Dal sito di YAHOO.Finanza, 2 febbraio 2011

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1 Dal sito di YAHOO.Finanza, 2 febbraio 2011 P. A.: l'albo pretorio è solo online ( MF - DJ ) Milano Dal 1 gennaio di quest'anno, si legge in un articolo di Italia Oggi, le pubblicazioni effettuate su carta non hanno più valore legale. A ricordarlo è il Ministero della Funzione Pubblica che ha richiamato l'attenzione degli operatori sull'entrata in vigore dell'art. 32 della legge n. 69/2009. Spariscono così fogli e foglietti affissi " con le puntine " su migliaia di Albi pretori. Le P. A. sono infatti obbligate a pubblicare sul proprio sito internet (o su quello di altre Amministrazioni affini o Associazioni ) tutte le notizie e gli atti amministrativi che necessitano di pubblicità legale: permessi di costruzione, delibere del Consiglio e della Giunta comunale, elenco dei beneficiari di provvidenze economiche, ecc. Anche le pubblicazioni di matrimonio dovranno comparire esclusivamente su internet. Economia: 42 mila no al telemarketing ( MF - DJ ) Milano, 2 febbraio Oltre 42 mila iscrizioni al Registro pubblico delle opposizioni in un giorno solo. E punte di oltre 400 mila click contemporanei al sito internet che fornisce le informazioni e i moduli per l'iscrizione. Sono questi i numeri che, secondo quanto risulta a Italia Oggi, hanno caratterizzato il debutto del sistema gestito dalla Fondazione Ugo Bordoni. La modalità di registrazione preferita dagli abbonati sarebbe risultata quella telefonica con circa 25 mila iscrizioni, attraverso il numero verde La modalità è' stata utilizzata, invece, da abbonati, mentre cittadini hanno inoltrato la richiesta d'iscrizione, usando il modulo elettronico ( web form ) presente sul sito. Fisco: continua dialogo con Pmi ( MF - DJ ) Miulano Continua il dialogo tra l'agenzia delle Entrate e le Organizzazioni dell'artigianato, del commercio, del turismo e dei servizi. In un incontro svoltosi oggi a Roma tra i vertici dell'amministrazione finanziaria e i rappresentanti di Rete Imprese Italia ( Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti ), l'agenzia, si legge in un articolo di Italia Oggi, ha, innanzitutto, fatto il punto sulla prossima entrata in vigore delle norme introdotte dal Decreto Legge 78/2010 Poste: dote da 1 Mld DI euro ( MF - DJ ) Milano Il pezzo di monopolio che rimarrà nelle mani di Poste Italiane dopo la liberalizzazione vale, solo per quest'anno, poco più di 1,1 Mld di euro. Le cifre, si legge in un articolo di MF, sono contenute nella relazione tecnica che accompagna il Decreto con il quale il Governo ha deciso di aprire il settore alla concorrenza e che, attualmente, è all'esame delle Commissioni di Camera e Senato. Secondo la relazione, " l'affidamento a Poste Italiane a partire dal 1 gennaio del 2011 dei soli atti giudiziari e della filatelia, comporterà per la società ricavi pari a 465,40 Mln di euro ". A questi vanno aggiunti gli oneri del servizio universale, ossia la distribuzione della posta su tutto il territorio nazionale, effettuata anche quando economicamente non conveniente. Il provvedimento del Governo assegna senza gara alla società guidata da Massimo Sarmi, questo incarico per i prossimi 15 anni. Secondo il Servizio bilancio dello Stato della Camera dei Deputati, che ha fatto le pulci al Decreto, il Ministero del Tesoro avrebbe accantonato per il Mln di euro per gli oneri del servizio universale. A carico del fondo di compensazione, insomma, rimarrebbero meno di 100 Mln di euro. Ma proprio il finanziamento del fondo di compensazione per il servizio universale è diventato uno dei principali terreni di scontro.

2 Oggi l'acai, l'associazione italiana dei Corrieri Aerei Internazionali, sarà ascoltata in Senato sul Decreto di liberalizzazione. Secondo l'associazione Confindustriale, che al suo interno raccoglie gruppi come Dhl, UPS, FedEx e Tnt Italia, " è anticoncorrenziale la disposizione del Decreto che obbliga alla contribuzione al fondo di compensazione anche i titolari di autorizzazione generale che svolgono servizi pubblici a valore aggiunto ". Quali sono le dinamiche del reddito in Italia? ( Trend.online ) di Pierpaolo Molinengo Secondo l'istat, nel periodo il reddito disponibile delle Famiglie italiane si è concentrato, in media, per circa il 53 % nelle Regioni del Nord, per il 26 % circa nel Mezzogiorno e per il restante 21 % nel Centro. Nel periodo considerato tale distribuzione ha mostrato alcune variazioni che hanno interessato principalmente il Nord Ovest, il quale ha visto diminuire la sua quota di 0,6 punti percentuali ( dal 31,1 % del 2006 al 30,5 % nel 2009 ) a favore di Centro e Mezzogiorno (+ 0,4 % e + 0,2 % rispettivamente ). La quota di reddito disponibile delle Famiglie del Nord Est è rimasta invariata al 22 %. Il periodo analizzato ha poi visto il progressivo ridursi del tasso di crescita del Reddito disponibile nazionale, che è passato da un incremento del 3,5 % del 2006 ad una flessione del 2,7 % nel 2009, la prima dal L impatto è stato più forte nel settentrione ( - 4,1 % nel Nord Ovest e - 3,4 % nel Nord Est ) e più contenuto al Centro ( - 1,8 % ) e nel Mezzogiorno ( - 1,2 % ). In generale, tale diminuzione è essenzialmente da attribuire alla marcata contrazione dei redditi da capitale, anche se, in alcune regioni ( in particolare Piemonte e Abruzzo ), un importante contributo negativo è venuto dal rallentamento dei redditi da lavoro dipendente. La significativa diminuzione del reddito disponibile registrata dal Nord Ovest nel 2009 è da imputarsi alla cattiva performance di Piemonte e Lombardia, che da sole rappresentano il 90 % del reddito disponibile della circoscrizione. In Piemonte, infatti, si è verificata una forte contrazione dell input di lavoro dipendente e, di conseguenza, dei relativi redditi da lavoro; la Lombardia sconta, invece, la battuta d arresto degli utili distribuiti dalle imprese a seguito della diminuzione del valore aggiunto. Le famiglie residenti nelle Regioni Meridionali sembrano aver subito in misura minore l impatto della crisi. Calabria e Sicilia sono le uniche due regioni italiane in cui il reddito disponibile delle famiglie ha mostrato tassi di crescita lievemente positivi; in tali regioni, peraltro, anche la dinamica del Pil è stata migliore che altrove. Le Regioni Meridionali hanno anche beneficiato di una tenuta degli interessi netti ricevuti dalle famiglie, spiegata in parte dalla minore propensione delle famiglie meridionali agli investimenti rischiosi. Tale comportamento, che negli anni passati aveva frenato la crescita degli interessi netti, nel 2009 ha messo al riparo le Famiglie dalla diminuzione degli interessi attivi conseguente alla crisi ( sono stati proprio i tassi di interesse delle attività finanziarie meno rischiose, come ad esempio i depositi postali, a tenere di più ). Inoltre, la difficoltà per le famiglie meridionali ad accedere ai finanziamenti bancari ha contenuto l impatto negativo sul risultato lordo di gestione della crescita dei costi intermedi per Sifim6, indotta dall aumento degli spread sugli interessi passivi. Anche nel 2008, a fronte di un aumento del reddito disponibile nazionale del 2,3 %, il Nord Ovest ha registrato, per questa variabile, il tasso di crescita più contenuto ( + 1,8 % ), a causa della debole dinamica di Lombardia e Liguria ( + 1,2 % e + 1,8 % rispettivamente ). In tale anno la ripartizione che ha evidenziato la crescita più sostenuta è il Nord Est, dove si sono distinte le performance di Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Trento ( + 5 %, + 4,3 % e + 3,6 % rispettivamente ), le migliori a livello nazionale. Contemporaneamente, Centro e Mezzogiorno hanno evidenziato tassi di crescita prossimi alla media nazionale e pari, rispettivamente, a + 2,5 % e + 2,2 %.

3 Al Centro, il valore del Lazio è risultato quello più elevato ( + 2,9 % ), mentre nel Mezzogiorno si sono distinti quelli di Abruzzo e Basilicata ( + 3,4 % e + 3,1 % rispettivamente ). Le Regioni con i tassi di crescita del reddito delle famiglie più modesti sono state Molise e Calabria ( + 0,8 % e + 1,1 % rispettivamente ). Fisco: Brunetta, riforma con 2 aliquote a 23 % e 33 % ( MF - DJ ) La riforma fiscale " non è più rinviabile "; l'obiettivo è quello della " riduzione a due del numero delle aliquote: 23 % e 33% ". Lo ha detto al Corriere della sera il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, aggiungendo che " come il federalismo, anche la riforma fiscale entrerà in vigore dal 2013 in poi. Questo risolve le obiezioni sul federalismo che farebbe aumentare le tasse. Così si tiene il sistema sotto controllo ". Quanto alla patrimoniale, " è nel Dna della sinistra. Bersani dice che chi ha di più deve pagare di più. Ma questi atteggiamenti punitivi sono un autogol. La patrimoniale non va a cadere sulle società finanziarie che posseggono immobili, ma sulle case di proprietà delle famiglie italiane. Una follia. Il nostro - ha aggiunto Brunetta - è un Governo ad alto tasso di riformismo, tanto da essere uscito più coeso di prima da una scissione dentro la maggioranza. Il vero problema oggi è la crescita. Dobbiamo favorirla con le riforme che non costano, le uniche che si possono fare. Riforme ad alto dividendo politico, che io chiamo quick win: vittorie veloci. Solo con tassi di crescita superiori al 2 % puoi risanare deficit e debito ". Per " abbattere il debito " il Ministro ha parlato di due soluzioni: " primo: vendendo Asset pubblici improduttivi. Abbiamo un patrimonio pubblico da Paese sovietico. Solo il patrimonio ex IACP vale miliardi, che sono delle Regioni ma liberano risorse per il piano casa. Secondo - ha concluso - facendo avanzi primari; più entrate che uscite, al netto degli interessi. Per questo serve la crescita ". Sanità: Brunetta, con certificati online risparmi per 200 Mln anno per Lavoratori ( Adnkronos ) Roma, 2 febbraio L'innovazione dei certificati medici online porterà per i 18 milioni di Dipendenti, di cui 3,5 mln pubblici e 14,5 privati " un risparmio di 200 milioni di euro complessivi per il mancato invio delle due raccomandate per le assenze per malattia ". Lo ha sottolineato il Ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta in una conferenza stampa a Palazzo Chigi. Il calcolo è stato illustrato dal Ministro basandosi su una o due assenze l'anno a Lavoratore, circa 36 milioni di assenze che moltiplicato per le due raccomandate ( una al datore di lavoro, l'altra all'inps ) che fino a ieri si dovevano inviare, a 3,5 l'una portano a un risparmio di 200 milioni di. Legge Stabilità: Intesa ANCI / UPI su riparto fondi ( AGI ) Roma, 2 febbraio Si è tenuta oggi al Viminale una riunione della Conferenza Stato - città e autonomie locali nel corso della quale è stata raggiunta l'intesa tra ANCI e UPI in merito ai criteri di massima per la ripartizione dei 480 milioni di euro previsti dall'articolo 1 comma 93 della Legge di Stabilità 2011, ai fini di stabilire modifiche correttive del Patto di Stabilità per l'anno 2011 e di distribuire in modo equo il contributo degli Enti alla manovra. Fiat: MSE, firma Accordo di programma Termini Imerese il 16/2 ( Asca ) Roma, 2 febbraio L'Accordo di programma sullo stabilimento di Termini Imerese sarà presentato la prossima settimana alle Parti Sociali '' al fine di pervenire alla firma conclusiva il 16 febbraio ''.

4 Lo annuncia il Ministero dello Sviluppo Economico al termine della riunione per la revisione finale dell'accordo di programma per la reindustrializzazione del polo industriale. Alla riunione erano presenti il Ministro Paolo Romani, la Regione Sicilia, la Provincia, il Comune, il Consorzio per lo sviluppo industriale di Termini e l'advisor Invitalia. '' Al termine dell'incontro - spiega il Dicastero - si è definito un percorso che prevede l'illustrazione dei contenuti dell'accordo alle Parti Sociali la settimana prossima al fine di pervenire alla firma conclusiva il 16 febbraio. L'Accordo di programma definirà gli impegni finanziari del Governo e della Regione nonchè tutti gli strumenti attuativi e autorizzativi per la rapida realizzazione degli investimenti ''. Casa: Roma e Venezia le più care ( Ansa ) Roma, 2 febbraio E' Roma la città più cara d'italia in quanto a prezzi delle case. Per acquistare un appartamento di 100 mq in centro bisogna sborsare euro, contro i di Catania, che invece è la più economica. Al secondo posto della classifica, Venezia seguita da Milano. A rivelarlo, la sesta edizione del ''Borsino Immobiliare'' della Confedilizia. La Germania dimezzerà le Regioni ( Italia Oggi.online ) da Berlino Roberto Giardina Abbiamo il vizio di citare quel che fanno all'estero, ma solo ricordando quel che di volta in volta ci fa comodo. Sia per la riforma elettorale sia, adesso, per il federalismo. Copiare dalla Germania che, per l'appunto, è una Repubblica federale? Ma il Bund, la Federazione, segue principi diversi da quelli voluti dalla Lega e a Berlino, inoltre, si progetta di riformare il sistema: è troppo costoso, macchinoso e, alla fine, paralizzante per il Paese. Intanto i Länder, le Regioni, hanno antiche radici storiche e risalgono agli antichi Stati tedeschi, unificati da Bismarck nel 1870, come la Baviera che continuò ad avere un suo re fino al Dopo il crollo del Reich nazista, gli alleati modificarono in qualche caso i confini: vollero cancellare la Prussia, creando il Brandeburgo, separato dalla città Stato di Berlino, come se si potesse cancellare la storia. E unirono la Renania alla Westfalia, creando un enorme Land di 17 milioni di abitanti, oppure a sud, unendo il Baden al Wüttemberg. Le Regioni diventarono 16 con la caduta del muro. Un sistema basato sul principio della solidarietà: i più ricchi aiutano i poveri, secondo parametri che si dovette modificare proprio dopo l'unificazione. Altrimenti le desolate Regioni della scomparsa Ddr ( la Repubblica Orientale tedesca, sotto regime comunista ) avrebbero succhiato tutte le risorse della ricca Germania Occidentale. I Länder mandano i loro rappresentanti al Bundesrat, la camera regionale, in base alla loro popolazione e ai risultati delle elezioni locali. Ma il Bundesrat ha il potere di veto sulle leggi di importanza regionale e, quindi, di fatto su quasi tutte. Basta dunque un cambio di Governo in una Regione piccola come Brema per cambiare la maggioranza alla Camera e bloccare il Bund. Le sette elezioni nei Länder, previste quest'anno, potrebbero mettere in scacco matto Angela Merkel. Per tradizione, al Bundesrat la maggioranza è diversa da quella del Bundestag, la Camera Federale, il che costringe il Governo a interpellare sempre l'opposizione prima di varare una legge. Una sorta di Grosse Koalition perenne. Si chiede da anni una radicale modifica del sistema, soprattutto perchè è molto costoso. Riducendo le Regioni da 16 a 8, ma c'è qualcuno che propone di scendere a sei. Si avrebbe un risparmio immediato di almeno 20 miliardi di euro, riducendo Parlamenti locali e Amministrazioni regionali, anche se qui nessuno arriva allo stipendio di una Minetti. Un senatore berlinese, equivalente a un deputato regionale italiano, non arriva ai 3 mila euro mensili netti.

5 Si potrebbero accorpare Amburgo, Brema, Schlewig-Holstein- Mecklenburg e Bassa Sassonia in un solo grande stato del Nord. Unire l'orientale Turingia alla Sassonia, e la piccola Saar al Baden-Württemberg. Ma ci sono problemi di natura politica e di identità locale. Anni fa fallì il Referendum che proponeva la riunificazione del Brandeburgo con Berlino: i provinciali temevano di doversi accollare i debiti della povera metropoli. Ma, per risanare i bilanci, si impone ai Länder di non essere più in rosso entro il 2016, e non sarà possibile senza unire le rispettive forze e debolezze. Esattamente il contrario di quanto si vuole fare in Italia. Contratti: Cisl, Accordo 2008 migliore mediazione possibile ( Asca ) Roma, 2 febbraio '' L'Accordo del maggio 2008 èun punto d'arrivo e non di partenza, la migliore mediazione possibile, approvata da Cgil Cisl e Uil ''. E' quanto ha sottolineato il segretario confederale della Cisl, Paolo Mezzio, nel corso dell'audizione alla Comissione Lavoro del Senato sulla rappresentanza. '' La Cisl conferma il no ad una nuova legge, che tenda a 'normare' le questioni sulla Rappresentanza limitando la libertà e l' autonomia del Sindacato. La questione è stata affrontata anche alla luce delle vicende Pomigliano e Mirafiori, che hanno evidenziato - conclude Mezzio - la necessità di vincoli precisi per l'assunzione di responsabilità ''. BBVA aumenta l'utile nel 2010 del 9,4 % ( Borsainside.it ), 2 febbraio BBVA ha annunciato questa mattina di aver aumentato nel 2010 il suo utile netto del 9,4 % a 4,61 miliardi. Il dato ha corrisposto alle stime degli analisti. La Banca spagnola ha beneficiato lo scorso anno della solida performance delle sue attività in Messico. Sul mercato domestico BBVA ha registrato un calo dei margini ed un aumento degli accantonamenti. Il margine di interesse di BBVA è calato lo scorso anno del 4 % a 13,3 miliardi. La percentuale dei prestiti in sofferenza è scesa a fine dicembre da anno ad anno dal 4,3 % al 4,1 %. Spagna, disoccupati in crescita a gennaio. Tasso al 20,3 % ( Reuters ) Il numero dei disoccupati in Spagna è cresciuto del 3,2 % a gennaio rispetto al mese precedente a 4,2 milioni, secondo i dati diffusi dal Ministero del Lavoro. Il tasso di disoccupazione, misurato su base trimestrale, è al 20,3 % nel quarto trimestre 2010, secondo i dati elaborati separatamente dall'istituto Nazionale di Statistica. Euro: Zapatero, gettare basi Patto Competitività con Merkel ( Adnkronos ) Bruxelles, 2 febbraio Stringere un " Patto di competitività " con la Germania per per portare stabilità sui mercati finanziari e nell'eurozona. E' l'obiettivo del Premier spagnolo Jorge Luis Zapatero in vista del vertice europeo di venerdì e alla vigilia di un bilaterale con la Cancelliera tedesca Angela Merkel in programma domani a Madrid, secondo quanto dichiarato dallo stesso Primo Ministro in un'intervista pubblicata sui principali quotidiani tedeschi. L'incontro con la Cancelliera è stato definito da Zapatero " il più importante vertice tra Spagna e Germania da diversi anni ", in cui sarà importante " gettare le basi di un patto di competitività ", soprattutto in un momento in cui è sempre presente la minaccia che la crisi del debito sovrano colpisca con forza anche il Paese iberico. " Il solo fatto che questo Progetto sia lanciato e che i grandi Paesi, Germania, Francia, Spagna e Italia, vi aderiscano totalmente, porterà più fiducia sui mercati che i dibattiti sulla flessibilità e le dimensioni del Fondo di salvataggio europeo ", ha sottolineato Zapatero. Crisi: Germania pronta a ridiscutere risorse e scopo Fondo salva Stati ( Asca ) Roma, 2 febbraio

6 La Germania è pronta a ridiscutere le risorse e gli scopi assegnati al Fondo europeo salva - Stati ( EFSF ). Lo ha detto oggi il Vice Ministro delle finanze tedesco Joerg Asmussen in una intervista alla rete televisiva Cnbc. Parlando della riforma del Fondo salva - Stati, Asmussen ha detto che verrà fatto '' tutto ciò che sarà necessario per difendere la stabilità dell'eurozona. Questo processo potrebbe includere la revisione degli scopi e delle risorse assegnate all'efsf ''. Attualmente il Fondo dispone di 440 Mld di euro di fidejuissioni statali con cui procede all'emissione di obbligazioni, con rating tripla AAA. I fondi raccolti servono per aiutare i Paesi dell'eurozona che, a causa della sfiducia degli investitori privati, non hanno più la possibilità di finanziare il loro debito pubblico con l'emissione di titoli di stato a medio e lungo termine. Il collocamento del primo bond EFSF da cinque miliardi con scadenza quinquennale si è chiuso con pieno successo. Diversi Paesi dell'eurozona hanno chiesto di aumentare le risorse del Fondo scontrandosi, almeno finora, con la decisa opposizione di Berlino. Poi sono arrivate anche le prese di posizione del Presidente della BCE, Jean-Cluade Trichet, e del Ministro delle Finanze della Francia, Christine Lagarde. Il primo ha chiesto che il Fondo salva - Stati compri i titoli di stato dei Paesi in crisi sostituendosi alla BCE. Uno shopping costato alla BCE 76,5 miliardi di euro. Anche il Ministro Lagarde ha aperto a questa possibilità. La svolta di Berlino sul Sondo salva - Stati viene interpretata da alcuni osservatori come il prezzo richiesto alla Germania per avere via libera alla candidatura di Axel Weber, Presidente della Bundesbank, alla successione di Jean-Claude Trichet sullo scranno più alto dell'eurotower. Il mandato di Trichet scade a fine ottobre, il suo successore dovrebbe però essere designato dal Consiglio Europeo entro l'inizio dell'estate. La candidatura dovrà poi ricevere il placet del Parlamento europeo e del Consigli Direttivo della BCE. UE: Barroso Critica asse Franco - Tedesco, no a strutture parallele (Asca) Roma, 2 febbraio Il Presidente della Commissione Europea Josè Manuel Barroso, contro l'asse franco - tedesco. Parlando all'europarlamento il Presidente della Commissione boccia le ipotesi di '' strutture parallele fuori dal quadro europeo '' sui temi economici. Barroso non cita alcun Paese ma è molto evidente il riferimento alle iniziative congiunte sulla direttrice Parigi - Berlino in tema di governance economica europea. Bruxelles insomma non nasconde il fastidio su l'eventualià' di una sorta di direttorio franco tedesco. E anche se sono membri importanti non possono essere Germania e Francia a dettare la linea sulle iniziative contro la crisi e la nuova architettura di governance. Al Consiglio Europeo di venerdì a Bruxelles oltre a energia e innovazione si parlerà di governance, '' come rafforzare il coordinamento delle politiche economiche. Sono lieto che ci sarà questa discussione - ha detto Barroso - ma negli ultimi tempi abbiamo ascoltato voci autorevoli sostenere la necessità di una rafforzata governance economica ma al tempo stesso indicare che il solo modo per realizzarla è a livello intergovernativo. Dobbiamo essere molto chiari - ha detto Barroso - la Commissione è favorevole ad accelerare e rafforzare il coordinamento nelle politiche economiche, ma siamo fermamente convinti che il Trattato fornisca tutti gli strumenti per raggiungere tale obiettivo ''. E Barroso ripete il no di Bruxelles a veder nascere una sorta di governi paralleli. '' Definire un sistema per la governance economica fuori dalle strutture comunitarie pone una questione politica molto rilevante. Sono convinto che il rafforzamento della governance si possa realizzare nell'ambito del Trattato UE e non miglioreremmo di certo le cose se si lavorasse anche a strutture parallele, a Governi economici al di fuori del quadro europeo, perchè ciò solleverebbe delle enormi questioni politiche ''. Irlanda: fuga record dai depositi bancari, in un mese + 50 % ( Wall Street Italia )

7 Le cifre sono preoccupanti e non fanno altro che confermare un quadro già difficile: solo nel mese di dicembre gli irlandesi ( ma non solo ) hanno ritirato dai loro conti corrente in Banca 40 miliardi di euro, il 50 % in più sul mese prima. Sono i correntisti dall'estero a ritirare cash al ritmo più veloce: 35 miliardi nell'ultime mese del 2010 e 91 miliardi su tutto l'anno. Lo scrive il quotidiano irlandese Indipendent. Il deflusso 2010 complessivo registrato dai principali 15 Gruppi finanziari del Paese è di 110 miliardi. Si ricorda che il Piano di salvataggio del Paese targato UE e FMI è stato di 85 miliardi. Se tradotta su scala statunitense, la perdita sarebbe di migliaia di miliardi. Ovviamente la BCE ha tentato ( forse inutilmente ) di arginare la situazione garantendo liquidità d'emergenza giorno dopo giorno anche se, come emerso dai dati di ieri, il supporto da parte dell'eurotower a dicembre verso gli Istituti locali è' sceso di 2,7 miliardi a 94 miliardi. E' una cifra comunque maggiore dei 58,5 miliardi con cui era iniziato l'anno scorso. Il punto fondamentale è capire fino a quando la BCE sarà disposta a sostenere il settore e a quali condizioni. Lo dimostra il fatto che la settimana scorsa la Banca Centrale guidata da Trichet ha sospeso per la prima volta dall'ottobre scorso il programma di acquisto di titoli di stato ( l'istituto non ha mai comunicato quali Paesi ha preferito aiutare ma vista la situazione l'irlanda sembra inclusa ). C'è chi ha interpretato la mossa come un chiaro messaggio ai vertici della UE affinchè trovino una soluzione condivisa alla crisi del debito che deve essere trovata non necessariamente a spese della BCE, impegnata sul fronte inflativo ( è stato superato il target del 2 % ). Domani focus sulla decisione sui tassi e la consueta conferenza. Bnl - Unipol, al via a Roma udienza preliminare su "contropatto" (Reuters) 2 febbraio Si è aperta oggi a Roma l'udienza preliminare a carico di 21 imputati per il cosiddetto " contropatto ", costituito da immobiliaristi e imprenditori le cui quote di Bnl, tra il 2004 e il 2005, furono acquisite dagli allora vertici di Unipol per contrastare l'offerta concorrente degli spagnoli del Banco di Bilbao. Davanti al Gup, che deve esaminare la richiesta di rinvio a giudizio per i 21 imputati e 16 società tra cui Banche e Compagnie assicurative, Banco Popolare - ex Banca Popolare di Lodi - ha chiesto di patteggiare e il Banco di Bilbao si è costituito parte civile. L'udienza è stata rinviata al 12 febbraio prossimo, data in cui il Gup vuole ascoltare l'ex presidente di Unipol Giovanni Consorte. Tra gli indagati per cui la Procura capitolina ha chiesto il rinvio a giudizio, oltre a Consorte, figurano gli imprenditori Francesco Gaetano Caltagirone, Stefano Ricucci, Danilo Coppola, i fratelli Ettore e Tiberio Lonati e gli ex vertici dell'allora Banca Popolare di Lodi Gianpiero Fiorani e Gianfranco Boni. I reati contestati a vario titolo sono insider trading, aggiotaggio e ostacolo all'autorità di Vigilanza. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, i " contropattisti " rastrellarono oltre il 27 % della Bnl - su cui venne lanciata un'ops da Unipol - quando le norme bancarie dell'epoca impedivano a uno o più imprenditori di superare il 15 % del capitale di una Banca. Secondo la Procura, in questo modo i contropattisti riuscirono ad accumulare varie plusvalenze del giro di milioni. Nella primavera del 2005 BBVA e Abn Amro lanciarono in rapida successione Offerte rispettivamente per Bnl e Antonveneta. Ne seguì una controffensiva per salvaguardare la cosiddetta "italianità" delle Banche attraverso l'unipol di Consorte e Sacchetti e l'allora Pop Lodi di Fiorani. Un esposto di Abn fu l'impulso che fece partire un'inchiesta della Procura di Milano che si divise poi in diversi tronconi - oltre a quello su Antonveneta, fra gli altri i fascicoli su Bnl - Unipol e sulla tentata scalata di Rcs - alcuni trasferiti poi per competenza a Roma. Generali in rialzo a Piazza Affari, oggi si completa la squadra di vertice ( Finanza.com )

8 Generali in luce a Piazza Affari nel giorno del primo Consiglio di Amministrazione del Oggi a Roma il Board del Leone dovrebbe completare la squadra di vertice con la nomina di Philiph Setbon a responsabile per gli investimenti ( Chief Investment Officer ). Setbon, ricorda la nota, è entrato nel Gruppo Generali nel 2004 ed è stato responsabile degli investimenti di Generali Investments France fino a diventarne Amministratore Selegato. Oggi, Setbon è CEO di Generali Investments e ricopre importanti incarichi in Generali Investments Sicav ( Lussemburgo ), Generali Investments Deutschland e Generali Investments Italia Sgr. Dal 2010 è anche membro del CdA della cinese Guotai AMC. Si andrà così a completare la nuova governance del colosso assicurativo dopo l attribuzione a Giovanni Perissinotto della nomina di Group CEO e a Paolo Vagnone di Country Manager. L esame della raccolta premi 2010 è invece previsto nel corso del prossimo CdA, in programma il 23 febbraio. A spingere il titolo, che guadagna l 1,03 % a 16,63 euro, anche un report di Banca Akros che ha alzato la raccomandazione su Generali a accumulate da hold, portando il target price a 18 dal precedente 14,5 euro. Pmi: Accordo Unicredit / Rete Imprese Italia, plafond da 1 Mld per ripresa ( Asca ) Roma, 2 febbraio Un plafond da un miliardo di euro destinato alle piccole e medie imprese italiane. E' questo il frutto dell'accordo tra Unicredit e R.ETE. Imprese Italia, l'associazione di coordinamento unitario delle Confederazioni dell'imprenditoria diffusa ( Casartigiani, CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti ) presentato oggi nel corso di una tavola rotonda a cui hanno preso parte Gabriele Piccini, Country Chairman di UniCredit, Roberto Nicastro, Direttore Generale di UniCredit, Giuseppe Tripoli, Capo del Dipartimento per l'impresa e l'internazionalizzazione, Claudia Bugno, Presidente del Comitato di Gestione del Fondo di Garanzia per le PMI del Ministero dello Sviluppo Economico, Paolo Savona, Presidente del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, Giorgio Guerrini, Presidente Confartigianato e Rete Imprese Italia, Salvatore Rossi, Direttore Centrale dell'area Ricerca Economica e Relazioni Internazionali della Banca d'italia, oltre ai vertici delle Confederazioni dell'artigianato, del commercio, turismo e servizi. In particolare, l'accordo ha l'obiettivo di supportare le Pmi nella fase di rilancio dell'economia attraverso una serie di prodotti e servizi sviluppati attraverso il dialogo e il confronto con le Associazioni. Il nuovo progetto si basa su 5 pilastri fondamentali: - ripresa ciclo economico, ossia una serie di prodotti disegnati specificatamente per accompagnare le aziende nella fase di ripresa del ciclo produttivo; - competitività e innovazione, gli investimenti in innovazione, ricerca e sviluppo hanno subito un rallentamento con la crisi e Unicredit offre l'assistenza alle aziende che intendono riattivare questa tipologia di investimenti produttivi; - formazione: in stretta collaborazione con Rete Imprese Italia, saranno organizzati percorsi di formazione destinati a giovani e neolaureati, per fornire loro le informazioni di base che occorrono a chi voglia attivare un'esperienza imprenditoriale e scegliere la strada del lavoro autonomo; - internazionalizzazione: uno dei driver della ripresa economica è l'apertura verso nuovi mercati e la ripresa dell'export e Unicredit intende sostenere con ulteriore forza le Pmi nel loro processo di internazionalizzazione; - reti di impresa: il fenomeno dell'aggregazione delle Pmiin Reti d'impresa può rappresentare una chance importante per uscire dalla crisi e Unicredit vuole sostenere questo fenomeno. I cinque pilastri del progetto Ripresa Italia verranno rilasciati in più riprese nel corso del primo semestre Si partirà fin da subito con i primi tre: Ripresa, Innovazione e Formazione. Banche: Passera, loro ruolo deve andare oltre il credito ( Asca ) Roma, 2 febbraio '' Il ruolo delle Banche deve andare oltre il credito. Le Banche devono aiutare le persone che hanno idee e progetti a realizzarli e presentarli poi a potenziali investitori ''. L'Amministratore Delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera illustra il suo punto di vista sul ruolo delle Banche nei confronti delle imprese.

9 Intervenendo alla tavola rotonda dopo la lectio magistralis alla Camera del premio Nobel, Edmund Phelps, Passera spiega che '' siamo il più grande erogatore di credito in Italia, con 500 miliardi di euro erogati, pari a un terzo del Pil, ma alcune volte il credito non è sufficiente ''. Secondo l'a. D. di Intesa Sanpaolo, quindi, '' il ruolo delle Banche deve essere quello di contribuire alla crescita e noi abbiamo fatto una scelta che è quella di sentirsi impegnati in questo campo che vuol dire appunto andare oltre il credito ''. Intesa Sanpaolo: Passera, non commento su Eurizon - Pioneer ( Trend.online ) " Dal primo giorno ho sempre detto che non ho nessun commento su questo tema ". Così il Consigliere Delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, risponde a margine di un convegno alla Camera a chi gli chiede se si stia lavorando all'integrazione tra Pioneer ed Eurizon, i due poli del risparmio gestito di Unicredit e Intesa SanPaolo. Crisi: Rossi ( Bankitalia ), crescita troppo bassa ( Asca ) Roma, 2 febbraio L'Italia sta uscendo dalla crisi '' risalendo un gradino alla volta ''. Ma si tratta di '' un tasso di crescita troppo basso per recuperare occupazione e assicurare una stabilizzazione sostanziale della nostra finanza pubblica e per dare respiro al nostro sistema produttivo così da avere l'adeguata capacità di stare sul sistema internazionale e partecipare a un mondo economico che negli ultimi dieci anni è molto cambiato''. Lo ha detto Salvatore Rossi, Direttore Centrale dell'area Ricerca Economica e Relazioni Internazionali della Banca (d'italia intervenendo alla presentazione dell'accordo ''Crescita Italia'' siglato tra Unicredit e R.ETE.Imprese Italia. '' La crisi - ha detto Rossi - è stata come un maremoto con due ondate successive, la prima delle quali finanziaria, dove noi italiani siamo stati poco colpiti grazie anche alla solidità del nostro sistema bancario. La seconda ondata, però, ha colpito l'economia reale e ci ha investito. Questo probabilmente perchè siamo entrati nella crisi con difficoltà strutturali che in passato sono state alla base della nostra piccola capacità di crescita e che ora sono alla base del nostro tornare a crescere a scappamento ridotto. Dalla crisi - ha sottolineato Rossi - stiamo uscendo risalendo un gradino alla volta e abbiamo un tasso di crescita troppo basso per recuperare occupazione e assicurare una stabilizzazione sostanziale della nostra finanza pubblica e per dare respiro al nostro sistema produttivo così da avere capacità di stare sul sistema internazionale e partecipare a un mondo economico che negli ultimi dieci anni è molto cambiato ''. A questo proposito, il dirigente di Bankitalia ha sottolineato che le nostre imprese hanno saputo trarre vantaggio dal '' forte rilancio del commercio mondiale ''. Ma, ha avvertito, '' siamo in presenza di circolo vizioso che deve diventare virtuoso ''. Serve, infatti, il rilancio della domanda interna: '' una domanda interna vivace è essenziale perchè non possiamo basarci solo sull'export ma anche c'è bisogno anche di una dinamica sofisticata e robusta sul fronte dei consumi interni ''. Crisi: Passera, preoccupano livelli produttività e redditi ( MF - DJ ) Roma, 2 febbraio " In Italia abbiamo una bassa produttività, un alto costo del lavoro e bassi redditi: la situazione è decisamente preoccupante, per certi versi è una delle peggiori delle situazioni possibili ". Lo ha affermato il Consigliere Delegato di Intesa SanPaolo, Corrado Passera, intervenendo al convegno "Per rifare l'italia" a Montecitorio. Per superare questa fase, bisogna puntare sull'innovazione, secondo Passera.

10 " Bisogna concentrare le risorse, che sono scarse, dove si può avere successo: i contributi a pioggia, dare un po' a tutti, non portano a nulla ". Il banchiere evidenzia il limite di non avere in Italia una " adeguata normativa sul venture capital ". Questo " è un vero problema ", ha detto Passera, perchè " bisogna garantire che come si può aprire, si può anche chiudere un'impresa, perchè 5 volte su 10 non va, questo è fisiologico. L'errore deve essere tollerato e aiutato a diventare un nuovo tentativo ". Passera ha poi commentato la proposta del premio Nobel per l'economia, Edmund Phelps, sull'istituzione di una Banca per l'innovazione, dicendo che " non è un'idea sbagliata ", ma ritenendo " più efficace " l'istituzione di un " fondo di garanzia che supporti i soggetti che investono. In questo modo si fa molto di più e si lascia a chi ha competenza la possibilità di fare bene il proprio mestiere ". Dal sito di YAHOO.Finanza, 3 febbraio 2011 Inps: a gennaio crolla Cig - 25,5 % anno ( Ansa ) Roma, 3 febbraio A gennaio sono state autorizzate dall'inps 60,3 milioni di ore di Cassa Integrazione, segnando un 'calo significativo' a livello tendenziale ( - 25,5 % rispetto a gennaio 2010, quando vennero autorizzate 80,9 milioni di ore di CIG ). Lo comunica l'inps. ' I dati confermano la ripresa della produzione ' sostiene il Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi. C'è una parte dell'economia che riprende ma il problema resta la disoccupazione ', sottolinea il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. Crisi: Sacconi, dati Inps su CIG confermano ripresa produzione ( Asca ) Roma, 3 febbraio '' I dati Inps sull'impiego degli ammortizzatori sociali confermano la ripresa della produzione, anche se selettiva, e con essa l'aumento delle ore lavorate che riporta al lavoro innanzitutto i Dipendenti costretti alla riduzione del tempo di lavoro. Gli ammortizzatori sociali hanno così consentito di mantenere molte persone collegate all'impresa e all'impresa stessa di mantenere inalterata la sua potenzialità produttiva con l'effetto di una tempestiva ripartenza quando si creano le condizioni di mercato ''. Lo dichiara in una nota il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi, in merito ai dati resi noti poco fa dall'inps, che ha fotografato a gennaio un netto calo delle richieste di ore di Cassa Integrazione ( - 25,5 % rispetto al gennaio 2010, - 30,3 % su base mensile ). '' Le risorse disponibili per gli ammortizzatori sociali, tarate peraltro sulle ipotesi peggiori, risultano - conclude Sacconi - ancor più sufficienti a garantire la protezione del reddito nell'anno in corso. Gli allarmismi risultano così del tutto ingiustificati ''. Poste: lancia Postapresente cedola con rendimento minimo garantito ( Asca ) Roma, 3 febbraio Poste Vita, la Compagnia assicurativa vita del Gruppo Poste Italiane rinnova la gamma prodotti con Postapresente Cedola, la soluzione assicurativa ideale per chi è interessato a un'integrazione del proprio reddito. Postapresente Cedola permette di ricevere annualmente la rivalutazione del capitale investito con un rendimento minimo garantito. In questo modo è possibile preservare in assoluta certezza, al riparo da qualsiasi crisi dei mercati finanziari, eventuali capitali a disposizione, ma nel contempo raccoglierne i frutti, anno dopo anno, al fine di integrare altri redditi ( lo stipendio o la pensione ) e realizzare da subito piccoli sogni e desideri. Le prestazioni del prodotto sono collegate al rendimento ottenuto dalla Gestione Separata Posta ValorePiù, che investe prevalentemente in Titoli di Stato e Obbligazioni emesse da Istituti con rating elevato.

11 Postapresente Cedola offre la sicurezza di un capitale garantito e intatto nel tempo e la possibilità di godere degli interessi maturati dal contratto fin dal primo anno e per tutti gli anni successivi con l'assoluta garanzia di ricevere almeno un rendimento minimo. L'investimento, effettuato in unica soluzione a partire da euro, può essere integrato già dopo il primo anno con dei versamenti volontari aggiuntivi di importo non inferiore a euro. Postapresente Cedola non ha scadenza formale, può durare tutta la vita, ma è possibile chiedere il riscatto totale o parziale delle somme investite, dopo il primo anno, senza pagare alcuna penale. Il riscatto parziale può essere richiesto per un minimo di euro, purchè il capitale rimanente non sia inferiore a euro. Le condizioni economiche di Postapresente Cedola sono convenienti: 10 una tantum per spese di amministrazione a cui si aggiunge una percentuale che, seguendo la logica degli scaglioni con aliquote decrescenti, varia dal 3,00 % allo 0,35 % in ragione del premio versato. Postapresente Cedola consente di modificare in qualsiasi momento i beneficiari dell'investimento e come per tutti i contratti assicurativi il capitale assicurato è impignorabile e non può essere sequestrato. In caso di decesso dell'assicurato Postapresente Cedola garantisce ai beneficiari la restituzione del capitale investito, integrando inoltre anche i costi di sottoscrizione del prodotto qualora non già recuperati dalle eventuali cedole nel frattempo erogate. Banco Santander: L'utile cala nel quarto trimestre del 5 % ( Borsainside.it ) Banco Santander ha annunciato oggi che nel quarto trimestre del 2010 il suo utile netto è calato del 5 % a 2,1 miliardi. Il consensus era di 2,0 miliardi. La Banca spagnola ha registrato una solida crescita in Brasile ed in Gran Bretagna, sui suoi conti ha pesato però ancora una volta la difficile situazione sul mercato domestico. Il margine d'interesse di Banco Santander è cresciuto lo scorso trimestre del 7,4 % a 7,33 miliardi. Gli analisti avevano atteso 7,25 miliardi. Il core capital ratio di Banco Santander è salito rispetto al terzo trimestre dall'8,5 % all'8,8 %. Banco Santader prevede che il suo core capital ratio supererà il 9 % alla fine di quest'anno. Banco Santander ha confermato il suo dividendo annuale a 0,60 per azione. Deutsche Bank: utile % per oneri riassetto ( Asca ) Roma, 3 febbraio Deutsche Bank chiude il 2010 con un utile netto a 2,3 miliardi di euro, accusando una flessione del 54 % sull'anno precedente quando la principale Banca tedesca realizzò profitti per 5 miliardi. Nel quarto trimestre il risultato netto è stato pari a 605 milioni con una contrazione del 53 % per oneri di riassetto e costi di acquisizioni. Nonostante la flessione dell'utile Deutsche Bank ha annunciato che manterrà invariato il dividendo a 75 per azione. Il Chairman Joseph Ackermann sottolinea che il 2010 è stato un anno di transizione per Deutsche Bank, un anno di investimenti e cambiamenti ''. Per il 2011 Deutsche Bank conferma il target di generare un utile netto di 10 miliardi di euro anche se il mercato resta difficile e l'incertezza ancora elevata. Il colosso tedesco sottolinea tuttavia la forte discesa degli oneri per svalutazioni, in calo del 52 % a 1,3 miliardi di euro. Grecia, fonti: UE e Germania valutano interventi debito in 2011 ( Reuters ) Unione Europea e funzionari dell'esecutivo tedesco stanno valutando l'eventualità di intervenire con misure volte alla riduzione dello stock del debito greco già nel secondo semestre del Lo dicono fonti vicine ai colloqui in corso precisando che la tempistica dell'intervento - che potrebbe avvenire tramite un buyback o una volontaria variazione dei termini di rimborso dei governativi - mira a alleviare le pressioni su Atene prima che la maggior parte del debito ellenico passi nelle mani pubbliche. Secondo il programma previsto dal piano di sostegno UE / FMI il debito pubblico greco supererà entro il 2013 la soglia di 150 % del Prodotto interno lordo. " E' uno degli scenari possibili " spiega una fonte UE sollecitata a commentare tempi e natura dell'intervento.

12 " Un riacquisto implicherebbe il ritiro o uno scambio dei governativi; in alternativa potrebbero cercare un'intesa con i creditori riducendo le cedole e allungando la scadenza dei prestiti " spiega una seconda fonte vicina al Ministero delle Finanze tedesco. " [...] Non si parla però di nulla che non sia volontario perché una simile ipotesi spaventerebbe i mercat i" aggiunge. Una fonte della Presidenza francese ha intanto spiegato alla stampa che il Fondo di salvataggio per la zona euro potrebbe finanziare Atene o qualsiasi altro Paese in difficoltà in modo da permettere operazioni di buyback o swap sul debito su base volontaria. Munich Re: nel IV trimestre utile netto sceso a 480 mln, sotto le attese ( Finanza.com ) Trimestrale sotto le attese per Munich Re. Il maggior Gruppo tedesco delle Assicurazioni ha registrato nel quarto trimestre del 2010 un utile netto di 480 milioni di euro, in calo rispetto ai 780 milioni del corrispondente periodo del Le attese erano ferme a 521 milioni di euro. Sull'intero anno, l'utile netto è passato da 2,56 a 2,43 miliardi di euro. Nonostante il calo, la Compagnia ha proposto la distribuzione di un dividendo di 6,25 euro, in rialzo di 50 centesimi. Per il 2011, Munich Re si aspetta di realizzare un " risultato tecnico migliore del 2010 e un risultato consolidato stabile ". Infine, il Consiglio di Amministrazione ha annunciato un nuovo Piano di buy back da 500 milioni di euro da attuare entro l'assemblea del B.ca MPS lancia covered bond da 1 Mld di euro ( Trend.online ) di Alberto Susi, 3 febbraio Banca Monte dei Paschi di Siena ha perfezionato oggi con successo un'emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite ( OBG ) destinate all'euromercato, la terza effettuata sul programma da 10 miliardi di euro annunciato a fine giugno 2010 ed interamente assistito da mutui residenziali del Gruppo Montepaschi. L'operazione, di ammontare pari a 1 miliardo di euro, ha una scadenza a 7 anni con struttura a tasso fisso ed é destinata ad investitori istituzionali qualificati e ad intermediari finanziari. Il collocamento dell'operazione é stato curato da Credit Suisse, JP Morgan, Mediobanca, Mps Capital Services, Natixis e Nomura in qualità di Joint Lead Managers and Book Runners. L'operazione prevede una cedola annuale del 5 % pari ad un rendimento del %, equivalente al tasso mid-swap dell euro a 7 anni maggiorato di uno spread di 185 punti base. Grazie al significativo interesse riscontrato sul mercato, in poche ore la domanda raccolta ha raggiunto un libro ordini pari ad oltre 1,3 miliardi di euro. L emissione è stata distribuita a 89 investitori istituzionali, residenti in prevalenza in Italia ( 38 % ), Germania e Austria ( 25 % ), Francia ( 11 % ), Regno Unito ( 8 % ), BeNeLux ( 6 % ), e Svizzera ( 5 % ), evidenziando un diffuso interesse da quasi tutti i Paesi dell Eurozona. La tipologia degli investitori ha visto i fund manager primeggiare con il 31 % dell emissione seguiti da Banche ( 23 % ), Compagnie assicurative ( 8 % ), agenzie governative ( 5 % ) e da Fondi pensione con il 4 %. L'emissione rappresenta il terzo collocamento di OBG da parte di Banca Monte dei Paschi di Siena e conferma la capacità della Banca di emettere covered bond con size finali considerate benchmark di mercato. Bpm: scontro tra Sindacati in Pazza Meda, resta alta l incertezza sulla solidità patrimoniale( Finanza.com ), 3 febbraio Acque agitate a Pazza Meda. Secondo la stampa, sta aumentando il conflitto tra i Sndacati attivi nella Banca Popolare di Milano.

13 Il Corriere della Sera scrive che si sta consumando un vero e proprio esodo di iscritti dalla Fisac / Cgil alla Fiba / Cisl. I numeri che circolano arrivano a contare fino a 500 Dipendenti in movimento, in pratica tutta la componente socialista della Fisac. Tra i motivi dello scontro, le diverse visioni sull opportunità di rivedere la governance della Banca, anche in vista della redazione delle nuove liste per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione, atteso per la primavera del Ma non solo. Anche il ruolo del Presidente Ponzellini sarebbe a rischio e, sempre secondo indiscrezioni, il manager potrebbe uscire anzitempo dalla scena e correre per le nomine delle aziende pubbliche. Il quotidiano di Via Solferino scrive che il legame con Umberto Bossi, avrebbe posto Ponzellini in pole position nel toto nomine per Finmeccanica, Eni, Enel e la Banca del Sud. Giudichiamo positivamente ogni scossone che possa portare ad un aggiornamento del sistema di governance della Banca, è il commento odierno di Intermonte. Anche il mercato sembra pensarla così e, infatti, il titolo Bpm mostra un progresso a Piazza Affari dell 1,11 % a 3,18 euro. Nel frattempo il management di Piazza Meda ha tenuto una presentazione per aggiornare il Business Plan. Il management è stato abbastanza riluttante a fornire una guidance - commentano gli analisti di Equita - ma noi crediamo che l outlook 2011 sia decisamente migliore delle nostre stime. I vertici della Popolare di Milano hanno ribadito un target del 7 % per il Core Tier 1, confermando di non aver necessità di un aumento di capitale mentre il rimborso dei Tremonti / Bond ( 400 milioni di euro ) prima del 2013 non rientra nelle priorità. La Sim milanese continua a credere che l aumento di capitale potrebbe essere una scelta coraggiosa perché permetterebbe di ripagare i Tremonti Bond ( 11 punti base di impatto annuale sui coefficienti patrimoniali ) eliminando definitivamente l incertezza riguardo alla posizione patrimoniale. Equita mantiene quindi una visione neutral sul titolo Bpm con target price a 3,5 euro. La performance del titolo potrebbe rendere l azione attraente - concludono gli esperti - ma continuiamo a credere che le incertezze sulla posizione patrimoniale lasceranno il titolo in una situazione bloccata. B.co Popolare: Alba Leasing supera attese 1 anno vita ( MF - DJ ) Milano, 3 febbraio Alba Leasing, la good company nata dalle ceneri di Italease e controllata da BPER ( 36,4 % ), Banco Popolare ( 32,8 % ), Popolare di Sondrio ( 21 % ) e Bpm ( 9,8 % ), chiude il primo anno di attività con quasi 10 mila nuovi Contratti stipulati per un volume di oltre 850 mln euro. Il risultato soddisfa l'a. D. Massimo Mazzega, visto che a maggio del 2010, come aveva indicato lo stesso manager a MF - Milano Finanza, i Contratti erano circa mille e l'obiettivo era arrivare a circa 800 milioni di nuovo stipulato. " Siamo soddisfatti", dice Mazzega, " perchè dal punto di vista quantitativo abbiamo mantenuto gli obiettivi di nuova produzione che ci eravamo dati partendo da zero e anche dal punto di vista qualitativo perchè abbiamo predisposto un modello distributivo basato sulle reti delle Banche e sulle convenzioni con Associazioni di categoria e Confidi ". La società presieduta da Rocco Corigliano ( e dove è ha appena stato nominato Carlo Audino come nuovo Vice D. G. ) comincia insomma a camminare sulle proprie gambe. Questa è la sensazione diffusa in Alba Leasing, anche se l'anno chiuderà in perdita: un rosso previsto nel Piano Industriale triennale, che prospetta il ritorno all'utile nel Per il 2011 una prima stima indica come obiettivo 1 miliardo di nuovi contratti Continua il Piano di dismissioni di BofA: in dirittura d arrivo la cessione di Balboa ( Finanza.com ) 3 febbraio

14 Secondo indiscrezioni riportate dall agenzia Bloomberg, Bank of America starebbe per chiudere la cessione del business assicurativo Balboa all'australiana QBe Insurance Group. L Accordo potrebbe essere concluso già nel corso dei prossimi giorni. L operazione rientra nel piano di dismissioni per ripagare i fondi ricevuti dal Governo nell ambito del TARP ( Troubled Asset Relief Program ). BofA aveva acquistato Balboa nel 2008 all interno dell acquisizione di Countrywide Financial. Le due società non hanno rilasciato commenti. Verso le quote rosa nei CdA delle società tedesche ( Italia Oggi.online ) Il Governo tedesco studia l'introduzione delle cosiddette quote rosa ai vertici delle imprese del Paese. L'offensiva è guidata da due donne: il Ministro del Lavoro Ursula von der Leyen e quello della famiglia Kristina Schroeder. Entrambe sono sostenute dal Cancelliere Angela Merkel. È stata la von der Leyen ad aprire il fuoco lunedì scorso, con la proposta di adottare entro quest'anno una legge che fissi al 30 % la quota di donne ai vertici e nei CdA delle aziende tedesche. «Le quote dovranno essere accompagnate da sanzioni, altrimenti è inutile», ha detto il Ministro, sottolineando che solo il 3,2 % dei posti dirigenziali nelle 200 più grandi società del Paese sono occupati da donne e suggerendo un periodo di cinque anni per fare in modo che le imprese si conformino alle nuove regole. La sua collega Schroeder suggerisce invece che le imprese fissino esse stesse una quota che poi saranno tenute a rispettare. E il Ministro della famiglia è sicuro che «ciò provocherà discussioni che il Paese non ha mai conosciuto. Ci si chiederà come mai quell'impresa si sia fissata un obiettivo del 10 % di donne, mentre quell'altra ha deciso di arrivare al 40 %». Anche i partiti di opposizione sono favorevoli all'adozione di una quota rosa pari almeno al 40 %. Ma l'iniziativa è lungi dall'ottenere un consenso unanime. «La Schroeder si occupi piuttosto di sviluppare la rete degli asili nido», ha detto la Presidente dell'unione dei giovani imprenditori Marie - Christine Ostermann, «sarebbe più utile alle donne delle quote». Quello della cronica mancanza di posti negli asili nido tedeschi è un tasto dolente, che pesa anche sul tasso di natalità del Paese. Unioncamere: Accordo Quadro con commercialisti ( Asca ) Roma, 3 febbraio Favorire iniziative rivolte a garantire l'accesso a strumenti di giustizia alternativa; individuare possibili misure a sostegno dello sviluppo economico - finanziario delle Piccole e medie imprese italiane, a partire dall'analisi dei bilanci delle società di capitale appartenenti ai diversi settori di attività e da altri studi a carattere economico - statistico. Questi gli obiettivi dell'ampio Accordo - quadro siglato nei giorni scorsi a Roma - nella forma di Protocollo d'intesa - dal Presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, Claudio Siciliotti, e dal Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello. '' Dopo due anni di durissima crisi - ha detto il Presidente Ferruccio Dardanello - l'economia si è faticosamente rimessa in moto, anche grazie ad un ritorno alla voglia di fare impresa. Proprio per questo, in questa fase delicata di ricostruzione del nostro tessuto imprenditoriale, è essenziale far sentire alle imprese, a quelle in difficoltà come a quelle appena nate, il sostegno concreto delle istituzioni. L'Accordo sottoscritto da Unioncamere e Dottori commercialisti si basa su questa consapevolezza. Il sostegno migliore per chi fa imprese viene infatti dall'avere intorno un contesto moderno: mercati che funzionano in modo trasparente, una Pubblica Amministrazione efficiente e poco invadente, una giustizia civile rapida e poco costosa. Le Camere di Commercio operano su tutti questi fronti come sistema e, in questa logica, sono convinte che la loro azione potrà essere ancora più efficace se condivisa e sostenuta sul territorio anche dal mondo delle professioni ''. '' Gli ambiti oggetto di questo Accordo / quadro - afferma il Presidente dei commercialisti, Claudio Siciliotti - sono tutti determinanti per il rilancio del sistema Italia. Sul fronte della costruzione di una nuova logica di accesso al credito abbiamo già avviato, con ABI, oltre che con Unioncamere, la fase sperimentale di un Progetto che crediamo possa contribuire a creare un rapporto di rinnovata fiducia e trasparenza tra imprese e Istituti di credito.

15 L'affermazione della mediazione e della conciliazione civile, poi, sono un'occasione irripetibile per pervenire ad un reale e sostanzioso abbattimento dei carichi pendenti della giustizia civile, con tutto ciò che ne conseguirebbe in positivo per cittadini e imprese. Così come enormi vantaggi possono derivare a Pmi, professionisti e cittadini da significativi processi di semplificazione amministrativa. La collaborazione che con questo accordo rafforziamo con un attore importante come Unioncamere, è per tutti questi motivi estremamente importante ''. UE: ok Europarlamento a nomina Andrea Enria Capo Autorità su Banche ( Asca ) Roma, 3 febbraio Disco verde dell'europarlamento alla nomina dei responsabili delle nuove Autorità di Vigilanza finanziaria. I deputati europei hanno ritirato le proprie riserve dopo aver ricevuto garanzie scritte da parte della Presidenza ungherese e della Commissione su trasparenza, indipendenza, procedure di selezione del Personale e risorse finanziarie. In particolare l'italiano Andrea Enria ha ricevuto 530 voti a favore per la Presidenza dell'eba, la European Banking Authority. Disco verde dell'europarlamento anche alle nomine di Steven Maijoor per l'esma ( European Securities and Markets Authority ) e Gabriel Bernardino per l'autorità su Assicurazioni e Fondi pensione. Prima della votazione il Presidente della Commissione per gli affari economici dell'europarlamento, Sharon Bowles, ha spiegato che il Parlamento ha chiesto e ottenuto garanzie in quattro aree: indipendenza delle Autorità: Commissione e Presidenza hanno ribadito il rispetto per le norme di indipendenza per il Presidente, i dirigenti e i membri del Consiglio d'amministrazione. Inoltre rappresentanza del Consiglio: la Commissione sarà attenta a rispettare il regolamento in merito alla designazione dei capi delle Autorità di Vigilanza al Consiglio di Vigilanza, e la Presidenza sostiene la posizione della Commissione. Adeguate risorse di bilancio: la Commissione riconosce la necessità di fornire adeguate risorse finanziarie e umane alle Autorità, e, con la Presidenza, ha concordato l'importanza del rispetto da parte degli Stati membri dei loro obblighi. La nomina procedura: tutte le Parti in causa sono d'accordo nel dire che i vincoli derivati dal regolamento sono inadeguati, come ad esempio i criteri di anzianità calcolata alla fine del mandato. Questa tematica sarà affrontata nel corso delle revisione sulla quale Commissione e Presidenza sono d'accordo. Crisi: Francia e Germania chiederanno vertice annuale sulla governance ( Asca ) Roma, 3 febbraio Francia e Germania presenteranno al vertice europeo domani a Bruxelles la proposta di un vertice annuale dei Capi di Stato e di Governo dell'area euro per un esame sulla cooperazione a livello economico. '' Pensiamo sia necessario che la zona euro decida di tenere riunioni regolari una volta anno, nel corso delle quali i Capi di Stato e di Governo della zona euro esaminano l'approfondimento della collaborazione '', è l'indicazione che arriva dall'entourage del Presidente Nicolas Sarkozy. '' Auspichiamo che questo approfondimento prenda come base impegni concreti sottoscritti da tutti gli Stati membri della zona euro ''. Il Presidente Sarkozy e il Cancelliere tedesco Angela Merkel vogliono ugualmente far giungere ai partner europei il messaggio che '' i mercati stanno cambiando opinione '', che '' i dubbi che c'erano sull'euro e la zona euro stanno scomparendo '' e che dunque è '' il momento di fare un grande passo in avanti '' sul coordinamento economico. L'asse franco / tedesco intende proporre un vero e proprio governo economico dell'area euro. In cambio Parigi e Berlino saranno disponibili a rafforzare il fondo europeo salva stati come sollecitato dalla Commissione Europea e in parte anche dalla BCE che soprattutto preme per una maggiore flessibilità del fondo. L'asse Parigi / Berlino non piace però al Presidente della Commissione Europea Barroso che ieri ha implicitamente criticato le recenti prese di posizione di Sarkozy e della Merkel.

16 Barroso è favorevole a una maggiore collaborazione e a rafforzare la governance economica ma è contrario a strutture parallele rispetto a quanto prevedono i Trattati europei. Bruxelles insomma non vuole farsi scavalcare dai Governi, in particolare non gradisce che Berlino e Parigi dettino l'agenda. Tuttavia la certificazione di un vertice annuale sulla governance in cambio di un rafforzamento del fondo salva Stati potrebbe rappresentare un compromesso accettabile. Corte Conti: corruzione ancora preoccupante, pochi denunciano ( Asca ) Roma, 3 febbraio La Corte dei Conti torna a lanciare l'allarme corruzione. Per il Presidente della magistratura contabile, Luigi Giampaolino, si tratta di un fenomeno ancora '' preoccupante '' e si riscontra '' una rilevante difficoltà di emersione '' dovuta ad '' una scarsa propensione alla denuncia '' dei reati legati alla corruzione. Non solo perchè si tratta di comportamenti '' che, spesso, nascono da un Accordo fra corruttore e corrotto. Ma anche perchè - sottolinea Giampaolino - nell'ambiente in cui essi sorgono, anche le persone estranee al fatto, ma partecipi all'organizzazione, non dimostrano disponibilità a denunciare fenomeni di tal tipo ''. In occasione del convegno Misure e stime della corruzione organizzato dalla Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, Giampaolino spiega che l'attenzione della Corte dei Conti è rivolta al settore delle infrastrutture, ma non solo. Il Presidente della magistratura contabile punta infatti il dito anche contro la '' malamministrazione '', termine che ormai rientra all'interno del concetto di corruzione. E, dunque, fari puntati sugli sprechi '' nell'organizzazione, nell'adeguatezza della presenza del Personale rispetto alle esigenze '' della Pubblica Amministrazione, '' nei servizi e nelle forniture '', nonchè sui finanziamenti '' che vengono erogati a vario titolo ''. Perchè la lotta alla corruzione, aggiunge Giampaolino, '' consente di liberare energie vitali compresse, che possono aiutare lo sviluppo dei mercati, e favorisce situazioni di emersione delle attività economiche che giovano al sistema generale della fiscalità ''. Quello della corruzione, insiste il Presidente della Corte dei Conti, è un fenomeno '' di grande attualità in questo momento storico e merita più che mai le attenzioni delle Istituzioni della Repubblica cui la Costituzione assegna una funzione di garanzia ''. Perchè '' l'incremento di gravi episodi di illegalità nell'ambito delle Pubbliche Amministrazioni può minare la credibilità delle Istituzioni pubbliche nazionali e comunitarie, favorendo il consolidarsi nella società di atteggiamenti negativi di mancanza di fiducia sul corretto funzionamento dell'ordinamento democratico ''. Per questo motivo '' i fenomeni corruttivi vanno perseguiti con rigore perchè incidono con conseguenze profondamente negative sulla comunità, non solo in termini di lesione del principio della concorrrenza, con effetti deprimenti sul sistema economico, ma anche sotto il profilo etico / sociale ''. Secondo gli ultimi dati della Guardia di Finanza e resi noti dal Procuratore Generale della Corte dei Conti, Mario Ristuccia, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario 2010 della magistratura contabile, l'aumento delle denunce per fatti di corruzione e concussione accertati nel 2009 ha raggiunto, rispettivamente, le percentuali del % e del % rispetto all'anno precedente. Un incremento importante che, però, tiene conto solo dei reati '' emersi '', vale a dire denunciati. E' perciò necessario avere cognizione della reale portata del fenomeno ed è per questo che l'istat e la Scuola Superiore per la Pubblica Amministrazione, con il supporto della Corte dei Conti, hanno deciso di creare uno strumento che punta a '' misurare '' scientificamente la corruzione. Un metodo statistico '' attendibile '', spiega il Presidente dell'istat Enrico Giovannini, '' che al momento manca ''. Sono due i metri di giudizio utilizzati finora per misurare la corruzione: il numero delle denunce e la percezione. Strumenti che però, sottolinea Giovannini, sono '' inattendibili ''. Il primo, infatti, non tiene conto della '' scarsa propensione alla denuncia '', mentre il secondo può essere condizionato da un singolo episodio eclatante. Dunque, afferma il Presidente dell'istituto di Statistica, è arrivato il momento '' che si inizi a misurare seriamente questo fenomeno e l'istat è pronto a fare la sua parte ''.

17 D'altronde, puntualizza il Presidente della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, Giovanni Tria, '' la trasparenza e l'integrità etica '' occupano una fetta importante del programma di studi dei futuri Dipendenti pubblici. Dal sito di YAHOO.Finanza, 4 febbraio 2011 Crisi: Merkel, oggi discueteremo anche della governance nella UE ( Asca ) Roma, 4 febbraio I leader europei riuniti oggi a Bruxelles discuteranno le proposte franco / tedesche sulla governance dell'unione Europea. Lo ha detto la Cancelliera tedesca, Angela Merkel, prima dell'inizio del vertice. '' Ci sono decisioni da prendere per il prossimo vertice di fine marzo sull'istituzione del meccanismo anticrisi permanente. Discuteremo anche sulla necessità di un maggiore coordinamento economico a livello di Eurogruppo e su come migliorare la competitività, ha detto la Cancelliera. Il pacchetto competitività è il nocciolo duro delle proposte franco / tedesche. Vertice UE discute di come rafforzare Fondo salvataggio ( Reuters ) Al vertice dei Capi di Stato e di Governo UE saranno discusse le proposte di Francia e Germania per un più stretto coordinamento economico tra i Paesi europei per superare la crisi del debito sovrano dell'area euro. I colloqui serviranno per costruire consenso attorno a un " pacchetto di misure complessivo " da approvare entro marzo che includa anche il rafforzamento l'european Financial Stability Facility, il Fondo di salvataggio varato in maggio. " Parleremo di come preparare le decisioni che sono ancora necessarie, in particolare rispetto al meccanismo permanente sulle crisi su cui occorre trovare un Accordo entro marzo ", ha detto il Cancelliere tedesco Angela Merkel al suo arrivo. Merkel e il Presidente francese Nicolas Sarkozy hanno detto in una dichiarazione congiunta che chiederanno al Presidente del Consiglio Europeo Herman Von Rompuy di preparare un Patto per la competitività per il vertice di fine marzo. In una bozza delle conclusioni i 27 leader europei dicono che valuteranno " proposte concrete " per rafforzare l'efsf " in modo che sia sufficientemente flessibile e abbia la capacità di fornire il sostegno finanziario necessario ". In mancanza di decisioni da prendere la riunione è descritta dai diplomatici come l'occasione per fare il punto sui progressi registrati sui mercati dopo il vertice di metà dicembre. Da allora si sono sensibilmente allentati i timori che l'onda speculativa dopo Grecia e Irlanda investa anche i titoli di stato di Portogallo, Spagna e altri. " Siamo in un momento cruciale - i mercati stanno svoltando, i dubbi sulla solidità dell'euro e della zona euro si stanno dissipando ", ha detto una fonte della Presidenza francese in un briefing con i giornalisti. " Questo è il momento di compiere un grande passo in avanti ". Da un anno i Paesi della zona euro cercano di spegnere gli incendi che si sono accesi, uno dopo l'altro, sui mercati dei bond, e tutti sono consapevoli che se la relativa calma delle ultime settimane dovesse portare alla mancata approvazione di misure concrete prima del prossimo vertice del marzo i fuochi potrebbero riprendere. Il miglioramento della situazione sui mercati è dimostrato anche dall'ultima asta di titoli del debito spagnolo a due e cinque anni in cui i costi di finanziamento hanno subito un netto ridimensionamento. Anche i risultati delle aste in Portogallo sono stati incoraggianti. Francia e Germania dovrebbero presentare una serie di misure per costringere a una disciplina fiscale più rigorosa, tra cui la proposta che ogni Paese della zona euro inserisca a livello costituzionale una norma che ponga un limite al deficit e che i Governi che hanno aderito alla moneta unica si riuniscano regolarmente per coordinare le rispettive politiche.

18 UN FONDO DI SALVATAGGIO PIU' GRANDE E PIU' AGGRESSIVO Da mesi si parla di come rafforzare l'efsf la cui effettiva capacità di fuoco, a causa delle riserve necessarie per ottenere il rating di tripla A, è di appena 250 miliardi di euro contro i 440 nominali. Questo significa che se Portogallo e Spagna avessero bisogno di aiuto finanziario non ci sarebbero fondi sufficienti. Una delle proposte sul tavolo prevede che i sei Paesi dell'euro con tripla A aumentino le loro garanzie mentre gli altri dovrebbero contribuire con soldi liquidi. L'EFSF è l'arma principale nell'arsenale contro eventuali crisi del debito. Su come rafforzarla le posizioni sono ancora distanti ma la Germania sembra determinata ad ottenere impegni stringenti sul bilancio in cambio del proprio via libera. Altra ipotesi è quella di consentire al fondo di acquistare bond sia direttamente sul mercato primario, sia prestando i soldi necessari agli stati interessati per ricomprare i rispettivi titoli di debito. Una fonte del Governo tedesco, che ieri ha incontrato i giornalisti per un briefing sul vertice, ha escluso che quella dell'acquisto di bond sia una via percorribile. " Non è nel nostro interesse che l'efsf possa acquistare bond ", ha detto la fonte. Resta il rischio che la riunione di oggi metta in evidenza più le divisioni che i punti di contatto tra gli stati dell'unione con Germania, Francia, Finlandia e Olanda da una parte e Grecia, Italia, Spagna e altri da un'altra. Funzionari della zona euro lamentano in privato che i lavori procedano assai lentamente e si mostrano dubbiosi sulla possibilità che un pacchetto complessivo di misure possa essere approvato entro fine marzo. I Capi di Stato e di Governo valuteranno anche la possibilità di tenere un summit straordinario a inizio marzo. Originariamente il vertice di oggi si sarebbe dovuto concentrare sui temi energetici ma la situazione in Egitto finirà per monopolizzare i colloqui. Sulle vicende egiziane è atteso un comunicato dei leader. Euro, Merkel annuncia vertice speciale dopo 9 marzo ( Reuters ), 4 febbraio Il Cancelliere Tedesco Angela Merkel, ha detto stasera, al termine del vertice straordinario UE, che dopo il 9 marzo si terrà un summit speciale degli Stati della zona euro. Oggi a Bruxelles Germania e Francia hanno proposto un patto per la competitività europa e i leader della UE hanno discusso del rafforamento del fondo di salvataggio per la zona euro, sperando di tornare a ottenere la fiducia del mercato nelle finanze pubbliche dell'unione. Fondi, 2011 apre con il segno meno, deflussi gennaio per 3,7 Mld ( Reuters ) Inizio d'anno già difficile per il sistema dei fondi comuni in Italia: secondo Assogestioni la raccolta a gennaio è stata negativa per 3,722 miliardi di euro, complice la continua fuga dai prodotti obbligazionari ( - 2,2 miliardi ) e di liquidità ( - 2,226 miliardi ). In ridimensionamento a 446,329 miliardi il patrimonio rispetto ai 452,495 miliardi di fine I riscatti interessano prevalentemente i Gruppi italiani, che accusano deflussi per poco più di 3 miliardi, ma anche gli esteri vedono fuoriuscite per 676 milioni. Persiste il segno meno davanti al saldo dei Fondi hedge ( milioni ) mentre si confermano gli afflussi verso bilanciati ( 304 milioni ) e flessibili ( 745 milioni ). Assogestioni ricorda che i dati non includono buona parte dei fondi esteri gestiti da intermediari appartenenti a Gruppi esteri. I dati che includono l'effetto di questi fondi - e che influenzano significativamente i risultati di raccolta e di patrimonio - sono disponibili solo trimestralmente nella Mappa del Risparmio Gestito. P. A.: Ministero, obiettivo Accordo è ripresa crescita economica ( Asca ) Roma, 4 febbraio L'Accordo siglato oggi tra Governo, Cisl, Uil e Ugl, sulla produttività dei Dipendenti pubblici, '' conferma il comune obiettivo di una ripresa della crescita economica fondata sull'aumento della produttività e dell'occupazione, cui il settore pubblico contribuisce soprattutto con la qualità e quantità dei servizi offerti ai cittadini e alle imprese ''.

19 Il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'innovazione, Renato Brunetta, esprime la sua '' grande soddisfazione '' per la firma dell'intesa con le Organizzazioni Sindacali per la regolazione del regime transitorio conseguente al blocco del rinnovo dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro nel pubblico impiego. '' La firma di oggi - dichiara in una nota il Ministro - rappresenta un importante, ulteriore passo in avanti nell'applicazione della mia riforma della Pubblica Amministrazione. Nei fatti viene rilanciata la contrattazione. Con il blocco del rinnovo dei Contratti previsto dal D. Lgs. n. 78/2010 si è infatti avvertita la necessità di riattivare un negoziato su alcuni elementi fondamentali previsti dal nuovo modello contrattuale e dal D. Lgs. n. 150/2009. La condivisione delle Organizzazioni Sindacali dei principi cardine della Riforma della Pubblica Amministrazione, fondati in primis su una maggiore efficienza e produttività del comparto pubblico, permette di legare le retribuzioni al miglioramento delle perfomance dei Dipendenti. Nonostante l'attuale blocco del rinnovo dei Contratti - osserva Brunetta - vengono così garantite le retribuzioni dei Dipendenti pubblici, legando al merito individuale le risorse finanziarie derivanti dal miglioramento organizzativo e di efficienza ( il cosiddetto dividendo dell'efficienza ' ). L'intesa dà inoltre mandato all'aran di stipulare un Accordo quadro per la regolazione delle relazioni sindacali secondo quanto previsto dalla mia riforma. A questo punto mi auguro che anche le Regioni firmino al più presto il nuovo modello contrattuale '', conclude. P. A.: Baratta ( Cisl ), Accordo importante per Contratti prossimi 2 anni ( Asca ) Roma, 4 febbraio '' L'Accordo di oggi siglato a Palazzo Chigi è importante per i destini contrattuali dei Lavoratori del P. I., per i prossimi 24 mesi ''. Lo dichiara in una nota Gianni Baratta, Segretario confederale della Cisl. '' Con questa intesa - continua Baratta - ci siamo riappropriati della contrattazione che le vicende finanziarie ed economiche complessive avevano bloccato. L'Accordo prevede che le attuali retribuzioni dei Pubblici Dipendenti, comprensive della parte accessoria a tutto il , non saranno né modificate né sottoposte a regimi di redistribuzione così come previsto nelle fasce meritocratiche della legge Brunetta. Solo la contrattazione aggiuntiva, che si potrà realizzare nei possimi 24 mesi, avrà queste caratteristiche di premialità con risorse che le Parti dovranno reperire attraverso la contrattazione, migliorando la qualità dei servizi e cercando i risparmi non sul costo del lavoro ma sui cosiddetti ' sprech i' che nelle P. A., purtroppo, ancora ci sono. Questo Accordo che rilancia la Contrattazione Integrativa per i prossimi 24 mesi, se paragonato a quanto avvenuto nel resto di Europa dove non solo la contrattazione si è bloccata, ma la stessa retribuzione in molti Paesi si è decurtata, dimostra che chi, come noi, non ha mai abdicato al ruolo di un Sindacato che contratta, riesce a modificare anche in situazioni economiche difficili, le condizioni dei Lavoratori a vantaggio degli stessi. In virtù di questo Accordo - conclude Baratta - entro i prossimi 15 giorni presso la sede dell'aran si dovrà realizzare l'accordo quadro con le specifiche per la contrattazione integrativa nei singoli settori della P. A., compresa la scuola ''. P: A.: Camusso, Accordo è atto di imperio. Si sostiene Governo alla fine ( Asca ) Roma., 4 febbraio '' Siamo di fronte a un atto di imperio ''. Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, definisce così l'accordo siglato oggi dalle altre Organizzazioni Sindacali e dal Governo sul pubblico impiego. Conversando con i giornalisti Camusso sottolinea che '' oggi si è stracciata una legge dello Stato nel pubblico impiego sulla democrazia e la rappresentanza firmata da tutti ''. La Camusso spiega poi i motivi che hanno portato il Sindacato a non firmare. '' Per la Cgil - dice - la firma o non firma di un Accordo è sempre nel merito delle questioni e la firma di oggi significa ridurre le risorse, non votare le Rsu e mettere una pietra sopra ai precari. Tutte ragioni sindacali ''. La leader della Cgil apostrofa poi le altre Organizzazioni Sindacali. '' Si vuole sostenere - sottolinea - un Governo nella coda velenosa della sua esistenza ''.

20 Un Governo che - per la Camusso - '' agisce per impedire al Parlamento di fare il suo mestiere. L'accordo con i Sindacati, infatti, è stato fatto per superare gli emendamenti al milleproroghe in discussione al Senato ''. Le motivazioni riportate poi secondo le quali l'accordo impedirebbe la diminuzione delle retribuzioni nella Pubblica Amministrazione, per Camusso sono '' affermazioni diverse dalla realtà. Se non si fa nulla, invece, l'incrocio tra la Finanziaria e la legge sulla Pubblica Amministrazione porta alla diminuzione delle risorse. Risorse che invece vengono utilizzate non per la contrattazione ma per salvaguardare le retribuzioni che Brunetta invece taglia ''. P. A.: Camusso, Accordo presa in giro. Bonanni, Cgil rispetti Lavoratori ( Asca ) Roma, 4 febbraio Duro attacco del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, al leader della Cgil, Susanna Camusso. Secondo quest'ultima l'accordo sui salari legati alla produttività nel Pubblico Impego, siglato oggi a Palazzo Chigi, '' è una presa in giro per i Lavoratori '' ed è per questo che la Cgil, al contrario di Cisl e Uil, non ha firmato. '' L'Accordo non cambia nulla per i Lavoratori e soprattutto non dà la possibilità di contrattare le risorse e le retribuzioni dei Lavoratori pubblici '', ha spiegato la Camusso. Per Bonanni, invece, con l'accordo di oggi i salari dei Dipendenti pubblici restano '' intatti '', senza '' un euro di meno ''. Il leader della Cisl ha poi attaccato la Camusso: '' Presa in giro di che cosa? La Cgil moderi i termini e rispetti la volontà di milioni di Lavoratori, altrimenti, con queste dichiarazioni, dà fuoco a tutto quello di sconcertante che sta accadendo. Perchè - ha sottolineato - le scritte e gli atti di violenza contro le sedi dei Sindacati sono frutto di questo linguaggio. E' una vergogna quello che sta accadendo '', ha proseguito Bonanni. P. A.: Cisl, da Intesa tra 300 e euro netti in busta paga ( Asca ) Roma, 4 febbraio '' Alla Cgil che definisce l'accordo di oggi una presa in giro, vogliamo ribadire un dato preciso: l'intesa sul salario di produttività firmata a Palazzo Chigi lascerà in media in busta paga dai 300 ai 1000 euro netti per ogni Dipendente sulla parte della produttività, una somma che sarebbe stata defalcata al 25 per cento dei Dipendenti pubblici per essere distribuita ad altri Lavoratori pubblici in base alla decisione discrezionale dell'assessore amico o del dirigente compiacente ''. E' quanto precisa in una nota il segretario della funzione pubblica Cisl, Giovanni Faverin. Madoff: J. P. Morgan fu complice della maxi - truffa? (BorsaInside.it) J. P. Morgan Chase & Co. è stata complice di Bernard Madoff nella sua maxi - truffa da $ 50 miliardi. Lo afferma Irving Picard, il Procuratore nominato dalla Corte di New York per curare gli interessi degli investitori ingannati dal finanziere. A dicembre Picard ha avviato un'azione legale nei confronti di J. P. Morgan accusandola di frode. Picard chiede a J. P. Morgan un risarcimento da $ 6,4 miliardi. Nella documentazione depositata presso il Tribunale Federale di Manhattan e pubblicata solo oggi dalla stampa statunitense Picard indica che J. P. Morgan ha avuto un ruolo chiave nella truffa di Madoff tanto da poter affermare che è stata una vera e propria complice. Da molti documenti interni risulterebbe infatti che i Dipendenti di J. P. Morgan, che è stata per vent'anni la Banca di riferimento di Madoff, ebbero dei seri dubbi sulle pratiche d'investimento del finanziere. Nonostante J. P. Morgan sapesse quindi di essere di fronte ad una probabile truffa decise però di chiudere gli occhi. Il titolo di J. P. Morgan perde al momento l'1,9 % e guida la lista dei ribassi del Dow Jones. Fiat: Uilm, 17/2 azienda illustra scaglioni assunzione a Pomigliano

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