Una scuola di vela sul Lago Maggiore
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- Biaggio Romagnoli
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1 Una scuola di vela sul Lago Maggiore Politecnico di Milano Scuola di Architettura e Società Architecture AA Relatore: Scudo Giovanni Correlatore: Borella Giacomo Giano Filippo Wetzl Federica
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3 La tesi affronta il tema dello sport della Vela attraverso il progetto di una struttura dedicata all insegnamento e alla pratica di questa attività. L area considerata si trova poco a Nord rispetto al centro storico della città di Arona, sulla sponda meridionale del Lago Maggiore. Questo spazio vive oggi una condizione di totale abbandono, dove degrado e incuria vedono la fitta vegetazione di piante e arbusti fare da padrona. Il progetto recupera il precedente utilizzo dell area, quello di Scuola Vela appunto, e attraverso la realizzazione di nuove strutture più adatte a servire la cittadinanza, restituisce a questo spazio in attesa la sua vocazione ludico-didattica e la sua funzione di area pubblica. Infatti, in parallelo all installazione dell attività per l insegnamento dello sport della vela ai bambini, quest area manterrà diversi spazi accessibili al pubblico, liberamente fruibili in un contesto interamente riqualificato direttamente affacciato sul Lago. Nel dettaglio, la piattaforma di cemento esistente, residuo del distributore di carburante oggi dismesso, costituisce la base su cui poggiare la nuova volumetria, articolata in cinque diversi volumi dalle dimensioni contenute, posizionati su livelli differenti. La disposizione degli edifici lascerà uno spazio centrale aperto, l ambiente che accoglierà le diverse attività di terra legate all insegnamento della vela. La conformazione del progetto è il risultato di una serie di considerazioni legate a un attento utilizzo delle risorse energetiche offerte dal luogo e alle caratteristiche dell area, quali le differenti quote dei livelli, il possibile allagamento dovuto alle esondazioni e l ombra del grande pioppo bianco presente.
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5 1 Introduzione Una scuola di vela sul Lago Maggiore 5 La città di Arona Il territorio circostante 13 L area del Circolo Vela Basso Verbano Le quattro aree in concessione 21 La scuola vela Il progetto e le sue caratteristiche
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7 1 Introduzione Una scuola di vela sul Lago Maggiore
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9 Il nuovo progetto va ad inserirsi in un area dal carattere definito. Il rapporto tra qualcosa che esiste già e la nuova edificazione dovrebbe essere descritto dal luogo stesso. La nuova identità è determinata dalle regole e dal carattere del territorio, che solo in questo modo viene compreso, riconosciuto e valorizzato. Ogni porzione di area che si prende in considerazione è unica perché descritta da particolari caratteristiche; le condizioni fisiche, topografiche, climatiche, di ventilazione e di soleggiamento possono creare situazioni diverse. L identità di un luogo, quindi, detta le leggi per la nuova costruzione, e, allo stesso tempo, è parte attiva dell atto della progettazione. L ambiente può offrire svariate opportunità progettuali, piuttosto che regole inflessibili. Il rispetto per l ambiente e per il paesaggio vanno riconosciuti quali principi-guida, che si concretizzano solo quando le risorse naturali e la relativa produzione d energia che definiscono un progetto evitano gli sprechi, considerano le condizioni ambientali e, quando possibile, preferiscono l impiego di materiali locali. Il tendere alla sostenibilità, dunque, ci riporta al valore dell identità del luogo, alle sue peculiari regole insediative, alle invarianti ambientali, alle specificità del rapporto naturaleantropizzato. L approccio progettuale è quanto più possibile concreto e attento; si confronta con il committente per quanto riguarda il programma funzionale, le tempistiche d intervento e le intenzioni future. Inoltre, l atteggiamento che guida il progetto cerca di essere quanto più realista; dal punto di vista economico sembra essere maggiormente fattibile concentrarsi sulla piccola scala per rigenerare un ambiente urbano, piuttosto che puntare sulla costruzione di grossi interventi pubblici. L area è completamente accessibile e a disposizione della città, essendo dedicata ad una attività di insegnamento, che pur gestita da privati, è di valenza ed interesse pubblico. Le caratteristiche proprie del luogo, in particolare la sua accessibilità al lago, hanno fatto si che alcune funzioni e attività si sviluppassero naturalmente nel tempo; il progetto interviene rispettandole e mantenendole. Lo stesso sport della Vela, funzione principale del progetto, è testimone del rapporto, di rispetto che dovrebbe esistere tra l uomo e la natura, e il vantaggio di sfruttare quest ultima in modo continuo senza però alterarla o esaurirne le sue risorse. La barca a vela è il risultato tra l azione dell uomo, nel pensarla, costruirla, condurla e l azione del vento, che è una fonte inesauribile e continua di energia, le permette di muoversi in maniera pressoché illimitata. 3
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11 5 La città di Arona Il territorio circostante
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13 Arona è una città italiana situata sulla sponda piemontese del lago Maggiore; il territorio comunale, formato da 14 mila abitanti, si estende per più di 15 kilometri quadrati. Lo sviluppo della città è stato favorito dalla sua posizione sull importante asse del Sempione, che, collegando Milano a Briga, città svizzera, ha influito fortemente su tutto il territorio che attraversava. Il paesaggio circostante si contraddistingue per un carattere fortemente naturale. E costituito prevalentemente da bassi rilievi collinari. Queste altitudini vanno progressivamente degradando verso sud e verso est, in prossimità delle rive del lago. Le colline sono particolarmente ricoperte da boschi e vegetazione, che occupano fino a metà del territorio comunale. Infatti, solo un terzo del territorio è occupato da aree urbanizzate. la quota di 196 metri s.l.m., più di due metri sopra rispetto il valore medio di metri s.l.m. Innalzamenti contenuti del lago avvengono con frequenza maggiore, anche annuale, ma, finche non raggiungono il livello di metri s.l.m, di norma non provocano danni alle strutture della città. Per centinaia d anni il lago è stato un importante via di comunicazione tra la Svizzera e l Italia; le sue acque, infatti, stabiliscono un collegamento fino ai navigli milanesi. Molte cave di marmo, granito e sale, disposte sulle diverse sponde, hanno servito per anni i cantieri italiani, fornendo pregiati materiali. Inoltre, attraverso le acque del lago, le chiatte furono l unico modo per trasportare il tanto importante marmo di Candoglia, L ambiente lacustre sviluppa un microclima particolare: le temperature sono prevalentemente costanti, la pressione è meno elevata rispetto al clima marino, e l umidità risulta essere discreta. Il clima è, inoltre, caratterizzato da inverni freddi ma particolarmente nevosi, le estati sono caldo umide, con la presenza di sporadici temporali. La zona è molto piovosa, ciò comporta delle periodiche alluvioni con conseguenti esondazioni dell acqua. Negli ultimi trent anni sono avvenute otto esondazioni raggiungenti 7 Arona Milano Arona e la città di Milano
14 utilizzato per la fabbricazione del Duomo di Milano, dalla città di Baveno, luogo dell estrazione dalle cave, fino al cantiere. Il lago ha forti impatti ambientali e sociali sul contesto circostante a livello climatico, turistico e, ovviamente, sportivo. L ambiente lacustre è un elemento attrattivo e di supporto per numerose attività sportive, dal canottaggio alla vela, dalla pesca al nuoto. Rappresenta un luogo di aggregazione, che offre esperienze ricreative, ludiche e di relax, permettendo a molti di vivere e sperimentare il lago. Questo ambiente permette alle persone di svolgere tutte queste attività insieme, rendendo il muovere sociale più compatto, piacevole e unanime. L utilizzo delle barche come mezzo di trasporto e navigazione esiste fin dall antichità. Nel 1938 nasce la prima scuola dedicata all insegnamento della vela, alla quale ne succederanno molte altre. Sin da allora, infatti, hanno preso vita numerose scuole di vela, definendo una rete capillare e ben distribuita di siti lungo le sponde del lago. Le tipologie di questi luoghi sono differenti sia per quanto riguardo l organizzazione, la struttura e le attività praticate. La divisione principale dal punto di vista giuridico e funzionale viene fatta tra Circoli sportivi, Associazioni Sportive, Gruppi Agonistici e Scuole Vela. Queste entità, differenti sotto il profilo organizzativo, spesso possono collaborare all interno di strutture condivise, strutture che se non preventivamente designate allo scopo e accuratamente progettate, rischiano di non soddisfare bene né l una né l altra necessità. Le architetture dedicate variano dalle più semplici, formate, per esempio, da un prato per il rimessaggio e un bungalow, fino alle più articolate, che includono anche posti letto, cucine, e gru per tutte le attività di spostamento delle imbarcazioni in acqua. 8
15 I principali circoli esistenti da sud verso nord sono: Centro Nautico il Porticciolo, Castelletto Ticino Circolo Velico Lega Navale Arona, Arona Circolo velico Scuola vela squadra agonistica Circolo Velico Basso Verbano, Arona Scuola Vela squadra agonistica Lega Navale Meina Circolo velico Scuola vela Circolo della vela Ispra, Ispra Circolo velico Scuola vela squadra agonistica Associazione velica Monvalle, Monvalle Circolo velico Verbano Yacht Club, Baveno Circolo velico Circolo Velico Canottieri Intra, Verbania Circolo velico Scuola vela Circolo Velico Canottieri Intra Verbano Yacht club Associazione Velica Monvalle L.N.I. Meina Circolo Velico Basso Verbano Centro Nautico Il Porticciolo Circolo Nautico Caldè Circolo Velico Medio Verbano Circolo della Vela Ispra L.N.I. Arona Circolo Nautico Calde, Cladè Circolo velico Scuola vela squadra agonistica Circoli velici del Lago Maggiore 9
16 1. Piazza del Popolo 2. Il porticciolo antico 3. Lungolago Marconi 5. Corso Europa 4. Giardini pubblici 6. Percorso ciclo-pedonale 10
17 Arona e il percorso lungo lago 11
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19 13 L area del Circolo Vela Basso Verbano Le quattro concessioni demaniali
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21 L area di progetto è situata poco più a nord del centro storico di Arona, in una porzione di territorio perimetrato su un lato dal lago e sull altro dalla strada statale Sempione. Il contesto è caratterizzato da un uso del territorio prevalentemente residenziale; il tessuto risulta essere a bassa densità; sono presenti, infatti, molte aree verdi private. A sud-ovest, invece, il terreno inizia a salire in maniera considerevole, più di cento metri rispetto al livello del mare, con carattere boschivo. Le quattro aree in concessione Negli anni quaranta la piastra di cemento veniva usata come distributore a lago, del retrostante benzinaio affacciato sulla strada statale. La costruzione doveva servire come appoggio per il rifornimento delle imbarcazioni, piccole e grandi frequentanti le acque del lago. Questa funzione durò ben pochi anni, e la struttura, costruita su territorio demaniale, fu requisita. La licenza d uso fu accorpata con le licenze delle aree confinanti e venne data in concessione al Circolo Velico Basso Verbano, funzione sportiva importante per la città di Arona, rimasta attiva fino agli anni novanta. Le quattro concessioni demaniali, date in gestione al circolo, si estendono una di seguito all altra lungo la sponda del lago. La parte più a nord era adibita a parcheggio; si compone, quindi, di uno spazio aperto in parte pavimentato e in parte naturale. La successiva porzione era utilizzata come punto di rimessaggio, formata da una piastra ed un pontile in cemento armato, con accesso al lago. La terza concessione, situata più a sud, era il vero e proprio spazio dedicato alle strutture per lo sport; sono presenti due edifici, entrambi con funzione di ristorazione. Infine, la parte residenziale, che, però, non era sfruttata dai proprietari del permesso. Questi spazi sono attualmente caratterizzati da una condizione di abbandono totale a causa di alcuni imprevisti e interferenze legali e burocratiche; la vegetazione, composta da piante e arbusti sta lentamente occupando tutta la superficie, rendendola inagibile. Le recenti esondazioni, inoltre, hanno deteriorato ulteriormente le porzioni di area che risultano essere al livello dell acqua del lago Le quattro aree 15
22 Rimessaggio Magazzino L area del circolo velico Il progetto si concentra su una delle concessioni, quella che interessa la piastra di cemento. Scegliere di lavorare solo sulla piccola scala scaturisce da un atteggiamento quanto più concreto e realistico, sembra essere più fattibile realizzare un piccolo intervento privato, piuttosto che grossi progetti pubblici. Anche attraverso un colloquio con la committenza, è risultato più interessante dal punto di vista economico e della realizzabilità prevedere delle tempistiche d intervento diverse per le quattro aree. Il progetto si sviluppa entro i limiti dell area scelta con valenza autonoma, considerando però un ridisegno integrato che guardi ad una sistemazione futura dell intera superficie del circolo velico. La proposta prevede di trasferire l attività sportiva e d insegnamento nelle vicinanze dello scivolo in cemento, che permette alle barche l accesso al lago; mentre le funzioni di amministrazione, rappresentanza e ristoro si svilupperanno nell altra area. In passato, l area si presentava con un carattere chiuso e privato nei confronti della città. L intervento intende mantenere la stessa funzione precedente di circolo velico, ma, attraverso l integrazione di nuove strutture, cerca di restituire alla città degli spazi d interesse sociale. Tramite un intervento privato, quindi, viene rigenerato uno spazio pubblico. Ristorazione Locale bar Residenziale Masterplan attuale Chiosco Spazio comune Servizi Magazzino derive Magazzino cabinati Ristorazione Locale bar Residenziale Masterplan proposto Chiosco Spazio comune Servizi Magazzino derive Magazzino cabinati Porticciolo Ristorazione Segreteria Residenziale Masterplan futuro 16
23 Il collegamento con la città Il collegamento con la città avviene attraverso la statale Sempione, strada ad alto scorrimento composta da una carreggiata a doppia corsia di marcia priva di marciapiede. L unico modo di raggiungere l area di progetto è, quindi, tramite l utilizzo della macchina. Attraverso un nuovo percorso ciclopedonale è possibile stabilire una diversa connessione al centro cittadino, in modo tale da garantire e favorire un alternativa all uso delle automobili. Il percorso si aggancia al sistema pedonale che permette di percorrere tutto il lungolago della città di Arona. L intervento si sviluppa dall area di progetto fino ad una terrazza panoramica, situata sotto la Rocca Borromea. A causa delle dimensioni molto ridotte della strada statale, che non permettono l aggiunta di un marciapiede, il percorso si privato strada strada passerella servizi spazio aperto sviluppa su una passerella a sbalzo sul lago. La struttura in acciaio si attacca lateralmente alla strada, permettendo, così, la vista sull acqua e sul paesaggio di fronte. L area, pur essendo molto vicina al centro cittadino, risultava essere lontana a causa di un collegamento esclusivamente carrabile; renderla accessibile a tutti significa restituire alla città una funzione pubblica. privato 17 Situazione attuale
24 pazio aperto privato strada strada passerella privato strada strada terrazza panoramica spiaggia lago Il percorso ciclo-pedonale 18
25 19 L area
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27 21 La scuola vela Il progetto e le sue caratteristiche
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29 L area di progetto è ampia 550 metri quadrati, che si sviluppano in aree piane o inclinate. La sua configurazione è molto articolata; semplificandola nella forma di un rettangolo a nordest trova affaccio sul lago, a sudest sull area dedicata a un possibile sviluppo futuro, l accesso principale vicino al distributore esistente a sudovest e, infine, a nord-ovest si trova la superficie adibita a parcheggio. Riflessioni iniziali avviene tramite il terreno verde che, però, presenta un inclinazione molto maggiore rispetto all otto per cento. L accessibilità a qualsiasi tipologia di persona viene, quindi, garantita solo in maniera secondaria attraverso un percorso nell area adiacente. 12 mq m Le scelte progettuali devono essere, non solo inspirate, ma dettate dalle caratteristiche principali dell area presa in considerazione nel suo stato attuale, quali il possibile allagamento della piastra in cemento dovuto al salire dell acqua per le esondazioni, le differenti quote dei livelli in cemento e l ombra creata dal grande albero presente. Il progetto deve confrontarsi con un area molto frastagliata dal punto di vista delle quote altimetriche. Rispetto al livello strada la piastra in cemento si trova a una quota di meno due metri e cinquanta, e continua a scendere di altri due metri in altezza fino ad arrivare al livello dell acqua del lago. L accesso principale si trova a sud-ovest nell area di pertinenza del distributore; le scale esistenti in cemento colmano la differenza di quota tra il livello strada e l area in questione. L ingresso a nord-ovest, invece, m m m m m 150 mq 195 m m m m 195 m m m 217 mq m m m m m m m m m m m m Quote altimetriche e superfici Accessibilità all area 23
30 Durante un alluvione, il lago può avere una crescita di 120 centimetri in ventiquattro ore. Questo comporta la necessità di un attenta previsione meteorologica anche in accordo alla gestione delle dighe dei fiumi svizzeri di immissione, in particolare la diga Verzasca, ed informativa nei confronti della cittadinanza per affrontare al meglio le situazioni di eventuale emergenza. L area di progetto essendo direttamente a ridosso del lago è particolarmente sensibile a queste variazioni del livello lacustre. Il livello medio di guardia cittadino riguardo le esondazioni è 195 metri s.l.m., quota che corrisponde esattamente al livello d allerta per l area di progetto. Già a questa soglia, infatti, la parte del livello inferiore risulta essere sott acqua per buona parte. Se l acqua del lago sale ulteriormente, inonda gradualmente gli spazi fino ad avere l 80% della superficie totale sotto acqua; com è avvenuto durante l esondazione di dicembre Dunque, in concomitanza di particolari situazioni di vento forte e onda, anche gli innalzamenti meno rilevanti possono risultare dannosi m s.l.m m s.l.m m s.l.m m s.l.m m s.l.m. Stato di fatto +197 m s.l.m m s.l.m m s.l.m m s.l.m m s.l.m m s.l.m m s.l.m. esondazione dicembre m s.l.m m s.l.m m s.l.m m s.l.m m s.l.m m s.l.m m s.l.m. Esondazioni del livello dell acqua 24
31 Il materiale che prevale nello stato di fatto dell area è il cemento: nella parte centrale si trova un unica piastra inclinata, mentre a nord è presente un braccio che si estende sull acqua attraverso una piccola piattaforma sospesa. Il cemento risulta essere degradato, soprattutto in alcune parti, a causa della mancata manutenzione dovuta all abbandono dell area. Anche le parti verdeggianti non appaiono in buono stato; un terreno incolto sale raggiungendo la quota dei parcheggi verso il lato nord, mentre l altra zona verde, situata nell angolo sud-ovest, è caratterizzata dalla presenza di un pioppo bianco, dalle dimensioni imponenti. Con un altezza di venti metri e una chioma dal diametro tra i dieci e i quindici metri, l albero crea un ombra che, nei momenti di massimo ombreggiamento, ricopre la maggior parte dell area, lasciando al sole solo le parti prossime al lago. Il pioppo bianco, il cui nome specifico è populus alba, è un albero di origine mediterranea presente su tutto il territorio dal livello del mare fino ai mille metri. Il fusto è ramificato e definito da striature bruno-nerastre. Le foglie possono essere o del tipo palmato-lobato, oppure ellitticoallungato; in entrambi i casi appaiono verde opaco su un lato, e bianco e tomentoso sull altro. Ombreggiamento dello stato di fatto Il pioppo Quote altimetriche dell area 25
32 La vista sulla Rocca Borromea La vista sull ingresso 26
33 La piastra in cemento Il pontile esistente 27
34 Il progetto L intervento proposto, quindi, nasce in maniera quasi naturale come risposta al carattere del luogo. La nuova edificazione si compone di cinque volumi caratterizzati da scelte progettuali, morfologiche e tecniche differenti secondo la funzione svolta. Temi quali l orientamento, il soleggiamento, l illuminazione naturale, le schermature solari, i materiali e gli impianti, vengono declinati ogni volta in base all elemento considerato. Gli edifici si contraddistinguono per le dimensioni contenute; posti sul perimetro dell area, creano un recinto che si affaccia sullo spazio centrale, lasciando quanto più possibile superficie libera. Infatti, le attività di una scuola vela dedicata ai bambini, quali l insegnamento teorico, la preparazione delle barche, la pratica in acqua e un minimo di gioco e svago, si svolgono principalmente all aria aperta. I due volumi principali, inoltre, lasciano libero il piano terra elevandosi su una struttura di pilastri. Questa scelta deriva soprattutto dalla possibile esondazione dell acqua, che andrebbe a ricoprire quasi interamente tutta la piastra di cemento. Assonometria progettuale 28
35 29 Masterplan e sezione di progetto
36 Accessibilità Il progetto modifica l accessibilità dell intero lotto. L ingresso principale è situato nella parte ovest, così facendo si rende la scuola vela indipendente rispetto l altra area. L apertura nel muro di recinto rimane la stessa, una volta di pertinenza del benzinaio, ma vengono integrati nuovi elementi che evidenziano l ingresso. Un pergolato di legno crea una zona d ombra, attraverso le foglie e i rami delle piante rampicanti; ha il compito di relazionare l interno con l esterno, in quanto prosegue andando ad attaccarsi al volume degli spogliatoi. stesso. L aiuola, precedentemente esistente, viene sostituita con un nuovo pannello in legno, integrato con una porzione di verde. Nella parte sud viene mantenuta l apertura nei confronti dell altra area, in modo tale da poter permettere un collegamento quando anche questa riprenderà il Una panchina ed una struttura per il parcheggio di biciclette, inoltre, creano un nuovo spazio pubblico anche all esterno del perimetro Accessibilità all area Prospetto sud-ovest 30
37 suo funzionamento. Nella parte a nord verso il parcheggio, invece, si è dovuto intervenire in maniera più concreta. Verso il distributore è stata pensata una rampa carrabile, con pendenza del 20%, per rendere accessibile l intera area anche agli automezzi, per ipotetici lavori di manutenzione o per spostare le imbarcazioni. L ingresso pedonale è, invece, spostato verso la spiaggia; si crea, così, un sistema di relazione tra quest ultima, le scale di accesso e il nuovo volume del chiosco. I fruitori della spiaggia, in questo modo, potranno evitare di attraversare tutta l area per il raggiungimento di essa, senza rischiare di interferire con le attività sportive. Attraverso la nuova passerella di collegamento con la città si cerca di incentivare l utilizzo della bicicletta piuttosto che della macchina, sono previsti però otto parcheggi nella zona adiacente a questo ingresso. Tutto il perimetro viene, inoltre, provvisto di un nuovo di sistema di recinzione e cancelli per poter chiudere completamente l area durante le ore Vista dell ingresso principale 31
38 La piastra di cemento del vecchio distributore a lago, per quanto sia una struttura basamentale e senza ulteriori dotazioni, rappresenta un ottima piattaforma per l accessibilità al lago. I caratteri singolari del luogo e la sua posizione distaccata ma facilmente raggiungibile dal centro della città hanno determinato una serie di nuove attività legate all acqua, come la balneazione e la pesca. Con l innestarsi di questo progetto l accessibilità all acqua è mantenuta, poiché necessaria per l attività velica, ampliata e diversificata. L esistente scivolo viene utilizzato per la messa in acqua delle imbarcazioni. Il progetto di un nuovo pontile galleggiante, lungo il bordo principale, permette, invece, l ingresso in acqua per canoe e persone in maniera più facile, seguendo continuamente il salire e scendere del livello lacustre. La parte sporgente e rialzata del pontile in cemento, adeguatamente protetto da parapetti sui bordi laterali, diventa nella parte frontale un luogo per tuffarsi e divertirsi. Vista dall acqua Accessibilità all acqua 32
39 L edificio principale L edificio principale, posto a sud del lotto verso il lago, è dedicato alle attività comuni. La composizione è frutto di una stratificazione di pensieri e livelli che, a seguito di particolari necessità tecniche, ne dettano forma e morfologia. La pianta, rispettando le funzioni interne, si allarga leggermente verso il lago, in modo da ottenere una metratura maggiore e spazi più confortevoli nella sala comune. La forma del volume, oltre a una direzionalità verso il lago, è determinata dalla necessità di avere un ampia e regolare falda esposta a meridione per poter ottimizzare la produzione del impianto fotovoltaico e quello solare-termico m m Prospetto nord-ovest 33
40 Copertura in rame produzione di energia, acqua calda e raccolta acqua Struttura del tetto in travi di legno Distribuzione interna locale impianti Sistema di ombreggiamento passivo Parete con massa inerziale pannelli radianti a parete in argilla Rivestimento esterno in legno tecnica Shou-Sugi-Ban Parete a telaio reticolare portante Telaio solaio in legno lamellare aggancio a terra impianti Struttura rimessaggio riuso ponteggi Struttura portante di sopraelevazione acciaio autopassivante resistente all acqua L edificio si compone di una struttura di sei pilastri in acciaio autopassivante, e relativi controventi, che sopraeleva tutta la costruzione. Questa esile struttura risulta fondamentale nel distanziare la parte di edificio superiore dalla soglia di esondazione delle acque, che danneggerebbero ripetutamente e costosamente l edificio, con lunghi tempi e alti costi di ripristino degli ambienti in seguito a ogni innalzamento del lago. In questo modo, oltre ad allontanarsi dal livello lacustre, il terreno sottostante è reso libero e accessibile per una serie di attività e spazi secondari, creando uno spazio all aperto ma coperto e in ombra. La struttura di stoccaggio delle barche, infatti, in caso di esondazione, resiste all azione dell acqua, senza dover prevedere interventi di ripristino, se non una semplice pulitura. Al di sopra di questa struttura, un telaio in legno lamellare sostiene il solaio e il peso delle pareti perimetrali. Le pareti hanno una conformazione a telaio reticolare per sostenere lo sbalzo verso il lago, che rimane a vista nella facciata verso sud-est, in quanto sono presenti delle grandi aperture vetrate. L isolante presente all interno della sezione del telaio in legno è in canapa. Il materiale è stato scelto per le sue capacità di isolamento termico; infatti, seppur simile ai più comuni materiali isolanti, ha una capacità termica doppia rispetto a quelli minerali. Il valore aggiunto è la caratteristica di assorbire 34
41 e rilasciare gradualmente l umidità, mantenendo un corretto e salutare microclima negli ambienti interni, caratteristica molto importante in un ambiente cosi prossimo alle acque del lago. Più internamente si trova un cappotto di pannelli radianti in argilla, che, oltre a permettere il riscaldamento degli ambienti, costituisce la parte inerziale termica del edificio. La stratigrafia muraria è completata verso l interno da un rivestimento d intonaco e verso l esterno da una parete ventilata in doghe di legno trattate in cantiere con la tecnica Shou-SugiBan. Quest antica e semplice tecnica di origine giapponese rende le tavole sostanzialmente impermeabili, senza la necessità di altri trattamenti chimici, rendendole maggiormente resistenti al tempo. Il procedimento consiste nel bruciare superficialmente le tavole fino ad ottenere una carbonizzazione leggera del primo strato esterno, che le colora di nero; la tavola viene successivamente raffreddata, lavata e spazzolata con l acqua, rimuovendo la fuliggine di troppo. Le falde del tetto sono sostenute da una serie di capriate in legno e tiranti in acciaio. Il sistema di copertura, oltre ad avere la funzione di protezione dagli agenti atmosferici, ristabilisce, anche in maniera più primordiale, un rapporto col ciclo dell acqua e del sole. Attraverso l inclinazione delle falde, le acque meteoriche vengono deviate oppure raccolte in appositi contenitori. Il tetto, inoltre, ha la funzione di produrre energia o acqua calda, e di schermare e ombreggiare gli ambienti interni attraverso lo sbalzo. La copertura sporge in corrispondenza dell ingresso e del terrazzo rivolto a lago. Prospetto nord-est 35
42 pannelli isolanti in fibra di legno 6+6 cm Sezione prospettica dell edificio comune 36
43 L edificio ha il compito di ospitare le attività comuni. L ambiente più grande ha una superficie di 26 metri quadrati ed è provvisto di una cucina aperta; inoltre, si affaccia con una grande vetrata e una terrazza sul lago. Con pochi gesti l ambiente può cambiare configurazione rispondendo alle diverse necessità, come poter mangiare, insegnare, imparare, fare delle riunioni e organizzare degli eventi. E presente un piccolo spazio aperto di segreteria, da dedicare all amministrazione, nella zona d ingresso. Una parte dell edificio si sviluppa su due livelli: a quello sottostante si trovano il bagno, che è delle dimensioni necessarie per i disabili, nel rispetto delle normative, e un ripostiglio; mentre nel sottotetto viene pensato il locale dedicato agli impianti, raggiungibile attraverso una scala. Prospetto sud-est 37
44 Mangiare - 20 persone Mangiare - 20 persone proiettore proiettore Meeting - 12 persone Meeting - 12 persone lavagna lavagna Didattica - 20 persone Didattica - 20 persone Eventi - Eventi 30 persone - 30 persone 38
45 L edificio dei servizi L edificio dedicato ai servizi, anch esso rialzato su pilastri, si trova a nord ovest rispetto la piastra. Nelle tecnologie costruttive risulta essere simile all edificio principale. Le differenze sostanziali sono una struttura più leggera, in quanto non necessita massa inerziale, e un sistema di riscaldamento a pavimento. L aumento di temperatura avviene, così, più velocemente, in accordo con tempistiche di utilizzo saltuarie durante la giornata, tipiche di un ambiente spogliatoio. La morfologia dell edificio risulta essere differente rispetto al volume principale. La tipologia a shed risponde alle necessità di questa particolare funzione; permette, infatti, di ottenere un abbondante illuminazione da nord e l areazione interna, senza avere delle aperture dirette, che permettano la visuale dall esterno verso l interno. Il prospetto è comunque caratterizzato da alcune finestrature posizionate, però, in corrispondenza del corridoio. Inoltre, sul lato sud è presente un ulteriore apertura, che permette la ventilazione incrociata tra gli ambienti. Anch essa è, però, schermata dalla vista esterna attraverso delle doghe in legno verticali ed oblique che riprendono con continuità colore e materiale del rivestimento della facciata. La conformazione delle falde permette la raccolta delle acque meteoriche, per un riuso delle stesse per l irrigazione del verde e per le acque grigie dei bagni. Lo spazio al piano terra ospita una semplice struttura per ritirare le canoe e permette l eventuale accesso, tramite la rampa, alle autovetture m m 39
46 La conformazione del volume indica la presenza di due ambienti con la stessa disposizione interna, uno dedicato alle femmine, e l altro ai maschi. Internamente gli spogliatoi, dalla superficie di 13 metri quadrati l uno, sono formati da uno spazio docce, un bagno e un posto dove potersi cambiare. Il locale per gli impianti, questa volta, è posto all esterno, chiuso da una struttura in legno che si aggancia al porticato in travi di legno. Pianta dell edificio dei servizi Prospetto sud-ovest 40
47 pannelli isolanti in fibra di legno 8 Sezione prospettica dell edificio dei servizi 41
48 Il chiosco, il magazzino e il montacarichi Un piccolo chiosco in legno trova luogo al limite del braccio in cemento, posizionandosi direttamente nel terreno. Grazie alle funzioni che contiene, uno spazio per cambiarsi e uno dove lasciare le sdraio, risponde alle necessità della spiaggia adiacente. In questo modo si cerca una relazione tra il nuovo costruito e l esistente, migliorandone le dotazioni in modo tale che sia sfruttato maggiormente. Il braccio in cemento esistente viene integrato e arricchito da una struttura pergolata in legno. Le vele delle imbarcazioni riutilizzate vengono agganciate alla struttura, creando delle zone d ombra, e rendendo, così, più vivibile questo spazio. Prospetto nord-est 42
49 fronte e sullo spazio centrale. Tra i due edifici rialzati si sviluppa la struttura dedicata al magazzino, che si estende per 30 metri quadrati; al suo interno sono organizzati gli spazi per sistemare l attrezzatura sportiva, come le vele, i timoni, le derive, gli alberi, per stendere i vestiti tecnici e ordinare la legna. Dovendo essere un luogo di facile accessibilità, per poter prendere e spostare il materiale diverse volte, viene progettato al piano terra. Per rispondere al problema dell acqua, il materiale che lo compone è l acciaio; delle aperture a tutta altezza in griglia metallica permettono alla struttura di poter essere completamente aperta verso lo spazio centrale, in modo tale da poter essere sfruttato nel miglior modo. La copertura dell edificio diventa una terrazza e l accesso principale all edificio comune. Grazie all ombra prodotta dal grande pioppo, risulta essere uno spazio piacevole dove poter mangiare, rilassarsi o seguire delle lezioni. Inoltre, è presente un ulteriore spazio, a sbalzo, che, essendo a un livello più basso rispetto la terrazza vera e propria permette di abbassare la linea del parapetto, garantendo una miglior visuale sulle montagne di Nel volume della terrazza s inserisce l elemento rappresentante lo snodo dell accessibilità verticale, soprattutto per le persone diversamente abili. Un ascensore montacarichi permette di raggiungere i vari livelli dell area. La struttura, come il magazzino, in quanto si sviluppa dal piano terra, è in acciaio e griglia metallica, permettendo di avere una visione continua sull area e contrastare l elevata altezza con un senso di leggerezza. 43
50 Tema energetico Anche per quanto riguarda il tema energetico, gli edifici funzionano in un unico sistema, collaborando per tendere a un impianto autosufficiente, equilibrio tra produzione e energia consumata, nel rispetto dell ambiente e del paesaggio. Oltre all impiego di materiali locali, gli impianti proposti sfruttano le risorse naturali per la creazione di energia: attraverso il sole vengono prodotte elettricità e acqua calda, il vento produce ulteriore elettricità e, infine, viene raccolta l acqua piovana. Nello specifico, l impianto fotovoltaico e quello solare termico vengono disposti sulla falda dell edificio comune, in quanto questo risulta essere l unico completamente al sole dell intero complesso. La falda è inclinata di 22 gradi rispetto al piano dell orizzonte, per favorire il soleggiamento estivo. La superficie totale degli impianti è di 47 metri quadrati, di cui 17 mq per vengono dedicati ai pannelli solari termici, e i restanti ai fotovoltaici. L impianto solare funziona attraverso dei collettori piani, che trovano un buon compromesso tra costo e rendimento, con impianto a circolazione forzata dell acqua, in quanto il serbatoio del pannello è posto più in basso. Il dimensionamento è stato fatto per eccesso basandosi sul numero di persone che si preveda utilizzino la struttura. Un metro quadro di pannello solare soddisfa il fabbisogno quotidiano medio di acqua calda per due persone; quindi, per venti persone avrò bisogno di dieci metri quadrati di pannelli. Per quanto riguarda, invece, il riscaldamento, ogni dieci metri quadrati di edificio necessitano un metro quadrato di pannelli, quindi per settanta metri quadrati totali, tra edificio comune e dei servizi, saranno necessari sette metri quadrati di solare. pannelli fotovoltaici pannelli solari spazio impianti Vista sulla copertura degli impianti Disposizione degli impianti 44
51 L impianto fotovoltaico utilizza dei pannelli con moduli monocristallini, che producono ognuno circa 350 watt di picco in condizioni ottimali. Con il posizionamento di trenta metri quadrati di pannelli vengono erogati/ forniti circa 7000 kilowatt orari annui. Una famiglia di tre persone consuma in media sui 3000 kilowatt orari annui, ma, poiché la funzione svolta è diversa da quella residenziale, i consumi di energia saranno diversi. Il sistema fotovoltaico è integrato, all occorrenza, dalla rete elettrica. Il solare fotovoltaico, invece, collabora con una termocucina a legna, provvista di piano cottura e forno, e con la pompa di calore acqua-acqua, che integra nei mesi invernali il riscaldamento a pannelli radianti. Nell edificio comune sono previsti dei pannelli radianti in argilla a parete, in modo tale da aumentare la massa inerziale del pacchetto murario; mentre, invece, nell edificio dedicato ai servizi il riscaldamento è posto a pavimento, poiché le necessità sono diverse. Grazie ad un attento posizionamento delle aperture, in entrambi gli edifici avviene l aerazione naturale. L edificio degli spogliatoi, diviso in due ambienti chiusi all intero, è provvisto di una grata nel muro, che permette la ventilazione incrociata attraverso tutto il volume. Aerazione naturale RETE ELETTRICA SOLARE TERMICO FOTOVOLTAICO POMPA DI CALORE WC PANNELLI RADIANTI A PAVIMENTO WC SERBATOIO PANNELLI RADIANTI IN ARGILLA A PARETE TERMOCUCINA Funzionamento del sistema degli impianti 45
52 La scelta di utilizzare un sistema di produzione di energia eolica nasce da ovvi, e già largamente discussi, motivi legati alla rinnovabilità delle fonti energetiche. Inoltre, questa decisione proviene dal tema dello sport della vela stesso, il cui principale elemento è il vento, che offre una fonte di energia continua che, se adeguatamente controllata, permette di spostarsi per un numero di kilometri infinito. Risulta essere, dunque, un ulteriore occasione per smuovere la coscienza collettiva nell ottica d intensificare l attuale sviluppo sostenibile. Per quanto utilizzino e trasformino la stessa energia meccanica, la vela e gli impianti eolici necessitano intensità di vento ben differenti; dove inizia un punto critico d intensità del vento per la conduzione di una barca, inizia la curva di potenza ottimale per la produzione di energia elettrica. La scelta dell impianto è stata dunque direzionata rispetto al microeolico, piccole turbine eoliche che sfruttano tecnologie, proprietà ed effetti fisici differenti (effetto venturi) funzionando in modo efficiente anche con venti meno intensi. L impianto scelto per soddisfare questo principio si compone di una mini-turbina eolica, di 198 centimetri di diametro, che si differenzia dai tradizionali impianti a tre pale. Le sei pale curve determinano, infatti, la sua forma sferica. La curvatura sfrutta lo stretto passaggio del vento tra le pale, determinando un accelerazione dell aria che le attraversa, consentendo anche con venti molto deboli (2m/s) di produrre energia con una buona curva di potenza. Riuscendo a soddisfare le esigenze energetiche alla piccola scala, questo impianto risulta, quindi, essere particolarmente adatto nella zona di Arona, in quanto caratterizzata da venti principalmente deboli. Vista sull impianto idrico 46
53 I volumi, attraverso la loro forma e la sporgenza delle falde, proteggono dal sole gli ambienti interni. Infatti, nell edificio dei servizi la tipologia del tetto a shed permette un abbondante illuminazione, evitando, però, il soleggiamento diretto. Nell edificio comune, invece, le coperture rivolte a nord-est e sud-est proteggono la facciata e gli interni grazie allo sbalzo. Il prospetto rivolto a sud-ovest, inoltre, si compone di un sistema di parapetti in legno che scherma ulteriormente l entrata del sole. Attraverso l inclinazione delle falde del tetto viene raccolta, quasi interamente, l acqua piovana. Con un effetto positivo sull ambiente, l acqua viene riutilizzata per l irrigazione del verde, per le acque grigie dei servizi igienici e per il risciacquo delle imbarcazioni. Soleggiamento WC WC Ciclo dell acqua piovana 47
54 Goniometro di ombreggiamento Diagramma solare polare Diagramma solare polare latitudine 45 A 21 Giugno B 21 Luglio - Maggio C 21 Agosto - Aprile D 21 Settembre - Marzo E 21 Ottobre - Febbraio F 21 Novembre - Gennaio G 21 Dicembre α ß Prospetto sud-est a= 34 ß = 60 α ß Prospetto nord-est a= 44 ß = 73 48
55 49
56 50
57 51
58 52
59 53
60 54
61 Bibliografia Atelier Bow-Wow, (2010), Behaviorology, Rizzoli International Publications, New York Atelier Bow-Wow, (2008), Graphic Anatomy, TOTO Publishing, Tokyo Comune di Arona, (1998), Piano regolatore generale comunale, DGR n.22 del 2 novembre 1998 Comune di Arona, (2000), Regolamento edilizio, DCC n.38 del 26 maggio 2000 Del Priore Francesco, Valsesia Teresio, (2000), Il Locarnese sott acqua, Armando Dadò Editore, Locarno Dossena Giampaolo, (1985), I Laghi della Lombardia, Fratelli Alinari editore Fabbrizzi Fabio, (2010), Progettare con il paesaggio, nuova casa dello sport a Pelago, Alinea Editrice, Firenze Ishigami Junya, (2010), Another scale of architecture, Art Data, Seigensha, Kyoto Magnaghi Alberto (2000), Il progetto locale, Bollati Boringhieri editore, Torino Mioni Angela (a cura di), (2008), Cominciare dai bambini. Un progetto di Giancarlo De Carlo e Associati, Skira; Milano Rudofsky Bernard, (1987), Architecture without architects, A short introduction to non-pedigree architecture, University of New Mexico Press, Albuquerque, U.S.A. Sturzebecher Peter, Ulrich Sigrid, prefazione di Frei Otto, (2002), Architecture for sport: new concepts and International projects for sport and leisure, Wiley- Academy, Chichester Virginia McLeod, (2010), Dettagli di architettura in legno, Logos, Modena 55
62 Sitografia Riviste consultate afasiaarq.blogspot.com altalex.com archdaily.com biodiversipedia.it comune.arona.no.it dezeen.com divisare.com domusweb.it hicarquitectura.com Abitare 541 (2015) area chile (2014) area 128 informal community (2014) casabella, aprile 2015 legnoarchitettura 17 (2014) legnoarchitettura 15 (2014) Lotus 152 (2012), Capability in Architecture Lotus 151 (2012), Italian Theory Lotus 140 (2009) - Sustainability? home-energy.com it.climte-data.org lascialascia.com leobodner.it rhomefordencity.it studioerrantearchitetture.com supercake.it 56
63 57
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