REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PER LA CREAZIONE E IL CONSOLIDAMENTO DI NUOVE IMPRESE

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1 REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PER LA CREAZIONE E IL CONSOLIDAMENTO DI NUOVE IMPRESE ART. 1 FINALITA Nell ambito della promozione della cultura e dello spirito d impresa e al fine di sostenere la crescita del tessuto produttivo locale, la Camera di Commercio di Parma, prevede lo stanziamento di un fondo per l erogazione di contributi in conto capitale finalizzati a supportare le future neo imprese nella fase precedente l avvio effettivo dell attività imprenditoriale in provincia di Parma. A tale scopo saranno incentivati gli investimenti riconducibili alla consulenza per la stesura di un Piano di Impresa/Business Plan atto a valutare la fattibilità e la potenzialità dell idea imprenditoriale. ART. 2 SOGGETTI BENEFICIARI Possono presentare richiesta di contributo: A. Aspiranti Imprenditori Persone fisiche di età non inferiore ai 18 anni, residenti o domiciliati in provincia di Parma, che intendano, entro 12 mesi dalla data di presentazione della domanda, avviare una attività imprenditoriale, localizzata nel territorio provinciale. B. Nuove Imprese Imprese con un numero massimo di 50 dipendenti, con sede operativa in provincia di Parma, aventi i seguenti requisiti: 1. forma giuridica: ditta individuale, società di persone o di capitali; 2. iscrizione al Registro Imprese della Camera di Commercio di Parma da non più di 6 mesi dalla data di presentazione della domanda; 3. in regola con il pagamento del diritto annuale; 4. che non hanno protesti cambiari a carico e non hanno in corso procedure fallimentari o coattive I suddetti requisiti si desumeranno dalla visura camerale all'atto della presentazione della domanda e saranno confermati anche da una dichiarazione dell'azienda richiedente; saranno inoltre accertati sia ai fini dell ammissibilità che ai fini della liquidazione dei contributi. Nel caso in cui le imprese beneficiarie si configurassero come continuazione di ditte già esistenti per l attività svolta, il subentro deve essere effettuato da: un neo imprenditore o da una società caratterizzata da un nuovo assetto della compagine sociale; un imprenditore o una società purchè non abbiano operato nello stesso settore di attività da oltre due anni. Sono escluse dal contributo le imprese controllate dalla pubblica amministrazione.

2 Avranno priorità e una maggiorazione del contributo le richieste presentate da: 1. aspiranti imprenditori di età compresa tra i 18 e i 35 anni compiuti che avvieranno una ditta individuale o costituiranno un impresa giovanile 1 ; 2. aspiranti imprenditrici femminili che avvieranno una ditta individuale o costituiranno una impresa femminile 2 ; 3. neo imprese femminili e giovanili; 4. disoccupati o in mobilità, iscritti al Centro per l Impiego della Provincia di Parma o neo imprese costituite in maggioranza da tali soggetti; 5. lavoratori (CIGS) coinvolti in processi di crisi, riconversione o difficoltà industriale o produttiva o neo imprese costituite in maggioranza da tali soggetti. Tutti i requisiti dovranno sussistere nel momento della liquidazione del contributo. ART. 3 INTERVENTI FINANZIABILI E SPESE AMMISSIBILI Sono ammessi al contributo gli interventi destinati alla realizzazione del Piano di sviluppo aziendale/business Plan. Gli interventi devono essere effettuati con la consulenza, l assistenza e i servizi specialistici forniti, in base a contratti stipulati dal lavoratore/impresa, da: esperti nella redazione della parte economico-finanziaria del Business Plan che risultino iscritti ad un albo professionale legalmente riconosciuto; imprese e società, anche in forma cooperativa, iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio che abbiano nell oggetto sociale l erogazione di servizi alle imprese ; associazioni di categoria o strutture di servizi a loro collegate. Sono ammissibili le spese sostenute dai soggetti di cui all art. 2 del Regolamento, al netto di IVA e di altre imposte e tasse per investimenti riconducibili alla realizzazione del Piano di sviluppo aziendale o Business Plan, qui di seguito elencate: 1 Imprese giovanili Si intendono: le ditte individuali che sono gestite da giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni le società di persone composte prevalentemente da soggetti di età compresa tra i 18 e i 35 anni le società di capitali o le cooperative in cui le quote di partecipazione oppure il capitale sociale sia detenuto per non meno di due terzi da giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni. 2 Imprese femminili Si intendono: le imprese individuali il cui titolare sia una donna le società di persone e cooperative costituite per il 60% da donne le società di capitali le cui quote di partecipazione spettino per non meno di due terzi a donne e i cui organi d amministrazione siano per almeno due terzi costituiti da donne

3 le spese per la consulenza e i servizi specialistici per la progettazione e la realizzazione di studi e ricerche di mercato relative all analisi di settore e ai segmenti di mercato potenziali; le spese per la consulenza relativa per la definizione del progetto di una nuova impresa e per la redazione di un Business Plan; le spese per consulenze specialistiche in campo fiscale, giuridico e di marketing, pianificazione finanziaria e controllo di gestione; le spese per consulenza nelle aree: logistica, produzione, personale, organizzazione e sistemi informativi, contrattualistica, piano di comunicazione; le spese per la formazione per la partecipazioni a corsi mirati a fornire le conoscenze fondamentali per la gestione di una impresa o su tematiche attinenti al Business Plan. Si specifica che non saranno ammesse le spese sostenute dalle imprese che, come tali o per la loro compagine sociale, risultino collegate alle società (o soci o dipendenti delle stesse) o ai liberi professionisti che hanno provveduto alla realizzazione degli interventi di cui all art. 3. ART. 4 DETERMINAZIONE DEL CONTRIBUTO Il presente regolamento prevede la concessione di un contributo in conto capitale nelle seguenti misure: 1. 50% delle spese sostenute e documentate per la consulenza prestata per la formulazione e la stesura del Piano di Impresa/Business Plan e per i servizi specialistici ad essi connessi fino ad un massimo di Euro 3.000,00; 2. 60% delle spese, sopra indicate, fino ad un massimo di Euro se le richieste di contributo provengono dalle categorie svantaggiate di cui all art. 2, comma 6. Sono finanziabili spese non inferiori a Euro 400,00 per una soglia minima di contributo pari a Euro 160,00 (per il punto 1) o Euro 200,00 (per il punto 2). Il contributo concesso alle imprese è da considerarsi compreso nel regime de minimis A) Tale contributo è erogato in base al regime de minimis, di cui al Regolamento CE n. 1998/2006 del 15 dicembre 2006 (GUUE L 379 del 28/12/2006). Ciò comporta che un impresa non possa ottenere aiuti di fonte pubblica in regime de minimis per un importo complessivo superiore a EURO nell arco degli ultimi tre esercizi finanziari ( EURO nel caso di imprese del settore trasporti su strada di merci e passeggeri). Il contributo di cui al presente regime non può essere concesso: - alle imprese appartenenti al settore della pesca e dell acquacoltura (vedi punto B); - alle imprese nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli di cui all allegato I del trattato (vedi punto C); - per attività connesse all esportazione (aiuti connessi ai quantitativi esportati, alla costituzione e gestione di una rete di distribuzione o ad altre spese correnti inerenti all attività di esportazione).

4 - per gli aiuti condizionati all impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti importati; - alle imprese nel settore carbonifero; - per aiuti destinati all acquisto di veicoli per il trasporto di merci su strada da parte di imprese di trasporto merci su strada per conto terzi; - per aiuti concessi a imprese in difficoltà secondo la definizione comunitaria 3. B) Per le imprese del settore della pesca dedite alla produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti ittici, il contributo è erogato in base al regime de minimis, di cui al regolamento CE n. 875 del 24 luglio 2007 (GUUE L 193 del 25 luglio 2007). Ciò comporta che un impresa non possa ottenere aiuti di fonte pubblica in regime de minimis per un importo complessivo superiore a EURO nell arco degli ultimi tre esercizi finanziari. C) Per le imprese del settore della produzione primaria di prodotti agricoli (di cui all allegato I del trattato) i contributi sono erogati in base al regime de minimis, di cui al Regolamento (CE) n. 1535/2007 (GUUE L 337 del ). Ciò comporta che un impresa non possa ottenere aiuti di fonte pubblica in regime de minimis per un importo complessivo superiore a EURO nell arco di tre esercizi finanziari. ART. 5 PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA Gli interessati potranno accedere al contributo utilizzando l apposito modulo-domanda (reperibile presso l Ufficio agevolazioni economiche della CCIAA o scaricabile dal sito allegando allo stesso: progetto dettagliato dell intervento e tempi per la sua realizzazione preventivi contenenti sintetica descrizione dell intervento e dei relativi costi da sostenere dichiarazione rilasciata dalla società, dall associazione di categoria o dalla struttura di servizi ad essa collegata, o dall esperto attestante il possesso dei requisiti richiesti per la consulenza e i servizi prestati (con allegazione di prospetto o CV riportante esperienze acquisite, e nel caso di singoli professionisti, eventuali percorsi specialistici di studio); certificato attestante lo stato di disoccupazione rilasciato dai Centri o Servizi per l Impiego della Provincia nel caso in cui la domanda venga presentata da aspiranti imprenditori; copia fotostatica del documento di identità del sottoscrittore. 3 In linea di principio si ritiene che un impresa sia in difficoltà quando non sia in grado, con le proprie risorse o con quelle che può ottenere dai proprietari/azionisti o dai creditori, di contenere perdite che, in assenza di un intervento esterno delle autorità pubbliche, la condurrebbero quasi certamente al collasso economico, nel breve o nel medio periodo (Comunicazione della Commissione Orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà, pubblicata in Gazzetta ufficiale dell Unione europea C 244 dell 1/10/2004, p. 2).

5 La domanda, in bollo, può essere presentata direttamente o spedita a mezzo posta all Ufficio Agevolazioni Economiche della Camera di Commercio I.A.A. Via Verdi n Parma e deve pervenire: prima che venga realizzato l intervento di cui all art.3 L'impresa si impegnerà altresì a rilasciare una dichiarazione in cui attesta che negli ultimi tre esercizi finanziari non ha beneficiato di agevolazioni in regime "de minimis", che, sommate alla presente, superino i Euro ( Euro per il settore dei trasporti di merci su strada), Euro per il settore della pesca e Euro per il settore della produzione primaria di prodotti agricoli. ART. 6 VALUTAZIONE DELLE DOMANDE La valutazione delle domande sarà effettuata da una apposita Commissione composta da: il Presidente della Camera di Commercio o suo delegato; il Segretario Generale della Camera o suo delegato; un esperto di analisi economico/finanziaria; rappresentanti delle Associazioni di categoria maggiormente rappresentative; le funzioni di segretario saranno svolte da un dipendente camerale a ciò designato dal dirigente di area. La Commissione di cui al presente articolo valuterà la conformità delle domande pervenute e della documentazione presentata con quanto previsto dal presente regolamento ed esprimerà un parere di ammissibilità/non ammissibilità al contributo. Le richieste verranno esaminate e valutate attraverso: verifica dei requisiti formali valutazione del progetto sulla base dei seguenti elementi: o fattibilità tecnica ed economica del piano d impresa/business Plan o accuratezza, qualità e chiarezza della presentazione del progetto o esperienza, competenza del titolare o soci (curricula di studio e professionali) o innovatività del progetto ART. 7 LIQUIDAZIONE La liquidazione del contributo avverrà solo dietro presentazione dei documenti comprovanti la realizzazione dell intervento: fattura originale quietanzata, in visione, relativa alle spesa sostenuta per l'intervento, più la fotocopia che andrà trattenuta e vistata dall Ufficio camerale; ciascuna fattura deve essere emessa con data successiva alla data di presentazione della domanda di contributo;

6 relazione prodotta dalla società o dal professionista che ha realizzato il Piano d Impresa/Business Plan dalla quale si evincano gli elementi, oggetto di valutazione della Commissione, di cui all art. 6; documentazione comprovante l avvenuto pagamento (copia dei bonifici o delle rimesse o contabili bancarie o dichiarazioni liberatorie in originale degli erogatori del servizio, attestanti il pagamento) oppure le copie delle fatture quietanzate (quietanza si intende la fattura con il timbro pagato e con timbro e firma del fornitore); e con il parere favorevole della Commissione, la quale si riunirà a tale scopo ogni semestre. Art. 8 ESCLUSIONI E LIMITAZIONI La realizzazione degli interventi di cui all art. 3 (Piano d Impresa/Business Plan) dovranno ritenersi conclusi entro 8 mesi dalla data di presentazione della domanda, pena la decadenza dal contributo, mentre la liquidazione dell agevolazione sarà subordinata alla iscrizione al Registro Imprese della Camera di Commercio che dovrà aver luogo entro 12 mesi dalla data di presentazione della domanda. I contributi camerali non sono cumulabili sulle stesse spese finanziabili sostenute dall impresa con altre agevolazioni concesse da altri enti pubblici né con altri eventuali incentivi ricevuti sullo stesso titolo di spesa. La graduatoria delle aziende ammesse a contributo verrà stilata sulla base dell'ordine cronologico di presentazione delle domande sino ad esaurimento dello stanziamento. La richiesta di contributo non sarà ripetibile se non dopo tre anni dalla stessa in previsione della chiusura dell attività in corso e l avvio di una nuova iniziativa.

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