L azione del Ministero dello sviluppo economico. febbraio-dicembre dicembre 2014

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1 L azione del Ministero dello sviluppo economico febbraio-dicembre dicembre

2 L azione del Ministero dello sviluppo economico in cifre febbraio-dicembre 2014 I temi dell azione del Ministero: 1. Taglio della bolletta elettrica delle PMI del 10% 2. Ricerca, sviluppo e innovazione industriale 3. Ripensamento del sistema di incentivi alle imprese 4. Crescita dimensionale e consolidamento finanziario delle imprese Approfondimenti sugli strumenti di azione del Ministero: Nuova Sabatini, Start-up innovative, Smart&Start, Ricerca&Sviluppo, Corporate bond 2

3 1. Taglio del 10% della bolletta elettrica delle PMI Misura DL 91/2014 Benefici per le PMI nel 2015 e oltre Caratteristiche > 5% oneri sull energia consumata da RIU, SEU e SEESEU; oneri GSE, rimodulazione incentivi impianti >200kW; cancellazione sconti a dipendenti società elettriche; riduzione costi elettricità isole minori non interconnesse; rimodulazione tariffe RFI; semplificazioni; spalmatura volontaria incentivi per impianti da fonti rinnovabili non FV Risparmio stimato 723 mln Taglio bolletta elettrica PMI DL 91/2014 Benefici per le PMI solo 2015 Altri provvedimenti PMI e singoli consumatori (2015 e oltre) > Effetto una tantum 2015 erogazione acconto conguaglio > Trasferimento al MiSE rimborso A2; atto di indirizzo AEEGSI su interrompibilità; risoluzioni CIP &; Atto di indirizzo su Vaticano 530 mln 398 mln Altri provvedimenti PMI e singoli consumatori (solo 2015) > Meno certificati verdi ritirati (una tantum) 221 mln TOTALE RISPARMI milioni di euro ESEMPIO Le PMI connesse in bassa tensione risparmieranno il 9,7% della bolletta annuale, con un calo dei costi di circa annui Il risparmio sale ulteriormente (11,3%, corrispondente a annui) per le PMI connesse in media tensione 3

4 2. Ricerca, sviluppo e innovazione industriale Misura Strumento Fondi Caratteristiche Ricerca, Sviluppo e Innovazione (R&S) Credito d'imposta per attività di R&S («sbloccato con la l. di stabilità») Patent box (l. di stabilità») Nuova Sabatini > Credito d'imposta > Agevolazione fiscale > Finanziamento agevolato 2,34 miliardi Stima di 200 mln annui 191,5 mln (con plafond di 2,5 miliardi rifinanziabile fino a 5) > Il credito d'imposta è nella misura del 25% delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati nel triennio > Per i costi connessi al personale altamente qualificato impiegato in attività di R&S e i costi della ricerca svolta con università, organismi di ricerca, altre imprese (comprese start-up), il credito d'imposta è maggiorato al 50% > Esclusione dal reddito complessivo del 50% dei redditi derivanti da utilizzo diretto/ indiretto di opere dell ingegno, brevetti industriali e marchi d impresa > Contributo in favore delle Pmi per coprire parte degli interessi a carico delle imprese sui finanziamenti bancari concessi (fino al 31 dicembre 2016) tra e 2 mln > Tali finanziamenti bancari utilizzano un plafond di risorse costituito presso CdP > Riguarda investimenti in macchinari, impianti, beni strumentali e attrezzature nuovi di fabbrica a uso produttivo, nonché investimenti in hardware, software e tecnologie digitali > L'arco temporale è esteso a 5 anni > Il credito d'imposta è riconosciuto fino a un massimo annuale di EUR 5 mln per ciascun beneficiario > Le spese annuali per attività di ricerca e sviluppo devono essere almeno pari a > Possono beneficiarne tutte le imprese, indipendentemente dal fatturato > Comprende i marchi d'impresa e lo sviluppo intra-company fra parti correlate > Al 24 dicembre sono state presentate domande a banche o intermediari finanziari. > Sono già stati deliberati interventi pari a di finanziamento di Cassa Depositi e Prestiti (oltre 74 mln di contributi MiSE). > L investimento medio è di "Guidi Padoan" > Credito d'imposta 1,2 miliardi > Credito d'imposta del 15% sugli investimenti aggiuntivi in beni strumentali alla produzione effettuati tra il 25 giugno 2014 e il 30 giugno 2015 > Il calcolo si effettua sull'eccedenza rispetto alla media degli ultimi 5 anni, potendo escludere l esercizio con l investimento maggiore > Vale ai fini IRES e IRAP 4

5 3. Ripensamento del sistema di incentivi alle imprese Misura Strumento Fondi Caratteristiche Politica industriale per lo switch-on tecnologico del Paese D.M. Agenda digitale italiana D.M. Industria sostenibile Smart&Start 2.0 Primo Bando R&S su Fondo Crescita Sostenibile > Finanziamenti agevolati > Contributi diretti > Finanziamenti agevolati > Contributi diretti > Finanziamenti agevolati > Contributi diretti 150 mln 250 mln 220 mln > Finanziamenti agevolati pari al 60% per le PMI e al 50% per le GI e contributo diretto alla spesa fino al 15% per le PMI e fino al 10% per le GI, per progetti tra 5 e 40 EUR m, di durata non superiore a 36 mesi > Finanziamenti agevolati pari al 60% per le PMI e al 50% per le GI e contributo diretto alla spesa fino al 15% per le PMI e fino al 10% per le GI, per progetti tra 5 e 40 EUR m, di durata non superiore a 36 mesi > Potenziamento e riordino della legislazione nazionale sulle start-up > L importo massimo finanziabile è compreso tra 500 mila euro a 1,5 milioni > Progetti in Nano-elettronica / fotonica, Comunicazione ottica e senza fili, Internet delle cose, Cloud, Big data, Social media e Cyber security > Progetti in Micro / Nano-elettronica, Nanotecnologia, Fotonica, Materiali avanzati, Sistemi avanzati di produzione, Bio-tecnologia industriale > E previsto un finanziamento a tasso zero da restituire in 10 anni che potrà arrivare fino al 70% dell investimento complessivo (tale percentuale potrà arrivare all 80% qualora si tratti di start up costituite esclusivamente da donne o da giovani) 300 mln > Imprese singole (anche grandi) o raggruppamenti di massimo 3 soggetti > Spese ammissibili comprese tra 800 K e 3mln > Settori tecnologici individuati nel programma quadro comunitario Horizon 2020 > Obiettivo: promuovere l innovazione attraverso la concessione di contributi a progetti di ricerca e sviluppo di durata compresa tra i 18 e i 36 mesi 5

6 4. Crescita dimensionale e consolidamento finanziario delle imprese Misura Crescita dimensionale e consolidamento finanziario ACE (Aiuto alla Crescita Economica) Minibond Liberalizzaz. del credito Private Debt Strumento > Agevolazione fiscale > Agevolazione fiscale > Eliminazione vincoli > F-o-f Private Debt Fondi 420 mln Garanzia pubblica di 50 mln (elevabile a 100) Caratteristiche > Incentivo alla capitalizzazione delle imprese al fine di riequilibrare il trattamento fiscale tra le imprese che si finanziano con debito e quelle che si finanziano con capitale proprio > Il beneficio è a valere su IRES e IRAP > Super ACE per le società che si quoteranno in borsa con un rafforzamento del 40% dell entità fiscale del beneficio per tre anni > La disciplina dei titoli emessi dalle società non > Estesa la deducibilità degli interessi passivi quotate (anche PMI) è stata equiparata a quella > Estesa la deducibilità dei costi di emissione prevista per le società quotate > Estesa l esenzione della ritenuta alla fonte sui proventi corrisposti ai detentori dei titoli > Intervento del Fondo Centrale di Garanzia esteso anche all emissione di minibond sottoscritte da fondi di credito > Allargata ai fondi di credito, compagnie di assicurazione e società di cartolarizzazione la possibilità (in precedenza riservata alle banche e agli intermediari finanziari) di erogare direttamente credito alle imprese 250 mln > Il fondo interviene come fondo di fondi mediante la sottoscrizione di quote di fondi di debito PMI promossi da iniziative private > Obiettivo: favorire la diversificazione delle fonti di provvista e perseguire l effetto leva di moltiplicazione delle risorse impiegate a supporto delle PMI > In 6 mesi, si sono avute 84 emissioni (per un totale di quasi 4,8 mld) così distribuite: 66 emissioni di minibond da parte di PMI (per un totale di 679 mln) e 18 emissioni di grandi imprese (per un totale di oltre 4 mld) > Eliminata la ritenuta d acconto sui finanziamenti a medio-lungo termine erogati alle imprese da parte di banche, compagnie di assicurazione e fondi di credito fiscalmente localizzati nell UE e senza residenza fiscale in Italia > Attuale dimensione del fondo: 250 mln > Dimensione target del fondo pari a 500 mln (hard cap di 600 mln ) > Quota sottoscritta da CDP pari a 250 mln 6

7 Ulteriori interventi: accesso al mercato dei capitali Ambito Credito Caratteristiche Il DL Competitività ha ampliato i canali di accesso al credito per le imprese. È stata: Allargata alle compagnie di assicurazione, ai fondi di credito e alle società di cartolarizzazione la possibilità di erogare direttamente credito alle imprese, in precedenza riservata esclusivamente alle banche e agli intermediari finanziari. Eliminata la ritenuta d acconto sui finanziamenti a medio-lungo termine erogati alle imprese da parte di banche, compagnie di assicurazione e fondi di credito fiscalmente localizzati nell UE e senza residenza fiscale in Italia Finanza di impresa Obbligazioni A partire dal primo DL Sviluppo del 2012, sono state adottate una serie di misure che hanno reso possibile l accesso al mercato dei capitali anche ad emittenti in precedenza sostanzialmente esclusi, a causa di vincoli civilistici e fiscali. In particolare, la disciplina dei titoli emessi dalle società non quotate è stata equiparata a quella prevista per le società quotate, attraverso l estensione: della deducibilità degli interessi passivi della deducibilità dei costi di emissione dell esenzione della ritenuta alla fonte sui proventi corrisposti ai detentori dei titoli Allo scopo di allargare il mercato di questi titoli, il DL Destinazione Italia ha ammesso le obbligazioni emesse da società non quotate, i relativi titoli cartolarizzati, nonché le quote dei fondi che investono prevalentemente in tali obbligazioni, tra gli investimenti ammissibili per le compagnie di assicurazione e per i fondi pensione Garanzie Attraverso un decreto MISE-MEF che ha dato attuazione ad una misura del DL Destinazione Italia, è stata resa operativa la concessione di garanzie del Fondo Centrale sui mini-bond, sia su singole emissioni sia su portafogli di titoli Il DL Destinazione Italia ha esteso la possibilità di costituire un privilegio speciale sui beni mobili destinati all esercizio dell attività di impresa, precedentemente previsto solo per i crediti bancari, anche a garanzia dei titoli obbligazionari. Le imprese che intendono emettere bond possono così evitare il ricorso a forme di garanzia alternative quali le ipoteche immobiliari È stata anche rimodulata in senso agevolativo la fiscalità indiretta sui finanziamenti garantiti (credito e bond) 7

8 Gli strumenti: la «Nuova Sabatini» (1/2) Di cosa parliamo Il profilo delle imprese Istituito con il decreto Del Fare (69/2013), lo strumento agevolativo è volto a favorire e rendere più vantaggioso l accesso al finanziamento di investimenti in macchinari e beni strumentali nuovi (anche hardware, software e tecnologie digitali) La misura prevede: la costituzione presso Cdp di un plafond di risorse fino a 2,5 Mld finalizzate alla concessione di finanziamenti alle PMI la concessione da parte del MiSE di un contributo per abbattere gli interessi a carico delle imprese (stanziati 191,5 Mln) la possibilità di beneficiare della garanzia del FCG per le PMI fino alla misura massima prevista dalla normativa vigente dell 80% l importo dei finanziamenti è compreso tra 20mila e 2 Mln euro Distribuzione delle domande nelle regioni italiane La risposta delle imprese è stata ancor più favorevole delle attese domande così distribuite: Territorio: il 67% proviene dal Nord Italia (territorio che ospita il 51% delle imprese extra-agricole totali) il 20% dal Centro (22% delle imprese italiane) il 13% dal Mezzogiorno (27,8% delle imprese totali) Dimensioni: il 43,9% delle domande è attribuibile alle piccole imprese (10-49 addetti) il 27,2% alle micro imprese (0-9 addetti) il 28,9% alle medie ( addetti) 8

9 Nuova Sabatini (2/2) Qualche dato e primi elementi di valutazione Grande successo: al 24 dicembre sono state presentate, in soli 9 mesi, domande, che hanno quasi esaurito l intero plafond disponibile Le domande sono relative a circa 1,4 miliardi di euro, a cui corrisponde un contributo MiSE pari a circa 107 Mln Gli interventi già deliberati sono 3.681, per Mln e 74 Mln bdi contributo MiSE L investimento medio deliberato è di Quasi il 58% delle domande riguarda l industria, il 29,5% il settore dei servizi (di cui il 12% afferente al commercio), il 4,9% le costruzioni, il 5,8% l agricoltura L efficacia della Nuova Sabatini è rafforzata dall entrata in vigore della Guidi-Padoan, il credito d imposta pari al 15% di cui le imprese godranno fino al per acquisti di beni strumentali in misura incrementale rispetto a quanto fatto negli ultimi 5 anni Il combinato disposto delle due misure, come evidenziato in una recente analisi del Centro Studi e Cultura di impresa su dati Oxford Economics (Global Machine Tool Outlook, Ottobre 2014), è in grado di assicurare un forte impulso al ciclo degli investimenti Anche i dati quantitativi iniziano a cogliere questa dinamica: il mercato italiano degli investimenti in beni strumentali si mostra in ripresa negli ultimi 7 mesi nel terzo trimestre, in concomitanza con l operatività dei due strumenti di agevolazione, gli ordini interni sono cresciuti del 19,1% tendenziale (+5,3% quelli esteri) Anche le recenti evidenze del mercato del leasing sono incoraggianti: nei primi 11 mesi dell anno si osserva una crescita tendenziale del comparto strumentale pari a circa il 6%. 9

10 Gli strumenti: Startup innovative (1/3) Il profilo delle startup innovative Il DL 179/2012 (Decreto Crescita 2.0) ha introdotto la definizione di startup innovativa e predisposto un quadro normativo per favorirne la nascita e lo sviluppo lungo tutto il ciclo di vita Alle misure agevolative possono accedere le società di capitali, anche in forma cooperativa, le cui azioni o quote non siano quotate su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione, e in possesso dei seguenti requisiti: meno di 4 anni di attività sede principale in Italia fatturato annuo inferiore a 5 milioni di euro utili non distribuiti oggetto sociale: sviluppo e commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico non costituite da fusione, scissione o a seguito di cessione di ramo di azienda il contenuto innovativo è identificato alternativamente con: almeno 15% spese in R&S o 1/3 della forza lavoro costituita da dottorandi, ricercatori o 2/3 di persone con laurea magistrale o impresa con brevetto registrato Di cosa parliamo Il profilo delle startup innovative startup innovative iscritte al 22 dicembre alla sezione del Registro delle Imprese, di cui costituite dopo l entrata in vigore del Decreto Legge 179/2012 (20 ottobre 2012) Le imprese giovanili sono il 27% (la corrispondente quota per il totale imprese è pari al 12%) Sono imprese piccole (nel 94% dei casi microimprese) con in media 2 dipendenti e un valore della produzione di 131mila euro (a fronte di 2,49 Milioni delle società di capitali) Operano soprattutto nei settori della: - consulenza informatica e produzione di software (circa il 40% del totale) - ricerca scientifica e sviluppo (il 17%) - industria (16%) Il 56% delle startup innovative è localizzato al Nord, il 22% al Centro, il 22% nel Mezzogiorno. Sei 6 regioni ospitano oltre il 60% delle startup innovative totali: - Lombardia (21,5%) - Emilia Romagna (10,7%) - Lazio (9,3%) - Veneto (7,9%) - Piemonte e Toscana (entrambe 7%) La dinamica nel Mezzogiorno si è intensificata e inizia a rilevarsi una discreta presenza, soprattutto in Campania e Puglia 10

11 Startup innovative (2/3) Qualche dato e primi elementi di valutazione Distribuzione delle startup innovative nelle regioni italiane Aumenta sensibilmente (+87%) il numero di aziende che risulta una startup innovativa fin dalla nascita (l inizio attività può essere anteriore fino a 4 anni rispetto all iscrizione nella sezione speciale): o nel 2014 si sono iscritte nei registri camerali 97,2 nuove startup innovative al mese (70 in media nel 2013) o le startup innovative iscritte nei primi undici mesi del 2014 superano le nuove iscrizioni avvenute in tutto il 2013 o la dinamica è in controtendenza rispetto alla natalità complessiva delle imprese italiane Gli incubatori certificati sono 31, dei quali 21 nel Nord, 7 nel Centro e 3 nel Mezzogiorno Numero mensile di registrazioni di nuove startup innovative gen-13 feb-13 mar-13 apr-13 mag-13 giu-13 lug-13 ago-13 set-13 ott-13 nov-13 dic-13 gen-14 feb-14 mar-14 apr-14 mag-14 giu-14 lug-14 ago-14 set-14 ott-14 nov-14 11

12 Startup innovative (3/3) Qualche dato e primi elementi di valutazione Nei primi 11 mesi del 2014 un terzo delle nuove startup ha scelto la forma Srl semplificata beneficiando delle misure perfezionate con il DL Lavoro 2013 Fondo Centrale di garanzia: 305 domande presentate a favore di 247 startup innovative (tutte accolte o in via di accoglimento) Le startup sono imprese piccole ma dinamiche. Dal monitoraggio di un campione di startup che risultano copresenti nei Registri camerali negli ultimi tre anni emerge: una crescita degli addetti del 56% tra il 2012 e il 2013 e del 33% tra il 2013 e il 2014 da settembre 2013 a novembre 2014 il Fondo ha concesso 97,6 milioni di euro di garanzie che hanno attivato circa 124 milioni di credito la quota di finanziamento medio concesso è di 407 mila euro, un valore molto superiore a quello registrato per il complesso delle PMI (133 mila euro) prevalgono le operazioni di finanziamento a m/l termine (oltre 18 mesi) una crescita del valore della produzione dell 88% nel 2012 e del 28% nel 2013, a fronte di un lieve calo registrato dalle società non startup ma a parità di forma giuridica (rispettivamente -0,7% e -1,6%) Startup Visa: 18 candidature ricevute (da 10 Paesi diversi) 10 visti rilasciati il Fondo è intervenuto anche a sostegno di due incubatori certificati con 5 operazioni di garanzia diretta di lungo periodo per un ammontare complessivo di quasi 5 milioni di euro (6,5 milioni di credito bancario attivato) Equity crowdfunding: 11 portali web iscritti nel registro Consob, di cui 10 autorizzati in qualità di gestore puro e 1 operante "di diritto. 3 portali (Unica seed, Stars Up, Assiteca crowd) hanno debuttato fra fine dicembre 2013 e inizio 2014 con le prime campagne di crowdfunding Progetti pubblicati 13, di cui 3 chiusi con successo, 2 senza successo, 8 in fase di raccolta. Target medio di raccolta , capitale di rischio totale raccolto Per i progetti conclusi sono stati 131 i sottoscrittori (circa 43 per progetto), l importo medio sottoscritto è stato di (min. 400, max ), 5 investitori professionali, di cui 1 incubatore. 12

13 Gli strumenti: Smart&Start Qualche dato sulle imprese finanziate Di cosa parliamo Il DM 6 marzo 2013 prevede un nuovo regime di aiuto finalizzato a promuovere la nascita di nuove imprese nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia e del cratere aquilano. Con DM del 24 settembre 2014 è stata disposta una nuova versione dell incentivo che mira ad ampliare la platea dei beneficiari estendendo a tutto il territorio nazionale la possibilità di presentare le domande. La misura è destinata alle start up innovative iscritte nella sezione speciale del registro delle imprese. Per la nuova misura sono state stanziati 70 milioni destinati al finanziamenti degli interventi in favore delle piccole imprese innovative e attribuiti alla sezione apposita del Fondo crescita sostenibile. In poco più di un anno sono state presentate richieste di finanziamento con neoimprenditori coinvolti e un investimento medio attivato di circa 185 mila euro. I programmi di investimento delle imprese sono relativi al campo dell economia digitale per il 68%, alle innovazioni di prodotto e di processo per il 16%, alla valorizzazione della ricerca per il 16%. In totale 63,5 milioni di euro sono stati deliberati con riferimento a 368 domande, delle quali il 6% (21) è relativo a start up innovative. Oltre la metà delle domande è attribuibile a imprenditori giovani. Gli ambiti produttivi prevalenti riguardano il Cloud computing (21,5 % delle domande), l E-commerce (15,8%), l Energia e l ambiente (9,2%). Domande ammesse per ambito produttivo L importo massimo finanziabile è compreso tra 500 mila euro a 1,5 milioni. E previsto un finanziamento a tasso zero da restituire in 10 anni che potrà arrivare fino al 70% dell investimento complessivo (tale percentuale potrà arrivare all 80% qualora si tratti di start up costituite esclusivamente da donne o da giovani). 13

14 Progetti di R&S di impatto rilevante sul sistema produttivo (1/2) I progetti finanziati e quelli in avvio Di cosa parliamo Il decreto-legge n. 83 ha stabilito che Fondo per l innovazione tecnologica del MiSE assume il nome di Fondo per la crescita sostenibile, destinato al finanziamento di programmi di impatto significativo sulla competitività del sistema produttivo a livello nazionale. La misura prevede: la promozione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione di rilevanza strategica per la competitività, anche attraverso il consolidamento dei centri e delle strutture di ricerca e sviluppo delle imprese; Il rafforzamento della struttura produttiva con il rilancio di aree che versano in situazione di crisi complessa di rilevanza nazionale tramite la sottoscrizione di accordi di programma; la promozione della presenza internazionale e l attrazione di investimenti dall estero. Le agevolazioni sono concesse nella forma del finanziamento agevolato per una percentuale del totale spese ammissibili pari al 70% per le imprese di piccola dimensione, al 60% per le imprese medie, al 50% per le imprese grandi. A disposizione delle imprese in totale 700 milioni di euro per il rinnovo di prodotti e di processi produttivi. Di questi circa 300 mln. sono stati già spesi, ottenendo un grande riscontro da parte delle imprese. Le risorse sono state infatti esaurite nelle prime due giornate di apertura con 271 domande, a fronte di un ammontare complessivo di spesa in ricerca e sviluppo programmata per circa 525 milioni di euro. Per i rimanenti 400 mil, stanziati per due nuovi interventi sul Fondo per la crescita sostenibile è previsto, oltre al finanziamento agevolato, anche un contributo diretto alla spesa modulato per dimensione di impresa. Inoltre il tetto ai fini dell ammissibilità per i nuovi progetti è innalzato fino a 40 milioni. Le suddette risorse sono state così ripartite: 150 mln. per il bando ICT- Agenda digitale (DM GU 282 del ), relativo alle tematiche delle tecnologie abilitanti dell informazione e della comunicazione coerenti con le finalità dell Agenda digitale italiana e alcuni settori applicativi (quali mobilità, trasporti, energia, ambiente, modernizzazione PA, ecc.); I costi ammissibili possono riguardare il personale dipendente o per servizi di consulenza utilizzati per l attività del progetto di ricerca e sviluppo, i nuovi strumenti e le attrezzature nonché le spese generali derivanti dal progetto di ricerca; inoltre, ai fini dell ammissibilità alle agevolazioni, è previsto un tetto alle spese pari a 3 milioni. 250 mln. per il bando Industria sostenibile (DM pubblicato su GU 283 del ), relativo alle tematiche delle tecnologie abilitanti fondamentali (quali micro- nanoelettronica, sistemi avanzati di produzione, fotonica, biotecnologia industriale, ecc.) e alcuni settori di specifica rilevanza (quali aerospazio, costruzioni ecosostenibili, tecnologie energetiche). 14

15 Progetti di R&S di impatto rilevante sul sistema produttivo (2/2) Il profilo delle imprese per i progetti finanziati Dimensioni: Per i progetti già finanziati, il 31% delle domande riguarda le imprese di dimensione piccola, il 37% le medie, il 32% le grandi. Numero di domande agevolate per dimensione delle imprese Territorio: Alle regioni settentrionali afferiscono il 59% delle domande e quasi il 62% degli investimenti; al Centro sono attribuibili il 25% delle domande e il 23% degli investimenti; al Mezzogiorno il 16% delle domande e il 15% degli investimenti. Numero di domande Investimenti (milioni) Nord ,6 Centro ,2 Mezzogiorno 43 80, ,0 15

16 Gli strumenti: Corporate bond (1/3) Di cosa parliamo Il profilo delle imprese Con i due Decreti Sviluppo del 2012 sono stati introdotti gli strumenti per favorire la creazione di un circuito d intermediazione diretto tra risparmio e investimento, complementare al tradizionale canale di finanziamento bancario Sono stati rimossi molti ostacoli all accesso al mercato dei capitali da parte di emittenti in precedenza esclusi, come in particolare le imprese non quotate di media e piccola dimensione L obiettivo è quello di indirizzare stabilmente il risparmio nazionale, finora prevalentemente investito in asset sovereign o corporate estero, verso una nuova asset class rappresentativa del meglio del Corporate Italia L entità complessiva delle emissioni ha raggiunto 8 Mld. Sul segmento ExtraMot-Pro, dedicato a questi strumenti, sono quotati 84 Mini-bond per un controvalore di quasi 4,8 miliardi di euro Rispetto al resto delle imprese italiane le società emittenti si caratterizzano per: una maggiore capacità di accrescere i ricavi una redditività migliore un maggior volume di debiti finanziari una maggiore propensione ad investire (tra il 2007 e il 2012 hanno investito il 16% del fatturato a fronte del 10% nella media italiana) Più della metà dei casi riguarda imprese localizzate nel Nord del Paese (76%), area che peraltro ospita la maggior parte (79%) delle medie imprese italiane. Al Centro è attribuibile il 14% delle emissioni, al Mezzogiorno il 9%. La regione in testa alla classifica è la Lombardia, seguita dal Veneto e dall Emilia Romagna 16

17 Corporate bond (2/3) Qualche dato e primi elementi di valutazione L entità complessiva delle emissioni ha raggiunto 8 miliardi. Diverse operazioni sono in corso di strutturazione e saranno perfezionate a breve Sul mercato Extra-Mot sono quotate 84 emissioni così distribuite (per un totale di quasi 4,8 mld): o 66 emissioni di minibond da parte di PMI (per un totale di 679 mln) o 18 emissioni di grandi imprese (per un totale di oltre 4 mld) In molti casi, le emissioni sono finalizzate ad allungare l orizzonte temporale dei finanziamenti e a ridurne gli oneri A dicembre 2014 la dimensione media delle emissioni è pari a 85 mln, circa la metà rispetto a un anno prima (153 mln a dicembre 2013) Numero di emissioni complessive raggruppate per classe (milioni di euro) Andamento temporale delle emissioni (milioni di euro) 17

18 Corporate bond (3/3) Qualche dato e primi elementi di valutazione 18

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