DICHIARAZIONE AMBIENTALE

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1 DICHIARAZIONE AMBIENTALE DATI AGGIORNATI AL 31 AI SENSI DEL REGOLAMENTO CE N. 1221/2009 (EMAS) CASALE S.p.A. VIA MONTANARA, 33 CASALE DI FELINO PR - Pagina 1 di 73

2 INDICE 1 INFORMAZIONI GENERALI SULL AZIENDA Dati aziendali Descrizione dell azienda Organigramma CASALE SpA 6 2 POLITICA AMBIENTALE 7 3 LO STABILIMENTO DI FELINO 8 4 LO STABILIMENTO DI LANGHIRANO 8 LOCALIZZAZIONE DEL SITO 9 Inquadramento urbanistico 9 INQUADRAMENTO TERRITORIALE 9 INQUADRAMENTO AMBIENTALE L ATTIVITA SVOLTA 16 5 IL PROCESSO PRODUTTIVO 18 6 DIAGRAMMA DI FLUSSO PROCESSI PRODUTTIVI 20 7 ATTIVITÀ E IMPIANTI A SUPPORTO DEL PROCESSO PRODUTTIVO Impianto di approvvigionamento idrico e trattamento acque primarie Impianti di trattamento acque di scarico Cabine elettriche Centrale termica Impianto di termoregolazione delle celle Impianto di produzione di aria compressa Impianto per il vuoto Movimentazione materiale Attività di pulizia e lavaggio 26 8 IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Ruoli e responsabilità nella gestione ambientale 27 9 GLI ASPETTI E LE PRESTAZIONI AMBIENTALI Aspetti ambientali diretti USO DI RISORSE Consumi energetici Unità Produttiva di Felino Consumi idrici Unità Produttiva di Felino Consumi di materie prime Consumo di materiali ausiliari Presenza di sostanze pericolose Scarichi idrici Acque reflue di prima pioggia Errore. Il segnalibro non è definito Produzione di rifiuti e sottoprodotti di origine animale 51 Pagina 2 di 73

3 13 EMISSIONI IN ATM RUMORE ESTERNO ASPETTI VALUTATI COME NON SIGNIFICATIVI SCENARI DI EMERGENZA Emergenze che possono generare impatti ambientali significativi SINTESI DEGLI INDICATORI DI EFFICIENZA RAPPORTI CON LE PUBBLICHE AUTORITA LEGISLAZIONE AMBIENTALE APPLICABILE OBIETTIVI E PROGRAMMI AMBIENTALI MODALITA RELATIVE ALLA DICHIARAZIONE AMBIENTALE 68 Pagina 3 di 73

4 1 INFORMAZIONI GENERALI SULL AZIENDA 1.1 Dati aziendali Denominazione: CASALE SPA Sede legale e stabilimento: Via Montanara Casale di Felino (Parma) Tel Fax Unità Produttiva di Langhirano : Via Guerci Langhirano (Parma) Direttore di Stabilimento: Sig. Alberto Paterlini Direttore Unità produttiva di Langhirano : Sig. Manuel Bizzocchi Responsabile del SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE: Dr. Nicola Mambriani Attività svolta sede legale: "Produzione, stagionatura, disosso e affettamento di prosciutto di Parma D.O.P, prosciutto nazionale, prosciutto estero. Affettamento e confezionamento di salumi. Commercializzazione di salumi. Attività svolta sito di Langhirano : Disossatura e confezionamento prosciutto di Parma D.O.P., prosciutto nazionale, prosciutto estero. 1.2 Descrizione dell azienda Casale S.p.A. è l Azienda di proprietà della famiglia Sassi e facente parte del gruppo produttivo EMILIO SASSI COMPANY & BRAND PORTFOLIO, costituito da due prosciuttifici ed un disosso siti a Casale di Felino e a Langhirano, nel territorio di produzione del Prosciutto di Parma DOP e da un prosciuttificio sito a San Daniele del Friuli per la produzione tipica del prosciutto di San Daniele. Come casale S.p.A. sono gestiti il prosciuttificio di Casale ed il disosso di Langhirano; le altre aziende hanno diverse ragioni sociali. Il fabbricato di Casale S.p.A. è un prosciuttificio sito nel comune di Felino, in località Casale di Felino, che dal 1981 svolge anche attività di affettamento dei salumi acquistati da terzi. Lo stabilimento ha subito nel corso degli anni tre ampliamenti che hanno permesso di raggiungere una potenzialità produttiva di ca prosciutto crudo Parma marchiato e prosciutto smarchiato, la capacità di disossare prosciutti alla settimana e di affettare settimanalmente prosciutti oltre ad altri salumi. Il prosciuttificio è dotato di impianti ed attrezzature progettate in ottemperanza alle disposizioni CE, per garantire qualità e costanza di prodotti. Il Casale S.p.A. è abilitato alla produzione ed esportazione di prosciutti Parma per gli Stati Uniti ed il Giappone. Un sistema di controllo costante e preciso consente di monitorare ventiquattro ore su ventiquattro gli impianti e le celle. Il disosso sito in Langhirano è una unità produttiva che è stata affittata dall estate 2012 da Casale S.p.A. e che serve per la produzione di mattonelle di prosciutto destinate all affettamento presso la sede centrale. La capacità produttiva del disosso è di circa pezzi a settimana. Codici NACE ai sensi del Regolamento (CE) n. 1893/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio: Produzione di prodotti a base di carne (compresa la carne di volatili) Commercio all'ingrosso di carni e di prodotti a base di carne Pagina 4 di 73

5 Il Sistema di Gestione Ambientale dic cui alla presente dichiarazione ambientale è riferito all unità produttiva localizzata a Casale di Felino e si applica alle fasi di produzione, stagionatura, disosso e affettamento di prosciutto crudo di Parma DOP, prosciutto nazionale, prosciutto estero; affettamento di salumi e commercializzazione di salumi, così come a tutte le attività correlate a tali processi che Il Casale S.p.A. pone in essere affinché il proprio Sistema di Gestione Ambientale sia mantenuto attivo e conforme ai requisiti del Regolamento EMAS e della Norma ISO Sistemi di Gestione già Certificati : Nell ottica di un progressivo miglioramento, al fine di istituire un organizzazione gestionale e produttiva a aziendale fluida ed al contempo costante, che permettesse di monitorare i propri prodotti garantendo al contempo la soddisfazione della propria clientela ed i rispetto dei più stretti requisiti igienici e sanitari, CASALE SPA ha intrapreso iter certificativi che nel tempo hanno portato all ottenimento delle seguenti certificazioni applicate all unità produttiva di Felino : GOOD SAFETY FOOD SYSTEM (GSFS) vers. 6 INTERNATIONAL FOOD STANDARD (IFS) vers. 6 UNI EN ISO : 2005 UNI EN ISO : 2008 BS OHSAS 18001: 2007 Attualmente l Alta Direzione ha deciso di adottare un Sistema di Gestione Ambientale conforme al Regolamento Europeo EMAS e di ottenerne il riconoscimento a dimostrazione dell impegno dell azienda verso la tutela del territorio nei confronti della collettività. Pagina 5 di 73

6 1.3 Organigramma CASALE SpA Direttore Generale DIR E. SASSI RSPP (ESTERNO) FELISA ECOGEO RGQ - RGA N.MAMBRIANI ASS AQ (ESTERNO) L.GIUSTI DOVE TROVO RM?? Dir. STABILIMENTO DISOSSO LANGHIRANO RST M.BIZZOCCHI Dir. STABILIMENTO PROSCIUTTIFICIO FELINO RST A. PATERLINI CENTRALINO E. PESCATORE Resp.Area PRODUZIONE RAP A. PATERLINI Resp. AMMINISTRATIVO RAMM A.SASSI Resp. Uff. COMMERCIALE RUC G.SASSI MARKETING DMK A. SASSI Lavorazioni Interne Lavorazioni Esterne STAGIONATI RStag L.PELOSI BALIE G.SASSI Cont. CLIENTI L.CONTI ASS COMM M.MESCHI/ A. SASSI MATERIE PRIME RMp P.SASSI DISOSSATI RDiss A. PATERLINI Cont. FORNITOR L.CONTI CERTIFICATI ESTERO A. MORA PRODOTTI SEMILAVORATI RPs M.MESCHI AFFETTAMENTO RAff G. POLI CONTO DEPOSITO A. PATERLINI MEDIATORI ESTERNI SERVIZI ESTERNI RSe A. PATERLINI SPEDIZIONE CSped A. PATERLINI MANUTENZIONI RM A.FURLOTTI MATERIALI AUSILIARI RMa A. M.MESCHI Pagina 6 di 73

7 2 POLITICA AMBIENTALE L Alta Direzione del CASALE SPA considera il rispetto dell ambiente e l obiettivo dello sviluppo sostenibile come elementi strategici da perseguire nello svolgimento della propria attività e si impegna a: valutare, mantenere sotto controllo e, ove possibile, minimizzare l impatto ambientale delle proprie attività, migliorando le proprie prestazioni ambientali fino a livelli corrispondenti all applicazione, economicamente praticabile, delle migliori prassi e tecnologie disponibili; garantire un rafforzamento della coscienza e responsabilità ambientale di tutte le persone che in essa e per essa operano. Con questi obiettivi strategici il CASALE SPA ha adottato un Sistema di Gestione Ambientale, applicato a tutte le attività aziendali senza eccezioni, allo scopo di conseguire gli obiettivi espressi nella seguente politica. Il CASALE SPA, consapevole dell importanza e della necessità di avvalersi di un Sistema di Gestione Ambientale riconosciuto in ambito internazionale, al fine di raggiungere le prestazioni ambientali delle proprie attività, prodotti e servizi erogati ed avere la piena soddisfazione della comunità, ha ritenuto opportuno conformare il proprio Sistema di Gestione Ambientale al modello proposto dal REGOLAMENTO CE n. 1221/2009 (EMAS III). Al fine di concretizzare tali principi l impresa si impegna a: rispettare le disposizioni legislative, i regolamentari vigenti e i codici di buona fabbricazione industriale eventualmente correlati ai propri impatti ambientali; implementare, mantenere e migliorare con continuità un efficace Sistema di Gestione Ambientale conforme ai requisiti del REGOLAMENTO CE n. 1221/2009 (EMAS III); migliorare le proprie prestazioni ambientali; prevenire gli impatti ambientali potenziali e significativi; mantenere nella condizione di minimo impatto gli approvvigionamenti di materia ed energia nonché le emissioni atmosferiche, gli scarichi di effluenti liquidi ed i rifiuti; adottare i processi tecnologici, economicamente sostenibili, che offrano i minori impatti ambientali; valutare gli aspetti ambientali dei prodotti e servizi, esistenti e nuovi, e delle attività produttive, presenti e future; adottare procedure di gestione e di sorveglianza tali da garantire che impianti e processi offrano la maggiore protezione dell'ambiente e la prevenzione delle emissioni accidentali di materie o di energie, comunicare al pubblico le informazioni necessarie per comprendere gli effetti sull ambiente delle attività del CASALE S.p.A.; fare attività di formazione e sensibilizzazione a tutti i dipendenti per incoraggiare ogni iniziativa atta alla protezione dell'ambiente; predisporre misure atte a garantire che operatori esterni all organizzazione, capaci potenzialmente di generare aspetti ambientali indiretti, applichino, durante lo svolgimento delle proprie attività, norme ambientali equivalenti a quelle del CASALE S.p.A. Il CASALE SPA stabilisce, mantiene e riesamina periodicamente obiettivi di miglioramento in materia ambientale, prendendo in considerazione: le prescrizioni legali applicabili; i propri aspetti ambientali significativi; le proprie esigenze operative; il punto di vista delle parti interessate; ogni altro aspetto di natura tecnica, economica e finanziaria. Gli obiettivi ambientali, in accordo al progresso scientifico e tecnologico, si intendono applicabili secondo logiche di mercato, a tutte le attività, ai processi, ai prodotti, alle materie prime, ai servizi del CASALE SPA. La Direzione si impegna a fornire le risorse umane, le competenze specialistiche, le tecnologie e le risorse finanziarie necessarie per attuare la presente politica. Il perseguimento degli obiettivi espressi richiede il coinvolgimento di tutto il personale: ciò viene raggiunto con l informazione e l addestramento continui di ciascuno, secondo la propria mansione e competenza. Casale di Felino, L Alta Direzione Pagina 7 di 73

8 3 LO STABILIMENTO DI FELINO Lo stabilimento si compone di tre strutture distinte collegate tra loro tramite un area cortilizia comune: uno stabile centrale in cui sono collocati uffici, spogliatoi e abitazione del custode, tale edificio si sviluppa su due piani e si estende su una superficie di 330 mq; uno stabile nell area nord destinato alla lavorazione prosciutti e nella parte ovest a piano terra, per una area limitata all affettamento dei salumi, tale edificio si sviluppa su quattro piani ed è esteso su una superficie di mq; un complesso di due stabili nell area sud destinato all attività di affettamento prosciutti e salumi, tali edifici si sviluppano su un unico piano per una superficie complessiva di circa 1000 mq e ad esse è connessa la zona magazzino di stoccaggio materiali di confezionamento ed imballo. La zona esterna in cui si svolgono le movimentazioni è pavimentata con asfalto, la parte rimanente è sistemata a verde. Una vasta area è costituta da verde e giardino fiorito. Prosciuttificio: Il cortile esterno al prosciuttificio ospita sul lato sud un cortile su cui si affaccia l area scarico cosce fresche e l accesso ai reparti, sul lato nord una zona dedicata al carico dei prosciutti stagionati. Sul lato est è localizzato il silos del sale. Piano terra (lato nord): il piano terra ospita la cantina dove ha termine la stagionatura delle cosce, un reparto di disosso con annessa cella di stoccaggio prosciutti disossati ed il locale spedizione, nella parte nord ovest è presente un locale dedicato all affettamento. Primo piano: Il primo piano (lato sud-est) ospita il locale ricevimento e lavorazione delle cosce fresche, e tre celle di primo e secondo sale, il lato nord-ovest ospita due celle di riposo una cella di sale la zona toelettatura e lavaggio dei prosciutti ed il locale compressori. Secondo piano: il secondo piano (lato nord) ospita una cella di pre riposo ed un riposo oltre alla zona sugnatura, il lato sud ospita una cella di pre riposo ed una sala compressori. Terzo piano: il terzo piano ospita l asciugatoio, ed una stagionatura. Affettato: Il reparto di affettamento è suddiviso in due stabili principali ed in un reparto sito nell edificio principale: Stabile lato est: sono presenti una cella di stoccaggio prodotto congelato, una camera bianca nella quale sono disposte due linee di affettamento, un locale confezionamento ed una cella stoccaggio prodotto finito. Stabile lato ovest: sono presenti due celle di stoccaggio prodotto congelato, due celle stoccaggio prodotto finito, una camera bianca dove è presente una linea di affettamento ed un locale di confezionamento. Lato sud: nel lato sud sono localizzati due magazzini di materiali per il confezionamento (plastica e cartone) Locale nell edificio principale: sono presenti una cella di stoccaggio prodotto congelato, una camera bianca con due linee di affetta mento, un locale confezionamento; i salumi affettati sono stoccati negli stabili separati siti nel lato ovest ed est. 4 LO STABILIMENTO DI LANGHIRANO La struttura è una sola su un unico livello ed è presente dal 1983 su un area precedentemente agricola, le dimensioni sono 420 mq coperti, scoperti (area cortilizia) e nelle aree sovrastanti la struttura sono presenti 2 abitazioni. Lato nord: rivolto verso la strada Via Guerci, presenta l entrata prodotti da disossare ed uscita prodotti disossati; stoccaggio materiali da smaltire. Lato sud: ingresso personale, area compressori, cella stoccaggio disossati, sala di disossatura. Lato est ed ovest: circondati da cortile ed internamente zone di lavorazione comunicanti. Pagina 8 di 73

9 5. STABILIMENTO DI FELINO LOCALIZZAZIONE DEL SITO Lo stabilimento CASALE SpA è situato in località Casale, nel territorio comunale di Felino al limite Nord dei confini territoriali del Comune. Il territorio di Felino è posto lungo l interfaccia pianura-collina e quindi luogo naturale di passaggio fra le diverse realtà della montagna emiliana e della bassa padana. Tale località è compresa nella zona tipica di produzione del "Prosciutto crudo di Parma D.O.P." La dislocazione dello stabilimento lo rende facilmente raggiungibile via strada attraverso direttrici caratterizzate da una medio-alta densità di traffico, compreso quello pesante: nel lato Est lo stabilimento è affiancato da Via Montanara che costituisce l arteria principale per il trasporto delle merci destinate agli stabilimenti produttivi siti a Casale ed alle aree limitrofe. CASALE SpA Inquadramento urbanistico Il sito in cui è situato CASALE SpA è censito nel catasto terreni al Foglio 1, mappale 46 - sub 1 e 2 del comune di Felino. L area in cui è inserito lo stabilimento è classificata, sulla base del Piano Regolatore vigente del Comune di Felino, come zona D3 Industriale speciale per attività di stagionatura prosciutti che prevede espressamente, come destinazioni d uso, la lavorazione di carni macellate, per la produzione e la stagionatura di insaccati e di prosciutti, quindi assolutamente compatibile con l attività svolta. INQUADRAMENTO TERRITORIALE Lo stabilimento è ubicato nella pianura di fondovalle in destra idraulica del torrente Baganza, su aree pianeggianti caratterizzate da buone condizioni di stabilità. La quota media è pari a circa 200 metri s.l.m. L idrografia di superficie è rappresentata dalle opere idrauliche che favoriscono il deflusso delle acque Pagina 9 di 73

10 superficiali verso il Torrente Baganza, distante dallo stabilimento circa 200 metri. I vincoli normativi analizzati sulla base del PTCP di PARMA (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, approvato con delibera del consiglio provinciale n. 71 del 25/07/2003) relativi alla area su cui è posto lo stabilimento sono : tav. C 1 -tutela ambientale, paesistica e storico culturale : le aree dello stabilimento non ricadono in nessun tipo di vincolo; tav. C 2 carta del dissesto: lo stabilimento non è soggetto a movimenti gravitativi in atto o quiescenti né ad altre forme di degradazione; tav. C4 - Carta del Rischio Ambientale e dei Principali Interventi di Difesa: lo stabilimento è sito in area soggetta a rischio idraulico; tav. C 6 ambiti rurali: sito in Ambiti Agricoli di Rilievo Paesaggistico compreso tra Aree di Valore Naturale Ambientale (a Ovest, lungo il corso del Torrente Baganza) e aree identificate come ad alta vocazione produttiva (ad Est); tav.all 4 -vulnerabilità degli acquiferi : lo stabilimento è sito in zona caratterizzata da vulnerabilità a sensibilità elevata. Allo stato attuale l attività svolta dall azienda è compatibile con i vincoli di tutela individuati, di cui comunque si dovrà tenere conto nel caso di ampliamenti e ristrutturazioni o di eventuali modifiche alla tipologia di lavorazione. Inoltre si precisa che, dall analisi del territorio, l area non è soggetta a rischio frane e che il Comune di Felino è classificato in zona a bassa sismicità: zona 3. Nel cerchio blu è individuata l area di pianura della Provincia di Parma. Pagina 10 di 73

11 INQUADRAMENTO AMBIENTALE L areale oggetto di studio rientra a far parte di una più ampia zona pianeggiante localizzata nella alta pianura parmense, caratterizzata dalla presenza dei lembi apicali dei conoidi alluvionali, edifici sedimentari che si sviluppano con forma tronco-conica dallo sbocco dei relativi corsi d acqua in pianura sino circa all altezza della Via Emilia, interdigitandosi con i depositi della bassa pianura. La genesi e l evoluzione di questi corpi sedimentari sono altresì poste in forte connessione anche ad una serie di vicissitudini di natura tettonico sedimentaria e climatica che hanno interagito in modo complesso con il naturale divagare dei principali corsi d acqua appenninici. In corrispondenza dell attuale alveo del T. Baganza. si incontrano le alluvioni medio- recenti oloceniche e le alluvioni attuali che rappresentano la fase di livellamento della pianura da parte del corso d acqua all interno e sul contorno del conoide pleistocenico. L area in oggetto è caratterizzata da elevata vulnerabilità degli acquiferi all inquinamento, ossia alla possibilità di penetrazione e di propagazione di inquinanti provenienti dalla superficie nella falda acquifera, pertanto va prestata particolare attenzione al mantenimento dell integrità del suolo e delle caratteristiche della falda acquifera. Il comune di Felino ha adottato la Zonizzazione Acustica con la Delibera n. 44 del 28 Luglio 2005: dalla figura seguente, in cui è rappresentata l area oggetto di analisi, emerge che lo stabilimento si colloca per la maggior parte in classe V, i cui limiti di immissione sono pari a 70 db(a) nel periodo diurno e 60 db(a) in quello notturno. L area attualmente occupata dall affettamento ricade invece in classe III, con limiti di 50 db(a) sulle 24 ore. Il rumore ambientale dell area prossima allo stabilimento risulta essere fortemente influenzato dal significativo traffico che caratterizza Via Montanara. Nello specifico dello stabilimento del CASALE SPA la fonte di inquinamento acustico più significativa è rappresentata dalle attività degli impianti di raffreddamento (compressori, condensatori, torre evaporativa). Pagina 11 di 73

12 6 STABILIMENTO DI LANGHIRANO LOCALIZZAZIONE DEL SITO: Il laboratorio ad uso disossatura prosciutti stagionati, che la ditta Casale S.p.a. conduce in locazione è posto nel limite settentrionale dell'abitato di Langhirano, immediatamente ad Est della principale arteria viaria che collega il capoluogo con la città di Parma e quindi con le principali arterie autostradali. La località è compresa nella zona tipica di produzione del " Prosciutto crudo di Parma D.O.P." INQUADRAMENTO URBANISTICO: Il lotto su cui insiste il laboratorio è censito al Catasto Terreni del Comune di Langhirano al Foglio 24 Mappale 269, con una superficie di Ha Stralcio Planimetria Catastale Foglio 24 Detto lotto è individuato nel vigente R.U.E. (Regolamento Urbanistico Edilizio) del Comune di Langhirano come " Sub Ambiti Consolidati a Prevalente Funzione Artigianale ed Industriale" (Art ), che prevede come destinazione d'uso attività artigianali - industriali per attività di stagionatura prosciutti, più raramente edifici specialisti ad usi commerciali, quindi compatibile con l'attività svolta. Stralcio di RUE Pagina 12 di 73

13 INQUADRAMENTO TERRITORIALE: L'immobile in esame è ubicato nella zona di fondovalle, in sinistra idraulica del Torrente Parma su area pianeggiante di buona stabilità. La quota del lotto è pari a 237 m s.l.m. L'idrografia di superficie è caratterizzata da opere che favoriscono il deflusso delle acque meteoriche al Torrente Parma che scorre ad Est ad una distanza di circa 400m. I vincoli normativi previsti dal PTCP di Parma (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) relativi all'area in esame sono: C1 Tutela Ambientale, Paesistica e Storico Culturale - l'area del lotto in esame non ricade all'interno di nessun tipo di vincolo. Stralcio Carta Tutela Ambientale, Paesistica e Storico Culturale C2 Carta del Dissesto - l'immobile non è soggetto a movimenti gravitativi in atto o quiescenti né ad altre forme di degradazione Stralcio Carta del Dissesto Pagina 13 di 73

14 C4 Carta del Rischio Ambientale e dei Principali Interventi di Difesa - il lotto in oggetto ricade in area soggetta a rischio idraulico Stralcio Carta Rischi Ambientale Tav. ALL. 4 Vulnerabilità degli Acquiferi - L'immobile in oggetto è sito in zona caratterizzata da vulnerabilità a sensibilità elevata Allo stato attuale l'attività svolta è compatibile con i vincoli di tutela individuati. L'area non risulta soggetta a frane ed è classificata come zona a basso rischio sismico (Zona 3). INQUADRAMENTO AMBIENTALE L'immobile in esame è ubicato su di un'area sita nella periferia settentrionale dell'abitato di Langhirano, in Loc. Cascinapiano, limitata ad Est dal Torrente Parma, a Sud ed Ovest da immobili a destinazione produttiva alimentare, ed a Nord dalla pubblica via Guerci. Dal punto di vista geografico, la zona in esame è inserita nella sezione "Langhirano" della Carta Tecnica Regionale in Scala 1: L'area sulla quale insiste l'edificio, compresa in zona di fondovalle alla base del versante collinare in sinistra idraulica del Torrente Parma, è caratterizzata da morfologia pianeggiante e da buone condizioni di stabilità. L'idrografia principale è rappresentata dal Rio Gattara, che scorre a Nord del lotto in esame in fregio al limite settentrionale dell'agglomerato produttivo che comprende l'edificio in esame, scorre in un ampio e profondo alveo senza esporre lo stesso a rischi di esondazione e dal Torrente Parma sito ad Est ad una quota Pagina 14 di 73

15 notevolmente inferiore rispetto all'immobile in esame. In corrispondenza del lotto sono presenti alluvioni continentali ascrivibili al sub sistema di Ravenna - unità di Modena depositate dal Torrente Parma e dal Rio Gattara, suo affluente di sinistra nel periodo oleocenico Tali depositi alluvionali, avvenuti, nella zona, spessore medio inferiore a 10,00 m, sono litologicamente costituiti da ghiaie e sabbie ricoperte da una coltre limosa - argillosa discontinua. Il substrato dei depositi continentali è rappresentato dalle marne argillose del Flysch di Monte Sporno. L'immobile in esame ricade in zona V del piano di zonizzazione acustica vigente, approvato dal Comune di Langhirano con delibera di Consiglio Comunale n 11 del 18/02/2013. Zonizzazione Acustica L'approvvigionamento idrico è assicurato dall'acquedotto comunale. Pagina 15 di 73

16 7. L ATTIVITA SVOLTA Dati di produzione I dati di produzione e le tipologie di prodotto finito sono riportati nelle tabelle seguenti. Unità Produttiva di Felino: Prosciuttificio Quantitativi di carne fresca (kg)lavorati Anno Cosce per prosciutto di Cosce per prosciutto Parma Dop estero e nazionale totale (kg) Dai dati sopra riportati si evince che la produzione delle cosce destinate ai prosciutti Parma DOP rappresenta ancora oggi il quantitativo maggiore di prodotti lavorati, nell ultimo anno si evidenzia una riduzione complessiva sei kg introdotti, nello specifico è da notare la diminuzione dei kg di DOP introdotto e l aumento dei Kg di prosciutti esteri non DOP. Questo aumento è da considerarsi legato a motivazioni commerciali.. Pagina 16 di 73

17 Affettato: Quantitativi di prodotto affettato (kg) Anno Affettato DOP (Kg) Salumi (Kg) Affettato CEE (Kg) Totali Pagina 17 di 73

18 Unità Produttiva Langhirano Quantitativi di prodotto affettato (Kg) La provenienza della materia prima, Prosciutti con osso, è per il Parma DOP da Casale di Felino e da Salumificio San Pietro, mentre per gli esteri è Selva Alimentari. Tutti gli stabilimenti appartengono alla stessa proprietà. 5 IL PROCESSO PRODUTTIVO Stabilimento di Felino L azienda svolge tre diverse attività: stagionatura prosciutti, disosso prosciutti, affettamento prosciutti e salumi. La tecnica di lavorazione alla base della produzione del prosciutto crudo è una delle più antiche e semplici, ma in realtà ogni momento della lavorazione è delicato e critico per la qualità del prodotto finito. Le varie fasi in cui si articola il processo produttivo sono evidenziate nel seguente diagramma a blocchi riassuntivo e la lavorazione è descritta nei paragrafi successivi in funzione degli aspetti ambientali correlati. L azienda è anche dotata di un reparto di disossatura, tale attività risulta ininfluente ai fini dell impatto ambientale in quanto viene svolta saltuariamente per tipologie di prosciutti particolari (es. esportazione USA o Giappone), di norma l attività di disossatura dei prosciutti viene affidata a laboratori di disossatura esterni. Tutto il ciclo produttivo è svolto in un unico turno lavorativo di 8 ore per 5 giorni la settimana. Il processo di affettamento prevede l utilizzo di prosciutti disossati, stampati a mattonella e congelati o di salumi. Il processo di affettamento avviene in camere bianche in sovrapressione ed i salumi affettati vengono confezionati in atmosfera protettiva. Le operazioni di affettamento si svolgono su due turni da 8 ore ciascuno per 5 giorni a settimana. Pagina 18 di 73

19 Stabilimento di Langhirano Presso lo stabilimento di Langhirano viene svolta attività di disosso prosciutti e stampaggio a mattonella, queste una volta congelate vengono confezionate e spedite. Non viene fatta alcuna attività di stoccaggio prodotti finiti. La produzione del disosso di Langhirano è volta all approvvigionamento dei reparti di affettamento siti presso Felino ed alla fornitura di mattonelle direttamente al cliente finale. Pagina 19 di 73

20 6 DIAGRAMMA DI FLUSSO PROCESSI PRODUTTIVI Produzione Prosciutto in osso e disossato Cartoni Stagn. Etichette Corda Sale Ricevimento cosce Sigilli Sugna Prosciutti suine fresche stagionati Sigillatura Bollatura Prima salatura Sosta in cella di Primo sale Seconda salatura Sosta in cella di Secondo sale Sosta in celle di Riposo Toelettatura Sottoprodotti cat.3 uso zootecnico Lavaggio Asciugatura Prestagionatura Sugnatura Stagionatura Marchiatura (solo per il Parma DOP) Disosso (eventuale) Imballaggio e spedizione Pagina 20 di 73

21 Buste e sacchi sv Cartoni CASALE SPA Produzione Disossato mattonelle c/o sito di Langhirano Ricevimento Prosciutti stagionati con osso Stoccaggio in osso (eventuale) Eliminazione gambetto Sgorbiatura e disosso Pelatura e scotennatura Sottoprodotti cat.3 uso zootecnico Pressatura Confezionamento sottovuoto Stoccaggio frigorifero Spedizione (trasporto) Pagina 21 di 73

22 Produzione Affettato Cartoni Etichetta Ricevimento Prosciutti disossati mattonelle Interfogli Buste e film Miscela di anidride e azoto Sconfezionamento mattonelle Affettamento e posizionamento in atmosfera protettiva Confezionamento in atmosfera protettiva Metal detector Etichettatura e incartonamento Stoccaggio Spedizione Pagina 22 di 73

23 INPUT 1. Consumi energia elettrica (Felino Langhirano) 2. Consumo di GPL (Felino) 3. Consumo di GAS metano (Felino Langhirano) 4. Consumo materiali (sigilli/ cartoncini/carta dei registri in lavorazione) (Felino Langhirano) 5. Consumi idrici (acqua da pozzo o acquedotto) (Felino pozzo ed acquedotto; Langhirano acquedotto) 6. Consumo materiali (sale alimentare, sugna) (Felino) 7. Consumo di materiali (corda, graffe, regge, buste, cartoni (Felino Langhirano) 8. Consumi di materiali (GAS TECNICI) (Felino Langhirano) STAGIONATURA PROSCIUTTI PRESSO CASALE: Le materie prime in ingresso (cosce fresche) al momento dello scarico vengono controllate e selezionate. La selezione comporta l accettazione o il rifiuto della materia prima, le cosce declassate per motivi commerciali vengono rinviate al fornitore contestualmente allo scarico, le cosce accettate vengono collocate su bilancelle per la movimentazione e successivamente inviate alla lavorazione. Tutte le cosce vengono bollate a fuoco con un marchio riportante la data di salatura ed il numero di riconoscimento del Casale. Per le cosce destinate alla DOP ed al mercato USA si procede all apposizione del sigillo metallico Le cosce vengono salate e stoccate in cella fredda di primo sale. Successivamente vengono dissalate, salate nuovamente e stoccate nuovamente in cella fredda di secondo sale. Subiscono poi una nuova dissalatura per poi essere stoccate in cella ventilata di preriposo. Successivamente si passa allo stoccaggio in cella di riposo, alla fase di rinvenimento ed alla toelettatura, ovvero ulteriore rifilatura per dare alle cosce la definitiva conformazione. Durante la fase di toelettatura, il prodotto viene sottoposto al lavaggio e quindi all asciugatura. Successivamente termina la lavorazione nei locali di pre-stagionatura e stagionatura. Al termine della stagionatura le cosce Dop che rispondono al disciplinare di produzione del Prosciutto di Parma Dop vengono marchiate a fuoco e possono poi essere vendute o inviate al disosso. I prosciutti nazionali ed esteri vengono venduti in osso oppure mandati al disosso. Per i prosciutti destinati all affettamento presso lo stabilimento di Casale, è prevista la lavorazione di disossatura a mattonella eseguita presso lo stabilimento di Casale spa sito in Langhirano: in questa struttura i prosciutti giungono interi e vengono disossati e pelati, quindi confezionati sottovuoto e stoccati in cella refrigerata fino al momento dell invio alla sede. Impianti/macchinari utilizzati: celle frigorifere a raffreddamento statico o ventilato, sfregatrice, massaggiatrice, dissalatrice, spremivena, seghetto, macchina lavaggio prosciutti, locali a temperatura condizionata con freddo ventilato e caldo statico (per le stagionature), celle frigorifere statiche per disossati/confezionati, macchine per disossatura (sgorbiatrice, disossatrice, presse, macchina per sottovuoto). OUTPUT 9. Emissioni sonore di mezzi di trasporto e impianti (Felino Langhirano) 10. Rifili carne fresca resi al fornitore (Felino) 11. Rifiuti (Felino Langhirano) 12. Sale esausto (Felino) 13. Acqua di scarico per lavaggio attrezzature e prodotti (Felino; Langhirano solo lavaggio attrezzature) 14. Residui di lavorazione (Felino Langhirano) 15. Emissioni in atmosfera (Felino Langhirano) DISOSSATURA PRESSO LANGHIRANO Impianti/macchinari utilizzati: celle di stoccaggio prosciutti confezionati sottovuoto,di cui una cella refrigerata ed una per congelamento, macchine per disossatura (sgorbiatrici, disossatrici, pelatrici, presse, macchine per sottovuoto), strumenti di misura, celle stoccaggio. AFFETTAMENTO Impianti/macchinari utilizzati: celle di congelamento, affettatrici, termoformatrici, confezionatrice, strumenti di misura, cella stoccaggio vaschette ventilata, camera bianca refrigerata a pressurizzazione positiva e filtrazione in classe con flusso laminare d aria. Pagina 23 di 73

24 7 ATTIVITÀ E IMPIANTI A SUPPORTO DEL PROCESSO PRODUTTIVO Di seguito si riporta una descrizione sintetica delle attività e di tutti gli impianti a supporto del processo produttivo. 7.1 Impianto di approvvigionamento idrico e trattamento acque primarie Sito di Felino : l approvvigionamento idrico dell azienda avviene mediante acqua prelevata da pozzo privato e da acquedotto comunale L azienda è in possesso dell autorizzazione all utilizzo di acqua di pozzo (determinazione Regione E-R Servizio Tecnico Bacini ed Affluenti del Po N del 17/10/2013). Prima di essere distribuita nella rete idrica dello stabilimento, tutta l acqua subisce un trattamento di clorazione e addolcimento. Il corretto dosaggio di ipoclorito viene verificato giornalmente mediante kit rapido per la misura del cloro residuo dal responsabile di stabilimento. L acqua di alimentazione della centrale termica, al fine di ridurre i fenomeni di incrostazione, è sottoposta ad un trattamento di addolcimento che avviene mediante resine scambiatrici di ioni. La rigenerazione delle resine viene effettuata con una soluzione di cloruro di sodio mediante un sistema automatico regolato sulla base dei quantitativi di acqua trattata. L acqua di alimentazione del circuito di raffreddamento, per garantire le condizioni ottimali di funzionamento dell impianto, dopo l addolcimento viene trattata ulteriormente con prodotti disincrostanti. Sito di Langhirano: l approvvigionamento idrico avviene esclusivamente con acqua municipale del comune di Langhirano. 7.2 Impianti di trattamento acque di scarico Sito di Felino: le acque di scarico provenienti dal processo di lavaggio prosciutti ad elevato carico organico sono convogliate in una vasca di raccolta il cui contenuto viene periodicamente raccolto da ditta specializzata che provvede allo smaltimento. Le acque di scarico provenienti dal lavaggio dei locali sono convogliate in depuratore aziendale e quindi in pubblica fognatura. L azienda è in possesso dell autorizzazione allo scarico compresa nel provvedimento AUA Pratica SUAP n. 455//SUAP/UPP del 12/8/ rilasciata da SUAP di Traversetolo con validità 15 anni. Sito di Langhirano: non viene eseguito il lavaggio dei prosciutti pertanto le acque di scarico provengono solo dal lavaggio di attrezzature, queste, previo passaggio in fosse di affioramento, sono convogliate in pubblica fognatura. L azienda possiede una autorizzazione allo scarico compresa nel provvedimento AUA Pratica n 223//Cme del 23/05/ rilasciata dal Comune di Langhirano in data 14/11/. 7.3 Cabine elettriche In azienda sono presenti : Sito di Felino : una cabina di consegna con un trasformatore una cabina di distribuzione. Sito di Langhirano: non sono presenti cabine elettriche né di distribuzione, sono presenti quadri di distribuzione. Pagina 24 di 73

25 7.4 Centrale termica Sito di Felino : Nello stabilimento è presente 1 caldaia a gas metano per la produzione dell acqua calda necessaria ai reparti di lavorazione ed al riscaldamento degli ambienti, situata nell area denominata centrale termica. Sito di Langhirano : E presente 1 caldaia gas metano per la produzione dell acqua calda sita in centrale termica. Affettato Nel reparto affettamento sono presenti 1 caldaia a gas metano per la produzione di acqua calda destinata ai lavamani e servizi igienici e riscaldamento dei locali non sottoposti a condizionamento ed uno scalda acqua a gas per la produzione di acqua calda destinata ai lavaggi ambienti e attrezzature. Nella linea d affettato (linea 3) zona nord ovest la produzione di acqua calda per i lavaggi è tramite scaldaacqua elettrico. 7.5 Impianto di termoregolazione delle celle Sito di Felino : Il sistema di regolazione della temperatura nei locali è formato da due circuiti, del freddo e del caldo. Il circuito del freddo, asservito a tutti i locali climatizzati è basato sul ciclo di compressione, raffreddamento ed espansione di gas (Freon R22 in sostituzione retrofit impianti, R507, R427A FX100, R404 negli impianti di recente conversione) come fluido di scambio termico. Con il Freon è previsto un sistema ad acqua, a circuito aperto, comprensivo di una torre di raffreddamento per le due sale macchine realizzate da Frigomeccanica. Sono inoltre presenti tre condensatori muniti di ventole di raffreddamento. Il circuito del caldo, nelle stagionature e nell asciugatoio, è formato da un circuito di tubi alettati in cui scorre acqua calda proveniente dalla centrale termica; esiste inoltre per alcuni ambienti un sistema di recupero calore in cui l acqua calda (31-35 C) viene ottenuta mediante una circuitazione che sfrutta il riscaldamento / raffreddamento dei compressori stessi. Affettato Il sistema di regolazione della temperatura nei locali è formato da un unico circuito del freddo. Questo circuito asservito a tutti i locali climatizzati è basato sul ciclo di compressione, raffreddamento ed espansione di gas (Freon R22 in sostituzione retrofit impianti e R404 negli impianti di recente installazione) come fluido di scambio termico. Il raffreddamento degli impianti è ottenuto tramite condensatori muniti di ventole di raffreddamento. Sito di Langhirano : Due celle presenti al disosso: una a bassa temperatura (-20 C), cella nuova con raffreddamento ed espansione di gas (R507) ed una di dimensioni minore (+ 5 C) con raffreddamento ed espansione di gas (R407). I locali di lavorazione sono a temperatura condizionata tra +12 e +16 C e funzionanti con gas R Impianto di produzione di aria compressa Sito di Felino e di Langhirano Per il funzionamento delle macchine pneumatiche, lo stabilimento è dotato di un sistema di produzione di aria compressa per il prosciuttificio, uno per il reparto affettato ed uno per il reparto di disosso. L aria compressa prodotta viene accumulata deumidificata e filtrata (tre livello di filtraggio) in serbatoi posti nelle immediate vicinanze dei compressori stessi. Pagina 25 di 73

26 7.7 Impianto per il vuoto Sito di Felino e di Langhirano Per il funzionamento delle macchine dotate di sistema di vuoto sono presenti pompe esterne per il sottovuoto poste nelle immediate vicinanze della macchina stessa. 7.8 Movimentazione materiale Sito di Felino e di Langhirano Le attività di movimentazione all interno di entrambi gli stabilimenti sono effettuate mediante l utilizzo di carrelli elevatori elettrici e di trans pallet e interessano principalmente le fasi di: - ricevimento e preparazione materiali da imballaggio - movimentazione e stoccaggio prodotto finito - preparazione delle spedizioni trasferimento dei rifiuti dai punti di raccolta all area di stoccaggio. 7.9 Attività di pulizia e lavaggio Sito di Felino Le attività di pulizia dei locali e di lavaggio degli impianti, fondamentali per garantire l igiene del prodotto, sono eseguite da squadre composte da personale esterno. Tutte le attività sono programmate e formalizzate in apposite istruzioni operative e specifici piani di sanificazione suddivisi per reparto. Tutti i prodotto utilizzati per la sanificazione e pulizia degli ambienti vengono selezionati in base alle specifiche igieniche delle lavorazioni, sono corredati da schede tecniche e di sicurezza e sono acquistati presso fornitori qualificati. Il loro utilizzo (diluizione e tempi di contatto) è formalizzato nelle apposite istruzioni operative e periodicamente verificato. Per le attività di pulizia vengono utilizzati acqua di rete, idropulitrici, nebulizzatori a pressione, macchine per il lavaggio attrezzature, utensili vari (spazzole, tira acqua). Sito di Langhirano Le attività di pulizia dei locali e di lavaggio degli impianti, fondamentali per garantire l igiene del prodotto, sono eseguite da squadre composte da personale interno. Tutte le attività sono programmate e formalizzate in apposite istruzioni operative e specifici piani di sanificazione suddivisi per reparto. Tutti i prodotto utilizzati per la sanificazione e pulizia degli ambienti vengono selezionati in base alle specifiche igieniche delle lavorazioni, sono corredati da schede tecniche e di sicurezza e sono acquistati presso fornitori qualificati. Il loro utilizzo (diluizione e tempi di contatto) è formalizzato nelle apposite istruzioni operative e periodicamente verificato. Per le attività di pulizia vengono utilizzati acqua di rete, idropulitrici, nebulizzatori a pressione, macchine per il lavaggio attrezzature, utensili vari (spazzole, tira acqua). Pagina 26 di 73

27 8 IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE La CASALE SPA ha assunto volontariamente l impegno di elaborare un Sistema di Gestione Ambientale sulla base di quanto prescritto dalla norma UNI EN ISO 14001: 2004 e dal Regolamento CE n. 1221/2009 (EMAS). Nello sviluppo del proprio Sistema di Gestione Ambientale, CASALE SPA ha elaborato un sistema documentale costituito dal Manuale del Sistema di Gestione Ambientale, Procedure di Sistema, Documenti di registrazione. L obiettivo principale di questa scelta è quello di andare oltre il rispetto degli obblighi imposti dalla legge e di adottare strategie e modalità di comportamento che consentano di prevenire eventuali episodi di inquinamento minimizzando i rischi per l ambiente e di avviare al contempo un processo di miglioramento continuo delle prestazioni ambientali. Il nostro Sistema di Gestione Ambientale è stato progettato sulla base della metodologia nota come PDCA (Plan Do Check - Act) ossia Pianificare (Plan): definire la politica ambientale, identificare attraverso una metodologia oggettiva gli aspetti ambientali connessi alle attività, ai prodotti e ai servizi aziendali per determinare quelli che hanno o possono avere impatti significativi sull ambiente, individuare le prescrizioni di legge e i regolamenti pertinenti alle attività dell azienda al fine di garantire la conformità normativa, stabilire obiettivi concreti di miglioramento dell efficienza ambientale e di prevenzione dell inquinamento Attuare (Do): mettere in atto i processi attraverso la definizione dei ruoli e delle responsabilità per la gestione ambientale, l assegnazione delle risorse, la definizione dei criteri operativi per la conduzione delle attività che hanno un impatto sull ambiente e delle modalità di intervento per le situazioni di emergenza, l effettuazione della necessaria formazione e informazione Controllare (Check): verificare l efficienza e la capacità del sistema di gestione adottato di realizzare la politica e gli obiettivi prefissati attraverso la programmazione di adeguate modalità di controllo interne (monitoraggi, verifiche interne) Riesaminare (Act): intraprendere azioni per migliorare continuamente la prestazione del sistema di gestione ambientale A queste fasi tra loro coordinate nella logica del miglioramento continuo si unisce l impegno a comunicare verso le parti interessate esterne le informazioni sul percorso di eco gestione attuato e sulle prestazioni ambientali raggiunte nell ottica della trasparenza. 8.1 Ruoli e responsabilità nella gestione ambientale Le principali responsabilità per le diverse funzioni relativamente al Sistema di Gestione Ambientale presso il sito di Felino e quello di Langhirano sono descritte di seguito: Direttore Generale (DIR) E responsabile dell impostazione e della definizione della Politica Ambientale della società, delle scelte strategiche aziendali e dei programmi di investimento. La Direzione ha la responsabilità di assicurare il rispetto della normativa ambientale e verificare e riesaminare periodicamente lo stato di attuazione del sistema nell ottica del miglioramento continuo. Garantisce, inoltre, la messa a disposizione delle risorse umane interne ed esterne necessarie per garantire l operatività del Sistema di Gestione Ambientale e il perseguimento della Politica Ambientale e dei conseguenti obiettivi. Approva la Dichiarazione Ambientale. La Direzione è responsabile di nominare il Rappresentante della Direzione per il Sistema di Gestione Ambientale conferendogli i poteri e le responsabilità per assicurare l'attuazione e il mantenimento del sistema stesso. Pagina 27 di 73

28 Responsabile Ambientale (RGA) Assicura l attuazione ed il mantenimento del Sistema di Gestione Ambientale in conformità con quanto dichiarato nella politica ambientale e con gli standard di riferimento. E responsabile - dell individuazione degli aspetti ambientali significativi associati alle attività/prodotti dell azienda e di individuare gli obiettivi di miglioramento delle prestazioni ambientali - di coordinare lo sviluppo ed il mantenimento del sistema documentale, predisponendo la redazione delle procedure, delle istruzioni operative e della relativa modulistica in accordo con le funzioni coinvolte e assicurarne la gestione. - individuare la normativa ambientale di riferimento per l azienda e comunicare alle funzioni interessate le disposizioni da attuare - gestire le comunicazioni relative agli aspetti ambientali dell azienda provenienti dall esterno e le relative risposte - gestire le azioni di sorveglianza e monitoraggio ed analizzare e elaborare i dati provenienti dalle diverse funzioni al fine di individuare eventuali situazioni non conformi che potrebbero necessitare di azioni preventive o correttive - contribuire a identificare eventuali non conformità e pianificare, con le altre funzioni aziendali, le necessarie azioni correttive e preventive e di tenere sotto controllo l attuazione delle azioni decise a seguito dell esame delle non conformità o a seguito delle verifiche interne - predisporre la Dichiarazione Ambientale da sottoporre all approvazione della Direzione Generale. Direttore di Stabilimento (RST) E responsabile di coordinare il personale e le risorse da esso dipendenti, garantendo il rispetto delle procedure e delle istruzioni previste dal sistema stesso. E responsabile di: - gestire le prescrizioni normative di competenza - pianificare e gestire le attività di manutenzione e seguire i lavori di manutenzione svolti da ditte esterne e verificare che siano effettuati in conformità a quanto previsto dalle procedure ambientali aziendali - gestire le emergenze. Pagina 28 di 73

29 9 GLI ASPETTI E LE PRESTAZIONI AMBIENTALI La caratterizzazione dell attività dell azienda in funzione del suo rapporto con l ambiente ed il territorio circostante è stata effettuata prendendo in considerazione gli aspetti ambientali diretti derivanti esclusivamente dall attività e sui quali l azienda ha un controllo gestionale totale; gli aspetti ambientali indiretti correlati all attività ma sui quali l azienda non esercita un controllo gestionale completo poiché sono coinvolti anche soggetti esterni all organizzazione (ad esempio fornitori e clienti). 9.1 Aspetti ambientali diretti L azienda ha effettuato un analisi iniziale del proprio processo produttivo e delle diverse attività che in esso si svolgono al fine di individuare tutti gli aspetti ambientali e i relativi impatti correlati a ciascuna fase. Questa analisi ha preso in considerazione non solo il normale funzionamento del processo ma anche le situazioni anomale (avviamenti, malfunzionamenti parziali, etc. ) e le possibili situazioni di emergenza (sia di origine naturale sia di origine tecnica o di processo). Per queste ultime sono state verificate anche le eventuali conseguenze e l adeguatezza delle misure già messe in atto dall azienda per ridurne la probabilità di accadimento e mitigarne gli effetti. Per ciascun aspetto individuato si è proceduto quindi a valutare la significatività dell impatto sull ambiente sulla base di 4 criteri: L esistenza di Parametri/Vincoli legislativi/autorizzativi (verifica dell applicabilità di prescrizioni legali all aspetto in questione). L analisi del rischio (valutazione degli effetti sull ambiente in relazione alle quantità in gioco, alle caratteristiche di pericolosità verso l ambiente e alla vulnerabilità ossia alla presenza di recettori sensibili nell area soggetta all impatto). L opinione delle parti interessate (verifica e valutazione di un eventuale interessamento da parte di soggetti interni o esterni all azienda ad esempio opinione pubblica, vicinato, lavoratori, istituzioni). I requisiti della Politica Ambientale Applicando le modalità di valutazione descritte nel dettaglio nella procedura del SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PR-ASA (PROCEDURA ASPETTI AMBIENTALI) gli aspetti ambientali sono stati classificati: significativi o non significativi. Per gli aspetti significativi sono state previste specifiche modalità gestionali e dove perseguibili tecnicamente ed economicamente sono stati individuati degli obiettivi di miglioramento. La gestione comprende la pianificazione ed esecuzione di attività di monitoraggio al fine di mantenere sotto controllo le prestazioni ambientali dell azienda, la definizione di criteri operativi per la conduzione delle attività correlate e la loro formalizzazione dove necessaria, l organizzazione di interventi di formazione dove ritenuti opportuni al fine di assicurare la competenza del personale. In sede di analisi degli aspetti/impatti ambientali sono stati inoltre evidenziati tutti quelli regolamentati in base a prescrizioni legislative o di altro tipo ufficialmente sottoscritte dall azienda al fine di individuare tutti gli adempimenti normativi cui la nostra azienda è soggetta e di introdurre modalità di gestione che ne garantiscano la conformità. Nella tabella seguente viene riportato l elenco degli aspetti ambientali diretti in condizioni operative normali e anomale che, sulla base della valutazione effettuata, sono risultati significativi (gli scenari di emergenza sono descritti in un capitolo specifico). Tale elenco potrebbe essere oggetto di variazioni in relazione a modifiche nei processi, servizi o prodotti, o a seguito di nuove disposizioni normative o variazioni del contesto territoriale o sociale. Il processo di identificazione degli aspetti e impatti ambientali è infatti un processo continuo, che viene svolto e riesaminato periodicamente. Nelle pagine successive, ogni singolo aspetto ambientale, viene trattato in modo più approfondito, fornendo una descrizione qualitativa e quantitativa delle prestazioni ambientali dell organizzazione nel tempo. Pagina 29 di 73

30 10 Risultati della valutazione degli aspetti ambientali e modalità di gestione Unità Produttiva di Felino Non significativo Significativo Regolamentato da leggi Procedure operative Modalità di gestione Sorveglianza/ monitoraggio Formazione Obiettivi CONSUMI ENERGETICI USO DI RISORSE CONSUMI IDRICI CONSUMO DI MATERIE PRIME CONSUMO DI MATERIALI AUSILIARI PRESENZA DI SOSTANZE PERICOLOSE SCARICHI IDRICI EMISSIONI IN AMBIENTE ESTERNO PRODUZIONE E GESTIONE RIFIUTI SPECIALI PRODUZIONE E GESTIONE DI SOTTOPRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE EMISSIONI IN ATMOSFERA RUMORE ESTERNO UTILIZZO DEL TERRENO CONTAMINAZIONE SUOLO SOTTOSUOLO TRAFFICO STRADALE IMPATTO VISIVO ODORI INQUINAMENTO LUMINOSO Pagina 30 di 73

31 10.1 Aspetti ambientali significativi correlati con l attività aziendale riferiti a condizioni operative normali e anomale Sito di Felino Aspetto Ambientale Processi significativi correlati Impatto sull ambiente CONSUMI ENERGETICI - Energia elettrica CONSUMI ENERGETICI - Gas metano CONSUMI ENERGETICI - Gasolio Funzionamento impianto di termoregolazione celle con lavoro degli impianti a fasce di consumo Funzionamento centrale termica per la produzione di acqua calda per processo e servizi Funzionamento generatore produzione di energia elettrica per processo e servizi (usata solo in caso di black out) Consumo di risorse (energia elettrica da fonti non rinnovabili) Riscaldamento globale (emissione gas serra) Consumo di risorse (combustibili non rinnovabili) Consumo di risorse (combustibili non rinnovabili) CONSUMI IDRICI -Acqua di pozzo -Acqua di acquedotto Funzionamento impianti di trattamento acque primarie (rigenerazione resine impianto di addolcimento, reintegro circuito di raffreddamento ad acqua) Lavaggio prosciutti Impoverimento risorse idriche sotterranee Pulizie locali e attrezzature di lavoro CONSUMO MATERIE PRIME - Carne suina CONSUMO MATERIE PRIME - Sale alimentare, coadiuvanti, ingredienti minori Tutto il processo produttivo Salatura e sugnatura Impatti legati alla filiera a monte (macello, sezionatori) Impoverimento risorse naturali (per il sale) CONSUMO MATERIALI AUSILIARI - Imballaggi Confezionamento e spedizione salumi interi o confezionati sottovuoto Disosso esterno (conferimento prosciutti e ritiro disossato) Consumo risorse naturali PRESENZA DI SOSTANZE PERICOLOSE - Gas R22 (sostanza lesiva della fascia di ozono) - Gas R507, R134, R404 (gas serra) Utilizzo di gas refrigerante nell impianto di termoregolazione delle celle Impatti legati al trattamento come rifiuto in fase di dismissione dell impianto o sostituzione del gas. Riduzione dello strato di ozono, effetto serra. Pagina 31 di 73

32 Aspetto Ambientale Processi significativi correlati Impatto sull ambiente SCARICHI IDRICI in pubblica fognatura (acque reflue ad elevato carico organico e contenuto di cloruri) Pulizie locali e attrezzature di lavoro Rigenerazione resine impianto di addolcimento acque circuito di raffreddamento Stoccaggio prosciutti in celle da sale Carico da trattare al depuratore comunale SCARICHI IDRICI in acque superficiali PRODUZIONE E GESTIONE DI RIFIUTI SPECIALI Lavaggio aree esterne Acqua circuito raffreddamento termoformatrici Pulizia periodica vasca di trattamento reflui Reflui Lavaggio Prosciutti Confezionamento e spedizione prosciutti Disimballaggio mattonelle Disosso esterno (conferimento prosciutti e ritiro disossato) Ricevimento carni fresche Manutenzione interna Potenziale impatto sulle caratteristiche qualitative del corpo idrico superficiale Impatti derivanti dalle operazioni di trattamento rifiuti PRODUZIONE E GESTIONE DI SOTTOPRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE Toelettatura prosciutti ed eventuali prodotti non edibili Impatti legati al successivo trattamento presso soggetti terzi autorizzati CONTAMINAZIONE SUOLO E SOTTOSUOLO Rifiuti - Automezzi CONTAMINAZIONE SUOLO E SOTTOSUOLO RUMORE ESTERNO EMISSIONI IN ATMOSFERA Attività di deposito rifiuti su area esterna scoperta; transito di automezzi con percolazioni di oli o carburante Funzionamento della centrale termica (in passato) Funzionamento impianti collocati nell area esterna dello stabilimento Funzionamento caldaie, gruppo elettrogeno, torre evaporativa Contaminazione suolo e sottosuolo Contaminazione suolo e sottosuolo Incremento del rumore esterno nell area limitrofa allo stabilimento Inquinamento aria Pagina 32 di 73

33 Sito di Langhirano Unità Produttiva di Langhirano Non significativo Significativo Regolamentato da leggi Procedure operative Modalità di gestione Sorveglianza/ monitoraggio Formazione Obiettivi CONSUMI ENERGETICI USO DI RISORSE CONSUMI IDRICI CONSUMO DI MATERIE PRIME CONSUMO DI MATERIALI AUSILIARI PRESENZA DI SOSTANZE PERICOLOSE SCARICHI IDRICI EMISSIONI IN AMBIENTE ESTERNO PRODUZIONE E GESTIONE RIFIUTI SPECIALI PRODUZIONE E GESTIONE DI SOTTOPRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE EMISSIONI IN ATMOSFERA RUMORE ESTERNO UTILIZZO DEL TERRENO CONTAMINAZIONE SUOLO SOTTOSUOLO TRAFFICO STRADALE IMPATTO VISIVO ODORI INQUINAMENTO LUMINOSO Pagina 33 di 73

34 Aspetto Ambientale Processi significativi correlati Impatto sull ambiente CONSUMI ENERGETICI - Energia elettrica CONSUMI ENERGETICI - Gas metano CONSUMI ENERGETICI - Gasolio CONSUMI IDRICI --Acqua di acquedotto CONSUMO MATERIE PRIME - Prosciutti Stagionati CONSUMO MATERIALI AUSILIARI - Imballaggi PRESENZA DI SOSTANZE PERICOLOSE - Gas R22 (sostanza lesiva della fascia di ozono) - Gas R507, R404 (gas serra) Funzionamento impianto di termoregolazione celle con lavoro degli impianti a fasce di consumo Funzionamento centrale termica per la produzione di acqua calda per processo e servizi n.a. Pulizie locali e attrezzature di lavoro Tutto il processo produttivo Confezionamento e spedizione prosciutti disossati Utilizzo di gas refrigerante nell impianto di termoregolazione delle celle Consumo di risorse (energia elettrica da fonti non rinnovabili) Riscaldamento globale (emissione gas serra) Consumo di risorse (combustibili non rinnovabili) Non significativo Non significativo Impatti legati alla filiera a monte (impianti di stagionatura) Consumo risorse naturali Impatti legati al trattamento come rifiuto in fase di dismissione dell impianto o sostituzione del gas. Riduzione dello strato di ozono, effetto serra. Pagina 34 di 73

35 Aspetto Ambientale Processi significativi correlati Impatto sull ambiente SCARICHI IDRICI in pubblica fognatura (acque reflue ad elevato carico organico) SCARICHI IDRICI in acque superficiali Pulizie locali e attrezzature di lavoro Carico da trattare al depuratore comunale n. a. Non significativo PRODUZIONE E GESTIONE DI RIFIUTI SPECIALI Pulizia periodica vasca di trattamento reflui Stampaggio mattonelle e confezionamento Manutenzione interna Impatti derivanti dalle operazioni di trattamento rifiuti PRODUZIONE E GESTIONE DI SOTTOPRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE Toelettatura prosciutti ed eventuali prodotti non edibili Impatti legati al successivo trattamento presso soggetti terzi autorizzati CONTAMINAZIONE SUOLO E SOTTOSUOLO Rifiuti - Automezzi Attività di deposito rifiuti su area esterna scoperta; transito di automezzi con percolazioni di oli o carburante Contaminazione suolo e sottosuolo TRAFFICO STRADALE n.a. Non significativo RUMORE ESTERNO n.a. Non significativo EMISSIONI IN ATMOSFERA Funzionamento caldaia Inquinamento aria Pagina 35 di 73

36 10.2 Aspetti ambientali Indiretti Gli aspetti ambientali indiretti derivano dall interazione dell azienda con soggetti terzi ed è quindi solo attraverso il coinvolgimento di questi soggetti che l aspetto può essere valutato, gestito e migliorato. Il criterio di valutazione degli aspetti ambientali indiretti, si basa sulla capacità dell azienda di influenzare o esercitare un qualche tipo di controllo su attività che possono dare origine ad impatti ambientali importanti. Sulla base della valutazione effettuata, gli aspetti indiretti sui quali l azienda può incidere maggiormente e ritenuti significativi, al fine di ridurne l impatto ambientale, sono quelli presentati nella tabella seguente. Attività Soggetto Fattore / Situazione di Impatto Modalità di interazione ACQUISTO DI BENI E MATERIALI Scelta e acquisto di beni e materiali Fornitori di beni e materiali Impatti legati al ciclo di vita dei prodotti Introduzione di criteri ambientali nella scelta di beni e materiali e nella qualificazione dei fornitori ACQUISTO DI SERVIZI Introduzione di criteri ambientali nella Fornitori di servizi qualificazione dei fornitori Scelta fornitori di servizi (ditte appaltatrici, prestatori d opera, ditta di pulizia) Impatti legati alle attività svolte nel sito Definizione di norme comportamentali per le aziende che operano nel sito Verifica delle attività svolte (pulizie) e di modi d impiego di prodotti ed acqua Scelta fornitori di servizi Fornitori di servizi (trasportatori e destinatari rifiuti) Impatti legati alle attività svolte nelle loro sedi Introduzione di criteri ambientali nella qualificazione dei fornitori LAVORAZIONI ESEGUITE DA DITTE ESTERNE Scelta dei fornitori di lavorazioni conto terzi n.a. n.a. n.a. ATTIVITA SVOLTE DAI CLIENTI Affettamento Mattonelle Clienti Impatti legati alle operazioni di affettamento e confezionamento Introduzione di criteri per limitare il più possibile le dimensioni delle confezioni rapportate alle quantità contenute Consumo di alimenti in confezioni monouso Clienti Impatti legati al consumo di salumi affettati in vaschette Introduzione di criteri per limitare il più possibile le dimensioni delle confezioni rapportate alle quantità contenute Pagina 36 di 73

37 11 USO DI RISORSE 11.1 Consumi energetici Unità Produttiva di Felino Le principali fonti di energia utilizzate in azienda sono costituite da: energia elettrica per l alimentazione di tutti gli impianti dello stabilimento, in massima parte per il funzionamento dei compressori dell impianto di termoregolazione delle celle gas metano utilizzato come combustibile per la produzione di acqua calda asservita sia al riscaldamento dei locali che ad attività del processo produttivo. Gasolio utilizzato per autotrazione per i mezzi di trasporto di prodotti in forza al Casale e per le auto aziendali. L azienda utilizza anche gas GPL per l operazione di marchiatura a fuoco dei prosciutti con la corona ducale del marchio Parma : i consumi di gas GPL non sono ritenuti rilevanti. I consumi energetici sono mantenuti sotto controllo attraverso la lettura mensile dei contatori predisposti. I dati relativi ai consumi aziendali negli ultimi quattro anni sono riportati in tabella e presentati nei grafici seguenti, sia nelle rispettive unità di misura sia in termini di potenzialità energetica espressa come rapporto tra kwh di energia o mc di gas metano per Kg di carne lavorata al fine di poterli aggregare ed avere un dato complessivo. Si precisa che i dati relativi all energia elettrica ed al consumo di gas metano sono stati ricavati dalle fatture dell ente gestore e comprendono anche i consumi del reparto affettato. ANNO Energia elettrica (kwh/anno) Gas metano (mc/anno) Gasolio (mc/anno) , , Pagina 37 di 73

38 INDICATORE DI EFFICIENZA CONSUMI ENERGETICI Energia elettrica consumata rapportata alla carne fresca lavorata Gas metano consumato rapportato alla carne fresca lavorata Gasolio consumato rapportato alla carne fresca lavorata U.M kwh/kg 1,345 1,337 1,53 1,37 mc/kg 0,091 0,089 0,092 0,089 m3/ton s 0,0255 0,0088 0,0094 0,0107 Carne fresca lavorata kg Pagina 38 di 73

39 Pagina 39 di 73

40 11.2 Consumi energetici Unità produttiva di Langhirano Le principali fonti di energia utilizzate in azienda sono costituite da: energia elettrica per l alimentazione di tutti gli impianti dello stabilimento, in massima parte per il funzionamento dei compressori dell impianto di termoregolazione delle celle. gas metano utilizzato come combustibile per la produzione di acqua calda asservita sia al riscaldamento dei locali che ad attività del processo produttivo. L azienda utilizza gas GPL solo per la marchiatura finale dei prosciutti Parma DOP a 12 mesi di stagionatura selezionati da Istituto Parma Qualità utilizzando bombola portatile per valori di gas ritenuti trascurabili. Di seguito i valori relativi a Gas metano ed energia elettrica. ANNO Energia elettrica (kwh/anno) Gas metano (mc/anno) Gasolio (mc/anno) INDICATORE DI EFFICIENZA CONSUMI ENERGETICI Energia elettrica consumata rapportata ai prosciutti lavorati Gas metano consumato rapportato ai prosciutti lavorati U.M kwh/kg 0,08 0,11 mc/kg 0,004 0,005 Prosciutti Lavorati kg Consumi energetici complessivi Il consumo totale di energia espresso in KWh ed in GJ : Metano (mc) Metano (kwh) Gasolio (mc) 19 19,1 24 Gasolio (kwh) Energia Elettrica (kwh) Energia totale (kwh) Energia totale (GJ) Prodotto (ton) Energie da fonti rinnovabili Efficienza energetica (GJ/ton) 7,89 8,67 8,00 Allo stato attuale l azienda non produce energia da fonti rinnovabili. Pagina 40 di 73

41 11.4 Consumi idrici Unità Produttiva di Felino L approvvigionamento idrico dell azienda avviene mediante acqua proveniente da pozzo privato (Rinnovo Concessione Determinazione Regione Emilia Romagna Servizio tecnico Bacini Taro e Parma N del 17/10/2013). L acqua prelevata dal pozzo viene clorata tramite impianto di cloratura e addolcita tramite sistema a calza. Il pozzo è fornito di un contatore per la misura dei prelievi effettuati, periodicamente vengono effettuate rilevamenti circa i consumi. L azienda è inoltre allacciata all acquedotto comunale; il collegamento è stato effettuato per garantire la continuità di rifornimento idrico in caso di problematiche o anomalie riguardanti il pozzo. Periodicamente l azienda effettua le analisi chimiche e batteriologiche sull acqua, in generale i risultati evidenziano caratteristiche qualitative buone. Le acque utilizzate in base alla destinazione d uso si posso classificare come: acque di processo, utilizzate prevalentemente per attività di lavaggio dei prosciutti e pulizia di locali e macchinari acque tecnologiche, utilizzate prevalentemente per il circuito di raffreddamento ad acqua delle celle e per la rigenerazione delle resine dell impianto di addolcimento acque ad uso civile, per i servizi igienici di uffici e spogliatoi. ANNO Consumo totale di acqua* (mc) Consumo acqua circuito raffreddamento (mc) * I consumi di acqua qui riportati non sono imputabili totalmente all attività di stagionatura e disosso prosciutti, ma fanno riferimento alle seguenti voci: - Circuito raffreddamento prosciuttificio (v. tabella sopra) - Irrigamento aree verdi circostanti (stimati mc/anno) - Altre attività aziendali (affettamento) (stimati mc/anno) INDICATORE DI EFFICIENZA CONSUMI IDRICI Acqua consumata rapportata alla carne fresca lavorata U.M mc/tons 6,402 6,040 6,806 6,095 Carne fresca lavorata Tons Pagina 41 di 73

42 Consumi Idrici Unità Produttiva di Langhirano Per quanto riguarda l unità produttiva di Langhirano questa si rifornisce direttamente dall acquedotto di Langhirano. ANNO Consumo totale di acqua* (mc) INDICATORE DI EFFICIENZA CONSUMI IDRICI Acqua consumata rapportata alla carne fresca lavorata U.M mc/tons 0,0004 0,0004 Prosciutti Lavorati kg I consumi di acqua risultano trascurabili in quanto non viene effettuato il lavaggio prosciutti, l acqua viene utilizzata esclusivamente per il lavaggio giornaliero dei locali e delle attrezzature. Pagina 42 di 73

43 11.5 Consumi di materie prime Materie prime carnee Stabilimento di Felino La materia prima è costituita principalmente dalla carne suina proveniente da macelli o sezionatori: i dati relativi ai quantitativi di carne lavorata sono riportati sotto: ANNO Cosce per prosciutto di Parma (kg) Cosce per prosciutto estero e nazionale (kg) Totale (kg) Stabilimento di Langhirano ANNO Prosciutto di Parma (kg) Prosciutto estero e nazionale (kg) Totale (kg) Materie prime non carnee Stabilimento di Felino Tra le materie prime viene considerato anche il sale alimentare utilizzato come ingrediente nel processo di lavorazione. Il quantitativo di sale utilizzato è soggetto a specifiche di processo sulle quali è difficile intervenire tenuto conto che la salatura è l unica tecnica di conservazione per il prosciutto. Inoltre, per motivi igienico sanitari, non è possibile effettuare il riutilizzo del sale che rimane sulla linea prosciutti o all interno delle macchine. Di seguito sono presentati i dati relativi al consumo di sale negli anni 2011, 2012, 2013 e rapportati alla produzione (espressa come quantitativi di carne lavorata) per avere un parametro di confronto. Dall analisi dei dati ottenuti non si osservano variazioni significative. ANNO Quantitativo sale alimentare utilizzato (Kg) Pagina 43 di 73

44 INDICATORE DI EFFICIENZA CONSUMI SALE Sale utilizzato rapportato alla carne fresca lavorata U.M kg/kg 0,082 0,087 0,096 0,091 Quantitativo carne fresca lavorata kg Consumo di materiali ausiliari Stabilimento di Felino Prosciuttificio Le principali materie ausiliarie che vengono utilizzate in stabilimento sono costituite dai materiali da imballaggio utilizzati sia per il confezionamento e la spedizione del prodotto finito che per la movimentazione durante la fase di trasporto a terzi per le operazioni di disosso e/o pressatura a mattonella. L azienda è iscritta al Consorzio nazionale degli imballaggi (iscrizione CONAI in data 22/04/08) in quanto utilizzatore. Tale Consorzio è stato istituito con lo scopo di favorire la raccolta, il recupero e riciclo dei rifiuti da imballaggio. Altre sostanze e prodotti che vengono utilizzati nel processo produttivo sono costituiti da prodotti detergenti e sanificanti, specifici per l industria alimentare. Le prassi di utilizzo sono definite in specifiche istruzioni operative al fine di garantire le massime condizioni di igiene. Il consumo non è stato ritenuto significativo in relazione ai quantitativi utilizzati ed alle tipologie di prodotti a rischio chimico basso. Come coadiuvante tecnologico nel processo produttivo viene utilizzata la sugna in quantitativi che non sono stati ritenuti significativi. Reparto Affettato Le principali materie ausiliarie che vengono utilizzate in stabilimento sono costituite dai materiali da imballaggio utilizzati per il confezionamento del prodotto finito. Le tipologie di imballi utilizzati sono principalmente film plastici per la formatura di vaschette (imballi primari) e cartoni per il loro contenimento (imballi secondari). Pagina 44 di 73

45 ANNO Cartoni (Kg) Plastiche (Kg) Pagina 45 di 73

46 INDICATORE DI EFFICIENZA CONSUMI IMBALLI U.M Consumo Cartone/kg aff kg/kg 0,072 0,081 0,102 0,095 Consumo plastica/kg aff kg/kg 0,217 0,255 0,227 0,337 Affettato Kg Il reparto di affettamento utilizza un miscela di gas (anidride carbonica/azoto) per il confezionamento in atmosfera protettiva. Il consumo di tale miscela per il confezionamento negli anni 2011, 2012, 2013 e è riportato nella tabella seguente: ANNO Consumi miscela gas (mc) Pagina 46 di 73

47 Nell ultimo anno, complice la riduzione dei volumi di produzione, in particolare del prodotto klappak, si nota una sensibile riduzione dei volumi di gas utilizzato per il confezionamento. Il quantitativo di gas utilizzato risulta trascurabile rispetto ai volumi di carne lavorati per cui tale dato non è stato considerato. Unità produttiva Langhirano Le principali materie ausiliarie che vengono utilizzate in stabilimento sono costituite dai materiali da imballaggio utilizzati per il confezionamento del prodotto finito. Le tipologie di imballi utilizzati sono principalmente buste per il confezionamento sottovuoto e fogli in cartene. Gli imballi secondari sono costituiti principalmente da vasche in plastica. ANNO Cartoni (Kg) Plastiche (Kg) INDICATORE DI EFFICIENZA CONSUMI IMBALLI U.M Consumo plastica/kg prosciutto kg/kg 0,006 0,007 Prosciutti Lavorati kg Pagina 47 di 73

48 11.7 Presenza di sostanze pericolose Gas utilizzati per termoregolazione (gas frigorigeni) Sito produttivo di Felino Prosciuttificio Gli impianti di termoregolazione delle celle utilizzano come fluidi refrigeranti i seguenti gas: 1. R22: (sostanze soggetta ad un particolare regime di controllo, in quanto classificata come lesiva della fascia dell ozono ai sensi del Reg. CE 1005/2009 (HCFC)); quantità presente negli impianti Kg 210 Questa sostanza è inserita in un programma di progressiva eliminazione, il cui termine ultimo precedentemente fissato per il 1 gennaio 2015, che ad oggi non è stato ancora ultimato. Rimangono infatti 2 impianti con gas R22 (122 kg complessivi) ed un impianto allo stabilimento di Langhirano (17Kg). In ogni caso da gennaio 2010 l'uso di idroclorofluorocarburi vergini è vietato nella manutenzione e assistenza delle apparecchiature di refrigerazione e condizionamento d'aria esistenti a tale data. Inoltre a decorrere dal 01 gennaio 2015 non è più consentita la rigenerazione di gas R22 e pertanto eventuali impianti vengono successivamente retrofittati. 2. R507: quantità presente negli impianti 81 Kg 3. FX100: quantità presente negli impianti 549 Kg Affettato Tutti gli impianti di termoregolazione delle celle utilizzano come fluido refrigerante R404 (quantità presente 228 Kg). L azienda ha inserito nei propri piani di miglioramento la sostituzione del freon R22 (a rottura o perdita impianti) con gas alternativi non lesivi della fascia di ozono entro i termini previsti. Tale progetto rappresenta un importante investimento economico, in quanto in relazione alle caratteristiche strutturali degli impianti stessi non sarà possibile sostituire solamente il gas ma tutta l impiantistica. Al fine di individuare rapidamente eventuali perdite e di ridurre quindi gli effetti sull ambiente, l azienda si è attivata predisponendo controlli periodici sulla tenuta dei circuiti dove ispezionabili, ai sensi della normativa data dal DPR 147 del 2006 e dal Reg. CE 842 del 2006 (HFC) e del Reg.CE 1005/2009 (HCFC); le perdite di gas, avute nel 2012, sono da attribuire a rotture non prevedibili e non immediatamente rilevabili riconducibili a rotture di tubature vecchie (le perdite sono avvenute negli impianti più vecchi ed istallati per primi). Per contenere le fughe di gas ed evitare il ripetersi di queste situazioni non prevedibili sono state sostituite porzioni di condutture e valvole di tenuta. Sito produttivo di Langhirano Gli impianti di termoregolazione delle celle utilizzano come fluidi refrigeranti i seguenti gas: 1. R507: quantità presente in un impianto pari a 65 kg 2. R407: quantità presente in un impianto pari a 9.5 kg 3. R22: quantità presente per refrigerazione locali di lavorazione 17 kg PCB-PCT In azienda non sono presenti trasformatori ad olio dielettrico. Sono installati due trasformatori a resina Amianto In azienda non è presente amianto. Pagina 48 di 73

49 EMISSIONI IN AMBIENTE ESTERNO 11.8 Scarichi idrici Tipologia di acque reflue Sito produttivo di Felino Dallo stabilimento hanno origine le seguenti tipologie di acque reflue: Acque reflue industriali (sono quelle correlate al processo produttivo) e Acque reflue assimilate alle domestiche (sono le cosiddette acque nere provenienti dai servizi igienici di uffici e spogliatoi). Tutti gli scarichi idrici sono convogliati in pubblica fognatura previa depurazione, ad eccezione delle acque reflue provenienti dal lavaggio dei prosciutti. Tali reflui sono inviati ad una cisterna di raccolta, che viene periodicamente svuotata ad opera di una ditta specializzata e smaltiti come rifiuti liquidi. Le Acque reflue meteoriche di prima pioggia (derivanti dal dilavamento dell area esterna) e le acque meteoriche di seconda pioggia sono convogliate in un impianto di trattamento dove subiscono prima una sedimentazione e successivamente una filtrazione attraverso un filtro a coalescenza per l eliminazione di eventuali residui oleosi. Successivamente vengono immesse in acque superficiali. Di seguito vengono riportati i risultati delle analisi svolte in autocontrollo negli ultimi 3 anni sulle Acque reflue industriali AUA: SUAP di Traversetolo n del 08/08/ Prova svolta UM Valore di riferimento 2012 (valore medio) 2013 (valore medio) (valore medio) ph Solidi sedimentabili ml/l Solidi sospesi mg/l COD tal quale mg/l COD dopo 1 h sed. ph 7 mg/l BOD5 mg/l Tensioattivi totali mg/l Azoto Ammoniacale (NH4) mg/l Azoto nitroso (N) mg/l Azoto nitrico (N) mg/l Cloruri (Cl) mg/l Fosforo (P) mg/l Solfati(SO4) mg/l Sostanze oleose totali Conducibilità mg/l micron/ cm-1 a 20 C Pagina 49 di 73

50 Sito Produttivo di Langhirano Dallo stabilimento hanno origine le seguenti tipologie di acque reflue: Acque reflue industriali (sono quelle correlate al processo produttivo) e Acque reflue assimilate alle domestiche (sono le cosiddette acque nere provenienti dai servizi igienici degli spogliatoi). Le acque reflue industriali sono convogliate in pubblica fognatura previo passaggio in vasche di affioramento dei grassi. Le acque reflue domestiche sono convogliate in fognatura previo passaggio in fossa asettica. Le Acque reflue meteoriche di prima pioggia (derivanti dal dilavamento dell area esterna) e le acque meteoriche di seconda pioggia sono convogliate Di seguito vengono riportati i risultati delle analisi svolte dall ente gestore (IREN) : AUA: SUAP di Langhirano n 223//Cme del 23/05/ Prova svolta UM Valore di riferimento 2013 (valore medio) (valore medio) ph ,27 6,74 Solidi sedimentabili ml/l MST mg/l ,5 94 COD tal quale mg/l ,5 450,57 COD dopo 1 h sed. ph 7 mg/l ,25 75 BOD5 mg/l ,5 294,75 Tensioattivi totali Ammoniaca (NH4) mg/l 4 6 9,34 mg/l 30 25,9 24,6 Cloruri (Cl) mg/l ,5 73,88 Fosforo (P) mg/l 60 6,2 4,36 Solfati(SO4) mg/l 10,7 24,47 Sostanze oleose totali Conducibilità mg/l ,18 micron/ cm-1 a 20 C Pagina 50 di 73

51 11.9 Produzione di rifiuti e sottoprodotti di origine animale L azienda ha introdotto prassi per la raccolta differenziata di alcune tipologie di rifiuti prodotti in azienda (carta e cartoni) e per il loro conferimento ad operazioni di recupero per quanto possibile. In azienda sono presenti appositi carrelli per la raccolta della carta e dei cartoni localizzati nelle aree di spedizione. Tutto il personale aziendale provvede alla raccolta dei rifiuti derivanti dalle proprie attività all interno dei contenitori predisposti in corrispondenza delle aree lavorative. La responsabilità di controllo delle corrette prassi di raccolta è affidata ai responsabili di reparto. In particolare essi verificano che i diversi rifiuti non siano tra loro miscelati e che nei contenitori adibiti alla raccolta differenziata siano effettivamente conferiti i rifiuti corrispondenti. Il successivo trasferimento dei rifiuti dai punti di raccolta alle aree di stoccaggio esterno viene effettuato, con frequenza sufficiente ad evitare accumuli di materiale, da personale a cui è assegnata questa specifica mansione La ditta provvede inoltre alla raccolta ed al conferimento presso le discariche di bancali usati. E presente compattatore per materiali in plastica. 12. Tipologie di rifiuti prodotti Nella tabella seguente vengono indicate le tipologie di rifiuti prodotti in azienda con il relativo codice di identificazione europeo (CER Catalogo Europeo dei Rifiuti), l area o attività di origine, la classificazione (come rifiuti pericolosi e non pericolosi) e la destinazione (a recupero o a smaltimento). Tipologie di rifiuti Codice CER Area/ attività di origine Classificazione Destinazione Sale esausto Sottoprodotti di origine animale (SOA) Reparto lavorazione prosciutti: salatura e toelettatura Non pericoloso Recupero Reparto lavorazione Categoria 3 Trasformazione Fanghi Vasche di decantazione Non pericoloso Smaltimento Imballaggi vari Tutto lo stabilimento Non pericoloso Recupero Rottami in ferro Manutenzione Non pericoloso Recupero Olio esausto Manutenzione Pericoloso Smaltimento Acque piovane Vasche acque meteoriche Non pericoloso Smaltimento Componenti fuori uso rimosse dalle apparecchiature dopo il consumo, comprese le cartucce esauste Uffici Non pericoloso Recupero Pagina 51 di 73

52 12.1 Sale esausto CER Il sale esausto, che si origina dalle operazioni di salatura, salagione e dissalatura, viene conferito a soggetti autorizzati per sottoporlo a trattamento di recupero. I dati relativi ai quantitativi prodotti negli ultimi quattro anni sono riportati nella tabella seguente, rapportati sia ai quantitativi di carne lavorata sia ai quantitativi di sale alimentare consumato, come indicatori di prestazione ambientale. ANNO Quantitativo di sale esausto (Kg) INDICATORE DI EFFICIENZA SALE ESAUSTO Sale esausto rapportato alla carne fresca lavorata U.M kg/kg 0,040 0,041 0,036 0,042 Carne fresca lavorata kg Di seguito sono riportati i quantitativi di sale esausto prodotto relazionato alla quantità di carne fresca di prosciutto lavorata negli anni e. Pagina 52 di 73

53 12.2 Sottoprodotti di Origine Animale (SOA) Unità Produttiva di Felino Gli scarti di origine animale sono costituiti dalle rifilature dei prosciutti provenienti dalle operazioni di toelettatura. Il personale in lavorazione provvede alla raccolta degli scarti di lavorazione nei contenitori predisposti all interno del reparto, opportunamente identificati, e a trasferirli quando sono pieni o comunque a fine turno nell apposita cella di stoccaggio in attesa del conferimento a soggetti autorizzati. I dati relativi ai quantitativi complessivi prodotti negli ultimi anni sono indicati nella seguente tabella, rapportati anche ai quantitativi di carne lavorata al fine di aver un parametro di confronto. ANNO Quantitativo di SOA (kg) INDICATORE DI EFFICIENZA SOA U.M Quantitativo di SOA rapportato alla carne fresca lavorata kg/kg 0,0295 0,0442 0,0463 0,0527 Carne fresca lavorata kg Pagina 53 di 73

54 Unità Produttiva di Langhirano Gli scarti di origine animale sono costituiti dalle rifilature dei prosciutti provenienti dalle operazioni di toelettatura. Il personale in lavorazione provvede alla raccolta degli scarti di lavorazione nei contenitori predisposti all interno del reparto ed opportunamente identificati. Giornalmente i sottoprodotti vengono smaltiti da soggetti autorizzati. I dati relativi ai quantitativi complessivi prodotti nell ultimo anno sono indicati nella seguente tabella, rapportati anche ai quantitativi di carne lavorata al fine di aver un parametro di confronto. ANNO Quantitativo di SOA (kg) INDICATORE DI EFFICIENZA SOA U.M Quantitativo di SOA rapportato alla carne fresca lavorata kg/kg 0,19 0,22 Prosciutti Lavorati kg Fanghi CER Unità Produttiva di Felino I fanghi prodotti dalle operazioni di lavaggio delle cosce sono prelevati dalla vasca di raccolta da ditta esterna iscritta all Albo dei Gestori Ambientali e conferiti in impianto autorizzato allo smaltimento. Di seguito sono riportati i dati relativi alle quantità in Kg conferite negli anni 2010, 2011, 2012 e 2013 e rapportate ai quantitativi di carne lavorata nello stesso periodo. ANNO Quantitativo di fanghi prodotti (kg) INDICATORE DI EFFICIENZA FANGHI U.M Quantitativo di fanghi rapportato alla carne fresca lavorata kg/kg 0,06 0,05 0,06 0,08 Carne fresca lavorata kg Pagina 54 di 73

55 Dall analisi dei dati riportati in tabella non emergono differenze significative nei quantitativi di fanghi prodotti negli ultimi 4 anni. Unità produttiva di Langhirano I fanghi prodotti dalle operazioni di lavaggio delle cosce sono prelevati dalla vasca di raccolta da ditta esterna iscritta all Albo dei Gestori Ambientali e conferiti in impianto autorizzato allo smaltimento. Di seguito sono riportati i dati relativi alle quantità in Kg conferite nel 2013 e rapportate ai quantitativi di carne lavorata nello stesso periodo. ANNO Quantitativo di fanghi prodotti (kg) INDICATORE DI EFFICIENZA FANGHI U.M Quantitativo di fanghi rapportato alla carne fresca lavorata kg/kg 0,01 0,01 Prosciutti Lavorati kg Pagina 55 di 73

56 12.4 Olii esausti Gli olii esausti provenienti dalle attività di manutenzione vengono raccolti dal personale addetto in apposito contenitore identificato all esterno dell officina. Gli olii vengono smaltiti annualmente attraverso ditta autorizzata Altri rifiuti Rifiuti da imballaggio CER Sono costituiti dagli scarti dei materiali di imballaggio utilizzati per il confezionamento e la spedizione dei prodotti, per la movimentazione durante la fase di trasporto a terzi per le operazioni di affettamento e confezionamento, per il disosso prosciutti e pressatura a mattonella. Presso la ditta Casale di Felino vengono conferiti anche gli imballaggi misti provenienti dall unità produttiva di Langhirano. Tali imballaggi provengono dall attività di disosso e stampaggio prosciutti. All interno dello stabilimento viene effettuata la raccolta differenziata di carta e cartone, conferiti a ditta esterna iscritta all Albo dei Gestori Ambientali. Le altre tipologie di materiali derivanti dalle attività di ufficio non sono raccolte separatamente e vengono conferite nei cassonetti per la raccolta dei rifiuti urbani. Gli imballaggi ed i materiali prodotti dall attività industriale sono raccolti esternamente allo stabilimento. Il ritiro di questi materiali è affidato a ditta esterna iscritta all Albo dei Gestori Ambientali. Rottami di ferro CER I rottami di ferro vengono raccolti in apposita area e smaltiti da ditta autorizzata. Rifiuti da attività di manutenzione CER Gli oli minerali esausti, derivanti dalle attività di manutenzione che vengono svolte internamente e da ditte su macchinari/impianti, sono gli unici rifiuti pericolosi che ad oggi vengono prodotti in azienda. Tali rifiuti vengono raccolti dalla manutenzioni e smaltiti tramite ditta autorizzata. Pagina 56 di 73

57 RIFIUTI Rifiuti non pericolosi (tons) SALE ESAUSTO 87, FANGHI 129,4 117,4 128,8 183,7 METALLICI 4 1, ,56 IMBALLAGGI MISTI 110,6 119,2 114,3 109,6 CARTONI ,9 Totale Rifiuti (tons) 331,61 326,01 349,27 414,76 Rifiuti pericolosi (tons) 0 0,300 OLII ESAUSTI 0, Pagina 57 di 73

58 13 EMISSIONI IN ATM 13.1 Fonti emissive Unità produttiva di Felino La Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) rilasciata dal SUAP di Traversetolo (PR) in data 08/08/ prot individua 4 fonti emissive di seguito riportate: Emissione n. 01 = caldaia gas metano Emissione n.02 = caldaia gas metano Emissione n. 03 = gruppo elettrogeno Emissione n.04 = torre evaporativa La messa a regime delle emissioni è stata effettuata il giorno 22 Dicembre I punti emissivi E1 ed E2 sono soggetti a controlli annuali. I punti emissivi E3 ed E4 non sono sottoposti al Titolo I come previsto da art.272 comma 5 del Dlgs 152/06 e smi. Le emissioni delle centrali termiche sono mantenute sotto controllo tramite verifiche periodiche annuali dei rendimenti di combustione, risultati sempre superiori ai limiti normativi (> 90%). Pagina 58 di 73

59 Unità produttiva di Langhirano La Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) rilasciata dal SUAP di Langhirano in data 23/05/ prot. 223// Cme individua presso lo stabilimento di Langhirano i punti di emissione di seguito riportati: Emissione n. 01 = caldaia gas metano Emissione n. 02 = pulivapor a gasolio Emissione n. 03 = sfilato compressore Emissione n. 04 = sfilato pacchi di condensazione I punti emissivi E1 e E2 sono soggetti a controlli annuali. Le analisi eseguite nel risultano conformi. I punti emissivi E3 ed E4 non sono sottoposti al Titolo I come previsto da art.272 comma 5 del Dlgs 152/06 e smi. Le emissioni delle centrali termiche sono mantenute sotto controllo tramite verifiche periodiche annuali dei rendimenti di combustione, risultati sempre superiori ai limiti normativi (> 90%) Risultati controlli annuali Sito produttivo di Felino I controlli annuali vengono svolti da laboratorio esterno ed i risultati registrati su apposito registro. CONFORMITA ANALISI Punto di emissione E1 (caldaia a metano per uso domestico (potenz /h) E2 caldaia a gas metano Kcal/h E3 Gruppo elettrogeno n.a. n.a. n.a. n.a. E4 torre evaporativa n.a. n.a. n.a. n.a. Sito produttivo di Langhirano I controlli annuali vengono svolti da laboratorio esterno ed i risultati registrati su apposito registro. CONFORMITA ANALISI Punto di emissione 2013 E1 (caldaia a metano potenzialità 109,7 KW) E2 (pulivapor a gasolio potenzialità 35 KW) // E3 (sfilato compressore) // n.a. E4 (sfilato pacchi di condensazione) // n.a. Pagina 59 di 73

60 13.3 Valutazione delle emissioni di CO2 Valutazione emissioni CO2 da combustione di gas metano e gasolio (*unità produttiva Langhirano) Per valutare le emissioni di CO2 da combustione di gas metano e di gasolio si sono considerati i fattori di conversioni utilizzati negli studi di settore. La descrizione dettagliata della procedura utilizzata per valutare le quantità emesse è riportata in appendice 1. ANNO Gas metano (mc/anno) CO2 Gas metano (Ton) Gasolio (mc/anno) CO2 Gasolio (Ton) CO2 compl.va (Ton) , ,2 422, ,22 19,1 54,48 406,7 2013* Langhirano , ,46 447,07 Langhirano ,9 1 2,85 25,75 Valutazione emissioni CO2 da consumo Energia Elettrica Le emissioni in atmosfera causate indirettamente riguardano le emissioni di CO2 riconducibili ai consumi energetici. Per valutarle si sono considerati i fattori di conversioni utilizzati negli studi di settore. La descrizione dettagliata della procedura utilizzata per valutare le quantità emesse è riportata in appendice 2. ANNO Energia elettrica (kwh/anno) CO2 da energia elettrica (Ton) , , , , * Langhirano ,74 Pagina 60 di 73

61 Valutazione emissioni CO2 da consumo di gas frigorigeni Negli impianti di refrigerazione vengono impiegati gas frigorigeni la fuoriuscita accidentale dei quali ha impatto sull ozono stratosferico e può influire sull effetto serra. La ditta Casale spa ha intrapreso da diversi anni un programma di sostituzione del gas R22 (CFC) con gas HCFC. La dispersione dei gas è stata calcolata partendo dai dati riportati nei libretti degli impianti redatti ed aggiornati dalla ditta FRIGOMECCANICA e TRAVAGLINI. I dati sulle caratteristiche dei gas utilizzati negli impianti aziendali sono riportati in appendice * Dispersione Gas R 427 A(Kg) CO2 da R 427 A (Ton) Dispersione Gas R 404 A(Kg) CO2 da R 404 A (Ton) 0 11, Dispersione Gas R 507 A (Kg) CO2 da R 507 A (Ton) CO2 totale da gas refrigerante (Ton) Valutazione emissioni CO2 complessive Dai dati precedenti possiamo stimare le emissioni complessive di CO2 relative all ultimo triennio. ANNO CO2 complessive (Ton) *Langhirano Langhirano 316 Pagina 61 di 73

62 INDICATORE DI EFFICIENZA CO2 U.M CO2 complessiva emessa rapportata alla carne fresca lavorata Ton/Ton 0,796 0,734 0,792 Carne fresca lavorata Ton Pagina 62 di 73

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