secondo i requisiti del regolamento CE n.1221/2009

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1 DICHIARAZIONE AMBIENTALE secondo i requisiti del regolamento CE n.1221/ (dati aggiornati al 31/12/2009) revisione del 11/05/2010 Pag. 1 di 37

2 Presentazione Convinta che il rispetto dell ambiente sia un elemento imprescindibile per il perseguimento di uno sviluppo sostenibile e quindi per il successo aziendale, NUOVA BOSCHI S.p.A. ha assunto volontariamente l impegno di elaborare un Sistema di Gestione Ambientale sulla base di quanto prescritto dal REGOLAMENTO C.E. 1221/2009 e dalla norma UNI EN ISO L obiettivo principale di questa scelta è quello di andare oltre il rispetto degli obblighi imposti dalla legge e di adottare strategie e modalità di comportamento che consentano di prevenire eventuali episodi di inquinamento e di avviare un processo di miglioramento continuo delle prestazioni ambientali. Conseguire e mantenere un obiettivo di questa portata non è certamente facile, anche alla luce dei continui mutamenti di leggi e condizioni ambientali, ma a questo progetto aziendale si rivolge il nostro sforzo, puntando sul coinvolgimento, sul sostegno e sulla competenza di tutto il personale. La Dichiarazione Ambientale rappresenta uno strumento fondamentale al fine di instaurare una comunicazione costante, chiara e coerente con tutte le parti interessate. Questa dichiarazione racchiude le informazioni relative agli aspetti ambientali significativi del sito di Felino ed agli obiettivi di miglioramento derivanti dalla Politica Ambientale e diventati parte integrante della nostra strategia aziendale. Pag. 2 di 37

3 Indice 1 - NUOVA BOSCHI S.P.A L azienda Organigramma I sistemi di gestione I sistemi di gestione Lo stabilimento Progetto di trasferimento LOCALIZZAZIONE DEL SITO Inquadramento territoriale IL PROCESSO PRODUTTIVO La lavorazione I locali tecnologici IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE GESTIONE DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE DEI LAVORATORI LA POLITICA AMBIENTALE ASPETTI AMBIENTALI ASPETTI AMBIENTALI DIRETTI Consumi idrici Consumi energetici Consumo di materiali Scarichi idrici Rifiuti Emissioni in atmosfera Sostanze pericolose Rumore esterno Suolo e sottosuolo Odori Sgradevoli ASPETTI AMBIENTALI INDIRETTI Attività dei fornitori Trasporti ASPETTI AMBIENTALI IN CONDIZIONI ANOMALE O DI EMERGENZA OBIETTIVI E PROGRAMMI AMBIENTALI TABELLA RIASSUNTIVA GLOSSARIO AGGIORNAMENTO E CONVALIDA DELLA DICHIARAZIONE AMBIENTALE 37 Pag. 3 di 37

4 1 - NUOVA BOSCHI S.P.A. 1.1 L azienda NUOVA BOSCHI S.p.A. dal 1960 svolge l attività di lavorazione, stagionatura e commercializzazione di: prosciutto crudo stagionato a marchio Parma (conforme ai disciplinari di specificità di prodotto redatti ed applicati dal Consorzio di tutela del prosciutto di Parma); prosciutto crudo stagionato nostrano (prodotto esclusivamente da cosce fresche di origine nazionale in conformità con lo standard produttivo aziendale). Nr.dipendenti 20 Codice NACE Codice ATECO La capacità produttiva del sito corrisponde mediamente a circa kg di carne fresca messa a salare, pari a circa prosciutti all anno. L orientamento dell azienda è quello di lavorare al 100% prodotto a marchio: la produzione del 2009 è stata per il 99,9% di Prosciutto di Parma (dop) e per lo 0,1% di prodotto smarchiato. 1.2 Organigramma CDA Consiglio di Amministrazione Presidente Claudio Aimaretti RAQ * Resp. Qualità Ambiente - Sicurezza Marco Bolsi AD * Amministratore delegato Enrico Delfini RS * Responsabile Stabilimento Roberto Ollari RTI * Responsabile Tecnico Industriale Marco Bolsi VEND Resp. Commerciale Giovanni Padovan VEND Resp. Vendite Export Manuela Gatta AMM Resp. Amministrazione e Finanza Folli Stefania CUST Custode Giuseppe Morreale PROD Reparto Sale - Fiorenzo Cenci Reparto Disosso - Giuseppe Morreale Reparto Spedizione -Marco Bertolini Reparto Stagionatura -Nicola Del Soldato VEND Ufficio Commerciale Silvia Gerbella CONT Resp. Contabilità Antonella Ugolotti * Team HACCP Aggiornamento: 01/Ottobre/2008 Pag. 4 di 37

5 1.3 I sistemi di gestione Nuova Boschi S.p.A. opera con: un sistema di assicurazione qualità conforme alla norma ISO 9001:2008 certificato per la prima volta nel 1996 da parte di BV e sistematicamente rinnovato (certificato BV n ); un sistema per la gestione della sicurezza alimentare conforme alla norma UNI EN ISO 22000:2005 implementato nel 2009 (certificato BV n IT231792); un sistema di gestione ambientale conforme alla norma ISO (ed 2004) ed al regolamento CE n. 761/2001 sostituito dal regolamento CE 1221/2009, certificato per la prima volta nel 2001 da parte di BV e per il quale si è ottenuta la prima registrazione EMAS nel 2001, entrambi sono stati sistematicamente rinnovati (certificato I e BV n ); un sistema di gestione del rischio professionale dei dipendenti per assicurare la conformità al D.Lgs 81/2008 e successive modifiche; un sistema di rintracciabilità nella filiera conforme alla norma UNI EN ISO 22005:2008 certificata nel 2006 da parte di CERMET, per garantire il controllo della filiera, dall allevamento e macellazione dei suini fino alla stagionatura finale del prosciutto (certificato CERMET, registrazione n ALI ). A dimostrazione della propria volontà di operare in un ottica di continuo miglioramento, la Direzione si è posta come obiettivo la gestione integrata degli aspetti legati alla qualità del prodotto e servizio, alla sicurezza igienico-sanitaria nella produzione, ed alla tutela dell ambiente. 1.4 Lo stabilimento Lo stabilimento si sviluppa su una superficie complessiva corrispondente a circa m 2 di cui coperti. E presente un edificio di corpo rettangolare, realizzato in tempi successivi, all interno del quale sono ubicate le aree produttive, gli uffici e le aree di servizio tecnico e logistico. Ogni intervento effettuato sull edificio è stato fatto rispettando le esistenti strutture e adattandole dal punto di vista tecnologico ed impiantistico al processo di lavorazione e stagionatura del prosciutto. L area esterna: - è adibita a parcheggio autoveicoli e movimentazione dei camion - è sede di locali tecnologici (cabina elettrica e torre di raffreddamento) non legati al corpo principale dello stabilimento - è sede di aree identificate per lo stoccaggio di rifiuti In figura 1 è riportata la foto aerea dello stabilimento; in figura 2 la planimetria generale esterna e in figura 3 è presente la planimetria dettagliata dei locali adibiti a lavorazione, stagionatura, agli uffici amministrativi ed all abitazione del custode. 1.5 Progetto di trasferimento La proprietà, da diverso tempo, ha manifestato l intenzione di spostare la propria attività in altra sede. La ricerca ha seguito due differenti percorsi: - Costruire un nuovo stabilimento possibilmente nelle vicinanze dell attuale sito produttivo nell ottica delle più moderne tecnologie (impiego di robot per gli spostamenti di prodotto, impianti di raffreddamento ad ammoniaca, recupero del calore, sviluppo di pannelli fotovoltaici e solari, ecc ); - Rilevare uno stabilimento di nuova concezione, già in attività, adatto alle esigenze aziendali. Attualmente il progetto di costruzione (che è presente in bozza nella sua settima revisione) è stato temporaneamente accantonato a causa di impedimenti burocratici; le risorse sono state deviate nella ricerca di uno stabilimento già operativo. In virtù del progetto in essere, sono stati valutati attentamente gli investimenti sull attuale stabilimento che, si prevede, sarà demolito per dare spazio ad un ampia area residenziale. Sono stati, tuttavia, eseguiti diversi investimenti per garantire sicurezza ai lavoratori e nel rispetto delle normative igienicosanitarie. Pag. 5 di 37

6 Figura 1 Foto aerea dello stabilimento Sala Macchine Torre di raffreddamento Cabina elettrica Sala Macchine Centrale termica Figura 2 Planimetria generale Pag. 6 di 37

7 Figura 3 Planimetria dettagliata Reparto Disosso Reparto Spedizione Reparto Sale Abitazione Custode Uffici Stagionatura Stagionature Pag. 7 di 37

8 2 - Localizzazione del sito Il sito produttivo di NUOVA BOSCHI S.p.A. è ubicato a Felino in provincia di Parma, proprio al centro della zona tutelata di produzione dell omonimo prosciutto, in una posizione particolarmente felice, e dal 1960 vi viene svolta l attività di lavorazione e successiva stagionatura di prosciutti crudi. 2.1 Inquadramento territoriale Lo stabilimento NUOVA BOSCHI S.p.A. si trova nel centro del Comune di Felino, nell alta pianura della Provincia di Parma, in un area morfologicamente pianeggiante e delimitata a Sud da rilievi collinari. Felino, situato nella valle del torrente Baganza a 18 Km di distanza da Parma e ad un altitudine di circa 180 m s.l.m., divenne un importante centro abitativo durante il periodo medioevale, così come dimostrato dalla presenza del Castello eretto su di una collina a circa 2 Km dal centro del paese, e già all inizio del XIX secolo acquistò notorietà come centro di produzione di salumi. L area di pertinenza dello stabilimento è classificata come zona industriale ed è circondata sia da strutture legate ad attività artigianali, sia da edifici di tipo residenziale; lungo il confine posto a Nord-Est si trova invece una zona destinata a verde pubblico. Lo stabilimento è collocato lungo la strada comunale via Roma, accesso preferenziale al centro del paese e caratterizzata da un traffico a media intensità. Il sito è situato a circa 800 m di distanza in linea d aria dal torrente Baganza, in un area classificata dal Piano Territoriale Paesistico Regionale come zona di tutela dei corpi idrici superficiali e sotterranei, caratterizzata da un elevata permeabilità del terreno con ricchezza di falde idriche. In figura 4 viene mostrata la collocazione del sito nel territorio (Estratto dal PRG del Comune di Felino). Figura 4 Localizzazione dello stabilimento (scala 1:2000) (Estratto dal P.R.G. del Comune di Felino adottato in data 24/11/95 con delibera C.C. n 69) Pag. 8 di 37

9 3 - Il processo produttivo La tecnica di lavorazione alla base della produzione del prosciutto crudo è una delle più antiche e semplici, ma in realtà ogni momento della lavorazione è delicato e critico per la qualità del prodotto finito. Per salvaguardare l autenticità del prodotto, l azienda ha trovato un giusto compromesso fra tradizione e automazione: le fasi cruciali della lavorazione vengono infatti eseguite da professionisti, che, proprietari dell arte, consentono di raggiungere i livelli qualitativi tipici dei prodotti NUOVA BOSCHI S.p.A., gli impianti automatizzati operano in modo tale da non raggiungere mai condizioni critiche per la salubrità del prodotto finito e sempre sotto il vigile controllo del responsabile di produzione. RICEVIMENTO SALE RICEVIMENTO COSCE RICEVIMENTO SUGNA SALATURA 1 e SALATURA 2 DISSALAGIONE PRERIPOSO e TOELETTATURA RIPOSO LAVAGGIO ASCIUGAMENTO PRE-STAGIONATURA RICEVIMENTO IMBALLI SUGNATURA STAGIONATURA e PUNTATURA RICEVIMENTOIMBALLI DISOSSATURA INCARTONAMENTO CONFEZIONAMENTO SV SPEDIZIONE Pag. 9 di 37

10 3.1 La lavorazione Ricevimento cosce Le cosce fresche direttamente provenienti dal macello giungono allo stabilimento disposte su giostre in acciaio inox, che vengono scaricate dal camion refrigerato all arrivo in stabilimento e poste immediatamente in cella frigorifera in attesa di essere selezionate. Successivamente vengono effettuati sulle cosce controlli quantitativi, qualitativi ed organolettici necessari per verificare la corrispondenza allo standard di qualità fissato: le cosce non conformi e gli scarti della rifilatura vengono restituiti al fornitore, le cosce ritenute idonee vengono quindi avviate alla successiva fase di salagione. Salatura La lavorazione propriamente detta inizia con una prima operazione di salatura (salatura 1): le cosce vengono introdotte in una apposita linea di salatura automatica (composta da una massaggiatrice, una pre-salatrice ed una salatrice) che effettua una grossolana salatura del prodotto, all uscita della linea, la salatura viene rifinita a mano. Le cosce, disposte su bilancelle vengono quindi introdotte in celle a temperatura controllata compresa fra 0 e 6 C per consentire la penetrazione del sale e l uscita di acqua secondo un processo fisico-chimico detto osmosi. La sosta nelle celle (salagione) si protrae per circa una settimana, dopo questo periodo le cosce vengono nuovamente sottoposte ad una seconda salatura (salatura 2) per rinnovare la copertura di sale e nuovamente disposte in cella per altri 15 giorni circa, alle medesime condizioni di temperatura. Dissalagione Terminato il periodo di salagione, le cosce subiscono la dissalagione : tramite aria compressa viene eliminato il sale residuo dalla superficie e tramite un veloce massaggio automatico l eventuale sangue e/o siero eventualmente ancora presente all interno della coscia. Pre-riposo, toelettatura e riposo Le cosce dissalate vengono appese, tramite una corda di canapa legata attorno al gambetto, a telai in acciaio inox ed introdotte in celle di pre-riposo ventilato ad una temperatura compresa fra i 2 ed i 5 C: la coscia continua lentamente a perdere acqua. Dopo circa 15 giorni, le cosce sono sottoposte a toelettatura, un operazione tecnologica che ha lo scopo di eliminare la carne secca intorno alla testa del femore favorendo la fuoriuscita di acqua dall interno e allo stesso tempo estetica poiché in questa fase vengono eliminate tutte le parti superflue restituendo alla coscia la caratteristica forma di prosciutto. Dopo la fase di toelettatura, le cosce vengono reintrodotte nelle celle di riposo dove restano fino allo scadere di circa 100 giorni dall inizio della salagione. In questa lunga fase il sale continua a diffondere all interno della coscia raggiungendone il cuore. Lavaggio e asciugamento Dopo la fase di riposo le cosce, sempre appese su telai, vengono sottoposte ad una doccia in un apposita macchina lavatrice automatica, ad acqua a perdere, alla temperatura di circa 40 C allo scopo di eliminare la patina lasciata dal sale sulla superficie ed eventuali lieviti sviluppatisi nel corso della sosta in cella di riposo. I telai vengono quindi disposti in essiccatoio ad asciugare ad una temperatura che nell arco di 5 giorni passa da 15 a 22 C. Al termine della fase di asciugamento, le cosce, essendo microbiologicamente stabili, possono essere da ora in poi chiamate prosciutti. Pre-stagionatura I prosciutti sono posti in sale di stagionatura, appositamente climatizzate e dotate di numerose finestre: quando le condizioni climatiche lo consentono, le finestre vengono aperte ed i prosciutti vengono esposti all aria delle colline. Pag. 10 di 37

11 Sugnatura e stagionatura Al compimento del sesto mese dall inizio della salagione, si ha la fase di sugnatura : ogni prosciutto viene spalmato nella porzione di carne scoperta con un grasso pregiato di maiale, la sugna, allo scopo di mantenere la zona morbida e protetta, permettendo contemporaneamente la stagionatura vera e propria. Al termine del processo di stagionatura si effettuano le operazioni di spillatura o puntatura: viene fatto penetrare in vari punti della massa muscolare un ago di osso di cavallo, materiale che ha la particolarità di assorbire gli aromi del prodotto. L ago viene annusato da esperti addestrati a riconoscere e valutare le caratteristiche olfattive per stabilire il buon andamento del processo produttivo. Trascorsi 12 mesi, e dopo appositi accertamenti effettuati dagli Ispettori dell Istituto Parma Qualità, viene apposto il marchio a fuoco della "corona a 5 punte" seguito dal numero di identificazione del produttore. Questo contrassegno è l ultimo di una serie che garantisce l avvenuto controllo in ogni fase. La stagionatura finale prosegue fino al raggiungimento degli standards NUOVA BOSCHI S.p.A. Disossatura e confezionamento I prodotti finiti vengono in parte disossati e confezionati in sacchi di polietilene e stoccati in celle frigorifere prima della spedizione almeno 24 ore. Spedizione I prosciutti disossati e/o con osso vengono quindi imballati in scatole di cartone e spediti al cliente tramite trasporto refrigerato. Il processo di lavorazione del prosciutto crudo (Parma e altre tipologie) in Nuova Boschi si considera terminato quando il prodotto raggiunge un calo peso compreso fra il 28-32% del suo peso fresco iniziale. Questo intervallo è stato fissato tenendo conto delle necessità del prodotto (qualità e salubrità, buone norme di lavorazione), di dati bibliografici e degli standard commerciali di prodotto finito. Pag. 11 di 37

12 3.2 I locali tecnologici Di seguito si riporta una descrizione sintetica delle aree tecnologiche, intendendo con questo termine tutti gli impianti e le apparecchiature asserviti e di supporto al processo di produzione. Rete idrica L approvvigionamento idrico dell azienda avviene mediante acqua prelevata da pozzo privato interno allo stabilimento (denuncia conforme art. 10 D.Lgs 275/93 Concessione del Servizio Tecnico Bacini Taro e Parma Protocollo N. AMB/GPR/05/ del 23/11/05) L azienda possiede un pozzo profondo 57,5 mt, regolarmente denunciato nel 2001 ma non utilizzato. L acqua prelevata subisce trattamenti differenti, schematizzati nella figura seguente, in funzione dell utilizzo, a cui è destinata. Schema della rete di distribuzione delle risorse idriche RISORSE IDRICHE Linea acque di processo Addolcitore Cisterna impianto di raffreddamento Trattamento con prodotti condizionanti Lavaggio bilancelle Centrale termica Impianto di raffreddamento Linea acque potabili Autoclave di clorazione Lavoraz. prosciutti Pulizie Servizi igienici a) Impianto di potabilizzazione Ai fini di garantire la potabilità ed i requisiti igienico sanitari necessari per l utilizzo nel processo produttivo, l acqua prelevata dal pozzo viene preventivamente sottoposta ad un processo di clorazione con ipoclorito di sodio in un apposita autoclave. La corretta concentrazione del cloro libero nell acqua distribuita alle utenze è garantita da un sistema automatico di clorazione, verificato periodicamente in modo da garantire il rispetto dei limiti fissati dalla legge. Prima di essere distribuita nella rete idrica dello stabilimento, l acqua subisce un ulteriore trattamento di filtrazione per separare le particelle solide: il sistema utilizzato è costituito da un filtro a quarzite che rispetto ad altri sistemi non genera la produzione di fanghi come rifiuti. b) Impianto di addolcimento La durezza dell acqua di falda prelevata dal pozzo (in media 40 F) non ne consente l utilizzo tal quale per gli usi tecnologici. Al fine di ridurre i fenomeni di incrostazione in alcuni impianti particolarmente critici, l acqua prelevata viene pertanto preventivamente addolcita. L addolcitore è costituito da due colonne di resine a scambio cationico a funzionamento alterno. La rigenerazione delle resine viene effettuata con una soluzione di cloruro di sodio mediante un sistema automatico regolato sulla base dei quantitativi di acqua trattata. L acqua addolcita serve esclusivamente la linea acque di processo. L acqua di alimentazione del circuito di raffreddamento, per garantire le condizioni ottimali di funzionamento dell impianto, dopo l addolcimento viene trattata ulteriormente con prodotti disincrostanti. Pag. 12 di 37

13 Rete fognaria Il sito è dotato: - di una rete fognaria interna separata per gli scarichi produttivi e civili che convoglia le acque di scarico alla fognatura comunale e da li al depuratore comunale. - di una rete per le acque meteoriche di dilavamento che convoglia le acque reflue in un canale interrato ad uso irriguo passante sotto lo stabilimento. Impianto di degrassaggio Le acque di scarico provenienti dal processo di lavorazione ad elevato carico organico sono convogliate ad una vasca di degrassaggio, che consente la separazione, per affioramento, del grasso contenuto. n 1 pozzetto d'ingresso, n 2 degrassatore idrostatico, n 3 pozzetto d'ispezione, n 4 vasca di raccolta grassi Le acque chiarificate sono successivamente convogliate al depuratore comunale. Impianti asserviti alla produzione - Centrale termica: per riscaldare l acqua utilizzata nel processo di produzione, l azienda è dotata di una caldaia di potenza pari a kw alimentata a gas metano. - Impianto per la produzione di aria compressa: per il funzionamento delle macchine pneumatiche, l azienda dispone di due compressori aria dotati di separatore olio/acqua: il modesto quantitativo di condensa è consegnato ad una ditta incaricata. L aria prodotta viene accumulata in due serbatoi posti nelle vicinanze dei compressori. - Cabina elettrica: La potenza contrattuale impegnata è mediamente di 320 kw. - Impianto di termoregolazione: formato da due circuiti, del freddo e del caldo. Il circuito del freddo è basato sul ciclo di compressione, raffreddamento ed espansione del gas refrigerante freon R22 (HCFC 22), ad eccezione del locale rinvenimento e della stagionatura 1 Piano C2 che utilizza freon R407C e delle due celle di preriposo ventilato che utilizzano acqua glicolata. Il circuito del caldo è alimentato da acqua calda proveniente parte dalla caldaia e parte da una linea dedicata al recupero del calore derivante dalla compressione del freon nelle celle di sale e riposo. - Torre evaporativa: è il luogo del raffreddamento delle acque di processo (sistema chiuso). La tecnologia è ad aria/acqua. Pag. 13 di 37

14 4 - Il Sistema di Gestione Ambientale Per tutte le figure coinvolte nelle attività inerenti la gestione delle problematiche ambientali sono stati assegnati i poteri decisionali, i ruoli e le responsabilità avendo cura di individuare le modalità di comunicazione e di coordinamento tra i diversi livelli e definendo, per ciascuna funzione, le competenze minime necessarie per poter svolgere adeguatamente i compiti assegnati. Le principali responsabilità per le diverse funzioni relativamente al Sistema di Gestione Ambientale sono descritte di seguito. AMMINISTRATORE DELEGATO E responsabile della definizione delle strategie, della politica e degli obiettivi aziendali. E responsabile di nominare il Rappresentante della Direzione per il SGA conferendogli i poteri e le responsabilità per assicurare l'attuazione e il mantenimento del sistema stesso. Garantisce le risorse umane e finanziarie necessarie per l operatività del Sistema di Gestione Ambientale e il perseguimento della Politica per l Ambiente e dei conseguenti obiettivi. RESPONSABILE DEL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE E il Rappresentante della Direzione per il sistema di gestione ambientale: il suo compito è di assicurare l attuazione ed il mantenimento del Sistema di Gestione Ambientale in conformità con quanto dichiarato e sottoscritto nella Politica Ambientale e con la norma ISO ed il regolamento EMAS. E responsabile della identificazione degli aspetti ambientali associati alle attività/prodotti dello stabilimento nonché dell individuazione di possibili obiettivi di miglioramento delle prestazioni aziendali in materia di ambiente. CAPO STABILIMENTO E CAPI REPARTI Ai fini della corretta applicazione del sistema di gestione ambientale, sono responsabili di coordinare il personale e le risorse da essi dipendenti, garantendo la diffusione e il rispetto delle procedure e delle istruzioni previste dal sistema stesso. Collaborano, nell ambito delle loro competenze, con il responsabile del SGA nell individuazione degli aspetti ambientali significativi, degli obiettivi e dei traguardi di miglioramento ambientale, nella valutazione della loro attuabilità e nella definizione dei relativi piani di azione. Sono responsabili di comunicare a tutti i soggetti coinvolti gli obiettivi, i traguardi e le azioni da mettere in atto inerenti alla propria area. LAVORATORI Ciascun lavoratore è responsabile di rispettare le procedure e le istruzioni di lavoro del sistema di gestione dell ambiente di sua competenza e di segnalare eventuali non conformità rilevate. NUOVA BOSCHI considera la fase di identificazione degli aspetti ambientali significativi come un momento essenziale per la definizione degli obiettivi, dei programmi ambientali e per lo sviluppo e il mantenimento del proprio sistema di gestione. In questa ottica assumono fondamentale importanza le modalità di analisi del processo produttivo, in modo tale da identificare, per ciascuna fase, gli aspetti ambientali correlati e di valutarne la significatività attraverso l applicazione di criteri oggettivi. Per tutte le attività risultate avere un potenziale impatto sull ambiente sono state predisposte apposite procedure ed istruzioni al fine di fornire al personale interessato criteri operativi pianificati e controllati. Contemporaneamente l azienda ha messo a disposizione le appropriate risorse tecniche, finanziarie ed umane per la corretta applicazione delle modalità definite. Nel caso in cui, nelle attività individuate, siano coinvolti fornitori ed appaltatori esterni, vengono comunicate loro le procedure di pertinenza, affinché si conformino ai requisiti richiesti dalla politica aziendale. Per ciascun aspetto ambientale risultato significativo, NUOVA BOSCHI ha individuato degli indicatori affidabili con lo scopo di mettere in atto opportuni programmi di monitoraggio e misurazione riguardanti le attività e le operazioni che possono avere un impatto sull ambiente. Pag. 14 di 37

15 Tutti i risultati delle misurazioni e dei controlli sono registrati ed analizzati in modo tale da seguire l andamento nel tempo delle prestazioni ambientali e di verificare e documentare la conformità alla politica aziendale, agli obiettivi e ai traguardi stabiliti ed il rispetto delle prescrizioni legislative. Allo scopo di risolvere e prevenire il ripetersi di eventuali situazioni non conformi, sono state definite precise modalità per l identificazione delle azioni correttive o preventive necessarie alla loro soluzione. NUOVA BOSCHI ha inoltre sviluppato un sistema di gestione delle emergenze, integrando gli aspetti relativi alla componente ambientale con quelli relativi alla sicurezza dei lavoratori e al rischio igienicosanitario, individuando preventivamente le potenziali situazioni di emergenza ed i possibili incidenti per assicurare una risposta tempestiva ed appropriata a tali situazioni. Il funzionamento e l efficacia del sistema di gestione sono garantiti tramite periodiche verifiche ispettive interne (audit interni), pianificate e programmate in modo da assicurare la verifica di tutti gli elementi del sistema. Almeno annualmente la direzione effettua una riunione, coinvolgendo tutte le funzioni coinvolte nella gestione delle problematiche ambientali, durante la quale analizza i risultati delle attività di verifica e monitoraggio. Tale riunione ha la finalità di verificare l idoneità, l adeguatezza e l efficacia del Sistema di Gestione Ambientale ed individuarne nuovi obiettivi di miglioramento. 5 - Gestione della sicurezza e della salute dei lavoratori L aspetto della tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori è estremamente sentito dalla organizzazione, che fin dal 1996 ha istituito tutte le figure e le strutture funzionali (Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione, Medico Competente, Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza e responsabili della squadra di emergenza e primo soccorso) previste dal D.L. 81/2008. Il Documento di Valutazione dei Rischi per la sicurezza dei lavoratori è stato redatto e viene aggiornato annualmente ed in occasione dell evoluzione tecnologica e/o dei processi aziendali e della normativa applicabile. Annualmente NUOVA BOSCHI effettua uno screening sul grado di esposizione dei lavoratori al rumore: gli accertamenti hanno mostrato una esposizione al di sotto degli 80 db ( D.Lgs 195/06). Per quanto riguarda il rischio chimico legato all utilizzo di prodotti detergenti e sanificanti durante le ordinarie operazioni di pulizia delle macchine e dei reparti lavorazione, le concentrazioni degli agenti chimici utilizzati sono molto al di sotto dei valori limite di soglia (TLV-TWA) secondo ACGIH. Per far fronte all emergenza incendio, l azienda ha redatto un Piano Di Emergenza (ai sensi del D.M. 10 Marzo 1998 e D.L. 81/2008) che considera anche le attività non soggette a C.P.I., delle Procedure Interne di Sicurezza per la Gestione dell Emergenza ed ha incaricato le figure responsabili di attuare le misure di prevenzione individuate. Attualmente, è in essere un piano di adeguamento che comprende dei piani ancora da eseguire; riguardo a tali interventi l azienda ha valutato, in virtù del progetto di trasferimento in essere (vedi paragrafo 1.5), di rimandare i lavori di adeguamento delle strutture in quanto particolarmente onerosi. Tuttavia, per garantire la sicurezza dei lavoratori, sono stati effettuati lavori di potenziamento della dotazione degli estintori presenti, sostituzione e collaudo della pompa sommersa del circuito antincendio, sostituzione della caldaia a gas e adeguamento della cabina elettrica. Si intende chiarire, tuttavia, che l azienda terrà presente che i lavori di adeguamento dovranno essere intrapresi qualora decadano le motivazioni attuali di sospensione degli stessi. Pag. 15 di 37

16 6 - La Politica Ambientale La società NUOVA BOSCHI S.p.A. al fine di ottenere un ragionevole costante miglioramento dell'efficienza ambientale, in vista del raggiungimento di prestazioni corrispondenti all applicazione economicamente praticabile della migliore tecnologia disponibile si impegna a: garantire il pieno rispetto di tutte le legge e i regolamentari vigenti in materia ambientale applicabili alle attività aziendali; incoraggiare la responsabilizzazione e la consapevolezza di tutti i dipendenti verso la protezione dell ambiente, promuovendo attività di formazione e sensibilizzazione del proprio personale riguardo alle tematiche ambientali; valutare in via preventiva i potenziali effetti sull ambiente di tutte le nuove attività e di tutti i nuovi prodotti e processi; perseguire il miglioramento continuo delle proprie prestazioni, volto alla riduzione degli impatti dei propri aspetti ambientali ed alla prevenzione dell inquinamento; adottare le disposizioni necessarie per ridurre ogni impatto ambientale negativo, impegnandosi in particolare a: - controllare e gestire i consumi energetici mediante interventi tecnici e gestionali per l ottimizzazione dei cicli di funzionamento degli impianti e delle installazioni asservite al processo produttivo; - ridurre, controllare e gestire i consumi di risorse idriche mediante ottimizzazione delle attività aziendali e corretta gestione dell approvvigionamento idrico per la preservazione delle falde; - controllare e gestire gli scarichi idrici monitorando e migliorando sempre più la qualità delle acque conferite al Depuratore Comunale; - monitorare e minimizzare, quando possibile, le diverse emissioni inquinanti derivanti dai processi aziendali; - effettuare una corretta e consapevole gestione dei rifiuti prodotti; adottare le misure necessarie per prevenire gli eventi incidentali e comunque le emissioni accidentali di materia o energia minimizzando le situazioni di emergenza; comunicare al pubblico le informazioni necessarie per la comprensione degli effetti sull ambiente delle attività di NUOVA BOSCHI S.p.A. e perseguire un dialogo aperto con esso; formare ed informare il personale interno verso la protezione ambientale mediante programmi di sensibilizzazione periodica; predisporre misure per garantire che gli appaltatori che lavorano nel sito per conto di NUOVA BOSCHI S.p.A. applichino norme ambientali e di sicurezza in accordo ai principi di sicurezza e di tutela ambientale dell azienda. NUOVA BOSCHI S.p.A. si impegna a fornire le risorse umane, le competenze specialistiche, le tecnologie e le risorse finanziarie indispensabili per attuare e controllare il sistema di gestione ambientale. Felino, Pag. 16 di 37

17 7 - Aspetti ambientali Per caratterizzare l attività aziendale in funzione del suo rapporto con l ambiente ed il territorio circostante, Nuova Boschi ha individuato e analizzato: sia gli aspetti ambientali diretti derivanti esclusivamente dalla propria attività e sui quali l azienda ha un controllo gestionale totale; sia gli aspetti ambientali indiretti correlati alla propria attività ma sui quali l azienda non esercita un controllo gestionale totale in quanto sono coinvolti anche soggetti esterni all organizzazione (ad esempio fornitori o clienti). 8 - Aspetti ambientali diretti Per identificare gli aspetti ambientali diretti e i relativi impatti, l azienda ha valutato i movimenti di materia ed energia relativi al processo. La definizione degli ingressi e delle uscite di materia ed energia ha permesso di descrivere ed analizzare il percorso delle materie prime, delle risorse ambientali in gioco (acqua, energia), dei prodotti e delle emissioni generate (solide, liquide, gassose). Questo tipo di analisi ha consentito di ottenere la base conoscitiva necessaria per individuare i principali fattori di impatto ambientale relativi alle singole fasi di processo. La significatività degli aspetti e impatti ambientali è stata determinata sulla base di 3 tipi di criteri: Rilevanza per l ambiente aspetti/impatti che coinvolgono quantità rilevanti di materia o energia per l'ambiente circostante vulnerabilità del sito e rischi ambientali specifici: prossimità del sito produttivo a fiumi, corsi d'acqua e falde acquifere, vicinanza del sito produttivo a centri abitati pericolosità: impatti generati da elementi (sostanze o energia) pericolosi per l ambiente Accettabilità parti interessate fattori che per la loro evidenza o attualità sono maggiormente soggetti all'attenzione dell'opinione pubblica o che sono oggetto di iniziative pubbliche o private sia nazionali che internazionali (accettabilità da parte del pubblico, del vicinato, dei lavoratori) Adeguatezza tecnico organizzativa aspetti/impatti che sono significativamente migliorabili alla luce dei livelli standard del settore, mediante interventi tecnici economicamente praticabili o mediante idonei interventi organizzativi. Impatto Commento Oggetto di Obiettivi Considerare per eventuali procedure documentate 0 Non significativi (ossia trascurati nella valutazione degli aspetti ambientali) NO NO 1 Oggetto di attività di controllo e sorveglianza volte a garantire il mantenimento dell attuale situazione NO SI 2 Considerati nella definizione degli obiettivi e programmi di miglioramento ambientale, adeguati alla diversa gravità ed urgenza della situazione riscontrata SI SI Di seguito viene riportato l elenco degli aspetti ambientali diretti che sulla base della valutazione effettuata sono risultati significativi. Tale elenco potrebbe essere oggetto di variazioni in relazione a modifiche nei processi, servizi o prodotti, o a seguito di nuove disposizioni normative o variazioni del Pag. 17 di 37

18 contesto territoriale o sociale. Il processo di identificazione degli aspetti e impatti ambientali è infatti un processo continuo, che viene svolto e riesaminato periodicamente. Nelle pagine successive viene fornita una descrizione qualitativa e quantitativa delle prestazioni ambientali dell organizzazione nel tempo. Aspetto Impatto Ambientale Processi correlati Significatività 1 Consumi Idrici 2 Consumi Energetici 3 Consumo Di Materiali Utilizzo di acqua trattata prelevata da pozzo privato Sfruttamento di risorse naturali Consumi di energia elettrica e metano Sfruttamento di risorse naturali Consumo di carne suina fresca, sale alimentare, sacchi per sottovuoto, cartone, sugna, detergenti e sanificanti Impatti legati alla filiera a monte Riduzione di risorse Attività di pulizia Lavaggio prosciutti Torri di raffreddamento Compressori Centrale termica 2 Processo produttivo Scarichi Idrici Immissione di acque reflue industriali in pubblica fognatura caratterizzate dalla presenza di cloruri e grassi animali Aumento del carico di inquinanti da trattare al depuratore comunale Produzione di sale esausto Attività di pulizia e sanificazione, impianto di refrigerazione Torre di raffreddamento, degrassatore, impianto di addolcimento, lavaggio prosciutti Salatura 2 Produzione di fanghi di degrassaggio Trattamento acque di scarico 5 Rifiuti/Scarti Produzione di scarti di origine animale Toelettatura e disosso 2 Produzione di rifiuti da imballaggio Confezionamento e Spedizione Carico di rifiuti e scarti da trattare Ricevimento materiali 6 Emissioni In Atmosfera Immissione in atmosfera di ossidi di carbonio e di azoto Riscaldamento globale (immissione di sostanze che generano effetto serra ) ed inquinamento atmosferico locale Centrale termica 1 7 Sostanze Pericolose Impatti legati all utilizzo ed alla fuoriuscita accidentale di HCFC Utilizzo di gas Freon R22, sostanza lesiva della fascia di ozono Impianto di termoregolazione 2 8 Rumore Esterno Immissione di rumore all esterno Inquinamento acustico Pompe torri evaporative Compressori 1 9 Suolo e sottosuolo Immissione di sostanze nocive nel terreno Inquinamento delle falde Sversamenti accidentali 1 10 Odori sgradevoli Produzione di odori sgradevoli da stoccaggio scarti di lavorazione e da lavaggio prosciutti Stoccaggio Sottoprodotti Cat. 3 1 Pag. 18 di 37

19 8.1 Consumi idrici L approvvigionamento idrico dell azienda avviene mediante acqua proveniente da pozzo privato. Per verificare la conformità dell acqua emunta e per controllarne la qualità, l azienda effettua semestralmente analisi chimiche e batteriologiche. Questi parametri sono controllati periodicamente anche dall Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente per l acquisizione di dati inerenti al Progetto Cinghio di monitoraggio delle falde. In generale le caratteristiche qualitative delle acque prelevate risultano comunque buone e idonee al consumo umano, previa potabilizzazione. Distribuzione e quantificazione dei consumi L acqua è utilizzata per il processo produttivo, per: - funzionamento degli impianti tecnologici: 77% (rigenerazione delle resine dell addolcitore, lavaggio del filtro a quarzite del pozzo, reintegro della vasca interrata e spurgo torre evaporativa); - processo produttivo: 18% (lavaggio prosciutti a fine riposo e attività di pulizia reparti e attrezzature); - usi civili: 5% (spogliatoi e servizi igienici). UTILIZZO ACQUA Si precisa che il reintegro della vasca interrata asservita al circuito di raffreddamento è necessario in quanto, parte dell acqua (circa il 10%) è persa per evaporazione durante il passaggio nella torre di raffreddamento e parte viene spurgata per evitare il concentrarsi dei sali e dei prodotti contenuti nell acqua di alimentazione all interno del circuito. I consumi idrici complessivi dello stabilimento vengono monitorati annualmente attraverso la lettura mensile del contatore installato sul pozzo. 77% 5% 18% Processo Produttivo Impianti Tecnologici Usi Civili Relativamente ai consumi totali si rileva nel 2009 un aumento significativo del quantitativo di acqua prelevata. Questo aumento è stato causato dai seguenti fattori: - Maggiori pulizie eseguite durante l anno specialmente nei reparti disosso e sale; - Aumento del tempo di permanenza dei prosciutti all interno della macchina lavaprosciutti (esecuzione di 2 cicli di lavaggio) dovuti ad esigenze tecnologiche; - Rottura di un vecchio tubo di approvvigionamento idrico nel piazzale interno con conseguente fuoriuscita di acqua (luglio agosto 09); L aumento dell indicatore chiave risulta, in ogni caso, decisamente significativo (+39,6%); l azienda si impegna quindi a diminuire l emungimento di acqua da pozzo (vedi obiettivo) ,0 14,0 12,0 10,0 8,0 6,0 ACQUA PRELEVATA (mc) R ACQUA PRELEVATA/CARNE LAVORATA (mc/t) 13,4 12,4 9,6 8,4 4, R Pag. 19 di 37

20 8.2 Consumi energetici Le principali fonti di energia utilizzate in azienda sono costituite da: energia elettrica per l alimentazione di tutti gli impianti dello stabilimento; gas metano utilizzato come combustibile per la produzione di acqua calda asservita sia al riscaldamento dei locali che ad attività del processo produttivo. In azienda è in essere un sistema per il recupero di calore con scambiatori a piastre, volta ad una ottimizzazione dei consumi. L azienda utilizza anche gas GPL per l operazione di marchiatura a fuoco dei prosciutti con la corona ducale del marchio Parma : i consumi sono però limitati e poco significativi. Attualmente non viene prodotta energia da fonti rinnovabili. I consumi di energia elettrica e gas metano, essendo imputati in massima parte al funzionamento dei compressori asserviti all impianto di termoregolazione dei locali, sono stati convertiti in kwh (fattore di conversione: 1mc = 10,35 kwh Fonte: e considerati nel loro insieme e rapportati al quantitativo di carne lavorata per dare origine all indicatore di prestazione ambientale misurato così da potere rappresentare le performance ambientale dell azienda rispetto a questo aspetto. Di seguito si riportano i 2 grafici che mostrano l efficienza energetica, nel successivo aggiornamento della Dichiarazione Ambientale verrà riportato solo il grafico di destra. 1,00 Tep/tonn carne lavorata 4,00 Efficienza energetica (MWh/t) 0,80 3,50 0,60 0,40 0,44 0,40 0,41 0,44 3,00 2,50 2,00 2,79 2,46 2,55 2,84 0,20 1,50 0, , Gli aumenti nei consumi osservati durante l anno, specialmente per il gas metano, sono in gran parte dovuti alle condizioni climatiche particolarmente rigide osservate sia all inizio sia alla fine del 2009, ed in parte alle avverse condizioni climatiche (frequenti piogge ed alta umidità) che non hanno permesso una frequente apertura delle finestre, con conseguente spegnimento degli impianti, nel periodo autunnale ENERGIA ELETTRICA (kwh) L aumento dell indicatore è dovuto in parte alle cause indicate e in parte al minor quantitativo di cosce salate durante l anno. L azienda ha comunque operato in funzione del risparmio energetico continuando con una gestione dei locali ispirata da necessità produttive e dalla volontà di ridurre i consumi (ed i costi) energetici GAS METANO (mc) Pag. 20 di 37

21 8.3 Consumo di materiali Le altre sostanze e prodotti che vengono utilizzati nel ciclo produttivo sono indicati nello stralcio della tabella riassuntiva riportato di seguito: I quantitativi delle materie prime sono riferiti ai dati di acquisto, che con buona approssimazione corrispondono a quelli utilizzati in quanto l azienda, per carenza di spazio, non effettua magazzino. In generale, i consumi dei materiali considerati risultano in linea con le variazioni dei volumi della produzione e le rimanenze di magazzino; le uniche osservazioni che riteniamo di fare sono relative al quantitativo di: - sugna (sugnatura prosciutti sia per scopi tecnologici sia per scopi estetici): dal punto di vista quantitativo i consumi di sugna nera sono in diminuzione in accordo con la scelta di una minor copertura di sugna sul prodotto per fini tecnologici; - sale semiessiccato (utilizzato per la salatura del prodotto): dal punto di vista quantitativo i consumi sono in linea con i quantitativi di carne salata; i dati risultano in diminuzione perché nel corso dell anno si è deciso di coprire le cosce con una quantità minore di sale; - imballaggi (confezionamento prodotti finiti): le variazioni nei quantitativi sono dovute a variazioni nella tipologia del confezionamento: la scelta degli imballi (sacchetti e cartoni) è effettuata sulla base delle esigenze del cliente, la possibilità dell azienda di intervenire su questo aspetto risulta quindi limitata. - detersivi e prodotti trattamento acque (pulizia in generale e trattamento acque tecnologiche): le quantità superiori di detergenti sono dovute all intensificazione delle operazioni di pulizia nel L aumento dei prodotti per il trattamento acque è stato causato dalla maggiore evaporazione di acqua nella torre, dovuta alle temperature alte riscontrate durante l anno, in particolare durante i primi mesi dell anno che, solitamente, osservano consumi pressoché nulli di prodotto. 8.4 Scarichi idrici (Rif. DLgs 152/06 e s.m.i e regolamento di pubblica fognatura) Gli scarichi idrici costituiscono uno dei fattori di impatto maggiormente significativi in relazione all attività dell azienda. La portata complessiva equivale a circa il 90% dei consumi idrici totali, la restante parte è persa per evaporazione dalla torre di raffreddamento (dati tecnici del costruttore). Di seguito si riportano i dati relativi allo scarico in pubblica fognatura desunti dai consumi idrici misurati. PORTATA SCARICI IDRICI Mc Tipologie di acque reflue Dallo stabilimento hanno origine le seguenti tipologie di acque reflue: Acque reflue industriali (sono quelle correlate al processo produttivo). Riguardano principalmente le attività di pulizia dei reparti e di lavaggio dei prosciutti e sono quindi caratterizzate dalla presenza di cloruro di sodio (residui del sale utilizzato per l operazione di salatura sono presenti nei locali) e grassi animali oltre ad un elevato carico organico (COD e BOD). Pag. 21 di 37

22 Altre attività correlate al ciclo di produzione, da cui derivano dei reflui, sono lo spurgo della torre di raffreddamento, la rigenerazione delle resine per il trattamento delle acque primarie, il lavaggio del filtro del pozzo e la condensa dei compressori. L unico scarico che avviene in continuo è rappresentato dallo spurgo della torre di raffreddamento, negli altri casi si è in presenza di scarichi discontinui in quanto derivano da attività che vengono svolte in maniera non continuativa. Le acque reflue industriali sono convogliate in pubblica fognatura e quindi al depuratore comunale di Felino. Acque reflue assimilate alle domestiche (sono le cosiddette acque nere provenienti dai servizi igienici di uffici e spogliatoi). Tali acque sono convogliate, previo trattamento in fossa settica, in pubblica fognatura e quindi al depuratore comunale di Felino. Acque reflue meteoriche (sono le cosiddette acque bianche provenienti dal dilavamento dell area esterna). Tali acque sono convogliate in una rete fognaria interna separata e quindi recapitate in un canale interrato che attraversa lo stabilimento. Lo stabilimento è dotato di due punti di scarico: - uno in pubblica fognatura a cui confluiscono le acque reflue industriali e domestiche; - uno in acque superficiali a cui confluiscono le acque meteoriche. Scarico in pubblica fognatura di acque industriali ed assimilate alle domestiche In data luglio 2009 l azienda ha ottenuto il rinnovo dell autorizzazione allo scarico in pubblica fognatura delle acque reflue industriali (Rif. Prot del 15/07/09). Il Comune di Felino è dotato di depuratore al quale confluiscono gli scarichi civili ed industriali del paese stesso nonché dei comuni limitrofi: dallo 01/07/05 l Ente Gestore è l ENIA spa di Parma. Il Regolamento Comunale di Pubblica Fognatura di Felino, approvato con Delibera del Consiglio Comunale n. 47/96 e successivamente modificato Delibera Consiglio Comunale n 81/99, recepisce i valori limite allo scarico fissati dalla normativa vigente e in deroga, per alcuni parametri ha fissato limiti più alti. Tuttavia, il parere di Enìa del 16/10/08, prot. N revoca la deroga relativa al fosforo, per cui il limite rimane a 10 mg/l (fissato dalla tabella 3 dell allegato 5 parte III del D.Lgs. 152/06). Al fine di verificare il rispetto dei limiti normativi l azienda effettua annualmente le analisi chimiche sullo scarico in pubblica fognatura, avvalendosi di laboratori esterni qualificati. Considerata l attività produttiva di Nuova Boschi i parametri più problematici risultano essere le concentrazioni di Cloruri, di C.O.D.( domanda chimica di ossigeno necessaria per ossidare per via chimica sia le sostanze organiche che le sostanze inorganiche) e di grassi. Per poter ridurre questo tipo di impatto NUOVA BOSCHI, ha adottato una serie di misure di carattere tecnico e gestionale per riuscire a minimizzare alla fonte la produzione di tali inquinanti: tutte le macchine per la salagione operano a ciclo chiuso e sono dotate di sistemi per il contenimento del sale esausto; sono state predisposte apposite aree di stoccaggio del sale per ridurre la possibilità di sversamenti accidentali; sono state definite e formalizzate le modalità di movimentazione e utilizzo del sale e quelle di pulizia delle aree di lavorazione; l impianto per il lavaggio dei prosciutti a getto d acqua elimina l azione meccanica sul prosciutto permettendo di ridurre il quantitativo di grasso asportato; sono state comunque introdotte specifiche prassi per un uso corretto delle sostanze detergenti e sanificanti nelle attività di pulizia. Pag. 22 di 37

23 Nel periodo i risultati delle analisi effettuate sulle acque di scarico in pubblica fognatura hanno confermato l efficacia degli interventi tecnico-gestionali introdotti: Parametri U. di misura Valori limiti di scarico in fognatura Valori Rilevati Allegato 5 tabella 3 Tab IV D.Lgs 152/06 parte III Delibera 47/96 e 81/99 Cloruri mg/l ,55 358,93 344,75 Ammoniaca totale mg/l ,10 0,24 2,59 Fosforo totale mg/l (80 fino al 15/07/09) 1,41 13,20 3,88 Grassi mg/l ,00 42,51 6,25 COD mg/l ,90 267,00 51,50 BOD5 mg/l ,19 76,44 13,68 Solidi sospesi totali Tensioattivi anionici (MBSA) Tensioattivi non ionici (Triton 100) Tensioattivi cationici mg/l mg/l 4 4 <0,20 1,06 0,59 <0,20 <0,20 0,47 <0,20 <0,20 1,04 Come si evince dai dati, i campionamenti sono risultati pienamente entro i limiti previsti dalla vigente normativa. Nell ottica del miglioramento continuo, relativamente ai parametri ritenuti più critici per l attività dell azienda, NUOVA BOSCHI ha fissato una soglia di criticità (indice di inquinamento come stato di allerta) pari al 40% dei valori limite normativi. Nella tabella seguente sono riportati i valori del 2009, mentre il posizionamento verso la soglia di criticità è rappresentato di seguito nel grafico. Parametro Valore limite di scarico Tab IV (Delibera 47/96 e 81/99) Soglia di criticità NUOVA BOSCHI Valori rilevati (mg/l) mg/l % (mg/l) % C.O.D ,50 1,72 Cloruri ,75 11,49 Grassi ,25 0,63 40% soglia di criticità 30% 20% 10% 0% 12,0% 11,5% 8,9% 5,1% 7,1% 1,1% 1,7% 0,1% 0,6% C.O.D. Cloruri Grassi Per potere comprendere meglio l impatto ambientale dello scarico aziendale, è però necessario analizzare con maggiore dettaglio gli scarichi parziali derivanti dalle fasi di processo, che maggiormente contribuiscono al carico inquinante. Pag. 23 di 37

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