VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI DATA 21 SETTEMBRE 2011

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1 VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI DATA 21 SETTEMBRE 2011 Il giorno ventuno settembre 2011 alle ore presso il Municipio di Cavedine, a seguito di regolari avvisi recapitati a termini di legge, si è riunito il Consiglio comunale in seduta pubblica ordinaria. Sono presenti i Consiglieri comunali: 1. RENZO TRAVAGLIA Sindaco 2. ANGELI DAVID 3. BERLANDA MARTINO 4. BOLOGNANI GIANNI 5. CESCHINI MARIA 6. DALLAPÉ ANNA 7. GOBER DANIELE 8. MANARA GIULIANO 9. PEDERZOLLI ALESSANDRO 10. PEDROTTI ALBERTO 11. TRAVAGLIA FRANCO 12. TURRINA ELIANA 13. RUABEN ALESSANDRO 14. TRAVAGLIA MASSIMO È assente il Consigliere: VALENTI PAOLO RONNIE (g.) Assiste e verbalizza il Segretario comunale Reggente Dott.ssa Sabrina Priami. Riconosciuto legale il numero degli intervenuti, il Signor RENZO TRAVAGLIA, in qualità di Sindaco, assume la Presidenza in base a quanto previsto dalla normativa vigente e, dopo aver salutato e ringraziato sia Consiglieri sia il pubblico presente, dichiara aperta la seduta per la trattazione dei punti posti all ordine del giorno. PRESIDENTE: Diamo inizio a questa seduta del Consiglio comunale di Cavedine. 1. COMUNICAZIONI DEL SINDACO 1

2 PRESIDENTE: Do alcune comunicazioni: come rappresentante del Comune di Cavedine presso il Tavolo territoriale della Comunità della Valle dei Laghi per la pianificazione sociale è stata nominata Anna Dallapé. La seconda comunicazione riguarda il distacco dal Gruppo consiliare Patto Nuovo di Paolo Valenti Ronnie e do lettura della sua dichiarazione: il sottoscritto Paolo Valenti Ronnie, nato a Trento il 3/1/1979, Consigliere del Comune di Cavedine, residente a Cavedine in via Nuova, 6 dichiara di staccarsi dal Gruppo di appartenenza Patto Nuovo. Si coglie l'occasione per porgere distinti saluti. 2. NOMINA DEGLI SCRUTATORI PRESIDENTE: Il secondo punto all'ordine del giorno prevede la nomina degli scrutatori: propongo i Consiglieri Daniele Gober e Alessandro Ruaben. Si procede alla votazione espressa in forma palese per alzata di mano dai quattordici Consiglieri presenti e votanti. - VOTI FAVOREVOLI: 12 - VOTI CONTRARI: 0 - ASTENUTI: 2 (Daniele Gober; Alessandro Ruaben;) 3. LETTURA E APPROVAZIONE VERBALE DELLA SEDUTA D.D PRESIDENTE: Passiamo ora alla trattazione del punto 3 dell'ordine del giorno: io proporrei di dare per letto il verbale, se siete d'accordo, essendo stato depositato agli atti e quindi chiedo se vi siano osservazioni in merito. Alle ore il consigliere Martino Berlanda si allontana momentaneamente dall aula. CONSIGLIERE MANARA: Noi voteremo contro l approvazione di questo verbale per alcuni motivi che ora sintetizzerò brevemente. Faccio riferimento a quanto dichiarato in sede di Consiglio per quanto riguardava il debito fuori bilancio attribuito all'ex dipendente comunale geometra Cristina Conti, vista la sua lettera, a noi indirizzata, nella quale dava spiegazioni e rifiutava la maternità di questo errore in riferimento al debito fuori bilancio. Se volete possiamo leggere questa lettera, ma mi sembra l'abbiate presente. PRESIDENTE: Questa lettera, però, è arrivata dopo la seduta del Consiglio comunale e noi oggi stiamo approvando il verbale di ciò che si è discusso in quella riunione; a fronte poi di quella lettera se un Consigliere comunale intende chiedere spiegazioni o procedere con altri mezzi lo può fare. Ricordo che nella seduta del Consiglio comunale in questione io interpellai il Responsabile dell'ufficio tecnico, a fronte di una tua domanda e lui mi rispose che il suo ufficio aveva informato la dipendente della questione, infatti questo è quanto è stato riportato nel verbale. 2

3 CONSIGLIERE MANARA: Proprio per questi motivi, visto che io avevo sollevato il problema durante il Consiglio, non mi sento di approvare un verbale nel quale è stata dichiarata una cosa non corretta. Il secondo motivo riguarda l'approvazione, votata anche dal nostro Gruppo, del contributo per la cremazione delle salme all'interno del Regolamento di polizia mortuaria, nonostante fosse uno dei quattro punti portati all'ultimo momento dal Presidente della Commissione regolamenti, dove si indicava che la Giunta avrebbe determinato il contributo da stanziare. Siccome per legge i contributi vengono determinati dal Consiglio comunale, io non approvo questo verbale dal momento che sarà la Giunta a determinare il contributo suddetto. Il terzo motivo di non approvazione di questo verbale riguarda l'assegno di natalità, altro argomento discusso in quell'occasione e il Sindaco aveva dichiarato di non aver mai dato disposizioni agli uffici di interrompere la distribuzione dei pannolini mentre alcune persone, tra le quali anche un nostro Consigliere, non hanno ricevuto questo benefit, se non dopo averlo richiesto fermamente in Comune e quindi si è fatta una delibera retroattiva per la distribuzione dei pannolini. Dal momento che in questo verbale sono state dichiarate delle cose che a noi non risultano corrette, noi non lo approveremo. PRESIDENTE: Per quanto riguarda il primo argomento, ho già risposto e quindi non intendo riprenderlo. Per quanto riguarda la distribuzione dei pannolini, ribadisco che non è mai stata data disposizione di sospensione o di annullamento del servizio; si era parlato in Giunta di analizzare altre iniziative, tenendo in sospeso quelle pratiche fintanto che la voce fosse inserita a bilancio e quindi era stata data questa disposizione, ma mai è stata annullata l'iniziativa. Per quanto riguarda il contributo alla cremazione, mi pare sia abbastanza chiaro che la definizione del contributo è di competenza della Giunta e il Segretario si è accorto che servivano i criteri per tale definizione, quindi siamo tornati in Consiglio comunale, nella seduta odierna, per l'approvazione dei criteri di assegnazione di questo contributo. Francamente credo che questo sia un comportamento corretto e onesto, però ci tengo a ribadire che la definizione del contributo spetti alla Giunta, mentre per i criteri siamo qui per discuterne in Consiglio. CONSIGLIERE MANARA: Per quanto riguarda il contributo vorrei porre il quesito al Segretario comunale circa la legittimità del punto discusso all'ordine del giorno. SEGRETARIO: Noi c'eravamo sentiti e Le avevo anticipato che saremmo tornati in Consiglio e che prima avrei consultato il Responsabile del servizio finanziario per un parere. CONSIGLIERE MANARA: Io non contesto la procedura, ma il fatto che in Consiglio in quell'occasione siano state portate quattro modifiche all'ultimo momento, non discusse in Commissione, tra le quali anche il punto circa la determinazione del contributo per la cremazione e io avevo sottolineato questo fatto, ma mi era stato risposto che queste cose erano insignificanti. 3

4 SEGRETARIO: Nell'ultima seduta, quando abbiamo approvato il Regolamento di polizia mortuaria, è stato introdotto questo comma che presupponeva la volontà politica di promuovere l incentivazione di questo istituto, demandando ad un successivo provvedimento la modalità di attuazione, quindi nell'ultima seduta consiliare è stata espressa questa volontà politica di incentivare la pratica della cremazione e non avremmo potuto portare contemporaneamente il dettaglio della definizione, perché prima era necessario sapere se vi fosse la volontà politica di procedere in tal senso. Ad ogni modo mi sono confrontata con altri Comuni e ogni Comune ha agito in maniera diversa, alcuni lo hanno fatto a livello di Giunta; io ho ritenuto più corretto demandare al Consiglio comunale la determinazione delle modalità di assegnazione di questo contributo. PRESIDENTE: Se non ci sono ulteriori domande, procediamo alla votazione. Si procede alla votazione espressa in forma palese per alzata di mano dai tredici Consiglieri presenti e votanti. - VOTI FAVOREVOLI: 9 - VOTI CONTRARI: 4 (Maria Ceschini, Giuliano Manara, Alessandro Ruaben, Massimo Travaglia) - ASTENUTI: 4. APPROVAZIONE DEL NUOVO STATUTO COMUNALE PRESIDENTE: Passiamo al punto 4 all'ordine del giorno: approvazione del nuovo Statuto comunale. Prima di passare la parola al Presidente della Commissione Statuto, permettetemi alcune considerazioni: finalmente, dopo qualche anno, siamo riusciti a concludere l'aggiornamento dello Statuto comunale, in quanto il documento era un po' datato e anche un po' superato. Non siamo riusciti a fare questo passaggio prima per una serie di vicende che conosciamo tutti e che quindi non è necessario elencare. In questo caso è stato fatto un ottimo lavoro da parte del Presidente in prima persona e da parte di tutta la Commissione che più volte si è riunita e quindi ringrazio tutti i Consiglieri che hanno partecipato a questa stesura e che hanno dato il loro contributo. Siamo partiti dallo Statuto tipo del Consorzio dei Comuni, come hanno fatto anche gli altri Comuni che hanno aggiornato il loro Statuto e quindi a questo modello abbiamo apportato tutte quelle modifiche per adattarlo alle necessità della nostra comunità e quindi del nostro Consiglio comunale. Do ora la parola al Presidente della Commissione Statuto, Daniele Gober, per presentare questo nuovo documento. CONSIGLIERE GOBER: Io ho preparato una breve relazione sulle modifiche più essenziali che ora intendo leggere. La riforma del Titolo V della Parte seconda della Costituzione, realizzata con la legge costituzionale numero 3/2001, ha portato significative novità per quanto riguarda il ruolo 4

5 degli enti locali e le loro funzioni, nonché i loro rapporti con gli altri livelli di governo. La disposizione cardine della riforma è costituita dal nuovo articolo 114 della Costituzione che ai commi 1 e 2 recita: 'la Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato. I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni sono enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i principi fissati dalla Costituzione'. Equiparando la posizione costituzionale degli enti locali - Comuni, Province e Città metropolitane, queste ultime non ancora istituite - a quella delle Regioni e dello Stato in quanto tutti enti costitutivi della Repubblica, da tale principio discende come corollario il riconoscimento costituzionale dell'autonomia statutaria degli enti locali e della potestà normativa prevista espressamente dall'articolo 117, comma 6, della Costituzione: 'i Comuni hanno potestà regolamentare in ordine alla disciplina dell'organizzazione e dello svolgimento delle funzioni loro attribuite'. Lo Statuto è lo strumento fondamentale attraverso il quale il Comune plasma la propria organizzazione stabilendo le norme fondamentali dell'ente, specificando le funzioni degli organi e stabilendo la forma di gestione amministrativa nel rispetto dei principi di separazione tra funzioni di direzione politiche e funzioni di direzione amministrativa. L'entrata in vigore della legge regionale 22 dicembre 2004, n. 7, i cui contenuti sono stati trasfusi nei quattro Testi unici adottati con altrettanti decreti del Presidente della Giunta regionale richiedono un significativo adeguamento degli Statuti comunali, chiamati sia a disciplinare con maggiore discrezionalità tra [incomprensibile] e l'ordinamento dei Comuni sia ad estendere la loro disciplina ad altri profili prima non disciplinati normativamente oppure regolati direttamente da fonti legislative. A tal proposito il Consorzio dei Comuni trentini ha predisposto uno schema di Statuto comunale in grado di sviluppare tutte le potenzialità offerte dalla legge regionale 7/2004 e proprio da tale modello si è preso spunto adattandolo alle realtà e alle esigenze del Comune. La bozza del nuovo Statuto comunale recepisce in primo luogo le indicazioni della legge regionale 7/2004 volte al favorire la partecipazione popolare con riferimento sia agli istituti sia agli organi che la rendono possibile in ambito comunale. L'articolo 4 del nuovo Statuto comunale prevede espressamente che il Comune favorisce la partecipazione popolare riservando particolare attenzione alle attività promosse, tenendo conto delle differenze di genere da parte di cittadini residenti singoli o organizzati in associazioni, comitati o gruppi anche informali che siano in possesso dei requisiti necessari per l'esercizio del diritto elettorale attivo; giovani residenti nel Comune non ancora elettori che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età; (incomprensibile) non residente che abbia nel Comune di Cavedine il centro e la sede della propria attività. Vengono disciplinati gli strumenti di partecipazione e in particolare all'articolo 6 le richieste di informazioni, petizioni o proposte da parte di cittadini residenti in possesso dei requisiti necessari per l'esercizio del diritto elettorale attivo per le elezioni comunali. L'articolo 7 prevede che la consultazione popolare può essere indetta dal Consiglio comunale su proposta della Giunta, di un terzo dei Consiglieri o di almeno 150 cittadini residenti in possesso dei requisiti necessari per l'esercizio del diritto elettorato attivo per le elezioni comunali. All'articolo 8 viene prevista la possibilità da parte del Consiglio comunale di costituire apposita Consulta permanente per indirizzare la propria attività in relazione a particolari settori e attività o particolari categorie di popolazione. Particolare attenzione è stata posta alla disciplina dell'istituto del referendum, non più 5

6 circoscritto alla sua forma consultiva e propositiva ma anche alla forma abrogativa e a quella confermativa statutaria, come previsto dall'articolo 16 della legge regionale 7/2004. Fra le norme generali è previsto che il referendum sia previsto da un numero di elettori non inferiore al 10 per cento degli iscritti alle liste elettorali del Comune in possesso del requisito necessario all'elettorato attivo per l'elezione del Consiglio comunale e che le proposte soggette a referendum si intendono approvate se viene raggiunta la maggioranza dei voti favorevoli validamente espressi, a condizione che abbia partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto al voto, vincolando esclusivamente l'amministrazione in carica ad iscrivere all'ordine del giorno l'oggetto del referendum entro 90 giorni dalla proclamazione dei risultati. Vengono poi disciplinate apposite modalità di controllo dell'ammissibilità dei quesiti attraverso il Comitato dei garanti, composto da tre esperti di cui due in discipline giuridiche e uno in discipline economico-finanziarie, che viene istituito con la maggioranza dei due terzi dei Consiglieri assegnati (articolo 11). Per quanto riguarda gli organi, il nuovo Statuto comunale assicura le condizioni di pari opportunità fra i generi richieste dall'articolo 4, comma 1, della legge regionale 1/1993 come modificato dalla legge regionale 7/2004 che prevede all'articolo 29 le nomine e le designazioni di cui all'articolo 26, commi 1 e 3 - nomina delle Commissioni consiliari - e quelle previste dall'articolo 29, comma 2 - nomina rappresentanti presso enti, aziende e istituzioni - sono di norma effettuate garantendo un'adeguata rappresentanza di ambo i generi e a tale principio sono uniformati i criteri di giudizio adottati dal Consiglio. Qualora per oggettive ragioni non sia rispettato il principio di pari opportunità viene data puntuale motivazione. Al fine di garantire l'equilibrio tra gli organi comunali, la bozza di Statuto prevede un certo rafforzamento del Consiglio comunale relativamente alle funzioni esercitate e alla sua struttura. L'articolo 15, comma 3, attribuisce al Consiglio comunale ulteriori funzioni conformemente a quanto previsto dall'articolo 26, comma 3, del decreto del Presidente della Regione n. 3/L. Le innovazioni introdotte dall'articolo 1 della legge regionale 7/2004 riguardano il contributo necessario dello Statuto comunale nel prevedere forme di garanzia e di partecipazione delle minoranze che hanno trovato attuazione nell'articolo 28 che prevede l'istituzione della figura del Portavoce dell'opposizione, di norma il candidato alla carica di Sindaco che abbia ottenuto più voti dopo il Sindaco eletto e all'articolo 29, laddove si prevede che nelle Commissioni consiliari permanenti e speciali sia garantita un'adeguata rappresentanza della minoranza, così come richiesto dall'articolo 12, comma 6, del decreto del Presidente della Regione n. 3/L. Nell'ambito degli organi di garanzia assume particolare rilevanza il difensore civico, peraltro già previsto dal testo della legge regionale 1/1993 e ora disciplinato dall'articolo 33 del decreto del Presidente della Regione n. 3/L potendo scegliere se avvalersi della facoltà di istituire il difensore civico, eletto dal Consiglio comunale a maggioranza dei due terzi, o in alternativa affidare tali funzioni al difensore civico provinciale e si è optato per quest'ultima scelta mediante apposita convenzione. Per quanto riguarda i modelli organizzativi interni, disciplinati dallo Statuto e dalla legge regionale numero 7/2004, viene riconosciuta dallo Statuto stesso nei Comuni privi di figure dirigenziali oltre al Segretario comunale la facoltà di attribuire al Sindaco agli Assessori o alla Giunta atti di natura tecnico-gestionale in deroga al principio di separazione tra funzione politica e funzione amministrativa, tenendo conto delle difficoltà di veder realizzato tale principio soprattutto nei Comuni di ridotte dimensioni demografiche. La bozza del nuovo Statuto comunale elenca all'articolo 46 gli atti di natura tecnico- 6

7 gestionale rientranti nelle competenze del Sindaco e all'articolo 47 quelli di competenza della Giunta comunale. Il Titolo VIII del nuovo Statuto comunale, intitolato 'contabilità e finanza', prevede all'articolo 52 che il Sindaco neoeletto definisca entro 90 giorni dalla proclamazione, e sentita la Giunta comunale, le linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare durante il mandato, riportandole in un documento, eventualmente dettagliato per programmi, nel quale verranno indicate le linee strategiche dell'amministrazione in relazione ai bisogni della comunità. Tale documento è sottoposto all'approvazione del Consiglio comunale non prima di 15 giorni dall'invio della proposta ai Consiglieri e trasmesso al Consiglio delle Autonomie locali. Al comma 4 dell'articolo 52 viene prevista la possibilità di adeguamento delle linee programmatiche da parte del Consiglio comunale su proposta del Sindaco, della Giunta comunale o di un quinto dei Consiglieri a seguito di sopravvenuti fatti o esigenze in ambito locale. Al comma 5 è previsto che il Consiglio, in occasione della ricognizione dello stato di attuazione dei programmi, verifichi la realizzazione da parte di Sindaco e Assessori delle linee programmatiche di mandato disponendo eventualmente un loro adeguamento. Le linee programmatiche svolgono quindi un ruolo fondamentale nella forma di governo comunale sulla base delle quali vengono predisposti strumenti di programmazione finanziaria, bilancio di previsione annuale, pluriennale e la relazione previsionale programmatica. L'articolo 53, comma 2, prevede che la Giunta comunale relazioni al Consiglio comunale sullo stato d'attuazione dei programmi. L'articolo 53, comma 3, prevede che la Giunta proponga all'approvazione del Consiglio il rendiconto della gestione, fornendo informazioni sull'andamento finanziario, economico e patrimoniale del Comune, nonché sui programmi realizzati e quelli in corso di realizzazione attuando il cosiddetto 'controllo di gestione'. Il Titolo IX del nuovo Statuto comunale è dedicato ai servizi pubblici locali, prevedendo che la loro gestione venga attuata e si ispiri ai principi di eguaglianza, imparzialità, continuità, partecipazione, efficienza ed efficacia. La scelta delle forme organizzative di gestione dei servizi pubblici, tra quelle consentite dalla normativa vigente, dev'essere preceduta da valutazioni d'adeguatezza nell'ambito territoriale comunale sotto il profilo dell'economicità e dell'efficienza, dovendo in caso contrario essere privilegiate forme di gestione intercomunali, come previsto dall'articolo 58, comma 3. Come previsto dall'articolo 58, comma 5, la determinazione delle tariffe dei servizi pubblici deve essere ispirata al principio della copertura dei costi di gestione e deve essere accompagnata da una relazione sulla valutazione dei costi e dei ricavi di gestione previsti, nonché sul tasso di copertura dei costi dei servizi. La parte finale contiene disposizioni relative alle modalità di revisione dello Statuto e le disposizioni transitorie, prevedendo che per i procedimenti non ancora conclusi alla data di entrata in vigore del presente Statuto continuerà ad applicarsi la disciplina previgente. Colgo l'occasione per ringraziare i componenti della Commissione Statuto per il lavoro svolto. Grazie. PRESIDENTE: Proporrei di dare lo Statuto per letto, se siamo d'accordo. Dichiaro aperta la discussione. Se non ci sono domande chiedo al Presidente della Commissione Statuto di relazionare circa la discussione avvenuta nell'ultima seduta di Commissione sugli argomenti presentati. CONSIGLIERE GOBER: In quest'ultimo periodo abbiamo svolto tre riunioni di Commissione e sostanzialmente nelle ultime due erano emerse alcune problematiche 7

8 riguardanti innanzitutto il limite di euro per quanto riguarda l'approvazione in Consiglio comunale delle opere pubbliche. In secondo luogo vi era la questione riguardante gli appalti e quindi il riferimento era all articolo 47, comma g), atti di natura tecnico-gestionale di competenza della Giunta, e quindi se la definizione dei criteri dovesse essere più un discorso politico oppure se debba essere un discorso tecnico. PRESIDENTE: Vorrei aggiungere che la maggioranza aveva proposto inizialmente di scegliere quali aziende invitare a partecipare alle gare d'appalto e dall'osservazione fatta dalla Commissione abbiamo fatto un passo indietro e quindi abbiamo previsto che la Giunta stabilisca i criteri di invito delle stesse. Per quanto riguarda l'altro punto, la legge prevede che i Comuni da a abitanti abbiano la possibilità di deliberare come Giunta opere fino ad un valore di euro, da abitanti in poi opere fino a 1 milione di euro. Questa regola era prevista dal precedente Statuto e abbiamo deciso di mantenerla, anche perché siamo vicinissimi alla soglia dei abitanti e quindi manca davvero poco per arrivare alla fascia decisionale da 1 milione di euro. CONSIGLIERE MANARA: Prima della votazione vorremmo depositare una dichiarazione di voto da allegare al verbale. PRESIDENTE: Dal momento che non ci sono ulteriori domande, possiamo procedere alle dichiarazioni di voto. CONSIGLIERE MANARA: Dichiarazione da allegare alla deliberazione del Consiglio e al verbale del Consiglio. Punto 4 dell'ordine del giorno della seduta del Consiglio comunale di data 21 settembre 2011, dichiarazione del Gruppo di minoranza. Circa la trattazione del punto 4 dell'ordine del giorno, riguardante l'approvazione dello Statuto comunale, il Gruppo di minoranza intende fare alcune considerazioni generali su questo importante strumento della vita istituzionale del nostro Comune. Trattasi del documento che di fatto è la Carta costituzionale dell'ente e che è stato liquidato con tre riunioni della Commissione Statuto, con una discussione che ha visto solo proposte, peraltro non accettate, della minoranza e che ha portato a un documento che non è la Carta del Comune che dovrà servire non solo quest'amministrazione ma anche quelle future. La maggioranza ha definito il testo di questo Statuto chiaramente copiando da modelli a carattere generale, riportanti quasi esclusivamente norme che si trovano nel testo dell'ordinamento dei Comuni della Regione, senza interessanti aggiunte se non quelle che definiscono le proprie particolari esigenze e secondo le ormai conosciute mediocri modalità di intendere la politica nel significato proprio del termine. La maggioranza non comprende che lo Statuto comunale, come la Costituzione, non può essere di parte, né a favore di taluni rispetto ad altri, ma purtroppo la logica alla quale ogni volta ci troviamo di fronte è quella della chiusura e della limitatezza delle vedute. L'attribuzione dell'autonomia statutaria al Comune è una grande conquista che afferma il proprio ruolo nell'organizzazione dello Stato, assurgendo al rango di ordinamento autonomo, munito cioè di autonomia politica, amministrativa e istituzionale. Lo Statuto rappresenta 8

9 l'atto fondamentale dell ente, dato che ne regola stabilmente l'organizzazione: esso costituisce quindi un atto di eccezionale importanza in quanto individua le norme fondamentali dell'attività dell'ente; costituisce la lex specialis del Comune. Non c'è dubbio che lo Statuto deve innanzitutto disciplinare il funzionamento degli organi ma anche altre materie e può, nella sua discrezionalità, regolamentare aspetti del tessuto sociale e territoriale, purché non in contrasto con le fonti sovra-ordinate. Lo Statuto comunale, come è evidente, è la massima espressione dell'autonomia regolamentare dell'ente locale che coinvolge la collettività locale e consente di soddisfare le esigenze della propria comunità, curandone gli interessi e promuovendo lo sviluppo e il progresso civile, sociale ed economico, e assicurando la partecipazione dei cittadini ai processi decisionali di controllo. Il Gruppo di minoranza Patto Nuovo, a seguito di un preciso e puntuale studio del testo proposto, ha portato in Commissione delle modifiche che non sono state accettate, fra le altre ricordiamo di seguito alcune norme che al nostro Gruppo sembravano significative per dare allo Statuto una forma di Carta costituzionale che potesse dare a tutti censiti e alle diverse componenti della comunità pari dignità e importanza. Come ampiamente discusso e segnalato in Commissione Statuto non sono stati considerati, dal Gruppo di maggioranza, gli indirizzi di natura politica relativi all'attuazione dello Statuto stesso, in particolare si ricorda che il Gruppo di minoranza ha espresso due riflessioni di carattere generale mirate alla tutela del bene collettivo che, essendo di massima priorità, costituiscono uno dei motivi di veto. Nello specifico non riusciamo a comprendere il motivo per cui la maggioranza non voglia comunicare e sottoporre al giudizio del Consiglio comunale le opere di pubblico interesse se non quelle d'importo superiore a euro. Di fatto nella scelta della maggioranza non è possibile recuperare la volontà di rendere più chiare le procedure per la realizzazione delle opere stesse, in quanto siamo a ricordare che il nostro Comune conta meno di 3000 abitanti e quindi non presenta le criticità tipiche delle metropoli, per cui si ribadisce che è solamente una volontà politica della maggioranza e non una necessità tecnica quella di portare a conoscenza del Consiglio solo le opere di importo superiore a euro. In merito agli atti di natura gestionale in seno alla Giunta, dal nostro punto di vista risulta oltremodo inopportuno che sia la stessa a decidere quali imprese invitare alle gare d'appalto senza alcun disciplinare di riferimento ai criteri guida per le modalità d'appalto, per l'affidamento di incarichi professionali e per la selezione di imprese che devono essere approvate dal Consiglio. Non riusciamo a comprendere il motivo per cui la maggioranza approvi l'articolo che permette alla Giunta di decidere indistintamente quali imprese e quali professionisti invitare alle gare d'appalto. Altro esempio di scarsa sensibilità a rendere pubblici gli atti del Comune, quali determinazioni, ordinanze, eccetera, è non prevedere nello Statuto l'obbligo di rendere pubblici questi e altri atti con l'utilizzo di strumenti informatici, quali il sito internet del Comune e l'albo telematico, strumento peraltro già in uso per le delibere perché reso obbligatorio dalla legge. Non si parla esplicitamente nello Statuto di attenzione ai bisogni della famiglia o di pari opportunità o dei diritti di genere; non si parla delle Comunità di Valle e delle collaborazioni tra i Comuni della stessa per riunione di servizi; non si parla di Conferenza dei Capigruppo; infine non esiste in tutto il testo dello Statuto, con riferimento ad attività da promuovere, azioni in particolare in favore dei giovani o degli anziani, quali per esempio la promozione del ruolo dell'anziano nell'ambito del territorio del Comune per garantirne gli interessi e tutelarne gli specifici bisogni. Alla luce di quanto sopra esposto il Gruppo di minoranza esprime voto contrario 9

10 all'approvazione di questo Statuto. PRESIDENTE: Io credo che a non capire cos'è uno Statuto sia proprio la minoranza Patto Nuovo, perché non riesco proprio a comprendere questa dichiarazione di voto: io ho contattato altri Comuni che hanno rivisto il loro Statuto e molti lo hanno approvato dopo una riunione di Commissione, mentre noi ne abbiamo fatte tre e se fosse servito se ne sarebbero potute fare anche quattro o cinque. I due punti sollevati sono quelli elencati dal Presidente della Commissione Statuto: il primo riguarda l'importo delle opere pubbliche di competenza del Consiglio e questo è dettato dal TULROC. Questo Testo unico prevede all'articolo 27 che: lo Statuto comunale fissa l'importo minimo dei progetti delle opere pubbliche da approvare in Consiglio comunale, tale importo non può essere superiore a euro per i Comuni fino a abitanti, a abitanti per i Comuni da a abitanti, 1 milione di euro per i Comuni da a abitanti, 2 milioni di euro per i Comuni da a abitanti... Faccio presente che nella scorsa legislatura era presente anche il Consigliere Manara e questa soglia era presente, quindi non è che questa maggioranza l'abbia cambiata perché sono cambiate le cose. Per quanto riguarda l'altro argomento, noi abbiamo modificato lo Statuto perché, dalla proposta iniziale che prevedeva la scelta dei nominativi delle aziende da inserire nella gara d'appalto, siamo passati alla determinazione dei criteri per l'individuazione di questi nominativi e quindi la parte politica fornirà questi criteri all'ufficio tecnico per l'invito delle aziende a partecipare alle gare d'appalto. Noi, come tutti gli altri Comuni a noi limitrofi - naturalmente non ho consultato lo Statuto del Comune di Trento, oppure quello del Comune di Bolzano o di Rovereto - ci siamo confrontati con altri Comuni e tutti hanno preso come linea guida il modello di Statuto fornito dal Consorzio dei Comuni. Per quanto riguarda la parte finale della dichiarazione di voto della minoranza, dove si parla di Comunità di Valle, forse anche in questo caso vale la pena ricordare che il Comune è autonomo in tutto e per tutto; la Comunità di Valle ha un proprio Statuto, tra l'altro credo sia in fase di definizione proprio in questo momento. Per quanto riguarda gli indirizzi citati come ad esempio la famiglia, il sociale, e quant'altro, per questi c'è un programma elettorale che contiene degli indirizzi ben precisi e non credo che questi debbano essere inseriti all'interno dello Statuto del Comune di Cavedine, quindi sinceramente non comprendo questa dichiarazione di voto, se non come pretesto per votare contro a questo documento. Mi sembra addirittura che la minoranza in Commissione avesse detto che se si fosse trovato l'accordo su questi punti, sarebbe stata disposta a votare lo Statuto: noi ne abbiamo modificato uno, perché abbiamo ritenuto opportuno che le ditte vengano proposte dall'organo tecnico, ma questo ragionamento non vale per i criteri. Per quanto riguarda l'altro punto, in riferimento alla soglia dei euro, proseguiamo sulla strada intrapresa già in passato senza alcuna modifica. Per quanto riguarda la richiesta di pubblicazione di atti del Comune sull'albo telematico, questo è previsto per legge dal 1 gennaio 2010, quindi chiunque può consultare questi atti pubblici. CONSIGLIERE MANARA: Innanzitutto devo dire che non mi meraviglia che il Sindaco non capisca o faccia finta di non capire le cose riportate in questa dichiarazione di voto: probabilmente è perché non le ha lette bene. 10

11 Per quanto riguarda la richiesta di pubblicazione degli atti sul sito internet, io ho richiesto che vengano pubblicate le determinazioni e le ordinanze come le delibere, che sono già pubblicate attraverso questo strumento. Di conseguenza le cose qui riportate non sono inventate, anche perché mi sono preso la briga di consultare negli ultimi giorni circa una quindicina di Statuti di altri Comuni e ho fatto un'analisi di comparazione: i famosi limiti di spesa, per quanto riguarda la decisione del Consiglio comunale sulle opere pubbliche, è vero che la legge prevede quella soglia di euro, ma prevede che si possa arrivare fino a euro ma non che si debba arrivare a tale soglia. Tanto per essere chiari, il Comune di Terlago è uno dei Comuni con popolazione superiore a abitanti che ha adottato come soglia l'importo di euro, per cui questa è una prerogativa che questa maggioranza vuole gestire. Siccome lo Statuto è una Carta che permette di esprimere l'autonomia dei Comuni, nel senso che non può far fede la bozza espressa dal Consorzio dei Comuni ma è il Consiglio che deve deliberare cosa è meglio e cosa peggio per la nostra popolazione, quelle regole possono anche essere modificate, nei limiti minimi e in quelli massimi, ma non potete dirmi di non aver fatto copia-incolla della bozza presentata dal Consorzio dei Comuni e questo sarebbe stato in grado di farlo qualsiasi personale amministrativo del Comune. Per quanto riguarda il ragionamento sulla definizione dei criteri d'ammissione delle aziende alle gare d'appalto, approfondiremo la questione dal momento che non l'abbiamo letta all'interno dello Statuto. PRESIDENTE: Il Segretario mi ha fatto notare che l'articolo 43 dello Statuto prevede: fermo restando quanto previsto dall'ordinamento in merito alle modalità ed agli effetti della pubblicazione delle deliberazioni e salvo che la legge non disponga diversamente, le determinazioni e le ordinanze sono pubblicate per 10 giorni, anche in sunto, all'albo comunale. È poi vero che non si tratta di un obbligo indicare come soglia i euro e credo di averlo anche spiegato: non c'è niente di anormale in questo, visto che siamo vicini alla soglia dei abitanti e comunque oltre i abitanti la competenza sull'importo è di 1 milione di euro, ecco che questa maggioranza ha deciso di continuare ciò che era stato indicato dalla maggioranza precedente. Tutto si può modificare, entro certi limiti, ma quello che abbiamo proposto è quello che oggi è all'attenzione del Consiglio comunale, i rappresentanti della minoranza in Commissione Statuto hanno avanzato due richieste di discussione e non certo tutto ciò che è contenuto in questa dichiarazione di voto, quindi su questi due punti abbiamo relazionato e abbiamo spiegato perché intendiamo mantenerli. CONSIGLIERE MANARA: Vorrei continuare il mio discorso, dal momento che prima sono stato interrotto. Per quanto riguarda il ragionamento sulla Comunità di Valle, anche questo lo abbiamo desunto dall'analisi di altri Statuti, perché in quasi tutti si fa riferimento alla Comunità di Valle, a quali saranno le competenze, possibilmente da trasferire, e a quali riferimenti.. [sovrapposizione di voci]. PRESIDENTE: Hai portato con te uno Statuto di un Comune limitrofo che parla di questo? CONSIGLIERE MANARA: No, l ho confrontato soprattutto con quello di altri Comuni trentini, più o meno simili al nostro. 11

12 ASSESSORE ANGELI: Vorrei fare una richiesta al Presidente della Commissione Statuto: queste proposte, del rendere centrale il ruolo degli anziani, dei giovani e quant'altro, sono state presentate in Commissione oppure no? Altrimenti io non capisco di cosa stiamo parlando, dal momento che la Commissione serve per unire le idee della maggioranza e quelle della minoranza, ma se in Commissione non arrivano proposte, che poi vengono rivendicate con una dichiarazione di voto come non accolte, secondo me stiamo rasentando l'assurdo. Noi abbiamo affrontato i temi che ci ha portato il Presidente della Commissione Gober, li abbiamo sviscerati in maggioranza e abbiamo preso le nostre decisioni; una vostra richiesta è stata parzialmente accolta, anche perché aveva una sua logica, ma non vedo perché rivendicare cose che non sono mai state proposte all'interno di uno strumento che ha proprio come scopo quello propositivo al Consiglio comunale. CONSIGLIERE MANARA: Aggiungo ancora una cosa per quanto detto dall'assessore Angeli: ricordo più di una volta che il Sindaco, ad esempio in occasione della definizione dei contributi alle associazioni, ha detto espressamente che è il Consiglio comunale che argomenta e decide, per cui il percorso fatto in Commissione è solamente una parte del processo decisionale, anche perché le proposte che i miei Colleghi in Commissione hanno fatto sono state respinte, per cui ritengo non abbiano ritenuto opportuno andare oltre, vista la scarsa considerazione di quanto proposto. Quest'oggi noi non abbiamo fatto altro che portare in Consiglio comunale le nostre idee perché questo è il luogo deputato alla discussione di questi argomenti, per cui non mi meraviglia, Assessore Angeli, che alcune cose non siano state trattate in Commissione, visto come si è comportata quest'ultima nei nostri confronti. PRESIDENTE: Vorrei precisare che naturalmente è il Consiglio comunale a decidere, ma questa dichiarazione di voto - come il nome stesso ricorda - non contiene alcuna proposta. Posso tranquillamente ribadire che la Commissione non è deliberativa, bensì propositiva perché il Consiglio è l'organo deputato a decidere e può farlo anche su altre proposte. Credo che il ragionamento dell'assessore Angeli volesse proprio ribadire questo concetto: questa dichiarazione di voto dice delle cose abbastanza pesanti - ad esempio che noi non sappiamo cosa sia uno Statuto - ma che nulla hanno a che fare con delle proposte modificative dello Statuto. Ribadisco ancora una volta che è il Consiglio che propone e decide, naturalmente nel pieno rispetto del lavoro svolto dalla Commissione. ASSESSORE ANGELI: Vorrei solo aggiungere che la Commissione ha un ruolo propositivo, dunque quella è la sede per discutere alcune eventuali azioni. Se non avessimo voluto ascoltare le vostre proposte, di riunioni della Commissione ne avremmo fatta solamente una, anziché tre. Mi sembra poi che la scorsa volta il Consigliere Travaglia Massimo abbia detto che in Commissione regolamenti si lavora bene e diciamo che la Commissione Statuto è un po' affine a questa, per cui non vedo il motivo di ribadire la negazione di una cosa che non è stata richiesta. Alle ore rientra in aula il consigliere Martino Berlanda. PRESIDENTE: Dal momento che non ci sono ulteriori osservazioni, pongo in votazione lo Statuto comunale. 12

13 Si procede alla votazione espressa in forma palese per alzata di mano dai quattordici Consiglieri presenti e votanti. - VOTI FAVOREVOLI: 10 - VOTI CONTRARI: 4 (Maria Ceschini, Giuliano Manara, Alessandro Ruaben, Massimo Travaglia) - ASTENUTI: 0 5. INTERROGAZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE MARIA CESCHINI DEL GRUPPO PATTO NUOVO PERVENUTA IN DATA PROT. N AVENTE PER OGGETTO: PERSONALE OPERAIO. RISPOSTA AD INTERROGAZIONE PROT. N DD PRESIDENTE: Procediamo col punto successivo all'ordine del giorno: interrogazione presentata dal Consigliere Maria Ceschini del Gruppo Patto Nuovo pervenuta in data 12/7/2011 protocollo numero 4841 avente ad oggetto 'personale operaio'. Risposta alla interrogazione, protocollo numero 5083, del 1/8/2011. Do lettura dell'interrogazione: la squadra di operai del Comune di Cavedine si trova ormai da più di otto mesi ad operare in condizioni estreme e disagiate per l'assenza di uno degli operaio assegnati al cantiere. In tutti questi mesi gli operai in servizio hanno dovuto far fronte a condizioni di lavoro particolarmente gravose, in quanto l'amministrazione non ha sostituito l'operaio assente. Si ritiene che a seguito dell'assenza di cui sopra gli operai del Comune abbiano parecchi giorni di ferie e recuperi da fruire, in quanto si suppone che essendo assente un'unità risulti difficile assicurare la normale produzione di permessi e recuperi per coloro che sono in servizio. All'operaio assente erano state assegnate anche mansioni di messo comunale che in questi mesi sono state affidate ad altri dipendenti. Tutto ciò premesso si interrogano il Sindaco e la Giunta per sapere: 1. quali sono le motivazioni per cui non si è sostituito il dipendente assente? 2. L'Amministrazione e il Segretario comunale, capo del personale, ritengono corretto e sopportabile che a seguito dell'assenza di un dipendente, in particolar modo di un operaio, il suo lavoro venga ridistribuito sul personale rimanente che già deve affrontare lavori usuranti e pesanti? 3. Si sono valutati i carichi di lavoro per la squadra operai a seguito dell'assenza di un'unità operativa che ormai si protrae da lungo tempo? 4. Esiste una scheda relativa all'avvenuta valutazione dei carichi di lavoro? 5. Quante sono le ferie arretrate nell'anno 2011 che i dipendenti del cantiere devono ancora fruire? 6. L'Amministrazione e il segretario comunale hanno applicato la normativa relativa a ferie e congedi previsti dal contratto di lavoro? 7. L'Amministrazione e in particolare il Segretario comunale rammentano quanto specificato nel contratto collettivo circa ferie e congedi dei dipendenti e del Segretario 13

14 comunale, anch esso dipendente dell'ente? 8. L'Amministrazione e in particolare il Segretario comunale ritengono legittimo e contrattualmente corretto che un dipendente non fruisca delle ferie come previsto dalla normativa? 9. Quante sono le ore di recupero di lavoro straordinario da fruire relativamente agli operai del cantiere? 10. Come si è gestito in questi mesi il lavoro di messo comunale precedentemente assegnato al dipendente assente? 11. I dipendenti che di fatto svolgono mansioni di messo comunale sono in possesso dei requisiti richiesti? 12. Quali sono le soluzioni che l'amministrazione intende apportare per far fronte ad una situazione che ormai si protrae da tempo e gestita in modo non proprio puntuale e preciso? 13. Il Segretario comunale, capo del personale, quale ruolo ha o ha avuto nella questione di cui trattasi e quale proposte scritte ha apportato al fine di ottimizzare il lavoro della squadra operai? A norma di legge si richiede risposta scritta. Do lettura della risposta: in riferimento all'interrogazione del 11/7/2011, protocollo numero 4841, avente per oggetto 'personale operaio', premesso che gli operai assenti non sono uno ma due e che la squadra operai non sta operando in condizioni disagiate, né tanto meno gravosa, ma in modo programmato e pianificato con più soddisfazione degli operai stessi, come manifestato nella riunione tenutasi con il Sindaco e il Segretario comunale reggente e il Responsabile dell'ufficio tecnico comunale, geometra Silvano Cattoi, in data 18/7/2011, si risponde all'interrogazione come segue: 1. la motivazione per cui non si è provveduto a sostituire i dipendenti assenti non è casuale, non avendo voluto adottare soluzioni affrettate, tenuto conto soprattutto della situazione personale dei dipendenti stessi. 2. L'Amministrazione comunale, il Segretario comunale e il Responsabile dell'ufficio tecnico, coordinatore della squadra operai, ritengono di non aver sovraccaricato la squadra operai di lavori che sarebbero stati di competenza dei dipendenti assenti, essendosi serviti di servizi esterni per gli interventi necessari. 3. Il Responsabile dell'ufficio tecnico comunale, nonché coordinatore della squadra operai, fin dall'inizio della sua attività, dal 1/3/2011, ha organizzato i relativi lavori tenendo conto delle priorità e delle disponibilità di tempo della squadra stessa; i lavori eccedenti ritenuti urgenti e necessari sono stati affidati a ditte esterne. 4. La scheda relativa all'avvenuta valutazione dei carichi di lavoro non è stata completata, valutate le ridotte dimensioni del personale del cantiere comunale e considerato il tipo di attività svolto dallo stesso. 5. Le ferie arretrate e quelle relative all'anno 2011 che i dipendenti del cantiere comunale sono contenute nell'elenco allegato: operaio uno, 5,5 ore di congedo ordinario anno 2010, nessun giorno di congedo ordinario 2010; operaio due, 2 ore di congedo ordinario anno 2010, nessun giorno di congedo ordinario 2010, 25 giorni di congedo ordinario 2011, nessuna ora di recupero per lavoro straordinario; 14

15 operaio tre, nessuna ora di congedo ordinario anno 2010, 22 giorni di congedo ordinario 2010, 32 giorni di congedo ordinario 2011, nessuna ora di recupero per lavoro straordinario (tengo a precisare che questi dati si riferiscono all'operaio assente da un anno o quasi); operaio quattro, 27 ore di congedo ordinario anno 2010, nessun giorno di congedo ordinario 2010, 30 giorni di congedo ordinario 2011, nessuna ora di recupero per lavoro straordinario; operaio cinque, nessuna ora di congedo ordinario anno 2010, 5 giorni di congedo ordinario 2010, 32 giorni di congedo ordinario 2011, 19,5 ore di recupero per lavoro straordinario (questi dati si riferiscono all'operaio che è autorizzato a una maggior presenza e quindi ha un certo numero di straordinari). 6. L'Amministrazione e il Segretario comunale hanno sempre applicato la normativa relativa a ferie e congedi prevista dal contratto di lavoro, si precisa che le ferie non sono mai state negate venendo rispettato il programma ferie che gli operai hanno presentato e che l'amministrazione, dopo attenta valutazione, ha approvato senza apportare modifiche. 7. Al punto sette non si risponde, non comprendendo il significato della domanda. 8. Si invita la Signoria vostra a citare il nome del dipendente che non avrebbe fruito del congedo ordinario, non risultando dalla verifica degli atti. 9. Per quanto riguarda le ore di recupero di lavoro straordinario che i dipendenti del cantiere comunale devono ancora fruire, si veda l'elenco allegato. 10. Il lavoro di messo comunale precedentemente e temporaneamente assegnato per tutta la durata della convenzione della gestione associata coordinata del Servizio di Polizia Locale al dipendente assente con delibera di Giunta 102/2007 è stato ridistribuito all'interno del personale della segreteria. In esecuzione della delibera di Giunta 15 del 22/6/2010 le funzioni di messo notificatore e di tenuta dell'albo comunale sono state assegnate a una dipendente della segreteria, e in caso di assenza di quest'ultimo al personale dipendente dell'ufficio di segreteria o di altro servizio individuato dal segretario generale. 11. Fatto presente che il percorso relativo alla notificazione degli atti è obbligatorio qualora si è reso necessario notificare la cartella esattoriale di cui all'articolo uno, della legge 196/2006 in alternativa al servizio postale e si precisa che l'attestazione di partecipazione è posseduta da un dipendente. 12. L'Amministrazione accoglierà le decisioni che riterrà più opportune, tenuto conto della delicata situazione attuale e attivandosi, se necessario, con collaborazioni esterne. 13. Il Segretario comunale, capo del personale, si è mosso secondo le indicazioni dell'amministrazione apportando provvedimenti di competenza. Questa è la risposta e quindi chiedo al Consigliere Ceschini se si dichiari soddisfatta oppure non soddisfatta. CONSIGLIERE CESCHINI: Mi dichiaro non soddisfatta. PRESIDENTE: Intende dichiarare i motivi per cui si dichiara non soddisfatta? 15

16 CONSIGLIERE CESCHINI: No. PRESIDENTE: Allora si prenda nota che si dichiara non soddisfatta senza alcun motivo. CONSIGLIERE CESCHINI: No, non può scrivere senza nessun motivo perché è chiaro nello Statuto che un Consigliere ha la possibilità di dichiararsi soddisfatto o non soddisfatto. PRESIDENTE: Se uno si dichiara non soddisfatto, dirà anche il perché. CONSIGLIERE CESCHINI: Questo non è previsto dallo Statuto. PRESIDENTE: Non essendo previsto, indichiamo che il Consigliere Ceschini si dichiara non soddisfatto. 6. VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE PROVVEDIMENTO. Procediamo ora al sesto punto all'ordine del giorno: "variazione al bilancio di previsione 2011, terzo provvedimento". Do subito la parola all'assessore Angeli che relazionerà questa variazione. ASSESSORE ANGELI: Con questa delibera siamo a proporre al Consiglio il terzo provvedimento di variazione al bilancio di previsione 2011, in quanto si è reso necessario l'adeguamento di alcuni capitoli sia in parte ordinaria che in parte straordinaria. Per quanto riguarda gli interventi in parte ordinaria, è stato effettuato uno storno di fondi da alcuni capitoli, mentre per la parte straordinaria siamo andati ad usare il budget In parte ordinaria sono state apportate variazioni nei seguenti capitoli: spesa per il gemellaggio e servizi, euro, per i mercatini di Natale; spese di rappresentanza, euro; spese per acquisto materiali d'ufficio, euro; spese per concorsi, euro, questa riguarda la retribuzione dei membri della Commissione che dovrà scegliere il nuovo Segretario comunale; rimborso quote indebite di tributi comunali, euro; acquisto beni per la manutenzione delle case sociali, euro; spese per acquisto beni di manutenzione immobili, euro; manutenzione case sociali, non beni ma servizi, euro; acquisto beni per Ufficio tecnico, euro; spese per il censimento, euro sia in entrata che in uscita; spese per servizi scuola media, euro; spese per acquisto beni biblioteca, euro; spesa per servizi al campo sportivo e gestione del calore, euro; contributi alle Pro Loco, 580 euro; contributo per la cremazione, euro. Il totale delle variazioni in parte ordinaria è di euro che sono stati stornati da altri capitoli sempre in parte ordinaria e che sono: servizi sulla manutenzione degli immobili, capitolo che ad oggi risulta sovrastimato, quindi abbiamo prelevato euro; tributi a carico del Comune, si prevede che questi siano meno rispetto a quelli preventivati e quindi storniamo euro; servizi scuole elementari, in questo caso storniamo euro, in quanto da previsioni fatte si desume che da qui a fine anno sia possibile risparmiare questa cifra. In parte straordinaria si sono realizzati tre interventi, per un totale di : rinnovo 16

17 completo del sito internet, euro, utilizzando un programma per realizzare siti web più facile e di maggior fruibilità; completamento opere esterne al municipio, euro, opere che servono per riqualificare i terrazzamenti esterni con interventi di rinverdimento e di realizzazione dell'impianto di irrigazione automatizzato per euro; sistemazione di area verde con la messa a dimora di piante ornamentali e tappeti erbosi per euro; infine, illuminazione con posa di pali il cui costo preventivato è euro. L'ultima variazione in parte straordinaria riguarda il Patto territoriale del monte Bondone: in questo caso si necessita una variazione di euro, in quanto con deliberazione consiliare 96/2005 è stato approvato l'accordo di programma con il Comune di Trento e altri Comuni del circondario per la progettazione di un percorso naturalistico all'interno dell'area montana del monte Bondone, il progetto è stato regolarmente redatto e quindi il Comune di Trento, in qualità di capofila, ha speso e secondo le percentuali stabilite ai tempi la quota del Comune di Cavedine è di 4248 euro. CONSIGLIERE MANARA: Vorrei chiedere delle spiegazioni in merito ad alcune voci, ad esempio quella relativa al rimborso di quote indebite di tributi comunali: chi sono i percepenti e come mai è stato adottato il criterio della variazioni di bilancio, visto che si poteva attingere ad altre risorse. ASSESSORE ANGELI: I percepenti sono cittadini del Comune che, per una serie di ragioni, hanno sostanzialmente versato più ICI di quanto dovuto, quindi è stata fatta una variazione per il capitolo che non presentava la disponibilità necessaria a poter soddisfare tutte le domande. La scelta della variazione di bilancio è stata concordata assieme agli Uffici. CONSIGLIERE MANARA: Forse si poteva attingere all'avanzo di Amministrazione. ASSESSORE ANGELI: Visto che è possibile effettuare degli storni, da capitoli che sono stati sovrastimati, abbiamo deciso di portare in Consiglio una variazione senza mettere mano all'avanzo di Amministrazione, per generarne uno nuovo avanzo quest'anno. CONSIGLIERE MANARA: Riguardo alle spese di euro per i servizi alla scuola media, a che cosa si riferiscono? ASSESSORE ANGELI: Nelle scuole medie sono stati svolti numerosi lavori durante l'estate, i nostri operai hanno lavorato tutto il mese di agosto per risistemare problemi vari ed effettuare alcuni interventi che, per via dei nuovi lavori che si stavano facendo, non hanno ricevuto una priorità. L'Ufficio tecnico ha tenuto costantemente monitorato l'aspetto delle scuole medie, i euro sono stati individuati dal Servizio tecnico e in parte prevedono la gestione del calore e in parte vanno a coprire il fatto che i lavori compiuti quest'estate hanno praticamente prosciugato il capitolo. CONSIGLIERE MANARA: Per quanto riguarda lo storno di euro dal capitolo dei servizi scuole elementari, dal momento che si tratta di una cifra importante vorrei sapere come 17

18 mai si è deciso di intervenire in questo modo? ASSESSORE ANGELI: Il bilancio di previsione viene fatto prima del bilancio consuntivo e negli anni scorsi risultavano servizi molto elevati, dovuti in parte al servizio di pulizia che è risultato molto più oneroso rispetto all'offerta che siamo riusciti ad ottenere l'anno scorso. Ad ogni modo posso dire che sia io che il mio Ufficio abbiamo effettuato una proiezione da qui a fine anno ed è risultato che, poiché avevamo preventivato la stessa spesa dell'anno scorso, potremmo stimare un risparmio di più di euro. CONSIGLIERE MANARA: Sono poi previsti euro per il completamento delle opere esterne al municipio: per questo capitolo non c'erano risorse risparmiate dalla realizzazione dell'opera? Se non erro c'era un avanzo sull'importo dell'appalto. PRESIDENTE: Circa l avanzo sull'opera, io non so come tu l'abbia calcolato perché la contabilità finale è ancora in fase di chiusura; se ti riferisci al ribasso, questo è stato utilizzato per maggiori opere o per interventi resisi necessari, ad esempio al pianterreno sono stati rimossi circa 60 centimetri di roccia per poter collocare i tre vespai e quindi isolare il pianterreno, ma non si pensava che sotto al pavimento ci fosse solo roccia, si sperava di trovare anche qualche strato di terra. Questo è un intervento che è stato finanziato con il ribasso, inoltre da progetto era previsto un prato sopra la sala consiliare, ma secondo noi era assurdo farlo e quindi abbiamo ricavato un terrazzo in porfido con il logo del Comune centrale, proprio perché potesse diventare un luogo di ritrovo, per manifestazioni, per eventi, per cerimonie e quant'altro. Sono poi stati aggiunti altri interventi sull'esterno, ad esempio i parcheggi nel piazzale delle scuole e della biblioteca, così come la realizzazione del marciapiede davanti al palazzo comunale. Devo aggiungere che il verde, inteso come giardini, non era considerato nell'opera e quindi abbiamo dovuto prevederlo, con anche un impianto di irrigazione, e tutte queste attività, oltre ad aver consumato il ribasso ottenuto, hanno reso necessaria un'integrazione. CONSIGLIERE MANARA: Principalmente volevo far notare che prevedere euro per l'irrigazione e euro per le piantumazioni sembra piuttosto importante e quindi prima volevo sapere se non fossero state inserite all'interno del progetto e secondo dove sono queste aree da rinverdire e irrigare. PRESIDENTE: Dall'indagine fatta dall'ufficio tecnico, questa cifra è più che conveniente, perché partendo dall'attuale entrata provvisoria al Municipio troviamo un triangolo di verde collocato al di sotto della strada d'accesso e poi tutte le aree sopra, compreso il giardino dietro l'edificio, che è abbastanza grande. Purtroppo l'impianto di irrigazione esistente non può essere riutilizzato e quindi siamo costretti ad acquistarne uno nuovo. CONSIGLIERE MANARA: Diciamo che spendere euro per queste zone a verde sembra un po' esagerato, forse si sarebbe potuto prevedere un impegno di queste spese per opere un po' più convenienti, piuttosto che spendere questa cifra per l'irrigazione e le piante. PRESIDENTE: Dal momento che non ci sono ulteriori domande, pongo in votazione il punto 18

19 all'ordine del giorno. Si procede alla votazione espressa in forma palese per alzata di mano dai quattordici Consiglieri presenti e votanti. - VOTI FAVOREVOLI: 10 - VOTI CONTRARI: 0 - ASTENUTI: 4 (Maria Ceschini, Giuliano Manara, Alessandro Ruaben, Travaglia Massimo) Pongo in votazione l'immediata eseguibilità della delibera. Si procede alla votazione espressa in forma palese per alzata di mano dai quattordici Consiglieri presenti e votanti. - VOTI FAVOREVOLI: 10 - VOTI CONTRARI: 0 - ASTENUTI: 4 (Maria Ceschini, Giuliano Manara, Alessandro Ruaben, Massimo Travaglia) 7. APPROVAZIONE DEI CRITERI E DELLE MODALITÀ PER L EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO DI CREMAZIONE E CONTESTUALE MODIFICA E INTEGRAZIONE DELL ART. 39 DEL VIGENTE REGOLAMENTO DI POLIZIA MORTUARIA PRESIDENTE: Procediamo alla trattazione del punto sette: approvazione dei criteri e delle modalità per l erogazione del contributo di cremazione e contestuale modifica e integrazione dell art. 39 del vigente Regolamento di polizia mortuaria. Come avevo accennato in occasione del dibattito iniziale, è stato necessario portare in Consiglio comunale i criteri per l'assegnazione del contributo per la cremazione. Do la parola al Presidente della Commissione regolamenti. CONSIGLIERE TURRINA: Nel precedente Consiglio comunale era stato portato il Regolamento di polizia mortuaria che era stato approvato all'unanimità di tutti i presenti e all'articolo 39 di tale Regolamento era disciplinato il servizio di cremazione e si demandava alla Giunta comunale l'attribuzione di questo contributo. Oggi sono a riportare il Regolamento di polizia mortuaria modificando il predetto articolo al comma 6, dove veniva esplicitato: per incentivare la cremazione il Comune concede un contributo sulle spese di cremazione sostenute e documentate nella misura stabilita dalla Giunta comunale quest'ultima parte viene tolta e sostituita dalla seguente secondo le modalità e nella misura fissate con appositi criteri di competenza consiliare. È stato poi aggiunto un ulteriore comma, che diventa il comma 7, dove si specifica che: l'importo del contributo di cui al precedente comma 6 potrà essere aggiornato dalla Giunta comunale sulla base dell'incremento dei costi legati alla cremazione. 19

20 In questa seduta si chiede di modificare l'articolo 39 così come specificato e contestualmente di approvare un nuovo Regolamento denominato criteri e modalità di erogazione del contributo per la cremazione. Preciso che sia la modifica che il relativo Regolamento sono stati esaminati favorevolmente da tutti i membri della Commissione regolamenti in data 5 settembre I documenti erano agli atti, quindi propongo la loro votazione. PRESIDENTE: Dal momento che non ci sono ulteriori interventi, pongo in votazione questo punto all'ordine del giorno. Si procede alla votazione espressa in forma palese per alzata di mano dai quattordici Consiglieri presenti e votanti. - VOTI FAVOREVOLI: 14 - VOTI CONTRARI: 0 - ASTENUTI: 0 8. MODIFICA DEL REGOLAMENTO SERVIZIO PER LA RACCOLTA DEI RIFIUTI APPROVATO CON DELIBERAZIONE CONSILIARE N. 92 DD E S.M. PRESIDENTE: Procediamo alla trattazione del punto sette: Modifica del Regolamento servizio per la raccolta dei rifiuti, approvato con deliberazione consiliare n. 92 di data e s.m.. La parola al Presidente della Commissione regolamenti. CONSIGLIERE TURRINA: In data 25 maggio 2011, e con successiva nota di data 7 luglio 2011, ASIA ha chiesto ai Comuni consorziati di apportare alcune modifiche al Regolamento allora vigente, per renderlo conforme al nuovo sistema di raccolta differenziata di plastica e vetro, quindi valorizzando al massimo i ricavi derivanti dal riciclo e acquisendo un vantaggio economico a beneficio della TIA. In data 5/9/2011 si è riunita la Commissione e ha visionato il Regolamento, dando poi parere favorevole all'unanimità dei presenti. PRESIDENTE: Dal momento che non ci sono ulteriori interventi, pongo in votazione questo punto all'ordine del giorno. Si procede alla votazione espressa in forma palese per alzata di mano dai quattordici Consiglieri presenti e votanti. - VOTI FAVOREVOLI: 14 - VOTI CONTRARI: 0 - ASTENUTI: 0 20

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