto circa cm 50; successivamente è stata aggiunta una ringhiera lignea, rustica e poco raffinata, probabilmente per motivi di sicurezza nei riguardi degli operatori. Fig. 16 Rialzo della passerella, nel lato l esterno, e sovrapposizione di una ringhiera lignea rustica

11 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria 11 Alcuni supporti lignei del rialzo (fig. 18), presentano in vari punti evidenti segni di attacco entomatico, riferibile a Coleotteri Anobidi. Lo stesso si osserva nella struttura della ringhiera rustica, forse non trattata preventivamente da alcuna sostanza protettiva. Fig.. 17 Ringhiera lignea rustica, vista dall esterno Fig. 18 Segni di attacco entomatico sui supporti del rialzo della passerella

12 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria 12 Le scaffalature in vari punti cedono il posto alle finestre a vetri (fig. 19).. Le finestree non appaiono a perfetta tenuta, per cui in certe occasioni entra acqua piovana. Al di sottoo delle finestre esiste un ripiano che contiene dei libri (fig. 20). Il fondo a parete di questo tracce ripiano presenta evidenti di infiltrazione di acqua, che potrebbe pregiudi- care la sanità del mate- riale cartaceo (fig. 21. Fig. 19 Lee scaffalature del 2 livello sono intervallate da ampie finestre Fig. 20 Al di sotto delle finestre spesso si trovanoo libri che potrebbero subiree danno dall acqua piovana che c passa sotto la finestra

13 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria 13 Fig. 21 Particolare della figura precedente per mettere in rilievo le tracce della d infiltrazione di acqua piovana Fig. 22 Segni di acqua piovana sul davanzale della finestra e su tetto dello scaffalee sottostante

14 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria 14 Fig. 23 L infiltrazione dell acqua piovana ha a provocato un danno direttoo alla parete lignea di uno scaffale Fig. 24 I libri a vista di questo scaffale sono in buone condizioni La stessa situa- riscon- zione sii tra in tutte le finestre (fig. 22). Le infiltrazioni di acquaa piovana in varii punti hanno in atto provocato un danno diretto anche alle pareti lignee delle scaffalature (fig. 23). In alcuni punti i lavori murari

15 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria 15 Fig. 25 Togliendo alcuni volumi, si osservano nel retro dei residui di terriccioo e calcinacci che possono provocare seri danni indiretti sui volumi per l insediamento di agenti biotici di degrado effettuati in vari periodi hanno determinato un accumulo di calcinacci tra i libri e il fondo che possonoo causare l'insediamento di infestazioni entomatiche e infezioni fungine (figg. 24, 25 e 26). Fig. 26 Particolare della precedente

16 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria 16 Fig. 27 Attacchi di Coleotteri Anobidi su alcuni fondi degli scaffali del 2 livello Fig. 28 Altri attacchi di Anobidi su alcuni fondi degli scaffali del 2 livello Anche i fondi delle scaffalature del secondo livello presentano in alcunii punti deglii attacchi di Coleotteri Anobidi (figg. 27 e 28).

17 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria 17 Fig. 29 Ornamento ligneo a livello della passerella deld 2 livello Fig. 30 Particolare del retroo dell ornamento ligneo, con fori di Anobidi L'ornamento ligneo posto a livello della passerella mostra molti fori di sfarfallamento di Coleotteri Anobidi (figg. 29 e 30).

18 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria 18 Fig. 311 Volumi in doppia fila per guadagnare spazio s I volumi in alcuni scaffali sono posti in doppia fila, possibilmente per guadagnare spazio (fig.( 31). Fig. 32 Scaffalatura del 3 livello con ringhiera metallica originaria Scaffalature dell 3 livello - Qui la passerella è fornita f dellaa ringhiera metallica originaria (fig. 32). La situazione fitosanitaria delle strutture lignee è simile a quella riscontrata per il 1 e 2 livello. In generale, la maggior parte dei volumi si presentano in discrete condizioni di

19 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria 19 conservazione. Non mancano, però, casi inn cui il degrado entomatico appare e grave, soprattutto a livello dei dorsi (figg. 33, 34, 35 e 36). Fig. 33 Volumi degli scaffali del 3 livello Fig. 34 Alterazioni biotiche sui dorsi

20 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria 20 Fig. 353 Degradazioni entomatiche a livello dei dorsi Fig. 36 Particolare delle figura precedente

21 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria 21 Fig. 37 Sala Lettura Fig. 38 Le colone di questa Sala sono di legno massello m Sala Lettura Colonnato Le colonne di questa Sala (figg. 37 e 38), a differenza di quelle q della Sala Schedari, sono costituite da legno tornito e non da listelli. Proprio per questo motivo sono più attaccate dai

22 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria 22 Coleotteri Anobidi. I fori di sfarfallamento di questi superfici delle colonne (figg. 39, 40, 41 e 42) ). insetti sonoo numerosi e diffusi in tutte le Fig. 39 Lee colonne mostrano numerosi fori di Coleotteri Anobidii Fig. 40 Particolare della precedente mostrante i fori entomatici

23 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria 23 Fig. 41 Tutte le colonne c presentano diffusi e numerosi fori di sfarfallamento Fig. 42 Particolare della precedente

24 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria 24 In una colonna, l'ultima del lato destro della Sala, si trovano segni di un grave attacco di Coleotteri Cerambicidi, rivelato dal rosumee che si trova al di sotto della superficie (figg. 43 e 44). Fig. 43 Colonna con attacchi di Coleotteri Cerambicidi Fig. 44 Particolare delle gallerie cerambicidiche ripiene di rosume farinoso

25 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria 25 Nella cornice di una base di una colonna si trovano segni di attacchi provocati sia da Anobidii che da Cerambicidi (figg. 45 e 46). Fig. 45 Cornice della base di una colonna attaccata sia da Cerambicidi che da Anobidi Fig. 46 Particolare della precedente

26 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria Pedane Le pedane lignee, diversamente da quanto osservato nella Sala Schedari, sono assenti. Al loro postosi trovanoo pedane in muratura, con alzata in marmo e superficie calpestabile in mattoni (figg. 47 e 48). Fig. 47 La pedana della Sala S Lettura è inn muratura, a differenza della Sala Schedari che è di legno Fig. 48 Particolare della pedana

27 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria Scaffalature del 1 livello - Al di sotto del primo ripiano r degli scaffali si trova un vano alto almeno 15 cm che è privo do qualsiasi foro o bocchette di aerazione,capaci di fare circolare l'aria adeguatamente alle esigenze della conservazione dell legno (fig. 49). Fig. 49 Vano sotto il primo ripiano degli scaffali, privo di aerazionee Fig. 50 Intercapedinee tra il fondo degli scaffali e la parete muraria, piena di calcinacci

28 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria 28 Fig. 51 Macchie di umidità nel fondo di uno scaffale s Come nella Sala Schedari, tutti gli scaffali sonoo muniti di fondo di legno massello che è parallelo alle pareti murarie e distante da queste alcuni centimetri. Alcuni fondi presentano attacchi di Coleotteri Anobidi,, testimoniati dai fori di sfarfallamento degli adulti. Le tavole dei fondi non sempre sono strettamente collegate tra loro. Questa circostanza fa rilevare che dietro tali fondi vi sono residui di calcinacci che occupano lo spazio tra fondi f e pareti, compromettendo la necessaria circolazione dell'aria (fig. 50). Alcuni fondi mostrano segni di umidità (fig. 51).

29 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria 29 Sulle superfici dei ripiani sono stati trovati numerosi insetti morti di colore rossastro, di forma globoidale e con zampe molto lunghe rispetto loro larghezza. Misurano circa 2 mm di lunghezza. All esamee di laboratorio sono risultati appartenere all ordine dei Coleotteri, alla famiglia Ptinidi e alla specie Gibbium psylloides, conosciuto come insetto ragno (fig. 52). Fig. 522 Gibbium psylloides, adulto I libri che sono contenuti sulle scaffalature del 1 livello si presentano generalmente in discrete condizioni di conservazione Scaffalature del 2 livello Si arriva alla passerella del 2 livello attraverso due scale a chiocciola, c situate al centro delle due pareti principali. Due porte indicano laa via di accesso. (fig. 53). La passerella è munita di ringhiera originaria in ferro battuto. Fig. 53 Alla passerella del 2 livello si accede da una porta centrale, attraverso una scala a chiocciola

30 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria 30 Fig. 54 Le scaffalature del 2 livello sonoo intervallate daa ampie finestre Fig. 55 Le finestre, non a perfetta tenuta lasciano l infiltrare l acqua piovana Come nella Sala Schedari, le scaffalature sono intervallate da ampiee finestre vetrate (fig. 54) Queste ultime non sono a perfetta tenuta, per cui in tutte è possibile trovare segni di infiltrazioni di acquaa piovana (fig, 55).

31 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria 31 Fig. 56 Telaio ligneo della finestra, marcito per l attacco di Carie bruna In delle una finestre l'acqua assorbita dal legno della finestra ne ha determinato la marcescenza e la rottura; per dirla con maggiore precisione, sul legno umido si sono insediati dei funghi che attaccano la celcausano lulosa e Fig. 57 Telaio ligneo della finestra, marcito per l attacco di Carie bruna la malattia del legno nota come carie bruna (figg. 56 e 57) che causa la disgregazione del legno e la sua perdita di tenuta meccanica.

32 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria 32 Le scaffalature sono appoggiate alle pareti, ma non a strettoo contatto; tra le une e le l altre si riscontra una distanza media dii 6-8 cm (fig. 58). Tale spazio, però, non è sempre libero; infatti, i in moltissimi casi,tale spazio è in parte occupato da residui di calcinacci e pietrisco (fig. 59). Fig. 58 Tra le pareti e il fondo dell armadio c è una distanza media di 6-88 cm Fig. 59 Tale spazioo è in parte occupato da calcinacci

33 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria 33 Fig. 60 Fiancata di uno scaffale del 2 livello Fig. 61 Fiancata di uno scaffale del 2 livello Le fiancate degli scaffali presentano (figg. 60 e 61). numerosi fori di sfarfallamento dii Coleotteri Anobidi

34 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria 34 Le cornicette che adornano i ripianii mostrano anch'esse i segni di un attacco degli stessi Coleotteri (fig. 62). Fig. 62 Cornicetta dei ripiani con attacchi di Coleotteri Anobidi Gli ornamenti lignei intagliati presentano spesso fori di Anobidi (fig. 63) ). Fig. 63 Ornamento ligneo con attacchi di Coleotteri Anobidi

35 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria 35 I libri, specialmente quelli più antichi, mostranoo diffusi attacchi entomatici, specialmente a livello dei dorsi (fig. 64 e 65). Fig. 64 Dorso di volumi attaccati da Coleotteri Anobidi Fig. 65 Altri dorsi con attacchi Anobididici

36 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria Insetti responsabili del degrado Dall esame dei fori di sfarfallamento, delle gallerie entomatiche, del rosume, degli esemplari di insetti interi e dei pezzi di parti di insetti è stato possibile accertare che gli attacchi riscontrati nella Sala Schedari e nella Sala Lettura della Biblioteca Comunale di Palermo sono da attribuire a Coleotteri delle Famiglie: a) Famiglia Anobiidae con le specie Anobium punctatum (De Geer) e Oligomerus ptilinoides Woll.; b) Famiglia Ptinidae con la specie Gibbium psylloides Czempinski; c) Famiglia Cerambycidae con la probabile specie Trichoferus holosericeus (Rossi) Anobium punctatum (De Geer) È un piccolo Coleottero che, allo stadio di adulto, misura da 2,5 a 5 mm di lunghezza. È di colore bruno rossastro coperto da una fitta peluria giallastra. Generalmente viene conosciuto col nome comune di tarlo dei mobili. L'adulto compare in genere alla fine di maggio-primi di giugno fuoriuscendo da un foro circolare di diametro da 1,5 a 2,5 mm. La femmina, dopo essersi accoppiata, depone uno-due uova per volta, per un totale di 15-40, su superfici rugose, nelle anfrattuosità, sulle superfici di testa scabre o, molto comunemente, nei vecchi fori di sfarfallamento. Evita di ovideporre su superfici lisce. Il ciclo completo, da uovo ad adulto, si svolge in uno o due anni, in relazione alle condizioni climatiche. Negli ambienti riscaldati si possono avere anche due generazioni in un anno. Attacca indifferentemente sia legni di conifere che di latifoglie. Si insedia sia nell'alburno che nel durame, anche se nell'alburno si riscontra più frequentemente, probabilmente per la presenza in questa zona di maggiore quantità si sostanze proteiche. E' da considerare come uno dei tarli più dannosi alle strutture e ai manufatti lignei Oligomerus ptilinoides Woll. È un piccolo Coleottero che allo stadio di adulto misura da 4 a 6 mm di lunghezza; è di colore bruno e di forma allungata, cilindrica. Attacca prevalentemente legni di latifoglie come

37 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria 37 noce, faggio, rovere, ecc. Generalmente compie il ciclo completo di sviluppo, da uovo ad adulto, in un anno. Le infestazioni in atto sono rivelate normalmente dal rosume che, fuoriuscendo dai fori, si ammucchia sulle superfici sottostanti. Può essere annoverato tra gli insetti più temibili per il legno lavorato Gibbium psylloides Czempinski. È un Coleottero di colore bruno-rossastro e di 2-3 mm di lunghezza. Comune nelle abitazioni, negli alberghi, nelle drogherie, nei molini, dove, per la lucentezza del corpo e la lunghezza delle zampe, viene chiamato Coleottero ragno. Si nutre di qualsiasi materia organica (derrate secche, cacao, semi, detriti organici, farina, cuoio, lana, cotone, collezioni botaniche e naturalistiche, insetti morti e anche vecchio legname). Generalmente sul legno non è dannoso, ma il suo ritrovamento può indicare la presenza di infestazioni da parte di insetti xilofagi i cui resti possono costituire un ricercato alimento. Gravi possono essere, invece, i danni sui libri specialmente a livello dei dorsi, per la presenza di colle e di materiale molto attrattivo come le pelli o le pergamene Trichoferus holosericeus (Rossi). È un Coleottero di dimensioni consistenti ( il maschio è lungo 1,3-1,9 cm e la femmina 1,8-2,3 cm) e di colore bruno-chiaro. La larva, di colore biancastro con lunghi peli rossicci, è apoda, sub-cilindrica e leggermente depressa; ha il capo profondamente incassato nel torace; a maturità può raggiungere 25 mm di lunghezza. Trichoferus holosericeus attacca di preferenza legno morto di latifoglie (soprattutto cerro, robinia, faggio, ontano, pioppo, noce e castagno), anche stagionato e già in opera. Gli attacchi da questo Cerambicide si verificano prevalentemente nei primi 80 anni di vita del legno; successivamente si riducono fortemente fino ad annullarsi dopo i 100 anni. Gli adulti compaiono da giugno ad agosto. Hanno abitudini crepuscolari e notturne. La femmina, che vive 2-3 settimane come il maschio, depone dalle 100 alle 200 uova Il ciclo biologico completo (da uovo ad adulto) mediamente ha una durata di 2-3 anni, ma può durare di più in dipendenza della bassa temperatura dell ambiente. T. holosericeus può essere annoverato tra i Coleotteri più pericolosi per il legno strutturale.

38 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria Altri agenti biotici di degrado In una finestra della Sala Lettura sono stati riscontrati attacchi di Carie bruna, una malattia causata da funghi lignicoli che attaccano la cellulosa, ma non attaccano la lignina; quest ultima, privata dall armatura costituita dalla cellulosa, diventa priva di coesione, friabile e che si sfarina al minimo contatto. La causa principale che determina la malattia è data dalla grande umidità del legno. Nel nostro caso è da imputare all'infiltrazione di acqua piovana. 5 - Considerazioni I risultati esposti inducono a fare alcune considerazioni: 5.1 Sono stati rilevati danni derivati da attacchi entomatici sulle strutture lignee delle Sale degli Schedari e di Lettura della Biblioteca Comunale di Palermo. Tali danni sono da attribuire prevalentemente a specie di Coleotteri delle Famiglie Anobiidae (Anobium punctatum e Oligomerus ptilinoides), Ptinidae (Gibbiume psylloides) Cerambycidae (Trichoferus holosericeus). 5.2 Le infestazioni nella maggior parte dei casi non appaiono attive. In alcuni casi, invece, l'attività è presente, sia per quanto riguarda gli Anobidi, che per i Ptinidi. 5.3 I danni nel complesso non sono da considerare molto gravi, ma in alcuni volumi, a livello dei dorsi, appaiono di una certa gravità e possono aumentare nel tempo se non vengono fermate le attuali infestazioni. 5.4 Si pone, pertanto, la necessità di effettuare una disinfestazione con mezzi a basso impatto per i volumi e per gli utilizzatori della Biblioteca, al fine di fermare il biodeterioramento soprattutto dei volumi di maggiore pregio. 5.5 Si rivela anche l opportunità di mettere in atto delle misure di salvaguardia al fine di evitare nuovi insediamenti entomatici e conseguente sviluppo di infestazioni, e tra queste misure, quelle tendenti a migliorare le condizioni ambientali. 6 - Suggerimenti Tenendo conto dei risultati dell indagine fitosanitaria e delle considerazioni fatte, possono darsi i seguenti suggerimenti ripresi da analoghe esperienze nel settore ( Liotta, 1991, 2000, 2002, 2003; Chiappini et al., 2001; Liotta et al.,2002): 6.1 Il materiale librario va rimosso dagli scaffali e va sottoposto a gassificazione con anidride carbonica, in ambiente circoscritto (cosiddette bolle). La utilizzazione di questi gas viene resa necessaria al fine di salvaguardare dagli effetti negativi che possono provocare altri gas

39 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria 39 tossici Dopo la disinfestazione il materiale librario va accuratamente spolverato e rimesso negli scaffali che nel frattempo sono stati restaurati, spolverati e disinfestati La temperatura nel periodo del trattamento deve essere superiore a 22 C perché il gas svolga al massimo la sua azione La durata del trattamento deve essere di tre settimane Durante il trattamento sarà cura dell impresa esecutrice dei lavori di verificare che il gas non scenda al di sotto del 60% del materiale gassoso presente nella bolla È indispensabile, durante le operazioni di disinfestazione, la stretta collaborazione tra il progettista e l operatore della disinfestazione I muri retrostanti le strutture lignee saranno trattati con una miscela acquosa a base di Chlorpyriphos microincapsulato alla dose di gr. 4 di principio attivo per litro di acqua. Analogo trattamento sarà fatto sul pavimento sottostante le scaffalature. Queste operazioni potranno essere rese possibili mediante opportuni accorgimenti che potranno essere concordati in fase esecutiva Le strutture delle scaffalature delle due Sale dovranno essere trattate con Protector N o con Xilamon o con altri prodotti fitosanitari a base di permetrina, alla dose di 250 cc di formulato commerciale pronto per l uso per metro quadro di superficie di sviluppo. Le modalità di distribuzione preferite sono quelle a pennello, ma potranno adottarsi altre modalità (a spruzzo o con siringature) a seconda delle necessità che scaturiranno nella fase esecutiva del restauro. Il trattamento verrà fatto in due tempi distanziati tra loro di almeno 48 ore per consentire una maggiore penetrazione del prodotto. 6.9 Per quanto attiene alle colonne, sia della Sala Lettura che della Sala Schedari, il trattamento contro gli Anobidi sarà quello di cui al punto precedente, ma sarà effettuato per siringatura dei fori presenti. Dopo il trattamento sarà opportuno chiudere i foro con prodotti cerosi per evitare che essi costituiscano rifugio di altri individui della stessa famiglia. Per quanto attiene all unica colonna attaccata da Cerambicidi, non sarà necessario effettuare alcun trattamento, in quanto la specie non è attiva, ma sarà solo necessario riempire i vuoti con materiale ceroso Tutto il legno di nuova introduzione subirà lo stesso trattamento di cui al punto 6.8.

40 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria Per quanto riguarda le misure di salvaguardia e conservazione, appare necessario, dopo avere eliminato tutto il terriccio ammassato nel retro delle scaffalature, creare dei comparti di aerazione sotto e dietro gli armadi perimetrali per consentire la circolazione dell aria che, partendo a bocchette collocate nell alzata della pedana, va a uscire al di sopra del tetto delle scaffalature È necessario creare delle aperture a livello dell alzata delle pedane e del vano inferiore al primo ripiano delle scaffalature del 1 livello. Tali aperture, o bocchette di aerazione, saranno di larghezza non inferiore a 100 cmq per metro lineare di alzata Sarà necessario realizzare un raccordo tra il primo, il secondo e terzo livello delle scaffalature in modo da favorire una canalizzazione migliore dell aria In ogni ripiano andranno praticati dei fori di diametro di cm 4, a distanza media di cm 50 l'uno dall'altro per favorire la circolazione dell'aria tra i ripiani. Bibliografia essenziale Liotta G Gli insetti e i danni del legno - Problemi di restauro. Nardini Editore, Firenze, pp Liotta G Insetti dannosi ai manufatti lignei. In: B. Baccetti, S. Barbagallo, L. Süss, E. Tremblay (coordinatori) Manuale di Zoologia agraria. A. Delfino Editore, Roma. pp Chiappini E., Liotta G., Reguzzi C., Battisti A Insetti e Restauro. Calderini Edagricole, Bologna, 260 pp., 376 figg. Liotta G., Rosa P., Agro A., Lambiase S., Laudani U Valutazione dell infestazione da insetti xilofagi. In: O. Ciferri e Coll. - Gli armadi lignei della Sacrestia Nuova della Certosa di Pavia. Ist., Lombardo di Scienze e Lettere. Milano. Liotta G Certosa di Milano: Agenti entomatici di degrado nella Sala Capitolare e misure di salvaguardia e conservazione. Atti delle Giornate del ChiBeC (Chimica dei Beni Culturali) su Il legno nella Storia e nell Arte. Pisa, 30 sett-1 ott Liotta G Gli arredi lignei della Certosa. Esame entomologico degli arredi storici e misure di salvaguardia e conservazione, pp In: AA.VV La Certosa di Garegnano in Milano. Silvana Editrice. Milano.

41 Biblioteca Comunale di Palermo SALA SCHEDARI e SALA LETTURA: Situazione fitosanitaria 41 Giovanni Liotta BIBLIOTECA COMUNALE DI PALERMOO SALA SCHEDARI e SALA LETTU URA Situazione fitosanitaria e metodiche di salvaguardia Palermo, aprile 2008

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